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Venerdì, 09 Agosto 2013 15:04

Come proteggersi dalla West Nile Disease

Reggio Emilia, 9 agosto 2013 -

La West Nile Disease o Malattia del Nilo Occidentale è un'infezione virale trasmessa dalle zanzare, che trova negli uccelli il serbatoio naturale. Può essere contratta dall'uomo e dal cavallo, se punti da una zanzara portatrice del virus.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa nel 20% dei casi si manifesta nella forma conclamata con tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia (linfonodi ingrossati) e difficoltà a respirare. Questi sintomi durano solitamente 3-5 giorni e possono variare molto a seconda dell'età della persona.
In pochi casi, negli anziani e nei soggetti più deboli (immunodepressi), possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche quali meningite o encefalite.
Anche gli animali possono essere colpiti da questo virus, in particolare uccelli selvatici e cavalli.
Nel cavallo il decorso della malattia è simile a quello dell'uomo: di solito si notano febbre, difficoltà di movimento degli arti posteriori, fino ad arrivare all'impossibilità ad alzarsi da terra.
La zanzara rappresenta l'unico vettore del virus e quindi l'unica possibilità di contrarre l'infezione.

Dal 2009 nella nostra provincia, come in tutta la Regione Emilia-Romagna, è attivo un sistema di sorveglianza nei confronti delle malattie trasmesse da insetti ematofagi come zanzare e pappataci, ed in particolare della West Nile Disease, al quale partecipa il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Azienda Usl in collaborazione con la Provincia.
Tale sistema prevede la cattura di zanzare ed uccelli serbatoio al fine di rilevare la presenza del virus precocemente, prima che possa rappresentare un serio rischio per l'uomo e per i cavalli.
In alcuni comuni dell'area Reggio nord della nostra provincia sono state rilevate in questi giorni le prime positività negli insetti, segno di un'attività del virus. L'uomo può essere punto da una zanzara positiva al virus e solo in alcuni casi manifestare la malattia, solitamente con febbre e sintomatologia nervosa a decorso benigno.
Il rischio per l'uomo è minimo, ma per ridurlo ulteriormente l'Azienda Usl e i Comuni stanno già attuando degli interventi contro le zanzare, soprattutto in concomitanza di manifestazioni serali e notturne che prevedono raggruppamenti di persone.

La migliore misura di prevenzione della malattia di West Nile consiste nell'evitare le punture di zanzara con la protezione personale dagli insetti soprattutto nelle ore serali-notturne.
All'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere applicate a porte-finestre e finestre o direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
Nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione. Nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo. Queste misure sono particolarmente raccomandate per anziani e bambini.
Per i cavalli, oltre alle sostanze repellenti ed insetticide, esiste la possibilità di vaccinazione da richiedere al proprio veterinario.

Ufficio Comunicazione
Azienda Usl di Reggio Emilia

Reggio Emilia, 7 agosto 2013 - 

La dottoressa Valeria Manicardi, Direttore dell'Unità Internistica Multidisciplinare dell'Ospedale di Montecchio, è stata nominata Responsabile del Coordinamento Nazionale del Gruppo Donna dell'AMD (Associazione Medici Diabetologi) per il biennio 2013-2015.

Il Gruppo, di cui la dr.ssa Manicardi era già membro, si occupa di medicina di genere in ambito diabetologico e metabolico e ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Diabetes Care i dati italiani sulle differenze di genere in diabetologia.

La medicina di genere studia le differenze del modo di manifestarsi di una malattia nelle donne e negli uomini e verifica se ci sono differenze di accesso alle cure, di intensità di trattamenti, di raggiungimento dei target fra i due sessi. Il problema della medicina di genere è sempre più attuale perché si moltiplicano le evidenze sulle differenze, non solo biologiche, nella manifestazione delle malattie tra i due sessi. Gli studi sottolineano la necessità di diversificare la cura e specializzare il supporto fornito a uomini e donne sulla base di caratteristiche socio-demografiche, cliniche e psicologiche.

Gli studi del Gruppo Donna mostrano che in Italia, nonostante l'equità di accesso alle cure specialistiche e la copertura universale delle spese sanitarie, le disparità sessuali sono ancora presenti: la probabilità di raggiungere risultati clinici specifici è sistematicamente sfavorevole per le donne rispetto agli uomini, mentre resta elevata la probabilità di ricevere cure di qualità inferiore.

In forze all'Azienda Usl di Reggio Emilia in qualità di medico dal 1979, la dr.ssa Manicardi è Direttore dell'Unità Internistica Multidisciplinare dell'Ospedale di Montecchio dal gennaio 2002. Da febbraio 2012 è Responsabile del Coordinamento Interaziendale diabetologico dell'Azienda Usl e dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova.

La nomina a Responsabile del Gruppo Donna è ulteriore testimonianza, a livello nazionale, della professionalità e dell'impegno della dr.ssa Manicardi a favore della medicina di genere, in particolare nell'ambito della malattia diabetica.

Mercoledì, 03 Luglio 2013 13:05

La prevenzione delle punture di zecche

 

AUSL - Reggio Emilia, 03 Luglio 2013 --
La puntura di zecca è un evento piuttosto frequente soprattutto nella stagione calda.

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