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Nell'ultima partita casalinga della stagione, la squadra di Apolloni centra la ventisettesima vittoria contro il Bellaria e mantiene l'imbattibilità in campionato. Partita spumeggiante sotto gli occhi dell'idolo di sempre Tino Asprilla.

Parma, 2 aprile 2016 - di Luca Gabrielli

È festa continua a Parma da qualche settimana a questa parte. Ad assistere all'ennesima, larga, vittoria dei crociati un ospite d'eccezione. Quel Tino Asprilla che negli anni '90 ha fatto innamorare migliaia di tifosi con le sue cavalcate, goal e capriole negli anni magici del Parma di Scala.
C'è tempo anche per un'improvvisata del colombiano in Curva Nord ad inventarsi capo Boys con megafono alla mano. Un'altra pagina entusiasmante di questa stagione che ha mostrato un attaccamento unico della città e dei tifosi verso la squadra ducale.

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Supremazia dal primo all'ultimo minuto

Apolloni decide di fare qualche cambio rispetto all'ultima partita e torna a schierare come punta centrale il capocannoniere crociato Baraye. Dietro di lui la linea di trequartisti composta da Lauria, Melandri e Mazzocchi. Il centrocampo viene confermato con Miglietta, in grande spolvero nelle ultime partite, mentre Ricci e Messina prendono il posto di Agrifogli e Mulas.
Lo spartito della partita è sempre il solito. Al 3' il Parma è già in vantaggio con Lauria che su calcio piazzato vede il bellissimo taglio di Melandri che incrocia di destro nell'angolino basso. I crociati continuano ad attaccare ed al 19' raddoppiano: Baraye va via sulla sinistra e appoggia per Lauria che con il sinistro realizza il suo quinto goal stagionale.
Il primo tempo si chiude con gli uomini di Apolloni sempre in attacco e con un Bellaria demoralizzato che vede sempre di più lo spettro della retrocessione.
Nella ripresa il copione non cambia nonostante i numerosi cambi. Simonetti prende il posto di Miglietta, Guazzo per l'autore della prima rete Melandri e Sereni per Mazzocchi. E proprio il neoentrato diciannovenne chiude i conti al 23' della ripresa con un pregevole destro alla sinistra del portiere.
Un'altra prova magistrale del Parma che ormai non sorprende più per forza ed entusiasmo e sembra essere in simbiosi con i propri tifosi. Un'empatia venutasi a creare fin dalle prime partite del campionato e che nel corso della stagione è aumentata sempre di più fino ad arrivare al fantastico epilogo del ritorno nei professionisti.

Il Tabellino

PARMA – BELLARIA 3-0
Marcatori: pt Melandri, 19′ Lauria; st 24′ Sereni
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Corapi, Miglietta (1′ st Simonetti); Mazzocchi (21′ st Sereni), Lauria, Melandri (18′ st Guazzo); Baraye.
A disposizione: Fall, Adorni, Benassi, Agrifogli, Mulas, Rodriguez, Musetti. All. Apolloni.
BELLARIA (4-4-1-1): Calderoni; Saitta, Petrarca, Brandi, D'Angelo; Merito, Camporesi, Facondini (32′ pt Caporotundo); Suriano; Federico (21′ st Vicalvi); Diop (1′ st Indelicato).
A disposizione: Melilla, Avantaggiati, Zogu, Ciurlanti, Raimondo, Cascione. All. Cioffi
Arbitro: Miele di Nola

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Rocambolesca vittoria per 4-2 degli uomini di Apolloni in un campo ai limiti della praticabilità. Il "micio" Melandri sblocca la gara nel primo tempo, poi Mazzocchi nel giro di un minuto segna una doppietta e Lauria chiude i conti dopo che il Ravenna si era rifatto sotto con due goal. Scontri fuori dallo stadio.

Di Luca Gabrielli

Parma, 26 aprile 2016 

Buona la prima da neopromossa. La settimana di festeggiamenti per la promozione in Lega Pro, con tre giornate di anticipo, poteva far calare l'attenzione sul calcio giocato al Parma ma come ha dichiarato il mister gialloblù, l'obiettivo ora è mantenere l'imbattibilità in campionato e subire meno reti possibili.
Di fronte, un Ravenna un che viene da una brutta sconfitta contro il Forlì e ancora alla ricerca di punti salvezza. Apolloni cambia molto poco rispetto alla vittoria contro il Delta Rovigo e posiziona il ravennate Melandri alle spalle di Musetti. Solo panchina per il capocannoniere Baraye e Guazzo.

La zampata del figliol prodigo apre le danze

Pronti via ed il Parma, nonostante il campo in condizioni pessime, passa subito in vantaggio con il "micio" Melandri. All 11' l'attaccante, nato a Ravenna 27 anni fa, segna il suo undicesimo goal personale su assist pregevole di tacco di Musetti. Nei primi quarantacinque minuti il Parma ha altre quattro, cinque occasioni per incrementare il vantaggio ma si dimostra meno cinica rispetto ad altre occasioni. Il primo tempo si chiude con il minimo vantaggio davanti ai tifosi parmigiani giunti come sempre in massa per seguire la loro squadra.

Secondo tempo da "Pazza Inter"

Dopo un'ora di gioco i crociati decidono di far vedere quanto vale la capolista e nel giro di un minuto, tra il 61' ed il 62', chiudono la partita con due goal del giovane Mazzocchi. Il primo con un pregevole sinistro a giro mentre il secondo di destro dopo un'azione pregevole di Miglietta che addomestica di petto un pallone difficile da controllare e serve all'esterno un assist impossibile da sbagliare. Partita maiuscola di Miglietta che finalmente fa vedere le qualità tecniche che possiede ma che in questa stagione ha mostrato a fasi alterne. La partita sul tre a zero a mezz'ora dalla fine sembrerebbe finita qui ma il Ravenna tira fuori il suo orgoglio e prima Guagnelli al 78' e poi Ballardini al 91' rendono meno amara la sconfitta.
Ed in questa pazza partita c'è pure spazio per il goal di Fabio Lauria di piattone destro su assist di Ricci che fissa il risultato finale sul 4-2.

Record da raggiungere

Chi pensava di andare a Ravenna solo per fare una gita, si sbagliava. Il Parma onora il campionato e mostra ancora di avere fame e di voler stupire la gente. I punti ora sono 88 e l'obiettivo richiesto da Apolloni è di mantenere l'imbattibilità in campionato. Sarebbe un vero record che partirebbe dalla Serie A fino ad arrivare alla Serie D ed una volta di più renderebbe questa città orgogliosa della propria squadra. Si può fare, mancano solo due partite alla fine dei giochi, dopodiché sotto con la Lega Pro!

Il Tabellino

RAVENNA – PARMA 2-4
Marcatori: pt 11′ Melandri; st 16′ Mazzocchi, 17′ Mazzocchi, 33′ Guagneli, 46′ Ballardini, 47′ Lauria.
RAVENNA (4-3-3): Iglio; Regno, Mandorlini, Antoniacci, Leonardo; Guagneli, Righini (39′ st Petrascu), Ballardini; Radoi (30′ st Ambrogetti), Innocenti, Battiloro.
A disp. Magnani, Caidi, Atzori, Del Mastio, Derjai, Magri, De Vecchis. All. Mosconi
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Benassi, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Corapi, Miglietta; Mazzocchi (19′ st Rodriguez), Melandri (29′ st Lauria), Ricci; Musetti (22′ st Guazzo).
A disp. Fall, Adorni, Messina, Simonetti, Sereni, Baraye. All. Apolloni
Arbitro: Madonia di Palermo
Ammoniti: Righini.

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Non accenna a finire il momento di grazia della squadra di Apolloni. Longobardi e Mazzocchi regalano la vittoria contro il Legnago ed il vantaggio sull'Altovicentino resta invariato.

Di Luca Gabrielli

Parma, 21 marzo 2016 

È un Parma che torna all'antico quello che si presenta a Legnago. Apolloni ripresenta il 4-2-3-1 che tante soddisfazioni ha dato ai tifosi ducali per la maggior parte del campionato. Davanti a Zommers, la coppia centrale formata da Lucarelli e Benassi (al posto dell'acciaccato Cacioli) con ai lati Messina e Ricci. Corapi ritorna a centrocampo al fianco di Miglietta mentre dietro alla punta Longobardi, il trio di mezzepunte composto da Sereni, Baraye e Melandri.

Primo tempo a ritmo compassato e noioso

Fin dalle prime battute si vede che non è il solito Parma che azzanna l'avversario e che cerca in tutti i modi di passare in vantaggio. La gara prende subito una brutta china ed al 15' la squadra di casa impegna Zommers in una parata complicata. I crociati sono lenti e prevedibili, con Baraye sottotono e Longobardi ben controllato dai difensori. Ciononostante è lo stesso bomber crociato a rendersi pericoloso in un paio di occasioni ma senza trovare la via del goal.
Così il primo tempo si chiude sullo zero a zero con poche occasioni e molti sbadigli.

Ripresa all'arrembaggio con Longobardi e Mazzocchi sugli scudi

Parte il secondo tempo ed il Parma mostra un nuovo piglio ed una voglia di vincere che era mancata nei primi 45 minuti. Al 51' Longobardi porta in vantaggio i crociati, insaccando di testa un cross sulla trequarti di Miglietta. Il Parma si mostra letale nello sfruttare le poche occasioni avute a disposizione. Al 79' trovano addirittura il raddoppio con Mazzocchi, subentrato a Sereni, abile a superare Cibulko con un pallonetto di esterno destro. È il primo goal in maglia crociata per l'esterno ventenne e la rete che chiude la partita.
La squadra di Apolloni riesce a portare a casa il massimo risultato con il minimo sforzo e a mantenere il vantaggio sull'Altovicentino di nove punti.
Ormai sono convinti della promozione anche i tifosi crociati, accorsi in più di 500 a Legnago, festosi e inneggianti alla imminente salita in Lega Pro. Il Parma continua ad essere l'unica squadra dalla A alla D a non aver ancora perso una gare e ad avere la migliore difesa d'Italia con sole 12 reti subite.

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Capitan Alessandro Lucarelli ha raggiunto durante la partita al Tardini con il Castelfranco Veneto il leggendario terzino degli anni novanta Antonio Benarrivo. 

Di Luca Gabrielli

Parma, 9 Marzo 2016 

Domenica scorsa, alla 31^ giornata di Serie D, allo stadio Ennio Tardini, capitan Alessandro Lucarelli ha tagliato un altro storico traguardo da vera e propria leggenda del Parma.
Per lui sono 258 presenze in campionato, quinto crociato di tutti i tempi, al pari di un altro capitano storico del club, quell'Antonio Benarrivo che ha percorso su e giù la fascia sinistra del Tardini nei primi anni di Serie A e che ha sollevato tutte le coppe della storia del Parma. Carriere non paragonabili visto il ricco palmares del brindisino ed il secondo posto ai mondiali statunitensi del 1994 ma stesso identico attaccamento ai colori gialloblu ed alla città di Parma.

Simbolo del Parma nell'era Ghirardi

Giunto nella città ducale nell'estate del 2008, quando il Parma era appena retrocesso in Serie B, Alessandro Lucarelli fin da subito mostra le sue doti carismatiche oltre a quelle squisitamente tecniche da difensore centrale, con un ottima predisposizione all'impostazione, grazie ad un piede sinistro molto educato.
Raggiunta subito la promozione, al fianco del più famoso fratello Cristiano, diventa prepotentemente una delle certezze della squadra negli anni avvenire ed i vari Paci e Paletta trovano sempre al loro fianco il difensore livornese a comandare la manovra della difesa. Alla sesta stagione a Parma, diventa capitano, ereditando la fascia da Stefano Morrone, un altro giocatore entrato nei cuori dei tifosi negli anni.
In queste 258 presenze ne ha passate di tutti i colori.
Dalla promozione in A conquistata a Cittadella, al calcio spumeggiante negli anni di Giovinco fino alla Europa League conquistata sul campo nel 2014 e poi revocata per via delle ormai celebri "irregolarità" adempiute dalla sciagurata coppia Ghirardi-Leonardi. Un uomo coraggioso che non ha mai avuto paura di dire quello che pensava. Ha vissuto il fallimento della società sulla propria pelle, esponendosi pubblicamente contro le persone che hanno portato alla sparizione della squadra dai campi di calcio.

La rinascita del Parma con il proprio capitano al timone

L'estate scorsa la storia crociata del capitano sembrava essere ai titoli di coda ed invece avviene il colpo di scena da romanzo Cuore. Il capitano resta e ricomincia dalla Serie D, pronto a segnare la via per riportare al più presto la squadra nella serie che le compete.
Lucarelli ha voluto ricambiare l'affetto che i tifosi gli hanno mostrato in tutti questi anni e ha fatto probabilmente una scelta di vita volendo restare al timone nel Parma nel momento più difficile della sua storia.
Ora, raggiunto Antonio Benarrivo al quinto posto della classifica all time, mette nel mirino un altro pilastro gialloblù, Lorenzo Minotti, il primo storico capitano dell'era Tanzi.

PRESENZE CON LA MAGLIA DEL PARMA IN CAMPIONATO

1) Ivo Cocconi 308
2) Ermes Polli 307
3) Luigi Apolloni 304
4) Lorenzo Minotti 280
5) Antonio Benarrivo 258 - Alessandro Lucarelli 258
6) Giovanni Colonnelli e Giovanni Mazzoni 242
7) Alessandro Melli 241
8) Augusto Ponticelli 236
9) Aldo Silvagna, Roberto Mussi e Fabio Cannavaro 213

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Una doppietta dello scatenato Baraye ed il goal di Melandri, consentono alla squadra crociata di battere la Virtus Castelfranco con una prestazione di forza e qualità. Battibecco finale tra Guazzo e Apolloni.

Di Luca Gabrielli

Parma, 7 marzo 2016 

Il Parma torna alla vittoria al Tardini per tre a zero contro la Virtus Castelfranco mostrando finalmente una prova convincente e dominando gli avversari dall'inizio alla fine. Baraye sempre più bomber principe della squadra con una doppietta di testa ed un Longobardi recuperato totalmente che si scopre uomo assist. L'Altovicentino pareggia a sorpresa contro il San Marino e perde due punti dalla capolista portandosi a meno sei con una partita in più. Storico traguardo per Alessandro Lucarelli che, in attesa della giornata di squalifica da scontare, raggiunge un mito crociato come Antonio Benarrivo con 258 presenze al quinto posto delle presenze "all time" nel Parma.

Apolloni conferma il rombo di centrocampo

Ci ha preso gusto il mister crociato e per la seconda volta consecutiva ripropone il 4-3-1-2 disposto a rombo. In difesa rientra dalla squalifica Cacioli al fianco di capitano Lucarelli mentre Messina ed Agrifogli sono i terzini di spinta di giornata. A centrocampo Giorgino come vertice basso con Miglietta e Ricci interni e Corapi trequartista pronto ad innescare il tandem d'attacco Baraye-Longobardi.

Partenza sprint con Baraye in cielo

Il Parma parte subito forte convinto di voler fare sua la partita e portare a casa i tre punti. Dopo 5 minuti Ricci si rende pericoloso di sinistro, con il pallone che termina a lato dopo aver attraversato la linea di porta. I crociati giocano bene e danno l'impressione di poter sbloccare il risultato in qualsiasi momento ed al 20' arriva il vantaggio meritato. Baraye si avventa su un pallone deviato sul tiro di Corapi e con uno stacco imperioso insacca in rete. Dimostrazione di doti atletiche fuori dal comune per il capocannoniere ducale.
La Virtus Castelfranco non ci sta e due minuti dopo reclama animatamente per un rigore non concesso su fallo di Lucarelli dopo che l'arbitro aveva dato la regola del vantaggio. Al 33' Martina impegna seriamente Zommers ma il portiere crociato non si fa sorprendere. Il primo tempo si chiude con il Parma meritatamente in vantaggio.

Giochi chiusi nella ripresa sempre con Baraye e Melandri

Lo spartito del secondo tempo non cambia e i ragazzi di Apolloni riprendono a macinare gioco per chiudere la partita.
La manovra del gioco è molto fluida con un Longobardi tirato a lucido che si sbatte per la squadra ed al 60' serve un pallone perfetto per Baraye che indisturbato segna la doppietta personale sempre di testa. Match chiuso e applausi dalla tribuna per il bel gioco spumeggiante mostrato in campo. All'86' c'è anche il tempo per la zampata di "Micio" Melandri appena entrato in campo e per qualche fischio rivolto a Guazzo, nervoso nei confronti di Apolloni.

Possibilità di chiudere la contesa promozione

Domenica prossima il Parma recupera la partita contro il Romagna Centro alle 15,30. Per i crociati la possibilità di portarsi a +9 sull'Altovicentino, oggi fermato sul pareggio contro il San Marino e virtualmente chiudere il discorso promozione in Lega Pro.

Il Tabellino

PARMA – V. CASTELFRANCO 3-0
Marcatori: pt 20′ Baraye; st 15′ Baraye, 41′ Melandri
PARMA (4-3-1-2): Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Miglietta, Giorgino, Ricci; Corapi (37′ st Lauria); Longobardi (45′ st Guazzo), Baraye (27′ st Melandri).
A disp. Fall, Benassi, Adorni, Simonetti, Mazzocchi, Musetti. All. Apolloni
VIRTUS CASTELFRANCO (4-1-4-1): Gibertini; Benedetti, Girelli, Biagini, Budriesi; Marmiroli; Oubakent, Negri (20′ st Lauricella), Martina, Spadafora (37′ st Cortesi); Rolfini (43′ st Signorino).
A disp. Cordisco, G. Vinci, A. Vinci, Cortese, Sacenti, Graziosi. All. Chezzi
Arbitro: Raciti di Acireale
Ammoniti Agrifogli, Girelli, Martina, Messina.

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I Boys Parma 1977 non mancano mai di promuovere iniziative per sostenere la squadra crociata e rinnovano la tradizionale "gara delle bandiere" per le prossime tre giornate casalinghe al Tardini.

Di Luca Gabrielli

Parma, 5 marzo 2016 

Obiettivo: tornare a vestire la Curva Nord di bandiere gialloblù come accadeva nei primi anni novanta. Non si placa l'entusiasmo intorno al nuovo Parma da quando si è voltato pagina e ricominciato da zero dalla serie D.
Si comincia domenica contro la Virtus Castelfranco (fischio di inizio ore 14,30) e proseguirà nei due successivi impegni casalinghi della squadra crociata, domenica 3 aprile contro il San Marino e domenica 17 aprile contro il Delta Rovigo, l'entusiasmante proposta dei Boys di colorare la curva di bandiere gialloblù. Chiunque potrà partecipare, con bandiere piccole, medie, bandieroni e anche due aste. In occasione della partita del 17 aprile 2016 contro il Delta Rovigo una giuria di cinque tifosi di diverse generazioni deciderà quale sarà la bandiera vincitrice.

Semplici regole per ricreare una curva gialloblù

Le regole per partecipare sono semplici. Si deve passare dal baracchino con la bandiera prima della partita per l'iscrizione e la foto di rito. Le bandiere non devono contenere i simboli Boys e non sono ammesse neanche quelle che già si sono viste nelle passate edizioni o comunque in Curva.
L'idea è di stuzzicare la fantasia dei tifosi e fare un tuffo nel passato per ritornare allo stadio come ai vecchi tempi, ognuno con la propria bandiera. Creare un' onda di bandiere gialloblù che sventolino e sostengano la squadra crociata in questa emozionante cavalcata verso la promozione.
La tifoseria di Parma è maestra in tutta Italia per queste iniziative che avvicinano i tifosi allo stadio. Parma è forse una delle poche città dove è ancora possibile proporre un tifo sano e goliardico, senza la paura che possano accadere incidenti. Negli anni passati infatti i deprecabili episodi accaduti nelle vicinanze dello stadio, vedi i danni provocati dagli juventini allo storico Bar Gianni, non sono stati certo causati dal tifo crociato ma dai tifosi ospiti se così possono essere definiti.
Quest'ultima iniziativa lo dimostra una volta di più e c'è da starne certi che nelle prossime giornate il Tardini sarà invaso da bandiere giallo e blu.

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Stesso risultato dell'andata contro i romagnoli. Un pareggio a reti bianche che accontenta maggiormente i crociati i quali vedono l'Altovicentino avvicinarsi a -7. In tribuna l'ex Ct Arrigo Sacchi, allenatore del Parma nel lontano 1985.

Di Luca Gabrielli

Parma, 22 febbraio 2016 

Nel big match di ieri si sono affrontate la capolista contro la terza forza del campionato, in uno stadio colmo di tifosi. Presente in tribuna anche Arrigo Sacchi, l'indimenticato allenatore del primo Milan di Berlusconi e allenatore del Parma nella stagione '85.
Apolloni presenta la sua squadra con alcune defezioni importanti. Soprattutto in attacco, senza Baraye squalificato domenica scorsa contro la Ribelle per l'ormai famosa esultanza da mascherato e Corapi, fuori per scelta tecnica. Il mister decide allora di inserire, oltre alle certezze Melandri e Musetti, gli Under Ricci e Sereni.

Squadre in assoluto equilibrio

I romagnoli partono decisamente meglio ed il Parma nel primo quarto d'ora sembra entrato in campo svogliato e pasticcione. Al 20' però l'occasione migliore è nei piedi di Capitan Lucarelli che colpisce la traversa dopo l'ottimo intervento del portiere di casa.
Al 31' il Forlì risponde al legno crociato con Fantini che di testa colpisce il palo mettendo i brividi a Zommers. Il primo tempo si chiude in parità con un palo per ciascuno e partita che non vede un assoluto padrone del campo.

Ripresa che rispecchia l'andamento della gara

Il secondo tempo vede i romagnoli andare vicino al vantaggio al 65' con Nocciolini che sfiora il palo su calcio di punizione.
I crociati reagiscono e tre minuti dopo segnano con Musetti che imbeccato da Ricci, segna di prima intenzione ma l'arbitro decide di annullare per un dubbio fuorigioco dello stesso Ricci. Ma è il Forlì ad andare vicino al vantaggio con Tentoni che in contropiede mette in difficoltà mezzo Parma: Giorgino salva in extremis un gol praticamente già fatto.
È l'ultimo brivido al Morgagni e le due squadre rientrano negli spogliatoi con il risultato finale di zero a zero, come all'andata.

Si ritorna da Forlì con il bicchiere mezzo pieno

Il Parma esce indenne dalla trasferta in terra romagnola e si porta a tre pareggi ed una vittoria in questo inizio di 2016. Perde due punti sull'Altovicentino, vittorioso contro il Romagna Centro per quattro a zero e vede diminuire il distacco a sette punti.
Una partita che non ha visto il consueto Parma arrembante del girone di andata ma piuttosto quello impalpabile e incerto delle ultime partite.
La condizione fisica non è più ottimale da qualche settimana ma fino a quando il distacco dalle avversarie resterà così ampio, non ci sarà da preoccuparsi.

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I ragazzi di Apolloni pareggiano 1-1 al Tardini contro la Ribelle. In vantaggio con Baraye che festeggia con una maschera gialloblù e viene espulso, si fanno rimontare dall'ex Serie A Bernacci ma mantengono la vetta con nove punti di vantaggio.

Di Luca Gabrielli

Parma, 15 febbraio 2016

Nella 27ma giornata di campionato, il Parma torna al Tardini quattro giorni dopo la larga vittoria contro la Clodiense e affronta la Ribelle, sesta in campionato.
Apolloni schiera la sua squadra con l'ormai consueto 4-2-3-1 ma cambia i due laterali di difesa, mettendo in campo Benassi ed Agrifogli al fianco dell'inamovibile duo Cacioli-Lucarelli. A centrocampo Simonetti sostituisce lo squalificato Giorgino e in avanti, a supporto del senegalese Baraye, il trio Corapi, Musetti, Sereni.

Brutta sorpresa di carnevale

Ad inizio partita le due squadre dimostrano di voler vincere entrambe ma tra il 20' ed il 22' minuto avvengono gli episodi che indirizzano la partita. Fa tutto Baraye. Al 19' il senegalese viene ammonito per simulazione e tre minuti dopo lo stesso attaccante deposita in rete il pallone con una pregevole semirovesciata su assist di Musetti e va ad esultare sotto la Nord con una maschera gialloblù. All'arbitro questa "mascherata" non va giù, secondo giallo ed espulsione per Baraye. Gli uomini di Apolloni sono così costretti a giocare quasi tutta la partita in inferiorità numerica e con sofferenza chiudono il primo tempo in vantaggio.

La Ribelle non ci sta e l'Airone delle Vigne castiga i crociati

Nel secondo tempo la squadra di Castiglione di Ravenna prova la carta dell'esperienza inserendo Marco Bernacci, l'alto attaccante cresciuto a Cesena, poi passato da Bologna e Torino, anche in serie A. Ed è proprio l'Airone delle Vigne (soprannome dovuto alla sua altezza, 1.93, ed al quartiere di Cesena dove è nato) a trovare il pari per la Ribelle dopo soli tre minuti. Cross perfetto di Lari, Corapi non arriva e l'attaccante romagnolo è bravo ad arrivare in spaccata e battere Zommers.
Il Parma non ci sta a perdere e cerca in tutti i modi di tornare in vantaggio, prima con Musetti che trova il miracolo di Calderoni e poi con Simonetti che prende la traversa. Anche la Ribelle culla il sogno del colpaccio e colpisce la traversa con Lombardi ma le squadre poco dopo tornano in parità numerica con la dubbia espulsione di Amati. Il Parma però non ne ha più e rischia di capitolare più volte contro una Ribelle arrembante ma il risultato finisce in parità tra le polemiche crociate.

Dietro le inseguitrici non fanno male

Punto in casa che non crea pericoli al Parma. Dietro infatti le inseguitrici non approfittano della situazione e restano a nove punti di distacco dalla capolista. L'Altovicentino torna secondo con 56 punti mentre il Forlì, prossimo avversario dei ducali, perdono a sorpresa contro la Correggese.

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Mercoledì, 10 Febbraio 2016 17:15

Ritorno alla vittoria per il Parma Calcio 1913

Nel turno infrasettimanale di Serie D, i crociati vincono al Tardini quattro a zero contro la Clodiense e si porta a +9 dal Forlì. In goal tutti gli attaccanti Melandri, Musetti, Baraye e Longobardi, al rientro dopo un lungo infortunio.

Di Luca Gabrielli

Parma, 10 febbraio 2016 

Finalmente i tifosi crociati tornano a gioire per una vittoria dopo una serie di risultati non proprio positivi. Certo il Parma non aveva mai perso nelle ultime partite ma il filotto di pareggi e le inseguitrici che si avvicinavano pericolosamente, avevano fatto scattare più di un campanello d'allarme.
La squadra di Apolloni stava avendo un comprensibile calo fisico in quest'ultimo periodo dopo che per tutto il girone di andata aveva fatto terra bruciata intorno a se e prodotto un buon margine di vantaggio sulle inseguitrici. La vittoria di oggi è un nuovo punto di partenza che deve dare morale e soprattutto placare i tentavi di rimonta delle squadre avversarie.

Melandri spazza via la paura

Apolloni, come da pronostico, schiera la sua squadra con l'inamovibile 4-2-3-1 e dà ampio spazio a chi ha giocato di meno. Confermatissima la linea difensiva con Messina e Ricci terzini di spinta, Giorgino e Miglietta a fare da cerniera di centrocampo e Guazzo punta centrale sostenuto Mazzocchi, Musetti e Melandri.
La Clodiense si conferma squadra abituata a giocare in contropiede e dopo i primi dieci minuti di forcing crociato, gli ospiti prendono bene le misure e addirittura rischiano di passare in vantaggio al 14' con Rigato ma Zommers è bravissimo ad ipnotizzare l'attaccante. Il Parma fa molta fatica a creare gioco ed occasioni e ci vuole un lampo del solito Melandri, il più positivo dei suoi, a portare in vantaggio la squadra ducale al 37'. Apertura di Giorgino per Melandri che fa partire un destro in diagonale che non lascia scampo a Clede. L'attaccante crociato si fa ammonire per eccesso di esultanza tra le proteste del capitano Lucarelli e del mister Apolloni.

Musetti, Baraye ed il redivivo Longobardi chiudono le danze

Il risultato parziale di uno a zero non può tenere tranquillo il Parma ed infatti al 61', solo una splendida parata di Zommers su Saitta evita il pareggio. L'occasione della Clodiense sveglia i crociati che al 68' ringraziano uno svarione del portiere Clede e raddoppiano con Musetti su una ribattuta. Partita chiusa e tre punti in saccoccia.
Nel finale di tempo il Parma dilaga e segna altri due goal. Al 71' il subentrato Baraye, con una vera e propria prodezza, segna la sua sedicesima rete stagionale e nel finale di partita c'è tempo anche per la zampata vincente del bomber Longobardi, di ritorno dopo un lungo infortunio. Una notizia molto positiva per il reparto d'attacco crociato.

Nuovo allungo sul Forlì

Questo mercoledì da leoni si mostra a tinte crociate anche sugli altri campi. Infatti il big match tra Forlì e Altovicentino si chiude due a due ed il Parma rosicchia altri due punti sulla squadra romagnola, portandosi a +9.
E domenica subito in campo contro la Ribelle per confermare quanto visto oggi.

FORMAZIONI UFFICIALI

PARMA – Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci; Miglietta, Giorgino; Mazzocchi, Musetti, Melandri; Guazzo.
CLODIENSE – Clede; Rolli, Abcha, Boscolo Berto, Barzan; Bargiggia, Amadio, Malagò; Rigato, Scarpa, Saitta.

parma clodense calcio partita rid

parma clodense calcio partita 2

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Pubblicato in Calcio Parma
Mercoledì, 10 Febbraio 2016 10:35

Parma Calcio 1913: chi si ferma è perduto

Oggi alle 14,30, i crociati ospitano al Tardini nel turno infrasettimanale la Clodiense. I ducali hanno subito l'occasione per riscattare gli ultimi risultati deludenti (due pareggi consecutivi contro Mezzolara e Correggese) e risollevare il morale della piazza. I punti di vantaggio sul Forlì si sono ridotti a 7, un margine ancora rassicurante, che però non può lasciare tranquilla la squadra.

Di Luca Gabrielli

Parma, 10 febbraio 2015 

Giornata di campionato anomala per il Parma quest'oggi. La squadra di Apolloni è chiamata al riscatto contro la Clodiense, attualmente terzultima in classifica a ben 47 lunghezze di distanza dalla capolista. Non sta attraversando un buon momento di forma visto le tre sconfitte nelle ultime quattro partite ma la recente vittoria contro l'Altovicentino ha dato nuova linfa alla squadra veneta.

Condizione del Parma

Rispetto alla gara di tre giorni fa a Correggio, l'allenatore apporterà sicuramente delle modifiche nell'undici titolare. Il mister romano non ha infatti mai nascosto la sua propensione al turnover nei turni infrasettimanali. Sicuramente dovrà fare a meno del difensore Saporetti che ne avrà purtroppo per due mesi. Ieri è stata infatti confermata la gravità dell'infortunio con un comunicato ufficiale. Lesione di alto grado e stop nel momento più difficile della squadra ducale. Sulla desta probabile che si riveda il più offensivo Messina al posto di Benassi.
A centrocampo numerosi ballottaggi dove Miglietta e Mazzocchi sembrano certi del posto mentre due tra Giorgino, Baraye, Corapi e Melandri sono a rischio panchina. Probabile che a tirare il fiato sarà la punta senegalese a beneficio di Musetti o Guazzo e che Simonetti venga confermato a centrocampo al posto di Giorgino.

LE PROBABILI FORMAZIONI

PARMA (4-2-3-1) - Zommers; Messina, Cacioli, Lucarelli, Agrifogli; Simonetti, Miglietta; Mazzocchi, Corapi, Melandri; Musetti. Allenatore: Apolloni.

CLODIENSE (4-3-3) - Okroglic; Rolli, Abcha, Boscolo Berto, Barzan; Bargiggia, Amadio, Malagò; Rigato, Scarpa, Saitta. Allenatore: Mattiazzi.

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