Proseguono i controlli disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Parma per prevenire e reprimere ogni forma di illegalità, in particolare reati predatori contro il patrimonio e in materia di traffico di sostanze stupefacenti.
L’operazione è stata condotta da agenti in borghese, che hanno seguito i due fino a “coglierli sul fatto” mentre cedevano una dose a un cliente italiano. I due, entrambi con precedenti, sono stati processati per direttissima.
Di Claudia Fiori - Modena 6 febbraio 2020 – Richiedenti asilo, ma di fatto senza fissa dimora e spacciatori, con precedenti specifici per droga e rapina. Due cittadini nigeriani di 21 e 23 anni sono stati arrestati ieri pomeriggio da agenti della Polizia Municipale e della Compagnia dei Carabinieri di Modena, nell’ambito di un’operazione di contrasto allo spaccio di stupefacenti.
Gli agenti in borghese stavano perlustrando la zona della Stazione Ferroviaria, nota per la fervente attività di spaccio, quando hanno notato i due uomini, già noti alle Forze dell’Ordine, che stazionavano con fare sospetto sotto al cavalcavia Mazzoni. Gli agenti si sono quindi appostati e hanno atteso di coglierli sul fatto. Verso le 18.30, infatti, un “cliente” si è avvicinato e ha acquistato una dose di crack, poi si è allontanato per consumare la sostanza dietro a un furgoncino in via dell’Abate.
Gli agenti sono quindi entrati in azione e hanno bloccato sia i due pusher che il cliente, al quale è stata sequestrata una pipetta artigianale utilizzata per fumare lo stupefacente. La perquisizione dei due nigeriani, invece, ha consentito di trovare altre 11 dosi di crack e oltre 220 euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio.
I due stranieri, con precedenti per spaccio e rapina, sono quindi stati tratti in arresto e processati per direttissima. Sono quindi tornati in libertà con l’obbligo di lasciare il territorio comunale di Modena.