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Mercoledì, 17 Febbraio 2016 08:41

Latte e derivati, sempre in crisi.

Continua la caduta libera del latte e dei derivati mentre unico prodotto in controtendenza rimane il Parmigiano Reggiano, seppure limitatamente al prodotto fresco.

di Virgilio Parma 17 febbraio 2016

LATTE SPOT Prosegue la fase discendente del latte spot. Cede il crudo nazionale che rompe il muro dei 30 € (29,90 - 31,96€/100 litri di latte) -3,23%. Dopo 4 settimane di rovinosa discesa il latte scremato di provenienza francese si è preso un momento di pausa confermando i listini tra 22,68 e 24,74€/100 litri.

BURRO E PANNA Discesa libera per il burro. Ancora 5 centesimi lasciati sul campo dai listini milanesi. Limitata a 4 centesimi la perdita della Crema a uso alimentare. Il Burro zangolato crolla anche nel parmense con un obiettivo di altri 5 centesimi in meno, come la borsa di Reggio di ieri ha anticipato. Nemmeno la panna quotata alla borsa scaligera ha resistito all'onda d'urto della crisi persistente dei derivati del latte.

Borsa di Milano 15 febbraio: (-)
BURRO CEE: 2,50€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,65€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,65€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,45€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,26€/Kg.

Borsa Verona 15 febbraio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,25-1,30 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 12 febbraio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 16 febbraio 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,05 - 1,05€/kg.

GRANA PADANO Quinta settimana di stasi per i listini del Grana Padano registrati alla borsa merci milanese. Confermati perciò i prezzi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Unico prodotto in controtendenza rimane il Parmigiano Reggiano che, alla borsa merci comprensoriale di Parma, guadagna quasi l'1% (0,91%) limitatamente al 12 mesi di stagionatura. Invariati invece i listini del 24 mesi di invecchiamento. Nello specifico quindi il 12 mesi si è riposizionato tra 8,10 e 8,50€/Kg. mentre il 24 mesi è fermo tra 9,15 e 9,50€/Kg

(In galleria immagini tutti i grafici

Latte 17feb16

 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Reggio Emilia - Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/9-31/12/2014 nella misura di:

€ 44,35 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto: 60 giorni dalla pubblicazione (08/02/2016)

Latte in Caldaia CFPR

Cereali, mercati in catalessi. latte, ancora crisi. Vino, cresce del 22% l'export dei vini toscani. Nuove IGP, tocca ai cappellacci ferraresi. Cirio cresce nel Regno Unito. Editoriale: Epidemia si o epidemia no, Zika contro meningite.

SOMMARIO Anno 15 - n° 06 14 febbraio 2016
1.1 editoriale Epidemia Si, Epidemia No. Zika contro meningite
3.1 cereali Cereali, in balia dei flutti finanziari
4.1 Lattiero Caseario Ancora stato di crisi per il latte e i suoi derivati.
5.1 prezzo del latte Prezzo "a riferimento" del latte industriale. III quadrimestre 2014
5.2 eventi vino Il 50° Vinitaly dedica a Giacomo Tachis una degustazione storica dei suoi vini
5.2 nomine E' Francesco Zambonini il nuovo responsabile della Zona CIA di Reggio Emilia
6.1 vino L'export dei vini toscani cresce del +22%
7.1 energia e cooperazione Power Energia, cresce ancora la base sociale
7.2 nuove IGP IGP ai Cappellacci di zucca ferraresi
8.1Cereali Cereali, mercati in "catalessi"
9.1 eventi Le varie identità del Parmigiano Reggiano
9.2 export Export, non si arresta il boom dei prodotti Cirio in Regno Unito. +20%
10.1 eventi L'agricoltura Urbana sposa la creatività e diventa arte
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 6 14feb2016COP

Reggio Emilia - Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/9-31/12/2014 nella misura di:

€ 44,35 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto: 60 giorni dalla pubblicazione (08/02/2016)

Latte in Caldaia CFPR

Mercoledì, 10 Febbraio 2016 08:44

Ancora stato di crisi per il latte e i suoi derivati.

Cresce leggermente solo il "Parmigiano" mentre rimane al palo da quattro settimane il Grana Padano. Prosegue la caduta del burro e della panna. Leggera flessione per il latte scremato estero mentre il latte crudo spot nazionale mantiene le quotazioni della precedente ottava.

di Virgilio, Parma 10 febbraio 2016

LATTE SPOT Latte in altalena. Settimana di pausa per il latte crudo spot nazionale che conferma i valori della quinta settimana (30,93-32,99€/100 litri di latte) così come pure lo scremato di provenienza estera (12,94 - 13,97€/100 litri latte) mentre in leggerissima flessione il pastorizzato estero che pur registrando pari quotazione nel minimo valore cede alcuni centesimi sulla punta massima (25,78 - 27,32€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Non si arresta invece la decrescita del burro. Altri 5 centesimi perduti a Milano. addirittura 10 i centesimi persi sul campo dallo zangolato parmense replicato ieri da Reggio Emilia con ulteriori 5 centesimi. In flessione anche la panna e la crema a uso alimentare trattate a milano e a Verona.

Borsa di Milano 8 febbraio: (-)
BURRO CEE: 2,55€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,70€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,70€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,50€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,30€/Kg.

Borsa Verona 8 febbraio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,30-1,35 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 05 febbraio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 9 febbraio 2016 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 - 1,10€/kg.

GRANA PADANO Freno a mano tirato per il Grana Padano che da 4 settimane mantiene invariati i listini milanesi.
Confermati perciò i prezzi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Al contrario del cugino "Padano" il "Parmigiano", seppure limitatamente al 12 mesi di stagionatura, continua la scalata conquistando altri 5 centesimi. Nello specifico, alla borsa comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato confermato tra 8,05 e 8,40€/Kg. e il 24 mesi tra 9,15 e 9,50€/Kg

Burro 3feb16

 

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Martedì, 09 Febbraio 2016 12:26

Le varie identita' del Parmigiano Reggiano

Lunedì 22 febbraio, presso il Labirinto della Masone a Fontanellato (Parma), si terrà la Parmigiano Reggiano Identity, dove il mondo della ristorazione e della gastronomia di qualità potrà conoscere direttamente i produttori di Parmigiano Reggiano e compiere un viaggio nel variegato mondo del Re dei formaggi.

Reggio Emilia, 9 febbraio 2016

Un originale momento di incontro e conoscenza diretta tra chi produce il Parmigiano Reggiano e chi ne fa uso in cucina: sarà questo la Parmigiano Reggiano Identity, organizzata dal Consorzio di tutela; un'iniziativa, alla prima edizione, che si terrà il 22 febbraio prossimo, dalle 10,30 alle 18.00, presso il Labirinto della Masone, di Franco Maria Ricci a Fontanellato (Parma). Un evento concepito per permettere ai professionisti della ristorazione (cuochi, ristoratori, pizzaioli, enotecari) e della distribuzione di qualità (gastronomie, delicatessen, gourmandises) di incontrare i produttori, conoscere le diverse realtà dei caseifici, per scegliere in modo più consapevole il Parmigiano Reggiano più adatto alle proprie esigenze e a quelle del proprio locale e di ogni specifica attività.


La giornata metterà in contatto circa 25 produttori – rappresentativi dei vari territori della zona di origine e delle differenti declinazioni produttive del Parmigiano Reggiano, delle sue biodiversità, delle diverse razze bovine – con numerosi utilizzatori qualificati, che potranno così conoscere approfonditamente le varie tipologie di prodotto; i produttori stessi faranno assaggiare i propri formaggi di diverse stagionature, si faranno conoscere da chi professionalmente utilizza il Parmigiano Reggiano, per instaurare rapporti e collaborazioni commerciali dirette, offrendo agli utilizzatori finali la possibilità di evidenziare nei punti vendita le diverse tipologie di Parmigiano Reggiano e i nomi dei produttori.


"La realtà del Parmigiano Reggiano è in continua evoluzione – spiega Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano – con una forte presenza di caseifici che a fianco del marchio collettivo Parmigiano Reggiano DOP comunicano sempre più la loro marca aziendale, proponendosi per le specifiche distintività. Ovviamente, tutti sono tenuti a rispettare il disciplinare di base, che consente di sviluppare una forte identità di prodotto, basata sul legame con la zona di produzione, sull'alimentazione delle bovine con i foraggi della zona di origine, sugli ingredienti (latte crudo, caglio di vitello, sale, senza alcun additivo) che lo rendono un prodotto totalmente naturale, caratterizzato da una tipica struttura della pasta e un profilo aromatico complesso, che cambiano durante la stagionatura. Tuttavia, per il Parmigiano Reggiano si afferma nel mercato sempre più la domanda di prodotti specifici e distintivi: di montagna e collina, di vacche brune, di vacche rosse, di vacche bianche, prodotto seguendo le procedure dell'agricoltura biologica o con la certificazione kosher. Ecco, con la Parmigiano Reggiano Identity vogliamo offrire la possibilità di conoscere tutte queste diverse declinazioni e queste particolarità al mondo dei professionisti che utilizza il nostro formaggio, affinché possano scegliere il Parmigiano Reggiano più adatto alle proprie esigenze. Inoltre c'è un valore aggiunto impagabile; quello di entrare in contatto direttamente con il produttore. Infatti, ogni caseificio e ogni famiglia di produttori, con la loro storia e le loro particolarità, sono un'espressione a sé che merita di essere conosciuta e apprezzata".


La giornata inizia con la presentazione dell'evento alle 10,30, seguita dall'apertura dei banchi d'assaggio. Alle 11,00 è offerta la possibilità di una visita guidata al Labirinto della Masone (il più grande d'Europa, con i suoi tre chilometri di dedalo tra il bambù). Alle 14,00 un incontro di approfondimento su "Come scegliere, proporre e raccontare il Parmigiano Reggiano alla clientela", seguito alle 16,30 dalla presentazione di "Gamma Mito", la nuova linea di prodotti freschi ottenuti dalla lavorazione del latte dei caseifici del Parmigiano Reggiano con le varie possibilità gastronomiche. 
L'ingresso è gratuito ed occorre registrarsi sul sito www.pridentity.parmigianoreggiano.it 

Parmigiano Reggiano Identity Formaggio rid

(Fonte: Centro Stampa Comunicazione Integrata Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Domenica, 07 Febbraio 2016 09:13

Minibond per il "Parmigiano"

Con i Minibond la società 4 Madonne Caseificio dell'Emilia potrà dotare la cooperativa "delle risorse adeguate per il consolidamento della struttura e la valorizzazione del Parmigiano Reggiano".

di Virgilio, Parma, 07 febbraio 2016 -
In questi ultimi otto anni di crisi economica e finanziaria il finanziamento alle imprese, soprattutto piccole e medie, ha incontrato ostacoli sempre più ardui da superare in tutta europa ma in Italia in modo ancor più pesante.

E' evidente che, a livello nazionale, un peso notevole nella sua amplificazione è ascrivibile a quella che storicamente è stata la strategia di finanziamento delle imprese italiane, fortemente dipendente dal credito bancario e tendenzialmente chiusa a investitori esterni. Con il crescere della debolezza del sistema bancario, gioco forza, il credito alle imprese si è sempre più assottigliato.

Il Governo, a partire dal 2012 con il Decreto Sviluppo e poi nel 2013 con il decreto Destinazione Italia ha cercato di favorire l'accesso al credito delle imprese non quotate in borsa, fra cui le PMI, direttamente al mercato dei capitali introducendo importanti incentivi fiscali al consolidamento patrimoniale.

L'idea quindi, per dirla in modo volgare, è di incentivare parte del risparmio nazionale di lungo periodo verso l'impiego produttivo nell'economia reale.
Questo, almeno nelle intenzioni dei legislatori, avrebbe potuto consentire a chiunque risparmiatore di scommettere sull'impresa della porta accanto.

Le PMI possono ora scegliere di finanziarsi con un nuovo strumento che consente di emettere dei titoli di debito, i cosiddetti Minibond, a favore di investitori qualificati. Questa particolare forma di finanziamento consente alle imprese di diversificare la fonte dei loro finanziamenti e ridurre la dipendenza dal sistema bancario.
Ed oggi i minibond fanno il loro ingresso anche nel settore mondo del Parmigiano Reggiano.

Come spiega Sole24Ore, è arrivato il primo Minibond garantito dalle forme del celebre formaggio emiliano.
A emettere il titolo è la società 4 Madonne Caseificio dell'Emilia. Un caseificio tecnologicamente all'avanguardia sin dalle sue origini e che oggi è arrivato alla consistente produzione di 75.000 forme all'anno il che, bene o male, rappresenta poco più del 2% della intera produzione comprensoriale del prezioso formaggio.
Quindi una realtà solida e di valore che, attraverso questa operazione potrà dotare la cooperativa " delle risorse adeguate per il consolidamento della struttura e la valorizzazione del Parmigiano Reggiano, oggi prodotto e per il quale si sono ottenuti diversi riconoscimenti", come ha sottolineato Andrea Nascimbeni, presidente del Caseificio 4Madonne, nell'articolo del Sole24Ore.

Il bond scadrà nel 2022 e il rimborso dei titoli è previsto in cinque tranche annuali.

Gli istituti finanziari che hanno dato vita al progetto (la Pairstech Capital Management e la Frame capital Uk) rimborseranno il capitale in cinque tranche annuali nella misura del 20% del valore nominale con inizio da gennaio 2018 e estinzione totale del prestito il 27 gennaio 2022.

 

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Intervista al presidente del Consorzio domenica sul Trattato commerciale TTIP tra Usa e Ue in cui è a rischio il riconoscimento delle indicazioni geografiche. Giuseppe Alai riporterà gli esiti di una recente ricerca promossa dal Consorzio di tutela secondo la quale per il 66% dei consumatori statunitensi il termine "parmesan" non è affatto generico - come sostengono, invece, le industrie casearie americane - ma identifica un formaggio duro con una precisa provenienza geografica, che il 90% degli intervistati indica senza alcun dubbio nell'Italia.

Reggio Emilia, 5 febbraio 2016

"La condizione indispensabile per giungere ad un accordo nel trattato commerciale TTIP con gli Stati Uniti è che tale intesa sgombri il campo da ogni confusione che oggi investe i consumatori americani sul riconoscimento del Parmigiano Reggiano e dei prodotti DOP europei". Così sosterrà Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, nell'ambito della trasmissione Linea Verde, che andrà in onda domenica 7 febbraio alle 12.20 su Rai Uno, in cui sarà intervistato da Patrizio Roversi, conduttore della trasmissione.
Il tema della puntata sarà appunto il TTIP, il Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti, intavolato per giungere a un accordo bilaterale tra Usa e Unione Europea per stabilire regole comuni di libero scambio. Un tema particolarmente caldo e di grande attualità, sul quale si stanno confrontando le delegazioni americana ed europea, soprattutto in merito alle regole produttive dei prodotti agroalimentari e al riconoscimento delle denominazioni di origine europee e italiane che hanno un preciso richiamo al territorio di origine. Nomi che spesso vengono contraffatti sul mercato americano con denominazioni simili se non del tutto uguali a quelle originali, portando così a generare confusione presso gli acquirenti e i consumatori d'oltreoceano.
Al proposito il presidente Giuseppe Alai riporterà gli esiti di una recente ricerca promossa dal Consorzio di tutela secondo la quale per il 66% dei consumatori statunitensi il termine "parmesan" non è affatto generico - come sostengono, invece, le industrie casearie americane - ma identifica un formaggio duro con una precisa provenienza geografica, che il 90% degli intervistati indica senza alcun dubbio nell'Italia.
Non solo. "La ricerca - conclude Alai - dimostra che la situazione è apparsa ancora più grave di fronte alla confezione caratterizzata da elementi di "italian sounding", ad esempio la bandiera tricolore o monumenti e opere d'arte italiane. In tal caso, infatti, gli acquirenti americani sono convinti di trovarsi di fronte ad autentico prodotto italiano".
La prossima puntata di Linea Verde vedrà dunque come protagonisti allevatori di bovini e casari, fino ad coinvolgere il presidente della Commissione Sviluppo Rurale del Parlamento Ue, Paolo De Castro, per capire meglio il futuro alimentare del vecchio continente. E proprio le riprese che riguardano le produzioni lattiero casearie coinvolgeranno il caseificio Sant'Angelo della famiglia Caretti, in San Giovanni in Persiceto, vicino a Bologna.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 03 Febbraio 2016 08:39

Scivolone dei derivati del latte.

Prosegue la corsa al ribasso del burro e delle panne. Latte spot anch'esso in crisi con l'unica eccezione dello scremato estero che da tre settimane sta risalendo la china. Stazionari i listini delle due principali DOP.

di Virgilio, Parma 3 febbraio 2016 -

LATTE SPOT Nuovo scivolone per il latte spot. A Verona, mentre è in piena fase di recupero per la terza settimana consecutiva il latte scremato pastorizzato spot di provenienza estera, che registra un +8,33% (12,94 - 13,97€/100 litri latte), il latte crudo spot nazionale, dopo due settimane di pausa, cede il -3,70% (30,93-32,99€/100 litri di latte) e il latte intero pastorizzato spot estero retrocede nell'intervallo tra 25,78 - 27,84€/100 litri di latte (-3,13%).

BURRO E PANNA Prosegue, in modo sempre più marcato, la corsa al ribasso del Burro. 5 centesimi perduti nuovamente alla borsa milanese per le 4 categorie interessate. Cede anche la crema a uso alimentare (-2,94%). Non è da meno la tendenza della borsa scaligera che registra un -1,45% per la panna a uso alimentare confermando una tendenza ribassista avviata sin dall'alba del nuovo anno. 5 centesimi in meno anche la quotazione del burro zangolato da creme fresche di Parma.

Borsa di Milano 1 febbraio: (-)
BURRO CEE: 2,60€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,75€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,75€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,55€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,32€/Kg.

Borsa Verona 1 febbraio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,33-1,38 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 29 gennaio 2016: (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,25 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 26 gennaio 2016
BURRO ZANGOLATO: 1,20 - 1,20€/kg.

Burro 3feb16

GRANA PADANO Nessuna variazione di prezzi viene registrata dalla borsa merci milanese riguardo al "Grana Padano". L'ultimo aumento è dello scorso 11 gennaio, dopo tre settimane di costante crescita registrate a cavallo d'annate. Confermati perciò i prezzi tra 7,25 e 7,90 €/Kg per il 15 mesi di stagionatura e oltre e tra 6,50 e 6,60 €/kg per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Battuta d'arresto invece per il Parmigiano Reggiano per entrambe le tipologie. Un primo segnale di rallentamento della poderosa spinta verso l'alto già si era avvertito la settimana precedente con la conferma del 24 mesi di stagionatura.
Nello specifico, alla borsa comprensoriale di Parma, il 12 mesi è stato confermato tra 8,00 e 8,35€/Kg. e il 24 mesi tra 9,15 e 9,50€/Kg

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Anche una società di Parma invitata dalla Regione a raccontare la sua esperienza di internazionalizzazione.

Di redazione Parma 26 gennaio 2016 - Un riconoscimento di pregio quello riservato a Mulino Alimentare di Parma, società dedita al confezionamento e commercializzazione di Parmigiano Reggiano, invitata dalla Regione a relazionare sulla sua esperienza di internazionalizzazione. Un percorso avviato da diversi anni che, sotto la guida attenta del CEO Claudio Guidetti, l'ha portata a consolidare oltre confine ben il 70% del fatturato.

L'occasione è stata il maxi convegno, organizzato dalla Regione Emilia Romagna lo scorso lunedi, incentrato sul tema "L'eredita di Expo per l'agricoltura dell'Emilia Romagna" e come poter capitalizzare gli investimenti e le esperienze della sei mesi milanese.
Un evento dove sono stati chiamati a raccolta alcune imprese e associazioni no-profit che si sono distinte nel processo di esportazione di prodotti e competenze.

Nel mondo il made in Emilia-Romagna è sinonimo di qualità dei prodotti, attenzione all'ambiente, sicurezza alimentare, distintività. Con una filiera agroalimentare che da sola vale circa il 20% del totale nazionale, l'Emilia-Romagna è prima in Europa per prodotti Dop e Igp (42 ).

Un ruolo importante per fare conoscere il re dei formaggi in Canada e nord-america l'ha avuto, senza ombra di dubbio, anche il Mulino Alimentare grazie a un programma di marketing promozionale che ha raggiunto l'apice con la conquista, nel 2014, del Guinness World Record di taglio contemporaneo di ben 1.300 forme di Parmigiano grazie alla collaborazione instaurata con l'assoluto leader della distribuzione canadese.

"Per esportare non è sufficiente conoscere la lingua, ha sottolineato Claudio Guidetti, ma occorre conoscere pienamente la mentalità del luogo ed è perciò che il lavoro ha preso corpo incontrando preliminarmente una grande catena distributiva confrontandoci con loro cercando quelle occasioni di incontro che consentissero un reciproco beneficio." Mulino Alimentare era approdato in Canada dopo una consolidata esperienza nel vecchio continente riversando perciò oltre oceano già un buon fardello di competenze internazionali.

"Il nostro obiettivo, ha proseguito Guidetti, è di accorciare la filiera eliminando tutte quelle fasi di intermediazione che non hanno più ragion d'essere ma al contempo intensificando dei processi di parternariato esclusivo con i caseifici del territorio con i quali condividere i vantaggi economici acquisiti. Forse però non tutti sanno che, per relazionarsi con le GDO, occorre possedere particolari certificazioni difficilmente riscontrabili nei caseifici e che queste devono essere mantenute e rinnovate attraverso un approccio sistematico alla qualità. E' un attimo essere esclusi dal circuito a causa di una semplice ma indispensabile formalità".

Al Presidente della Regione Stefano Bonaccini il compito di fare gli onori di casa e introdurre gli elementi che tracceranno le prossime politiche agroalimentari mentre l'Assessore all'Agricoltura Simona Caselli e la collega alle Attività Produttive Palma Costi l'onere di entrare nel dettaglio delle politiche di sviluppo dell'agroalimentare per rafforzare il "Modello" operativo così ben collaudato e con riconosciuto successo durante l'Expo2015.

Caselli simona relaziona

Al convegno hanno dato il loro contributo anche il presidente Unioncamere dell'Emilia Romagna Maurizio Torregiani, l'europarlamentare Paolo De Castro anticipando la tavola rotonda, moderata dal direttore di Ervet Roberto Righetti, che ha visto alternarsi sul palco alcune rappresentanze delle eccellenze emiliano romagnole:
- Giovanni Beccari, Cefa
- Gianpiero Calzolari, Granarolo
- Lucio Cavazzoni, Alce Nero
- Maurizio Gardini, Conserve Italia
- Claudio Guidetti, Mulino Alimentare
- Stanislao G. Fabbrino, Romagna Coop Food
- Sara Roversi, Future Food Intitute
- Luigi Scordamiglia, Inalca

Al segretario generale del Padiglione Italia, Fabrizio Grillo, il compito di trarre le conclusioni del convegno.

 

Pubblico rid RER

(Galleria immagini in fondo pagine)

 

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