Il 10 aprile, in occasione della prima giornata della prevenzione AOOI (Associazione Otorinolaringoiatri Ospedalieri Italiani) i professionisti dell'U.O. di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Vaio, aderiscono all'iniziativa e offrono visite gratuite. -
Parma, 4 aprile 2015 -
Il 10 aprile 2015 è la prima Giornata della Prevenzione AOOI (Associazione Otorinolaringoiatri Ospedalieri Italiani), patrocinata dal Ministero della Salute, che ha come tema: la "Diagnosi precoce dei tumori del cavo orale".
I professionisti dell'U.O. di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Vaio, diretta da Maurizio Giuseppe Vento, aderiscono all'iniziativa e offrono visite gratuite.
Per accedere al servizio è necessario fissare l'appuntamento, telefonando il 2, 3, 7 e 8 aprile al numero 0524/515131 dalle 8 alle 10.
I tumori della bocca sono patologie molto diffuse, con 12 nuovi casi all'anno ogni 100 mila abitanti e un picco di massima incidenza intorno ai 50-60 anni di età. Fumo, alcol, cattiva igiene orale, protesi dentarie traumatizzanti e virus del papilloma, ma anche una dieta povera di frutta e verdura sono le cause che possono provocare l'insorgenza di questo genere di tumore. Ma la prevenzione può essere un'ottima alleata, insieme ad una diagnosi precoce.
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)
Il 2 aprile, in occasione dell'ottava edizione della giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo la presentazione delle "Fantasie in blu", iniziative per sottolineare l'importanza dell'informazione e del lavoro di rete. -
Parma, 3 aprile 2014 -
Ieri per la giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo, voluta dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Azienda USL, Comune di Parma, Ufficio Scolastico provinciale, Università e Associazioni dei familiari hanno celebrato questa ricorrenza e sottolineato l'importanza del lavoro di rete presentando alcune iniziative, dal titolo "Fantasie in blu".
Presentazione del libro "Io Peter Pan" di Federico Rosselli
La raccolta di storie fanta-reali è frutto del lavoro immaginativo e autobiografico del vissuto emotivo dell'autore, che, durante la sua "dissertazione" favolistica, narra le ambizioni di chi, affetto dalla condizione di ASD (Disturbo dello Spettro Autistico), vuole porre l'accento non tanto sulle difficoltà legate alla patologia, ma soprattutto su quelle "utopie" che un ragazzo qualunque può accarezzare in varie fasi della sua vita. Per questo motivo, come affermato dall'autore, chiunque può "...aiutare i bambini affetti da autismo a migliorare con la forza della loro immaginazione e dei libri...". La forza dell'immaginazione è la dote più grande di Federico Rosselli, capace di far volare la fantasia verso isole irraggiungibili dove dipingersi come un'entità dai mille volti, ma, in fondo, capace di vivere la realtà in modo consapevole, affrontando ogni giorno ciò che di buono e di brutto l'esistenza gli riserva, con un occhio sempre proiettato al domani, tempo in cui "continuare a conoscere ed imparare" le abilità fondamentali, per raggiungere quelle autonomie personali e sociali per cui tutti i ragazzi costantemente lavorano. Stampato dall'Azienda USL come strumento di promozione che può essere utile per i ragazzi, le famiglie e le istituzioni.
Incontro con Leonardo Ortolani
Anche il celebre autore di Rat-Man, Leonardo Ortolani, sapendo che tra i ragazzi seguiti dal Centro ci sono degli appassionati di fumetti, ha voluto in questa giornata simbolo mettere a disposizione la sua esperienza, la sua fantasia e la sua ironia per fare toccare con mano ai ragazzi il mondo dei fumetti.
Mostra di materiali realizzati nelle scuole
Dopo il successo dello scorso anno, è stata allestita nel Centro una mostra con quanto realizzato dai ragazzi con ASD a scuola, nella convinzione che possa scaturirne un messaggio di impatto sociale, normalizzante e orientato alla salute. È una esposizione di quadri e lavori che i ragazzi hanno prodotto con l'aiuto degli insegnati e degli educatori.
"Genitore per un giorno"
Il progetto, ideato e già realizzato da Angsa Bologna, prevede che il "genitore per un giorno" accompagni la persona con autismo e la sua famiglia, dal mattino alla sera, nelle faccende quotidiane recandosi a far spesa, andando ai giardinetti, cucinando, pranzando... Chi vive l'autismo in famiglia sa quanto invalidante sia questo disturbo e quanto pesantemente condizioni l'intero nucleo familiare. Da qui nasce la necessità di disporre non solo di servizi riabilitativi, ma anche di servizi di "sollievo" per le famiglie. Finalità del progetto è coinvolgere coloro che rivestono ruoli cruciali nella realizzazione e gestione dei servizi educativi, riabilitativi, ricreativi, sportivi, trasporti ecc. (sindaci, assessori, dirigenti AUSL ecc), a progettare servizi più mirati e confacenti alle necessità delle persone con autismo e delle loro famiglie. L'evento si ispira ad un'iniziativa simile lanciata da un'associazione di non vedenti, che ha coinvolto il calciatore David Beckam, facendogli giocare una partita bendato con giocatori non vedenti.
"Illuminalo di blu" ("Light in up blue")
Ieri sera aderendo alla campagna lanciata nel 2010 da "Autism Speaks", la più grande organizzazione mondiale che si occupa di promuovere la ricerca scientifica sull'autismo, il Comune di Parma ha illuminato Petitot di blu, così come numerosi monumenti in tutto il mondo, da New York a Sidney, a testimoniare la sensibilità della città rispetto alla problematica.
IL CENTRO
E' nato grazie ad un progetto di integrazione tra Ausl e Comune di Parma, con la collaborazione del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Parma, dell'Istituto Scolastico provinciale e delle rappresentanze delle famiglie. Operativo dal gennaio 2011, è un punto di incontro per chi, nel territorio, si occupa di ASD ed un riferimento per insegnanti ed educatori che nel quotidiano lavorano con bambini e ragazzi con questi tipi di disturbi. Obiettivo del Centro è giungere ad una diagnosi tempestiva, con la collaborazione dei pediatri e dell'Ospedale del Bambino, per fornire ai piccoli pazienti percorsi di cura personalizzati, affinché acquisiscano nuove abilità, per avere una vita adulta quanto più autonoma. Sono previste attività abilitative individuali e di gruppo basate su diversi approcci oggi utilizzati a livello internazionale, compresa la sperimentazione di nuove tecniche abilitative ideate a partire dalle recenti scoperte scientifiche sui neuroni specchio. Presso il Centro, sono inoltre realizzati laboratori di cucina, di cura dell'ambiente domestico e di giardinaggio nella serra acquistata nel 2011, grazie al significativo contributo del Rotary Club Parma Farnese, presieduto da Claudio Reverberi. Parallelamente a ciò sono previste attività di parent traning, supervisione e formazione con insegnati ed educatori.
I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
Sono caratterizzati da difficoltà nella comunicazione, nell'interesse sociale e dalla presenza di comportamenti ed interessi ristretti e stereotipati. La caratteristica più evidente è l'isolamento, accertato dall'assenza di risposta verbale e non verbale (assenza di contatto oculare e della mimica) alle stimolazioni verbali e ambientali, dalla difficoltà a stare con coetanei e adulti, dai disturbi del comportamento. I dati degli ultimi anni confermano che si tratta di una patologia in aumento e secondo il DSM-5 si stima che un bambino su 100 sia affetto da una forma di autismo. I minori con diagnosi di ASD in carico ai Servizi di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza dell'Azienda USL sono 198 di cui circa 90 residenti nel distretto di Parma (dati aggiornato al 31/12/2014). I Disturbi dello Spettro Autistico presentano livelli di funzionamento e gravità diversi. La diagnosi precoce e l'intervento psicoeducativo, individualizzato, globale migliorano la prognosi, favorendo il raggiungimento di un buon grado di autonomie ed il conseguente innalzamento della qualità di vita della persona con ASD e della sua famiglia.
Partono le iscrizioni per partecipare al concorso a premi per smettere di fumare. Per iscriversi, o sfidare qualcuno a farlo, c'è tempo fino al 2 maggio. In palio un viaggio, un tablet e un soggiorno alle terme. -
Modena, 4 aprile 2015 -
"Dopo 27 anni di fumo non è facile smettere. Ero così dipendente dalle sigarette che non riuscivo a stare senza neanche con la tosse. Mi sentivo schiava di un 'pacchetto' di veleni, che col tempo erano diventati molto più forti della mia volontà. Pur di avere le sigarette avrei fatto carte false. Grazie a 'Scommetti che smetti' ho deciso di provare a smettere, sfidare me stessa e dimostrare che potevo farcela". È il racconto di Marina, una delle persone che è riuscita a smettere di fumare grazie a "Scommetti che smetti", ed è anche il modo migliore per presentare l'undicesima edizione del concorso promosso da Azienda USL e Policlinico di Modena per contrastare la diffusione del tabagismo.
Anche quest'anno, dunque, le Aziende sanitarie modenesi - in collaborazione con "Gli Amici del cuore", LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e altri partner - propongono la consolidata iniziativa di promozione della salute e lanciano la 'sfida' ai fumatori di tutta la provincia con il concorso a premi "Scommetti che smetti".
Come partecipare
Il concorso – che negli ultimi anni ha coinvolto più di 2mila e 500 persone – propone un percorso per diventare non fumatori, ed è un'occasione per compiere un passo decisivo nell'abbandonare l'abitudine al fumo. Si rivolge ai fumatori maggiorenni residenti o domiciliati in provincia, ai quali è richiesto di abbandonare le sigarette almeno fino al 24 maggio. Al termine del periodo, attraverso un'estrazione tra tutti i partecipanti e l'effettuazione di test non invasivi per verificare l'effettivo abbandono del fumo, saranno individuati i vincitori, premiati in una cerimonia pubblica che si svolgerà il 6 giugno 2015 presso il Centro Commerciale La Rotonda a Modena. Mentre è il 2 maggio l'ultimo giorno utile per le iscrizioni, raccolte direttamente on-line all'indirizzo web: www.scommettichesmetti.it. I moduli di iscrizione sono disponibili anche presso i Centri Antifumo dell'Azienda USL di Modena.
Provincia di Modena, sono più di 142mila i fumatori
Secondo gli ultimi dati disponibili in provincia di Modena il 30% degli adulti tra 18 e 69 anni fuma sigarette; una stima che corrisponde a più di 142 mila persone. Una cattiva abitudine che cresce con l'età, anche se purtroppo non è assente tra giovani e giovanissimi. In Emilia Romagna, infatti, fuma l'1% degli 11enni, il 6% dei 13enni e il 23% dei 15enni, percentuali che salgono al 35% tra i 18-34enni. Più alta è la quota degli uomini fumatori (34%) rispetto alle donne, come più alta è l'incidenza del numero di fumatori tra coloro che hanno difficoltà economiche (un intervistato su due). Nella nostra provincia almeno un fumatore su tre (51 mila persone) ha dichiarato di aver provato a smettere negli ultimi 12 mesi. Tra questi, la maggior parte (84%) ha ripreso a fumare, il 10% non fuma più da meno di sei mesi (cioè è un fumatore in astensione) e il 6% è riuscito nel tentativo.
Le novità dell'edizione 2015
"Scommetti che smetti" nel corso degli anni ha sempre rinnovato le proprie attività di comunicazione, ampliando la rete di partner che ne sostengono la realizzazione. Attraverso il sito web, è possibile lanciare una sfida a un amico o a un parente: compilando un apposito modulo, lo si inviterà a fare una scelta di salute mettendo in gioco la propria tenacia attraverso la partecipazione al concorso. Si rafforza il sostegno delle tre Palestre Etiche della provincia di Modena, che associano alla lotta al fumo la promozione della sana attività motoria. Altre sei palestre del territorio mettono in palio abbonamenti alle proprie strutture per chi abbandonerà le sigarette: Area Fitness, Centro Sport e Benessere e Circolo Vita di Pavullo, Sapiro e Spazio Fitness di Mirandola, Skip Intro di Finale Emilia. Alle ormai consolidate partnership con Carpi FC e Modena FC si aggiunge nel 2015 la collaborazione con la L•J Volley, che offre un abbonamento per la prossima stagione pallavolistica a chi si affranca dal fumo. CSI, UISP e Piscine Pergolesi di Modena offrono anch'essi alcuni premi. I mass media locali concorrono alla promozione di "Scommetti che smetti": dalla collaborazione di lunga data con Radio Stella, si passa alla partnership con la mirandolese Radio Pico e all'impegno della Gazzetta di Modena per la lotta al fumo. Anche le aziende modenesi confermano la propria attenzione alla salute dei lavoratori: insieme a CNH Industrial e Gambro, quest'anno Sorin Group, nella sede di Mirandola, sostiene il progetto e premia due dipendenti che si impegnano a diventare ex fumatori con soggiorni benessere. Si registra, infine, la mobilitazione dei Comuni di Pavullo e Mirandola in collaborazione con i Distretti sanitari di riferimento.
I premi in palio
Più di 30 i premi in palio in questa edizione di "Scommetti che smetti": tablet, weekend vacanza, coupon relax alle terme, buoni acquisto, cene, un check-up dermatologico, ingressi ed abbonamenti ad attività sportive, culturali e a serate danzanti. L'elenco dettagliato è disponibile sul sito.
I centri antifumo
In provincia sono attivi i centri antifumo che offrono informazioni, consigli e trattamenti per la cessazione del consumo di tabacco e organizzano corsi intensivi condotti da personale appositamente formato. Molta attenzione è posta alla prevenzione delle ricadute per consolidare nel tempo i risultati ottenuti. L'accesso è libero e non è necessaria la richiesta del medico. A Modena sono anche attivi i centri antifumo della Lega Italiana Lotta ai Tumori e quello Interdipartimentale dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico di Modena. Per informazioni sul concorso e per conoscere sedi ed orari dei centri antifumo è possibile chiamare il numero verde gratuito 800 033 033 o visitare il sito www.scommettichesmetti.it.
I partner dell'iniziativa
Non solo nuovi partner, ma anche il vanto di aggregare soggetti che, nel tempo, hanno confermato il loro impegno per la lotta al fumo. "Scommetti che smetti?", è organizzato in collaborazione con la LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori), con "Gli Amici del cuore" e insieme a: Provincia di Modena; Comune di Mirandola; Comune di Pavullo; Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Modena; IPAVSI (Collegio infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d'infanzia) Modena; CSV (Centro Servizi Volontariato); Federfarma Modena; Confindustria Modena; Emilia-Romagna Teatro Fondazione; AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) Modena; Associazione Carcere-Città; Associazione "La nostra voce"; Circolo Polivalente Giliberti; Arcigay Modena; Federconsumatori Modena; SPI-CGIL (Sindacato Italiano Pensionati); CSI (Centro Sportivo Italiano); UISP (Unione Italiana Sport per Tutti); Palestre Etiche Area Fitness, Centro Sport e Benessere e Circolo Vita di Pavullo, Sapiro e Spazio Fitness di Mirandola, Skip Intro di Finale Emilia; L•J Volley Modena; FC; Carpi FC; Consorzio Modena a Tavola; Consorzio Il Mercato; Conad Ipermercato e Centro commerciale La Rotonda; Gazzetta di Modena; Radio Stella; Radio Pico; SMA; Gambro; CNH Industrial; Sorin Group. Tutti i soggetti condividono gli obiettivi del Programma Promozione della salute (PPS) della provincia di Modena.
(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)
Parte a Serramazzoni "Alla Tua salute" un percorso formativo di contrasto al doping e di promozione di sani stili alimentari. Il progetto, unico a livello nazionale analizzerà i comportamenti a rischio e promuoverà interventi di contrasto e prevenzione -
Modena, 25 marzo 2015 -
Parte a Serramazzoni il percorso formativo rivolto agli allievi dello Ial Scuola alberghiera, sul tema "Contrasto al doping" curato dal Servizio Medicina dello Sport di Modena e promosso dall'Amministrazione Comunale di Serramazzoni. Un gruppo di studenti del II e III anno dell'istituito potrà seguire un percorso con il quale conoscere tempi e modi di un' adeguata alimentazione per qualità, quantità e tempi di assunzione in relazione agli impegni sportivi, senza trascurare il gusto ed il piacere del cibo nelle diverse occasioni della giornata.
Il progetto, denominato "Alla tua Salute", avrà una durata pluriennale con l'obiettivo di definire programmi alimentari alternativi, di promuovere fra i giovani campagne di prevenzione e di incitare a comportamenti virtuosi contro l'uso di sostanze dopanti e l'abuso di integratori proteici a effetto stimolante. "Si tratta di un progetto dalle elevate potenzialità educative e formative, accolto dallo Ial - spiega il consigliere delegato alla formazione professionale e politiche giovanili Marzia Cipriano - che grazie alla proposta dell'Ausl potrà essere sviluppare a Serramazzoni. L'Ausl di Modena ha infatti scelto il nostro territorio come capofila del progetto, che è sperimentale e unico a livello regionale e nazionale".
Qualche giorno fa, dopo un primo incontro tenutosi a novembre, si è svolto a Serra un tavolo di lavoro tra gli esperti e dirigenti del Servizio Medicina dello Sport di Modena e del Centro Regionale Antidoping, referenti del Distretto Ausl di Pavullo e dei Luoghi di Prevenzione di Modena, insieme all'Amministrazione Comunale, nel quale è stato impostato il calendario degli incontri didattici e delle attività che solleciteranno i ragazzi a riflettere sulle proprie possibilità, sulla sana alimentazione e sull'inutilità del ricorrere a metodi illeciti per migliorare le proprie prestazioni sportive.
"E' un'occasione per riflettere sul fenomeno del doping, associato comunemente ai soli atleti professionisti - commenta il dott. Ferdinando Tripi, Direttore del Servizio di Medicina dello Sport di Modena - trascurandone la diffusione estesa in contesti spesso poco considerati". Il progetto si svilupperà sull'analisi dei comportamenti a rischio e la promozione di interventi di contrasto e prevenzione, che avverrà attraverso l'apprendimento di sane abitudini alimentari e con la verifica dello stato di salute degli atleti con analisi volontarie.
Alla fine di maggio sarà realizzato a Serramazzoni un convegno, rivolto agli istruttori di palestre della Provincia e alla associazioni sportive del territorio. Al termine del convegno gli studenti dello Ial proporranno una degustazione, anche attraverso una dimostrazione pratica, di ricette create da loro; pasti rapidi da preparare, nutrienti e alternativi agli integratori, per una corretta alimentazione durante la pratica sportiva. "Il percorso didattico e il progetto nel suo complesso, che partirà dagli studenti dell'alberghiero – conclude Marzia Cipriano - potrà avere un' ampia risonanza anche sul territorio, coinvolgendo atleti, studenti e giovani cittadini".
Il progetto complessivo prevede un programma alimentare alternativo e più salutare, la predisposizione di materiale divulgativo e promozionale con il sostegno dei social network e di siti internet dedicati, fino alla produzione di un "Ricettario dello sportivo" a cura degli studenti. Gli stessi allievi, infine, durante il prossimo anno scolastico, proseguiranno la formazione e si cimenteranno come peer educator, ovvero come educatori alla pari, nelle società sportive e, soprattutto, nelle scuole.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Serramazzoni)
La capsula, in fase di sperimentazione, ha del miracoloso perché riesce a cancellare la cattiveria dal cervello e a guidarlo verso sentimenti positivi. -
Parma, 23 marzo 2015 - di Alexa Kuhne -
I cattivi scompariranno dalla faccia della Terra! Parola di alcuni scienziati americani impegnati a sperimentare la 'pillola della bontà'.
Il farmaco, che sembrerebbe contenere dei poteri miracolosi, dovrebbe rendere anche i più reticenti al bene comprensivi, misericordiosi e solidali.
La pillola è in fase di perfezionamento e i ricercatori della University of California di Berkeley, San Francisco, la stanno già testando su 35 persone.
Il principio attivo miracoloso è il tolcapone che sarebbe in grado di indurre artificialmente sentimenti di bontà. Questa sostanza, infatti, dovrebbe prolungare gli effetti della dopamina, 'prodotto' chimico del cervello legato a sentimenti come la ricompensa e la motivazione.
La pillola, detto in soldoni, agirebbe alterando gli equilibri neurochimici nella corteccia prefrontale del cervello, la zona responsabile della personalità, dei comportamenti sociali e delle capacità decisionali. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology: coloro che hanno assunto la pillola a base di tolcapone si mostravano più equi nella suddivisione di soldi con gli sconosciuti e si mostravano più sensibili nei confronti delle ingiustizie sociali. Gli scienziati che l'hanno sviluppata si dicono infine convinti del fatto che la pillola, un giorno, potrà contribuire a trattare malattie mentali con forte impatto sociale, quali la schizofrenia e le dipendenze.
L'Associazione AMA fuoridalbuio e il fotoreporter Aldo Soligno premiati per la Carta Europea del Paziente con fibrosi polmonare idiopatica e per il reportage Rare Lives sui malati rari in Europa -
Modena, 4 marzo 2015 -
Il 3 marzo 2015 a Roma si è svolta la Cerimonia di Premiazione della III edizione del Premio Giornalistico O.Ma.R. per le malattie e i tumori rari. Presso la Biblioteca del Senato "Giovanni Spadolini", Rosalba Mele, presidente di AMA fuoridalbuio ed Aldo Soligno, fotoreporter, hanno ritirato rispettivamente: la Menzione Speciale InterMune, destinata a "iniziative di comunicazione meritevoli", assegnata all'Associazione AMA fuoridalbuio, per la "realizzazione e la promozione della Carta Europea del Paziente IPF" e la Menzione Speciale Genzyme, destinata a "progetti di arti visive meritevoli", assegnata ad Aldo Soligno, per il reportage documentaristico "Rare Lives".
L'annuncio ufficiale è stato dato dall'europarlamentare Cécile Kyenge durante la recente Giornata delle Malattie Rare, a Modena, mentre la premiazione ha visto l'intervento di diversi rappresenti istituzionali – tra i quali il sottosegretario alla Salute con delega alle malattie rare On. Vito De Filippo, oltre ad importanti personalità del mondo delle malattie rare e dei media.
Che cos'è la Carta del Paziente con IPF
ll 30 settembre scorso a Bruxelles le Associazioni europee dei pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica hanno presentato al Parlamento Europeo la prima Carta Europea del Paziente con fibrosi polmonare idiopatica. Con questa Carta, le associazioni dei pazienti di tutta Europa si appellano ai decisori politici, alle aziende sanitarie, ai decisori dei finanziamenti e ai governi nazionali perché contribuiscano ad aumentare il livello di consapevolezza dell'IPF, a stabilire standard di cura più efficaci e più equi e a migliorare la qualità e l'accesso alle cure nei Paesi europei. La Carta si propone di raccogliere 35.000 firme, tante quante sono le persone a cui è diagnosticata la fibrosi polmonare idiopatica ogni anno in Europa.
La Carta del Paziente con IPF è stata presentata durante la premiazione con un video realizzato sulle note del Coro della Cappella Musicale del Duomo di Modena e il Quartetto di fiati Andrea Gabrieli, diretti dal Maestro Daniele Bononcini in un concerto che ha avuto luogo nel Duomo di Modena a settembre in occasione dell'ultima Settimana Mondiale dell'IPF.
Il Video della Carta: www.youtube.com/watch?v=XG_qV4js10U
Per ulteriori informazioni sulla Carta e per firmarla online www.ipfcharter.org
Che cos'è Rare Lives e chi è Aldo Soligno
Un viaggio fotografico in Europa sulle necessità, speranze, difficoltà, ma soprattutto gioie e conquiste quotidiane, di chi vive una 'vita rara'. L'agenzia fotografica Echo, con il suo fotografo Aldo Soligno, e la federazione italiana malati rari UNIAMO, hanno deciso di intraprendere un percorso all'interno dell'Unione Europea per indagare un tema sociale estremamente sensibile: la qualità di vita di chi soffre di una patologia rara. Una ricerca delle similitudini e delle differenze tra le condizioni dei pazienti affetti da malattie rare all'interno dell'Unione Europea. Un'indagine sulle loro necessità, le loro speranze, ma soprattutto un progetto che vuole porre le basi per la costruzione di una rete che possa permettere di unire le esperienze di chi vive questa condizione, e rendere partecipe e consapevole chi non la vive.
Sei mesi di viaggio in giro per l'Europa e più di 20 famiglie incontrate hanno reso Rare Lives un'esperienza di vita più che un progetto fotografico.
Nato nel 1983 a Napoli, Aldo Soligno si trasferisce a Modena nel 1991. È un talento emergente nella fotografia italiana di documentazione. Il suo occhio sofisticato per i paesaggi minimalisti ed il suo approccio al ritratto che richiama la pittura fiamminga diventano un inaspettato contrasto in relazione ai temi che sceglie di rappresentare. Dall'esplorazione del legame tra i media e la guerra nella Striscia di Gaza (Piombo Fuso e A Scorching Summer) fino ai più recenti Ritratti dalla Rivoluzione in Tunisia, la sua abilità nel creare una profonda relazione con i suoi soggetti gli ha garantito numerosi premi. Le sue immagini sono state esposte in Italia ed all'estero. Nel gennaio del 2011 è entrato a fare parte dell'agenzia Emblema e con Cast Lead è stato il primo fotografo italiano a pubblicare un Photo Book esclusivamente per iPad.
Maggiori info su www.aldosoligno.com e www.rarelives.it
Video RARE LIVES: vimeo.com/120626658
Il ringraziamento di Rosalba Mele, Presidente AMA fuoridalbuio
Ringrazio l'Osservatorio Malattie Rare e in particolare Ilaria Ciancaleoni Bartoli per l'invito e Intermune (membro del Gruppo Roche) per questo importante riconoscimento che ci fa sperare che il disegno presentato al parlamento europeo si traduca in concrete buone pratiche a favore dei malati italiani ed europei.
Grazie anche ai pazienti del nostro gruppo di supporto e al Centro per le Malattie Rare del Polmone | AOU Policlinico di Modena di Modena per la partecipazione alla realizzazione della Carta del Paziente con IPF e a Manuel Segovia e a Targi per averne curato la presentazione e la divulgazione.
Un ringraziamento speciale a tutta la rete di associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di questo grande progetto e agli europarlamentari Kyenge, Gentile, Bresso e Caputo per la partecipazione al lancio della Carta del Paziente con IPF presso il Parlamento Europeo e la loro vicinanza e partecipazione in occasione della Giornata delle Malattie Rare 2015 a Modena.
La III Edizione del Premio Omar, organizzato da Osservatorio Malattie Rare, Telethon, Orphanet, Centro Nazionale Malattie Rare - ISS e Uniamo FIMR Onlus, è stato reso possibile grazie al contributo non condizionato di Celgene, InterMune, Shire, Genzyme società del gruppo Sanofi, Vertex e GSK e si colloca a chiusura della Giornata Mondiale per le Malattie Rare celebratasi lo scorso 28 febbraio.
Il ringraziamento di Aldo Soligno, fotoreporter
È per me un onore ringraziare la Federazione Italiana Malattie Rare UNIAMO e Genzyme, a Sanofi Company. Senza il loro supporto non sarebbe stata possibile la realizzazione di un così ambizioso progetto. Questo viaggio attraverso l'Europa per la documentazione della condizione di vita dei pazienti affetti da patologia rara è stata per me un'esperienza di vita, ora spero possa diventare un aiuto verso una maggiore attenzione e sensibilizzazione sull'argomento.
(Fonte: ufficio stampa Associazione AMA fuoridalbuio)
Il sodalizio tra comune, Avis e SorridiAMO alla vita sta conseguendo importanti risultati. -
- di Federico Bonati -
Reggio Emilia, 4 marzo 2015 –
Continua l'impegno del comune delle Terre di Canossa per la prevenzione del tumore al seno, grazie alla collaborazione instaurata con l'associazione di volontariato "SorridiAMO alla vita", una onlus locale impegnata sul fronte del sostegno ai malati oncologici da diversi anni. È basilare il lavoro dell'associazione, la quale punta sempre con maggior dedizione alla sensibilizzazione nei confronti di una patologia sempre più diffusa e che, a discapito degli scettici, coinvolge anche individui di sesso maschile.
La collaborazione, iniziata nel 2008 in sinergia con Andos e Avis e che da un anno prosegue solo con quest'ultima, si basa su un'attività di consulenza e sull'opportunità di effettuare lo screening ecografico della mammella. In quest'ottica, si è rivelato prezioso l'ausilio gratuito di quattro medici specializzati in chirurgia e oncologia, vale a dire i dottori Leonardo Bianchi, Carlo Andrea Ferrari, Salvatore Napolitano, già vicepresidente Andos Nazionale e presidente di Andos Fidenza, e Marzio Montanari, la quale ha permesso di offrire oltre 1600 prestazioni a donne e uomini risedenti a Campegine e dintorni.
In merito ha parlato il sindaco di Campegine Paolo Cervi: "Nel corso delle consulenze senologiche, effettuate al sabato ogni due settimane nella sede Avis del centro culturale Imerio Cantoni, è stato possibile riscontrare circa quaranta patologie oncologiche e affrontarle con la necessaria tempestività. La prevenzione è oggi l'arma più efficace per contrastare il tumore al seno, e le difficoltà economiche di questi anni non possono farci abbassare la guardia in questo campo".
Va tenuto presente che dal gennaio 2013, a seguito dei tagli dei finanziamenti alla sanità, l'ecografia al seno e la visita senologica non sono più erogabili attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, salvo casi specifici e con una valutazione in merito. Nonostante ciò, l'attività ambulatoriale del comune di Campegine consente ancora oggi a donne e uomini di effettuare controlli preventivi in modo gratuito. Per poter sostenere e potenziare questo prezioso servizio alla comunità, la onlus "SorridiAMO alla vita" ha programmato l'acquisto di un ecografo portatile, dal valore di circa 30000 €, per il quale sono state organizzate iniziative solidali di raccolta fondi.
"Un impegno – spiega l'assessore alla sanità e al volontariato Marisa Lasagni – che sta coinvolgendo privati, imprese, istituzioni del territorio e associazioni, come il comitato degli anziani che ha devoluto il ricavato della festa di Carnevale: ad essi il comune di Campegine esprime profonda gratitudine a nome di tutta la comunità".
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 8 22 febbraio 2015
SOMMARIO Anno 14 - n° 8 22 febbraio 2015 (in Allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Libia: l'ultima barzelletta, "serve un'azione diplomatica"
3.1 nutrizione Frittura, meglio l'extra vergine d'oliva dell'olio di girasole
3.2 Eventi Expo 2015: Parmigiano Reggiano nel "supermercato del Futuro" con oltre 70 caseifici.
3.3 Quote Latte Il processo di concentrazione degli allevamenti da latte in Francia
4.1 cereali Cereali, continua la fase altalenante
5.1 Lattiero caseario L'ascesa dei derivati del latte.
6.1 OGM No OGM. Anche il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Fidenato.
6.2 EFSA Batteri resistenti. Prima analisi congiunta tra "Agenzie" per la lotta ai batteri resistenti
6.3 pomodoro OI Pomodoro, Campagna 2015: consegna dei contratti entro il 4 marzo
7.1 cereali Cereali, in leggero rialzo per fattori congiunturali..
8.1 eventi Mortadella di Bologna e Birra si sposano a Rimini
8.2 Mele e OGM No OGM, e intanto dagli USA arriva la mela che non invecchia.
9.1 lattiero caseario Latte, la concentrazione dell'offerta per rafforzare il settore
Chi pensa che il fritto con olio di semi di girasole sia più leggero e salutare di quello con olio extra vergine di oliva deve ricredersi. Non è una questione di gusto, ma dei composti insalubri, potenzialmente tossici, che si vengono a creare durante la frittura.
Verona - Ricercatori dell'Università dei Paesi Baschi in Spagna hanno messo a confronto extra vergine e olio di girasole durante una frittura durata 40 ore a 190 gradi in un friggitrice di tipo industriale. I cambiamenti chimici degli oli sono stati monitorati con la sofisticata tecnica analitici della risonanza magnetica nucleare.
Gli studiosi hanno potuto evidenziare come il livello di sicurezza dell'extra vergine, in termini di contenuto di aldeidi, sia molto più elevato. Infatti non sono stati riscontrati composti potenzialmente citotossici e genotossici, come il 4-idrossi-(E)-2-alchenali, nell'extra vergine, al contrario dell'olio di semi di girasole.
Significative differenze sono anche state notate in rapporto alla percentuale di composti polari a favore dell'olio extra vergine d'oliva, il che comporta grandi differenze nel livello di sicurezza dell'uso in frittura tra i due oli.
(Verona Fiere - 17/02/2015 SOL&AGRIFOOD)
Di Chiara Marando - Sabato 14 Febbraio 2015
Ebbene si, il cibo è uno dei piaceri della vita ed osservare quali alimenti vengono scelti ed assaporati fa capire molto della persona che si ha davanti. La tavola è come una rivelazione, una sorta di pagina bianca su cui ognuno di noi espone il proprio modo di essere. Ed effettivamente, il legame tra cibo e personalità è molto stretto, tanto da influenzare umore ed energia.
Ritrovare allegria, vitalità e prontezza di riflessi grazie agli effetti della cucina non è solo un modo di dire, oppure l’ultimo trend gastronomico del momento, si tratta di una vera e propria scienza: il Mood Food. Stando agli studi internazionali, coordinati dal Food and Mood project, gli alimenti hanno la capacità di determinare cambiamenti negli stati d’animo e nelle emozioni, un filo diretto con la mente costantemente attivo.
Solo per fare un esempio, quante volte ci siamo sentiti dire che carenza di zinco oppure dei tanto nominati Omega 3 può portare depressione o mancanza di tono vitale? E non è un caso, perché effettivamente è stato dimostrato che una dieta poco equilibrata rende poco equilibrato anche il nostro organismo e, di conseguenza, le nostre sensazioni.
Sostanze quali vitamine, grassi e proteine esercitano un’azione determinante sulla chimica del cervello, quindi scegliere i cibi giusti si rivela la mossa vincente per attivare quei neurotrasmettitori ed ormoni che aiutano l’insorgere del buonumore e della tranquillità. In altre parole, dobbiamo imparare a coccolarci nel modo giusto.
Il cibo ha il potere di stimolare emozioni positive, benessere e serenità, attivare quel filo conduttore che riaccende i ricordi legati all’infanzia, a quei sapori di una volta che si gustavano da bambini, quelli che aspettavi con impazienza e che riescono a trasmettere un senso di sicurezza.
Pensiamoci, quando fuori c’è freddo e si rientra a casa dopo una giornata di lavoro, non c’è niente di meglio che scaldarsi con una zuppa fumante, un abbraccio confortevole di bontà. E che dire della meravigliosa cioccolata? In questi casi, quando la visione della vita è davvero grigia, anche i legumi ed il peperoncino rosso posso rivelarsi degli alleati importanti da tenere in grande considerazione.
Insomma, il “Mood Food” è una realtà e conferma che mangiare con gusto aiuta a stimolare le endorfine, ovvero quelle sostanze prodotte dal cervello responsabili del senso di gratificazione ed appagamento. Ma non è solo una questione di palato, il coinvolgimento è molto più ampio perché non bisogna dimenticare il piacere che può regalare il tempo impiegato a preparare i pasti, insieme alla creatività e fantasia messe in campo nel presentare i piatti ed alla piacevolezza di gustarli in compagnia.