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Martedì, 27 Dicembre 2022 07:49

ADBPO - Rinaturazione del Po e sicurezza idraulica

 Si chiudono con un boom di presenze gli incontri di presentazione del Piano di Rinaturazione del Po, ma torna di stretta attualità in tutte le comunità anche il tema della sicurezza idraulica

Istituzioni, università, associazioni, imprese e semplici cittadini interessati hanno contribuito ad integrare con le loro proposte il maxi progetto da 357 milioni di euro dell’Autorità del Fiume Po inserito nel PNRR nel corso dei 7 incontri organizzati nelle 4 regioni coinvolte. Il Segretario Generale Bratti riporta però l’attenzione anche sulle necessità inderogabili che riguardano la sicurezza idraulica che ad oggi restano non finanziate

Giovedì, 22 Dicembre 2022 08:22

AIPo: obiettivo navigazione sostenibile

Transitano sempre con maggior frequenza, grazie all’innalzamento dei livelli idrometrici, alcune imbarcazioni nel tratto medio del Po (Cremona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Mantova verso il Delta).

All’indomani di un percorso capillare di condivisione progettuale con le Regioni del bacino l’Autorità del Fiume Po ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili le proposte per concretizzare tutte le azioni propedeutiche ad integrazione delle opere infrastrutturali prioritarie e sostenibili volte a compensare il deficit idrico nelle aree che hanno evidenziato le maggiori carenze

Parma, 20 novembre 2022 - Alle ore 17:30 circa della serata del 19 novembre 2022, è giunta una segnalazione alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Fidenza, da parte di un ventenne Bresciano, il quale era disperso nei campi a ridosso del fiume Po, insieme a due amici.

Pubblicato in Cronaca Parma

Migliora leggermente il contesto generale anche per il calo degli utilizzi, ma le temperature più alte dal 1950 e le scarse precipitazioni pesano notevolmente in alcune aree del distretto Padano che rimane in situazione di severità idrica media. Alta l'attenzione sugli affluenti Appenninici in costante stress ambientale dove soffrono habitat e biodiversità.

Pubblicato in Ambiente Emilia

Egregio Direttore,

Martedì sera, 30 agosto, la trasmissione “Fuori dal Coro” condotta, su Rete4, da Mario Giordano, ha trasmesso un servizio dedicato ai cambiamenti climatici. Servizio che ha compreso anche una brevissima intervista al sottoscritto, ma che in realtà mi ha lasciato sbalordito. E’ giusto e doveroso infatti che la gente, almeno chi è dei nostri territori, conosca gli antefatti e come sono andate le cose., che ora vado a descrivere.

Il giorno venerdì 26 agosto, a Polesine Zibello, è giunto l’inviato (che volutamente non voglio citare) della trasmissione “Fuori dal Coro”, col quale si era concordata una intervista sul Grande fiume nel corso della quale si sarebbe parlato dei borghi scomparsi, nel corso dei secoli, per erosione del fiume Po, su tutti Polesine di San Vito. Questo ha significato, per il sottoscritto, restare a totale ed esclusiva disposizione della troupe televisiva dalle 10 alle 16. Ha significato anche tenere impegnate altre due persone: l’amico professor Davide Persico, sindaco di San Daniele Po e docente all’Università degli Studi di Parma, che, con grande disponibilità ha dedicato quasi un’ora del suo tempo all’intervista richiesta (per inciso) dall’inviato e l’amico Maurizio Gobbi che, con altrettanta disponibilità, ha messo a disposizione la sua imbarcazione per portare la troupe a vedere le mura di Polesine di San Vito.

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Mura di Polesine di San Vito - foto di Paolo Panni

Giusto far notare che, sia il sottoscritto che gli amici Persico e Gobbi hanno tolto tempo ad impegni professionali e personali per essere a disposizione di chi aveva richiesto il loro intervento.

Tra le altre cose (particolare di non poco conto), nel corso delle interviste, sia il sottoscritto che il professor Persico, a proposito di cambiamenti climatici, hanno evidenziato come questi siano in buona parte dovuti alle azioni dell’uomo.

Intorno alle 16 le registrazioni si sono concluse con la promessa che il servizio sarebbe appunto andato in onda martedì 30 agosto, durante la trasmissione succitata.

Premesso che nessuno si sarebbe ovviamente aspettato ore di reportage, era comunque legittimo attendersi un servizio realizzato con professionalità e, soprattutto, capace di comunicare il senso delle interviste rilasciate.

Il risultato è stato invece sconfortante e, me lo consenta, vergognoso. E’ stata trasmessa solo una brevissima intervista al sottoscritto estrapolando una piccola chicca storica cinquecentesca. Tutto il resto è finito nel nulla. Censurato Polesine di San Vito, censurata integralmente e totalmente l’intervista rilasciata dal professor Persico, censurata anche la trasferta in barca resa possibile grazie alla disponibilità di Maurizio Gobbi.

Nel complesso ne è uscito un servizio, sul quale preferisco non spendere alcun commento, in cui il conduttore ha voluto far emergere una interpretazione, evidentemente tutta sua (o dei suoi editori?) secondo la quale i cambiamenti climatici ci sarebbero sempre stati e sarebbero dovuti solo all’opera della natura.

Ora, premesso che ognuno è libero di pensarla come crede, e premesso che se il signor Giordano intende essere “fuori dal coro” è libero di starci, è altrettanto vero che censurare ciò che evidentemente non piace e tenere per buono solo ciò che fa comodo, è un comportamento che di professionale non ha nulla, ben lontano da quei valori di correttezza ed onestà che dovrebbero albergare nell’animo di chiunque.

Per inciso è anche bene rimarcare che l’inviato della trasmissione televisiva, pur essendo in possesso dei contatti sia del sottoscritto che del professor Persico, si è ben guardato, prima e dopo la trasmissione, dall’avvertirci dei tagli operati e del senso che avrebbe voluto dare al suo servizio. Per carità, non era dovuto avvertirci; trattasi sempre di correttezza ed onestà (soprattutto personale più ancora che professionale). Nulla di più.

Se poi il conduttore ed i suoi inviati sono abituati a legare l’asino dove vuole il padrone, si tratta di una loro libertà, lontana comunque anni luce dal mio modo di agire e di pensare. Preferisco restare un “battitore libero” (pagandone anche le eventuali conseguenze) piuttosto che legare l’asino dove vuole qualsiasi padrone. Ma per strada, come sul fiume, continuo ad andare con fierezza ed a testa alta.

Mi si consenta infine una considerazione (che rientra sempre nel campo delle libertà personali). Da almeno due anni mi rifiuto categoricamente di seguire il cosiddetto mainstream televisivo (convintissimo del fatto che molte informazioni, comprese quelle sui fatti più importanti, compresi quelli relativi alla pandemia, siano pilotate e montate ad arte, lo dimostra il fatto che di certi argomenti parlano sempre e solo i soliti noti): preferisco di gran lunga una camminata sugli spiaggioni o tra i boschi del Po. Anche questo episodio accaduto in questi giorni mi ha dato conferma del fatto di aver ragione.

Paolo Panni, Eremita del Po

Pubblicato in Ambiente Emilia

Situazione permane ancora critica, ma arriveranno nuove piogge nei prossimi giorni

Pubblicato in Ambiente Parma
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