CNA Modena

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Il Nuovo Codice degli Appalti Pubblici e delle Concessioni: Lunedì 18 gennaio, alle ore 20,30 presso l'hotel La Cantina di Medolla, un incontro pubblico di CNA sul positivo provvedimento approvato dal Senato. Un cambiamento strutturale della normativa, che comporta un aggiornamento delle imprese necessario per consentire a queste ultime di arrivare preparati e cogliere le nuove opportunità sul mercato degli Appalti Pubblici. -

Medolla, 15 gennaio 2016

Il Nuovo Codice degli Appalti Pubblici e delle Concessioni, approvato in via definitiva giovedì scorso dal Senato, delega il Governo ad attuare la nuova disciplina europea e a procedere a un riordino della normativa vigente sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Si tratta di un cambiamento strutturale della normativa, che comporta un aggiornamento delle imprese necessario per consentire a queste ultime di arrivare preparati e cogliere le nuove opportunità sul mercato degli Appalti Pubblici. Questa la ragione che ha spinto CNA a organizzare, lunedì 18 gennaio, alle 20.30, presso la sala riunioni dell'Hotel La Cantina di Medolla, un incontro sul tema del Nuovo Codice degli Appalti, seminario a cui prenderanno parte esperti a livello nazionale.

"Più volte, come CNA - dichiara il Presidente di CNA Costruzioni Modena, Paolo Vincenzi - siamo intervenuti, pubblicamente e nelle sedi istituzionali, per rimarcare il punto di vista e le ragioni delle Piccole e Medie Imprese del territorio. In questo incontro vogliamo, oltre ad evidenziare le principali novità del nuovo quadro normativo, sottolineare l'importante azione che abbiamo giocato nella determinazione di alcune norme del nuovo codice, un codice che va nella giusta direzione, muovendosi in coerenza con le indicazioni strategiche delle direttive e conferma tutte le priorità in esse contenute: semplificazione, riduzione degli oneri, uso strategico degli appalti e, soprattutto, facilitazione all'accesso per le PMI. Bisogna tuttavia rilevare che, incomprensibilmente, contiene anche misure che rischiano di azzerare qualsiasi aspetto positivo per le imprese artigiane, e in particolare per quelle che operano nel settore della pulizia".

Il programma prevede, dopo il saluto di Umberto Venturi (Presidente CNA Modena) e l'introduzione di Paolo Vincenzi (Presidente Unione Costruzioni Modena e Vice Presidente Unione Costruzioni Regionale), la relazione di Ivan Cicconi (Direttore di ITACA, Istituto per la Trasparenza e l'Innovazione negli Appalti) che illustrerà le novità sul fronte della trasparenza e pubblicità, semplificazione burocratica e riduzione dei tempi e miglioramento delle condizioni di accesso delle PMI al mercato dei pubblici appalti. A seguire Daniele Spinelli, esperto in contrattualistica, farà il punto sulle procedure di affidamento, l'avvalimento, la qualificazione SOA e i contratti, con particolare riferimento al subappalto. La parola passerà poi al senatore Stefano Vaccari (Membro della Commissione Parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e Segretario della 13^Commissione Permanente territorio, ambiente, beni ambientali), che illustrerà l'iter e l'importanza del lavoro politico sviluppato per arrivare a questa importante riforma. Chiuderà l'incontro Mario Pagani (Responsabile Dipartimento Politiche Industriali CNA Nazionale), che fornirà il punto di vista dell'Associazione e le proposte messe in campo da CNA.

"Il Codice degli Appalti italiano – dichiara Umberto Venturi, Presidente di CNA Modena - era il più complicato d'Europa, con circa 800 articoli fra norme primarie e regolamenti. Una vera e propria giungla giuridica che non faceva né il bene delle imprese, né quello della comunità, ostacolando in particola le medie e piccole aziende. Ecco perché il Nuovo Codice rappresenta un'occasione storica per il nostro Paese, perché ci permetterà di cambiare approccio, a patto di imboccare la strada della semplificazione e della trasparenza. Due valori fondamentali per CNA e per le nostre imprese".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Nei giorni scorsi presso la parrocchia di Montebizzo, CNA dell'Area dell'Appenino ha celebrato nei giorni scorsi il 70simo compleanno dell'Associazione. Presenti il parroco, don Roberto, numerosi amministratori locali, il Presidente dell'Unione dei Comuni del Frignano e sindaci delle amministrazioni locali.

Pavullo, 26 dicembre 2015

La CNA dell'Area dell'Appennino ha celebrato nei giorni scorsi il 70simo compleanno dell'Associazione. Lo ha fatto con una festa che si è tenuta nella parrocchia di Montebizzo e durante la quale sono state premiate le aziende dell'area associate a CNA da oltre quarant'anni e ancora in attività.
Diverse le personalità che hanno partecipato all'evento, a cominciare dal parroco, don Roberto, per continuare con numerosi amministratori locali, a partire da Presidente dell'Unione dei Comuni del Frignano per arrivare a diversi sindaci delle amministrazioni locali. Poi tanti imprenditori, i veri protagonisti della serata, e gli addetti delle varie sedi della CNA dell'Appennino modenese.
"E' stata una bella serata – Ermanno Brusiani, presidente CNA per l'Area di Pavullo – che ha dimostrato il radicamento dell'Associazione sul territorio e che questa celebrazione non rappresenta un punto di arrivo, ma una tappa per un ulteriore sviluppo a favore delle imprese e per la nostra comunità. In questa direzione stiamo, infatti, lavorando a diversi progetti che vogliono fare di CNA un punto di riferimento per la comunità economica e le nuove imprese. Una strada che abbiamo intrapreso già quest'anno, con un evento che si è tenuto al palasport a fine ottobre e che ha richiamato oltre 250 imprenditori che hanno potuto incontrarsi tra di loro per presentarsi e presentare la propria attività e il proprio prodotto, raccogliendo numerosi consensi".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Per Modena un buon piazzamento nella classifica della qualità della vita, nell'indagine annuale del Sole 24 ore. CNA, numeri alla mano, ha individuato due ambiti nei quali concentrare i propri sforzi: il web e la questione sicurezza. Modena è al 56esimo posto per la copertura della banda larga e relegata al al settantesimo posto nazionale per la sicurezza. -

Modena, 22 dicembre 2015

Non può che essere definito lusinghiero il risultato ottenuto dalla nostra provincia nell'indagine annuale del Sole 24 ore sulla qualità della vita, che regala a Modena il 14esimo posto assoluto, undici posizioni in meno rispetto al 2014. Una graduatoria che vede il nostro territorio classificarsi terzo in regione dietro Ravenna e Bologna, soprattutto grazie alle performance ottenute in campo economico e servizi.

Ma se fanno piacere le gratificazioni, occorre lavorare sulle criticità, se vogliamo che il tenore di vita nella nostra comunità migliori. Da questo punto di vista CNA, numeri alla mano, ha individuato due ambiti nei quali concentrare i propri sforzi.
"Innanzitutto il web – sottolinea Umberto Venturi, presidente della CNA di Modena - visto che Modena, nel 2015, è appena al 56esimo posto per la copertura della banda larga, dietro a numerose provincie della nostra regione. A questo proposito è opportuno rilevare come sia essenziale, per un tessuto imprenditoriale vitale e dinamico come il nostro, contare su infrastrutture adeguate. E le autostrade informatiche, potremmo definire così la banda larga, vanno senza dubbio annoverate come tali".
Ma secondo il presidente CNA c'è un altro aspetto negativo che deve essere analizzato, la questione sicurezza. O meglio, insicurezza. "Che non si tratti di una percezione anche in questo caso è certificato dai numeri, che relegano la nostra città al settantesimo posto nazionale. E' vero, in buona compagnia di tante altri territori emiliano-romagnoli, ma in questo caso non possiamo certo dire che il mal comune sia un mezzo gaudio". Anche le classifiche parziali in questo contesto non sono positive: 91esimo posto per numero di scippi ogni centomila abitanti, 85esimo per appartamenti svaligiati, 71esimo per rapine e frodi.
"Ci sembra indubbio che si tratti di un problema, un problema ancora maggiore per le imprese, almeno da un punto di vista... logistico. Le aziende, infatti, dopo un furto devono ripristinare i locali, sistemare l'eventuale registratore di cassa, provvedere alle serrature, senza contare la trafila delle varie denunce. Purtroppo abbiamo decine e decine di casi che, quasi quotidianamente, ci vengono segnalati dagli associati. A questo punto investimenti per avere maggiori controlli sul territorio e una maggior presenza di forze dell'ordine non sono più rinviabili".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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