MODENA – Era convinto che quella donna con cui aveva avuto una breve relazione fosse sua moglie, quindi riteneva suo diritto “starle vicino”. Per questo un 22 enne del Gambia ha perseguitato una quarantenne di Finale Emilia, arrivando addirittura a introdursi nell’abitazione di lei senza autorizzazione.
I fatti risalgono al 2021 e, in seguito alla denuncia della donna, era emerso che il giovane era affetto da schizofrenia e, per questo, era seguito dal Simap, il Servizio di Igiene Mentale e Assistenza Psichica di Bologna. Il ventiduenne era anche convinto di “parlare con Dio” e si era convinto di avere trovato nella donna la propria moglie per volontà divina. Era stato così denunciato per stalking e violazione di domicilio, era stato poi arrestato e sottoposto a custodia cautelare in carcere.
Poco dopo, però, date le sue condizioni, era stato trasferito a Villa Igea, una struttura ritenuta più idonea alla cura del disturbo della personalità di cui soffriva. Da qui, però, l’uomo si era allontanato e aveva fatto perdere le sue tracce.
La perizia psichiatrica richiesta dal Tribunale di Modena lo ha poi ritenuto incapace di intendere e di volere e questa mattina il 22 enne gambiano è stato assolto per vizio totale di mente. Tuttavia, essendo fuggito dalla struttura e non avendo assunto i farmaci che gli consentono di tenere sotto controllo la sua psicosi, è quindi stato ritenuto un soggetto pericoloso e dovrà trascorrere i prossimi due anni presso un REMS, una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza per gli autori di reati affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.