Comune di Modena

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Sito Ufficiale: http://www.comune.modena.it/

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Sopralluogo con le associazioni delle donne per verificare l'avanzamento lavori. Completate strutture in cemento, in corso interventi a impianti, pavimentazioni, coperture e intonaci. La Casa delle donne si propone come un nuovo punto di incontro e di confronto per tutte le donne modenesi, un centro di approfondimento storico-archivistico, uno spazio per la consultazione e l'organizzazione di eventi, un centro di servizio e accoglienza. 

Modena -


Aprire Villa Ombrosa come Casa delle Donne in occasione del prossimo 8 marzo. È l'obiettivo che si pone l'Amministrazione comunale rispetto all'intervento di ristrutturazione e ampliamento dell'edificio di via Vaciglio nord 6 avviato lo scorso novembre.

Lo ha annunciato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli lunedì 22 ottobre nel corso di un sopralluogo in cantiere per verificare lo stato di avanzamento dei lavori, effettuato insieme agli assessori ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni e alle Pari opportunità Irene Guadagnini, a tecnici comunali e rappresentanti della società aggiudicataria, e a una nutrita delegazione delle associazioni delle donne che troveranno la propria sede nell'edificio.

L'intervento di recupero del fabbricato, a cura della società aggiudicataria ITI Impresa Generale spa con sede a Modena per un costo di oltre un milione di euro, vede attualmente completate le strutture in cemento relative all'ampliamento, mentre sono in corso contestualmente i lavori relativi agli impianti, alle pavimentazioni, alle coperture e agli intonaci.

I lavori, per i quali si prevede una conclusione anticipata rispetto al termine previsto, vengono effettuati nel rispetto degli elementi architettonici e decorativi caratteristici della villa appartenuta nel '700 all'erudito modenese Ludovico Antonio Muratori e dal 1978 di proprietà del Comune, con cornici, marcapiani e attacco a terra bugnato, che vengono riutilizzati in modo omogeneo nelle varie parti del nuovo complesso, uniformando la struttura originaria, le aggiunte novecentesche e l'ampliamento necessario per la nuova destinazione d'uso.

Per rispondere alle necessità della futura Casa delle donne, infatti, l'edificio, già soggetto negli anni scorsi a un primo stralcio di lavori prevalentemente strutturali, di consolidamento e adeguamento sismico, è stato ampliato a nord, con una sala riunioni di 100 metri quadrati accessibile anche a struttura chiusa, e con un nuovo ingresso dal viale alberato raggiungibile da via Vaciglio.

La Casa delle donne si propone come un nuovo punto di incontro e di confronto per tutte le donne modenesi, un centro di approfondimento storico-archivistico, uno spazio per la consultazione e l'organizzazione di eventi, un centro di servizio e accoglienza. La nuova sede di Villa Ombrosa, infatti, riunirà al suo interno il Centro documentazione donna e la sua biblioteca e le associazioni femminili che attualmente hanno sede in via del Gambero: Casa delle donne contro la violenza; Differenza maternità; Donne nel mondo; Gruppo donne e giustizia; Udi-Unione Donne in Italia di Modena.

Fonte: Comune di Modena

Martedì, 16 Ottobre 2018 10:20

“Modena. Many Reasons One City”

“Modena. Many Reasons One City” viaggia tra like e condivisioni. Il filmato per la rete, già on line, sarà utilizzato sui canali di promozione turistica nazionali e internazionali.
 
Modena -

Il nuovo video web promozionale della città “Modena. Many Reasons One City”, nel primo weekend online sulla pagina Facebook del Comune “Città di Modena” ha registrato sul social network quasi 25 mila visualizzazioni (24.980), ha raggiunto 86.210 persone con 3642 like e reazioni, e generato 724 condivisioni.

Concepito per la rete, il breve filmato veicola attraverso le immagini contenuti emozionali, e accompagna in un viaggio nella città, percorrendo anche luoghi non noti, cercando di leggerla con uno sguardo europeo tra monumenti, parchi, creatività, buon vivere e piacere della buona tavola, con rimandi a Ferrari e Pavarotti, e fino a Massimo Bottura.

Presentato dal Comune sabato 13 ottobre, nel weekend finale di “EnERgie diffuse” - in occasione dell’Anno europeo del Patrimonio culturale - il video, già on line sul sito dell’Amministrazione www.comune.modena.it, verrà ora utilizzato nei canali di promozione turistica nazionali e internazionali per suggerire tante buone ragioni per visitare Modena.

Frutto della collaborazione tra il Centro Europe Direct e l’Ufficio Comunicazione del Comune, il video in poco più di due minuti spazia tra diversi aspetti della città cercando di interpretare lo slogan scelto per l’Anno europeo del patrimonio culturale: “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”.

 

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Fonte: Comune di Modena

Mercoledì, 26 Settembre 2018 11:40

Il Motor Show si rinnova e lo fa a Modena

Motor Show Festival: nuova formula della manifestazione, evento diffuso nella Terra dei Motori, non solo Fiera e Autodromo. Il sindaco Muzzarelli: "La città sarà protagonista".

Modena -

“La città saprà essere protagonista del Motor Show Festival”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli concludendo il suo intervento alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa che cambia formula e si svolgerà a Modena tra il 16 e il 19 maggio del 2019 tra il quartiere fieristico, l’Autodromo e, in maniera diffusa, sul territorio cittadino.

Intervenendo dopo il direttore generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco ha sottolineato come la “nuova formula del Motor Show trovi, nella Terra dei Motori, la sua sede naturale a Modena: un’opportunità che abbiamo accolto con entusiasmo”.

Oggi, ha annunciato Muzzarelli, si riunisce il tavolo locale dell’Automotive del quale fanno parte tutti i soggetti che, a vario titolo, sono impegnati nel settore. “Inizia il percorso per progettare la manifestazione – ha spiegato il sindaco - coinvolgendo il territorio, con lo stesso metodo di lavoro che abbiamo utilizzato lo scorso anno per il Modena Park, il concerto di Vasco Rossi con oltre 200 mila spettatori e altre decine di migliaia di persone in città”.

Muzzarelli ha ricordato la presenza sul territorio (“in un raggio di 40 chilometri”) delle aziende che hanno fatto la storia del settore e che continuano a farla, con un circuito museale e di collezionisti privati che si snoda tra il Museo della casa natale di Enzo Ferrari a Modena al Museo Ferrari di Maranello, dalla showroom della Maserati al Museo Stanguellini, dal Museo Pagani di San Cesario al Museo Lamborghini e al Museo Ducati nel bolognese, fino alle collezioni di auto storiche di Righini nel castello di Panzano a Castelfranco e a quella di Umberto Panini nell’ambito di una splendida azienda agricola.

Un passaggio dell’intervento del sindaco di Modena è stato dedicato anche al progetto Masa (Modena Automotive Smart Area) del quale giovedì 27 settembre si firma all’Autodromo un protocollo d’intesa per la piena operatività, dopo aver già sottoscritto l’accordo con il ministero delle Infrastrutture. Nel frattempo, nell’area nord della città, con le risorse del Progetto Periferie, sono partiti i cantieri per realizzare “un vero e proprio laboratorio a cielo aperto sulla mobilità del futuro, a partire dalla guida connessa e autonoma e alle sue implicazioni, anche economiche e giuridiche, che sono destinate a rivoluzionare il modo di muoversi nella realtà urbana”.

La firma del protocollo si svolge nell’ambito dell’iniziativa “Smart roads: the digital revolution” che apre Modena Smart Life, il festival della cultura digitale che continua in città fino a domenica 30 settembre.

 

Fonte: Comune di Modena

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