Martedì, 29 Marzo 2022 17:21

Cambiano i percorsi di accesso e sosta al Policlinico, realizzato un nuovo parcheggio al pronto Soccorso In evidenza

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Comincia il futuro del Policlinico: entrano nel vivo i lavori per l’edificio materno-Infantile.
16.000mq, cinque piani, oltre 28 milioni di investimento, tecnologia e comfort al servizio della rete provinciale

Modena, 29 marzo 2022 – Il Policlinico di Modena avrà un nuovo edificio per il Dipartimento Materno – Infantile di cinque piani collegato all'ospedale. Si tratta di una palazzina di 16.000mq per cinque piani, all'avanguardia nella cura della donna e del bambino, dotata delle più moderne e avanzate tecnologie, elevati standard di qualità e sicurezza e organizzata per intensità di cure, in grado di garantire un adeguato livello di umanizzazione e di comfort alberghiero. Umanizzazione, comfort, integrazione con gli altri reparti e flessibilità. Queste le parole d’ordine di un progetto che rafforza la vocazione del Policlinico come ospedale a misura di donna e di bambino.

I lavori dureranno 24 mesi per un investimento complessivo di € 28.372.405,70, finanziato per un importo di € 10.700.000,00 di Fondi regionali per 15.073.872,23 di Fondi Stato-Regione. Infine, da € 2.598.533,47 di Fondi aziendali AOU.

L’edificio sorgerà al posto dell’attuale Parcheggio del Pronto Soccorso e quindi è stata realizzata una nuova area di sosta adiacente, con un rinnovato percorso perdonale di accesso.

L'umanizzazione delle cure fa un ulteriore passo avanti in Emilia-Romagna grazie al potenziamento del Dipartimento Materno-Infantile del Policlinico di Modena – ha commentato l’Assessore alle Politiche per la salute della Regione Raffaele DoniniPer le donne e per i loro figli, due profili cui la nostra sanità dedica sempre massima cura, si va verso un percorso di assistenza che coniuga il rigore dell'innovazione, della ricerca e delle tecnologie, con l'attenzione al paziente fin nei dettagli quotidiani, nel comfort, nella presa in carico che rende l'ospedalizzazione più accettabile. L'imponente investimento ci accompagna quindi verso l'ottimizzazione dell'organizzazione del Policlinico, e va nella direzione di una sanità sempre più in linea con nuove esigenze di assistenza.

Prosegue e si rafforza la strategia di qualificazione della sanità della rete modenese, con un passo decisivo rivolto a bambini, donne, famiglie – si è felicitato il Sindaco di Modena e Presidente della CTSS Gian Carlo Muzzarelli - Le nuove e più adeguate tecnologie, strutture e il nostro personale che ha dimostrato in questi anni straordinaria competenza ed umanità, daranno nuove risposte ai bisogni delle famiglie modenesi, in momenti chiave della loro vita personale. Continua il lavoro per una sanità di massima qualità e vicina alle persone”.

Oggi è un giorno importanti per la nostra azienda e per tutta la sanità non solo provinciale – si è complimentato Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU – perché cominciano i lavori che ci consentiranno di potenziare l’attività del Dipartimento Materno Infantile che costituisce una delle principali mission del Policlinico. Grazie a questo intervento, il Policlinico, superata l’importante fase di ristrutturazione e consolidamento sismico, si proietta verso il futuro con nuove realizzazioni che nei prossimi anni contribuiranno a rendere l’ospedale ancora più moderno e funzionale”.

La costruzione del nuovo edificio materno-infantile – aggiunge Giorgio De Santis Presidente della Facoltà di Medicina di Unimore – è un ulteriore e fondamentale tassello che si inserisce nel solco di una programmazione lungimirante, che consentirà alle nostre istituzioni di potenziare l’attività di cura e di ricerca in un settore strategico e alla comunità di godere i benefici di una struttura all’avanguardia, in grado di rispondere in maniera puntuale alle sempre maggiori necessità assistenziali del territorio."

Il progetto assistenziale

Il nuovo padiglione ospedaliero si pone come struttura di riferimento per la provincia, integrato nell’ambito della rete dei servizi sanitari territoriali e dei percorsi provinciali relativi alla nascita, alle cure perinatali, alla salute della donna e della coppia.Cinzia Gentile, Direttore della Gestione Operativa AOU di Modena - Si tratta di una nuova struttura, pensata e realizzata ex novo, accogliente ed a misura di bambino e delle famiglie, luogo dell’innovazione, della ricerca applicata, delle più moderne tecnologie e competenze nelle cure materno-infantili”.

Il nuovo edificio sarà inserito in un’ampia area e sarà direttamente accessibile dall’esterno con un percorso pedonale; disporrà di collegamento stradale e ampio parcheggio.

Il fabbricato sarà articolato su 5 piani che ospiteranno i seguenti reparti e funzioni:
Livello 0 –è il piano dell’accoglienza, in cui sono presenti l’area ambulatoriale per attività programmata di Ostetricia, Neonatologia e Chirurgia Pediatrica, oltre che un centro prelievi.
Livello 1 – è interamente dedicato all’accoglienza delle gestanti con l'accettazione ostetrica e il pronto soccorso ostetrico collegati al Pronto Soccorso generale; area ambulatoriale per gravidanza a rischio e a termine; il Blocco Travaglio-Parto con 8 sale in continuità con il Blocco Operatorio, dotato di 3 sale operatorie.
Livello 2 - è interamente dedicato al bambino con la degenza di chirurgia pediatrica, la neonatologia, con i suoi 3 livelli di intensità di cura, e l’area ambulatoriale dedicata. Nell’ottica di offrire una cura centrata sulla famiglia, il progetto prevede la presenza di alloggi dedicati all’accoglienza dei genitori e di due stanze per consentire alla famiglia di assumere gradualmente la presa in carico del proprio bambino prima della dimissione, con il supporto costante del personale infermieristico e ostetrico.
Livello 3 - ospita la degenza di ostetricia, con aree dedicate alla degenza per il puerperio fisiologico, a basso rischio, e alla degenza per Gravidanza a rischio.
Livello 4 – accoglie il percorso della procreazione medicalmente assistita con i relativi Laboratori.

Il trasferimento di questi reparti nella nuova palazzina – continua la dottoressa Gentile, - renderà disponibili nuovi spazi per la Pediatria e per l’Oncoematologia Pediatrica che rimarranno al settimo piano. Il nuovo edificio, tra l’altro, sarà costruito in un’area del Policlinico in prossimità della “Casa di Fausta” voluta da Aseop, nell’ottica di ottimizzare l’accoglienza, per ospitare proprio i bambini assistiti in Oncoematologia pediatrica.

Il progetto edilizio

Il nuovo edificio sorgerà su via Campi a fianco del Pronto Soccorso in continuità quindi con l’Accettazione Pediatrica e il Blocco Operatorio. L’edificio avrà cinque piani per 16.000 metri quadrati di superficie. Il progetto è stato affidato a un Team costituito dalla Società STEAM Srl di Padova, dall’Arch. Albert De Pineda dello studio Pinearq di Barcellona, dall’Arch. Andrea Ragazzini e dall’Ing. Giancarlo Faccani. Il team raggruppa diverse competenze di alto profilo specializzate nella progettazione di edilizia ospedaliera, sia a livello nazionale che internazionale per l’inserimento nel contesto e con soluzioni che consentono di massimizzare il confort del paziente e degli operatori nei limiti del budget e rispettando le normative di accreditamento.

L’edificio – spiega Pasquale Giovanni Francesco Romio, Direttore del Servizio Unico Attività Tecniche (SUAT) - è pensato per essere percepito come integrato con il contesto esistente del Policlinico, ma nello stesso tempo, come riconoscibile e dotato di una propria identità. Come volumetria si confronta con il vicino Nuovo Blocco Tecnologico, creando o completando idealmente una fascia coerente di corpi di fabbrica che si attestano al piede della grande ala del monoblocco, che ne costituisce la quinta ideale. La gamma cromatica, tutta contenuta nelle variazioni di colori chiari, grigi e terra chiaro è assimilabile ai colori diffusi degli edifici del Policlinico. L’utilizzo di tecnologie sostenibili e materiali innovativi è presente nel progetto in varie sfaccettature”. In particolare, nel progetto sono state recepite le indicazioni contenute nel piano d’azione nazionale sul Green Public Procurement (PANGPP) “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, l’edificio è altamente performante dal punto di vista del risparmio energetico (NZEB- Near Zero Energy Building) e sarà ascritto alla classe energetica A1; riscaldamento e raffrescamento saranno assicurati dalla centrale di trigenerazione del Policlinico (sistema ad altissima efficienza energetica).

L’edificio è collegato direttamente al Nuovo Blocco Tecnologico a tutti i piani da una passerella pedonale in modo da essere strettamente connesso alle aree con le funzioni sanitarie maggiormente specializzate (Pronto Soccorso, blocchi operatori, terapia intensiva). I collegamenti verticali sono garantiti da quattro scale e dieci elevatori. Il progetto delle strutture consente la massima flessibilità interna, in quanto realizzata da pilastri e solette piene in cemento armato, per cui non sono presenti setti o pareti portanti interne. La modularità della struttura e la possibilità di alternare all’interno della stessa maglia funzioni diverse, oltre alla flessibilità dei vari piani di degenza in fase di progetto e sviluppo della struttura ospedaliera, garantisce all’edificio ampi margini di flessibilità e trasformabilità futura.

I nuovi percorsi di accesso e sosta

L’avvio dei lavori comporta una serie di importanti modifiche ai percorsi di accesso e sosta al Policlinico, alcuni temporanei, altri definitivi. Come già comunicato nei giorni scorsi, lunedì 14 marzo 2022, le ambulanze non possono più utilizzare l’accesso loro riservato da via Emilia (a fianco della Palazzina del 118), ma dovranno entrare esclusivamente da Via Campi.

Per tutta la durata del cantiere sarà interdetta la zona attualmente occupata da una parte del parcheggio sterrato dietro il Centro Oncologico, l’area attigua all’ingresso della sterilizzazione e l’area adiacente l’ingresso della Radioterapia. Nulla cambia per i posti riservati alle categorie protette (posti segnati in giallo) nelle diverse aree di parcheggio, che possono essere utilizzati solo esponendo sul parabrezza il permesso dedicato. I posti riservati ai pazienti della Radioterapia sono stati spostati a lato dell’edificio della Pneumologia.

È utile ricordare che vi sono diverse aree di parcheggio ad accesso libero nei dintorni del campus, oltre a quello interno al Policlinico. È possibile arrivare in ospedale anche con i mezzi pubblici: Autobus linea 7, linea 2, linea 9 e linea 4, Treno Modena Sassuolo che ferma a poche centinaia di metri dall’ingresso di via del Pozzo. Infine, è presente una postazione per il servizio Bike Sharing del Comune di Modena.

La modifica più significativa, perché definitiva comincerà da lunedì 4 aprile. “In questa data – precisa il Mobility Manager dell’AOU, Enrica Corvino - Verrà chiuso l’attuale parcheggio del Pronto Soccorso, sul quale sorgerà il nuovo edificio, mentre verrà attivato il nuovo parcheggio del Pronto Soccorso, che si trova dal lato opposto. Il nuovo parcheggio è collegato al Pronto Soccorso da un percorso pedonale che costeggia la struttura – rasentando l’accesso alla nuova area di attesa per gli accompagnatori dei pazienti – che condurrà alla pedana mobile che conduce al triage avanzato del Pronto Soccorso Generale e all’ingresso dell’Accettazione Pediatrica. A regime, verrà collegato anche una scala e due ascensori dedicati. Il nuovo parcheggio per il Pronto Soccorso ha 64 posti, 7 in più del precedente”.

È importante ricordare – aggiunge Gentileche da lunedì i mezzi d’emergenza e le auto private che si recheranno al Pronto Soccorso per portare un paziente in urgenza o con difficoltà motorie dovranno seguire le indicazioni per la Camera Calda, il cui accesso è rimasto quello storico. Le auto private, fatto scendere il paziente, dovranno parcheggiare nella nuova area dedicata, esponendo il permesso rilasciato dal triage. Le auto che accompagnano un paziente non urgente possono posteggiare direttamente nei nuovi spazi sosta”.

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