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Il servizio dell'Assistenza Pubblica - Parma (Onlus) si presenta alla citta' e ai futuri volontari Mercoledì, 28 settembre 2016 ore 20.45 Auditorium "Luigi Anedda" Viale Gorizia, 2/A.

Parma, 26 settembre 2016

"Un buon ascoltatore aiuta ad ascoltare noi stessi", ha scritto il poeta egiziano Yahia Lababidi. È quanto prova a fare il Telefono amico di Parma: da 27 anni, questo servizio di volontariato dell'Assistenza Pubblica offre uno spazio di ascolto telefonico a tutti coloro che abbiano voglia di parlare e confrontarsi sulle tematiche più disparate.

Mercoledì 28 settembre 2016, alle ore 20.45, all'Auditorium dell'Assistenza Pubblica - Parma Onlus (Viale Gorizia, 2/A), si svolgerà una serata di presentazione di Telefono amico, rivolta agli aspiranti operatori e a tutta la cittadinanza. Interverranno Luca Bellingeri, Presidente della Pubblica, e lo psicologo Alberto Cortesi, che condurrà il corso di prima formazione per coloro che sceglieranno di impegnarsi in questa attività di volontariato.

«Il volontario ideale di Telefono amico – spiega Francesca Anedda, consigliere della Pubblica con delega al servizio – deve avere una naturale predisposizione all'ascolto e una innata apertura al confronto. Inoltre, ponendosi in una relazione alla pari con chi chiama, basata sull'anonimato reciproco, l'accoglienza, la fiducia e l'attenzione partecipata, deve avere sempre rispetto per l'altro, offrendo primariamente il proprio ascolto, senza dare giudizi né consigli, e accompagnarlo nel dialogo e nella riflessione interiore».

Il Telefono amico, che risponde tutti i giorni dell'anno, feste comprese, allo 0521.284344 (orari: lunedì 17-20; martedì 20-23; mercoledì-domenica 17-23), conta attualmente circa cinquanta operatori - uomini e donne, di diverse età, estrazione sociale, cultura, formazione e professione - e due linee telefoniche. Solo nel corso del 2015, ha ricevuto 6.521 chiamate, 967 in più rispetto al 2014.

Per diventare volontari di Telefono amico, è richiesta la partecipazione a un corso formativo della durata di circa 12 incontri, gestito da un formatore professionista. Il corso, che prevede lezioni frontali ma anche esperienze concrete, affronterà i temi della comunicazione, della condivisione e dell'ascolto attivo, su cui si basa l'attività svolta dal servizio. L'inizio del corso di formazione, preceduto da un colloquio attitudinale, è previsto per ottobre. Terminato il percorso e superata l'autovalutazione finale, gli operatori entreranno in servizio. Ma non saranno abbandonati a se stessi: saranno accompagnati da incontri seminariali e di documentazione e da una formazione permanente, gestita da psicologi professionisti, con l'obiettivo di fornire il supporto psicologico necessario a migliorare nel tempo la qualità dell'ascolto offerto.

Per informazioni, è possibile contattare l'Assistenza Pubblica, chiamando lo 0521.224922 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Domenica 15 maggio 56 piazze italiane si animeranno con altrettante associazioni italiane per la 12° Giornata del Naso Rosso, appuntamento organizzato da VIP Italia Onlus. A Parma saranno i clown di VIP-Viviamo In Positivo Parma Onlus a rendere Piazza Garibaldi un mix tra canti, balli, giochi e sorrisi.

Parma, 14 Maggio 2016 

Domenica 15 maggio ben 56 piazze italiane saranno pronte a festeggiare la 12° Giornata del Naso Rosso, appuntamento organizzato da VIP Italia Onlus che vedrà partecipare altrettante associazioni italiane per un totale di 4000 volontari clown che settimanalmente prestano servizio in oltre 200 ospedali e strutture socio-sanitarie in Italia.

A Parma saranno i clown di VIP-ViviamoInPositivo Parma Onlus ad animare la giornata in Piazza Garibaldi, dalle ore 09.00 alle ore 19.00 con canti, balli, giochi, palloncini, truccabimbi ma soprattutto tanti sorrisi per rendere indimenticabile questo appuntamento.

Ma il programma prevede altre attività collaterali:

- Ore 10.30 la "Banda del Tizzone" suonerá con noi e per noi
Ore 15.30 il "Coro del Liceo Romagnosi" canterá con noi e per noi
Ore 17.00 "Social tango": i ballerini di tango balleranno con noi e per noi

locandina GNR2016 domenica 5 maggio nasi rossi

«Un appuntamento immancabile per tutti coloro che desiderano conoscere da vicino la realtà del volontariato clown in corsia: la giornata è pensata proprio per incontrare adulti che desiderano aderire all'associazione e ringraziare le persone che ci sostengono economicamente nella realizzazione dei progetti nazionali – dichiara Barbara Ciaranfi, Clown Boop e presidente di VIP Italia Onlus – Attraverso il servizio e la presenza dei volontari clown VIP che settimanalmente fanno visita ai ricoverati, tocchiamo con mano il beneficio che ridere e scherzare suscita nei pazienti di ogni età e nelle loro famiglie».

La Giornata del Naso Rosso (GNR) nasce nel 2005 come giornata nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore dei Progetti di ViviamoInPositivo Italia ONLUS, associazione presente non solo in oltre 200 strutture sociosanitarie, ospedali e case di riposo in Italia, ma anche nei Paesi in via di sviluppo per l'attuazione di progetti di "animazione educativa" con i valori della Clownterapia e del Circo Sociale. In scuole, orfanotrofi, ospedali, strutture per disabili fisici e psichici e quartieri in situazioni di disagio, i clown di VIP Italia agiscono al fine di donare speranza e gioia a chi vive in contesti sociali di povertà ed emarginazione.

Riconoscerli è molto semplice: indossano il camice con la scritta ViviamoInPositivo sulla schiena, colletto rosso, maniche a righe bianche/gialle e bianche/verdi e sono muniti di tesserino identificativo per la GNR2016.

Per maggiori info: www.giornatadelnasorosso.it ; www.vipitalia.org  - www.vipclownparma.org;

Pagina Facebook dell'evento: Giornatadelnasorosso
Pagina Facebook di VIP Parma: VIP.PARMA.ONLUS

nasi rossi programma GNR2016

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Concluso un nuovo corso-base della struttura permanente di formazione costituita dal 2008 da Provincia di Reggio Emilia e Coordinamento delle associazioni di volontariato.

Reggio Emilia, 7 aprile 2016

Continua a pieno ritmo l'attività della Scuola permanente di formazione di Protezione civile, costituita dal 2008 da Provincia di Reggio Emilia e Coordinamento provinciale delle organizzazioni del volontariato: nelle scorse settimane a Reggio e Novellara si sono infatti conclusi altri due corsi-base, obbligatori per i cittadini che desiderano diventare volontari operativi del sistema regionale di Protezione civile. Cinquantasette i nuovi volontari formati dopo lezioni – tenute da volontari esperti e funzionari della Provincia e che hanno avuto come tutor Denis Sepali a Novellara, Giorgio Carlucci e Marcello Nironi a Reggio - su normativa, organizzazione del sistema, sicurezza e autoprotezione, gestione delle emergenze, cartografia, primo soccorso e radiocomunicazioni. La prova pratica finale curata dai coordinatori del volontariato in emergenza Marcello Margini e Ugo Artioli si è tenuta al Polo logistico allestito dalla Provincia all'ex cantiere Tav di Villa Cella, struttura di emergenza di valenza regionale.
I 57 nuovi volontari reggiani di Protezione appartengono alle seguenti associazioni: Alpini, Val d'Enza radiocomunicazioni, Team Reggio Fuoristrada, Gruppo Brescellese, Vigilanza anti-incendi boschivi (Vab), Nucleo carabinieri in congedo San Genesio,Il Campanone, Legambiente, Città del Tricolore, Gruppo volontari di Albinea, Sesto Continente, GeoProCiv, Nubilaria, Icaro, Pubblica assistenza di Castelnovo Sotto, I Ragazzi del Po e Bentivoglio.
"L'esercito dei nostri angeli del soccorso continua dunque a crescere, grazie all'impegno congiunto che istituzioni e associazioni di volontariato dedicano da tempo a mantenere vivo ed efficiente il sistema territoriale di Protezione civile reggiano, uno dei più consistenti e attrezzati della nostra regione", commenta il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Un gesto di solidarietà importante da parte del Comitato unitario pensionati lavoro autonomo. Il presidente del Coordinamento provinciale di Piacenza del Cupla, Franco Bonini ha consegnato la donazione nelle mani del sindaco Paolo Dosi.

Piacenza, 2 febbraio 2016

E' un regalo speciale, quello ricevuto dagli ospiti, dal personale e dai volontari dell'Hospice territoriale "La casa di Iris", cui il Comitato unitario pensionati lavoro autonomo (Cupla) ha donato un contributo di 1300 euro. Ieri mattina in Municipio, infatti, il presidente del Coordinamento provinciale di Piacenza del Cupla, Franco Bonini ha consegnato la donazione nelle mani del sindaco Paolo Dosi, che ha espresso il sincero ringraziamento anche a nome della Fondazione "Casa di Iris". Anche a seguito di questo importante gesto di solidarietà, il sindaco Paolo Dosi, presidente della Onlus "Insieme per l'Hospice", ha voluto sottolineare come "l'affetto che la città sta dimostrando nei confronti di chi vive una situazione difficile e di grave fragilità, ma ha tanto da condividere con gli altri, sia un segnale di civiltà che conferma la profonda sensibilità e il cuore grande della nostra comunità. Il gesto di generosità di Cupla è, in tal senso, un esempio prezioso".

A questo proposito, il sindaco ha rimarcato con soddisfazione anche "l'entusiasmo con cui tanti piacentini stanno partecipando alle numerose e più recenti iniziative a favore de "La casa di Iris": dal concerto gospel di sabato scorso alla Filo delle New Sisters all'attività di confezionamento dei pacchi regalo di Natale a opera dei volontari dell'Hospice presso il centro commerciale Gotico, dalla realizzazione del primo calendario solidale dedicato alla Casa di Iris all'iniziativa "Cuccioli di cuore" presso i punti vendita di Conad Centro Nord".

All'incontro con il sindaco Dosi, oltre a Franco Bonini, hanno preso parte Giorgio Rossi di Federpensionati Coldiretti, Walter Moschini e Franco Zoni del gruppo pensionati della Cna e Marica Battaglia di 50&Più, associazione nata e cresciuta all'interno di Confcommercio, a rappresentare la quale era presente il direttore Giovanni Struzzola. Cupla rappresenta oltre 5 milioni di pensionati del lavoro autonomo, artigiani, commercianti e agricoltori, con l'obiettivo di tutelare e garantire la realizzazione delle richieste degli associati in termini di welfare e di assistenza socio sanitaria. Ne fanno parte le sei associazioni nazionali dei pensionati di Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio, Cna, Confesercenti e Confagricoltura.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Martedì, 26 Gennaio 2016 10:48

Fondazione Cariparma: al via i Bandi 2016

Fondazione Cariparma apre la raccolta delle richieste di contributo per l'anno 2016. Dal 1° febbraio al 15 marzo sarà infatti possibile inviare proposte progettuali riferite ai seguenti settori di intervento: "Volontariato, Filantropia e Beneficenza", "Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa", "Arte, attività e beni culturali" e "Educazione, istruzione e formazione".

Questi i Bandi specifici:

"VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA": iniziative volte al contrasto e al superamento delle condizioni di disagio, acuite dalla crisi economica, vissute da diverse fasce della popolazione; (il budget a disposizione ammonta a Euro 3.500.000).

"SALUTE PUBBLICA, MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA": progetti volti a qualificare, diversificare ed integrare il sistema dei servizi sanitari, tenendo in particolare considerazione la capacità dei progetti di favorire maggiore efficienza, efficacia e qualità del servizio sanitario oltre che la fornitura di servizi innovativi non adeguatamente disponibili; (il budget a disposizione ammonta a Euro 1.000.000).

"RETI D'ARTE": prevede sia progetti per la realizzazione di manifestazioni culturali promossi da reti di enti ed organizzazioni del territorio sia progetti rivolti alla valorizzazione di gruppi di beni culturali, legati da un percorso storico, filologico o turistico coerente; (il budget a disposizione ammonta a Euro 500.000).

"INFRASTRUTTURE SCOLASTICHE": iniziative di riqualificazione degli edifici scolastici con particolare attenzione alla riqualificazione energetica; (il budget a disposizione ammonta a Euro 750.000).

Inoltre dal 16 marzo al 16 aprile 2016 sarà aperto il Bando "Innovazione Didattica", finalizzato ad iniziative rivolte alla promozione del successo scolastico ed al miglioramento del sistema educativo provinciale; tale bando è riservato esclusivamente agli Istituti Scolastici pubblici o paritari organizzati in rete, con sede nella provincia di Parma; (il budget a disposizione ammonta a Euro 750.000).

Si evidenzia che Fondazione Cariparma sosterrà progetti o iniziative il cui oggetto o i cui effetti ricadano nella provincia di Parma.

È importante sottolineare che la modalità di raccolta delle richieste di contributo avverrà esclusivamente per via telematica collegandosi al sito internet della Fondazione Cariparma ( www.fondazionecrp.it ), sezione in home page "Come richiedere un contributo"; sul sito sono già comunque presenti e consultabili tutte le informazioni riguardanti la procedura di richiesta contributo, unitamente al "Disciplinare per l'accesso agli interventi erogativi 2016"; si consiglia un'attenta lettura del suddetto "Disciplinare", nonché del documento, parimenti consultabile sul sito, "Metodi e obiettivi per l'efficace compilazione delle richieste di contributo 2016".

Si ricorda inoltre che è prevista l'apertura di una Sessione Erogativa Generale finalizzata alla raccolta di richieste di contributo di piccolo importo (massimo importo richiedibile ed erogabile Euro 10.000) riferite ad aree tematiche non rientranti in alcun Bando specifico; tali domande devono essere presentate sempre attraverso la modalità on line dal sito della Fondazione (date di apertura per l'anno 2016: prima sessione 1° febbraio -30 aprile e seconda sessione 1° maggio – 31 ottobre).

Gli Uffici della Fondazione sono a disposizione del pubblico per qualsiasi informazione o chiarimento, telefonicamente o previo appuntamento, nei giorni:

lunedì e mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 16.30
martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

Domenica, 27 Dicembre 2015 14:34

Parma: cena di Natale per i meno fortunati

Una cena di Natale speciale: è quello che hanno organizzato per senzatetto e bisognosi circa una ventina di City Angels. Sono stati loro ad allestire una lunga tavolata e a servire una quarantina di pasti caldi completi per permettere anche ai meno fortunati di festeggiare degnamente il Natale. Pasta, pollo con verdure, frittata e per finire, il tradizionale panettone. Il tutto con l'arrivo di un Babbo Natale carico di regali per i più piccoli.

Parma, 27 Dicembre 2015 -

Foto della gallery by Francesca Bocchia

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Pubblicato in Cronaca Parma

VIP PARMA è l’associazione Onlus che si ispira alla “Terapia del sorriso” del medico Patch Adams: volontari vestiti da clown che si impegnano per offrire supporto, sostegno, ma anche trasmettere allegria e positività a chi soffre per malattie, disabilità o è costretto a lunghi periodi di degenza

Di Chiara Marando -

Parma, 27 Dicembre 2015 – (Foto della gallery by Francesca Bocchia)

Più o meno tutti conoscono la storia di Patch Adams, il medico diventato noto per il suo costante impegno nei confronti degli ammalati. Un impegno volto ad organizzare  gruppi di volontari che, travestiti da clown, passano di ospedale in ospedale con l'obiettivo di regalare il buonumore a chi soffre: la cosiddetta “terapia del sorriso”, anche nota come “clownterapia”.  

Ed è proprio a questa filosofia che si ispira l’attività quotidiana di VIP PARMA ONLUS, associazione di volontariato che dal 2006 opera gratuitamente all’interno dell’Ospedale Maggiore di Parma, presso la Geriatria e la Lungodegenza geriatrica del padiglione Barbieri, ma anche tra le corsie  della Lungodegenza all’interno della Casa della Salute di San Secondo Parmense.

Si tratta di una realtà composta attualmente da 83 soci volontari, che fa parte della Federazione VIP ViviamoInPositivo Italia Onlus, struttura che collega e coordina un totale di 55 associazioni VIP dislocate su tutto il territorio nazionale.

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Ciò che contraddistingue le associazioni VIP Italia sono alcuni principi fondamentali sui quali si fonda il lavoro di tutti i giorni:

-          fornire e garantire una formazione costante ai circa 3800 volontari clown che prestano regolarmente servizio nelle oltre 150 strutture ospedaliere e sanitarie in tutta Italia;

-          promuovere il Vivere in Positivo e il volontariato Clown in ogni situazione di disagio fisico e sociale, in Italia e nei paese del Terzo Mondo;

-          sensibilizzare al Vivere in Positivo attraverso eventi, pubblicazioni, testimonianze.

VIP PARMA rappresenta la volontà di offrire momenti di svago e divertimento, ma anche di ascolto, supporto a tutte quelle persone, adulti e bambini, che vivono il disagio di una malattia, della disabilità, ma anche a coloro che sono costretti a vivere periodi più o meno lunghi di degenza in ospedale oppure in strutture istituzionalizzate permanenti. Il desiderio è quello di incoraggiare e stimolare la parte più creativa che è nascosta in ognuno di noi, allontanare la sofferenza ed incoraggiare l’integrazione.

Riconoscere il volontari è semplicissimo: la loro carta di identità sono un camice conformato e colorato, il tesserino di riconoscimenti, l’immancabile naso rosso e l’insostituibile sorriso contagioso.

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L’obiettivo di trasmettere allegria e positività ha portato l’associazione oltre i confini della provincia di Parma in momenti di grande necessità, come ad esempio  in seguito al terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, oppure durante missioni nazionali in Paesi quali Romania, Argentina, Sierra Leone, Cambogia,  Tanzania e Camerun. Il tutto dando vita al “Progetto Gornja Bistra - All’amore si arriva con una sguardo”, che vede i volontari clown di VIP PARMA, e di tutta Italia,  impegnati all’interno del campo permanente della Fondazione Internazionale "Il giardino delle Rose Blu Onlus", con lo scopo di ideare attività ludiche rivolte a bambini, ragazzi ed adulti con disabilità gravi dal punto di vista intellettivo e motorio.

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Pubblicato in Cultura Parma

Festa della Riconoscenza alla Sala congressi dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Un forte riconoscimento per il lavoro svolto dai numerosi volontari che ogni giorno aiutano i piccoli pazienti a superare il difficile cammino della malattia tramite il gioco. Un impegno civile e sociale importante per i piccoli pazienti dell'Ospedale Maggiore. -

Parma, 23 novembre 2015 - tutte le foto nella galleria immagini in fondo al testo - Ph. Francesca Bocchia -

Un impegno costante quello dei 1440 volontari che hanno collaborato dall'inizio del progetto Giocamico, in diciott'anni di attività. Un sostegno prezioso per il cammino difficile e doloroso, a cui sono costretti i piccoli pazienti dell'Ospedale Maggiore di Parma.

Sabato si sono festeggiate le diciotto candeline del Progetto Giocamico, nella sala congressi dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Una Festa della Riconoscenza, un compleanno che festeggiano ogni giorno i bambini e i ragazzi ricoverati in ospedale con le attività ludiche e di vero e proprio gioco che li aiutano ad affrontare i momenti difficili del ricovero all' ospedale, il dolore delle pratiche più complesse o dei prelievi, l'ansia negli interventi chirurgici o delle diagnosi.

La festa è stata anche l'occasione per la presentazione di una nuova applicazione dedicata a ragazzi e famiglie che stanno programmando un ricovero in ospedale e ricevono sul loro cellulare un aiuto a prevenire la paura. Un dono personalizzato sulle esigenze specifiche di chi sta per affrontare una prova difficile e trova così una guida a portata di mano, con un linguaggio semplice e amichevole, realizzato grazie al contributo della Fondazione Cariparma.

A moderare l'incontro, il giornalista Gabriele Balestrazzi, con Corrado Vecchi presidente dell'associazione Giocamico e Giancarlo Izzi, già direttore della Pediatria e oncoematologia; presente il direttore amministrativo dell'Ospedale di Parma, Simona Giroldi, il direttore f.f. della Pediatria e oncoematologia, Patrizia Bertolini, l'Assessore alla sanità e servizi sociali del Comune, Laura Rossi, il vicepresidente della Fondazione Cariparma, Stefano Andreoli. Ospite speciale, Angelo Pintus, comico di Colorado Café e voce narrante della nuova applicazione.

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 09 Novembre 2015 09:31

Sorbara, inaugurata la nuova sede dell'Auser

Si trova in Piazza dei Tigli e, oltre alla sede dei volontari, è dotata di spazi per attività ricreative, come ginnastica per adulti e corsi di lingue. L'associazione di volontariato e promozione sociale Auser ha come obiettivo la valorizzazione degli anziani e dei soggetti più deboli. Nel 2014 sono stati circa 4500 i servizi svolti a favore della Terza Età dall'Auser provinciale. -

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -

Bomporto (Mo), 9 novembre 2015 –

E' stata inaugurata sabato mattina a Sorbara la nuova sede dell'Auser, l'associazione di volontariato e promozione sociale che ha come obiettivo la valorizzazione degli anziani e dei soggetti più deboli, contrastando l'esclusione sociale, sostenendo la fragilità, diffondendo la cultura e la pratica della partecipazione e della solidarietà tra le vecchie e le nuove generazioni.
La nuova sede si trova in Piazza dei Tigli 8, vicino alla Casa della Legalità, alla scuola elementare e al campo sportivo, ai negozi e di fronte a un ampio parcheggio, parte del quale è riservato proprio ai mezzi dell'Auser.

"La nuova struttura", ha detto soddisfatto Angelo Morselli, presidente provinciale Auser, "oltre a essere molto grande, si trova tutta su un piano ed è quindi molto più accessibile per gli anziani, che non devono fare le scale o prendere l'ascensore".
L'Auser provinciale conta circa una settantina di volontari, che si occupano del trasporto degli anziani che devono recarsi dal medico o a fare una visita, ma anche a fare la spesa, andare a trovare un amico o un parente e persino dalla parrucchiera. Nel 2014 sono stati circa 4500 i servizi svolti a favore della Terza Età.

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"Non solo", continua Morselli, "i nostri volontari sono attivi anche nel mondo della scuola. Alcuni si occupano di accompagnare i bambini a piedi, grazie al progetto Piedibus, mentre altri hanno aderito a un altro progetto per parlare di legalità nelle classi. Perché i buoni principi si imparano fin da piccoli. Siamo soddisfatti, perché molte persone ci hanno chiesto come fare per diventare volontari".
Grande festa, quindi, per cittadini e volontari, che durante l'inaugurazione, a cui hanno partecipato anche il Sindaco di Bomporto Alberto Borghi e l'Assessore ai Servizi Sociali Tania Meschiari, hanno potuto visitare la nuova sede e condividere insieme gnocco fritto con salume, crostata alla marmellata e fare un brindisi.

Oltre agli uffici dell'Auser, nella nuova sede troveranno spazio anche tante attività ricreative. Attualmente, sono già attivi i corsi di ginnastica per adulti e corsi di lingue (spagnolo, francese e tedesco) grazie alla collaborazione con l'Università per la Libera Età Natalia Ginzburg (per info tel 059/4279459).

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Pubblicato in Cronaca Modena

Il gruppo, nato su Facebook, conta migliaia di iscritte che chiedono al Governo la possibilità di andare in pensione a 57 anni di età e 35 di contributi anche dopo la fine del 2015 per conciliare famiglia e lavoro. Stilato un "manifesto" in cinque punti con le richieste, che sono state mandate anche al Presidente della Repubblica Mattarella e al Ministro del Lavoro Poletti.

MODENA- Si chiama "Opzione Donna Proroga al 2018" ed è un gruppo nato su Facebook lo scorso luglio, ma che conta già diverse migliaia di iscritte, di cui molte emiliane.
Creato da Germana Giani, a cui si sono aggiunte la amministratrici Vania Barboni, Giulia Molinaro e Maria Antonietta Ferro il gruppo, che ha già all'attivo diverse iniziative e manifestazioni in tutta Italia, chiede, a nome di tutte le iscritte "che il Governo dia alle donne lavoratrici la possibilità di andare in pensione a 57 anni di età e con 35 anni di contributi anche dopo la fine del 2015", spiega Maria Antonietta Ferro.

In poco tempo sono state raccolte migliaia di adesioni, tanto da attirare l'attenzione di media . Nel gruppo oltre alle lavoratrici dipendenti, si ritrovano anche molte lavoratrici autonome, per le quali la richiesta, al passo con la sperimentazione 243/2004, è di poter andare in pensione a 58 anni di età e sempre con 35 anni di contributi alle spalle, oltre la soglia del 2015.

Opzione donna 2018 ha messo nero su bianco un programma di 5 punti, riuniti in una sorta di "manifesto", che è stato inoltrato, nei mesi scorsi, alla Commissione Parlamentare del Lavoro proprio allo scopo di spiegare nel dettaglio le ragioni delle lavoratrici. Questi 5 punti sono anche il leit motiv delle numerose manifestazioni e iniziative che, portate avanti e sostenute con garbata tenacia, non sono passate inosservate nemmeno da parte delle istituzioni governative.

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Le richieste prendono le mosse dalla legge Maroni 243/2004, ritenuta da molte lavoratrici positiva perché, come sostengono le iscritte, "ha permesso di poter conciliare famiglia e mondo del lavoro".
Come scrivono le stesse sostenitrici della legge, e come già riportato da www.stamptoscana.it", in Italia le donne ancora oggi rivestono un ruolo di caregiver e rappresentano l'unico ammortizzatore sociale in un welfare pressoché inesistente". Ecco che, allora,"potersi dedicare a nipoti, familiari disabili, genitori anziani, uscendo anticipatamente dal lavoro con la certezza di un reddito fisso, è divenuta un'esigenza. A 57/58 anni diviene difficile poter continuare a svolgere bene entrambe le mansioni dentro e fuori casa. L'opzione donna sarebbe dunque l'unica ancora di salvezza per le lavoratrici che sono in queste situazioni particolari o hanno esse stesse problemi di salute".

Altro argomento "forte" delle lavoratrici, riguarda la sostenibilità sociale delle stesse. Infatti, la proroga del regime sperimentale fino al 31/12/2018 consentirebbe a chi non ha più un lavoro certo di non dover divenire un peso per la società. Concedendo una pensione a 57 anni, peraltro ampiamente guadagnata e sostenuta dai 35 anni di contributi, ci si troverebbe a non dover ricorrere a eventuali sussidi di disoccupazione o ammortizzatori sociali. Senza contare poi che allo Stato, nel lungo periodo, conviene pure: infatti, andrebbe incontro a notevoli risparmi dal momento che l'assegno verrebbe calcolato col sistema contributivo.

Che dire poi del ricambio generazionale? La disoccupazione giovanile è alle stelle, ma non si "liberano" posti mandando in pensione i "vecchi" lavoratori. Se davvero si vuole il turnover tra anziani e giovani, la scelta dovrebbe essere dettata dal semplice buonsenso.

Il punto più importante, riguarda la libertà di scelta. L'opzione deve rimanere tale. Intesa ,cioè, come libertà di scelta sulla propria vita e sul proprio futuro. Sono molte, infatti, le donne, che rinuncerebbero a una quota importante dell'assegno mensile, pur di accedere alla pensione anticipata, senza per questo ledere il diritto sacrosanto di altre lavoratrici di scegliere altrimenti.

Sulla base dei "5 punti" sono state inviate due lettere, rispettivamente al Presidente della Repubblica Mattarella sia al Ministro del Lavoro Poletti.
E proprio al Ministero del Lavoro, all'inizio di ottobre, una delegazione formata da due amministratrici e un' iscritta ha incontrato due esponenti dello staff del Ministro Poletti. In quell'occasione, sono state date loro rassicurazioni generiche sul fatto che le proposte verranno prese in considerazione.

Come si legge in alcune note del gruppo, mettere mano alle pensioni non è una semplice questione contabile o finanziaria, perché "ad andarci di mezzo" è la vita vera, quella più gelosa e intima delle persone, tra l'altro in periodi dell'esistenza in cui si comincia a essere più "indifesi".
Ma se "non ci sono le risorse?". "Obiezione classica, sospirano le donne, "Ecco il suggerimento: una seria spending review, che ad esempio dimezzi radicalmente i costi della politica. Dal canto nostro, ecco la proposta che ci sentiamo di fare: si eliminino le trattenute previdenziali dai nostri stipendi e si lasci a noi la scelta di come investire sulla nostra previdenza".

Capaci e determinate, le donne sono ben decise a "non farsi prendere in giro". Ciò cui si riferiscono sarebbe l'ipotesi, circolata da qualche tempo, che riguarderebbe l'innalzamento dell'età minima di Opzione donna a 62 anni e 35 di contributi. Due enormi iniquità, secondo il Gruppo, come scrivono al ministro Poletti, "che andrebbero ad aggiungersi alle già tante e vistose che si sono accumulate negli anni sul nostro sistema pensionistico, come dichiarato dal Prof. Boeri all'atto del suo insediamento alla Presidenza dell'Inps".

La prima obiezione riguarda la "totale assenza di gradualità tra l'Opzione Donna 57+35 e quella ventilata 62+35. Un baratro di ben 5 anni che andrebbero a sperequare le donne nate magari a distanza di pochi giorni una dall'altra". Inoltre, se si alzasse l'età a 62 anni, che ne sarebbe del principio fondante di Opzione donna (occuparsi di genitori anziani e nipotini)? Le ragioni anagrafiche ne farebbe giustizia
La seconda obiezione: se l'ipotesi avanzata contenesse (come sembrerebbe) la "rigidità dell'Opzione 62+35", si avrebbero alcune donne in pensione anticipata con 35 anni di contributi, ma molte altre che, a 62 anni, supererebbero abbondantemente i 40.
La campagna di Opzione Donna 2018 continua. In alcuni video e fotografie pubblicate sui social, molte delle iscritte ci hanno letteralmente "messo la faccia", raccontando le loro storie. Inoltre, sono stati istituiti presidi davanti alle Prefetture di tutta Italia a sostegno delle loro ragioni. E in attesa di una risposta dal Presidente Mattarella, sono in calendario altre iniziative, tra cui una gentile, ma fermissima, manifestazione a Roma.

Tazzina

Pubblicato in Lavoro Emilia
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