"Europa Verde: L'unico clima che vogliamo vedere cambiare è il clima d'odio! Ne parliamo domenica 19 gennaio presso la Sala Civica Bizzozero con l'europarlamentare Magid Magid"
In una regione come l'Emilia-Romagna, in cui i valori della solidarietà e dell'inclusione sono incisi nel DNA dei cittadini, le politiche della paura non troveranno terreno fertile.
Europa Verde riconosce la necessità di contrapporre alle narrazioni elettorali qualunquiste e divisorie, un progetto di società inclusiva, attraverso una politica competente e d'ispirazione europea che riconosca la complessità di tematiche come immigrazione, diritti umani e diversità culturale.
Avremo occasione di parlarne questa domenica, 19 gennaio, alle ore 19, presso la Sala Civica Bizzozero. Ospite d'eccezione l'europarlamentare dei Verdi Europei Magid Magid, fervente attivista per i diritti umani, che è stato anche il primo sindaco musulmano e il più giovane mai eletto nella cittadina inglese di Sheffield.
Dialogheranno con lui Marco Deriu, docente di Sociologia della Comunicazione politica e ambientale; Chiara Marchetti, sociologa delle migrazioni, Associazione CIAC; Enrico Ottolini, candidato regionale di Europa Verde.
Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare.
Le priorità di Europa Verde per le elezioni regionali: potenziare i Parchi, raddoppio della Pontremolese e biodistretto agricolo della Food Valley
Mobilità sostenibile, biodistretto agricolo della food valley e valorizzazione del capitale naturale sono le tre priorità che i cinque candidati di Europa Verde hanno esposto ieri sera agli elettori, alla sala civica Bizzozero.
“Il capitale naturale – ha spiegato Enrico Ottolini, capolista – è il valore, anche economico, che l’ecosistema mette a disposizione naturalmente e gratuitamente della società umana. È nostro compito comprenderlo e preservarlo per sfruttarne appieno le ricadute. In questo i Verdi sono dei precursori. Pensiamo al fiume Taro: trent’anni fa si dibatteva se fare un Parco o impiantare una raffineria. Oggi abbiamo un Parco a beneficio dell’intera collettività. Non solo: grazie all’area protetta, il fiume Taro ha potuto riprendere parte dei suoi spazi con riduzione del rischio idrogeologico e un risparmio rispetto ad altri corsi d’acqua, che richiedono opere costose come le casse d’espansione”.
La mobilità sostenibile è invece stata al centro degli interventi di Flavia Corradi, candidata di Sissa Trecasali “nella Bassa stiamo pagando gli effetti della bretella Tirreno-Brennero, un’autostrada che impatta fortemente sull’ambiente e che, come dimostra il blocco ai tir disposto dall’Austria, si rivelerà inutile. Molto meglio sarebbe, invece di insistere su quest’opera, dirottare fondi e attenzioni sul raddoppio ferroviario della Pontremolese e l’ammodernamento della Parma-Brescia e della Parma-Suzzara che, tra l’altro sono molto utili ai pendolari”.
“Se parliamo di pendolari – ha rimarcato Andrea Pellegrini di Fidenza – guardiamo alla necessità di un collegamento tipo metropolitana da Salsomaggiore a Parma, con alte frequenze nelle fasce orarie di maggior utilizzo. Una nota positiva, della presenza di Europa Verde, è che il Prit, il Piano regionale infrastrutture e trasporti, molto improntato a favore del traffico di automezzi, è stato rinviato alla prossima legislatura. Se saremo eletti potremo farlo cambiare, in questo senso gli elettori preoccupati per i cambiamenti climatici hanno un grande potere”.
Il terzo argomento, l’agricoltura, è stato focalizzato da Federico Rolleri, candidato di Bardi e Bedonia: “Ho una piccola azienda agricola e sono presidente dell’associazione agricoltori e allevatori custodi della biodiversità. Il progetto che come Europa Verde vogliamo supportare è quello del biodistretto della Food Valley, con l’ambizione di pungolare a partecipare le grandi aziende”.
Europa Verde non affronta solo i temi ambientali. “Il pensiero ecologico – dice MariaTeresa Portesani – vede tutto interconnesso. Le questioni ambientali e del clima sono strettamente interrelate a quelle sociali. Ad esempio, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti rifugiati vanno considerate con attenzione e fatte funzionare, come era per il sistema Sprar, in questo modo si accresce il valore della cittadinanza con benefici per tutti”.