È quanto chiede Fabio Filippi (Pdl) in un'interrogazione alla Giunta regionale nella quale ricorda che En.Cor, "con un passivo già nel 2007 di 37.000.000 di euro", sarebbe stata venduta "per la cifra simbolica di 2.200 euro (2.000 corrispondono al capitale sociale), a fronte di un valore complessivo tra immobili, terreni e attrezzature varie stimato in 5.000.000 di euro, denuncia attualmente debiti bancari per 28.100.000 euro".
Filippi chiede pertanto se, come dichiarato dall'amministrazione comunale di Correggio, l'azienda acquirente abbia provveduto ad appianare i debiti accumulati dalla società nella fase in cui la gestione era pubblica e in che cosa siano consistite le "scelte sbagliate attuate dalla vecchia gestione pubblica di En.Cor, che hanno portato al un buco di bilancio pari a 28 milioni di euro". L'esponente del Pdl inoltre ricorda le rivendicazioni del comitato di cittadini "Correggio Via la Nebbia", costituitosi - riferisce – "con l'obiettivo di fare luce sulla vicenda En.Cor e chiedere maggiore trasparenza al Comune sui piani, sugli impegni e sulle attività attinenti alla produzione di energia". In proposito, Filippi vuole quindi sapere "i motivi che hanno indotto la gestione pubblica En.Cor alla non sufficiente trasparenza con la cittadinanza e se, come avrebbe lasciato intendere il sindaco di Correggio, vi siano state ingerenze politiche, per interessi privatistici, nella gestione della stessa società pubblica".
Da ultimo, il consigliere vuole sapere quali sono i rapporti tra il Comune di Correggio e l'azienda che ha acquisito En.cor e se vi siano in programma investimenti congiunti e, ancora, se l'amministrazione comunale abbia attualmente in essere contenziosi o debiti da appianare collegati alla gestione pubblica di En.Cor. (is)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)