CNA Modena

CNA Modena

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Sito ufficiale: www.mo.cna.it

Solo pochi giorni fa la notizia della chiusura di altri due "centri estetici" ma che di centro estetico proponevano solo il nome sull'insegna del negozio -

Modena, 22 ottobre 2014 -

Attività a "luci rosse" spacciate per centri estetici. Ancora una volta il mondo dell'estetica si trova a dover fare i conti con un problema che sfrutta il suo nome, ma che con il suo mondo non ha niente a che fare. È di pochi giorni fa la notizia della chiusura di due centri gestiti da cinesi a Modena: luoghi destinati a trattamenti di bellezza, ma che, come emerso dai controlli, sono risultati essere veri e propri centri a luci rosse.

Alla base di questa vicenda, CNA vuole sottolineare come aprire e gestire un centro estetico è, giustamente, una questione seria e di tutto rispetto: prevede adempimenti normativi severi sul fronte dell'igiene e della sicurezza nell'ambiente di lavoro e richiede ore di formazione obbligatorie di corsi professionalizzanti, svolti presso enti riconosciuti e certificati. Il caso dei centri a "luci rosse" è solo uno dei tanti problemi che affliggono questa categoria: pensiamo semplicemente ai tanti falsi professionisti che esercitano il mestiere di massaggiatore o di estetista senza averne i giusti titoli, magari anche in nero o a casa propria.

"I controlli sono necessari - afferma Luana Franzoni, presidente dell'Unione Benessere e Sanità di CNA Modena - e siamo grati alle forze dell'ordine per il loro lavoro e per il loro aiuto. Qualunque professionista con le carte in regola li sosterrà di buon grado, perché questi controlli danno credibilità alle qualifiche professionali. Proprio per questo CNA grazie ai rapporti in essere con le amministrazioni locali, in virtù del protocollo Imprese Vere, ha già avuto modo di segnalare casi di falsi attestati di abilitazione all'attività di estetica, sostenendo attivamente la lotta contro finti centri estetici e abusivi".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Mercoledì, 15 Ottobre 2014 16:04

Modena - Estetica, a scuola di un mestiere

Anche quest'anno un numero d'iscritti maggiore dei posti disponibili, a conferma della potenzialità e dei corsi organizzati da CNI-ECIPAR, che consentono l'ottenimento della qualifica professionale. Domani, giovedì 16 ottobre le selezioni alla CNA Provinciale -

Modena, 15 ottobre 2014 -

Anche quest'anno tutto esaurito al corso biennale di qualifica per estetista, organizzato da CNI-ECIPAR nell'ambito del progetto i "Mestieri della Bellezza" e in grado di assegnare la qualifica necessaria per svolgere professionalmente quest'attività.
Domani, giovedì 16 ottobre, con inizio alle ore 9, nelle sale della sede provinciale di CNA si svolgeranno le selezioni per i sedici posti disponibili, che si svilupperanno sulla base delle effettive motivazioni alla frequenza di un corso molto impegnativo. Corso nel quale l'ente di formazione di CNA è a livelli di eccellenza, come testimonia la presenza di un numero d'iscritti maggiori alla disponibilità dei posti.

"All'interno del nostro corso di qualifica – afferma Giovanni Gorni, Responsabile dell'Area Benessere di CNI-ECIPAR – cerchiamo di accompagnare le ragazze in un percorso formativo e lavorativo biennale, in modo da mostrare tutti gli aspetti che caratterizzano il lavoro dell'estetista: dal massaggio al trucco, passando per la cura delle unghie, e tanto altro. Affronteranno materie pratiche, ma anche teoriche: solo per citarne alcune, sicurezza sul lavoro, dermatologia, anatomia e cosmetologia. Tutto questo per permettere alle ragazze (ma i corsi sono aperti anche ai maschi) di avere una preparazione globale a 360°. In più, le allieve avranno la possibilità di inserirsi in una realtà lavorativa grazie al periodo di stage, elemento da non sottovalutare e che per tante ragazze può significare, come già accaduto in passato, l'inizio di un rapporto lavorativo, una volta terminato il corso".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

CNA e CRESME insieme nel primo di una serie di convegni sull'innovazione nella filiera edile. 

Modena, 6 ottobre 2014 -

Periti industriali, geometri, architetti, ingegneri, agronomi, imprenditori edili ed impiantisti riuniti insieme al convegno di CNA, svoltosi nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio. "Le Costruzioni nel XXI° secolo: innovazione e filiera edile", questo l'argomento di un incontro teso a mettere in luce le potenzialità dell'innovazione di processo, resa ancor più evidente grazie a uno strumento come il B.I.M. (Building Information Modeling), e con l'integrazione tra i diversi attori della filiera delle costruzioni. Il tutto raccontato da un relatore d'eccellenza come Lorenzo Bellicini, esperto del CRESME, Centro Studi leader in Italia per il mercato delle costruzioni.

"Probabilmente siamo nel momento più difficile della crisi – afferma Lorenzo Bellicini di CRESME - però allo stesso tempo ci sono una serie di segnali, che provengono dall'aumento della domanda e che testimoniano come possiamo essere ormai vicini alla ripresa. Anzi, per alcuni settori possiamo affermare di essere già entrati ormai in una nuova fase. È evidente che il mercato non è più quello di prima: si è profondamente riconfigurato. È il mercato della riqualificazione quello che detta legge oggi, con una componente della tecnologia e dell'impiantistica che disegna già le basi del mercato futuro".
Le analisi del CRESME riportano che probabilmente nel 2015 il mondo delle costruzioni uscirà dalla fase recessiva, gli investimenti torneranno nel complesso a essere positivi, con la sola esclusione per le nuove costruzioni. L'errore da evitare però è quello di pensare che tutto possa tornare come prima e che si possa sopravvivere anche senza innovazione.

"Noi consideriamo l'edilizia - continua Bellicini - un settore che vivrà probabilmente una delle più grandi rivoluzioni della sua storia, perché l'impatto con le nuove tecnologie e la digitalizzazione avranno un effetto rivoluzionario. Non per altro, oggi siamo qui a parlare del Building Information Modeling: una delle innovazioni tecnologiche che consente processi di ottimizzazione nel settore delle costruzioni". Un mondo questo dell'edilizia che deve rivedere i suoi modelli di redditività e un primo aiuto può arrivare direttamente dal B.I.M.: un sistema di progettazione integrata in 3D che allarga la prospettiva al costo relativo all'intera vita utile di un immobile, invece che al solo investimento iniziale. "Se si riuscissero ad evitare tutti quegli errori che si commettono nella fase di realizzazione degli interventi edili a causa, ad esempio, del mancato coordinamento tra i vari operatori, si otterrebbero dei notevoli risparmi ad uso e consumo dell'intera filiera, sino al committente finale", osserva Giorgio Falanelli, responsabile di CNA impianti.
In questo momento il settore delle costruzioni è chiamato a confrontarsi con una situazione stimolante, che lascia spazio a tutti gli attori della filiera e che si basa sulla capacità d'innovazione. Chi resta fermo, si ritrova bloccato in un mercato sempre più piccolo e dove la competizione sempre più forte.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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