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Mercato internazionale ancora incerto. In attesa dei dati USDA del prossimo 12 gennaio i segnali di queste prime ore del 2017 mostrano una tendenza alla volatilità. Tendenze ribassiste per il corn.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 gennaio 2017
Il mercato riparte con una forte volatilità dettata dalle azioni speculative, stante la vicinanza con la pubblicazione dei dati USDA del 12 gennaio e condizionato sempre dal meteo nel Sud America: parte nord est del Brasile con siccità, mentre in Argentina piogge più intense di quanto fosse atteso.

Nella serata di martedi il mercato ha segnato una fase mista di tendenze, con il calo del seme -16 punti, la farina -6,50 dollari, il corn + 6 punti, il grano +1,80 punti ma comunque il mercato resta sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. I fondi, come anticipato nell'ultimo bollettino del 2016, continuano a difendere le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya, e forti della tenuta dei consumi aspettano solo qualsiasi notizia meteo, commerciale, fitosanitaria o politica per giustificare una fase al rialzo. Gli elementi ribassisti sono limitati ma in mano a una moltitudine di operatori, mentre gli elementi rialzisti sono molteplici e per di più in mano a pochi potendo perciò esprimere maggiore forza sul mercato.

La situazione ufficiale dei fondi, uscita venerdì sera, mostra ancora tendenze ribassiste sul corn e sul grano dove sono "corti" e mentre al rialzo sul seme/farina/olio. Il "corto" del grano è di - 108.927 contratti, il "corto" del corn è a - 113.648. Diversamente il "lungo" del seme è a + 107.075 il "lungo" della farina è a +19.537il "lungo" dell'olio è di + 85.522.
Riguardo ai prezzi, martedi sera si registrava la farina soya proteica partenza porto, 365 pronta, 363 per il febbraio-dicembre 2017, e 362 per il gennaio-dicembre 2018, la normale 8 euro in meno, girasole proteico a 195, per il pronto e 193 per il gennaio marzo 17, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 180, il grano zootecnico al porto 182.

Il mercato dei cereali sui silos interni più tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici.
Ancora ben saldo il mercato delle farine di soya convenzionali No-Ogm a causa delle chiusure degli impianti sia per le condizioni di mercato del seme di soya, anch'esso condizionato dalla logistica. Sempre nella serata di martedi la farina di soya convenzionale quotava 403 euro con un differenziale, rispetto a quella NO Ogm prossimo a 50 euro ton.

Il mercato dei cereali esteri:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 170, il marzo 166, l'aprile/maggio a dlr 167 il giugno a dlr 169 Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) gennaio/marzo euro 164, aprile maggio 164, il giugno 165.

Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, che in Piemonte è stato venduto a 160 euro ton. partenza, o altri cereali alternativi

Indicatori internazionali 4 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 953 punti, il petrolio è attorno a 53$ e l'indice di cambio segna 1,04163.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 01 Gennaio 2017 14:51

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 52 01 Gennaio 2017

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 52 1 gennaio 2017 -
Editoriale: 2016 annus horribilis - Buon 2017! - Un treno carico di sorprese da Farm Run 2017 - 17 tonnellate di tortellini sequestrate dai NAS di BO - Parmalat e Lactalis -

SOMMARIO Anno 15 - n° 52 01 gennaio 2017
1.1 editoriale 2016 annus horribilis?
2.1 auguri Buon ANNO!
3.1 eventi farm run Un treno carico di sorprese da Farm Run 2017
3.2 sicurezza alimentare 17 tonnellate di tortellini sequestrate dai NAS
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tra alti e bassi ci si avvia verso il 2017.
5.1 parmalat - lactalis Parmalat, con l'OPA Lactalis il titolo vola ma gli azionisti non ci stanno.
6.1 promozioni "vino" e partners
7.2 promozioni "birra" e partners

20161231-Cibus-52-2016-COP

I fondi mantengono le posizioni in attesa di nuove informative utili a lanciarsi nei rialzi. Dopo una settimana con tendenze ribassiste gli ultimi scampoli del 2016 sono contraddistinti da andamenti misti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 29 dicembre 2016

Dopo una settimana contraddistinta da ribassi, martedì 27 dicembre, il mercato ha avuto un sussulto di ripresa su tutti i comparti: semi + 25 punti, farina + 10 dollari, mais + 9 punti, grano + 16 punti, poi in serata di mercoledi si è assistito a un modesto calo: semi – 8 punti, farina -1,30 dollari, mais -6 punti, grano -8 punti.
Mentre scriviamo l'andamento è incerto ma con una tendenza di leggero rialzo maggiormente al rialzo piuttosto che al ribasso. Comunque l'anno che sta volgendo al termine ha registrato valori superiori ai 1000 punti per il seme e ai 300 dollari per la farina.

Un segnale a dimostrazione che i fondi stanno difendendo le loro posizioni lunghe di seme e di farina di soya. Forti della tenuta dei consumi, rimangono in attesa di qualche notizia meteo, commerciale, fitosanitaria, politica per lanciarsi nel rally del rialzo.

La cronaca dei prezzi, della giornata di mercoledi, registrava la farina soya proteica partenza porto a 369 pronta, con problemi di fisicità e condizionamento qualitativo, 369 per il 2017, e 363 per il gennaio dicembre 2018, la normale 8 euro in meno pur anch'essa manifestando seri problemi disponibilità fisica. Il girasole proteico a 142,00, per il pronto e 195 per il gennaio marzo 2017, il girasole normale a 150/148, il mais al porto a 179, il grano zootecnico al porto 180.
Sempre ferma la logistica estera, mentre quella nazionale funziona a a ritmo alternato sia per i camion che per i treni.

Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 168, il marzo 167, l'aprile/maggio a dlr 169 contro il giugno a dlr 172. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro164, gennaio/marzo euro 163, aprile maggio 165, il giugno 167.
Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre più improbabile di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena.

Indicatori internazionali 29 dicembre 2016


l'Indice dei noli è salito a 961 punti, il petrolio è attorno a 53-54$ e l'indice di cambio segna 1,04523.

CON L'OCCASIONE PORGIAMO GLI AUGURI DI UN PROSPERO E FELICE ANNO NUOVO.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 25 Dicembre 2016 14:37

SOMMARIO Anno 15 - n° 51 25 Dicembre 2016

Editoriale: Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo? - Buon Natale! - Formaggi DOP sempre più padroni del mercato. - Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi - Questo Matrimonio s'ha da fare - Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta - Vino, Tendenze e dinamiche recenti

SOMMARIO Anno 15 - n° 51 25 dicembre 2016
1.1 editoriale Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo?
2.1 auguri Buon Natale!
3.1 lattiero caseario Formaggi DOP sempre più padroni del mercato.
4.1 zootecnia "Più resa e più benessere"
4.2 Vino Emilia Wine, Davide Frascari confermato alla presidenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.
6.1 turismo enogastronomico Questo Matrimonio s'ha da fare
7.1 grano e cereali Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta.
8.1 vino Ismea. Vino, Tendenze e dinamiche recenti
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

 

Domenica, 25 Dicembre 2016 09:52

Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta.

Il Decreto inviato a Bruxelles. Martina: puntiamo sulla massima informazione al consumatore. Calenda: maggiore chiarezza sull'origine del grano rafforza la competitività della pasta Made in Italy.

Roma 20.12.2016 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato inviato a Bruxelles per la prima verifica lo schema di decreto, condiviso dai Ministri delle politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che introduce la sperimentazione dell'indicazione obbligatoria dell'origine per la filiera grano pasta in Italia.
Si avvia così l'iter autorizzativo previsto a livello europeo per arrivare a un modello di etichettatura che consentirà di indicare con chiarezza al consumatore sulle confezioni di pasta secca prodotte in Italia il Paese o l'area dove è coltivato il grano e quello in cui è macinato.

"Puntiamo a dare - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - massima trasparenza delle informazioni al consumatore, tutelare i produttori e rafforzare i rapporti di una filiera strategica per il Made in Italy agroalimentare. Con questo provvedimento l'Italia vuole sperimentare per prima un nuovo sistema di etichettatura che valorizzi le nostre produzioni di grano e pasta, come abbiamo fatto con quelle lattiero casearie. Allo stesso continueremo a spingere a Bruxelles per avere un avanzamento su questo fronte a livello europeo".

"La filiera della pasta è uno dei maggiori protagonisti del Made in Italy - ha sottolineato il Ministro Carlo Calenda - perché testimonia la capacità dei nostri pastai di miscelare grani di origine diversa, così da raggiungere gli alti livelli qualità che caratterizzano la pasta italiana. Il provvedimento, che risponde ad una crescente esigenza di trasparenza e informazione verso il consumatore, consentirà di fare maggiore chiarezza sull'origine del grano e delle semole che caratterizzano la qualità della pasta Made in Italy nell'ottica di rafforzare la filiera produttiva e competere con la concorrenza straniera."

LE NOVITÀ DEL DECRETO
Il decreto in particolare prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:
a) Paese di coltivazione del grano: nome del Paese nel quale il grano viene coltivato;
b) Paese di molitura: nome del paese in cui il grano è stato macinato.
Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE.
Se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l'Italia, si potrà usare la dicitura: "Italia e altri Paesi UE e/o non UE".
Queste indicazioni sull'origine sono apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

OLTRE L'85% DEGLI ITALIANI CHIEDE TRASPARENZA NELL'INDICAZIONE D'ORIGINE DI GRANO E PASTA
Oltre l'85% degli italiani considera importante conoscere l'origine delle materie prime per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, in particolare per la pasta. Sono questi i dati emersi dalla consultazione pubblica online sulla trasparenza delle informazioni in etichetta dei prodotti agroalimentari, svolta sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a cui hanno partecipato oltre 26mila cittadini.

LE PRINCIPALI AZIONI DEL MIPAAF A SOSTEGNO DEL SETTORE CERALICOLO
Fondo da 30 milioni di euro per l'avvio del piano cerealicolo nazionale per il triennio 2017-2019. Per aumentare qualitativamente l'offerta di grano italiano si prevede il sostegno per incrementare la sottoscrizione di contratti di filiera, capaci di garantire una più equa remunerazione del lavoro agricolo e contenenti parametri qualitativi del grano duro conformi con le esigenze produttive dell'industria pastaria. Per questo è previsto un aiuto di 100 euro ad ettaro per produttore nei limiti del regime 'de minimis'. L'obiettivo è aumentare del 20% le superfici coltivate coinvolte passando da 80.000 a 100.000 ettari.
Per tutelare le imprese dalle crisi di mercato, infine, il Mipaaf promuove una polizza assicurativa per la stabilizzazione del ricavo aziendale. La misura punta a garantire i ricavi dei produttori proteggendoli, oltre che dagli eventi atmosferici avversi, anche dalle eccessive fluttuazioni di mercato. Il Ministero si impegna a introdurre tali polizze innovative nel Piano Assicurativo Agricolo Annuale che dà diritto agli agricoltori di ricevere il contributo dello Stato sui premi assicurativi. Sempre in via sperimentale e al fine di favorire lo sviluppo di polizze ricavo, Ismea garantirà la copertura del Fondo di riassicurazione.

I NUMERI DEL COMPARTO CEREALICOLO
La filiera grano pasta italiana rappresenta uno dei settori più importanti per il Made in Italy agroalimentare, con numeri importanti:
- produzione di grano duro italiano circa 4 milioni di tonnellate
- produzione di pasta 3,4 milioni di tonnellate, che rendono l'Italia il principale produttore mondiale;
- valore della produzione oltre 4,6 miliardi di euro
- valore dell'export 2 miliardi di euro.

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Venerdì, 23 Dicembre 2016 08:40

Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.

Si attenuano i problemi di siccità dell'Argentina. Il cambio sfavorevole condiziona i prezzi in Eurozona. Nel 2018 si prevede una riduzione di soia coltivata in Argentina e in Brasile.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 dicembre 2016
Il mercato della soia comincia a risentire delle piogge che stanno attenuando i problemi di siccità registrata in Argentina, nonché dell'approssimarsi del raccolto in Brasile. Una pressione che tende a ridimensionare i valori pur stando sopra i 1000 punti per il seme e i 300 dollari per la farina. Un vantaggio che, almeno per l'eurozona, in parte si è vanificata a causa del rafforzamento del dollaro sull'euro, il cui indice ha toccato anche 1,035 nella giornata di martedi scorso (era da 2002 che non accadeva).

Come è intuibile i prezzi rimangono sotto l'influenza del cambio determinando, per la farina di soia proteica, partenza porto, la quotazione di 359 pronta (con problemi di disponibilità e condizionamento qualitativo), 360 per il 2017, e 356 per il gennaio dicembre 2018, mentre per la normale 8 euro in meno, ma anche in questo caso si sono riscontrati problemi di quantità fisica disponibile. Il girasole proteico è quotato a 202, il girasole normale a 150, il mais al porto a 178, il grano zootecnico al porto 180.

Proseguono comunque i noti problemi connessi alla logistica estera che manifesta disponibilità a "singhiozzo" sia per i camion sia per i treni merce.
Mercato interno abbastanza stabile con consumi contenuti, qualche riflessione va invece fatta sulla farina di soia riguardo al mercato del 2018. Si fa sempre più concreta la possibilità che, per ragioni diverse, sia Argentina e sia Brasile, destinino maggiori superfici alle coltivazioni di mais a discapito della soia già a partire dal 2017.

Intanto i mercati dei cereali esteri registrano:
Il corn ucraino del gennaio e febbraio marzo quota dlr 166, l'aprile/maggio a dlr 167 contro il giugno a dlr 170. Il corn "comunitario" (rumeno, bulgaro) del dicembre euro 164, gennaio/marzo euro 163.
Il grano feed dall'Ucraina quota spot dlr 168. Il gennaio/febbraio/marzo a dlr 171 mentre l'agosto a dlr 170. Dagli altri paesi della UE, il grano feed, per il dicembre è fissato ad euro 163, il gennaio euro 164 e il febbraio ad euro 165 il marzo ad euro 166. A questi valori va aggiunto il nolo che dal mar nero oggi si aggira sui 20 dollari alla tonn.

Mercato delle Bioenergie alla ricerca sempre di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale, sorgo, avena e si sta valutando anche import di manioca.

Indicatori internazionali 21 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 914 punti, il petrolio è attorno a 54$ e l'indice di cambio segna 1,04005.

  

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 18 Dicembre 2016 14:30

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 50 18 Dicembre 2016

Editoriale: Buon natale ai bambini di tutte le Aleppo del mondo. Crollo del latte spot. Parmigiano Reggiano: investimenti per 15 milioni di euro. Cereali e dintorni. Il rialzo dei tassi USA ha messo le ali al dollaro. Export reggiano a +2,6%. Alla scoperta di Pontremoli, aspettando il Christmas Food Wine festival di Noceto. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 50 18 dicembre 2016
1.1 editoriale Buon natale ai bambini di tutte le Aleppo del mondo
1.2 auguri Buon Natale!
2.1 lattiero caseario Crollo del latte spot
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: investimenti per 15 milioni di euro
3.2 turismo Fornovo: torna a vivere la via Francigena
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il rialzo dei tassi USA ha messo le ali al dollaro.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati senza particolari oscillazioni
6.1 export Export reggiano a +2,6%.
7.1 eventi e territori Alla scoperta di Pontremoli, aspettando il Christmas Food Wine festival di Noceto
8.1 consumi Ismea, ancora in contrazione i consumi domestici
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

20161218-Cibus-50-18dic16

Alcuni analisti finanziari ipotizzano la parità tra Dollaro e Euro già dal prossimo gennaio. Il rialzo dei tassi di interesse statunitense e le dichiarazioni di ulteriori innalzamenti nel caso proseguisse la medesima tendenza economica degli USA ha messo le ali al dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 dicembre 2016
Il rialzo dei tassi USA e l'annuncio che ne seguiranno altri se l'economia americana proseguirà con questa tendenza ha messo le ali al Dollaro. Nella sola giornata di giovedi l'Euro lo è passato da 1,060 a 1,038.

I riflessi sui prezzi sono evidenti e, a mero titolo esemplificativo, ecco quello che accadrebbe ai prezzi della soia proteica:
314,60 $ a gennaio 2017 (quotato il 16/12/2016) base tonnellata corta x 1,1023= 346,78 $+ 30$ di premi/nolo = 376.78$ /1,0600 = 355,45€ che aggiornata con il cambio a 1,038 diventano 362,99€ quindi con una differenza di 7,54 euro alla tonnellata.

Qualche esperto di finanza internazionale è arrivato a ipotizzare la parità tra le due monete (€/$) ipotizza la parità già nel prossimo mese di Gennaio.
Una eventualità che avrà logica conseguenza su tutti i prezzi dei prodotti d'importazione e non solo.

Oggi (16/12/2016 ndr) la quotazione della farina di soya proteica partenza porto ha registrato: 362€ pronta, 363€ per il 2017, e 357€ per il gennaio giugno 2018, la normale da 8 a 10 euro in meno. Il girasole proteico a 202, il girasole normale a 152, il mais al porto a 177 e il grano zootecnico al porto 180€.

Alle difficoltà generate dalle condizioni di mercato occorre aggiungere le problematiche contingenti connesse alla logistica. In particolare a risentirne maggiormente sono le merci provenienti dall'estero che trovano ostacoli sia circa le disponibilità di trasporti gommati in questo specifico periodo natalizio sia per le difficoltà di intercettare merci di ritorno ai paesi di origine, con evidente innalzamento delle tariffe.

Il Mercato interno invece rimane abbastanza stabile con consumi contenuti.

Il comparto delle Bioenergie è sempre alla spasmodica ricerca di mais tossinato, o cereali alternativi, quali ad esempio triticale, segale e sorgo.

Indicatori internazionali 16 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 966 punti, il petrolio è attorno a 51$ e l'indice di cambio segna 1,04372.

 

 

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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L'USDA dello scorso venerdi non ha portato novità. I mercati hanno confermato una certa stabilità. Uniche leggere azioni speculative nel comparto della soia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 dicembre 2016
Periodo contraddistinto da grandi raccolti e grandi scorte su tutti i prodotti e in tutte le aree del mondo.
Questo è in sostanza quanto uscito dalla pubblicazione dei dati dell'USDA di venerdi scorso. Ancora d'attualità il rischio siccità in Argentina e ciò spiegherebbe il termometro in salita per sul seme e sulla farina di Soia.

Segno meno invece per l'olio di soia che potrebbe soffrire delle politiche statunitensi essndo stato posto a capo dell'EPA (l'organismo USA per le energie alternative) un sostenitore delle politiche energetiche tradizionali, quindi connesse al petrolio.

Per i raccolti del corn il Brasile passa ad una stima di un raccolto di 86,50 milioni di tons contro 83,50 di novembre (e 67 della scorsa campagna ). Quello Argentino è confermato a 36,50 milioni di tons (e 29 della scorsa campagna). E questi paesi sono, dopo gli USA , il 2° e 3° paese esportatore più importante del mondo.
Aumentano anche le produzioni della Cina (a 219,55 milioni di tons contro 216) e del Canada (a 132,20 contro 12,50), ma questi non incidono sul commercio del mondo perchè non sono paesi esportatori.
Sulla soia non vi sono novità: i raccolti del Brasile e dell'Argentina sono stati stimati uguali a quelli di novembre (rispettivamente a 102 milioni di tons e 57).
La produzione USA, le esportazioni, i consumi interni, gli stock di fine campagna: uguali a quelle del novembre.
Uguali a novembre anche le importazioni della Cina (86 milioni di tons).

Il mercato nazionale è stato invece di difficile interpretazione sia per quanto concerne il mercato dei cereali che per i semi oleosi anche per la concomitanza della chiusura della borsa merci di Bologna nella giornata dello scorso giovedi. Comunque, in linea generale, è prevalso il segno della stabilità.

Indicatori internazionali 12 dicembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 1.090 punti, il petrolio è risalito attorno 54$ e l'indice di cambio segna 1,05683.

 

 

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 11 Dicembre 2016 15:07

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 Dicembre 2016 -
Editoriale: Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato. In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare. L'Italia s'è desta. Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione. "Dai falsi miti al piacere del cibo". Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival. Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola

SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016
1.1 editoriale Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato.
2.1 lattiero caseario In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare
3.1 politica-referendum L'Italia s'è desta
3.2 nomine Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione
4.1 Imprese e propensione all'investimento Luci e ombre nel terziario.
6.1 Alimentazione e comunicazione "Dai falsi miti al piacere del cibo"
7.1 eventi e territori Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival
8.1 Agricoltura Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

20161211-Cibus-49 2016-COP

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