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Al via il corso di aggiornamento abilitazione professionale U.N.I.M.A per la conduzione ed utilizzo di trattori agricoli e forestali (c.d. "patentino per il trattore") - che si terrà il 14 ottobre. Al termine verrà rilasciato l'attestato di frequenza.

14 ottobre 2014

I° sessione dalle 8,30 alle 12,30
II° sessione dalle 14,30 alle 18,30

Il corso si tiene presso la sala corsi di U.N.I.M.A. PARMA sita in Via Emilia Ovest, 8/b.

U.N.I.M.A. Parma
via Emilia Ovest, 8/B
Tel. 0521 987101 / 986571
Fax 0521 986571
email: info@unimaparma.it web: www.unimaparma.it

 

Pubblicato in Formazione

Al via il corso di aggiornamento abilitazione professionale U.N.I.M.A per la conduzione ed utilizzo di trattori agricoli e forestali (c.d. "patentino per il trattore") - che si terrà il 14 ottobre. Al termine verrà rilasciato l'attestato di frequenza.

14 ottobre 2014

I° sessione dalle 8,30 alle 12,30
II° sessione dalle 14,30 alle 18,30

Il corso si tiene presso la sala corsi di U.N.I.M.A. PARMA sita in Via Emilia Ovest, 8/b.

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14 ottobre 2014

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II° sessione dalle 14,30 alle 18,30

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Ramadori: “L'Italia ha bisogno di incentivi allo sviluppo e non di freni”

 

Il Presidente di UNIMA, Silvano Ramadori, in rappresentanza delle imprese agromeccaniche italiane, chiede con forza al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, di adoperarsi con tutti i mezzi per scongiurare il rischio del taglio alle agevolazioni sul gasolio destinato all'agricoltura.

Secondo autorevoli indiscrezioni pare infatti che nell'odierna riunione (18 aprile 2014 ndr) del Consiglio dei Ministri venga messa in discussione un'agevolazione che ha assunto un carattere strutturale e che ha accompagnato lo sviluppo della meccanizzazione agricola italiana fin dal lontano 1923.

L'Italia ha bisogno di incentivi allo sviluppo, sottolinea Ramadori, e non di freni: togliere l'agevolazione al gasolio agricolo significa mettere in ginocchio settori trainanti del made in Italy e spingere l'agricoltura al di sotto della soglia di marginalità.

Auspicando un ripensamento da parte del Governo su una materia di così forte impatto economico e psicologico, le imprese agromeccaniche chiedono che l'agricoltura italiana non venga ulteriormente marginalizzata rispetto agli altri Paesi europei che ancora credono nel ruolo strategico della produzione primaria.

(Unima 18.04.14)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

 

Il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, nella conferenza stampa di presentazione indetta subito dopo la nomina, ha tracciato una panoramica delle priorità del suo mandato soffermandosi con particolare attenzione sul Piano strategico per l'agricoltura e l'agroalimentare.

 

- UNIMA, 26 febbraio 2014 - 

“Le parole del Ministro costituiscono una importante base di riflessione” ha dichiarato il Presidente di Unima, Silvano Ramadori “perché manifestano l'intenzione di guardare al futuro, più che soffermarsi sulla realtà contingente.”

Secondo il Presidente di Unima, è proprio di un progetto organico e coerente che ha bisogno l'agricoltura: un progetto che si fondi su un nuovo modello di sviluppo che tenga conto del mutato scenario economico in cui si muove la produzione agricola, e delle molteplici figure che vi concorrono da protagonisti nell’ormai indispensabile sistema competitivo.

Bisogna superare, secondo Ramadori, modelli aziendali ormai obsoleti, nei quali l'azienda agricola tradizionale era l'unico soggetto responsabile della produzione: già oggi, ed in seguito in misura crescente, il processo produttivo vede la compartecipazione di diversi attori, dal conduttore del terreno al contoterzista, dall'agronomo all'impresa di gestione globale, che si integrano con i fornitori di mezzi tecnici, con i costruttori di macchine, con le strutture di commercializzazione ed intermediazione, con il credito e con l'industria di trasformazione.

“Gli impegni assunti, già in questa prima fase, dal Ministro Martina” ha aggiunto Silvano Ramadori “delineano una precisa volontà di rinnovare le politiche agricole nazionali che trova il nostro pieno sostegno, in quanto capace di valorizzare tutte le forze e tutte le professionalità che, fin d'ora, stanno portando vera innovazione nell'agricoltura italiana.”

Rinnovando gli auguri di buon lavoro, il Presidente di Unima ha assicurato la propria disponibilità ad incontrare al più presto il nuovo Ministro, per mettere a disposizione del nuovo progetto di sviluppo la professionalità e l'imprenditorialità delle imprese agromeccaniche, principale strumento di innovazione nella produzione agricola.

 

Domenica, 13 Ottobre 2013 08:52

Inquinamento da fitofarmaci, le proposte di UNIMA.



Presentate a Roma le linee guida per la prevenzione dell'inquinamento dei corsi d'acqua dovuto a deriva e ruscellamento – Le proposte del Presidente di Unima, Silvano Ramadori, per la formazione degli operatori professionali.

Roma,  Ottobre 2013 -

Nel "Parlamentino" del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nella mattinata del 3 ottobre è stato presentato al pubblico il Progetto Topps-Prowadis, contro la contaminazione delle acque da agrofarmaci; il progetto, cofinanziato dall'Unione Europea, è partito nel 2005 ed ha visto la partecipazione di 15 Paesi, con ben 12 partners scientifici, suddivisi in 4 gruppi di lavoro.

Quello relativo al Sud Europa è stato coordinato dall'Università di Torino, nelle persone dei professori Paolo Balsari e Aldo Ferrero, che hanno illustrato al qualificato pubblico presente i risultati del lungo lavoro, conclusosi con l'elaborazione delle linee guida che completeranno in chiave operativa il quadro normativo delineato dalla direttiva comunitaria sull'uso sostenibile degli agrofarmaci.

Durante lo svolgersi della ricerca è stato costituito un tavolo tecnico, aperto alle Organizzazioni dei soggetti coinvolti: dai produttori di fitofarmaci e di macchine agricole, fino agli utilizzatori finali, agricoltori e imprese agromeccaniche; in tale ambito operativo, Unima ha portato fin dall'inizio il proprio contributo di idee e di proposte per le diverse fasi del progetto.

Queste hanno riguardato la riduzione dell'inquinamento localizzato, che si verifica in fase di manipolazione e miscelazione, conclusasi nel 2008; la valutazione ambientale dell'irroratrice, terminata nel 2011; la mitigazione dell'inquinamento diffuso, determinato dalla deriva e dal ruscellamento superficiale, le cui conclusioni sono state oggetto della presentazione di oggi.

Nel dibattito che ne è seguito, il Presidente di Unima, Silvano Ramadori, ringraziando i relatori per il taglio pratico impartito alle linee guida, ha detto di condividere lo spirito e gli obiettivi del progetto, nella consapevolezza che le imprese agromeccaniche sono portatrici di una innovazione che si rivolge ad un'agricoltura che, pur essendo sostenibile, deve rimanere competitiva sul mercato globale.

Sarebbe auspicabile, ha proposto Ramadori, giungere ad una classificazione delle macchine in relazione alla propria capacità di rispettare i parametri ambientali, in grado di orientare l'utilizzatore nell'acquisto della macchina o in sede di valutazione del contoterzista.

Il Presidente, rendendosi conto della necessità di trasferire i concetti ispiratori del progetto alla base associativa, ha proposto la realizzazione di corsi a livello regionale per la formazione dei tecnici formatori per il trasferimento delle idee per l'applicazione dei contenuti a livello pratico.

Riguardo al finanziamento di queste iniziative, Ramadori ha suggerito di ricorrere ai fondi derivanti dal prelievo operato sul prezzo dei prodotti fitosanitari, auspicando che la riforma del Fondo europeo per lo sviluppo rurale preveda un sistema di formazione regionale aperto a tutti i soggetti protagonisti nel sistema agroalimentare, dove il ruolo più importante nella tutela del territorio, almeno sulle grandi colture, è oggi appannaggio delle imprese agromeccaniche.

U.N.I.M.A.
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