Di Francesco Graziano Bologna, 22 giugno 2023 - L’esito che tutti oramai davano per certo, l’amara predizione, che lo staff incaricato di recuperare il sottomarino con a bordo cinque persone desiderose di poter vedere un reperto storico il quale a sua volta, nel lontano 1912, è assurto a simbolo di una tragedia collettiva in un continente come quello degli Stati Uniti che ancora non aveva conosciuto il periodo buio della crisi economica, si è avverata; una “ catastrofica implosione” e la morte instantanea di tutti e cinque i passeggeri.

Questa è la tragedia che si è consumata nella profondità degli abissi dell’oceano per il Titan: dopo giorni di ricerche disperate, i resti del sottomarino di OceanGate, che aveva fatto perdere le sue tracce da domenica, sono stati trovati proprio accanto al Titanic, con la stessa società e la Guardia costiera americana che di sera hanno dato l’annuncio della morte dell’equipaggio.

Sarebbero stati rinvenuti, dal robot impegnato nelle ricerche, la parte posteriore e il telaio di atterraggio del sommergibile.

Secondo la Guardia Costiera di Boston, i resti, cinque in tutto, sono in linea con “ una drammatica perdita di pressione”.

Alcuni studiosi di ingegneria e di geofisica marina per portare il sottomarino in superficie una volta trovato hanno ipotizzato uno scenario operativo che prevederebbe un’immersione di due ore che andrebbero ad aggiungersi ad altre due ore per la risalita.