Roma, 20 FEB. – “Il Governo ha completamento abbandonato il personale della polizia penitenziaria che oggi giustamente ha proclamato, tramite la propria rappresentanza sindacale, lo stato di agitazione. Agli agenti di polizia penitenziaria esprimiamo il nostro convinto sostegno”.
Lo afferma Benedetta Fiorini, deputata emiliana di Forza Italia.
“Ci sono carceri italiane, come ad esempio gli Istituti penali di Reggio Emilia, - aggiunge Fiorini - dove il sovraffollamento dei detenuti è arrivato al 144%. Se a questo dato di fatto se ne aggiunge un altro, ovvero la carenza di organico, risulta evidente che la polizia penitenziaria è costretta ad operare in condizioni particolarmente difficili ed anche di grave pericolo per la propria incolumità. Bisogna dotare questi agenti di un equipaggiamento più adeguato e di strumenti di difesa più efficaci come ad esempio il taser ma evidentemente – conclude Fiorini – il Governo non è interessato a tutelare questi lavoratori che operano nell’interesse della collettività”.
In attesa dell'evento grave, quotidianamente giungono notizie di poliziotti penitenziari che hanno avuto bisogno delle cure dei medici. Il "bollettino" odierno dal carcere informa che ieri sera un nuovo incendio si è scatenato al reparto isolamento.
Di Lamberto Colla Parma 20 febbraio 2020 - Ieri mattina avevamo comunicato dei 10 giorni di prognosi affibbiati a un poliziotto penitenziario, degli istituti di Pena di Parma, a seguito di un pugno ricevuto in pieno volto da un detenuto italiano.
Era l'ennesimo di una sequenza che sembra inasprirsi tutti i giorni (vedi sequenza). Da Parma, Reggio Emilia ma anche da Bologna ogni giorno un custode, quando non sono addirittura 8 come accadde la scorsa settimana, deve ricorrere alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso.
La notizia di stamane è che nella serata di ieri, al reparto isolamento MS, da parte dello stesso magrebino che aggredì un medico pochi giorni fa, si è scatenato un incendio. La notizia è giunta in redazione alle primissime ore del mattino con la segnalazione che questa volta sono stati due i poliziotti a essere intossicati dal fumo ai quali sono stati riconosciuti 7 giorni di prognosi.
Fatto sta che il vivace detenuto non è ancora stato trasferito e, nel dare la notizia dei comportamenti recidivi del detenuto, Gianluca Giliberti, segretario regionale del sindacato Sinappe, ha così commentato: "Vanno presi provvedimenti esemplari per punire i detenuti facinorosi e forniti strumenti efficaci di contrasto alle condotte aggressive. La situazione è esplosiva e prima o poi accadrà qualcosa di irreparabile"
Solo a titolo di promemoria elenchiamo gli episodi di cui siamo venuti a conoscenza nel solo mese di febbraio (https://www.gazzettadellemilia.it/component/search/?searchword=carcere&searchphrase=all&Itemid=371)
Non serve un paragnosta per prevedere che, presto o tardi, qualcosa di particolarmente grave potrà accadere per cui urge che vengano presi drastici provvedimenti al riguardo; per l'incolumità dei poliziotti, dei sanitari ma anche dei detenuti stessi.
Segue elenco e buona lettura.
1. Carcere di Parma, un altro poliziotto infortunato nel tentativo di sedare una lite tra due detenuti ...
(Cronaca Parma)
... a manifestazione del 14 febbraio 2020 davanti al carcere di Parma) ...
Creato il 19 Febbraio 2020
2. Carcere di Parma, altri due poliziotti hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso ...
(Cronaca Parma)
... one del 14 febbraio davanti al carcere di Parma) ...
Creato il 18 Febbraio 2020
4. Il presidio davanti al carcere di Parma delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria ...
(Cronaca Parma)
... di trasporto. Di Lamberto Colla Parma, 14 febbraio 2020 - Era stato annunciato già da qualche giorno il sit-in delle 3 organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria, davanti ai cancelli del Carcer ...
Creato il 14 Febbraio 2020
5. Domani dalle 10 alle 12 sit-in davanti all'istituto di pena di Parma
(Cronaca Emilia)
Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare ...
Creato il 13 Febbraio 2020
6. Istituti di Pena di Reggio Emilia: gravi eventi critici, gli ennesimi
(Cronaca Reggio Emilia)
... del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, perché questa è una soluzione tampone che sposta il problema da un carcere all’altro. L’Amministrazione tutta e la classe politica devono farsi carico ...
Creato il 12 Febbraio 2020
7. Carcere di Parma. Salvini: "incredibile il silenzio e l’immobilismo del Guardasigilli Alfonso Bonafede ...
(Cronaca Parma)
Carcere di Parma, altri tre agenti ricoverati. Salvini: “è ancora colpa dello stesso detenuto, incredibile l’immobilismo di Bonafede” “Aveva mandato otto agenti in ospedale due giorni fa, e oggi ne ha ...
Creato il 06 Febbraio 2020
8. Carceri: altro evento critico in serata, questa volta a Reggio Emilia
(Cronaca Reggio Emilia)
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia. Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che ...
Creato il 06 Febbraio 2020
9. Nuovi problemi dal detenuto che mandò in ospedale 8 agenti
(Cronaca Parma)
Parma 5 febbraio 2020 - Il detenuto dei fatti narrati il giorno 3 febbraio continua a creare problemi. Sembrerebbe infatti che il magrebino si sia barricato in altra cella ed appiccato fuoco agli oggetti ... Creato il 05 Febbraio 2020
11. Grave episodio al carcere di via Burla ...
(Cronaca Parma) - Parma 3 febbraio 2020 - Un gravissimo episodio è avvenuto quest'oggi all'interno del carcere di Parma. Un detenuto si è barricato in cella ed ha aggredito i poliziotti intervenuti a ripristinare l'ord ...
Creato il 03 Febbraio 2020
14. Reggio Emilia, detenuto incendia la cella e un agente rimane intossicato
(Cronaca Reggio Emilia)
... parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili. ...
Creato il 31 Gennaio 2020
Ancora Poliziotti Penitenziari in ospedale a causa delle intemperanze dello stesso magrebino che alcuni giorni fa aveva già aggredito un medico di servizio all'Istituto.
Parma 17 febbraio 2020 - Nella serata di domenica, altri 2 poliziotti sarebbero stati costretti a recarsi in ospedale, dopo essere intervenuti a spegnere un inizio di incendio, appiccato da un detenuto magrebino, rimanendo intossicati dal fumo generato dagli oggetti bruciati dallo stesso.
Dopo essere stati sottoposti alle cure del caso, i due Poliziotti Penitenziari sarebbero stati dimessi con una prognosi di 2 gg, salvo complicazioni.
Da quanto appreso, il detenuto autore del gesto sarebbe lo stesso resosi responsabile, giorni addietro, di un’aggressione ai danni di un medico in servizio presso l’Istituto ducale.
Dal sindacato Sinappe fanno sapere che "Purtroppo, questi episodi continuano a verificarsi senza che chi di competenza, compresi i superiori uffici dell'Amministrazione Penitenziaria, se ne faccia carico in maniera adeguata e risolutiva, motivo per cui il SiNAPPe, unitamente ad altre OO.SS., ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione e denuncia, avviato con il sit-in del 14 febbraio scorso, che ci vedrà protagonisti di ulteriori iniziative, affinché le ataviche problematiche sofferte dall'Istituto di Parma siano, senza più alcun indugio, affrontate e avviate a soluzione."
(Nella foto un momento della manifestazione del 14 febbraio davanti al carcere di Parma)
Domani mattina dalle 10 alle 12,00 si svolgerà un Sit-in di protesta davanti al carcere di Parma, organizzato dalle segreterie regionali delle sigle sindacali della Polizia penitenziaria, per sollecitare l'Amministrazione Penitenziaria di farsi carico dei problemi degli Istituti di Pena di Parma e emiliani in genere.
Dopo i gravi eventi critici di Parma, un altro episodio di violenza si sarebbe verificato, in serata, stavolta presso il carcere di Reggio Emilia.
Un poliziotto intervenuto a dividere due detenuti che stavano azzuffandosi sarebbe stato strattonato da uno dei due per poi finire contro il cancello di una camera di pernottamento, riportando un trauma ad un braccio.
Attualmente il poliziotto sarebbe in attesa di essere accompagnato presso il pronto soccorso dell'Ospedale di Reggio per gli accertamenti del caso
Non abbiamo più parole per esprimere il nostro sconcerto e la nostra rabbia per il continuo verificarsi di tali episodi a danno del personale in divisa; abbiamo la netta sensazione che lo Stato abbia abbandonato i propri servitori, lasciandoli in balia di energumeni e pazzi della peggiore specie, senza strumenti ne’ formazione specifica per poter affrontare la furia di carcerati sempre più violenti e sfacciati.
Il SiNAPPe non può che continuare, nell’immediato, a chiedere l’URGENTISSIMO trasferimento dei detenuti responsabili dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e, nel medio termine, una soluzione definitiva del problema, che non può che passare attraverso la riapertura di Istituti per la cura di detenuti psichiatrici che, superando le criticità che hanno portato a chiudere gli OPG, favoriscano il ripristino di condizioni lavorative dignitose e sicure per il personale in divisa.
Si sollecitano, altresì, le richieste di rivedere la dotazione di strumenti atti a rispondere alle offese dei detenuti per evitare il continuo ripetersi di aggressioni ed eventi critici di ogni genere e di tornare ad investire nella formazione del personale.
F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti
Istituti di Pena di Reggio Emilia: Detenuto incendia la cella, Agente intossicato
Reggio Emilia 30 gennaio 2020 - La scorsa notte un detenuto italiano avrebbe dato fuoco al materasso presente nella sua camera di pernottamento, costringendo il personale di Polizia Penitenziaria presente ad evacuare due reparti reparti detentivi, in quanto la coltre di fumo proveniente dalla suddetta cella rischiava di provocare grave nocumento alla salute dei restanti detenuti.
Purtroppo un Poliziotto Penitenziario, dopo aver salvato la vita del detenuto autore del folle gesto che, restando in cella, avrebbe rischiato seriamente di riportare gravissime conseguenze per l’esposizione diretta al fumo procurato dal materasso che stava bruciando, sarebbe stato successivamente accompagnato presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino, da cui, dopo essere stato sottoposto agli accertamenti diagnostici ed alle cure del caso, sarebbe stato dimesso con una prognosi di 5 giorni s.c. ed una diagnosi di intossicazione da fumo.
E pensare che proprio in data di ieri questa Segreteria Regionale aveva inviato una nota al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per denunciare opinabili scelte organizzative da parte di alcune Direzioni, tra cui quella del carcere reggiano, che potrebbero, a nostro avviso, concorrere ad aumentare il rischio che simili eventi abbiano conseguenze gravi e difficilmente gestibili.
Auspichiamo che il superiore Prap voglia disporre, in via d’urgenza, il trasferimento del detenuto responsabile di quanto innanzi descritto, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, anche al fine di evitare che lo stesso reiteri simili condotte.
F.to Il Segretario Regionale
Gianluca Giliberti
A Parma un'aggressione a un agente e ad un ispettore.
“Bisogna smetterla con le continue aggressioni alla Polizia Penitenziaria, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede intervenga prima che sia troppo tardi” è quanto invoca Giuseppe Moretti, Presidente dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (U.S.P.P.) in riferimento all’ennesimo episodio di deliberata violenza stavolta accaduto nel carcere di Parma messo in atto da un detenuto nei confronti di un ispettore e di un agente per futili motivi.
“Un atto che destabilizza l’intero personale del Corpo e non solo dell’istituto emiliano” tuona il sindacalista che ammette che “prendere a schiaffi e aggredire se non beffeggiare il personale di Polizia Penitenziaria sembra sia diventato ormai lo sport preferito dalla popolazione detenuta e il nostro personale è stanco di subire passivamente situazioni del genere”.
“L’USPP da lungo tempo ormai sta denunciando la deriva delle aggressioni” prosegue Moretti, che invoca al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria soluzioni non più rinviabili, misure tangibili che devono essere adottate prima che accada l’irreparabile o che qualche collega venga accusato ingiustamente di reazioni necessarie a sedare comportamenti altrimenti non gestibili”.
In conclusione per il rappresentante dell’USPP “occorre definire protocollo operativi omogenei di intervento, trovare una collocazione idonea per i detenuti con problemi psichiatrici, dotare la Polizia Penitenziaria di strumenti adeguati a contrastare comportamenti illegali che spesso restano impuniti se non sotto l’aspetto disciplinare con esiti in questo caso del tutto ininfluenti rispetto al livello delinquenziale espresso da chi li commette”.
È con la piena solidarietà ai colleghi colpiti cui l’USPP augura una pronta guarigione che si conclude il comunicato stampa dell'organizzazione sindacale.
L'ennesimo e obiettivamente troppo frequente, episodio di aggressione è stato denunciato ieri dal sindacato nazionale degli agenti di polizia penitenziaria (Si,N.A.P.Pe.):
"Nella mattinata di oggi, 11/11/19, un detenuto italiano, del circuito Alta Sicurezza, mentre si recava al passeggio avrebbe sferrato un violento schiaffo all'agente di Reparto, che a seguito dell'aggressione veniva condotto al pronto soccorso del nosocomio cittadino per le cure del caso.
Il detenuto sarebbe stato successivamente accompagnato nella sua camera di pernottamento dove, in preda alla rabbia, avrebbe distrutto i sanitari presenti nel bagno.
Successivamente sarebbe stato condotto ad udienza dal responsabile dell'Unità Operativa Alta Sicurezza, ove avrebbe dato ulteriori segni di squilibrio, rompendo con un pugno il PC in dotazione all'ufficio. Per fermare la furia del detenuto sarebbe intervenuto personale ivi presente, tra cui un ispettore che subiva un trauma alla schiena, giudicato guaribile in 5 giorni s.c. dal personale medico del pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore.
Solo una settimana fa avevamo denunciato una nuova aggressione al personale da parte dei detenuti del carcere ducale; crediamo che la situazione debba essere affrontata senza più indugi per evitare che possa degenerare ed avere conseguenze irrimediabili.
Il SiNAPPe, chiede inoltre l’immediato trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del DAP.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Il Segreterio Nazionale Si.N.A.P.Pe
Antonio FELLONE"