Visualizza articoli per tag: alimentazione

Sabato, 12 Settembre 2015 10:43

Cucina ed Eros: ecco i cibi killer del desiderio

Una serata romantica inizia soprattutto dalla tavola, quindi fate attenzione ad alcuni cibi che potrebbero risultare nemici del desiderio.

Di Chiara Marando – Sabato 12 Settembre 2015 -

Il connubio cucina-eros è da sempre uno di quegli argomenti che attira l’attenzione, poco importa se i cibi consigliati abbiano realmente proprietà afrodisiache: ciò che conta è il risultato.

Ma quello che raramente viene detto, è che esistono alcuni alimenti che del sesso sono veri e propri nemici, e non si parla solo di aglio o cipolla cruda…sarebbe troppo facile e riduttivo.

Il vero rischio per la perfetta riuscita di una cena romantica non si trova esclusivamente in aromi e sapori forti e persistenti, ma si nasconde anche nei piccoli dettagli. Le cause vanno oltre i semplici effetti fisiologici:  quantità e modalità di assunzione sono determinanti. Quindi, via libera ad un pasto curato e ricercato ma senza esagerare, pena la palpebra calante istantanea.

Lo stesso problema di sonnolenza precoce può essere provocato dalla carne rossa, prelibatezza gustosa e succulenta, purtroppo difficoltosa da digerire. Questo riduce drasticamente le idee per un secondo appetitoso, ma può salvare il dopocena.

france-605450 640

Stesso discorso per i formaggi che, seppur stuzzicanti, lasciano un senso di pesantezza che sarebbe meglio evitare. Certamente, se serviti come aperitivo, magari accompagnati con qualche composta originale, non avranno altra colpa se non quella di deliziare il palato e stimolare l’appetito.

Attenzione anche alle diverse cucine tipiche tradizionali. Già, proprio quelle tanto goderecce e capaci di allietare una serata in compagnia, basti citare la Bagna Caôda piemontese, la Ribollita toscana oppure il Macco di fave siciliano.

Tra gli insospettabili anche un alimento che non può mancare fra gli ingredienti della cucina vegana: il Tofu. La realtà è che, seppur ottimo dal punto di vista nutrizionale, contiene sostanze come i fitoestrogeni responsabili di ridurre il livello di testosterone.

Come già detto, a fare la differenza sono anche le modalità e le quantità con le quali il menù viene affrontato. Infatti, più per una questione psicologica che per un effettiva reazione corporea, i cibi troppo leggeri non incontrano il favore degli uomini perché richiamano immagini eccessivamente salutiste e tutt’altro che sexy. Bandite quindi le insalatine, i germogli di soia, i passati di verdura e gli ortaggi al vapore serviti al naturale.

romantic-744760 640

Ed ora il vino, piacevolmente inebriante se gustato con moderazione, ma vero killer dell’eros quando bevuto alzando troppo il gomito. La spiegazione è semplice: l’alcool ha un effetto inibitorio sulle strutture cerebrali quindi, a dosi ridotte, un bicchiere di vino riesce a lenire lo stato d’ansia provocando un temporaneo incremento della libido in persone solitamente più timide. L’eccesso, al contrario, può determinare l’effetto opposto, deprimendo lo stato fisico generale. Inutile dire che la reattività sessuale è inclusa nel fenomeno.

A stilare una lista completa dei cosiddetti cibi-assassini del desidero è stata la nutrizionista Elouise Bauskis: “Il cibo che consumiamo può influenzare la vita sessuale in direzione sia positiva che negativa. In genere il cibo fresco, la frutta e la verdura colorate aiutano a dare le maggiori opportunità di migliorare l’umore ed incrementare in maniera naturale i livelli di energia. Ma, nella scelta, anche i meccanismi digestivi svolgono un ruolo fondamentale”

chocolate-183543 640

Nella sua black-list spuntano anche hot dog e patatine fritte, eccessivamente elaborate e dall’alto indice glicemico, liquirizia, che sembra abbassare i livelli di testosterone, broccoli, troppo amici dell’intestino e addirittura la cioccolata, che rimane uno degli alimenti sensuali per eccellenza, ma è preferibile se fondente al 70%.

Focus sull'alimentazione ma anche qualche piccolo accorgimento che evita sofferenze al nostro fisico che in estate non è detto che si rilassi. -

Parma, 8 agosto 2015 - A.K. -

Le ferie sono la panacea per tutte le cose negative che accumuliamo durante l'anno. Ma spesso, presi dalla voglia di divertirci e godere delle vacanze, non ci rendiamo conto che il nostro fisico può anche non beneficiare dell'estate e gli creiamo inconsapevolmente tensioni. Può davvero essere sotto stress, mancare di qualche elemento che lo aiuterebbe a star realmente bene. Portiamo con noi questo vademecum con alcuni basilari consigli del dott. Mario Mariotti, vice presidente della Scuola di Medicina estetica Agorà di Milano e Direttore scientifico di Unika Medical SPA di Cremona.

1. Occhio agli occhi!

Non sottovalutare il benessere degli occhi: vanno protetti dall' 'interno', insieme alla cute e occorre la luteina.
Si tratta di un carotenoide antiossidante che il nostro organismo non produce da solo e quindi va assunto con l'alimentazione. Secondo una ricerca dell'Università di Napoli essa esercita un ruolo protettivo per gli occhi ed incrementa l'idratazione e l'elasticità cutanea. In abbondanza dunque cavolo verde, rapa, verza, spinaci, broccoli, piselli, lattuga, radicchio, basilico, prezzemolo, rucola, cavolini di Bruxelles, porri.

2. In estate ci gonfiamo!

Con i primi caldi si ripresenta la ritenzione idrica all'addome, alle cosce e alle caviglie. Per combattere la sua comparsa occorre prima di tutto fare più movimento: camminare molto, salire e scendere le scale, andare in bicicletta. Bere una buona tisana regolarmente aiuta ad eliminare i liquidi e a riequilibrare i sali minerali. Equiseto, ortica, tarassaco, bardana, uva ursina, barba di mais e gramigna sono le erbe più indicate.

3. Non mangiare tutto perché pensi di bruciarlo!

In estate la nostra alimentazione deve essere modificata rispetto ai mesi più freddi, perché si riduce il fabbisogno calorico mentre aumenta la necessità di introdurre più acqua, vitamine e minerali. No, quindi, a cibi pesanti e troppo elaborati e sì a cibi prevalentemente crudi e leggeri. Indispensabile bere almeno 2 litri di acqua al giorno e consumare prevalentemente verdura (pomodori, carote, cetrioli e melanzane), frutta (ananas, anguria e frutti di bosco), cereali, carni bianche e the verde.

4. Il miracolo della vitamina D si compie sotto il sole.

E' fondamentale per la salute umana. Oltre alle note azioni sul metabolismo osseo, svolge numerose altre funzioni preventive: regola il sistema immunitario, protegge la parete delle arterie, ha un'azione di prevenzione dei tumori. Viene prodotta grazie all'esposizione solare e svolge un'azione di protezione anche delle patologie da raggi UV. Spesso ne siamo carenti, quindi risulta molto utile una sua integrazione, dopo averla dosata nel sangue con un semplice prelievo.

5. L'integrazione alimentare salva da tante patologie.

Pochi integratori assunti regolarmente potrebbero prevenire alcune malattie croniche e contrastare l'invecchiamento cellulare. In primis tutte le vitamine derivate dalla frutta e dalla verdura; esse hanno la funzione di regolare il metabolismo di tutte le nostre cellule. Gli acidi grassi insaturi omega 3 sono in grado si prevenire aritmie cardiache, ridurre l'infiammazione, abbassare il colesterolo e la pressione arteriosa. La vitamina D previene le fratture, regola il metabolismo ed il sistema immunitario e modula l'infiammazione. Avrebbe inoltre un'azione di prevenzione del cancro. Ancora il cacao, il thè verde e la melagrana sono potenti anti-ossidanti; la cannella regola la glicemia, la curcuma è un potente antiinfiammatorio, la liquerizia aiuta a contrastare lo stress e lo zenzero è un valido aiuto per ridurre il colesterolo.


Il penultimo appuntamento della rassegna "Educare e Nutrire: dialogo tra sapori e territorio", promosso dal Comitato ExpoMore di Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Palatipico e Ufficio Scolastico Provinciale ha avuto come protagonista "l'oro nero" di Modena.

Di Manuela Fiorini – Modena, 8 maggio 2015
E' famoso in tutto il mondo, è il più amato, ma anche il più imitato. L'Aceto Balsamico di Modena è stato il protagonista della tavola rotonda, ospitata nella Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena, lo scorso 7 maggio, nell'ambito del ciclo di incontri "Educare e Nutrire: dialogo tra sapori e territorio" promossi dal Comitato ExpoMore dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Palatipico e Ufficio Scolastico provinciale.

in pagina


E proprio l'oro nero è stato il protagonista di un piacevole viaggio tra gusto, eccellenza, forza del brand, tradizione e legame con il territorio. Proprio per tutelare questo gustoso e prezioso prodotto, quasi 50 anni fa è nata la Consorteria del Balsamico, associazione no profit che, dai 14 soci iniziali, ne conta oggi circa 1000. E, siccome, dietro a un grande prodotto c'è anche una grande storia da tutelare e tramandare, a Spilamberto è sorto anche il Museo del Balsamico. Ospitato in una villa del Settecento, questa curiosa realtà può vantare ben 10.000 visitatori all'anno, provenienti dall'Italia e dall'estero.
"Dietro alla produzione dell'Aceto Balsamico", ha ricordato Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, "c'e la storia delle famiglie e del territorio, che, dalla fermentazione del mosto d'uva, seguendo un rigido disciplinare, spostano in botti sempre diverse l'aceto per sottoporlo al processo di invecchiamento". Gozzoli ha ricordato poi l'episodio in cui Francesco Aggazzotti, primo sindaco di Formigine dopo l'Unità d'Italia, nel 1862, rispondendo a una lettera in cui gli si chiedeva come si fa a fare il Balsamico, spiegò quei procedimenti che, ancora oggi, fanno parte del disciplinare.

Presente alla tavola rotonda anche Cesare Mezzetti di Acetum, una delle realtà più grandi e significative per quanto riguarda la produzione del Balsamico con la produzione di 10.000 bottiglie all'anno, principalmente di Aceto Balsamico di Modena IGP, di uso quotidiano più comune e apprezzato dal pubblico non specializzato. Una produzione minore, invece, è riservata all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, fedele alla produzione tradizionale, con quotazioni che possono raggiungere cifre ragguardevoli e che hanno fatto di questo prodotto un vero e proprio brand, che ha portato il nome di Modena in tutto il mondo.

Mauro Battaglia, moderatore dell'evento, ha sottolineato quanto l'Aceto Balsamico sia uno dei prodotti più imitati al mondo, persino nella forma della bottiglietta, che mira a trarre in inganno il consumatore.
L'incontro, al quale hanno partecipato numerosi gli studenti dell'Istituto L.Spallanzani di Castelfranco Emilia, si è concluso, naturalmente, con una degustazione di Aceto Balsamico DOP di Modena.

Il prossimo e ultimo appuntamento con il ciclo di incontri Educare e nutrire è previsto per il 14 maggio, dalle ore 15, presso la Fondazione Marco Biagi, il Largo Marco Biagi 10, a Modena e avrà come tema "La Carne, primo alimento dell'uomo?"

(A seguire Galleria immagini di Claudio Vincenzi)

Pubblicato in Agroalimentare Modena
Domenica, 03 Maggio 2015 10:00

Expo. Inventata la pizza dimagrante

Messi a punto dei prodotti da forno che, grazie a uno speciale complesso prebiotico, aiutano a stare in forma e prevengono il tumore al colon.

di A.K. Parma  - Promette di fare miracoli e si farà apprezzare all'Expo: è la pizza dagli effetti miracolosi che è stata messa a punto da un team di esperti.
La scoperta viene dal sud, la terra madre del prodotto più amato, e promette di fare il giro del mondo, a partire dall'evento di Milano.

La pizza stupefacente sarà leggera, antiossidante e assolutamente naturale.
Non solo sarà più digeribile ma avrà proprietà che fanno bene alla nostra salute, potendo prevenire il tumore al colon. E non si tratterà solo di pizza, anche di pane, cracker e dolci.

Lo scopritore di questa meraviglia per la pancia è il ricercatore Domenico Terenzio: «Si tratta di un complesso prebiotico-antiossidante brevettato in collaborazione con il prof. Luca Rastrelli, ordinario di chimica degli alimenti presso l'Università di Salerno e Chiara Parisella, laureanda di Fondi in scienze biologiche presso l'Università di Tor Vergata a Roma».



Quella che entra in gioco nel complesso brevettato, spiega il ricercatore, è una sostanza di riserva prodotta dal carciofo e dalla cicoria, l'inulina. Tale sostanza è un polimero formato da unità di fruttosio ed è una fibra prebiotica: aiuta la giusta funzionalità intestinale, previene il cancro al colon e riduce l'assimilazione degli zuccheri (dunque indicato per diabetici) senza apportare potere calorico. «Il complesso brevettato - spiega il Dott. Terenzio - può essere impiegato come ingrediente con funzione addensante e volumizzante per numerose ricette, in particolare per i prodotti da forno, gelati, pasticceria dolce e salata. Il gel risultante dalla lavorazione di questa fibra è simile al grasso ma non viene assimilato dal nostro organismo; ha pertanto un sapore neutro e nessun impatto sulle proprietà sensoriali».

I prodotti ottenuti con questo complesso non solo non avranno niente di innaturale ma comprendono, inoltre, tra i diversi composti nella sua formulazione, vitamina B12 e selenio in grado di apportare ai singoli prodotti alimentari delle particolari proprietà benefiche per l'organismo. La vitamina B12, infatti, è contenuta negli alimenti di origine animale (i vegetariani non ne assumono) e secondo alcuni studi previene il declino delle facoltà intellettive. Il selenio, invece, stimola il sistema immunitario ed è un forte antiossidante (migliora l'elasticità della pelle), proteggendo anche dai rischi di ictus e dalle malattie cardio-vascolari.



Questa farina dai benefici effetti approderà prima a Milano all'Expo e poi negli USA, dove pizza rimane un sinonimo di "italiana genuinità".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 19 Aprile 2015 10:55

Dimagrire col cioccolato e poi mantenere il peso.

Che il cioccolato fosse un'amico dell'umore era noto a tutti, più recentemente abbiamo scoperto che fa bene alla memoria e ora addirittura contribuisce alle performance delle diete.

di LGC Parma, 16 aprile 2015 –
Golosi di tutto il mondo potete tirare un sospiro di sollievo soprattutto se, come capita a quasi il 50% della popolazione, siete sovrappeso e lottate con le diete.

Recenti studi avevano dimostrato che il cioccolato, oltre a stimolare le endorfine che agiscono sull'organismo come analgesici e regolatori dell'umore, è in grado di ringiovanire la mente di oltre trent'anni. 
"I flavonoidi gli antiossidanti contenuti nei chicchi di cacao, possono far tornare la memoria di una persona di 60 anni a quella di un trentenne o di un quarantenne", spiegano gli studiosi della Columbia University.

Ma non è tutto, come spiega Paola Magni dalle colonne di Lifegate, se abbinato ogni giorno a un regime dietetico povero di carboidrati, il cioccolato fondente aumenta del 10 per cento gli effetti dimagranti della dieta. E li mantiene nel tempo.
Una tesi sostenuta dalla ricerca condotta dall'Istituto di dietetica e salute di Mainz, pubblicato sulla rivista International Archives of Medicine che mette in luce come, aggiungendo alla dieta quotidiana 42 grammi di cioccolato nero all'81 per cento di cacao, si registra una perdita di peso superiore del 10 per cento rispetto alla classica dieta che bandisce il cioccolato. I ricercatori tedeschi hanno esaminato tre gruppi di soggetti compresi tra i 19 e i 67 anni ai quali è stata somministrata una dieta a base di carboidrati (primo gruppo), il secondo gruppo invece è stato sottoposto alla medesima dieta del primo ma integrata con 42 grammi di cioccolato all'81% di cacao al giorno. Il terzo gruppo, come ovvio, era il gruppo di controllo e non ha seguito alcuna dieta.

Alla fine del percorso di monitoraggio, i soggetti del primo e secondo gruppo avevano tutti perduto peso, cosa che non è avvenuto nel gruppo di controllo. La sorpresa è stata che quelli del gruppo dei "golosi" avevano perduto mediamente il 10% di peso in più rispetto ai componenti dei "forzati della dieta." Non solo si è riscontrato una maggiore perdita ponderale nel gruppo degli assuntori di cioccolato ma in questi soggetti, una volta interrotta la dieta, hanno mantenuto il peso cosa che invece non è accaduto nel primo gruppo.

Una questione di non poco conto poiché credo sia accaduto a molti di avere avuto la necessità o la volontà di ridurre il peso sottoponendosi a rigorose e, diciamolo pure, noiose diete per poi osservare come, in brevissimo tempo, il peso iniziale si riproponga inesorabilmente sull'ago della bilancia.

Parte a Serramazzoni "Alla Tua salute" un percorso formativo di contrasto al doping e di promozione di sani stili alimentari. Il progetto, unico a livello nazionale analizzerà i comportamenti a rischio e promuoverà interventi di contrasto e prevenzione -

Modena, 25 marzo 2015 -

Parte a Serramazzoni il percorso formativo rivolto agli allievi dello Ial Scuola alberghiera, sul tema "Contrasto al doping" curato dal Servizio Medicina dello Sport di Modena e promosso dall'Amministrazione Comunale di Serramazzoni. Un gruppo di studenti del II e III anno dell'istituito potrà seguire un percorso con il quale conoscere tempi e modi di un' adeguata alimentazione per qualità, quantità e tempi di assunzione in relazione agli impegni sportivi, senza trascurare il gusto ed il piacere del cibo nelle diverse occasioni della giornata.

Il progetto, denominato "Alla tua Salute", avrà una durata pluriennale con l'obiettivo di definire programmi alimentari alternativi, di promuovere fra i giovani campagne di prevenzione e di incitare a comportamenti virtuosi contro l'uso di sostanze dopanti e l'abuso di integratori proteici a effetto stimolante. "Si tratta di un progetto dalle elevate potenzialità educative e formative, accolto dallo Ial - spiega il consigliere delegato alla formazione professionale e politiche giovanili Marzia Cipriano - che grazie alla proposta dell'Ausl potrà essere sviluppare a Serramazzoni. L'Ausl di Modena ha infatti scelto il nostro territorio come capofila del progetto, che è sperimentale e unico a livello regionale e nazionale".

Qualche giorno fa, dopo un primo incontro tenutosi a novembre, si è svolto a Serra un tavolo di lavoro tra gli esperti e dirigenti del Servizio Medicina dello Sport di Modena e del Centro Regionale Antidoping, referenti del Distretto Ausl di Pavullo e dei Luoghi di Prevenzione di Modena, insieme all'Amministrazione Comunale, nel quale è stato impostato il calendario degli incontri didattici e delle attività che solleciteranno i ragazzi a riflettere sulle proprie possibilità, sulla sana alimentazione e sull'inutilità del ricorrere a metodi illeciti per migliorare le proprie prestazioni sportive.

"E' un'occasione per riflettere sul fenomeno del doping, associato comunemente ai soli atleti professionisti - commenta il dott. Ferdinando Tripi, Direttore del Servizio di Medicina dello Sport di Modena - trascurandone la diffusione estesa in contesti spesso poco considerati". Il progetto si svilupperà sull'analisi dei comportamenti a rischio e la promozione di interventi di contrasto e prevenzione, che avverrà attraverso l'apprendimento di sane abitudini alimentari e con la verifica dello stato di salute degli atleti con analisi volontarie.  

Alla fine di maggio sarà realizzato a Serramazzoni un convegno, rivolto agli istruttori di palestre della Provincia e alla associazioni sportive del territorio. Al termine del convegno gli studenti dello Ial proporranno una degustazione, anche attraverso una dimostrazione pratica, di ricette create da loro; pasti rapidi da preparare, nutrienti e alternativi agli integratori, per una corretta alimentazione durante la pratica sportiva. "Il percorso didattico e il progetto nel suo complesso, che partirà dagli studenti dell'alberghiero – conclude Marzia Cipriano - potrà avere un' ampia risonanza anche sul territorio, coinvolgendo atleti, studenti e giovani cittadini".

Il progetto complessivo prevede un programma alimentare alternativo e più salutare, la predisposizione di materiale divulgativo e promozionale con il sostegno dei social network e di siti internet dedicati, fino alla produzione di un "Ricettario dello sportivo" a cura degli studenti. Gli stessi allievi, infine, durante il prossimo anno scolastico, proseguiranno la formazione e si cimenteranno come peer educator, ovvero come educatori alla pari, nelle società sportive e, soprattutto, nelle scuole.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Serramazzoni)

Domani, Martedì 24 marzo, alle ore 21.00 incontro al Centro Mavarta di via Piave con l'agronomo ed economista Andrea Segrè dal titolo "L'oro nel piatto: valore e valori del cibo. Viaggio alla scoperta dell'oro che abbiamo nel piatto senza saperlo".-

Reggio Emilia, 23 marzo 2015 -

Dopo un saluto del sindaco Marcello Moretti sarà l'assessore all'Ambiente Sonia Robuschi a moderare la serata.
L'incontro è ispirato all'ultimo libro di Segrè scritto con Simone Arminio. Sprecare significa gettare il cibo nella spazzatura ma anche mangiare cibo spazzatura: il primo danneggia la salute della natura, il secondo nuoce alla salute dell'uomo. Entrambe sono legate fra loro, come al rapporto ambiente-uomo, risorse-consumi, ecologia-economia. Relazioni viziate, da cambiare. Non solo con la filosofia del cibo lento, della filiera corta, del chilometro zero. Onde corte, che increspano il mare in superficie. Senza però modificare le grandi correnti. Per nutrire il pianeta, l'unica strada è ridare valore al cibo.

Ma quale cibo? Quello medio, né troppo basso né troppo alto. Un percorso che diventa un viaggio nei luoghi dove passa il cibo medio: dallo studio agricolo al mercato ortofrutticolo, dall'industria alimentare al supermercato, dal parco tematico all'esposizione universale. Per arrivare alla scuola: un (p)assaggio fondamentale. L'educazione alimentare serve a comprendere il valore del cibo, imparando a fruire invece che consumare, a evitare gli sprechi e i falsi miti degli spadellatori televisivi.

Andrea Segrè insegna presso l'Università di Bologna dove è direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari. Ricopre la carica di presidente Last Minute Market Spin-Off Accademico e del Centro AgroAlimentare di Bologna. Ha scritto, tra gli altri, i libri "Vivere a spreco zero", "Lezioni di ecostile. Consumare, crescere, vivere", "Economia a colori". È promotore della campagna "Un anno contro lo spreco". Nel 2012 gli è stato conferito il premio Green Award dal Parlamento Europeo.
L'incontro rientra nel progetto della "Settimana Energetica", ideato dal Comune di Sant'Ilario d'Enza – Assessorato all'Ambiente, che coinvolge i ragazzi delle scuole primarie e secondarie in un percorso completo e coinvolgente sulle principali tematiche ambientali: alimentazione, energia e rifiuti.

Info: 0522 902863 – www.comune.santilariodenza.re.it

(Fonte: ufficio stampa Comune di Sant'Ilario)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 6 - 8 febbraio 2015

SOMMARIO

Anno 14 - n° 6 08 febbraio 2015 (allegato Formato PDF)

1.1 editoriale Il "califfato" sfida il mondo.
2.1 export Prendere esempio dal vino... Uno Studio Sapienza analizza il successo di Grandi Marchi
2.2 riconoscimenti Festeggiata a Reggio la Nazionale del Parmigiano Reggiano
3.1 cereali Cereali, logiche ancora poco interpretabili. Continuano a scendere i noli.
4.1 Lattiero caseario Nuova frenata per il latte spot e per il burro
5.1 Quote Latte Latte e Quote - La proposta dell'assessore Caselli a sostegno degli allevatori italiani.
5.2 benessere animale EFSA e benessere animale. Prorogati i termini.
5.3 Alimentazione e salute Il cibo per prevenire e curare, anche l'influenza.
6.1 Mercati cereali Noli sempre più giù
8.1 suini Suini: la deflazione entra nelle stalle.

 

Domenica, 21 Dicembre 2014 10:45

Allergeni, dal FIPE un software per i ristoranti.

Un programma facilita l'identificazione degli allergeni contenuti nei piatti preparati prodotto da FIPE e posto a disposizione degli aderenti attraverso gli uffici territoriali.

di LGC Parma, 16 dicembre 2014 -
Le allergie alimentari, risposte immunitarie alle proteine presenti nei cibi e che il corpo ritiene erroneamente dannose, costituiscono un importante problema di salute di sempre maggiore rilevanza. I sintomi possono includere, per esempio, il rigonfiamento di labbra, lingua e palpebre, prurito, asma, stordimento, nausea, gastroenterite, orticaria e dermatite e, nel caso peggiore, si può arrivare a shock anafilattico e successiva morte.

Un problema in crescente aumento seppure la percezione sia notevolmente superiore alla realtà. Il 25% della popolazione ritiene di avere sensibilità a qualche prodotto alimentare mentre al contrario solo il 5-8% dei bambini e il 2-3% degli adulti soffre di questi disturbi alimentari.

Per difendere i consumatori è diventato obbligatorio, dallo scorso 13 dicembre, dichiarare in modo ben visibile gli elementi costituenti gli alimenti somministrati nei ristoranti, nei bar e nelle mense.

Al momento attuale, fa sapere la FIPE (Federazone Italiana Pubblici Esercizi), però, mancano ancora due provvedimenti di natura legislativa e una circolare interpretativa che possano fare chiarezza completa sull'argomento e precisare adempimenti e sanzioni.

Per venire incontro alle denunciate difficoltà dei ristoratori, Fipe-Confcommercio ha realizzato un software e lo ha messo a loro disposizione per il tramite delle associazioni territoriali.

Tale programma facilita l'identificazione degli allergeni contenuti nei piatti preparati. Poiché fra le indicazioni che il nostro Governo non ha ancora fornito rientra anche la modalità esatta di comunicazione al cliente sugli allergeni presenti, al momento è previsto che l'elenco degli allergeni debba essere realizzato comunque in forma scritta.

In base a un sondaggio realizzato dal centro studi Fipe, risulta che la modalità più adeguata per informare il cliente per il 36% dei ristoratori è la comunicazione a voce. Il 23,7% ritiene più opportuno inserire una nota all'interno del menu, mentre il 12% del campione preferirebbe che fosse il cliente a comunicare le allergie o le intolleranze alimentari; un altro 12% ritiene più opportuno predisporre un documento specifico, cioè una sorta di libro degli allergeni.

Sta di fatto che, a giudizio di Fipe, occorrerebbe lasciare all'esercente la scelta di come comunicare alla propria clientela gli allergeni presenti nel menu.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Sabato, 04 Ottobre 2014 11:12

“Cucina di recupero” da veri chef

Di Chiara Marando – 04 Ottobre 2014

Chi lo dice che per preparare un pasto coi fiocchi siano necessari ingredienti ricercati oppure perfettamente dosati? La cucina, come tutte le arti, è fatta anche di sentimento ed improvvisazione, inutile pensare che sia soltanto pura tecnica e perfezione. Quindi spesso basta un tocco di fantasia in più per creare dal nulla, o quasi, ricette da leccarsi i baffi.

A tutti sarà capitato di tornare a casa, aprire il frigorifero e farsi invadere dallo sconforto perché, come si dice in questi casi, ad aspettarvi  “c’era solo l’eco”. Il trucco però c’è e sta nell’ingegnarsi. Vi è rimasto un misero zucchino, una cipolla, due uova e poco di più? Niente paura, basterà far rosolare la cipolla con lo zucchino tagliato a rondelle, sbattere le uova con sale, pepe, un po’ di Parmigiano Reggiano e pangrattato, amalgamare il tutto e cuocerlo in una padella a fuoco vivace con il coperchio. Ne risulterà una frittata golosa che, grazie al pangrattato, somiglierà ad un tortino.

frigo-

Ma questo è solo un semplicissimo, e più che rapido, esempio di quello che si può fare con gli avanzi, perchè la cosiddetta “cucina di recupero” può riservare piacevoli sorprese al palato ed al portafoglio, evitando inutili sprechi. E poi diciamolo, una piccola pausa dai banchetti, dal dover preparare tutti i giorni piatti elaborati, ci vuole proprio.

Non ci crederete ma  dal nulla si possono cucinare delle tartine veloci, bastano del pane, un po’ di salume e formaggio, non importa la tipologia, ed ancora riutilizzare la pasta facendone una sempre ottima frittata oppure amalgamarla a pomodoro e scamorza per trasformarla in un delizioso sformato. Se vi è avanzato del pollo allora avanti con la creatività ed aggiungetelo ad una insalata mista, oppure frullatelo con la maionese ed i capperi per una sfiziosa bontà da spalmare sul pane, ed ancora fatene dei bocconcini croccanti impanati e fritti.

cream-cheese-181528 640-horz

I veri gourmet non lo ammetteranno mai, ma più o meno in tutte le cucine, ben nascoste, ci sono le zuppe in brick oppure in scatola, i salva-cena per eccellenza dei momenti più bui. Bene, anche in questo caso il risultato vi sorprenderà se aggiungerete spezie, pane casereccio, verdure oppure speck a listarelle, pochi semplici ingredienti capaci di fare la differenza. Guardate qui

Se desiderate qualche idea appetitosa  in più allora cliccate qui e troverete tante possibili combinazioni, una soluzione diversa per ogni sera oppure per una cena tra amici.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"