Redazione

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Storica impresa del Parma. Dopo il fallimento, che ha spedito la gloriosa squadra di Parma in serie D, la tenacia del gruppo ha consentito di rimontare la china, con orgoglio e determinazione, riapprodando, dopo sole tre stagioni, alla massima serie calcistica.

Bravi tutti, anche se la fase centrale del campionato di serie B è stata segnata da prestazioni piuttosto offuscate, ma soprattutto al simbolo della rinascita, al Capitan Lucarelli che, dall'alto dell'esperienza e dei suoi 41 anni, si è conquistato e ha fatto conquistare una promozione che vale una vita sportiva.

Complimenti e in bocca al lupo per la prossima stagione!

(Foto di Francesca Bocchia)

 

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Presentata oggi la Centrale Idroelettrica sul Secchia: 7 milioni di Kwh pari al fabbisogno annuale di circa 4 mila famiglie.

Nell'ambito delle iniziative de La Settimana della bonifica 2018 è stata presentata l'opera a servizio dei comprensori territoriali delle province di Reggio Emilia e di Modena

LA CENTRALE IN 8 PUNTI

Una Centrale idroelettrica di nuova generazione con bassissimo impatto ambientale, partecipazione nella gestione interamente pubblica e soprattutto in grado di garantire tra i 7 e i 10 milioni di Kwh annui ai territori delle province di Reggio Emilia e di Modena è stato presentata stamane su entrambe le sponde del Secchia, prima a Castellarano per la parte istituzionale e logistica e subito dopo - a Sassuolo - per la componente tecnologica-meccanica che garantirà la produzione di risorsa energetica pari al fabbisogno, nei dodici mesi, di circa 4000 nuclei famigliari.

Grazie alla partnership virtuosa tra il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale e il Gruppo IREN infatti è nata B.I. Energia, società, che ha avviato la progettazione di questa avanzata centrale e che al contempo riporta all'indietro nella storia di quasi un secolo le attività legate all'idroelettrico che, svolgevano ad inizio secolo i numerosi Consorzi di bonifica operanti su bacini in grado di consentire la produzione costante di energia pulita e a costi contenuti.

"Una tradizione dunque che si rinnova, ma assolutamente nel segno della modernità che ci proiettata nel futuro – ha commentato il presidente di Bi Ebergia e DG del Consorzio Emilia Centrale Domenico Turazza – un modello che finalmente non è più solo sperimentale, ma è diventato in breve tempo un fatto concreto per tutto il comprensorio che sarà in grado di servire".

E proprio da questo esteso comprensorio, situato tra le province di Reggio Emilia e di Modena e particolarmente ricco d'insediamenti abitativi ed agro-industriali, che è arrivato un plauso convinto e soddisfatto - nel corso della manifestazione di presentazione - dai parte dei due sindaci di Sassuolo Claudio Pistoni e di Castellarano Giorgio Zanni – amministratori che per primi avevano creduto convintamente nell'opera e che ora celebrano il risultato per il lavoro fatto a sostegno delle loro comunità da Consorzio e IREN.

Il Commissario Straordinario Regionale del Consorzio Franco Zambelli ha fatto notare come l'impianto abbia contribuito anche alla realizzazione di un invaso con possibile uso plurimo quindi anche irriguo, per i periodi emergenziali di siccità straordinaria. "Un invaso che sfiora il milione di metri cubi che concretamente significa una decina di giorni di fiato per il comparto agricolo in caso di scarsità idrica quasi totale – e questo è un valore aggiunto che si aggiunge ad un opera straordinaria tutta da vedere per apprezzarne le qualità e funzioni".

Tutta vedere, a dire il vero, non fino in fondo visto che turbine , impianti, sgrigliatori e tutto quanto riguardi il funzionamento tecnico, gestito anche da remoto, risulta essere interrato e quindi al di sotto del livello dell'alveo del Secchia.

Le conclusioni della presentazione, curata dal giornalista Andrea Gavazzoli e organizzata da Marzia Bonicelli dell'Emilia Centrale, le ha tratte l'Assessore Regionale all'Agricoltura Simona Caselli che, oltre a ribadire : " la validità e la lungimiranza del manufatto a beneficio diretto del territorio ha sottolineato come sia rilevante e non scontato il fatto che la società di gestione della nuova centrale idroelettrica sia a gestione pubblica. Una operazione virtuosa che rappresenta un altro dei tasselli che consentono alla nostra Regione, ancora una volta, di raggiungere valori economici e produttivi eccezionali". L'intervento dell'ingegner Pietro Torri (CBEC) ha approfondito infine tutte le tematiche tecniche e tecnologiche della Centrale. All'incontro hanno partecipato anche una nutrita delegazione dei consorzi di bonifica vicini Consorzi Bonifica Parmense, Consorzio di Burana e Terre di Gonzaga. Successivamente, si è svolta la visita guidata all'impianto, grazie allo staff tecnico del Consorzio e di IREN.

LA CENTRALE IDROELETTRICA IN NUMERI

1) La centrale è stata attivata dal mese di febbraio di quest'anno. Fino ad ora ha già prodotto 3,7 milioni di kilowattora;
2) La producibilità attesa è di 6 – 7 milioni di kwh all'anno (dato che varia in proporzione al regime del fiume, tanta più acqua riusciamo a veicolare alle turbine tanto più produciamo energia), corrispondente al fabbisogno annuo di 3.500 – 4.000 famiglie;
3) L'impianto può essere azionato sia in loco che da remoto;
4) Alla realizzazione hanno lavorato circa 50 persone per 18 mesi. Tutte le imprese che hanno operato sono italiane e con una prevalenza di ditte del territorio
5) L'impianto è costato complessivamente 8,5 milioni di euro e il tempo di ritorno dell'investimento è di 12 anni. L'opera è stata finanziata al 25% con fondi propri, messi a disposizione dei due soci (Consorzio di Bonifica Emilia Centrale e GRUPPO IREN) e al 75 % con un mutuo ventennale;
6) L'impatto ambientale è basso in quanto l'opera, non essendo visibile, ma interrata non impatta negativamente sul paesaggio. Così pure non impatta sul regime del Fiume, dato che la risorsa idrica viene completamente reimmessa nell'alveo del Secchia a un centinaio di metri dalla presa.
7) Per contro, una produzione media di 6,5 milioni di kwh l'anno corrisponde ad una minore immissione di CO2 nell'atmosfera pari a 3.600 tonnellate l'anno (calcolata applicando il rapporto di 554,6 grammi per ogni kwh di energia da fonti rinnovabili in sostituzione delle fonti fossili, indicato dall'ISPRA nello studio FATTORI DI EMISSIONE ATMOSFERICA DI CO2 E SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI NEL SETTORE ELETTRICO) .
8) Si rinnova con questa centrale il legame storico tra le bonifiche dei primi anni del 900 e l'idroelettrico. La Centrale di Farneta, a una decina di km più a monte – una delle principali centrali idroelettriche del nostro Appennino - è stata realizzata al tempo dalla Bonificazione Parmigiana Moglia.

 

Protagonista della brutta avventura una 45 enne che mercoledì sera è stata inseguita mentre si recava a prendere l'auto. L'intervento dei colleghi ha scongiurato il peggio.

MODENA – Il centro storico di Modena si conferma ancora una volta poco sicuro, soprattutto per le donne. L'ultima brutta avventura che vede, suo malgrado, protagonista una donna di 45 anni si è verificata mercoledì sera quando B.M, queste le sue iniziali, ha finito di lavorare in un noto ristorante di via Canalchiaro e si è diretta verso la sua auto, parcheggiata in via Testi.
Pochi passi, ma compiuti con il cuore in gola, come spesso accade a chi si trova a dover attraversare da sola e di notte quello che un tempo era il "salotto buono" della città, oggi spesso frequentato da gente poco raccomandabile. Come è solita fare, forse per scongiurare i malintenzionati, la donna cammina con il cellulare in mano e i numeri di emergenza impostati.
Tuttavia, proprio quella sera, il peggiore degli incubi si concretizza. Dalla parte opposta della strada, nota un cittadino straniero che comincia a fissarla. Lei accelera il passo, ma l'uomo, dopo una rapida occhiata per assicurarsi che intorno non ci fosse nessuno, attraversa la strada e comincia a seguire la donna, forse con l'intenzione di rapinarla o peggio.
B.M accelera il passo e, impaurita, fa partire la telefonata al ristorante per chiedere aiuto ai colleghi. Purtroppo, nessuno risponde, forse perché impegnati a riordinare. Nel frattempo, la donna si accorge che lo straniero non è più alle sue spalle. Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che se lo ritrova proprio davanti, a pochi metri. L'uomo comincia a rincorrerla, lei fugge terrorizzata, continuando a chiamare al lavoro. Finalmente, risponde la titolare del ristorante alza il ricevitore. B.M chiede disperatamente aiuto e le comunica la sua posizione. I colleghi, per fortuna, non sono lontani. Le vanno incontro e lei comincia a chiamarli a gran voce a distanza. A quel punto, lo straniero desiste dalle sue cattive intenzioni e si dilegua nella notte, facendo perdere le sue tracce.
Fino alla prossima donna che deciderà di inseguire e terrorizzare, che magari non avrà la fortuna e la presenza di spirito di B.M.

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