CNA Modena

CNA Modena

Via F. Malavolti, 27 - 41122 Modena (MO) - Tel 059.418111 - Fax 059.418199

Sito ufficiale: www.mo.cna.it

Il Comune di Modena ha dichiarato di volere ridurre gli ZTL per le autorizzazioni in centro storico per i non residenti. Secondo CNA necessaria una riflessione: ridurre i permessi potrebbe significare maggiori costi per i residenti. Fra le imprese che potranno vedersi togliere l'autorizzazione potranno esserci quindi commercianti con negozio in centro che utilizzano l'auto per lavoro e le imprese di manutenzione. -

Modena, 4 dicembre 2015 -

Il Comune di Modena ha dichiarato di volere ridurre gli ZTL per le autorizzazioni in Centro Storico per i non residenti. Fra le imprese che potranno vedersi togliere l'autorizzazione potranno esserci quindi commercianti con negozio in centro che utilizzano l'auto per lavoro e le imprese di manutenzione (elettricisti, termoidraulici, ecc.) che hanno dimostrato di avere numerosissimi clienti e/o appalti in centro città. E che nell'ultimo anno sono entrati numerose volte in centro per le necessarie manutenzioni.
"Un'eventualità, quella ventilata dall'Amministrazione, che sta creando grosse preoccupazioni tra le imprese di manutenzione associate a CNA", ammonisce Gennaro Petrillo, presidente degli impiantisti aderenti all'Associazione modenese.
"Siamo consapevoli – aggiunge Nicola Fabbri, presidente della CNA del Comune di Modena - delle tensioni che i residenti quotidianamente vivono per la mancanza di parcheggi in centro. E' però necessario comprendere che anche le imprese di manutenzione sono spesso costrette a entrare in centro in orari "complicati" perché c'è la necessità di trovare in casa il residente che li ha chiamati. E questo accade spesso oltre gli orari di lavoro di ufficio, proprio quando la tensione parcheggi è più elevata".
Secondo CNA è assolutamente necessario un deciso giro di vite sugli abusivi (e ce ne sono purtroppo parecchi), e per questo l'Associazione auspica maggiori controlli da parte della Polizia Municipale.

"Per quanto riguarda invece la riduzione dei permessi di ZTL per le imprese di manutenzione – ribadiscono Fabbri e Petrillo - chiediamo all'Amministrazione Comunale di valutare attentamente una loro indistinta riduzione. Anzitutto, lo abbiamo già rilevato, perché sono i residenti stessi a poter eventualmente aver bisogno di manutenzioni. Inoltre, un'impresa che debba comunque entrare in centro storico, magari con una certa frequenza, avendo l'assistenza di numerosi clienti in questo quartiere, senza ZTL dovrebbe chiedere permessi giornalieri, ma alla fine accederebbe comunque nel centro città. In questo caso, dunque, l'abolizione dello ZTL non porterebbe a nessun vantaggio concreto, anzi: la richiesta dei permessi giornalieri implica costi burocratici che si rifletterebbero sui costi delle manutenzioni per i clienti residenti in centro storico.".

Rispetto al problema dell'introduzione di telecamere che controllino l'uscita dal centro, si tratta di una soluzione condivisibile, che però deve essere compatibile con possibili sforamenti determinati dal fatto che i tempi di intervento, nelle manutenzioni, non sono sempre programmabili al secondo.
"Per tutte queste oggettive ragioni – chiosano i due presidenti CNA - chiediamo un'attenta riflessione dove ognuno possa portare le proprie ragioni per arrivare a un accordo che riduca davvero la presenza di auto in centro storico. Soprattutto di quelle utilizzate da chi in centro non ci abita, né ci lavora".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Laboratorio tecnologico di altissimo livello all'interno dell'Istituto "Vallauri" di Carpi. L'inaugurazione sabato 28 novembre a Carpi. Il nuovo laboratorio, chiamato LAB.IN.TEC., (Laboratorio Tecnologico Integrato) sarà il luogo in cui si svilupperà lo studio teorico e applicativo di Impiantistica di ultima generazione sia tradizionale, sia nel settore delle Fonti di Energie Rinnovabili, con particolare riferimento all'impiantistica civile. -

Carpi, 26 novembre 2015 -

Innovazione, cooperazione, professionalità: queste sono le parole chiave che hanno portato alla realizzazione di un laboratorio tecnologico di altissimo livello all'interno dell'Istituto "Vallauri" di Carpi che sarà inaugurato sabato 28 novembre, alla presenza delle autorità regionali, provinciali e comunali. Il progetto di questo nuovo laboratorio nasce da un'idea dei docenti e degli imprenditori appartenenti a CNA Impianti, l'Associazione degli installatori di CNA, per dare un seguito concreto alla Riforma della Scuola Secondaria che ha portato alla nascita di un nuovo indirizzo di studi denominato "Manutenzione ed Assistenza Tecnica".
Coerentemente con la propria tradizione ultra cinquantennale, che lo caratterizza come importante punto di riferimento per le aziende artigiane e per le piccole e medie imprese del territorio di riferimento, l'Istituto "Vallauri" ha infatti inteso sviluppare la propria missione educativa, realizzando un nuovo laboratorio tecnologico per far sì che i propri studenti acquisiscano le competenze necessarie per sviluppare una professionalità spendibile in un mondo del lavoro sempre più tecnologicamente avanzato.
Il laboratorio, ideato e progettato dai docenti del "Vallauri", è stato realizzato con i contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, di CNA Impianti di Modena e Ecipar, l'ente di formazione di CNA.
Il nuovo laboratorio, chiamato LAB.IN.TEC., (Laboratorio Tecnologico Integrato) sarà il luogo in cui si svilupperà lo studio teorico e applicativo di Impiantistica di ultima generazione sia tradizionale, sia nel settore delle Fonti di Energie Rinnovabili, con particolare riferimento all'impiantistica civile. Il suo layout è "tutto a vista", in modo che gli allievi possano identificare i componenti, eseguire le operazioni di controllo parametri, rilievo dati, manutenzione ordinaria e straordinaria. Questa modalità di presentare l'impiantistica poggia sulla convinzione che dal punto di vista didattico sia la migliore metodologia per apprendere quegli schemi di base che accompagneranno tutta la vita professionale dei futuri tecnici installatori e manutentori.
L'utilizzazione di macchine moderne, consentirà agli studenti di prepararsi per affrontare il mondo del lavoro (non solo come dipendenti, ma eventualmente anche come imprenditori) così come è davvero è oggi, anche da un punto di vista strettamente operativo.
La presenza di questo nuovo laboratorio farà sì che scuola e mondo del lavoro cooperino per permettere agli studenti di sviluppare conoscenze e competenze specifiche per completare la propria identità professionale, come, ad esempio arrivare ad organizzare e gestire una consegna di lavoro con importanti contenuti tecnologici. La didattica sarà infatti erogata non solo dai docenti del "Vallauri", ma anche da specialisti che provengono dal mondo del lavoro e in particolare da quello dell'artigianato, delle imprese qualificate e/o certificate, dal mondo dei produttori della tecnologia.
La cerimonia di inaugurazione, aperta a tutta la cittadinanza, avrà inizio alle ore 10,30 nell'Aula "Fieni" dell'Istituto Vallauri di Carpi, in via Peruzzi 13. Il Dirigente Scolastico, Federico Giroldi, accoglierà gli ospiti. Seguiranno i saluti delle autorità: l'Assessore regionale alle attività produttive Palma Costi, la vice presidente della provincia Luisa Turci, il vice sindaco di Carpi Simone Borelli e il presidente di CNA Impianti Modena Gennaro Petrillo. Alle ore 12.00 il taglio del nastro, a cui seguirà la benedizione del Vescovo di Carpi, Mons. Cavina.
I presenti alla cerimonia potranno quindi visitare il nuovo fiore all'occhiello dell'Istituto Professionale "Vallauri" di Carpi.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Riforma degli appalti in discussione alla Camera. Il presidente responsabile di CNA Costruzioni Modena, Paolo Vincenzi: "Accolte alcune richieste dell'Associazione per favorire la partecipazione delle PMI del territorio, ma vanno rivisti i portali Mepa e IntercentER." -

Modena, 24 novembre 2015 -

"La riforma degli appalti, che è in discussione alla Camera – dichiara il presidente responsabile di CNA Costruzioni Modena, Paolo Vincenzi - va nella direzione di cogliere le richieste che da tempo stiamo avanzando a tutti i livelli istituzionali. Proposte che ribadiremo, quando saremo consultati per portare il nostro contributo alla realizzazione del nuovo sistema. Siamo soddisfatti nel constatare alcune significative aperture contenute nel progetto di riforma del codice degli appalti e, ancor di più, nel vedere riconosciute alcune delle proposte che come CNA abbiamo già più volte avanzato in diverse sedi, dal 2014".
Da tempo infatti l'Associazione si batte, innanzitutto per lo "spacchettamento" in lotti dei grandi appalti in modo da consentire la partecipazione a un numero maggiore di piccole imprese locali e per l'eliminazione del massimo ribasso negli appalti, per evitare offerte anomale e privilegiare la qualità dei lavori.
"Il testo del disegno di legge è in generale positivo – aggiunge Vincenzi – perché dovrebbe facilitare le condizioni di accesso agli appalti delle PMI, incentivando la suddivisione dei lotti e regolamentando i subappalti. Apprezziamo la scelta del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa nei progetti oltre i cinque milioni di valore, a patto che non si ricada nel perverso meccanismo del massimo ribasso. E ci piace che, al di sotto di questa soglia, e nei progetti semplici, la stazione appaltante possa affidare il lavoro anche con il criterio del massimo ribasso, in presenza di un progetto esecutivo, che difficilmente potrà determinare variazioni in corso d'opera".

Nota dolente, invece, per i portali Consip/Mepa ed IntercentER: "La normativa della spending review ha reso obbligatorie dal 2013 – conclude il presidente di CNA Costruzioni - procedure di registrazione alle piattaforme Consip/Mepa ed IntercentER per le ditte che intendono erogare servizi e forniture alle pubbliche amministrazioni. Queste procedure informatizzate hanno creato diversi problemi alle ditte ed alle P.A. stesse, non hanno semplificato le prassi come si erano proposte, a causa di programmi poco snelli ed intuitivi, aumentando i costi per le imprese in termini di tempo e risorse anziché ridurli. Inoltre, i criteri degli inviti alle gare da parte della P.A., vengono in alcuni casi effettuati senza una metodologia coerente con la normativa. Auspichiamo, dunque, che il testo definitivo della riforma preveda dei correttivi che attuino concretamente la semplificazione normativa, ad esempio unificando le piattaforme regionali in un'unica nazionale o facendole dialogare tra di loro in modo che le imprese abbiano un unico interlocutore".
In attesa della definitiva approvazione della riforma, spetta agli enti locali fare la propria parte. "Diverse amministrazioni comunali modenesi non si sono ancora adeguate alle norme sulla centralizzazione degli appalti scattate a inizio novembre, una lacuna che potrebbe determinare addirittura il blocco degli appalti sino a 40.000 euro, almeno sino a fine anno. Si tratterebbe di una situazione davvero difficile da spiegare alle imprese e alle comunità", commenta Vincenzi.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"