"Si tratta di un argomento - sottolinea Fiocchi - emerso prepotentemente in questi giorni. I mass media hanno infatti evidenziato casi di un utilizzo quantomeno discutibile dei soldi pubblici, sia a livello statale che regionale. Pensiamo che i cittadini abbiano il pieno diritto di conoscere come i propri soldi siano utilizzati da chi li amministra".
Come amministratori villaminozzesi "riteniamo perciò che, proprio in questi frangenti - prosegue il primo cittadino - sia necessario informare in modo puntuale, chiaro e trasparente i cittadini, evitando fra l'altro generalizzazioni che potrebbero poi portare, in alcuni casi, a travisare la realtà. Il 'sono tutti uguali', che a volte si ascolta in ambienti che per fortuna non sono i nostri paesi, non è infatti un'affermazione accettabile da parte di chi, specie a livello locale, svolge il proprio ruolo istituzionale con impegno e spesso 'mettendoci del proprio', anche a livello economico".
Spiega Luigi Fiocchi: "Andando 'al sodo', confermiamo che in Comune di Villa Minozzo, nel 2011 (l'anno in cui ci si sta confrontando ora a livello provinciale, anche in base a quanto diffuso in tv e sui giornali), le spese di rappresentanza sono state di circa 1.500 euro. Sono unicamente servite per le commemorazioni dei caduti (che in un territorio come il nostro, al centro della guerra di liberazione, ricorrono doverosamente in parecchie circostanze) e per consegnare ai nostri studenti una copia della Costituzione e della bandiera italiana in occasione della festa della Repubblica. Emerge quindi in modo chiaro che nessun amministratore o consigliere comunale ha percepito somme per 'spese di rappresentanza' di alcun tipo".
Conclude il sindaco: "Siamo certi che nella maggior parte degli enti, anche locali, esistano ancora, per fortuna, amministratori che svolgono il loro compito pubblico con lo stesso spirito di servizio che è alla base del loro impegno, ma siamo comunque convinti che sia necessario affrontare tematiche così delicate cercando sempre di distinguere quella che dovrebbe essere (ed è sicuramente, almeno lo auspichiamo) la 'normalità delle cose' da situazioni in cui personaggi, evidentemente senza scrupoli, pare abbiano provocato eccessi e abusi inaccettabili".
(Fonte: uffici stampa Comune di Villa Minozzo)