GILDA Insegnanti Parma

GILDA Insegnanti Parma

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Gilda degli Insegnanti di Parma sul caso della maestra che sarebbe indagata per maltrattamenti verso un gruppo di bambini: "Completa vicinanza ai colleghi dell'Istituto Comprensivo di Noceto".

Parma, 25 febbraio 2016

Dopo aver appreso del clamore suscitato da fatti che non sono stati ancora provati in un'aula giudiziaria, la Gilda degli Insegnanti di Parma nell'esprimere la completa vicinanza ai colleghi dell'Istituto Comprensivo di Noceto: pur non conoscendo la professionista coinvolta nella spiacevole vicenda balzata all'onore delle cronache, nell'auspicio che al più presto possa dimostrare la propria correttezza professionale, qualora ella ritenga che in qualche modo possa esserle utile l'aiuto e l'assistenza sindacale della Gilda non esiti a contattare la sede provinciale.

Apprezziamo le parole del Sindaco di Noceto, che pur essendo un'autorità estranea all'amministrazione scolastica, ha dimostrato buon senso. In diversi contesti certuni hanno fatto il tiro a segno sul docente sposando aprioristicamente tesi accusatorie dimenticando che l'ordinamento prevede parità tra accusa e difesa.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, a tal proposito dichiara: "Sembra difficile che l'uso di parole possa essere ritenuto un maltrattamento" – continua – "è un periodo che su tutto il territorio nazionale ci sono vicende giudiziarie di questo tipo, che spesso si risolvono favorevolmente per i docenti vilipesi. Di fronte ad un aumento di contestazioni di questo tipo, non si denota una particolare attenzione nel perseguire anche quelle centinaia di adulti che mandano figli a scuola senza la minima contezza del galateo"- conclude- "per evitare equivoci sarebbe ora di rimettere le cattedre sul predellino, ripristinare la buona pratica di farsi dare del lei nella scuola primaria e ricordare ai genitori che quando si rivolgono ai signori docenti, si stanno rivolgendo ad un pubblico ufficiale con poteri autoritativi, così come ci ha ricordato anche la Cassazione. Inoltre l'Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe proteggere di più i suoi dipendenti invece rimane inerte, per adesso siamo soli in balia di accuse di ogni tipo".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La nota della Gilda degli Insegnanti in merito alle polemiche relative al cambiamento degli orari di lezione della Scuola primaria dell'Istituto Comprensivo di Traversetolo. Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale: "Non tolleriamo questo modo di fare che deriva dalla mancanza di controlli che l'Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe attuare nei confronti dei dirigenti scolastici, la scuola parmense è nell'anarchia totale, ci riserviamo tutte le iniziative di legge". - 

Parma, 28 gennaio 2016

In merito alle polemiche relative al cambiamento degli orari di lezione della Scuola primaria dell'Istituto Comprensivo di Traversetolo, la Gilda degli Insegnanti precisa che tutte le decisioni che riguardano l'organizzazione del lavoro del personale scolastico non possono in alcun modo essere ritenute efficaci, fino a quando non viene resa un'informativa preventiva alle organizzazioni sindacali rappresentative del comparto scuola, lo prevedono il vigente contratto di categoria e le norme successive che regolano le relazioni sindacali. Inoltre, l'art. 10 comma 4 del Dlgs 297/97 prevede che i criteri generali in merito all'orario scolastico siano definiti dal Consiglio d'Istituto, purtroppo non è dato sapere cosa sia avvenuto, in quanto non ci sono stati trasmessi gli atti che per legge ci spettano. Come organizzazione di categoria non tolleriamo che di certe decisioni, così importanti per l'esercizio della funzione docente, siano già informati degli estranei alla scuola statale, quali i politici locali che amministrano il Comune, mentre non sono state ancora completate le procedure obbligatorie verso le rappresentanze del personale, che nella scuola rappresentano molto di più di amministratori locali estranei al settore. Il comune è solo il locatore dell'immobile della scuola. Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale della Gilda: "Non tolleriamo questo modo di fare che deriva dalla mancanza di controlli che l'Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe attuare nei confronti dei dirigenti scolastici, la scuola parmense è nell'anarchia totale, ci riserviamo tutte le iniziative di legge" – continua il coordinatore della Gilda – "il caso vuole che certe anomalie, che vedono in qualche modo coinvolti gli enti locali, avvengono laddove esistono maggioranze del partito di governo, evidentemente è il nuovo modo di fare scuola "secondo Matteo". Pretendiamo che le nostre prerogative vengano rispettate e non intendiamo essere spettatori passivi, evidentemente a Traversetolo qualcuno è male abituato".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Per la seconda volta in pochi giorni un parlamentare del PD all'interno dell'Istituto "Gadda". La Gilda degli Insegnanti: "No ai politici nelle scuole". Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "L'Ufficio Scolastico Regionale ci dica se, oltre alla bandiera italiana ed a quella europea, sui pennoni delle scuole non sia da aggiungere anche la bandiera del PD, mancano solo marcette e canti per completare una pseudo riforma della scuola "secondo Matteo". -

Parma, 19 gennaio 2016

E' ormai imbarazzante l'uso tipicamente parmense di invitare esponenti politici del partito di maggioranza all'interno delle Scuole Statali del nostro territorio, è avvenuto per ben due volte in pochi giorni all'Itsos "Gadda" di Fornovo, purtroppo esso è solo uno degli istituti del nostro territorio in cui questa inopportuna usanza si è consumata nell'ossequioso silenzio generale. L'ospite d'onore è stato ancora una volta un parlamentare del PD, lo stesso partito politico che, con la legge capziosamente denominata "Buona Scuola", ha introdotto elementi di autoritarismo limitativi della libertà didattica dei docenti italiani e situazioni caotiche e discrezionali all'interno delle nostre scuole.
La Gilda degli Insegnanti rifiuta di accettare che le scuole parmensi siano trasformate in tribune festanti ed ossequiose al cospetto dei politici, resiste a questo andazzo tipico di certi regimi e lo denuncia.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "L'Ufficio Scolastico Regionale ci dica se, oltre alla bandiera italiana ed a quella europea, sui pennoni delle scuole non sia da aggiungere anche la bandiera del PD, mancano solo marcette e canti per completare una pseudo riforma della scuola "secondo Matteo".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Isegnanti)

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