Avvicinandoci ad Halloween, festa di origine anglosassone tanto amata dai bambini per la tipica frase "dolcetto o scherzetto" prendiamo spunto per proporvi una ricetta dolce e golosa, anche nella versione "gluten free", proposta da ILARIA BERTINELLI. Interessante con il vino di abbinamento da accompagnare al dolcetto proposto da CECILIA NOVEMBRI.
Di Ilaria Bertinelli e di Cecilia Novembri
La Ricetta (senza glutine; vegetariana; senza frutta a guscio)
La cannella è la spezia che mi suscita immediatamente il pensiero delle atmosfere invernali e natalizie; mi fa pregustare i sapori di una cioccolata in tazza aromatizzata, oppure di una fetta di strudel consumata in un rifugio di montagna, magari di fronte ad un caminetto.
Ma oltre a tanta bontà, la cannella ha anche tante proprietà terapeutiche. E' infatti ottima per rafforzare le difese dell'organismo (sarà forse un caso che venga utilizzata nei climi freddi?) e soprattutto, grazie alla presenza di polifenoli, svolge un'azione anti-glicemizzante naturale, importante dunque per chi è affetto da diabete.
Questi biscotti sono perfetti per tutto l'anno, non solo per l'inverno e non solo a colazione, ma anche come fine pasto accompagnati dal giusto vino oppure come spuntino pomeridiano. Sono inoltre molto pratici perché, una volta preparati, si possono conservare a lungo se messi in una scatola di latta ben chiusi. Che altro aggiungere: provateli!
Ingredienti
250 g farina di riso*
200 g burro
170 g farina di mais fine*
75 g zucchero
75 g zucchero a velo*
2 uova intere
8 g lievito per dolci
1 punta di bacca di vaniglia
2 cucchiai di zucchero Demerara più un po' per spolverare i biscotti
2 cucchiaini cannella
(*) Versione con glutine sostituire la farina senza glutine con:
- 120 g di farina
- 100 g di fecola di patate
PREPARAZIONE
L'Abbinamento Vino
Sono soffici coccole al profumo di cannella.
Il gusto non esageratamente complesso, dove la cannella e la vaniglia sono gli elementi più significativi.
Per questo occorre degustarle con un vino che abbia un profumo intenso, floreale e fruttato, con note di miele e cannella, un gusto piacevole, su un fondo molto morbido e dolce ma mai stucchevole, un vino di grande struttura con lunga persistenza.
Perfetto un GEWURZTRAMINER VENDEMMIA TARDIVA dai bellissimi riflessi dorati.
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Se le mani sono per una donna curata il primo biglietto da visita, fondamentale diventa conoscere quelle che sono le ultime tendenze per un perfetto manicure. RENATA GORRERI presenta nel suo articolo non solo come scegliere il migliore smalto o la forma dell'unghia, ma anche come prenderci cura di mani e piedi. Un occhio anche a quelle che sono state le maggiori tendenze tra un'epoca e un'altra. Quindi attenzione, la scelta del vostro manicure potrebbe rivelare anche un pizzico della vostra personalità!
Parma, 27 ottobre 2016
Di Renata Gorreri
Abbiamo passato tutta l'estate ad indossare gli smalti più diversi. Colori fluo alternati ai pastello, rosso lacca oppure nero, rosa baby e verde bandiera.
Abbiamo fatto tanto esercizio con la nail art, abbiamo applicato brillantini, adesivi a forma di cuoricino, mini piercing, disegni perfetti, delle piccole opere d'arte.
Oppure abbiamo approfittato della ricostruzione in gel, così duratura, o dello smalto semipermanente, abbiamo provato i nuovi smalti a olio. Abbiamo, più volte nel corso della stagione, cambiato forma dell'unghia. Dall'unghia quadrata, ormai non più tanto di moda, siamo passate alla forma a stiletto, molto '80s, mentre la forma tonda e corta è rimasta sempre di attualità tra le amanti dello stile sobrio ed elegante alla Audrey Hepburn.
Ma da dove viene questa abitudine alla cura delle unghie di mani e piedi?
A dire la verità, viene da lontano. Già gli antichi Egizi facevano manicure e pedicure e lo smalto colorato sulle unghie distingueva le persone di rango elevato dal resto del popolo.
Avvicinandoci di più ai nostri tempi, negli anni '50 si impose la moda delle unghie lunghissime e laccate di rosso, alla Marilyn Monroe, mentre la french-manicure data dagli anni '70.
Ora non c'è più una tendenza univoca e possiamo scegliere tra un'ampissima gamma di colori e formulazioni degli smalti e sbizzarrirci a piacimento.
Ma tra una passata e l'altra di smalto, cosa facciamo per le nostre unghie? Non rischiamo di rovinarle con troppe applicazioni, o con i semi-permanenti o la ricostruzione in gel?
Per evitare questa possibilità, prima dell'applicazione dello smalto semipermanente possiamo provare la nuovissima tecnica Protect and Peel di Pronails che protegge l'unghia, ma i puristi della manicure continuano a non amare i trattamenti permanenti e semipermanenti perché sostengono che soffochino l'unghia, che essendo porosa, tenderà ad avere delle macchie bianche o gialle e a sciuparsi.
Quindi, al ritorno dalle vacanze, possiamo predisporci ad un periodo durante il quale mettere da parte gli smalti e dedicarci alle coccole per i nostri piedi e mani, magari presso un istituto di bellezza.
A casa possiamo comunque intensificare le cure usando periodicamente un esfoliante e aumentando le cure idratanti massaggiando mani e piedi con creme a base di arnica, olio di mandorle, olio di argan, e ricordandoci di usare sempre la crema solare protettiva per evitare la formazione di odiose macchie o, peggio ancora, di nei pericolosi. Ci sono anche degli oli specifici per le unghie a base di olio di cocco e olio di jojoba come quello di Deborah Lippmann che è una vera delizia. Dopo l'applicazione lascia un delizioso e dolcissimo profumo di estate sulle mani.
E se proprio non resistiamo senza lo smalto, possiamo provare l'ultima novità dell'azienda Jin Soon, la manicurista delle star. Ha un delicato e persistente profumo di fiori che si sente sia durante l'applicazione, che dopo.
Come sempre per la nostra bellezza, l'importante è usare sempre prodotti di ottima qualità.
CREDTIS : -glamour.it – dimages.it – groupalia.it – cliomakeup.com – sarakendall91.wordpress. com – pinterest.com – lanpmouton.com – ricostruzioneunghie.name – pinkitalia.it – elle.it – it.selez.com – ilnarcisoestetica.com – it.paperblog.com – unghiechepassione.it - wellandgood.com – alllacqueredup.com
Nonostante i corsi e ricorsi storici tra stili e tendenze, la tradizione resta sempre un ottimo riferimento, tuttavia anche l'innovazione gioca un ruolo decisivo. Nascono così i vari stili tra il sofisticato e l'eccentrico, tra il sobrio e l'appariscente. Due innovativi brand tutti italiani che curiosamente uniscono creatività e artigianalità seppur con le loro differenze stilistiche.
Parma, 25 novembre 2016
Di Maria Carla Magni
Curiosando tra le ultime novità proposte dalla recente FW Moda Donna a Milano sono emersi due brand italiani innovativi molto differenti tra loro.
Il risultato è la perfetta testimonianza che la moda italiana riesce sempre a stupire per creatività e alta artigianalità ricercando e mescolando stili diversi, ma sempre inseriti nell'inconfondibile etichetta del "made in Italy".
Piacevole è stata la chiacchierata con Paolo Zuntini, titolare e direttore creativo del brand ELEVENTY per la linea donna insieme a Marco Baldassari per la linea uomo, che propone nella sua collezione SS 2017 e denominata "Nuove Armonie" una donna sofisticata e naturalmente chic.
"Chic" perché emerge una donna elegante e ricercata attenta ai tagli sartoriali, ai tessuti e alle finiture frutto della migliore manodopera italiana selezionata attraverso un network di 94 micro imprese. Grazie a ciò vengono prodotti capi di eccellenza qualitativa del made in Italy.
La proposta di Eleventy è una moda "naturalmente" pensata per una donna moderna, sicura e che si sente bene con se stessa in ogni momento della giornata dal lavoro al relax, allo svago.
Con l'ambizione di contribuire con la migliore tradizione manifatturiera italiana a superarsi, le collezioni del brand puntano a soddisfare le esigenze di chi sceglie il valore dell'eleganza per la propria quotidianità.
I pantaloni jogging in fresco lana e cady sono speciali per il tempo libero, le giacche sono in jersey con micro fantasie o in lana stretch; finissime maglie in pura seta. La pelle e il camoscio, rese leggerissime grazie a trattamenti esclusivi, diventano abiti e giacche estremamente femminili. Le sete negli abiti e nelle camicie hanno tagli geometrici arricchite con stampe a graffiti. La donna metropolitana sceglierà la linea di felperia rinnovata nei volumi. Da non dimenticare il lino nella maglieria e il denim per pantaloni, camicie, abiti e giacche da indossare grazie alla loro semplicità.
I colori predominanti sono tenui come quelli a richiamo naturale della sabbia, corda, il bianco, il grigio e il color cipria per un tocco di eleganza e sobrietà.
Di tutt'altro stile e dal tono decisamente eccentrico volutamente creato tra i confini in cui arte, moda e spettacolo si confondono tra loro è quello proposto nella collezioni del fashion designer JOSHUA FENU – JF LONDON che ha approfittato dell'effetto Fashion Week per aprire il suo primo store italiano monomarca a Milano.
In un tripudio di pellami brillanti e colori psichedelici in cui il fulmine e la zip sono i motivi iconici del brand emerge il tributo al mitico Studio 54 dove eccentrici travestimenti e le trasparenze diventano ispirazione per i nuovi modelli caratterizzati da strutture anni '70.
La collezione donna si distingue tra ankle boots e la pantofolina must have, le raffinatissime decolleté, i nuovi sabot dai tacchi ampi ai sandali Roxanne e Ziggy, omaggio al camaleontico David Bowie, fino ai sandali con inserti in pvc riconoscibili per gli ampi tacchi cangianti e per le strutture di ispirazione architettonica.
Anche per la collezione uomo sono proposti colori decisi e inserti specchiati. La saetta trova diverse applicazioni da gioiello a pendente, da inserto rock ad elegante decorazione. I vari modelli si distinguono per lo stile casual e sporty-chic fino alle proposte più audaci delle oxford Kaleb e Mico.
Le forme sono originali, le strutture importanti e compaiono nuovi fondi carrarmato e inediti abbinamenti materici.
Le sneakers sintetizzano la collezione in un tripidio di colori, una creatività tutta nuova con forti influenze futuristiche e dal mondo musicale.
Le pelli laminate, le stelle e le chitarre elettriche sono i temi più cool di una collezione orientata sul dettaglio e sull'unicità del made in Italy.
Anche gli accessori riprendono i temi rock-futuristici delle calzature caratterizzandoli in oggetti unici sinonimo di fantasia e creatività in fermento pronta ad evolversi e rinnovarsi.
SPECIAL THANKS TO:
for Maria Carla Magni: SOTTOPUNTO by Elisa di Benedetto & Martina Adriana Rossi ; IMMAGINE Parrucchieri by Loretta Fogli;
PH: Guido Zoni
L'autunno è la stagione perfetta per degustare questo strano, ma quanto mai squisito tubero. Per non farci mancare proprio nulla CECILIA NOVEMBRI, da attenta sommelier quale è, ci aiuta ad assaporarlo ancor meglio grazie al giusto connubio con il vino in abbinamento.
Di Cecilia Novembri
L'Autunno è arrivato e il tartufo è nei piatti!
Bianco o nero il gusto del tartufo è delicato e penetrante al contempo, gli aromi che sprigiona, ad una prima "annusatina", sono immediati: sentori di terra umida e di sottobosco e nocciola, ma la nota che immediatamente salta al naso è quella "gassosa".
Tutto questo trionfo di profumi richiedono un corretto quanto mai complesso abbinamento enologico.
Tartufo e vino hanno entrambi profumi e sapori forti, che se resi non armonici tra loro potrebbero sopraffarsi a vicenda ed impedire una corretta e fantastica degustazione.
Un vino che rappresenta un ottimo abbinamento per il sentore di idrocarburi, presente in entrambi, è il Riesling, soddisfacenti anche il Muller Thurgau, il Friulano (ex Tocai), il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Il tartufo bianco viene degustato crudo aggiunto a scaglie sulle pietanze e il delizioso abbinamento con le uova, con i formaggi, sotto forma di fonduta e con i primi piatti ricchi di burro, richiede vini morbidi e profumati che non ne soffochino l'aroma come il Dolcetto d'Alba e di Dogliani, il Barolo, il Pinot Nero del Friuli, il Teroldego Rotaliano.
Il tartufo nero è invece spesso aggiunto in cottura, tecnica che permette una maggiore fusione tra i sapori. Per i secondi di carne sono adatti vini rossi strutturati e con qualche anno d'invecchiamento, Pomerol, Saint Emilion, Sagrantino di Montefalco, Montepulciano d'Abruzzo sono sicuramente i più indicati.
Sarà quindi fondamentale comprendere la complessità dell'abbinamento del tartufo con il cibo per poi trovare il piacere del vino: ascoltare la sinfonia di un concerto ben suonato!
CREDITS: - pixabay.com – mymontefalco2015.it – hotellacampagna.com – centrotartufimolise.com – ilmangiaweb.it – inyourlife.it – tartuflanghe.com – touringclub.it – ireneragni.it – style.it – fortunatiantonio.it
Prendiamoci un break con SUSANNA VOLIANI che propone una delicata lettura dedicata ai più piccini per riscoprire il tempo speciale a loro esclusivamente riservato. Queste letture aiutano anche i più grandi a riscoprire la tenerezza e la piacevolezza di riscoprire un mondo pieno di colori ed allegria.
Di Susanna Voliani
I nostri bimbi crescono, facciamocene una ragione, e arriva anche per loro il momento del distacco da qualcosa o da qualcuno.
In questo delizioso albo, scritto e illustrato da Benjamin Chaud (edito da Terre di Mezzo), un piccoletto dai capelli rossi e dal naso a patata decide di abbandonare nel bosco il suo amico di sempre, un dolcissimo e morbido coniglio bianco dalle lunghe orecchie: dato che ormai si sente grande, decide di aver bisogno di nuovi amici ed il pupazzo non risponde più alle sue ormai alte aspettative di gioco.
Il bambino lega Mezzacalzetta a un albero con un filo del suo maglioncino e se ne va, per poi, a breve, maturare la consapevolezza dell'errore commesso, tornare sui propri passi e non trovarlo più.
Si sente lui, così, l'abbandonato, e parte alla ricerca, decisamente vantaggiosa visto che condurrà alla scoperta di una baita di legno, una bambina, un cane, il coniglio e pure una tazza di tè!
Ed ecco che Mezzacalzetta, a dispetto del nome, torna ad essere il compagno di giochi perfetto!
Un libro divertente e tenero, dalle illustrazioni buffe e ironiche. Una lettura simpatica ma dai contenuti importanti su cui riflettere: cambiare idea e ammetterlo e saper affrontare i propri errori quando si capisce di aver sbagliato.
Dai 4 anni.
CREDITS: aliexpress.com – ansa.it – letteraturaperragazzi.it – atlantekids.com -
La mostra a Parma, ora in corso, su Ferré-Comte ci offre lo spunto per ricordare un grande nome della moda italiana. Con il suo stile tra neoclassico e contemporaneo Gianfranco Ferré non solo ha segnato un'epoca, ma è tuttora un riferimento importantissimo nella "storia della moda". Da non perdere la mostra "Dettagli" in abbinamento alle immagini suggestive create dal fotografo Comte.
Di Renata Gorreri
Maria Luigia D'Austria, seconda moglie di Napoleone, non era certo stata educata per regnare, tuttavia con la sua sensibilità, la sua cultura e il suo amore per l'arte e il suo popolo, ha lasciato un indelebile ricordo nei territori che furono il Ducato di Parma e Piacenza.
Gianfranco Ferrè, architetto, artista, stilista, un genio della struttura, si è affermato nel mondo della moda per la sua creatività e la sua capacità di attingere anche ai particolari delle mode del passato, destoricizzandoli e rendendoli contemporanei.
Michel Comte, fotografo e artista che interpreta le emozioni in chiave poetica ed ama accompagnare le sue fotografie anche con installazioni scultoree e di luce.
Ma che cos'hanno in comune una Duchessa, un grande stilista e un famoso fotografo? Il Neoclassico!
Nell'ambito delle celebrazioni per il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia a Parma è stata organizzata un'esposizione molto particolare. Si articola su due livelli. Al primo si trovano 60 splendidi capi selezionati e messi a disposizione dalla Fondazione Gianfranco Ferrè.
Lo stilista ha sempre manifestato ammirazione per le grandi donne della Storia e anche se non si può dire che Maria Luigia sia stata tra le sue predilette, nel suo stile possiamo vedere chiaramente molti richiami gusti e ai dettagli dell'abbigliamento dell'epoca. Quindi via libera alle camicie scolpite e destrutturate, alle lunghe file di bottoncini, ai polsi importanti, ai lacci inattesi. Poi le crinoline che lo stilista ha utilizzato per creare un abito, oppure una gonna, i cappotti e le cappe del Prêt à Porter anni '90, ma ancora così attuali, i pizzi, le ruches, i ricami dorati, i dettagli orientaleggianti, così di moda all'epoca di Maria Luigia.
Al secondo piano si trova l'esposizione dei lavori fotografici di Michel Comte. Qui il lavoro è concettuale e di interpretazione. Con le sue installazioni Comte vuole rappresentare il neoclassicismo come un passato da reinterpretare alla luce della Storia, anche quella più recente e tragica. Per fare questo le sue opere fotografiche – elaborate su tela - sono accompagnate da installazioni scultoree, luci e suoni, per rendere più vivida ed emozionante la visita. Si tratta di un'interpretazione personale del neoclassicismo che, in quanto simbolo, può anche andare in frantumi, ma la sua bellezza artistica rimane per sempre.
Una mostra dalle proposte decisamente trasversali: assolutamente da non perdere.
CREDTIS : thenonblonde.com – amica.it – affaritaliani.it – pgfstyle.com – bonvivre.ch – vogue.it
Un bel trattamento rinforzante e un nuovo colore o a qualche gioco di contrasto: le nuove tendenze per l'autunno le propone LORETTA di IMMAGINE Parrucchieri facendo attenzione alla scelta di prodotti adatti ai vostri capelli.
di Loretta Fogli @IMMAGINE Parrucchieri – Parma
Nella stagione autunno-inverno 2016/17 andranno per la maggiore i colori pieni e definiti.
Ad esempio il castano in ogni sua sfumatura, comprese quelle che virano verso il rosso: il rosso ramato e il color cioccolato, ottenuto miscelando il castano scuro e il rosso.
Per chi invece ama le nuances chiare, si va verso il ramato con riflessi dorati oppure, a contrasto con i colori caldi delle nuances medio/scure, verso il biondo platino: chiarissimo, freddo, quasi glaciale.
Per ottenere un colore con maggiori sfumature e che risulti più naturale possibile si utilizzerà la tecnica del balayage, migliore rispetto al vecchio trend dello shatoosh, poiché è un metodo che dà risultati più naturali e rende le chiome chiare, in particolare, molto più brillanti, luminose, chic e sensuali.
In particolare le tinture del brand Paul Mitchell, a base naturale e arricchite con olii essenziali, si otterranno capelli rinforzati, lucidi, idratati: più belli e curati dei capelli naturali. Inoltre l'aggiunta dell'additivo Gk Shield rappresenta una vera innovazione, sotto il profilo tecnico, poiché è un additivo che grazie alla sua composizione va a saldare i ponti di zolfo che la componente chimica del prodotto deve "aprire" per modificarne la struttura e quindi il colore.
IL TRATTAMENTO CAPELLI PER L'AUTUNNO
In autunno è anche importante rigenerare il capello stressato dall'estate.
Awapuhi è il trattamento del mese a base di keratina.
Questo prodotto apporta una ricostruzione profonda della chioma, chiudendo le doppie punte e impedendo che si riformino.
E' il trattamento per eccellenza post-estate, ma soprattutto è utile ripeterlo mensilmente per ottenere una chioma sana e lucida tutto l'anno.
With the Courtesy of: paulmitchell.it – pophaircuts.com – capellistyle.it
Le ricette di Ilaria Bertinelli hanno esattamente il pregio di "essere buone" e "fare bene". Lasciamoci dunque tentare da un consiglio goloso, sfizioso, facile e soprattutto di stagione. Buon appetito con le Zucchette e indovinate un po'..... quale è l'ingrediente principale?
Di Ilaria Bertinelli
Nei mesi di settembre e ottobre, abbiamo a disposizione due verdure che nella parte restante dell'anno invece maturano in tempi diversi, ossia zucca e melanzana.
Queste palline, che ho voluto chiamare Zucchette per la presenza della zucca, sono preparate con uno pseudocereale che viene spesso dimenticato, il miglio, ma la cui dolcezza si sposa perfettamente con l'altrettanto delicata zucca. Per il ripieno ho pensato ad un humus di melanzana, che, ad essere sincera, è uno dei miei preferiti, ma se il tempo scarseggia, potrete divertirvi con qualsiasi ripieno semplicemente guardando quel che avete in frigorifero: un pezzetto di formaggio che fonda farà un gran figurone!
Ho deciso di cuocere le Zucchette al forno perché siano più leggere, ma friggerle alla maniera degli arancini siciliani sarà sempre un'esperienza di sapore straordinaria.
INGREDIENTI:
430 g acqua
300 g zucca pulita
300 g melanzana
200 g miglio
80 g pangrattato**
50 g Parmigiano Reggiano
50 g pecorino semi stagionato
- 1 uovo intero
- q.b. olio extra vergine, prezzemolo, sale e pepe
PREPARAZIONE
Sciacquare bene il miglio e metterlo a cuocere in un pentolino con l'acqua e un pizzico di sale. Lascialo cuocere per circa 15 minuti, fino a quando l'acqua sarà stata completamente assorbita. Lasciarlo raffreddare e sgranarlo bene con una forchetta.
Nel frattempo, cuocere in forno la melanzana e la zucca. Per la melanzana, tagliare la melanzana a metà nel senso della lunghezza, incidere la polpa di ciascuna metà in modo da formare una sorta di griglia e irrorare la superficie con un filo d'olio extra vergine di oliva. Adagiare le melanzane su una teglia ricoperata di carta forno con il lato tagliato verso il basso e cuocerla in forno ventilato preriscaldato a 180°C per 40 minuti.
Tagliare la zucca a pezzi e metterla anch'essa in forno a 180°C per circa 20 minuti ricoperta con carta forno oppure stagnola. Una volta cotta, schiacciarla bene con una forchetta e lasciarla raffreddare.
Con un cucchiaio, staccare dalla buccia la polpa di melanzane e metterla in un frullatore, ridurla in purea, poi aggiungere il pecorino e aggiustare di sale e pepe.
Mescolare la zucca con il miglio e condirlo con l'uovo, il parmigiano, un cucchiaio di prezzemolo tritato e aggiustare di sale e pepe.
Ora mettere un cucchiaino di miglio condito sul palmo della mano, stenderlo e adagiare nel centro un cucchiaino di crema di melanzane, quindi richiudere il miglio in modo da formare una pallina.
Passare le palline di miglio nel pangrattato e adagiarle su una teglia ricoperta di carta forno; irrorare leggermente le palline con un filo d'olio e cuocerle in forno preriscaldato a 200°C per 15 minuti.
CREDITS: - giallozafferano.it – piugustobio.it – ruminantia.it- ricette.com – viversano.net – lacucinaperfetta.com – dieta.pourfemme.it – ombelicodivenere.com – riza.it – eticamente.net
Lo scorso luglio un top brand della moda ha festeggiato i suoi "primi" 90 anni di storia nella magnifica e maestosa Fontana di Trevi a Roma. A parte la location, unica al mondo, l'evento è degno di considerazione nel raccontare quanto lavoro, maestria, tradizione ed arte si celano dietro i marchi di eccellenza italiana.
Veronica Volpi presenta la maison Fendi attraverso una sfilata unica nel suo genere per sottolineare le peculiarità della sua tradizione ed alta artigianalità.
Roma, 15 ottobre 2016
C'era una volta, nel 1926, una piccola pelletteria in via del Plebiscito a Roma.
Le piccole dimensioni del negozio non erano commisurate alla mente creativa dei due proprietari e al valore che avrebbero in un futuro le loro creazioni.
Nasceva così Fendi, dal nome del suo fondatore Edoardo Fendi, una delle più grande maison di moda che avrebbe rivoluzionato il concept della lavorazione della pelle, delle pellicce e che avrebbe portato in auge l'arte della selleria.
E' proprio sotto questa sfera di mondo incantato e di favole che, 90 anni dopo, la casa di moda festeggia il proprio anniversario mettendo in scena uno spettacolo unico nel suo genere.
Da una parte complice la mano del direttore creativo Karl Lagerfeld, dall'altra complici l'imminente remake del film Disney "La Bella e la Bestia" e la carica vitale di modelle di calibro internazionale quali Bella Hadid, nella notte del 7 luglio 2017 la Fontana di Trevi si è trasformata nello scenario di Haute Fourrure, una sfilata haute couture di Fendi per l'autunno/inverno 2017 incentrata sull'utilizzo e la rinascita delle pellicce.
Le modelle hanno camminato su una passerella in plexiglas sospesa sulle acque, indossando capi dal valore inestimabile.
Personaggi delle fiabe, quali principi e principesse, hanno adornato lunghi abiti in seta, broccato e chiffon; elementi floreali stilizzati si sono congiunti alle linee del pelo animale trasformando in materia la frammentarietà dei sogni dei bambini.
Le borse iconiche degli anni'70 si sono coperte di manti floreali e di pelliccia, dando modernità al classicismo.
Un connubio, quindi, tra favola e realtà, tra barocco e neoclassicismo che ha portato alla materializzazione della labilità dei sogni dei bambini, trasportandoli a una dimensione matura e moderna.
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Per tutte le appassionate della mitica ed iconica bambola di stile, Barbie, che ha accompagnato i sogni di milioni di bambine, non si potranno perdere la mostra a lei dedicata in questi giorni a Roma.
Di Mariasole
Parma, 12 ottobre 2016
Barbara Millicent Robert, ma per tutte noi sue fans è BARBIE! Dal suo debutto a New York all'International Toy Fair il 9 marzo 1959 Barbie ha fatto tantissime diverse professioni: è andata sulla luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato un miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa.
Ha subito dei cambiamenti legati al tempo che in quel momento stava vivendo, cambiamenti anche fisici oltre che dettati dalle mode, si è trasformata per essere sempre al passo con il mondo ed è diventata una vera e propria icona.
Dopo il Mudec di Milano, il Vittoriano di Roma, il Palazzo Albergati a Bologna, torna nuovamente nelle sale del Vittoriano a Roma fino al 30 ottobre BARBIE THE ICON.
L'esposizione propone un percorso che va dalla nascita di questa fantastica bambola fino ai giorni nostri, ma non solo, ci sono delle vere incarnazioni nelle dive del cinema e della musica: Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Shakira, Cher e moltissime altre personalità, anche i principi William e Kate.
Un itinerario nella fantasia che le eterne bambine come me non possono lasciarsi scappare!
CREDITS: milanofree.it – lofficielitalia.com – media.melty.it – vivimilano.corriere.it – bolognawelcome.com – it.blastingnews.com – styleandfashion.blogsfere.it – modaacolazione.com – metropolisweb.it – spettacolo.newsgo.it – heliconrose.blogree.net – lucidivintage.com – panorama.it – viviconstile.it – wilditaly.net – milanoartexpo.com