Salute e benessere attraverso un sano regime di vita tra alimentazione e attività fisica sono tutti i buoni propositi che ci prefiggiamo e che spesso trascuriamo. Senza diventare fanatici e ossessionati da diete fantomatiche, una efficace tabella che ci aiuti a trovare un giusto equilibrio per ottenere un sano stile di vita soprattutto durante i mesi invernali.
Di Paola Finardi
In inverno le basse temperature abbassano anche quella corporea. Poiché mangiare aiuta a generare calore interno, il nostro appetito automaticamente viene stimolato e in inverno si tende a mangiare di più.
La maggior parte delle persone, nonostante gli sforzi, lotta per perdere peso o evitare di aumentarlo in questa stagione. Quindi se hai notato la bilancia che sale, non preoccuparti, non sei solo.
Eccoti quindi alcuni modi pratici per aiutarti a rimanere motivato nel tuo viaggio attraverso la stagione invernale.
Vinci la Mente
Seguire una linea alimentare e un programma d'esercizio fisico su base regolare è un compito arduo. La maggior parte delle persone inizia un regime di fitness con entusiasmo solo per interrompere con mancanza d'impegno dopo un breve periodo. Poiché l'inverno non è certo la stagione che invoglia all'esercizio fisico, motivare te stessa a mangiare sano e a esercitarti regolarmente è il primo fondamentale passo.
Fai un progetto
Più costruirai in anticipo il tuo programma e obiettivo, più è probabile che riuscirai ad aderirvi per tutta la stagione invernale. Riorganizzalo e rinnovalo con assiduità e in base alle esigenze del momento. Scrivilo e non tenerlo solo in mente, appendilo in un luogo che hai spesso sott'occhio. È inoltre possibile rimanere attiva anche dentro casa con semplici esercizi da eseguire indoor e che troverai facilmente in rete.
Esplora nuovi modi per esercitarti
Puoi creare un piccolo angolo palestra in casa, trovare una piscina coperta se ti piace nuotare, seguire video su youtube, iscriverti a un blog online, trovare un'amica con cui condividere le sedute in palestra, provare yoga, kickboxing, spinning o altre discipline sportive che ti invoglieranno a mantenere una buona forma fisica.
Modifica le tue ricette quotidiane
L'inverno è il momento ideale per gustare deliziosi piatti e indulgere nei tuoi cibi preferiti, ma questi ricchi piatti possono contenere molte più calorie di quante tu ne abbia effettivamente bisogno.
Abituati a ottimizzare le tue ricette base per intraprendere una dieta sana. Limita ad esempio l'assunzione di zuccheri raffinati abituandoti a utilizzare sostituti come datteri, uva sultanina, scaglie di cocco, miele integrale. Utilizza sostanze alternative, fai ricerca nei blog di nutrizione, segui qualche video ricetta, ti stupirai di quanto buone possano essere le pietanze cucinate con criteri di leggerezza e digeribilità.
Focalizzati su moderazione e sano equilibrio
Impara a ragionare in modo fitness, a desiderare che il tuo corpo sia tonico e in forma e fai del tuo meglio per mantenerti in questo modo. Persegui questo stile di vita in modo positivo e rilassato: concediti tranquillamente degli strappi che fanno bene alla psiche e non limitarti con troppo rigore.
Utilizza strategie specifiche nei weekend o durante le vacanze
Ecco alcune tattiche che puoi adottare:
La strategia vincente è non prendere in considerazione il mantenimento del peso e della forma fisica ideali come un evento sporadico. Fanne invece una parte della vita di tutti i giorni. Prova a rendere l'intero processo qualcosa di piacevole e mantieni sempre un atteggiamento positivo, equilibrio e amore per te stessa, curati, coccolati, controllati e ricordati che "non si può essere una persona davvero sana fino a quando la mente resiste alle sane abitudini".
Very Important Notice:
Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari quali odontoiatri, infermieri, psicologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, ecc.
L'autore non dispensa consigli medici né prescrive o diagnostica. I consigli di nutrizione o supplementazione non sono destinati a essere un sostituto del servizio medico convenzionale. Se si dispone di una qualunque condizione patologica o preoccupazione per la propria salute, consultare il medico.
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Uno di quei luoghi che rendono ricco il nostro Paese grazie all'intuizione e alla volontà di una grande imprenditrice quale è Miuccia Prada a cui si deve la creazione di uno spazio d'arte d'eccellenza, la Fondazione Prada a Milano.
di Federica Fasoli
Milano, 4 febbraio 2017
Vecchio e nuovo, aperto e chiuso, verticale ed orizzontale: vive di ossimori e di (apparenti) contraddizioni la struttura architettonica della Fondazione Prada a Milano, istituzione dedicata all'arte e alla cultura contemporanea presieduta da Miuccia Prada e dal marito Patrizio Bertelli.
Sita in Largo Isarco e sviluppata su ben 19.000 metri quadri di spazio, la sede milanese, ideata dallo studio OMA, nasce dalla riqualificazione di un'antica distilleria degli anni dieci del Novecento, arricchita da tre nuovi edifici (di cui uno, la Torre, ancora in via di completamento) volti a rappresentare nell'insieme una coesistenza continua tra passato e presente, dialogo attivo tra la conservazione di opere preesistenti e l'innovazione dell'arte volta al futuro.
All'interno dell'intera struttura la parola d'ordine è avanguardia: i progetti in esposizione, suddivisi tra installazioni permanenti e mostre temporanee, hanno come obiettivo quello di dimostrare l'importanza dell'impegno culturale odierno, di come l'arte sia estremamente utile, necessaria e, al tempo stesso, didascalica ed attrattiva. Per mezzo di diverse discipline, che spaziano dalla pittura al cinema rivisitate in chiave contemporanea e quasi postmoderna, il messaggio che la Fondazione Prada intende mandare è uno solo: il bisogno di intersezione quotidiana tra le idee creative e la vita di tutti i giorni, generando imprevedibili collegamenti e sovrapposizioni.
Carica di particolare suggestione è la cosidetta Haunted House, uno degli edifici della distilleria del primo Novecento ristrutturato mantenendo la sua conformazione originale. Rivestita esternamente con uno strato di foglia d'oro, la "casa degli spiriti" domina con il suo inconfondibile riverbero il paesaggio urbano circostante, celando al suo interno quattro piani espositivi di forte impatto emotivo: ai piani superiori le opere di Robert Gober, la cui arte reinventa elementi di vita quotidiana generando oggetti ibridi, collegate attraverso una stretta scala in pietra al primo piano e a due lavori di Louise Bourgeois.
Non meno interessante è il caffè presente all'interno della struttura, il Bar Luce, progettato dall'eclettico regista Wes Anderson: arredi, sedute, mobili di formica, pavimento, pannelli di legno impiallacciato e colori ricordano in maniera inconfondibile la tipica atmosfera della vecchia Milano, romanticamente riportata alla mente anche attraverso la riproduzione "in miniatura" della copertura in vetro del soffitto della Galleria Vittorio Emanuele II.
Ed è proprio in Galleria Vittorio Emanuele che la Fondazione Prada, circa un mese fa, ha inaugurato il suo nuovo spazio espositivo: Osservatorio, un panoramico museo di 800 metri quadrati "sospeso" sul cuore di Milano ed interamente dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi.
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FlashOn Mag, da sempre interessato a mettere in evidenza le eccellenze del nostro Bel Paese, quest'oggi propone una novità made in Italy nel campo del food and beverage: il Riviera, primo gin italiano nato da un'antica ricetta tutta da scoprire.
di Cecilia Novembri
Il Gin, già da tempo, si sta facendo largo nel mondo degli amanti dei distillati e sempre di più si sta allargando il sentiero italiano del Gin!
I sentori di ginepro, cardamomo, coriandolo, pepe nero, bacche di rosa canina, rosmarino, prugna, ciliegia, nocciola, bergamotto e note agrumate saranno sentori sempre più familiari al palato dei nuovi estimatori di Gin.
La ricoperta e rivalutazione di questa essenza di antica tradizione ha portato molti produttori a rispolverare antiche ricette o ad intraprendere nuove sperimentazioni: RIVIERA GIN è il risultato di questa nuova sensibilità del mondo enologico nei confronti del Gin.
Tutto è partito da un'antica ricetta ritrovata in un cassetto di un vecchio casolare di famiglia frutto di un incontro tra due persone durante la II Guerra Mondiale, un proprietario terriero romagnolo e un ufficiale inglese con una passione e un sogno in comune: creare un distillato che mantenesse inalterata la sua profumazione inconfondibile e il suo gusto classico, usando però l'uva e non i cereali.
Oltre settanta anni più tardi l'antico scritto rivive una nuova gioventù grazie a Riviera Gin, la prima ricetta la cui base è distillata dal vino, l'unico distillato che nasce da vino sangiovese. Coriandolo, cannella, fiori di sambuco, zenzero, ginepro, bergamotto e arance dolci, queste le fragranze botaniche che il Gin made in Italy regala ai propri degustatori e che grazie alla sua fragranza non invadente si accosta perfettamente alla cucina gourmet: già diversi ristoranti hanno scelto di inserirlo nella carta dei menu. Una nuova esperienza da provare.
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Una coloratissima ricetta di Ilaria Bertinelli a portarci un po' di sano e appetitoso sapore a tavola. Ottima per una cena dell'ultimo minuto, colpisce per le sfumature che variano dal rosa antico al malva.
di Ilaria Bertinelli
Non sapete cosa preparare all'ultima ora con una cena imprevista?
Il risotto può essere una soluzione che mette tutti d'accordo. Ancora di più se la proposta è vegetariana, stagionale, deliziosa e in stile molto femminile... con il colore che viene sempre associato a noi donne.
Questo risotto ha un colore che mi stupisce ogni volta che lo preparo con le sue sfumature che variano dal rosa antico al malva; il suo sapore mi ricorda un viaggio nel Nord Italia dove il cavolo cappuccio incontra l'acidulo della mela verde la cui parte dolce viene egregiamente contrastata da un tocco di fonduta al gorgonzola. Infine, il croccante ce lo garantisce un'altra stella del Nord: le nocciole piemontesi.
Sia che decidiate di servire il risotto in una grande pirofila, che lo impiattiate direttamente per i singoli ospiti, i colori vi conquisteranno e se i chicchi sono simbolo d'abbondanza, ci auguriamo che questo piatto sia di buon auspicio per tutti!
INGREDIENTI per 4 persone:
1,2 lt circa di brodo vegetale preparato in precedenza
320 g riso carnaroli
200 g cavolo cappuccio viola
200 g mela verde
70 g parmigiano grattugiato
60 g vino rosso
50 g gorgonzola
30 g porro
30 g burro
30 g nocciole piemontesi
1 spicchio d'aglio
q.b. olio extra vergine di oliva, latte e sale
PREPARAZIONE
Fare appassire il porro tagliato molto fine in una casseruola con un filo d'olio e lo spicchio d'aglio.
Aggiungere il cavolo viola tagliato molto fine, aggiungere qualche mestolo di brodo per portarlo a cottura.
Tritare leggermente le nocciole e farle tostare leggermente in una padella antiaderente.
In un tegamino, fare sciogliere il gorgonzola con un po' di latte in modo da ottenere una fonduta di buona densità.
Una volta che il cavolo si sarà ammorbidito e il brodo si sarà asciugato, fare tostare il riso nella casseruola dopo avere tolto lo spicchio d'aglio, sfumare con il vino rosso, quindi iniziare a tirare il riso con il brodo bollente e aggiungere la mela tagliata a dadini.
Quando il riso sarà ancora bene al dente, aggiungere il parmigiano grattugiato e mantecare con il burro freddissimo.
Impiattare e servire con un filo di fonduta di gorgonzola e una spolverata di nocciole tostate.
Per seguire Ilaria e le sue ricette particolarmente adatte anche per celiaci e diabetici segui il suo blog su www.unochefpergaia.it
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Si dice che i diamanti siano i migliori amici delle donne e se una volta ci si aspettava un lussuoso monile in regalo dal proprio marito o compagno, al giorno d'oggi sono le donne stesse a farsi dei preziosi regali. Un viaggio all'interno del mondo dell'alta gioielleria e delle più ricche buyers del nuovo millennio.
di Renata Gorreri
Nell'immaginario collettivo sono gli uomini che regalano gioielli alle donne. Ci hanno abituate con la visione di film nei quali il dono di un gioiello segnava una ricorrenza, era ambito e sognato per evidenziare un impegno per il futuro e lo stesso ci aspettiamo nella vita reale. Poche volte ci sarà capitato di entrare in gioielleria e di offrici un monile, così, solo per farci piacere.
Ora non è più così, le statistiche lo dicono: sono sempre più numerose le donne che si regalano un gioiello.
Non sono solo le statistiche a dirlo, ma anche le grandi case di gioielli: Chaumet, Van Cleef & Arpels, Chanel Joaillerie. Un'inchiesta condotta in modo molto discreto – dato il livello delle signore in questione – ha indicato che non si tratta solo di donne dello spettacolo, ma anche e soprattutto di donne d'affari. Donne che, all'apice del successo professionale, si offrono un lussuosissimo sfizio senza aspettare che un uomo indovini i suoi desideri... tanto non succede mai.
E non è solo uno, ma molti di più. Queste capitane d'industria, regine dell'alta finanza, affariste affermate nel settore immobiliare o dei media, diventano delle vere e proprie collezioniste di pezzi unici, spesso prodotti appositamente per loro oppure acquistati presso una casa d'aste. Oggetti del valore di più in un milione di euro, a volte molto di più.
Il gioiello preferito è il diadema, probabilmente perché richiama un senso di regalità. Spesso la collezione ne prevede diversi, di diversi colori. Ma ci sono anche tante spille, collier, anelli con pietre preziose di dimensione importantissima e ovviamente orecchini e bracciali.
Le signore in questione sono perlopiù russe, asiatiche, medio-orientali e non sempre riescono a spostarsi direttamente per raggiungere il loro gioielliere. In questo caso viene organizzato il viaggio e l'esposizione – come una magicbit_covera e propria sfilata! – direttamente presso la cliente, mettendo in atto un sistema di sicurezza di assoluto rigore. Quando tuttavia la cliente riesce a spostarsi, interviene un'organizzazione degna di un capo di stato, con tanto di accoglienza, organizzazione di visite turistiche di altissimo livello e riservatezza, feste grandiose dove le signore possono liberamente sfoggiare i loro splendidi pezzi.
Gli uomini collezionano moto e le donne collezionano gioielli. Perfetto, no?
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Pitti Uomo 2017: spicca su tutte le novità la capsule collection nata dall'incontro tra due storiche realtà di Firenze: Roy Roger's e Liverano & Liverano. Nasce il primo jeans in stile sartoriale interamente realizzato a mano.
di Federica Fasoli
La 91esima edizione diPitti Immagine Uomo, consolidata fiera toscana ormai punta di diamante tra le manifestazioni interamente dedicate alla moda maschile, si è aperta il 10 Gennaio scorso all'insegna di progetti stimolanti ed innovativi, rientri di importanti brand e lanci di accattivanti collaborazioni. Spicca su tutte la capsule collection nata dall'incontro tra due storiche realtà di Firenze: Roy Roger's, azienda pioniera nella produzione del denim dal 1952 ad oggi, e Liverano & Liverano, bottega sartoriale sita in Via de' Fossi riconosciuta in tutto il mondo come uno dei più prestigiosi ed esclusivi atelier di moda artigianale maschile.
Frutto di questo insolito ma azzeccato incontro è il primo jeans in stile sartoriale interamente realizzato a mano secondo i dettami di Antonio Liverano: altezza più bassa della cintura e del cavallo seguendo le linee dei pantaloni dal taglio classico, tasche posteriori stondate, passanti della cintura inseriti nel taglio vita, impuntura verde a contrasto e fodere interne in cotone fantasia riprese dai motivi storici dell'archivio Liverano&Liverano.
"Il lavoro è stato di squadra ma è emersa in maniera preponderante l'impronta del maestro Liverano – ha affermato durante la conferenza stampa Guido Biondi, direttore creativo Roy Roger's – il fit del denim è stato ripreso più volte nei millimetri, magistrale il taglio a mano con le forbici delle tasche posteriori. Abbiamo condiviso i nostri codici creativi per realizzare un jeans diverso che rompe gli schemi tradizionali sul significato di pantalone sportivo e sartoriale".
Declinata in quattro esclusive tonalità di blue, la collaborazione Roy Roger's + Liverano & Liverano è una proposta denim che si trasforma in un capo elegante, con dettagli fatti a mano che diventano contemporanei e portano l'alta sartoria nella vita di tutti i giorni: "Non si tratta di due mondi così separati – ha spiegato Antonio Liverano – il denim è un capo che fa parte dell'abbigliamento dell'uomo elegante, da indossare nel tempo libero abbinato ad un bel blazer o ad una bella maglia. Esso rappresenta l'idea di freschezza, di rilassatezza e di comodità: le stesse sensazioni che ogni nostro abito deve trasmettere a chi lo indossa".
La collaborazione, destinata a proseguire nei prossimi mesi, vede già in cantiere nuove proposte moda da presentare nel corso della prossima primavera ed una possibile nuova produzione di jeans interamente realizzati su misura, emblema della sempre maggiore riduzione dello spazio che separa il mondo del menswear casual da quello squisitamente sartoriale e manifatturiero.
Tra le consolidate proposte di FlashOn Mag vi è sicuramente quella di offrire lo spunto per la lettura di qualche buon libro. Ci pensa CECILIA NOVEMBRI a proporvene uno da cui è stato tratto un film con la regia di Ricky Tognazzi e le musiche di Ennio Morricone.
di Cecilia Novembri
Ci sono libri che trovano un posto nel cuore e lì rimangono per sempre. "Canone Inverso" di Paolo Maurensig appartiene a questa categoria. Considerarlo un libro per musicisti è molto riduttivo perché l'autore ha saputo donare al romanzo spettacolari colpi di scena e situazioni avvincenti da renderlo adatto a tutti.
La storia racconta la vicenda di un uomo, uno scrittore che incontra in una taverna a Vienna un violinista, Jeno Varga, e per scherzo, ma anche per metterlo alla prova, gli chiede di suonare un pezzo molto complicato.
La vicenda ha come protagonisti Jeno e Kuno e un particolare violino che presenta una testa di donna intagliata nel legno, al quale sono legate le tragiche vicende dei protagonisti.
La storia, ambientata in parte poco prima della seconda guerra mondiale, racconta la delicatezza e la ferocia, i sensi di colpa e i rimpianti, di come ogni azione compiuta abbia delle ripercussioni sul destino, proprio e di chi ci circonda.
Archetti e violini, sinfonie e concerti, amore e amicizia, nascita e morte, genio e follia, alcune volte note e melodie sono le vere protagoniste della trama, mentre altre si riducono a semplice sottofondo lasciando la scena ai protagonisti del libro.
Dal romanzo è stato tratto il film diretto da Ricky Tognazzi. Da rispolverare sicuramente con cura!
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I mesi invernali possono offrirci lo spunto per ottimizzare al meglio il raggiungimento di una buona forma fisica ed un corretto equilibrio del nostro metabolismo, così come indicato dalla antica medicina tradizionale cinese. PAOLA FINARDI ci aiuta ad approfondire quest'argomento analizzando l'importante funzione dei reni e il loro ottimale funzionamento grazie ad una corretta e sana alimentazione.
di Paola Finardi
Sappiamo che il 21 Dicembre è iniziato il Solstizio d'inverno, giorno in cui lo Yin arriva al suo massimo culmine. Lo Yin, per l'antica medicina tradizionale cinese, è la notte, il freddo, il buio che accompagnano la stagione invernale, momento dedicato maggiormente all'intimità e all'inattività.
Gli organi associati all'inverno sono i reni, scrigno delle nostre energie che si esprimono in due tipologie: la prima è l'energia ereditata dai nostri genitori, ciò che ci rende unici e distinti da ogni altro, la seconda forma di energia è invece quella che attingiamo dal cibo ogni giorno e che serve per mantenerci in vita.
L'inverno assume quindi una valenza importante per questi nostri organi, periodo dedicato al riposo per risparmiare energia e a un'alimentazione che ci nutra senza affaticare troppo il nostro metabolismo.
Perché i reni sono così importanti? Perché producono globuli rossi e aiutano le ossa a rimanere forti, regolano l'acqua all'interno del corpo, bilanciano i minerali, rimuovono i prodotti di scarto, producono ormoni, importantissimi prodotti chimici necessari al benessere dell'organismo.
Quali abitudini dannose affaticano i nostri reni?
Come prenderci dunque cura dei nostri reni?
Bere sufficiente acqua al giorno lontano dai pasti per aiutare la diuresi, usare prezzemolo come condimento in quanto aiuta a rimuovere ritenzione idrica, eccesso di sale e scorie nei reni.
Consumare cibi ricchi di antiossidanti e sostanze benefiche, pertanto via libera a lattuga, limone, curcuma, zenzero, cavoli, bacche e mirtilli, finocchio, radicchio, fagioli e a tisane non zuccherate a base di ortica, tarassaco, bardana, uva ursina, equiseto, mirtillo rosso, cardo mariano da bere fredde o calde a seconda delle nostre preferenze.
Infine, la consueta curiosità: secondo la medicina tradizionale cinese i reni sono collegati alla paura, potrebbe essere quindi utile compiere qualche esercizio di meditazione per riequilibrare le energie interne.
Fermatevi un attimo, mettete le mani intrecciate sulla schiena all'altezza dei reni, chiudete gli occhi, respirate profondamente con il naso, visualizzate l'energia che dalle mani entra nei vostri reni dissipando i veli dell'inquietudine.
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Una "novità", la preziosa consulenza di Stefano Saccani Parma- professionista nel settore Beauty. RENATA GORRERI ci introduce nel suo elegante e raffinato Hair - Spa- Beauty Salon e presenta uno dei suoi "must" tra i trattamenti capelli evocando gli antichi rituali giapponesi. Assolutamente da provare!
Il negozio di Stefano Saccani è un icon-store che occupa una superficie di 1300 mq. disposta su tre piani. Al piano terreno possiamo trovare una selezione esclusiva di brand di profumeria, cosmetica, accessori e oggetti di design. Al primo piano si trova lo spazio dedicato alla cura dei capelli, mentre al secondo piano c'è la sezione benessere e l'esclusivo spazio Privé.
Gli spazi, gli arredi e i colori sono accuratamente studiati per dare benessere generale e fare sentire a proprio agio la clientela, in modo che possa scegliere il trattamento più adeguato, nel più totale relax.
In questo splendido ambiente, Stefano ci propone il trattamento cult del mese di Gennaio: l'Ofuro.
L'Ofuro è un trattamento di bellezza per i nostri capelli e un "must" per l'area Hair-Spa all'interno del salone Stefano Saccani e già il suo nome evoca lontane tradizioni di cura e benessere di origine giapponese. Ormai sappiamo che i giapponesi sono maestri nel culto della bellezza e riservano particolari attenzioni alla cura dei capelli e della cute.
Dapprima sarà valutata una accurata selezione di shampoo, balsamo, maschera, colore, ma possiamo fare di più. Ofuro è infatti un'antica e particolare tradizione dedicata al rituale di lavaggio che consente una corretta e suprema pulizia della cute e dei capelli, promuove un senso di benessere assoluto attraverso la tecnica del massaggio cute-mani-piedi con oli essenziali e vapore micronizzato.
Un trattamento totale che permette una detersione completa, perfetta e un relax totale. Proprio quello che ci vuole per completare un percorso detossinante dopo le feste.
Stefano Saccani, con le sue approfondite conoscenze e competenze, ce lo propone come trattamento tipico della stagione fredda e vi aspetta nel confort del suo salone elegante e sofisticato.
Visit www.saccani.com
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Grazie alla nostra inviata speciale FEDERICA FASOLI in quel di Firenze durante i giorni dedicati a Pitti Immagine Uomo potrete trovare in una esclusiva di FlashOn Mag le ultime novità e tendenze per le collezioni "Menswear". Oltre 1.200 espositori di cui 700 in rappresentanza dell'eccellenza sartoriale "made in Italy", Pitti si conferma una vetrina internazionale puntando ancora una volta sull'alta artigianalità della moda maschile italiana.
di Federica Fasoli
Baffi architettonici, aria da new dandy, cilindri, cappelli a tesa larga e ancora mocassini stringati, completi sartoriali dal sapore retrò, occhiali scuri e fantasie ricercatissime. Ogni singolo dettaglio è alla ricerca del flash dei fotografi e nulla viene lasciato al caso negli outfits maschili durante Pitti Immagine Uomo, nota kermesse fiorentina di menswear giunta alla sua novantunesima edizione e conclusasi il 13 Gennaio 2017. Se da un lato Pitti Uomo ha sempre meno l'immagine di fiera della moda e sempre più quella di fashion week, presentandosi come una terza via oltre il tradizionale sistema di presentazione delle collezioni, l'importante rassegna di moda racchiusa nel suggestivo scenario di Fortezza da Basso riconferma la sua egemonia commerciale nel mondo del fashion business maschile con un fatturato in aumento ed un numero sempre maggiore di espositori e visitatori.
Unendo la concretezza economica della più importante piattaforma internazionale per il lancio di progetti moda uomo allo spettacolo e alla portata comunicativa degli special events, Pitti Uomo è una rassegna a trecentosessanta gradi di fashion e glamour, una vera e propria storytelling sulla moda maschile e sugli stili di vita del nostro tempo, come ha precisato Lapo Cianchi, direttore comunicazione ed eventi speciali di Pitti Immagine. La selezione di marchi in esposizione è stata sempre più attenta fornendo una panoramica precisa e puntuale di tutte le maggiori aziende del settore con 1220 brand in esposizione, di cui circa 700 italiani, ed una serie di eventi speciali ad alto tasso di internazionalità. Non sono mancate presenze di grande spessore come Zegna, Tommy Hilfiger, Paul Smith e Stefano Ricci che ha riaperto alle sfilate le porte della Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, luogo simbolo del fashion made in Italy fin dal 1952.
Moltissimi i bloggers, influencers e buyers accorsi alla manifestazione da ogni parte del globo per prendere accordi, farsi fotografare, realizzare shooting in "street style" o, semplicemente, esserci. Esserci, sì, perché il fulcro della moda maschile che conta è a Firenze, a Pitti Uomo, ed è importante presenziare, passare al vaglia le proposte delle maisons di moda e poter, quindi, decretare quali saranno i must have ed i capi out per la stagione successiva.
Proprio come Marco Parrino, fashion blogger e brand ambassador da 220k followers, che, in esclusiva per Flashon Mag, ci ha svelato in anteprima le tendenze moda uomo per la prossima stagione: "All'interno del nostro guardaroba tornerà il camouflage su accessori o capi con fantasie più o meno sagomate, colori che variano dal blu al verdone e accostamenti con outfits sportivi o al contrario molto eleganti. Ampio spazio all'utilizzo di calze ironiche e dai colori stravaganti. Gli zaini e gli accessori quali portafoglio, porta pc/tablet diventano basic e sempre più alla ricerca dell'efficienza funzionale. Lo stivaletto monocromo diventa un must have della stagione insieme alle catene per pantaloni o jeans ma la vera novità del 2017 è il consolidamento del genderless: la moda a 'sesso unico' capace di rendere un capo perfetto sia per lui che per lei.".
Thanks to: Marco Parrino www.marcoparrino.com
CREDITS : pittimmagine.com