Giovedì, 30 Giugno 2022 05:41

Parma, un fronte detentivo ancora caldo In evidenza

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Dalla As.P.Pe. - Ancora disordini presso il fronte detentivo parmigiano. Poliziotto Penitenziario aggredito presso il Nuovo Padiglione

Dopo i fatti del 27 giugno, un altro Poliziotto Penitenziario, ieri sera, 28/06/2022, sarebbe stato aggredito violentemente, presso il nuovo padiglione detentivo, da un detenuto africano, appartenente al circuito detentivo della Media Sicurezza.

Nello specifico, sembrerebbe che tale detenuto, una volta uscito dalla propria camera di pernottamento, si sarebbe scagliato contro l’unica unità di Polizia Penitenziaria presente in reparto (che gestisce, da solo, più di 30 reclusi), senza nessun motivo, con una raffica di pugni che avrebbero fatto perdere l’equilibrio al malcapitato poliziotto che sarebbe, quindi, caduto a terra rovinosamente. Per fortuna, gli altri detenuti presenti in sezione sarebbero intervenuti a sottrarre il collega dalle mani del suo aggressore e ad evitare che la situazione potesse avere un tragico epilogo.

Il poliziotto di cui sopra sarebbe stato costretto a raggiungere il pronto soccorso del nosocomio cittadino, dove gli sarebbe stata riconosciuta una prognosi di 5 gg, salvo complicazioni.
Tale episodio è, a nostro avviso, l’ulteriore conferma che l’organizzazione del lavoro presso l’Istituto ducale va urgentemente rivista per prevenire il verificarsi dei troppi eventi critici che stanno fiaccando il morale del personale di Polizia Penitenziaria, vittima sacrificale di ogni sorta di intemperanza da parte dell’utenza, che, ancora oggi, non viene gestita in maniera adeguata e differenziata, a seconda della propensione individuale ad aderire all’offerta trattamentale proposta. Allo stesso modo, a nostro avviso, l’area sanitaria dovrebbe, maggiormente e con più coraggio, farsi carico delle situazioni di più rilevante criticità dal punto di vista comportamentale, considerata la scelta adottata dalla politica di curare i detenuti psichiatrici presso strutture esterne, data l’inadeguatezza dei mezzi a disposizione delle strutture detentive.

 

La Segretaria Nazionale

As.P.Pe.