Enrico Amadei entra in CNA nel 1975, presso l'Associazione provinciale di Ravenna, all'interno della quale ricopre numerosi incarichi fino al 1989, quando viene chiamato a Roma per assumere la responsabilità dell'ufficio contrattuale. Rientrato a Bologna nel 1993 ricopre ruoli di primo piano nelle strutture bilaterali regionali e nazionali. Nel 2000 torna a Roma, presso CNA nazionale con l'incarico prima di Responsabile delle relazioni sindacali e, dal 2008, di Direttore della divisione economica e sociale.
In un quadro economico all'interno del quale non si intravede ancora una ripresa certa, l'Emilia Romagna sta pagando duramente il perdurare della crisi con una pesante caduta di competitività e una perdita di Pil del 13,5%. "In questo scenario – spiega Enrico Amadei - le piccole e medie imprese devono essere una risorsa per ricominciare a crescere ma, per farlo, hanno bisogno di politiche e misure in grado di favorire la ripresa. Mercato, credito, fisco e semplificazione sono le priorità di una agenda che deve mettere al primo posto la riduzione della pressione fiscale e del costo del lavoro. Le difficoltà che il sistema produttivo sta affrontando dal 2008 sono ancora elevate e rischiano di protrarsi per l'intero 2014".
In questo quadro è chiamata ad operare CNA. "Un'Organizzazione di rappresentanza come la nostra – prosegue Amadei - deve saper "leggere" le esigenze delle imprese e costruire politiche di prospettiva. CNA Emilia Romagna intende assicurare il confronto con la Regione in una logica di forte integrazione con le realtà locali e il livello nazionale. In una fase nella quale le soluzioni sono difficili e impongono grandi sacrifici a tutti, CNA intende rappresentare l'artigianato, le piccole e medie imprese e l'intero sistema produttivo, mantenendo una forte visione di insieme che includa i valori del territorio, della comunità e della nostra struttura "sociale".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)