Verona Fiere

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"Abbiamo raggiunto un testo unico base e dal prossimo anno il registro unico sarà una realtà" . Lo ha annunciato il Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera in occasione del convegno Strategies del Wine2wine di Veronafiere.

Verona, 2 dicembre 2015. "La prossima settimana il Testo Unico del vino passerà all'esame della Commissione Agricoltura e c'è la volontà di procedere all'approvazione attraverso la formula semplificata della legislativa". Lo ha dichiarato oggi al convegno Business Strategies del Wine2wine di Veronafiere il presidente Commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani. "Abbiamo raggiunto un testo base – ha proseguito il presidente – e dal prossimo anno il registro unico sarà una realtà. Occorre investire su questo settore, per quello che rappresenta per il made in Italy e per l'agroalimentare più in generale".

Ma il provvedimento non parlerà solo di promozione in senso stretto: "Vogliamo inserire il riconoscimento del vino come patrimonio culturale del Paese. Il riconoscimento simbolico è già importante per un Paese con il bagaglio storico culturale come l'Italia, ma questa misura si ripercuote anche nell'inserimento dell'insegnamento di questa materia nei percorsi scolastici di attinenza al settore e nella distinzione del vino dagli altri alcolici – ha concluso Sani –. Dobbiamo pensare un programma di educazione al bere che parli di cultura e di ciò che il vino racconta della storia del nostro Paese".
(Fonte Verona Fiere)

Un lungo lavoro di costruzione di rapporti che sta dando risultati importanti. Sono aumentati del 40% gli operatori provenienti dall'Impero Celeste nell'ultima edizione di Vinitaly in Italia. Ad Expo i visitatori cinesi del Padiglione VINO A Taste of Italy sono stati i primi nelle presenze estere, grazie anche all'importante lavoro svolto a fianco di Expo 2015 nel China Expo Road Show e alle iniziative di Vinitaly International. A Vinitaly 2016 la presenza, per la prima volta, di produttori di vino cinesi e vini cinesi saranno anche presenti nella competizione enologica di Vinitaly.

Shanghai-Verona, 12 novembre 2015. Vinitaly e la Cina, una liasion che dura da vent'anni e che si rinsalda in vista della 50^ edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, in programma dal 10 al 13 aprile 2016  www.vinitaly.com), per la quale Veronafiere sta promuovendo una serie di incontri internazionali.

Quest'anno, dopo le iniziative di promozione del vino italiano verso i consumatori (b2c), il canale ho.re.ca e gli importatori (b2b) a Chengdu, Shanghai e Hong Kong, ora si ragiona anche nel senso opposto per portare i primi produttori di vino cinese a Vinitaly 2016.

«Con la Cina, negli ultimi vent'anni, abbiamo coltivato un rapporto di conoscenza e collaborazione che ci ha portato ad essere scelti come riferimento di Expo 2015 per il China Expo Road Show dello scorso anno – commenta il Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani -. Da due decenni realizziamo numerose attività volte a far conoscere la peculiarità dei vini italiani frutto della straordinaria ed inimitabile biodiversità di oltre 540 vitigni. Un lavoro costante e paziente che ci ha consentito di incrementare del 40% la presenza di buyer e operatori provenienti dall'Impero Celeste nell'ultima edizione di Vinitaly e ha posizionato i visitatori cinesi al primo posto delle presenze estere del Padiglione VINO A Taste of Italy all'Expo. Non a caso, l'allestimento ha previsto, oltre l'inglese, anche l'utilizzo degli ideogrammi della lingua cinese. Un Padiglione richiesto da molti paesi e che, in accordo con il console d'Italia a Shanghai, Stefano Beltrame, porteremo nella capitale economica della Repubblica Popolare il prossimo anno per rafforzare ulteriormente la promozione e la conoscenza del vino italiano.»

«La Cina sta facendo, con i suoi tempi e modalità, il medesimo percorso degli Stati Uniti d'America, che è diventato un primario paese consumatore di vino solo quando ha rafforzato il suo ruolo di paese produttore ed oggi è, per i vini italiani, il primo mercato di sbocco all'estero in valore – prosegue Mantovani -. Ora i tempi sono maturi per ospitare anche i primi produttori di vino cinese nella nostra rassegna, in modo da rafforzare questo legame ed essere sempre di più l'hub di promozione e commerciale dei nostri vini verso la Cina.»

È in tale ottica e con questa filosofia che martedì scorso (10 novembre) a Shanghai si è svolta la presentazione "Ripercorrendo la Via della Seta - il debutto dei vini cinesi a Vinitaly 2016", nell'ambito del quale Vinitaly International ha stretto un accordo con la rivista professionale Wine in China Magazine, una delle più rinomate del settore, che prevede, oltre la presenza, per la prima volta, di produttori di vino cinese al 50° Vinitaly (nel Vininternational Pavillion), anche delle iniziative collaterali, quali degustazioni, seminari e workshop sui prodotti e il mercato organizzati da Vinitaly International e la partecipazione di vini cinesi al Premio enologico di Vinitaly.

Foto: Da sinistra Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International con , Chief Editor of Wine in China: http://i.imgur.com/GnYqqWq.jpg

 

Domenica, 01 Novembre 2015 08:30

Maurizio Danese nuovo Presidente di Veronafiere

L'Assemblea dei Soci dell'Ente di Viale del Lavoro riunitasi il 27 ottobre ha eletto Maurizio Danese nuovo presidente e con lui il nuovo Consiglio di Amministrazione composto da Barbara Blasevich, Marino Breganze, Guidalberto di Canossa e Claudio Valente. L'Assemblea ha rinviato la discussione dei restanti punti all'ordine del giorno a dopo l'insediamento del nuovo Consiglio.

Verona, 27 ottobre 2015. L'Assemblea dei Soci di Veronafiere ha eletto Maurizio Danese nuovo Presidente per il triennio 2015-2018. Insieme a Danese, l'Assemblea ha eletto anche il nuovo Consiglio di Amministrazione composto dai Consiglieri, Barbara Blasevich, Marino Breganze, Guidalberto di Canossa e Claudio Valente.
L'Assemblea ha rinviato la discussione dei restanti punti all'ordine del giorno, per dare il tempo al nuovo CdA di prendere piena visione delle proposte e delle valutazioni relative alle singole delibere su cui i soci saranno chiamati a pronunciarsi nel corso della prossima seduta.

«Ringrazio i soci e le istituzioni per la fiducia. Sarà ben corrisposta – dichiara il Presidente Maurizio Danese –. Entro in una realtà che il cda e il presidente uscente hanno saputo governare in anni difficili, consolidandola e valorizzandola ulteriormente nel suo ruolo di player internazionale, non solo nel settore del vino e dell'agroalimentare, ed efficace volano per l'internazionalizzazione delle imprese italiane e del Made in Italy. Veronafiere, poi, rappresenta una leva fondamentale per l'economia veronese: 1,3 milioni di visitatori annui generano un importante indotto. L'amministrazione uscente ha lasciato sul tavolo importanti progetti strategici che ora valuteremo in modo approfondito assieme ai soci. Scelte che non possono prescindere dal contesto competitivo in cui opera la Fiera. Un mercato europeo e mondiale dove è forte la spinta alla concentrazione. Le prime dieci fiere europee realizzano il 35% degli oltre 14 miliardi di volume d'affari del mercato e dispongono di più strutture e, soprattutto, di risorse finanziarie. Veronafiere ha delle potenzialità importanti e tutti i numeri per consolidare la propria collocazione in questo mercato in fermento. Sarà nostra cura valutare attentamente i piani di sviluppo, utilizzando le risorse che il Governo ha stanziato per le fiere nel Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy. Con che strumenti è tutto da valutare insieme ai soci».

Danese, classe '62, è socio di un gruppo di aziende che opera nel settore della fornitura di prodotti alimentari al canale horeca, è Vicepresidente della Camera di Commercio di Verona, Vicepresidente vicario di Confcommercio Verona e Presidente dell'istituto di garanzia fidi, Confidi Veneto.

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