Mercoledì, 31 Maggio 2023 06:15

“Chi ti ama ti protegge”

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Parma 30 maggio 2023 dalle ore 15:00 a Palazzo Giordano, sede della Provincia -   

“Chi ti ama ti protegge” incontro su screening cardiaco da zero ai 14 anni.  Prosegue il tour nazionale #DifesaMinori per richiedere un accertamento su dati allarmanti.

Parma, 30 maggio 2023. “ Chi ti ama, ti protegge”, l’evento itinerante di sensibilizzazione promosso dal Comitato nazionale #DifesaMinori, arriva  a Parma, nel cuore dell’Emilia, nella prestigiosa sede della Provincia a Palazzo Giordano, Sala  A. Borri. 

L’incontro che si è svolto oggi 30 maggio a partire dalle ore 15,00  ha esaminato a fondo le ragioni di una risoluzione presso la Commissione Sanità della regione Emilia Romagna, per lo screening cardiaco per la fascia di età da 0 a 14 anni. 

Un parterre autorevole di alto livello accademico ed istituzionale per discutere la proposta. Sono state invitate a partecipare le massime autorità civili, militari e sanitarie, gli Istituti scolastici del territorio e le associazioni sportive.  Presente la dirigente della Polizia Stradale  Dottoressa Katia GRENGA ed il dottor Mirko Anello in rappresentanza del Ro.S.A.  dipartimento statistico dell'università di Parma.

Tra i relatori spicca la presenza del Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura Generale di Cagliari Dott. Sergio De Nicola e del Professore Alessandro Capucci Specialista in Cardiologia e Medicina dello Sport.

A completare il tavolo dei relatori altri esperti di caratura internazionale tra cui il docente di medicina Legale Robbi Manghi, allo Specialista in Igiene e Medicina Preventiva Alberto Donzelli, al docente di Diritto Costituzionale Daniele Trabucco. 

Presenti i Consiglieri della Regione Emilia Romagna Maura Catellani, Daniela Marchetti e Gabriele Del Monte, del consigliere della Regione Abruzzo Marco Cipolletti e di Valerio Mancini consigliere della Regione Umbria. Modera l'evento Franziska Elstner Presidente del Sindacato D'Azione. 

La MCI, ovvero la morte cardiaca improvvisa (vedi nota),  rappresenta un fenomeno di una notevole rilevanza sociale che insorge in persone apparentemente sane e financo in atleti.  Nel nostro Paese è stabilito l’obbligo del riscontro diagnostico in caso di morte improvvisa del lattante e del feto (legge 2 febbraio 2006, n. 31), ma non esiste alcuna legge che disciplina la morte improvvisa giovanile. La corretta identificazione delle cause della morte improvvisa giovanile è possibile finora solo attraverso un accurato esame post- mortem; tale esame di secondo livello viene eseguito presso centri di riferimento ed è necessario per la prevenzione di nuove morti improvvise nei familiari del defunto. La prevenzione prima oltre la previsione di un percorso di diagnosi post-mortem esaustivo permetterebbe di identificare eventuali patologie ereditarie ed altre cause, in modo da attuare specifiche strategie diagnostiche e terapeutiche preventive.

Nico Liberati portavoce del comitato promotore #DifesaMinori, dichiara:  "Chiediamo alle Istituzioni Regionali ed alle autorità garanti dell'Emilia Romagna, che hanno come scopo precipuo della loro attività di servizio, la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza ed in perfetta coerenza con le funzioni istituzionali,  un accertamento sulle cifre della mortalità neonatale e perinatale ( tasso di mortalità neonatale, Tasso di mortalità neonatale precoce, Tasso di natimortalità: Perinatal mortality rate), ed in particolare verificare se tali cifre (similmente a quanto riscontrato a livello internazionale da EUROMOMO) per la fascia 0-14,  risultino in aumento [o meno] rispetto alla media decennale precedente."

Nota: La Società europea di cardiologia definisce la morte cardiaca improvvisa (MCI) come « una morte naturale dovuta a cause cardiache, preceduta dalla rapida perdita di coscienza, generalmente entro un’ora dall’insorgere della sintomatologia acuta, in soggetti con o senza cardiopatia nota preesistente, ma per i quali tempi e modalità del decesso sono inaspettati .

La MCI giovanile è un evento relativamente raro, essendo la causa solo dell’1-2 per cento di tutte le morti cardiache. L’Istituto nazionale di statistica ha rilevato che i decessi per arresto cardiaco in Italia, dal 2003 al 2017, nella fascia di età da zero a trentanove anni sono stati 157, ma questa stima risulta molto approssimativa.

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