Visualizza articoli per tag: alimentazione

Mercoledì, 19 Febbraio 2014 09:26

Villa Minozzo, il convegno "Dimagrire mangiando bene"

"Dimagrire mangiando bene" è il tema del convegno che si terrà domenica pomeriggio 23 febbraio, dalle 16, al teatro I Mantellini -

Villa Minozzo, 19 febbraio -

"Dimagrire mangiando bene" è il tema del convegno che si terrà domenica pomeriggio 23 febbraio, dalle 16, al teatro I Mantellini, indetto dalle associazioni Villacultura e Ladri di Idee.
L'iniziativa, aperta al pubblico, avrà per tema l'alimentazione nella società di oggi. Relatrice sarà la dottoressa Laura Magnani, che tratterà del rapporto del mondo moderno con il cibo e delle strategie per perdere peso.
Sarà infine possibile visitare la mostra fotografica collettiva a tema "salute e benessere".

In allegato scaricabile la locandina 

(Fonte: Associazione culturale Ladri di Idee)

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Domenica, 16 Febbraio 2014 10:31

“Sono come mangio”

 

 

Dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano una campagna di educazione alimentare alla quale è abbinato il concorso “Avventura al Caseificio”. 

Coinvolte scuole di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e istituti della capitale. 20.000 giovani e 1.000 insegnanti.

 

Reggio Emilia, febbraio 2014  - Partirà a giorni la più ampia campagna di educazione alimentare mai realizzata dal Consorzio del Parmigiano all’interno delle scuole primarie di cinque regioni del centro-nord e della capitale.

Ventimila alunni e 1.000 insegnanti saranno infatti coinvolti nell’operazione “Sono come mangio”, un innovativo viaggio nel cibo e nelle abitudini alimentari, nella storia dei prodotti italiani, ma prima di tutto nell’educazione dei sensi ad un miglior consumo degli alimenti quotidiani, con il Parmigiano Reggiano che fungerà da collegamento tra le diverse discipline scolastiche (dalla storia alla geografia, alle scienze, alla matematica).

“Vi sono due grandi obiettivi che perseguiamo con questo nuovo progetto”, sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai. “In primo luogo – spiega il presidente dell’Ente di tutela – puntiamo a far sì che i ragazzi siano più consapevoli della ricchezza del nostro Paese proprio sul versante dell’offerta alimentare e, soprattutto, dello straordinario legame che esiste tra prodotti e territorio, valorizzando in tal modo anche la storia, la cultura, le tradizioni, le risorse ambientali che danno origine ai nostri alimenti; contestualmente, intendiamo offrire agli insegnanti nuovi strumenti e metodologie per sviluppare al meglio quelle responsabilità che li hanno progressivamente investiti anche sul versante dell’educazione alimentare, concepita come strumento fondamentale per una più ampia educazione alla salute e al benessere psico-fisico”.

Il progetto del Consorzio sarà sviluppato con la collaborazione della cooperativa Creativ di Reggio Emilia e prevede un articolato percorso formativo all’interno delle scuole aderenti sino al prossimo mese di giugno.

“Grazie a metodologie interattive e coinvolgenti e all’uso dei linguaggi preferiti dai bambini e dai ragazzi (ludico, musicale, espressivo, corporeo, ecc.) – sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti – i giovani studenti acquisiranno gli strumenti per conoscere e riconoscere meglio i cibi e saranno guidati ad abitudini alimentari sane, ampliando ed affinando conoscenze e, soprattutto, allenando i cinque sensi ad un rapporto inedito (specie per ciò che riguarda il tatto, i colori e i “suoni” del cibo) con ciò che consumano e con ciò che non deve mancare nella loro alimentazione”.

“Sono come mangio” – come si è detto – coinvolgerà diverse scuole di Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, unitamente ad una serie di istituti di Roma, con particolare riguardo alle ultime due classi delle elementari e alle prime medie.

Al progetto è anche abbinato il concorso Avventura al caseificio”, rivolto alle classi che effettueranno visite guidate ad un caseificio del Parmigiano Reggiano. A quanti realizzeranno la migliore presentazione multimediale dell’esperienza saranno assegnati una LIM (Lavagna Interattiva Multimediale ndr), un videoproiettore e un computer portatile.

Al progetto è stata dedicata una specifica sezione del sito del Consorzio (www.parmigianoreggiano.it), con una parte accessibile a tutti e una, invece, riservata agli insegnanti accreditati.

(CFPR)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Legumi e cereali secchi.

-  gennaio 2014 –

I consumatori ricercano alimenti naturali per vivere meglio e in salute? I legumi e cereali secchi Valfrutta sono la risposta migliore per un’alimentazione sana ed equilibrata.

L’alimentazione diventa sempre più centrale nelle nostra vita, un concentrato di significati materiali e culturali. Il nostro modo di alimentarci sta cambiando, incorporando sempre più valori: il gusto, la convivialità, il benessere, la ‘buona esperienza’.

Valfrutta sa che alcuni alimenti, come cereali e legumi, sono un elemento essenziale per un’alimentazione sana ed equilibrata in linea con la dieta mediterranea.

Proprietà uniche

Ricchi di principi nutritivi – carboidrati, fibre, proteine, sali minerali e vitamine – e con pochi grassi, in grado di ridurre l’assunzione di calorie, i legumi e i cereali sono la proteina per eccellenza sostitutiva della carne. Versatili in cucina, sono una  naturale risposta e un’alternativa  economica per nutrirsi correttamente. Per questi motivi Valfrutta lancia la nuova linea di legumi e cereali secchi puntando sul benessere naturale di prodotti semplici e tradizionali. Ogni prodotto della gamma è stato accuratamente selezionato dalle zone di coltivazione dell’Italia e di altri paesi più vocati. La gamma è composta dai Classici, dalle Zuppe Regionali e dalle Zuppe del Benessere. I Classici comprendono i Borlotti, i Ceci, il Farro, l’Orzo, le Lenticchie giganti, le Lenticchie mignon, i Tondini, i Piselli spezzati e le Fave spezzate: 8 referenze confezionate tutte in sacchetti da 500 grammi, ad eccezione delle Fave spezzate proposte nel formato da 400 grammi. Il sacchetto, trasparente, per una migliore visibilità del prodotto, è anche stand up il tutto per comunicare la massima qualità.

Le Zuppe Regionali propongono il meglio della tradizione italiana in mix gustosi e nutrienti. Confezionate in sacchetto opalino da 250 grammi sono disponibili in 3 versioni:

• la Zuppa toscana, con fagioli occhio nero (20%), fagioli great northern (20%), fagioli tondini (20%), ceci (20%) e farro perlato (20%);

•  la Zuppa Umbra, con lenticchie eston (40%), orzo perlato (20%), grano saraceno decorticato (20%) e cicerchia decorticata (20%);

• la Zuppa Pugliese, con fave intere (20%), fave spezzate (20%), ceci (20%), piselli verdi spezzati (20%) e fagioli cannellini (20%).

Le Zuppe del Benessere sono un mix di legumi e cereali secchi selezionati con cura per offrire ogni giorno gusto e proprietà nutritive in un piatto unico facile da preparare. Confezionate in sacchetto opalino da 250 grammi comprendono:

• la Zuppa Ricca con orzo perlato (20%), fagioli cannellini (20%), piselli verdi spezzati (15%), ceci decorticati (15%), fagioli borlotti (15%) e lenticchie eston (15%) – Una zuppa ad alto contenuto di fibre e fonte di Ferro, con un basso contenuto di grassi e un alto contenuto di proteine;

• la Zuppa Leggera con riso integrale (30%) , piselli verdi spezzati (50%) e fagioli azuki verdi (20%) – Una zuppa con -30% di grassi e fonte di Fosforo, a bassissimo contenuto di grassi e di sale rispetto alla media delle zuppe secche più vendute;

• la Zuppa Fibra con orzo perlato (30%), avena decorticata (30%), lenticchie eston (30%) e fave spezzate (10%) – Una zuppa ad alto contenuto di fibre, fonte di Vitamina B6 e a bassissimo contenuto di sale. La gamma Legumi e Cereali secchi Valfrutta si rivolge ad un consumatore consapevole che la qualità della propria alimentazione va ricercata in prodotti semplici, nei quali l’equilibrio di preziosi contenuti nutrizionali è elemento essenziale.

La Qualità è garantita da Vaòfrutta leader incontrastato del delle conserve vegetali e protagonista del mercato verde.  (Valfrutta)

Il tempo medio di conservazione per i Classici, per le Zuppe regionali e per le Zuppe del Benessere è di 18 mesi.

Una ricerca dell'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano rivela che d'inverno si riduce il consumo di frutta e verdura rischiando di diminuire l'apporto di vitamina C,i consigli degli esperti per aumentare le difese dell'organismo -
 
Milano, 9 novembre 2013 -
 
Con i primi freddi dell' inverno alle porte, un rimedio sano e naturale per aiutare il sistema immunitario è l' assunzione di Vitamina C, che aiuta il nostro corpo a combattere i microrganismi che provocano le malattie invernali. Una ricerca dell'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano rileva che, per quanto riguarda il campione analizzato, nel periodo invernale si consumano alimenti che contengono una sufficiente quantità di vitamina C, pur consumando meno frutta e verdura rispetto alle altre stagioni dell'anno. Si registra dunque un maggiore consumo di agrumi ed uno minore di verdure che contengono vitamina C, come pomodori, verdura a foglia larga, cavoli, broccoli ed anche legumi in generale, e questo può determinare un'insufficiente assunzione di questa importante vitamina.

L'indagine ha valutato l'assunzione di vitamina C (Acido L-ascorbico) attraverso gli alimenti consumati da un campione di circa 7.600 individui sopra i 18 anni, di cui 4681 femmine (61,2%) e 2964 maschi (38,8%), i dati dei consumi invernali sono stati poi confrontati con le abitudini alimentari nelle diverse stagioni e allo stile di vita. Dalla ricerca emerge che negli alimenti assunti in inverno, la quantità di vitamina C introdotta giornalmente è mediamente 143 mg per le donne e 146 mg negli uomini, un valore adeguato al fabbisogno giornaliero di una persona sana secondo i LARN (Livelli Assunzione di Riferimento Nutrienti) della SINU (Società Italiana Nutrizione Umana). Interessante anche notare che i fumatori (15,7% del campione) ne introducono mediamente meno rispetto a chi non fuma (75,6%) ed ex fumatori (8,7% del campione).

La quantità di vitamina C presente negli alimenti consumati non è sufficiente per determinare la copertura del fabbisogno giornaliero necessario all'organismo a causa della facile deperibilità di questo importante micronutriente idrosolubile. La quantità consumata può variare da quella effettivamente assunta, dipende da come sono consumati gli alimenti. La vitamina C, pur essendo facilmente reperibile in frutta e verdura, è anche molto labile, infatti, l'esposizione al sole, alla luce, la conservazione e la cottura possono farle perdere le sue proprietà. Per questo motivo, la quantità che siamo convinti di introdurre può essere inferiore a quella presente negli alimenti che consumiamo.

"La vitamina C è un micronutriente molto importante e con molteplici funzioni – ha spiegato la Dott.ssa Michela Barichella del Comitato scientifico dell'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano e responsabile del UO Dietetica e Nutrizione Clinica ICP Milano - ha un'azione antiossidante e la sua corretta assunzione è raccomandata soprattutto nei fumatori, che sono sottoposti a un'azione nociva dei radicali liberi. Inoltre, ha un'azione antinvecchiamento e aiuta a difenderci meglio da raffreddori e influenze, stimolando il sistema immunitario. E inoltre contribuisce a combattere l'anemia sideropenica (causata dalla mancanza di ferro) e migliora il tono dell'umore. La vitamina C è indispensabile per il nostro organismo, che non è in grado di produrla autonomamente, per questo è molto importante essere certi di assumerne una quantità adeguata dagli alimenti".

Negli ultimi anni si è diffusa l'idea che assumendo integratori di vitamina C si possa prevenire le malattie invernali. Non vi è nessuna evidenza scientifica che l'integrazione possa prevenire l'attacco di batteri o virus. L'integrazione di vitamina C può essere utile all'interno di un percorso terapeutico, proprio per questo deve essere prescritta dal medico che ne ha valutata la necessità. Gli esperti dell'Osservatorio ricordano che una alimentazione variata, corretta ed equilibrata è in grado di soddisfare il fabbisogno di tutti i micronutrienti necessari all'organismo umano, compreso la vitamina C. Ricordano inoltre che la vera prevenzione è data da uno stile di vita sano che preveda un'attività fisica adeguata e regolare, eviti i danni del fumo e di altri fattori nocivi alla salute.

In conclusione, gli esperti dell'Osservatorio affermano che, nonostante la quantità di Vitamina C derivata dagli alimenti possa essere adeguata all'assunzione di riferimento, è importante seguire buone regole per preservare l'attività benefica di questa vitamina.

IL DECALOGO DEGLI ESPERTI DELL'OSSERVATORIO NUTRIZIONALE GRANA PADANO

La vitamina C si trova maggiormente nella frutta e in particolare negli agrumi, kiwi, fragole, ribes nero, e nelle verdure in particolare: pomodori, peperoni, broccoli, rucola, cavolfiori, cavolo, spinaci.

Consumare circa tre frutti freschi al giorno variandone il tipo e preferendo gli agrumi (arance, pompelmo, mandarini). Gli agrumi possono essere mangiati a fine pasto, agli spuntini e a colazione. Possono essere utilizzati anche spremuti o aggiunti a macedonie e insalate.

A pranzo e cena, consumare verdura fresca di stagione, variandone il tipo e il colore.

La verdura e la frutta che sono conservate per lungo tempo prima di essere consumate, possono subire perdite di vitamine, quindi è bene consumare frutta e verdura fresche.

La vitamina C è sensibile alla luce e all'ossigeno, quindi frutta e verdura andrebbero conservate in luoghi chiusi e non esposti alla luce diretta, cosa difficile da fare; quindi una volta sbucciata o spremuta consumarla immediatamente; altrettanto per la verdura appena mondata o centrifugata.

La vitamina C è idrosolubile e subisce degradazione per instabilità al calore, se frutta e verdura sono bollite in acqua la vitamina si perde. Se ne perde meno se le verdure sono cotte con le microonde, al vapore, alla piastra, cottura il più possibile breve e senza acqua.

Per assumere tutta la vitamina è meglio mangiare la frutta e la verdura cruda ed anche preparare condimenti di verdure crude, frullate o a pezzetti, sono buoni e preservano tutti i micronutrienti.

Aggiungere limone al tè, alla carne e al pesce. L'aggiunta di limone alle insalate permette di limitare l'aggiunta di condimenti grassi e favorisce l'assorbimento del ferro contenuto nelle verdure.

Un corretto consumo di vitamina C è consigliato ai bambini e a chi soffre d'infezioni ricorrenti.

Una sigaretta elimina circa 20 mg di vitamina C, i fumatori (oltre smettere di fumare) devono assumere molta più vitamina per raggiungere il fabbisogno giornaliero consigliato.



(Fonte: Ufficio stampa Osservatorio Nutrizionale Grana Padano)
Domenica, 15 Settembre 2013 08:10

La "Buona Carne"



Il 26 settembre a Castel Vecchio una giornata di approfondimenti - 

La 'buona carne' fa parte della storia alimentare dell'uomo, ha accompagnato lo sviluppo della specie umana fin dalla preistoria e persino le grandi Religioni monoteiste dettano regole precise per il suo consumo. Con lo sviluppo della scienza moderna e della tecnologia sono stati fatti grandi passi avanti anche nella conoscenza di questo alimento, insieme semplice e complesso, ma certamente prezioso. Ma quanto ne sappiamo, in realtà? E quali prospettive apriranno le innovazini che incalzano? A dare una risposta a questi e a molti altri interrogativi il convegno che si terrà il 26 settembre prossimo alla sala convegni del Circolo ufficiali di Castel Vecchio a Verona. Scarica il programma
Il convegno La 'buona carne'... un patrimonio da proteggere e conoscere meglio, organizzato da Società italiana di medicina veterinaria preventiva, Università degli studi di Padova, Ulss 20, Associazione Vincenzi e Ifne, spazierà ogni aspetto del "pianeta carne": dal quelli storici a quelli legislativi, dalle tecniche di allevamento, ai nuovi sistemi per migliorare la naturale frollatura e la qualità microbiologica delle carni. Ma troveranno spazio anche la trattazione dei sistemi di controlli e di approvvigionamento nelle Forze armate o gli aspetti giuridici in base ai quali i consumatori possono far valere i propri diritti.
Insomma un viaggio a 360° grazie a relatori di indubbio prestigio: il dottor Silvio Borrello, direttore generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute; l'avvocato Fausto Capelli, giurista ed esperto in legislazione alimentare, il professore Valerio Giaccone, ordinario di Ispezione e controllo dei prodotti alimentari di origine animale dell'Università di Padova; il tenente colonnello Enrico Mancini, consulente Veterinario delle forze operative terresti; il dottor Riccardo Murari, Responsabile del Servizio igiene alimenti di origine animale dell'Ulss 20 di Verona, il dottor Severino Segato del Dipartimento di medicina animale, produzioni e salute dell'Università di Padova
"Noi sappiamo che le qualità sensoriali e nutrizionali della carne – osserva Valerio Giaccone - giocano un ruolo decisivo nella scelta dei consumatori, ma non conosciamo ancora a fondo i fattori che condizionano queste due qualità. Quanto sappiamo, per esempio, dei meccanismi della frollatura delle carni? Negli ultimi anni sono stati brevettati nuovi e finora impensabili sistemi per mantenere meglio le carni, per stabilizzarne il colore e aumentarne tenerezza, succosità e valore nutrizionale".
E ancora: "Da qualche tempo si discute molto su due aspetti della produzione delle carni: quali prospettive potremmo avere dalla clonazione degli animali da carne? E che ne diciamo della sintesi di carne direttamente in provetta?". Conclude Giaccone: "Gli spunti per conoscere meglio le carni fresche ci sono tutti e ci sono anche motivi di discussione"
10 settembre 2013

(fonte s.i.ve.m.p. veneto)

Pagina 13 di 13