Pubblico dibattito dal titolo "Operazione Aemilia: la 'ndrangheta tra Parma e Reggio...e a Montechiarugolo?", Giovedì 3 dicembre ore 21 Monticelli Terme, Centro Polivalente. Ospite della serata Sabrina Pignedoli, giornalista del 'Resto del Carlino', autrice di un recentissimo libro-inchiesta, intitolato "Operazione Aemilia. Come una cosca di 'ndrangheta si è insediata al Nord". L'ingresso gratuito. -
Parma, 2 dicembre 2015 -
Giovedì 3 dicembre alle ore 21 presso il Centro Polivalente di Monticelli, in viale delle Terme, si terrà un pubblico dibattito dal titolo "Operazione Aemilia: la 'ndrangheta tra Parma e Reggio...e a Montechiarugolo?" promosso dal Circolo culturale La Fenice e dal circolo 'La Ricreativa' di Tortiano.
Ospite della serata Sabrina Pignedoli, giornalista del 'Resto del Carlino', autrice di un recentissimo libro-inchiesta, intitolato "Operazione Aemilia. Come una cosca di 'ndrangheta si è insediata al Nord", in cui sono descritte le attività criminose di alcune famiglie di 'ndranghetisti ormai da un trentennio stabilitisi fra Parma e Reggio, così come emergono dalle indagini della Procura.
La 'ndrangheta e le mafie perché sono nel nostro territorio? Cosa emerge dalle indagini più recenti? Come si presentano? Di cosa si occupano? Cosa rischiano l'economia legale e la nostra comunità? Ma soprattutto, cosa dobbiamo fare noi cittadini? Di tutto ciò si discuterà nell''incontro, presentato dal prof. Maurizio Olivieri e condotto da Cristiano Antonino, editore di RossoParma, che ha seguito questi temi sul territorio: un'occasione per parlare pubblicamente con persone competenti di un fenomeno che non può non solo essere ignorato, ma nemmeno essere ritenuto secondario, e rispetto al quale si impone di prendere coscienza, proprio in seguito ai recenti sequestri di beni per mafia e l'ultima retata dell'operazione Aemilia che ha coinvolto proprio anche il Comune di Montechiarugolo.
"Il libro non è il primo sul tema, e temo non sarà l'ultimo - dichiara Maurizio Olivieri - ma sta suscitando molto interesse nelle discussioni pubbliche e nei dibattiti. Credo che ormai la questione stia arrivando alla maggioranza dei cittadini: i tempi ora sono evidentemente più maturi per una presa di coscienza. Le dinamiche descritte nel libro, che si riferiscono a territori vicinissimi a noi e a persone che gravitano anche nel nostro territorio, non sembrano così lontane e comunque sono un motivo in più per fare attenzione: un appello a imprenditori professionisti, partiti e cittadini".
L'ingresso gratuito.
In arrivo l'artista giapponese Naoko Tanaka e il performer austriaco Simon Mayer. Oltre alla nuova creazione di Lenz Fondazione ispirata all'Hyperion di Friedrich Hölderlin. E all'ultima possibilità per vedere Unfinished interior dell'inglese Tim Spooner, realizzato su misura per il Festival. -
Parma, 1 dicembre 2015
Giornate feconde, a Parma. Il Festival di Visual & Performing Arts Natura Dèi Teatri continua a portare in città artisti inconsueti e performance preziose, in una proposta culturale che da venti anni si caratterizza per rigorosa visionarietà e pervicace pars construens.
Mercoledì 2 dicembre alle ore 21 l'artista visiva e performativa giapponese Naoko Tanaka presenterà in prima nazionale, dopo il recente debutto alla Sophiensaele di Berlino, Unverinnerlicht, imponente installazione-performance che «invita gli spettatori a cercare di prevedere il presente come fosse memoria, di smarrirsi nel mare di immagini perdute». Lo stesso giorno, alle ore 19 e alle ore 22.30 sarà possibile vedere per l'ultima volta la performance Unfinished interior dell'inglese Tim Spooner, pensata e realizzata su misura per il Festival Natura Dèi Teatri 2015, esito di una residenza dell'artista a Lenz Teatro.
Giovedì 4 dicembre in programma altri due debutti.
È in prima nazionale, alle ore 21, SunBengSitting di Simon Mayer, performer, coreografo e musicista austriaco che incarnerà un energico e coraggioso viaggio nella propria autobiografia in un mix di ballo folcloristico, jodel e danza contemporanea. Lo spettacolo sarà a Parma dopo il successo ottenuto a ImPulsTanz, lo storico Festival viennese dedicato alla migliore danza contemporanea internazionale.
Debutto assoluto, alle ore 22.30, per Hyperion #2 Solo quando le case e i templi sono morti le bestie selvagge osano nelle porte e per le strade di Lenz Fondazione, frutto di una nuova residenza del musicista elettronico polacco Paul Wirkus: ispirato all'Hyperion di Friedrich Hölderlin (poeta, filosofo e drammaturgo romantico al quale l'ensemble ha dedicato agli esordi un lunghissimo percorso di ricerca), lo spettacolo diretto da Maria Federica Maestri segna il ritorno in scena di Adriano Engelbrecht, musicista e performer che in passato ha intensamente collaborato con Lenz, insieme a Valentina Barbarini. Drammaturgia e imagoturgia sono di Francesco Pititto: «Il nuovo paragrafo ispirato all'Hyperion si connette nitidamente al tema del Festival: si fondono costantemente presente e passato, in un continuo scambio di prospettive e paesaggi. Nella morta Grecia, doppiamente morta in quanto oppressa dai Turchi e immemore degli dèi, Atene appare al giovane Iperione come un immenso naufragio».
Prosegue, infine, la videoinstallazione Providence di Fiorella Iacono. L'opera, allestita negli spazi di Workout Pasubio Temporary (in via Palermo 6 a Parma – ingresso da via Catania), è stata creata in dialogo con il tema concettuale dell'edizione 2015 di Natura Dèi Teatri: Materia del Tempo – Porte.
ND'T 015 è un progetto artistico di Lenz Fondazione sostenuto da MiBACT_Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma_Assessorato alla Cultura, AUSL Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL Parma, Fondazione Monteparma, Comune di Sala Baganza e realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Parma, CIRS_Centro Interdipartimentale di Ricerca Sociale, Workout Pasubio Temporary, con il patrocinio di Azienda Ospedaliero - Universitaria di Parma.
Per informazioni e prenotazioni: Lenz Teatro Via Pasubio 3/e, tel. 0521 270141, 335 6096220, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzfondazione.it/natura-dei-teatri/2015
Il 27 e 28 novembre, in prima nazionale, "Drakula – da Bram Stoker", una coproduzione italo-croato-slovena del visionario regista Andràs Urbàn. Le atmosfere gotiche e oniriche del romanzo sono solo il punto di partenza per un'opera che indaga le ambiguità dell'animo umano, i lati oscuri più intimamente celati, le verità che si abbeverano e si affogano nel sangue.-
Parma, 27 novembre 2015 -
Fu nel 1897 che lo scrittore irlandese Bram Stoker presentò al mondo il suo Conte Dracula: affascinato dalla figura realmente esistita del principe rumeno Vlad Dracul, e in seguito a lunghe ricerche sulla cultura e la religione dei Balcani, Stoker creò il romanzo gotico del terrore per eccellenza, su un personaggio divenuto ben presto leggendario. Nonostante le innumerevoli trasposizioni e le derivazioni dirette di questo cult (i vampiri di "Twilight" sono solo l'esempio più recente), lo spaventoso quanto seducente conte non smette di entusiasmare il pubblico, sempre contagiato dalla sua immortale bellezza.
Al Teatro Due di Parma, nelle serate di venerdì 27 e sabato 28 novembre alle ore 21.00, si potrà assistere, in prima nazionale, a "Drakula – da Bram Stoker", spettacolo ideato e realizzato in una originale coproduzione internazionale fra il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor e Fondazione Teatro Due. Le atmosfere gotiche e oniriche del romanzo sono solo il punto di partenza per un'opera che indaga le ambiguità dell'animo umano, i lati oscuri più intimamente celati, le verità che si abbeverano e si affogano nel sangue. Come spiega Kata Gyarmati, autrice della drammaturgia: "Quando appare Dracula, si può essere certi che la battaglia della vita e della morte è già iniziata. Eppure, Dracula è appassionato di oscurità e sfumature. Rifugge il sole e la luce, due elementi essenziali per la nostra esistenza. La parte più importante del lavoro è coincisa con l'affrontare alcune domande che la storia di Dracula ci ha suscitato e che ci sembrano cruciali rispetto al contemporaneo. Se non altro, Dracula si è rivelato un coltello, uno strumento per andare più a fondo dentro di noi. Forse il vampirismo oggi consiste nel succhiare il nostro stesso sangue, perché siamo diventati allo stesso tempo prede e predatori, ed è evidente a tutti i livelli della nostra società, non solo nel campo delle relazioni interpersonali. E se ti viene succhiato il sangue, goccia dopo goccia, diventi sempre più debole, finché esausto e impotente, sei destinato a morire o a trasformarti in un vampiro".
"In questo rapporto tra l'essere umano e Dracula" dice il regista serbo Andràs Urbàn, "ci siamo concentrati sulla prospettiva della vittima, dove la vittima è, ovviamente, l'umano. Dracula incarna la minaccia imminente per l'esistenza umana. E il nostro Drakula non è una fuga nella metafisica, ma piuttosto un salto nel disumano. In condizioni disumane, qualsiasi anelito vitale diventa solo un mezzo per sfuggire alla disumanità. Sia Dracula che l'uomo rappresentano, quindi, un percorso verso l'auto-distruzione, perché indipendentemente dalla direzione di partenza, stiamo tutti per scontrarci. Chi ci sta succhiando il sangue? Cosa opprime la vita umana?". Sul palco, nove attori provenienti dai tre teatri coinvolti nel progetto: Matevž Biber, Mia Biondić, Dado Ćosić, Jurij Drevenšek, Davide Gagliardini, Edvin Liverić, Gian Marco Pellecchia, Nika Rozman e Lucija Šerbedžija.
Nella Giornata contro la violenza sulle donne, un dibattito e una pièce teatrale a tema al Teatro del Cerchio di Parma: il "Barbablù" dei Fratelli Grimm è attuale più che mai. La partecipazione, all'incontro e allo spettacolo, è libera e gratuita. -
Parma, 24 novembre 2015 - di Cristina Pedretti -
Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mercoledì 25 novembre, il Teatro del Cerchio di via Pini proporrà due importanti momenti di riflessione: alle ore 20.30 l'incontro "Relazioni pericolose: quando l'amore diventa criminale", alla presenza delle autorità cittadine e di esperti che tratteranno di questo drammatico quanto attuale tema, e a seguire la rappresentazione di "Barbablù – storia di quotidiana violenza", spettacolo con Gabriella Carrozza, Mario Aroldi e Paola Ferrari, per la regia di Mario Mascitelli. Il terrificante Barbablù inventato dai Fratelli Grimm, uxoricida seriale, diventa l'emblema della violenza, sia fisica che psicologica, perpetrata sulle donne: sono dei Barbablù quei mariti, fidanzati, amanti, presunte figure amorose, che svelano invece una natura crudele e implacabile e, infliggendo abusi continui, arrivano a distruggere la dignità e l'identità stessa delle loro compagne. Uno spettacolo teatrale di forte denuncia e di grande impatto emotivo, che racconta di una vicenda, come espresso nel titolo, tragicamente quotidiana. La partecipazione, all'incontro e allo spettacolo, è libera e gratuita.
Sei appuntamenti da novembre ad aprile per bambini e ragazzi. Inaugura la Stagione di Teatro Ragazzi al Teatro Europa promossa da Comune di Parma, Provincia di Parma, Regione Emilia-Romagna che si svolgerà da novembre ad aprile nello spazio di Via Oradour. -
Parma, 21 novembre 2015 -
Primo appuntamento è con i jazzisti di ParmaJazz Frontiere 2015 e le musiche più belle dei Cartoons, domani, domenica 22 novembre (ore 16.30) con "do-re-mi-fa di-se-gna-re", secondo appuntamento del progetto musicale che il Festival ParmaJazz Frontiere dedica ai più piccoli nel proprio ventennale (consigliato ai bambini dai 6 anni in su), eseguito da Giulia Crespi (voce), Gabriele Fava (sassofoni), Roberta Baldizzone (pianoforte), Giacomo Marzi (contrabbasso), Oscar Abelli (batteria e percussioni), e con la partecipazione speciale di Gianluca Foglia "Fogliazza" (matite).
Dalle matite di Walt Disney a quelle di Fogliazza, le colonne sonore dei più bei film d'animazione sono proposte ai bambini riarrangiate in chiave jazz, accompagnate dal tratto di un disegnatore che si diverte a ritrarre in forma antropomorfa gli strumenti che vivono sul palco. Ai piccoli si propone un'esperienza ludico-formativa che non si esaurisce alla fine dello spettacolo: si parte da un'esecuzione dal vivo di melodie note che aprono progressivamente a una trasformazione, per finire con la presentazione degli strumenti musicali e delle loro funzioni orchestrali in un incontro aperto con i bambini, che possono osservare gli strumenti da vicino, toccarli, soddisfare ogni curiosità.
L'anno nuovo si apre domenica 17 gennaio (ore 16.30) con Teatroperdavvero che presenta "Re tutto cancella. Ovvero come nacquero le parole" di e con Marco Cantori, video e suoni Diego Gavioli, musiche Marco Cantori e Diego Gavioli (per bambini dai 4 anni).
La storia è quella di un principe bambino che non aveva voglia di andare a scuola: numeri, note, lettere e figure per lui erano solo seccature, troppo difficili e complicate. Le odiava proprio con rancore e promise vendetta dal profondo del suo cuore, promise che se fosse diventato grande, avrebbe mangiato tutte le scritte. "Re tutto cancella" è uno spettacolo dedicato ai bambini che stanno per scoprire o hanno appena scoperto l'universo delle lettere, dei numeri, delle figure geometriche e delle note.
Venerdì 19 febbraio (ore 21.15) la Ditta Alesse Argira presenta "Kitchen Stories #1: Tutto l'amore è clandestino" (per bambini dai 10 anni di età), finalista al premio Scenario 2015, di Barbara Alesse e Ernesta Argira, con Ernesta Argira, regia Barbara Alesse.
Lo spettacolo parla di una ricetta di cucina, perché ai suoi protagonisti piace mangiare. E il cibo, si sa, si lega bene all'amore. L'amore nasce in silenzio, al buio, non lo si vuole riconoscere, non lo si vuol fare entrare perché ci fa paura. Tutto l'amore è clandestino, e poi piano piano prende residenza dentro di noi, ottiene la cittadinanza nelle nostre vite. L'amore è ancora più clandestino quando a provarlo è un clandestino. E. e M. si sono innamorati ma la Bossi-Fini toglie qualsiasi semplicità e così due persone "normali" iniziano a frequentare questure, prigioni, avvocati. Fanno quello che hanno visto solo nei film: fughe dalla polizia, travestimenti, latitanze. Subiscono perquisizioni, notti in cella, le manette. Eppure M. è un tornitore e E. è un'attrice. Il problema è che alla loro ricetta d'amore manca un ingrediente, rinchiuso in un barattolo: è trasparente, è insapore. Ma in quel barattolo c'è tutto: la possibilità di litigare e di lasciarsi, la possibilità di andare a cena fuori, di lavorare, di fare un viaggio dove ci piace.
E' liberamente ispirato alla celebre favola di Andersen, domenica 13 marzo (ore 16.30) lo spettacolo di Europa Teatri, per bambini dai 3 anni di età, "L'Acciarino magico", con Bernardino Bonzani, testo Ilaria Gerbella e Bernardino Bonzani, regia Ilaria Gerbella.
Tutto ha inizio quando un giovane soldato, di ritorno dalla guerra, incontra una vecchia strega seduta sotto un albero. La donna gli chiede di entrare nella cavità dell'albero per recuperare un vecchio acciarino a lei appartenuto un tempo, il giovane accetta. È da questo incontro che il giovane si troverà coinvolto in una serie di avventure che lo trasporteranno in un mondo fantastico.
Sempre Europa Teatri presenta sabato 9 aprile (ore 21.15) e domenica 10 aprile (ore 16.30) "I viaggi delle bambine" di e con Chiara Rubes e Franca Tragni, consigliato ai bambini dai 6 anni. Uno spettacolo itinerante in cui si celebra la libertà e il coraggio femminile attraverso i racconti dei viaggi di alcune eroine bambine presenti nella letteratura per ragazzi e frutto della fantasia delle autrici: in scena gli spettatori ritroveranno gli amati personaggi di Elisabeth Ulla ed Elvira Parolona che prenderanno per mano le bambine e i bambini e faranno loro rivivere le avventure di queste straordinarie figure di giovani durante il loro cammino di crescita, fra cui Alice alle prese con il Cappellaio matto o la saggia Vassilissa alla ricerca del fuoco, fino a portare a loro volta ai più piccoli i doni di intelligenza e tenacia, coraggio e allegria che possano aiutarli a maturare, sottolineando come la differenza e le diversità possono essere la chiave per la realizzazione di sé e del proprio posto nel mondo.
E' ispirata alla vita del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia nel 1992 nell'attentato di Capaci, lo spettacolo del Teatro dell'Orsa "Giovanni Falcone: un uomo", scritto, diretto ed interpretato da Bernardino Bonzani e Monica Morini, accompagnati al pianoforte da Claudia Cattellani, in scena sabato 30 aprile (ore 21.15), per bambini dai 10 anni in su.
Sostenuta dalla musica al pianoforte di 'Cavalleria Rusticana' di Pietro Mascagni e dai brani di Astor Piazzolla, la narrazione si muove vibrante sulle parole pronunciate da Falcone e dai testimoni che lo hanno conosciuto: il suo impegno, le vittorie e le sconfitte. Le mosse della "battaglia" dal palazzo di giustizia, u palazzu, contro il mostro, il carciofo, Cosa Nostra. La macchina del fango: le difficoltà, il sospetto che lo circonda e crea discredito intorno alla sua azione indomita, coraggiosa, costante. La strage di Capaci ferma lui e la sua scorta, ma non le sue idee. Falcone non è soltanto un magistrato che lotta contro la mafia, ma un uomo delle istituzioni che crede fermamente nei valori della democrazia e della legalità.
Al termine di alcuni spettacoli, si svolgeranno gli incontri sulla fiaba "Ti racconto la vita", a cura dall'antropologa Antonella Azzali: 'L'arte di crescere' (domenica 13 marzo ore 17.45) e 'Femminile in viaggio' (domenica 10 aprile ore 17.45).
Prezzo biglietti: 8,00 Euro adulti - 6,00 Euro ridotto bambini
Kitchen Stories | Giovanni Falcone
intero 10 Euro – ridotto 8 Euro (under 18-over 65)
Info e prenotazioni
Europa Teatri, Via Oradour 14 – Parma, Tel. 0521-243377
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www.europateatri.it
Un classico del teatro musicale, che per la terza volta arriva in Italia, con una veste totalmente rinnovata e un impatto sull'audience che lascia il segno. La Compagnia della Rancia è in scena sino al 22 novembre, al Teatro della Luna di Milano, con il celebre musical Cabaret. -
Parma, 17 novembre 2015 - di Pietro Razzini -
La Compagnia della Rancia torna a calcare le scene di Milano su uno dei palchi a loro più cari. Siamo al grande Teatro della Luna dove, dal 12 al 22 novembre, il celebre musical Cabaret è in scena. In sala, forse, non si è totalmente consci dello spettacolo all'interno del quale il pubblico sarà catapultato. L'atmosfera che, col passare dei minuti viene a crearsi, è sempre più coinvolgente, spesso cupa, pregna di simbolismi e significati. È un nuovo Cabaret, con un cast di altissimo livello e una regia che fa scelte coraggiose, andando ad esplorare la profondità dei personaggi.
LO SPETTACOLO - Basato sulla commedia di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood, insieme alle musiche di John Kander, Cabaret è un classico del teatro musicale. Arriva al grande pubblico grazie al noto film del 1972 con Liza Minelli e da quel momento fa il giro del mondo. Il regista Saverio Marconi lo porta in tour in Italia per la terza volta, con una veste totalmente rinnovata e un impatto sull'audience che lascia il segno. Complice anche un cast dalla eccezionale intensità interpretativa e doti vocali che fanno la differenza. Un mix di elementi ben studiato fino al finale...che anche nella finzione si desidererebbe cambiare.
LA TRAMA - Berlino, primi anni '30, poco prima dell'ascesa del III Reich. Cliff (Mauro Simone) è un giovane romanziere americano in cerca di ispirazione in Europa. In un luogo singolare e piuttosto trasgressivo, il Kit Kat Klub, incontra Sally Bowles (Giulia Ottonello) con la quale inizierà una relazione appassionata e tempestosa. Piano piano l'ombra del nazzismo diventa una realtà sempre più invadente che cerca di essere dimenticata all'interno del Kit Kat Klub, animato dal Maestro di Cerimone (Giampriero Ingrassia), ma invano. Si intrecciano, nel contempo, le storie di diversi personaggi sullo sfondo di una Germania sempre più hitleriana.
IL CAST - Giampiero Ingrassia, Giulia Ottonello, Mauro Simone, bastano questi tre nomi a destare l'attenzione; ma l'intera Compagnia della Rancia lascia pienamente soddisfatti i partecipanti durante le oltre due ore di show, alcuni dei quali definiscono questo nuovo Cabaret, uno dei loro musical più riusciti. Cinque i ballerini in scena con le seduttive coreografie di Gillian Bruce e le scenografie, essenziali ma ben studiate, sono di Gabriele Moreschi e Saverio Marconi. Musiche rigorosamente dal vivo.
Uno show forse meno pop, ma di certo da 10 e lode per l'esplorazione registica e la riuscita in scena. Tutto questo è Cabaret.
Compie vent'anni il Festival diretto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Fondazione: in arrivo a Parma, dal 19 novembre al 6 dicembre, creazioni contemporanee di teatro, musica, danza, video e performance, anche frutto di prestigiose residenze internazionali a Lenz Teatro. Ospiti italiani ed europei provenienti da ambiti disciplinari differenti per questa ventesima edizione. -
Parma, 17 novembre 2015 -
Venti anni di storia. Dodici soggetti artistici in programma. Cinque luoghi di spettacolo. Quattro prime assolute. Due prime nazionali. Due residenze internazionali. Tre produzioni realizzate ad hoc. Una mostra. Un seminario di studi. Due presentazioni di libri.
Lo storico Festival Internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri torna a Parma dal 19 novembre al 6 dicembre. Per la prima volta è curato da Lenz Fondazione, il soggetto nato all'inizio del 2015 dall'unione dell'esperienza pluridecennale delle Associazioni Culturali Lenz Rifrazioni e Natura Dèi Teatri: un'occasione per fare il punto e rilanciare le attività artistiche, produttive, formative e di ospitalità internazionale dirette da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.
Dopo il triennio alimentato dalle suggestioni filosofiche di Gilles Deleuze, Natura Dèi Teatri inaugura un nuovo progetto triennale dedicato all'artista visivo Richard Serra. «Porte, Punto cieco e Scia sono i temi concettuali del triennio 2015-2017, il cui campo di indagine si orienterà sul macrotema della Materia del Tempo nei linguaggi della creazione contemporanea» suggeriscono i direttori artistici. «Oltre all'ensemble artistico di Lenz, la ventesima edizione del Festival avrà ospiti italiani ed europei provenienti da ambiti disciplinari differenti, invitati a presentare e a co-produrre creazioni ispirate al tema del 2015, Porte».
Natura Dèi Teatri si aprirà con la presentazione - nei grandi spazi dei Padiglioni storici degli Ospedali Riuniti di Parma - dei primi quattro episodi del progetto biennale Il Furioso di Lenz Fondazione curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto ed interpretato dall'ensemble degli attori sensibili: dopo la realizzazione dei primi due capitoli al Museo Guatelli, evento che ha suscitato l'interesse e l'apprezzamento di importanti critici e televisioni nazionali, è in programma al Festival il debutto assoluto dei nuovi capitoli #3 e #4, rispettivamente intitolati L'Uomo e Il Palazzo - unitamente ad una nuova mise-en-site dei capitoli #1 La Fuga e #2 L'Isola: «In questa seconda fase la meccanica installativa procederà per sottrazione: l'assenza di uno spazio monumentale 'coerente' rispetto all'immaginario dell'opera determinerà un'ulteriore riflessione sull'identità e la funzione scenica del palazzo nella drammaturgia de Il Furioso: se il Palazzo di Atlante è un labirinto dove i cavalieri restano intrappolati, in un vorticoso meccanismo di specchi e di inseguimento di immagini vane e inafferrabili, il luogo dove più di ogni altro l'uomo contemporaneo si sente prigioniero di un incantesimo - la malattia - è l'Ospedale».
Lenz Fondazione proporrà anche, in prima assoluta, Hyperion #2 Solo quando le case e i templi sono morti le bestie selvagge osano nelle porte e per le strade, frutto di una nuova residenza del musicista elettronico polacco Paul Wirkus: ispirato all'Hyperion di Friedrich Hölderlin (poeta, filosofo e drammaturgo romantico al quale l'ensemble ha dedicato agli esordi un lunghissimo percorso di ricerca), lo spettacolo diretto da Maria Federica Maestri segna il ritorno di Adriano Engelbrecht, musicista e performer che in passato ha intensamente collaborato con Lenz.
Un'altra prestigiosa residenza internazionale coinvolgerà Tim Spooner: raccogliendo e rilanciando il tema concettuale del Festival 2015 e del progetto Il Furioso, l'affermato artista inglese proporrà in prima assoluta Unfinished Interior, performance creata su commissione del Festival che ibriderà istallazione, pittura, scultura e azione live per realizzare un ambiente ricco di dettagli suggestivi e alieni.
«In luoghi dove la ragione non può penetrare, immagino che tutte le esperienze dimenticate, immemorabili e non interiorizzate possano ancora prendere forma»: Naoko Tanaka introduce Unverinnerlicht, l'imponente opera installativa che, dopo il recente debutto alla Sophiensaele di Berlino, l'artista visiva e performativa porterà in prima nazionale a Parma.
Simon Mayer, performer e coreografo formatosi tra gli altri con Anne Teresa De Keersmaeker, incarnerà un energico e coraggioso viaggio nella propria autobiografia in un mix di ballo folcloristico di tradizione austriaca, jodel e danza contemporanea: lo spettacolo SunBengSitting sarà presentato a Lenz Teatro in prima nazionale, dopo il successo ottenuto a ImPulsTanz, lo storico Festival viennese dedicato alla migliore danza contemporanea internazionale.
«Stride, gracchia, geme, strilla, muggisce, ronza, rimbomba su meravigliose altezze o vagabonda in profondità inesplorate: incredibile»: così è stato descritto il concerto Solo Voice & Electronics della compositrice norvegese Maja Solveig Kjelstrup Ratkje, in calendario a Natura Dèi Teatri 2015: «Esiste una relazione tra ciò che faccio come cantante e artisti come Diamanda Galás e Mike Patton, Jaap Blonk, Yamatsuka Eye o Phil Minton, tutti accomunati dalla capacità di usare la voce in modi alternativi al cantare/eseguire testi per una melodia. Il mio approccio alla vocalizzazione è di astrarre la voce dall'emozionalità».
Grazie alla feconda collaborazione fra Lenz Fondazione e la Fondazione Monte di Parma, Natura Dèi Teatri attraverserà anche il Museo Amedeo Bocchi. In quelle sale preziose nel centro della città di Parma Silvia Costa e Laura Pante presenteranno A sangue freddo, una performance in cui «il pubblico è chiamato a osservare, come in una sala anatomica, il corpo umano nelle sue parti e nella sua morfologia», mentre Alessandro Bedosti e Antonella Oggiano proporranno Das Spiel - un rito di guarigione, spettacolo in merito alla cui creazione l'appartato artista racconta: «Abbiamo trascorso molti giorni nell'attesa di una qualche rivelazione, offrendoci gratuitamente al nulla, con l'unica certezza del nostro stare assieme in uno spazio ristretto, in una vicinanza sottile e curiosa».
Il burattinaio Patrizio Dall'Argine con La Sconosciuta della Senna - Un incontro con il Teatro medico-ipnotico (in prima nazionale) si sposterà alla Rocca di Sala Baganza (PR) per raccontare la storia di una giovane donna trovata morta affogata attorno al 1886 nelle acque del fiume che attraversa Parigi: «La sua immagine è arrivata a noi per il calco in gesso che qualcuno le fece prima di essere infossata. La sua maschera mortuaria è tutto quello che rimane di lei attraverso il tempo. È rimasta la sua persona».
Nello stesso luogo l'attrice sensibile Barbara Voghera interpreterà il monologo Hamlet Solo, summa delle riscritture sceniche dell'opera shakespeariana. «In questo Hamlet Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua assoluta solitudine scenica ed esistenziale; in un attraversamento senza respiro del testo, l'attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento 'vivo' di una partitura visiva di spettri».
In collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Parma, Natura Dèi Teatri si installa anche negli spazi di Workout Pasubio, adiacenti a Lenz Teatro, dando corpo a un progetto comune di rilancio del quartiere in cui essi hanno sede: Fiorella Iacono vi allestirà Providence, suggestiva video installazione site specific, ispirata a Francesca Woodman, «che ruota attorno all'idea di porta come varco dove il passaggio è determinato da cambiamenti veloci di luce e spazio».
In programma anche la presentazione, a cura di Stefano Ferrari, Maria Inglese, Sergio Manghi e Bianca Tosatti, del numero speciale dei Quaderni di PsicoArt Inquietudine delle intelligenze. Rassegna sulle arti irregolari e di Ubicazione ignota, nuovo libro di poesie di Adriano Engelbrecht e Ilaria Drago.
Rarità internazionali di teatro, musica, danza, video e performance in arrivo a Parma e dintorni: meglio non lasciarsele sfuggire. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0521 270141, 335 6096220, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzfondazione.it.
"Zombitudine" è lo spettacolo ideato e rappresentato, ieri sera al Teatro del Cerchio di via Pini, da Elvira Frosini e Daniele Timpano. Il romano Daniele Timpano, drammaturgo, regista e attore teatrale, ha fondato con la sua partner di vita e di scena Elvira, nel 2008, la Compagnia Frosini/Timpano.
di Cristina Pedretti, Parma -
"Zombitudine" rientra in un lavoro creativo sulla figura degli zombie che prevede appositi workshop (come quello realizzato in questi giorni a Parma) e il progetto "Walking Zombi", attraversamenti urbani di attori/zombi in mezzo alla gente, già eseguiti in diverse città italiane, da Roma a Genova, fino a Parma. Alla base dell'operazione c'è una visione metaforica dello zombie, creatura in bilico tra due dimensioni e per questo più libera di esprimersi rispetto ai viventi, rinchiusi nella loro routine; uno zombie che smuove e "risveglia" i vivi dalla loro assuefazione alle vita, e che quindi, più che spaventare, fa riflettere e forse "rivivere" chi lo incontra.
Nel video, i partecipanti al workshop per "aspiranti zombie" in azione e un'intervista agli attori ideatori del progetto.
"Destination Europe? European drama, a chance for intercultural dialogue", Teatro Due ospita l'assemblea generale dell'ETC, European Theatre Convention. 40 teatri e fondazioni di diversi paesi analizzano il ruolo del teatro europeo, chiamato a essere luogo di interculturalità e relazione. Dibattiti, seminari e workshop dal 12 al 15 novembre il Teatro Due di Parma. -
Parma,12 novembre 2015 - di Cristina Pedretti -
Dal 12 al 15 novembre il Teatro Due di Parma ospita l'assemblea generale dell'ETC, European Theatre Convention, una rete formata da più di 40 teatri e fondazioni di diversi paesi del mondo, che si danno appuntamento per un momento di confronto e riflessione. Il tema del convegno è "Destination Europe? European drama, a chance for intercultural dialogue" e si propone quindi di analizzare il ruolo del teatro europeo, chiamato a essere luogo di interculturalità e relazione.
Tra i tanti dibattiti e seminari in programma, anche l'incontro con Carlo Severi, direttore della Cattedra di Antropologia della Memoria École des hautes études en sciences sociales, dal titolo "Migrazioni: pungolo di Europa", e la tavola rotonda con Luca Bergamo, segretario generale di Culture Action Europe, Edit Kaldor, regista, filosofa e creatrice di "Inventory of powerlessness", Liesbeth Coltof, direttore artistico di De Toneelmakeri e creatrice del programma destinato ai bambini palestinesi "Ten ways to know us", Rolf Bolwin, Presidente di PEARLE – Performing Arts Employers' Associations League Europe e Cristina Loglio, direttrice del tavolo di lavoro di Europa Creativa del Ministero Beni e Attività Culturali.
Sono previsti anche workshop di approfondimento con gli artisti, importanti basi di partenza per la creazione di futuri progetti artistici, a partire dal tema: "il teatro con le comunità di rifugiati e richiedenti asilo". Due le tracce di lavoro: "la drammaturgia Europea come tramite di identità multiple" e "la responsabilità del teatro nell'era dell'esodo" condotti da Alessandro Renda del "Teatro delle Albe" e da Lara Staal del Frascati Theater di Amsterdam.
Oltre a incontri, tavole rotonde e workshop, Teatro Due offrirà una serie di spettacoli, uno spaccato delle produzioni di Fondazione Teatro Due che hanno riscosso grande successo: "Max Gericke" di Manfred Karge, con Elisabetta Pozzi, in scena venerdì 13 alle 20,30, seguito da "Line" di Israel Horovitz, entrambi diretti da Walter Le Moli; "Le Rane" di Aristofane, di e con l'Ensemble degli attori di Fondazione Teatro Due, sabato 14 alle ore 20,30, e infine, domenica 15 novembre alle ore 16, "Hikikomori", di Holger Schober, con Gianmarco Pellecchia e Laura Cleri.
The Russian Ice Stars Company porta al Linear4Ciak di Milano uno spettacolo dinamico, ricco di coreografie armoniche e danze in punta di pattino adatto a tutta la famiglia. "Peter Pan on ice" è in scena al teatro di Viale Puglie fino al 15 novembre. -
Parma, 12 novembre 2015 - di Pietro Razzini -
Uno spettacolo per adulti e piccini, capace di emozionare chiunque ami l'arte sui pattini, le acrobazie circensi e...l'isola che non c'è. The Russian Ice Stars Company porta al Linear4Ciak di Milano il sogno di tante generazioni di bambini desiderosi di imparare a volare, e di tanti adulti vogliosi di viaggiare nel tempo e tornare giovani: "Peter Pan on ice", al teatro di Viale Puglie fino al 15 novembre, rappresenta l'occasione per vivere una piacevole serata in famiglia, affascinati da una storia senza età, figlia della penna scozzese di James Matthew Barrie e tornata recentemente alla ribalta grazie alla trasposizione cinematografica "Pan".
LO SHOW - Si scivola sul ghiaccio con estrema grazia al Linear4Ciack, realizzando figure spettacolari e librandosi in aria in maniera armoniosa: la compagnia delle stelle russe del ghiaccio, costituita da una ventina di interpreti, propone uno spettacolo dinamico, ricco di coreografie armoniche e di simpatiche danze in punta di pattino. Non manca proprio nessuno tra i protagonisti dell'immortale storia: ci sono Wendy, Michael e John Darling, c'è Campanellino, ci sono Giglio Tigrato e Spugna. Ci sono, ovviamente, Capitan Uncino e Peter Pan, protagonisti di duelli con la spada e di rincorse lungo tutto il palco.
UN CRESCENDO DI EMOZIONI – Lo spettacolo aumenta di intensità con il passare dei minuti. Soprattutto la seconda parte dello show è in grado di regalare emozioni al pubblico presente: le battaglie tra i bimbi sperduti e la ciurma di Capitan Uncino evidenziano le abilità acrobatiche della compagnia russa, capaci di tenere con il fiato sospeso e con gli occhi fissi sul palco, il nutrito gruppo di famiglie che è accorso a teatro. Sirene, fate, indiani e pirati entrano di diritto nella mente e nel cuore di coloro che si sono lasciati incuriosire dalla proposta di vedere una storia che resterà sempre tra i racconti più intensi dell'infanzia di tutti.