Il connubio tra il brand moda Parosh di Paolo Rossello e Odilla, boutique del cioccolato, di Gabriele Maiolani è stato il pretesto dell'evento "very glamour" a Milano, organizzato elegantemente dall'instancabile Domenico Zambelli.
di Federica Fasoli
Parole d'ordine: attenzione squisita ai dettagli e manodopera unica ed esclusiva. Questi i principi chiave che hanno spinto P.a.r.o.s.h., marchio di abbigliamento fashion protagonista della moda milanese in Via Santo Spirito 14, e Odilla, boutique del cioccolato sita in Corso Garibaldi, 38, a fondersi insieme per un giorno generando un irripetibile e delizioso connubio glamour.
L'evento, svoltosi il 9 Novembre scorso presso lo store del brand di moda, ha visto protagoniste le praline al cioccolato, frutto della creatività del maître chocolatier Gabriele Maiolani, accostate in maniera innovativa ai colori della nuova collezione autunno/inverno firmata P.a.r.o.s.h, rappresentata in loco dal suo fondatore e direttore creativo Paolo Rossello. "Da subito sono rimasto colpito dalla manualità utilizzata nella realizzazione dei capi di abbigliamento di questo brand – ha affermato Maiolani durante il percorso di degustazione dei suoi piccoli capolavori – la stessa cura, minuzia, precisione che viene impiegata nell'applicazione di una singola paillette può essere in qualche modo accostata all'attenzione che dedico alle mie creazioni".
Ad unire questi due mondi così apparentemente diversi, quindi, è la passione, l'artigiana cura per le proprie opere e anche un gusto in fatto di colori e stili che in qualche modo può avvicinare le due collezioni. Nell'intervista esclusiva per FlashOn Mag continua Maiolani: "Entrambe le passioni, entrambi i brand sono formati fondamentalmente da dedizione e manualità. Io sono solito creare continuamente, le mie piccole opere sono tante e tutte diverse. È nata la necessità di dividerle in collezioni, come per la moda. Da questa necessità, poi, si è deciso di intraprendere questa collaborazione con P.a.r.o.s.h., marchio giovane, fresco, moderno che poteva esprimere l'autunno in maniera coerente con Odilla".
Durante il corso della serata, che ha visto la partecipazione di diversi influencer e vip, c'è stata la possibilità di assaporare le dolci creazioni del maître chocolatier, spaziando tra una varietà di cioccolatini ai gusti arancia e cointreau, pesca e amaretto, nocciola, frutto della passione, caramello senza dimenticare i celebri Godò, piccoli gusci di croccante cioccolato dal ripieno morbido e cremoso. "Ho cercato in qualche modo di infondere alla mia collezione un'accezione rustica, quasi insolita – ha poi affermato ancora Maiolani – senza dimenticare quali sono i sapori della stagione arricchiti dall'influenza della mia formazione francese. Come maître chocolatier e come rappresentante del marchio Odilla, ho un forte interesse a creare dei momenti di puro piacere gustativo, un percorso gastronomico unico nel suo genere."
PHOTO CREDITS: Paolo Chiesa
Special Thanks to: Domenico Zambelli –
Quando avvertiamo la voglia di cambiamento la prima cosa che scegliamo di fare su noi stesse è di darci un bel taglio! I nostri capelli sono i primi a pagare pegno, tanto poi ricrescono, e già che ci siamo scegliamo qualcosa che sia attuale e di tendenza. Ci aiuta LORETTA di Immagine Parrucchieri a scoprire il taglio perfetto di questa stagione insieme ad un trattamento per non dimenticare la salute dei nostri capelli.
Di Loretta Fogli@ IMMAGINE Parrucchieri
Nella stagione autunno-inverno 2016/17 il taglio capelli più in voga è differente a seconda della lunghezza che si vuole mantenere.
Per chi ama il taglio corto, anche quest'anno andranno i carré accompagnati da una frangia corta, gli stilosi bob cortissimi e i tagli alla garçonne.
Per chi invece preferisce il taglio medio, continuerà come l'anno scorso la moda del long bob, ma a differenza della stagione passata, sarà arricchito da una frangia scalata.
Per chi invece non vuole rinunciare al lungo, quest'anno si punterà su un taglio perfettamente pari o, al contrario, scalatissimo.
E' la frangia quello che domina l'acconciatura della stagione, saranno lunghe, corte, irregolari o asimmetriche, ma sempre presenti.
Si potranno portare drittissime nei carré, o mosse oppure a effetto frisée negli scalati per look molto chic e sensuale.
IL TRATTAMENTO CAPELLI DI STAGIONE
Per avere una cute sana e una chioma splendente il trattamento Tea Tree è particolarmente indicato per la stagione più fredda.
La linea SPA per i capelli proposta da Paul Mitchell è arricchita con olii essenziali di lavanda e menta che con lo Scalp Treatment all'argilla o allo zucchero di canna crea un trattamento di pulizia e ossigenazione del bulbo e del cuoio capelluto.
Grazie anche al massaggio eseguito durante l'applicazione crea un effetto tonificante e rilassante per la cute rendendola più elastica e recettiva.
CREDITS : cafeweb.it – italianamoda.com – beautydea.it – bellezza.pourfemme.it – bellezzapourfemme.eu – donna.nanopress.it – paulmitchell.it
Per la prima volta è stata presentata a Parma, grazie al riconoscimento del Unesco quale città creativa della gastronomia, l'edizione 2017 della prestigiosa Guida Michelin. Nell'autorevole cornice del Teatro Regio sono state assegnate dal direttore internazionale delle guide Michelin, Michael Ellis, le nuove stelle Michelin alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti e di altre autorità locali. Con un parterre di oltre 150 giornalisti della stampa italiana ed estera è stata consacrata ancora una volta l'eccellenza italiana nel "Food".
Di Cecilia Novembri
PARMA CITTÀ CREATIVA PER LA GASTRONOMIA UNESCO.
Queste poche parole spiegano in modo esauriente la giornata memorabile vissuta il 15 novembre presso il Teatro Regio di Parma.
La città emiliana ha ospitato, per la prima volta, la presentazione della 62° edizione della GUIDA MICHELIN ITALIA.
Fatto estremamente importante per la cultura culinaria, e non solo, che accompagna Parma e che la incorona a tutti gli effetti un punto di riferimento per il gusto made in Italy, sia in ambito italiano che internazionale. 150 i giornalisti presenti sia della stampa italiana che straniera, hanno presenziato il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore al turismo Cristiano Casa e alla cultura Laura Maria Ferraris.
La presentazione è stata officiata dal direttore internazionale delle guide Michelin Michael Ellis che ha annunciato i 343 ristoranti del territorio nazionale insigniti della tanto ambita stella.
La guida presenta un new look, ai già noti simboli, stelle e Bib Gourmand, se ne aggiunge un altro, il piatto che indica i ristoranti che propongono un buon pasto con prodotti di qualità, esordisce poi la rubrica "Ci Piace", i suggerimenti degli ispettori che segnalano tappe imperdibili come se fosse il "consiglio di un amico" ed infine collegandosi a www.guida.michelin.it, la Guida Michelin Italia si trasforma in un motore di ricerca che permette di scegliere un ristorante secondo gusti, occasioni e budget.
La cerimonia è stata aperta con la presentazione dei nuovi ristoranti e degli chef che hanno conquistato una stella Michelin, 28 sono i ristoranti ai quali viene assegnata una stella, 5 i nuovi ristoranti con due stelle Michelin, e infine sono stati confermati gli 8 ristoranti con tre stelle Michelin.
Un caso mai accaduto prima è quello dello chef Enrico Bartolini che, oltre ad avere conquistato le due stelle a Milano, è riuscito anche ad ottenere una stella Michelin in ciascuno degli altri due ristoranti aperti a Bergamo, Casual Ristorante chef Cristian Carraro, e a Castiglione della Pescaia La trattoria Enrico Bartolini, chef Marco Ortolani.
UNA STELLA MICHELIN
Da Francesco, Cherasco (CN)
La Madernassa, Guarene (CN)
21.9, Piobesi d'Alba (CN)
Zappatori, Pinerolo (TO)
Casual, Bergamo
Felix Lo Basso, Milano
Lume, Milano
La Tavola, Laveno Mombello (VA)
El Coq, Vicenza
La Veranda, Bardolino (VR)
La leggenda dei frati, Firenze
La trattoria Enrico Bartolini, Castiglione della Pescaia (GR)
Lux Lucis, Forte dei Marmi (LU)
Lunasia, Viareggio
Il Pievano, Gaiole in Chianti (SI)
Nostrano, Pesaro
Il Vistamare, Lido di Latina (LT)
Il Tino, Fiumicino (RM)
Aminta Reesort, Gennazzaro (RM)
Assaje, Roma
Bistro 64, Roma
The Corner, Roma
Magnolia, Roma
Per Me, Roma
Piazzetta Milù, Castellammare di Stabia (NA)
Il Mosaico, Ischia/Casamicciola (NA)
Veritas, Napoli
Quintessenza, Trani (BT)
Pietramare, Isola di Capo Rizzuto (KR)
Dal Corsaro, Cagliari
Accursio, Modica (RG)
DUE STELLE MICHELIN
Enrico Bartolini al Mudec, Milano
Seta, Milano
Terra, Sarentino (BZ)
Locanda Margon, Trento/Ravina
Danì Maison, Ischia (NA)
TRE STELLE MICHELIN
Ristorante Reale, Niko Romito
La Pergola, Heinz Beck
Osteria Francescana, Massimo Bottura
Piazza Duomo, Enrico Crippa
Enoteca Pinchiorri, Annie Feolde
Dal Pescatore, Nadia Santini
Le Calandre, Massimiliano Alajmo
Da Vittorio, Enrico e Roberto Cerea
CREDITS: Francesca Bocchia
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La proposta moda "must have" per questa stagione autunnale. Un capo che ha segnato un'epoca, ma che è di grande tendenza tra le teen-agers e non solo. Quindi tra il richiamo delle mantelle dal vago sapore Disneyano a quelle più sofisticate in tartan lasciamoci avvolgere da un capo molto glamour in queste freddolose giornate d'autunno.
Di Mariasole
L'inverno 2016/2017 è all'insegna della rivincita delle freddolose! Le ultime sfilate hanno proposto infatti dei particolari capi che corrono in aiuto a chi soffre particolarmente il freddo.
Il poncho, ma anche il plaid scozzese o la mantella, sono tutte ottime alternative al piumino o al cappotto nelle giornate ancora tiepide e nelle giornate più fredde in aggiunta scivolati attorno alle spalle.
Una mantella tartan è perfetta sopra un paio di skynny jeans e il suo ritorno va di pari passo con un altro capo over size: il maxi cardigan. Sempre avvolgente, caldo, da indossare chiuso oppure aperto abbinato ad un collo alto, jeans e scarpe da ginnastica. O ancora stretto in vita con una cintura sottile in cuoio, il tutto sempre e rigorosamente con un paio di pantaloni skinny, ma sta benissimo anche con un vestito leggero della stessa lunghezza del cardigan!
Mantelle e cappe hanno anche un richiamo a quelle favole che da piccole ci hanno accompagnato per tanto tempo: il Principe Azzurro, Biancaneve, Aurora, Belle erano avvolti in morbide e calde mantelle!
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Avete mai immaginato una vita senza l'olfatto? Senza quegli odori e profumi che arrivano direttamente e involontariamente a contatto con il nostro cervello e che provocano reazioni di gusto o disgusto, di gradevolezza (per un profumo) o di allerta (per un gas). Sicuramente l'olfatto è il più potente, ma anche il più misterioso dei nostri sensi e RENATA GORRERI, la nostra "scent journalist", ci offre molti spunti per capire meglio la straordinaria funzione dell'olfatto.
Di Renata Gorreri
L'olfatto è un senso un po' particolare. Il tatto, la vista, il gusto, l'udito possono essere gestiti con consapevolezza e volontarietà. Possiamo decidere di toccare quell'oggetto perché ci sembra abbia una consistenza gradevole, oppure di assaggiare quella cosa che non sappiamo cos'è, ma alla vista ci sembra proprio buona. Invece non possiamo impedirci di respirare e quindi di inalare e percepire profumi e odori. Questi entrano immediatamente in contatto con la membrana olfattiva, che si trova proprio sotto il cervello.
C'è quindi una straordinaria immediatezza tra il percepire un odore, riconoscerlo e riceverne una sensazione gradevole, o sgradevole e reagire con un comportamento adeguato al tipo di sensazione. La reazione emotiva e comportamentale è talmente immediata da arrivare prima ancora della consapevolezza e del riconoscimento dell'odore. E la reazione è solamente di piace/non piace. Non esiste la mezza via nel riconoscimento degli odori.
L'odorato è talmente legato alle emozioni, che le esperienze olfattive vengono utilizzate anche a fini terapeutici. Per esempio per aiutare i militari americani di ritorno dalle zone di guerra, a superare i traumi subiti, oppure nelle carceri, o con persone affette da traumi neurodegenerativi.
Una caratteristica dell'olfatto e della memoria olfattiva è quella di essere associativa. La lavanda che usava la zia nei suoi armadi stipati di abiti anni '50 – così affascinanti, la mela e la cannella della torta della domenica, quella che preparava la nonna, l'aroma stimolante e tonificante del caffè della mattina – preludio ad una giornata di intenso lavoro, il profumo del te, che segna una rilassante pausa pomeridiana, il sentore iodato del mare alla mattina presto, quando la spiaggia è ancora deserta ed è tutta per noi, l'odore di legna bruciata nel caminetto, con quell'idea di un bel teporino che ci aspetta.
E l'odore del gas in cucina: attenzione, pericolo! Un odore metallico, di sangue che sentiamo dopo essere andati a sbattere contro quello spigolo: ci siamo forse feriti? Quell'odore acre e soffocante nell'aria, forse c'è un incendio da qualche parte. Gli odori e i profumi, sempre nella loro accezione like/dislike, ci segnalano eventi e attività della vita di tutti i giorni, ma anche i pericoli che ci circondando. Ci mettono all'erta, sulla difensiva, pronti a sfuggire da una situazione potenzialmente pericolosa.
E cosa succede se si perde, in tutto o in parte, il senso dell'olfatto?
Questo disturbo si chiama anosmia e si traduce nella perdita parziale o totale dell'odorato. Chi ne è colpito racconta di essersene accorto poco a poco, confrontandosi con gli altri, che invece continuavano a percepire gli odori e parlarne. Si sono sentiti come dentro una bolla asettica, una campana di vetro. Certo, a tavola il gusto aiuta a "ricordare" che quel primo piatto con tanto basilico è anche molto profumato, il tatto aiuta a "sentire" la piacevolezza delle lenzuola cambiate di fresco e forse gli altri sensi vengono persino sviluppati dalla mancanza dell'olfatto, però... non è certo la stessa cosa!
CREDTIS : bibenda.it – brand-identikit.it – moniquelhuillier.com – medicalday.com – nytimes.com – slideshare.net – ivanchua.com – flickr.com – gragrantica.ru – respironews.it – identitagolose.it – blog.giallozafferano.it – retaildesignblog.net – symrise.com
L'affascinante mondo del vino riserva sempre moltissime sorprese, e senza essere necessariamente dei sommelier, è possibile scoprire questa straordinaria realtà grazie ad un film presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia il cui protagonista è, ovviamente, il vino! CECILIA NOVEMBRI introduce il docufilm "The Duel of Wine" che rivela curiosità, mistero e magia e...attori molto speciali.
Di Cecilia Novembri
"The Duel of Wine", il docufilm del regista Nicolás Carreras, presentato alla 73ma Mostra del Cinema di Venezia, racconta la sfida del secolo tra i più affermati sommelier del mondo.
Il film celebra la Toscana e un'Italia intera del vino protagonista, partendo dal Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze e racconta le vicissitudini del celebre sommelier Charlie Arturaola che, dopo aver perso il senso dell'olfatto, si ritrova sul lastrico e senza più alcuna credibilità nel settore enogastronomico.
Nonostante la decisione della comunità internazionale del vino di escluderlo dal mondiale per sommelier The Duel Of Wine, Charlie non si dà per vinto ed escogita uno stratagemma per partecipare alle fasi eliminatorie del campionato: si camuffa da misterioso Conte mascherato.
Il film propone sul grande schermo il mondo magico del vino e tutto ciò che ruota intorno ad esso, una commedia originale nella quale i personaggi ed interpreti coincidono con quelli reali, infatti nel viaggio del protagonista nei territori e nelle cantine italiane prende vita un gioco di specchi in cui ciascuno interpreta sé stesso, Charlie Arturaola, Luca Gardini e Gianfranco Vissani.
La scoperta di un personaggio eclettico, non solo un riconosciuto sommelier a livello internazionale, ma un affermato Sommelier-Attore!
CREDITS: - pixabay.com – media.kics.com – ciackmagazine.it – vignaiolisanminiato.it – gamberorosso.it – commons.wikimedia.com – theduelofwine.com – winehistory.it – ansa.it
Nell'anno dedicato alle celebrazioni del bicentenario dell'ingresso della Duchessa Maria Luigia a Parma, diverse sono ancora le mostre a lei dedicate. Tra queste, merita una visita la mostra d'arte contemporanea "Femminile Plurale" ospitata nel Palazzo Dalla Rosa Prati presso il TCafé, in pieno centro storico a Parma, a cura di ISOTTA GIULIA SACCANI.
Di Maria Carla Magni
Nell'ambito delle celebrazioni del bicentenario dell'ingresso di Maria Luigia a Parma tante le iniziative e mostre ancora in corso dedicate a questa amatissima sovrana.
Dal 28 Ottobre e fino al 10 Novembre merita decisamente una visita la mostra d'arte contemporanea "FEMMINILE PLURALE" a cura di Isotta Giulia Saccani e ospitata nelle sale del TCafé a Palazzo Dalla Rosa Prati, antica dimora affacciata su Piazza Duomo nel cuore di Parma.
L'esposizione raccoglie una selezione di opere realizzate per l'occasione da cinque artisti che hanno sviluppato il tema secondo differenti e personali chiavi di lettura in versione contemporanea.
"Una donna in 5 stanze" così si articola l'esposizione, iniziando con le opere del pittore casertano Maurizio Carriero con la stroncante bellezza del molteplice muliebre per procedere alla seconda stanza con la fotografia della parmigiana Erika Sereni.
La terza è la sala dell'architetto e designer milanese Caterina Crepax per continuare nella quarta che ospita i gioielli della designer giapponese Natsuko Toyofuku, l'ultima stanza è occupata da Nikko, grafico fotografo e illustratore italo-svedese, con le sue copertine di dieci vinili di musica degli anni '60.
"La donna è sempre superiore all'unità. E' plurale per costituzione, per attitudine e per destino. E questa mostra riproduce alla perfezione, negli spazi del Tcafè, la ricca planimetria del femminile, il suo passare da "me" a un'altra "me" nella stessa casa." Dalla prefazione di Mariagrazia Villa.
La collettiva sarà visitabile fino al 10 novembre 2016, tutti i giorni con orario 08.00-20.00 a ingresso libero e successivamente fino al 10 dicembre parte della collettiva rimarrà in esposizione, nei medesimi giorni e orari, nelle sale del Residence di Palazzo dalla Rosa Prati.
Per informazioni: tel. 0039 3356338900, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SPECIAL THANKS TO: PH. Francesca Bocchia
Se proprio non abbiamo tempo o disponibilità per rifugiarci lontano da tutti in una di quelle meravigliose "spa" da sogno, possiamo magari prenderci cura di noi stesse e regalarci al bisogno un bel massaggio. PAOLA FINARDI ci presenta quali sono i maggiori benefici di un massaggio fatto da un esperto di settore. Scoprite il vostro massaggio preferito e buon relax!
Di Paola Finardi
Generalmente considerati parte della medicina complementare e alternativa analizziamo quali sono i sorprendenti benefici per la nostra salute psico-fisica dei massaggi praticati da professionisti del settore.
I massaggi sempre più offerti come trattamento standard per una vasta gamma di condizioni fisiche e mentali costituiscono un trattamento efficace per ridurre lo stress, il dolore e la tensione muscolare. Nell'immaginario collettivo è una pratica millenaria associata al rilassamento, ma può fare molto di più. Il massaggio è un termine generale per indicare pressatura, sfregamento e manipolazione di pelle, muscoli, tendini e legamenti e può variare da carezze a pressione profonda.
Ci sono diversi tipi di massaggio, quali: antistress, hawaiano, thailandese, californiano, thai foot, eccetera.
Analizziamo insieme sei motivi per scegliere con maggior consapevolezza quale massaggio potrebbe risultare di maggior beneficio.
- ATTENUA I DOLORI MUSCOLARI
Avete spesso dolori muscolari? Un massaggio fatto bene può aiutare molto. Aumenta e migliora la circolazione, ossigena i tessuti e distende le fasce muscolari divenendo efficace come altri metodi di trattamento per il mal di schiena cronico.
- CONTRASTA TUTTO CIÒ CHE SI FA SEDUTI O IN PIEDI
La maggior parte delle persone hanno a che fare con un certo tipo di stress posturale che il più delle volte tende a manifestarsi tra le spalle e il collo o in zona lombare. Lavori ipocinetici alla scrivania o che costringono a stare in piedi a lungo provocano forme più avanzate di stress posturale e si manifestano come dolore o debolezza nella parte bassa della schiena e glutei causata da periodi prolungati in posizione seduta o fra spalle e collo per curvature innaturali tipiche di studenti o di impiegati.
Per fortuna, il massaggio può contrastare lo squilibrio causato da queste posizioni, purché effettuato in modo regolare e periodico.
- LENISCE ANSIA E DEPRESSIONE
Il tocco umano, in un contesto che percepiamo sicuro, amichevole e professionale, può essere incredibilmente terapeutico e rilassante. Dopo un massaggio si riducono i livelli di stress e ci si sente più felici. Al di là dei benefici per condizioni o malattie specifiche, molte persone godono di un massaggio perché produce sensazioni di cura, comfort e connessione empatica con il professionista che lo esegue.
- ALLEVIA IL MAL DI TESTA
Quando un mal di testa colpisce, si può provare a prenotare un massaggio dell'ultimo minuto poiché sembra che abbia la facoltà di ridurre la frequenza e la gravità delle tensioni craniche forse proprio per la sua straordinaria capacità di rilassare.
- MIGLIORA LA PELLE
Indubbiamente si riscontra un miglioramento a livello epidermico. Il massaggio può eliminare le cellule morte, stimola i pori, incrementa l'assorbimento di nutrienti contenuti negli oli utilizzati, riattiva la circolazione e il maggior afflusso di sangue ossigena i tessuti rendendoli più luminosi, setosi e belli.
- AUMENTA L'ATTIVITÀ DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Uno studio condotto qualche tempo fa dal prestigioso Istituto Karolinska di Stoccolma indica che il massaggio aumenta la conta dei globuli bianchi che svolgono un ruolo importante nella difesa del corpo dalle malattie. Questa pratica porta anche altri cambiamenti fisici come ad esempio più bassi livelli di citochine, molecole che svolgono un ruolo nel processo infiammatorio. Livelli di infiammazione cronicamente elevati, sono noti per essere associati a condizioni come asma, malattie cardiovascolari e depressione. Ricevere un massaggio diminuisce i livelli di cortisolo, ormone dello stress e vasopressina, ormone che si ritiene svolgere un ruolo nel comportamento aggressivo. Inoltre, attraverso la stimolazione della circolazione linfatica, otteniamo una miglior eliminazione da parte dei reni delle scorie e delle tossine e un conseguente miglioramento del sistema immunitario.
Ora abbiamo forse qualche ragione in più per prenotarci un massaggio da fare domani, in fondo chi non ha bisogno di coccolare se stesso?
Chiudiamo con una curiosità.
Pelle e cervello derivano dallo stesso foglietto embrionale e sono quindi in collegamento embriologico: quando massaggiamo la pelle massaggiamo, in fondo, anche la nostra mente!
Un ringraziamento speciale ad Antonella Bacchi Palazzi di ARMONIE, Parma
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I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.
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Lasciandoci alle spalle anche il mese di Ottobre ed entrati a pieno titolo nella stagione più fredda dell'anno è giunto il momento di dare un'occhio alle ultime tendenze moda. VERONICA VOLPI ci presenta quali sono i dettagli, gli accessori e gli outfit che faranno da fil rouge alla stagione autunno-inverno 2016-'17.
Di Veronica Volpi
Le buone notizie sulle tendenze della moda di questa stagione autunnale è la ricchezza sulla ricerca del dettaglio, delle rifiniture e dell'abbondanza, lontano dall'austero minimalismo degli anni passati.
Ispirazioni che provengono direttamente dal mondo delle fiabe e dei cartoni animati con divise militari e regimentali, intervallate da coroncine principesche e ampi abiti in velluto.
Non solo regine di regni incantati, ma anche della notte: abiti dagli ampi spallotti si ricoprono di cascate di stelle, per illuminare lunghe notti danzanti sulle note del ricordo degli anni '80.
Dall'altra parte si avverte la tendenza verso un'evasione a cime elevate: pellicce in faux fur arricchiscono ogni tipo di accessorio e calzatura, esplodendo nella loro bellezza in ampie mantelle colorate.
Montone, tessuti checked e anfibi completano il tutto, creando una donna agile nelle sue movenze, ma che non rinuncia al proprio charme ed eleganza.
Camicie con rouge, ricami in jeans e bluse completano il tutto, in un insieme di apparente confusione stilistica ma che nella ricerca e studio del dettaglio ritrova la propria perfezione e il proprio filo conduttore.
CREDITS : - beautydea-it – edoardoalaimo.com – donnaclick.it – thatsalltrends.com – diredonna.it – stylosophy.it – donnaglamour.it – aliexpress.com – amica.it – loribluexperience.com
Tutte le novità che si trovano nelle librerie in questa stagione. Dall'acclamato libro d'esordio della ventiquattrenne Emma Cline che negli Stati Uniti è già un cult a "Born to Run" la prima autobiografia di Bruce Springsteen.
Di Cecilia Novembri
Con l'autunno anche gli scaffali delle librerie si riempiono di novità che ci accompagneranno nei mesi più umidi e grigi.
Acclamato negli Stati Uniti, dove è già un cult, il libro d'esordio della ventiquattrenne Emma Cline è inaspettato.
La giovane scrittrice con "Le ragazze" ricostruisce l'estate americana del 1969 ed immagina un mondo che non ha mai conosciuto, un mondo che la protagonista Evie scoprirà essere il cuore del male.
Juan Gabriel Vásquez affronta con il suo "La forma delle rovine" un'intricata matassa di avvenimenti diventando egli stesso il protagonista e l'investigatore della sua storia fatta di indagini insabbiate, depistaggi, segreti di stato, omicidi nella storia della Colombia.
Decisamente molto più romantico "Un autunno a Parigi" di Veronique Olmi, con la protagonista Suzanne, accordatrice di pianoforti, che entrando nella casa di Serge a Montmatre capisce che delle nuove e piacevoli note cominciano a suonare nell'aria. Un amore impossibile, il loro, tormentato, destinato a finire. Eppure, un incontro che racchiuderà per entrambi il senso di una vita.
Si intitola ovviamente "Born to Run", dal titolo del suo brano del 1975, la prima autobiografia di Bruce Springsteen nelle librerie in concomitanza del suo 67° compleanno.
Il libro racconta la storia dell'artista fin dalla giovinezza, la nascita della E Street band, ma soprattutto la genesi delle sue canzoni e da cosa sono state, di volta in volta, ispirate.
Lettura illuminante per spiriti pratici e per inguaribili sognatori, per genitori e figli, per innamorati e solitari, per chiunque ami Bruce Springsteen!
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