Consorzio di Bonifica di Piacenza

Consorzio di Bonifica di Piacenza

FUNZIONI e COMPITI del Consorzio di Bonifica di Piacenza

Il Consorzio esercita le funzioni e svolge i compiti finalizzati alla difesa del suolo, ad un equilibrato sviluppo del territorio, alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni agricole e dei beni naturali con particolare riferimento alle risorse idriche e al loro uso plurimo. 

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha qualifica di persona giuridica pubblica che si amministra per mezzo di organi propri i cui componenti vengono eletti dai consorziati. Ha carattere associativo cioè riunisce tutti i proprietari di immobili, terreni e fabbricati che si trovano all’interno del comprensorio di bonifica ed è retto dal principio dell’autogoverno, come recita lo Statuto dell’Ente, approvato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna con delibera n. 1385 in data 20 settembre 2010.  Il Consorzio di Bonifica di Piacenza è stato  istituito con la Legge della Regione Emilia-Romagna n. 5 del 24 aprile 2009. 

La funzione che svolge il Consorzio, e che comporta oneri a carico dei consorziati , è quella di contribuire in modo determinante alla sicurezza idraulica del territorio assicurando condizioni idonee allo sviluppo della vita civile e delle attività economiche.

RECAPITI:

Indirizzo:

Strada Val Nure, 3 - 29122 Piacenza

tel. 0523-464811 

fax 0523-464800

NUMERO VERDE: 800219162  (attivo dal Lunedì al Venerdì dalle ore 14.00 alle ore 17,00)

e-mail: info@cbpiacenza.it

Posta Elettronica Certificata: cbpiacenza@pec.it

Referente: Angela Zerga

Sito WEB: http://www.cbpiacenza.it/index.php?lang=it

Piacenza, 26 ottobre 2017 - Si apre oggi 27 ottobre la maratona di idee Climathon e durerà 24 ore: dalle 12 di venerdì 27 fino alle ore 12 di sabato 28 ottobre. La maratona si svolgerà contemporaneamente in 17 città italiane e in oltre 200 città del mondo.

Un raduno di competenze, idee, progetti, professionalità ed esperienze per affrontare in modo attivo il tema delle ripercussioni legate ai cambiamenti climatici.

Per la città di Trento, che partecipa alla maratona, è stato individuato il tema dell'Acqua e il Consorzio di Bonifica di Piacenza sarà presente.

Per 24 ore consecutive giovani innovatori, ricercatori, imprenditori, studenti e dipendenti delle pubbliche amministrazioni si confronteranno per cercare di sviluppare soluzioni innovative per risolvere la sfida che ogni città partecipante ha individuato.

Nel caso di Trento i partecipanti cercheranno, con progetti e idee, di affrontare il tema della risorsa idrica in relazione ai mutamenti climatici dei quali sono sempre più evidenti le conseguenze (estremizzazione dei fenomeni: siccità da una parte e eventi meteo sempre più intensi dall'altra).

Ma quale sarà il contributo del Consorzio di Bonifica di Piacenza?
Portiamo l'esperienza del Water Lab il nostro laboratorio permanente dedicato all'innovazione tecnologica per valorizzare il ciclo dell'acqua. Water Lab fa parte di Urban Hub (fisicamente a Piacenza in via Alberoni, 2). Diversi sono i progetti, legati ai cambiamenti climatici, sviluppati da Water Lab, fra cui: la creazione del drone per il monitoraggio del territorio e l'implementazione di un database geografico (Web Gis-Sistemi informativi Geografici sul web).
Il Water Lab vuole anche sviluppare impresa e favorire nuove start up legate al tema idrico in un'ottica internazionale.

Insomma quella di Trento sarà un'occasione preziosa per far progredire l'innovazione in un ambito che il nostro Consorzio gestisce ma che coinvolge l'intera collettività e che necessità di sinergie.

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha partecipato, ieri e oggi, a Digital & Bim Italia, l'evento, alla Fiera di Bologna, dedicato a Innovazione e Trasformazione Digitale per l'Ambiente Costruito. È un momento per condividere informazioni e innovazioni, a livello internazionale, sia in ambito di costruzioni che di monitoraggio territoriale.

Per il nostro Consorzio è fondamentale l'attività di ricerca e sviluppo e in questo caso ci coivolge poiché uno dei temi di Digital & Bim è proprio il monitoraggio del territorio.

Siamo presenti in fiera, come case history, all'interno dello spazio espositivo di Mak-ER.
Mak-ER è la rete regionale dei fablab e maker space. È la prima rete che condivide a livello regionale, nazionale e internazionale conoscenze, progetti, attrezzature e spazi fisici, per favorire un processo regionale di crescita intelligente e sostenibile.

Mak ER è presente anche a Piacenza all'interno dello Urban Hub (situato in via Alberoni, 2). Nel contesto di tale realtà il Consorzio di Bonifica di Piacenza gestisce il laboratorio Water Lab.
Water Lab è il laboratorio del Consorzio di Bonifica di Piacenza legato alla valorizzazione del ciclo dell'acqua, la cui finalità è condividere innovazione ed essere un luogo di incontro tra istituzioni, start up, giovani imprenditori e studenti. Tra i vari progetti è stato realizzato un drone professionale per il monitoraggio del territorio piacentino. Drone che ha la particolarità di essere stato assemblato sulla base di un progetto che è in continua evoluzione. Altra particolarità è l'avere alcune parti fatte con stampanti 3D della Mak ER room dello Urban Hub di Piacenza.

E a Bologna abbiamo appunto portato il nostro drone per condividere il nostro progetto grazie anche alla presenza di Deborah Federici, nostra esperta e pilota di drone.

Piacenza, 19 ottobre 2017

(Consorzio Bonifica Piacenza)

Si tratta di una giornata importante, istituita dall'ONU, per riflettere sulle strategie e sui comportamenti da adottare per mitigare il rischio di disastri ambientali.

Piacenza, 12 ottobre 2017 - Temi significativi per l'intera collettività e più che mai attuali: non è un caso che a ridosso di questa Giornata è in calendario, anche a Piacenza, per sabato 14 ottobre, l'iniziativa "Io non rischio" a cura di amministrazioni comunali e Protezione Civile.

Per il Consorzio di Bonifica di Piacenza quella del 13 ottobre è una data significativa dal momento che una parte rilevante delle nostre attività è proprio indirizzata al presidio idrogeologico. I nostri interventi in materia si declinano in modo differente a seconda della tipologia di territorio: in montagna operiamo nella lotta al dissesto idrogeologico (gestione e manutenzione di strade rurali, difese spondali, briglie, pulizia del reticolo di canali minori, ...) e in pianura nella riduzione del rischio idraulico (gestione e manutenzione dei canali di bonifica e degli impianti).

La manutenzione ordinaria
"La manutenzione ordinaria diventa di per sé un imprescindibile intervento di prevenzione", ricorda il nostro Presidente Fausto Zermani: "E' indispensabile, proprio quando parliamo di prevenzione, porre l'accento sulla manutenzione".
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza destina alla manutenzione ordinaria di impianti, canali e opere di bonifica montana circa i due terzi di quanto chiesto annualmente alla contribuenza (9 milioni e mezzo circa).

Gli interventi straordinari
La manutenzione ordinaria però non è sufficiente a riparare popolazione e territorio dai disastri ambientali, come i fenomeni degli ultimi anni hanno dimostrato. Si è dovuti infatti ricorrere, dopo importanti alluvioni o frane, a finanziamenti straordinari per poter fronteggiare i danni. Si pensi che, solo dal 2015, ricorrendo a ordinanze di protezione civile e con finanziamenti della regione Emilia Romagna, il Consorzio di Bonifica di Piacenza sta gestendo 2.202.000 euro, suddivisi in 10 cantieri.

La prevenzione
"Il nostro Consorzio, in tema di prevenzione strutturale" -dice Pierangelo Carbone, Responsabile Ufficio Progettazione del Consorzio di Bonifica di Piacenza- "ha messo a punto diversi progetti e studi per la realizzazione di casse di espansione (a protezione di aree urbane), di impianti di sollevamento (a protezione delle aree depresse), di scolmatori, di canali diversivi e di opere di bonifica montana. Progetti che richiedono, per la loro attuazione, adeguati finanziamenti. Siamo in attesa che prenda corpo e fattività il Piano Nazionale che affronta in modo sistematico, e su scala nazionale, il problema della lotta al dissesto". Anche il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha partecipato alla stesura del Piano con progetti importanti relativi al nostro territorio. "Attendiamo", prosegue Carbone "che dopo il finanziamento delle aree metropolitane il Piano possa dar corso al finanziamento degli altri progetti".

L'educazione
"Alla manutenzione ordinaria e alla prevenzione va affiancata l'educazione a causa della sempre più difficile prevedibilità dell'entità dei fenomeni" ci spiega Filippo Volpe, Direttore dell'Area Tecnica del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Occorre diffondere un'educazione al rischio in modo sistematico, soprattutto nelle aree più vulnerabili".

Le riflessioni delle autorità e degli esperti
Vista l'importanza per tutta la comunità di un dialogo fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e istituzioni, su un tema così rilevante, abbiamo interpellato Regione, Provincia, Comune, Enti e Sindaci.

"Il tema del rischio di disastri naturali è purtroppo sempre attuale ma spesso viene sottovalutato o percepito come 'distante' da una larga fetta della popolazione" commenta Sandro Nanni di Arpae-SIMC (responsabile Centro Funzionale per il rischio idrogeologico-idraulico Regione Emilia Romagna).

L'assessore regionale Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, ci ricorda gli interventi regionali: "Solo al territorio piacentino colpito dall'alluvione, in due anni sono stati destinati 31 milioni per 238 cantieri, oltre l'80% dei quali già chiusi. Nei prossimi mesi partirà un nuovo pacchetto di lavori per 3 milioni e mezzo di euro: comprende il consolidamento della frana dei Sassi Neri a Farini; la messa in sicurezza dell'abitato di Pecorara e gli interventi lungo i 20 chilometri dell'intera asta fluviale del torrente Arda. All'impegno nell'utilizzare in modo efficace e in tempi celeri le risorse, abbiamo unito l'istituzione dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile: mi piace definirla la prima Agenzia Resiliente del Paese, un'unica struttura che riunisce in sé l'intera filiera di prevenzione, protezione, previsione e intervento in caso di calamità. E ancora: abbiamo attivato un nuovo sistema di allertamento. A queste azioni serve comunque affiancare una vera alleanza per la sicurezza del territorio tra tutti i soggetti competenti. Insieme si può fare di più e meglio: in quest'ottica, i Consorzi di Bonifica costituiscono un elemento fondamentale. In collaborazione con Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), stiamo reinvestendo in montagna gli introiti della contribuenza di bonifica: solo a Piacenza, nel 2017, si avvieranno 40 cantieri in Appennino. Lo scorso luglio, con la L.R. 16/17, abbiamo inoltre tradotto in norma la sperimentazione di successo avviata in alcuni territori, dove ai Consorzi è stata affidata la gestione del reticolo idrografico minore: un modello virtuoso che mi auguro possa essere adottato anche alla nostra provincia".

Patrizia Calza, vice Presidente della Provincia di Piacenza, pone l'accento sul rapporto fra cambiamenti climatici, fragilità del nostro territorio e necessità di "attenzione particolare in termini di risorse finanziarie e di interventi di messa in sicurezza" sottolineando la necessità di "promuovere e sostenere iniziative volte a diffondere conoscenze e consapevolezza sull'importanza delle pratiche di prevenzione e mitigazione".

Da Fiorenzuola d'Arda arrivano le dichiarazioni del sindaco Romeo Gandolfi: "Ritengo sia fondamentale sensibilizzare l'intera popolazione." Il sindaco parla dell'importanza della periodica e costante pulizia di fiumi e torrenti. "Per quanto concerne invece il discorso dighe mi considero fortemente favorevole. Le dighe sono utili per mitigare il flusso dell'acqua e come risorsa idrica per il territorio. Fiorenzuola e la Val d'Arda devono ringraziare la diga di Mignano che ha evitato che succedesse il peggio durante l'alluvione del 2015 che al contrario purtroppo non ha lasciato scampo alla Val Nure".

Il sindaco di Caorso, Roberta Battaglia, ribadisce la necessità della manutenzione."Ritengo che sarebbe necessaria una maggior pulizia dei corsi. Indispensabile anche dragare i letti, perché non possiamo continuare ad alzare gli argini. Si dovrebbe mantenere una maggior pulizia dei canali. La sinergia fra enti e l'attenzione legata alla prevenzione risultano essere fondamentali".

"La fortuna di vivere dove scorrono corsi d'acqua" - dice Manuela Sogni sindaco di San Pietro in Cerro - "non è scontata e non va sprecata. Divulgare la buona pratica della tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio da parte di ogni cittadino, in sinergia con Enti e Istituzioni, è un obiettivo importante e noi lo perseguiamo".

Sergio Copelli, sindaco di Ponte dell'Olio e Presidente Unione Alta Valnure sul tema della riduzione dei rischi di disastri naturali richiama, fra gli interventi, il fatto di "aver dotato tutti i comuni di un piano di emergenza di Protezione Civile e ogni comune di un Centro Operativo Comunale, dotato di kit radio". Punta poi alla definizione dei vari strumenti per informare tempestivamente la popolazione in caso di rischio (pannelli stradali, Alert System e campagna di reclutamento di volontari per la Protezione Civile il comune di Ponte dell'Olio ha poi introdotto i Referenti di Frazione di Protezione Civile).

Ancora sull'importanza della pulizia (di cunette, fossi e canali) è l'intervento di Giovanni Malchiodi sindaco di Ferriere che ribadisce, nel concreto di questa stagione, la necessità, approfittando dell'assenza di piogge, di fare la prevenzione idraulica: "in tali condizioni si lavora al meglio e quindi si può esser pronti poi a contenere eventuali disastri causati da piogge abbondanti".

L'amministrazione comunale di Sarmato pone l'accento sulla numerosa popolazione faunistica (nutrie, istrici, tassi e volpi) che "sta provocando erosione e frane delle sponde e degli argini. E' intenzione dell'amministrazione sensibilizzare quei cittadini, in grado di farlo, ad aderire ai nuclei abilitati, e già operanti, allo scopo di contenimento della fauna e alla prevenzione dei rischi causati da quella presenza".

Una giornata, quella del 13 ottobre, destinata a far riflettere e a far agire.

20171012-Cassa di espansione zona Farnesiana PC 1

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