Secondo una ricerca dell'Osservatorio CNA un reddito da 10 mila euro all'anno è esente per il lavoratore dipendente e tassato fino al 26,5% per imprenditori e professionisti -
Reggio Emilia, 29 agosto 2014 -
Un reddito annuo di 10mila euro può essere esente da tasse. Oppure gravato da un prelievo di 2300 euro, vale a dire consegnarne oltre un quarto all'erario. La differenza tra i due trattamenti? Esclusivamente nel profilo giuridico dell'attività esercitata. "Lavoro che scegli, tassa che paghi", si potrebbe sintetizzare in uno slogan. Sono i risultati, sorprendenti, di una ricerca dell'Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle Piccole imprese dal titolo: "Il fisco non è uguale per tutti".
Un reddito da 10mila euro annui è esente per il lavoratore dipendente. Gli stessi 10mila euro sono tassati al 16,6% per imprenditori individuali in contabilità semplificata e professionisti, addirittura al 26,5% per l'imprenditore in contabilità ordinaria.
"E' vero che la crescita del reddito – commenta Nunzio Dallari, Presidente CNA Reggio Emilia - aiuta a ridurre le abissali, e inique, differenze nel prelievo fiscale ma senza rendere giustizia al lavoro Autonomo o d'impresa. Di fronte a 20mila euro di reddito annuo entra in campo il prelievo anche sul dipendente (al 14,11%). Nel contempo sale, sempre su 20mila euro di reddito, al 23,65% per professionisti e imprenditori individuali in contabilità semplificata e al 27,5% per gli imprenditori in contabilità ordinaria".
"Mano a mano che le entrate da lavoro crescono, - continua il Presidente provinciale CNA - il livello dei prelievi tende ad addensarsi sulla fascia alta. Le differenze tra redditi uguali, ma generati da soggetti di natura giuridica diversa, non scompaiono, anzi si traducono in differenze pesanti migliaia di euro".
Infatti, a 30mila euro il prelievo per i dipendenti arriva al 22,71% contro il 27,4% su imprenditori individuali in contabilità semplificata e professionisti e il 29,23% sugli imprenditori in contabilità ordinaria, che in dodici mesi subiscono, quindi, un prelievo di quasi 2mila euro superiore a quello del dipendente.
"E pensare che la riforma fiscale del 1973 – aggiunge Nunzio Dallari - si poneva l'obiettivo opposto: garantire condizioni di equità tra le diverse categorie di reddito da lavoro sotto il profilo del prelievo fiscale. Dopo oltre quarant'anni, a parità di reddito non si garantisce parità di prelievo. E a fare le spese di questa incongruenza sono lavoratori autonomi, artigiani e piccoli imprenditori. La comoda, generica, e ingenerosa "presunzione di evasione" entrata purtroppo a far parte dell'immaginario collettivo non può essere il motivo di una differenza di prelievo così sostanziale".
Secondo il Presidente Dallari vanno ristabilite condizioni di equità fiscale riportando progressivamente la pressione fiscale sulle piccole imprese personali allo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti: "Come? La CNA lo sostiene da tempo: agendo simultaneamente su due leve, Irpef e Irap. Ovvero, aumentando la detrazione da lavoro autonomo e d'impresa allo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti, e definendo, in tempi brevi, i contorni della cosiddetta "autonoma organizzazione", al fine di chiarire quali imprese individuali sono esenti dall'Irap, portando nel contempo la franchigia da questa imposta dagli attuali 10.500 a 25mila euro".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Nunzio Dallari, Presidente provinciale di CNA sul 'Nodo mediopadano': "Reggio deve trasformarsi da città delle partenze a città dell'accoglienza" -
Reggio Emilia, 28 agosto 2014 -
"Lo studio di fattibilità avviato dal Comune, anche sull'impulso della progettualità elaborata al tavolo di coordinamento di cui CNA è parte integrante, e le proposte presentate poche settimane fa alla società Autostrade, sono un spinta importante nel percorso di infrastrutturazione del progetto Area Vasta. La proposta più interessante è sicuramente quella del 'nodo mediopadano' con accesso diretto dall'autostrada alla stazione e al resto della città, perché tende a strutturare la stazione TAV come asse portante dell'Area Vasta. Positiva l'ipotesi di un'intesa per il collegamento tra linee ferroviarie e i principali aeroporti italiani".
I temi ripresi recentemente da Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA, sono stati più volte rimarcati dall'Associazione nel corso degli anni: "Stiamo assistendo con soddisfazione a un percorso più attivo da parte del Comune che ha colto alcune delle nostre proposte".
Alta Velocità, Area Vasta, superamento dei campanilismi, realizzazione di piattaforme produttive intese come aree omogenee distinte per caratteristiche produttive e di servizio e non più da confini geografici. Sono questi gli obiettivi individuati da CNA e presentati agli interlocutori politici che si sono succeduti.
"Ci preme sottolineare – continua Dallari - come Reggio Emilia, oltre a diventare il luogo prescelto per le partenze da tutta la provincia reggiana e da quelle limitrofe, deve candidarsi ad essere anche città dell'accoglienza, potenziando i servizi e i collegamenti da e per il centro e per gli altri punti strategici della città, come le Fiere, il Tecnopolo e il Centro Internazionale Loris Malaguzzi".
"L'imminenza di un evento internazionale di grandissimo potenziale – conclude il Presidente CNA - come Expo 2015 costituisce un banco di prova per misurare la reale capacità delle istituzioni, degli enti locali e dei principali soggetti economici di fare rete e lavorare in sinergia per sviluppare piani di accoglienza capaci di attrarre visitatori e investitori internazionali.
Dobbiamo essere consapevoli che la stazione Mediopadana pone la provincia di Reggio Emilia in una posizione gerarchica superiore, in quanto baricentro di nuovi scambi economici e culturali con altre città europee. Oggi più che mai occorre dimostrarlo con fatti concreti e veloci per non farci trovare impreparati e superare a pieni voti questa sfida fondamentale per il futuro della città".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
I risultati di un sondaggio CNA su 1.700 imprese associate.
Reggio Emilia, 19 agosto 2014 --
Due. E' il voto che, in una scala da uno a dieci, le imprese assegnano al Sistri. Bocciatura senza riserve e senz'appello a settembre. E' il risultato di una indagine condotta dal Centro Studi CNA. A infliggere la "condanna" un campione altamente rappresentativo di circa 1.700 imprese associate alla Confederazione, tutte soggette al sistema di controllo e tracciabilità dei rifiuti.
Anche se per l'82% degli imprenditori coinvolti nella ricerca la tracciabilità dei rifiuti è un obiettivo irrinunciabile, purtroppo il Sistri è ritenuto del tutto inadeguato a garantire la tutela dell'ambiente dal 90% delle imprese.
"La bocciatura del Sistri è totale. – spiega Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA - Gli imprenditori non ne salvano nulla. Aveva l'obiettivo di sostituire il precedente sistema cartaceo con uno strumento più avanzato tecnologicamente. Eppure alla funzionalità dei dispositivi e della piattaforma software del sistema (che ottiene una voto medio pari a 2,3) quasi il 60% degli interpellati assegna il voto "uno", appena "due" arriva dall'11%, "tre" dal 7,5%".
Stesso giudizio, pesantissimo, sulla gestione delle procedure. La valutazione media è molto bassa (2,2) e scaturisce dallo striminzito "uno" assegnato da quasi il 60% delle imprese, dal "due" che infligge l'11% del campione e dal "tre" arrivato dal 9% di quanti hanno partecipato all'indagine.
Ancora peggiore, se possibile, è il voto sulla chiarezza e sull'applicabilità della normativa. In media rimane inchiodato al "due". Dal dato disaggregato emerge che il 63% esprime un "uno", il 12% si spinge fino a "due", il 9% a "tre".
"L'esasperazione che emerge da queste risposte – continua il Presidente Dallari - non trova sfogo, purtroppo, in un efficiente sistema di rapporti con i clienti/utenti. Solo il 6,4% delle imprese che utilizzano (o hanno utilizzato) il Sistri è soddisfatto del sostegno offerto dal servizio di "customer care". In netto contrasto con la valutazione estremamente positiva espressa, invece, dalla Commissione di collaudo del Sistri, istituita presso il ministero dell'ambiente.
Per non parlare dei suoi costi. Quasi tutte le imprese intervistate, infatti, hanno registrato oneri economici aggiuntivi dalla sua introduzione. Il 45% di trasportatori e recuperatori/smaltitori hanno sostenuto nuovi costi superiori ai 10mila euro con punte oltre i 50mila euro".
Ma anche le imprese non obbligate a utilizzare il Sistri ne stanno soffrendo l'onerosità scaricata su tutto il sistema. Quasi la metà segnala aumenti dei prezzi applicati nel trasporto e nella gestione dei rifiuti o maggiori difficoltà procedurali nel conferimento ai trasportatori. Il 42% ritiene che l'esclusione dal Sistri di alcune tipologie d'impresa non sia sufficiente a risolvere i problemi che il sistema continua a creare nel mondo imprenditoriale complessivo.
"Non bastassero i costi economici, - conclude Dallari - il Sistri alle imprese complica anche la vita: al 18% ha rallentato l'attività ordinaria, al 14,6% ha imposto l'utilizzo di personale aggiuntivo, al 12,6 l'impossibilità di completare la presa in carico dei rifiuti, in barba all'obiettivo di tutela ambientale. Ci chiediamo come sia possibile pensare di rendere pienamente operativo questo sistema, così come previsto, dal 1 gennaio 2015. Alla luce di questa indagine risulta indispensabile mantenere il regime cartaceo per consentire un regolare smaltimento dei rifiuti speciali senza danni per le imprese e per l'ambiente almeno fino alla fine del 2015".
(CNA Reggio Emilia)
Revisione veicoli. CNA Fita esprime preoccupazione per la perdita di un servizio essenziale per gli autotrasportatori e si prepara a chiedere un incontro ai decisori politici
Reggio Emilia, 11 agosto 2014. Sono diverse le questioni irrisolte sul futuro della Motorizzazione Civile di Reggio Emilia a preoccupare Aldo Bondi, Presidente provinciale CNA Fita, e i quasi mille autotrasportatori rappresentati dall'Associazione.
"Avevamo già espresso le nostre preoccupazioni sul disservizio per gli autotrasportatori reggiani alla notizia che dal 1 novembre 2013, in mancanza dell'idonea fossa di ispezione per la revisione dei veicoli, le operazioni di revisione prenotate a Reggio Emilia sarebbero state assegnate alle motorizzazioni di Modena o Parma. Avevamo auspicato tempi brevi per la sua acquisizione, ma ad oggi nulla è cambiato".
"Anzi, – continua il Presidente di CNA Fita – oltre a non aver ancora individuato un'area per le revisioni, si sono aggiunte altre problematiche, come la carenza di organico negli Uffici e una bozza di decreto che pare affidare la dirigenza a Parma e il suo coordinamento delle altre province, Piacenza, Modena e Reggio Emilia. Infine, l'incarico sicuro fino al 31 dicembre 2014 del Direttore attuale della Motorizzazione che è a scavalco da Parma e che auspichiamo possa continuare il suo impegno a Reggio, vista la totale disponibilità al dialogo che ha dimostrato più volte nei confronti dell'Associazione".
"Non vogliamo perdere un servizio essenziale per gli autotrasportatori reggiani – conclude il Presidente Bondi - e mettere in ulteriore difficoltà un comparto già duramente colpito dalla crisi. Per questo motivo CNA Fita chiederà un incontro a decisori politici e enti locali affinché si facciano carico di verificare la situazione e garantire il ripristino a Reggio Emilia delle revisioni dei veicoli e il futuro della sede reggiana della Motorizzazione civile".
Manotti, Presidente Cna Industria: 'Bene il piano strategico presentato dal Sindaco Vecchi. Bisogna incentivare start up e imprese giovani a scommettere sul polo dell'innovazione' -
Reggio Emilia, 6 agosto 2014 -
Il presidente di CNA Industria Rodolfo Manotti commenta positivamente il piano strategico per la riqualificazione dei capannoni 17 e 18 (attigui al capannone 19, ora sede del Tecnopolo) dell'ex Officine Reggiane per la realizzazione del Parco dell'Innovazione presentato dal Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi: "Cogliamo l'appello al coinvolgimento delle forze economiche che il sindaco ci rivolge, mettendo al servizio della città il nostro contributo in termini di idee e avanzamento concreto del progetto".
"Pensiamo che nella 'casa dell'innovazione' – sottolinea il Presidente Manotti - una particolare attenzione andrà dedicata al tema delle start up e delle imprese giovani, così come sarà opportuna una politica premiante per chi deciderà di abbracciare questo progetto cogliendo il vantaggio competitivo di lavorare insieme, in rete. Venti manifestazioni di interesse sono un numero importante, ma vanno tradotte in insediamento convincendo le imprese della realizzabilità concreta del progetto".
Secondo il Presidente di CNA Industria, inoltre, è indispensabile estendere le attività del Tecnopolo, oltre alle eccellenze di settore individuate ed assegnate a Reggio Emilia (efficienza energetica e meccatronica), alle aziende maggiormente innovative del nostro territorio di qualsiasi filiera produttiva.
"Sappiamo bene – continua Manotti - che non sarà semplice traguardare nel parco dell'innovazione un nucleo integrato e significativo di imprese capaci di guidare l'innovazione. Per farlo c'è bisogno del lavoro integrato delle istituzioni e delle realtà economiche maggiormente rappresentative, proponendo un confronto vero e utile allo sviluppo di un'area produttiva strategica non solo per la nostra città, ma per tutta l'Area Vasta".
"Le Associazioni - conclude Rodolfo Manotti - nel loro ruolo di sviluppo, guida e collegamento con le imprese, dovranno fare da tramite con il mondo imprenditoriale, dando ai promotori del progetto riferimenti chiari su tempistiche e pianificazione delle azioni, modalità di selezione e ingresso delle imprese, bandi di accesso, progettazione degli spazi relativi alle necessità d'impresa. CNA Reggio Emilia, insieme alle altre forze economiche, si candida pertanto a prendere parte a tale confronto ed esserne elemento centrale, per dare vita a una rete di condivisione e innovazione sistemica che devono costituire il DNA del progetto stesso".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Per le aliquote Imu sugli immobili strumentali spiccano i primi comuni virtuosi come Scandiano e Reggio al contrario di Montecchio -
Reggio Emilia, 5 agosto 2014 -
"È arrivato il momento per i Comuni di giocare a carte scoperte e approvare i bilanci previsionali 2014. CNA guarda con attenzione le decisioni delle amministrazioni in primis per quanto riguarda la tassazione sugli immobili. Da una prima fotografia, prendendo ad esempio i Comuni capo distretto, emerge che Scandiano, Correggio, Guastalla, Reggio Emilia, hanno recepito le sollecitazioni presentate dall'Associazione mantenendo pressoché inalterate le aliquote IMU su capannoni, laboratori, negozi e pubblici esercizi (Castelnovo Né Monti deve ancora deliberare), mentre Montecchio non ha dimostrato la stessa sensibilità".
Il Presidente di CNA Reggio Emilia Nunzio Dallari invita per questo motivo i Comuni che non hanno ancora deliberato a tener fede al patto tra enti locali e imprese presentato negli incontri territoriali con tutti i candidati sindaci, in occasione delle elezioni di maggio 2014.
"Prendiamo atto degli sforzi e delle mille difficoltà per razionalizzare le spese, considerando i tagli delle risorse ogni anno più ingenti da parte del Governo, che ha pensato bene di prorogare entro il 30 settembre l'approvazione dei bilanci a seguito delle elezioni. Tutto questo però non giustifica lo scaricare la tassazione sempre e solo sulle imprese".
"Riteniamo – continua Dallari - che prendere la scorciatoia dell'aumento Imu sugli immobili strumentali sia una scelta da contrastare perché, come abbiamo ribadito più volte, il capannone è la prima casa dell'imprenditore e tassarlo fino all'inverosimile in un momento di crisi come quello in cui ci troviamo non può che far crescere gli insoluti. Il risultato è che invece di aumentare le entrate dei Comuni crescono i crediti verso le imprese".
"Ricordiamoci – conclude il Presidente CNA - che un imprenditore onesto, che fa di tutto per mantenere in piedi la sua azienda nei momenti di difficoltà, preferisce pagare lo stipendio ai suoi dipendenti prima di pagare le tasse. E se le imprese sono strozzate dalla pressione fiscale, oltre che dalla mancanza di liquidità e dalla crisi dei consumi, chi è che può far girare l'economia?".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Dallari sul Protocollo di impegni firmato dalle Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia con il Ministero dell'Economia: "Servono certezze nell'applicazione delle procedure per il saldo definitivo dei debiti alle imprese" -
Reggio Emilia, 22 luglio 2014 -
"È incoraggiante lo sforzo del Governo per applicare una normativa complessa ma di vitale importanza per le piccole e medie imprese. Ci sono le condizioni per riuscire definitivamente a sbloccare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese". Così il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari commenta il Protocollo di impegni sul pagamento dei debiti della Pa, firmato dalle Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia (CNA, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Casartigiani) con il Ministero dell'Economia, gli Enti locali e le altre Organizzazioni imprenditoriali.
Tra le novità positive contenute nell'intesa, c'è la possibilità per gli imprenditori, di presentare l'istanza di pagamento direttamente sulla piattaforma elettronica per la gestione telematica delle certificazioni dei crediti. Una procedura che le imprese potranno effettuare anche tramite l'assistenza dei propri consulenti e delle Associazioni di riferimento. In assenza di un riscontro da parte dell'Ente pubblico debitore entro 30 giorni dalla presentazione dell'istanza, scatterà la procedura di nomina di un commissario ad acta per accelerare i pagamenti.
"Quello che auspichiamo più di ogni altra cosa – aggiunge Dallari - è che l'intesa riesca a rendere praticabili ed effettive le procedure per estinguere definitivamente i debiti della PA. Le nostre imprese hanno bisogno di certezze sul diritto a veder finalmente onorati i loro crediti. Non dimentichiamo che secondo l'Ocse il pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche può costituire un importante fattore di stimolo degli investimenti e, di conseguenza, dell'occupazione e della crescita, dando all'Italia la sferzata necessaria per la ripresa.
Inoltre, se da un lato la classifica di "Openbilanci" colloca l'amministrazione reggiana al quinto posto a livello nazionale (85.26%) tra le amministrazioni più virtuose nel pagamento dei propri debiti, dall'altro i dati dello Studio Pagamenti 2014, realizzato da Cribis D&B, fanno emergere una realtà ancora difficile in cui in media un'impresa su due paga oltre i termini stabiliti con la controparte, che in molti casi deve rivolgersi alle banche per avere liquidità immediata con lo scotto di dover pagare interessi passivi".
"Quanto di questa situazione – conclude il Presidente Dallari - è da imputare alle aziende, tartassate da pressione fiscale alle stelle, difficoltà di accesso al credito e mancanza di liquidità, e quanto la PA deve ancora fare per semplificare la vita a chi fa impresa e crea ricchezza e benessere? A partire dal saldo dei suoi debiti, ad esempio applicando la norma sui pagamenti elettronici per la Pa entro i 30 giorni indicati dalla legge e ampliando l'ambito della compensazione assumendola come principio generale per i nuovi crediti".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Nunzio Dallari, Presidente CNA: "Alcuni passi positivi contro la burocrazia. No allo smantellamento delle Camere di Commercio"
Reggio Emilia, 10 luglio 2014. "Il decreto legge sulla semplificazione amministrativa ha aperto la strada verso lo smantellamento degli inutili balzelli economici che gravano sulle nostre imprese già in difficoltà a causa della crisi. Come CNA Reggio Emilia ha denunciato a più riprese il costo della burocrazia è uno degli ostacoli principali per la crescita del mercato interno e per gli investimenti stranieri nel nostro Paese. Condividiamo il giudizio positivo espresso dai rappresentanti di Rete Imprese Italia su questi primi segnali di sburocratizzazione".
Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA Reggio Emilia, concorda con quanto emerso durante un'Audizione di Rete Imprese Italia alla Camera.
L'Associazione approva la previsione di adottare moduli standard per gli adempimenti amministrativi, le semplificazioni degli oneri formali imposti alle imprese per partecipare ad appalti pubblici, le misure per accelerare i giudizi amministrativi in materia di appalti pubblici e per contrastare l'abuso di processo e gli interventi per rendere più veloci e deflazionare i procedimenti di giustizia civile, attraverso l'obbligo del deposito telematico degli atti processuali e l'istituzione dell'Ufficio per il processo.
"Misure che dovranno essere monitorate – continua il Presidente Dallari - per verificarne l'effettiva attuazione e non lasciare, come purtroppo spesso accade, che alle parole non seguano i fatti".
Restano forti perplessità, invece, sull'annunciata riduzione, a partire dal 1 gennaio 2015, del 50 per cento del diritto camerale. Questo equivale a dichiarare l'impossibilità delle camere di continuare a garantire il sostegno fondamentale in ambiti strategici per l'impresa diffusa, quali ad esempio l'accesso al credito e l'internazionalizzazione.
"I diritti camerali che si vogliono tagliare – ricorda Dallari – non incidono direttamente sulla spesa pubblica, poiché sono sostenuti interamente dalle imprese. Siamo favorevoli alle politiche di efficientamento e razionalizzazione del sistema camerale, che riteniamo necessarie. Deve essere però prima definita la funzione che dovranno svolgere le Camere di commercio, che hanno finora rappresentato uno strumento fondamentale per il sostegno e lo sviluppo delle economie
Oltre quaranta imprenditori si sono messi in gioco per conoscersi e sviluppare reti d'impresa, partecipando all' iniziativa 'Relazioni di impresa' organizzata da CNA Industria -
Reggio Emilia, 07 luglio 2014 -
Sono una quarantina le imprese che si sono messe in gioco, lo scorso 3 luglio al Circolo di Equitazione di Canali, partecipando all' iniziativa 'Relazioni di impresa' organizzata da CNA Industria, in rappresentanza delle oltre 1.000 PMI del sistema, e CNA Produzione, che aggrega i settori della metalmeccanica, chimica, legno e materie plastiche. Finalità dell'evento è stata quella di aumentare le sinergie associative e le reti tra imprese, utilizzando il format dello speed date e dei gruppi di lavoro, in una modalità dinamica ed innovativa che ha messo in relazione gli imprenditori, che hanno apprezzato la formula approfondendo sia le relazioni personali che commerciali.
Aziende appartenenti a diversi settori si sono incontrate per cercare soluzioni alle proprie esigenze aziendali, nell' ottica di avviare proficui scambi e progetti imprenditoriali. In particolare, i settori coinvolti sono stati la metalmeccanica, con le lavorazioni conto terzi e conto proprio e la meccanica agricola, i servizi di trasporto e spedizione, i software, l'edilizia e il mondo delle professioni, il settore legno e arredamento, l'energia e l'impiantistica e le automazioni industriali.
I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi di lavoro coordinati dal Dott. Nicola Grande, consulente e formatore da oltre vent'anni sui temi della gestione di impresa e del marketing e dalla Dott.ssa Claudia Righetti, psicologa del lavoro e delle organizzazioni specializzata nelle dinamiche di rete, che ha concluso la serata citando il valore delle idee e del confronto in relazione al lavoro di squadra, essenziale nei team aziendali.
Competenze professionali difficili da reperire, mancanza di liquidità, necessità di incentivare il passaggio generazionale e di gestire il cambiamento attraverso la riorganizzazione aziendale, maggiore innovazione e apertura a nuovi mercati, utilizzo delle nuove tecnologie per affrontare i mercati globali, sono solo alcuni dei temi emersi nella prima sessione dei lavori.
"Non è la prima volta che partecipiamo a incontri di matching aziendali – ha spiegato Mirella Ferri, titolare della Ferri System di Bibbiano che si occupa di trasporti eccezionali, legali e logistica – perché riteniamo che queste iniziative favoriscano lo scambio di idee e l'apertura mentale. È un buon metodo per far nascere nuovi progetti imprenditoriali grazie al confronto con tanti tipi di realtà professionali diverse. Dagli incontri di questa sera ho preso dei contatti interessanti da sviluppare in futuro".
Rodolfo Manotti, Presidente di CNA Industria, ha evidenziato come questa modalità di incontro, sia un modo moderno e concreto di conoscersi: "In un momento difficile come quello attuale, creare reti è fondamentale per affrontare un mercato sempre più complesso e superare le dimensioni aziendali delle nostre imprese. Unire forze e conoscenze è l'unico modo per proporre un prodotto/servizio più completo e appetibile per i mercati e per il consumatore finale e dovrà essere una strategia da perseguire da parte del raggruppamento".
Sauro Maccorin, Presidente di CNA Produzione, ha sottolineato come: "Questa iniziativa sia nata in seguito a una richiesta nata dai nostri Associati, quella di fare squadra e conoscersi mettendo al centro le imprese attraverso l'Associazione, che deve svolgere un ruolo di facilitatore per aumentare le sinergie tra le varie anime imprenditoriali presenti in Associazione, fondamentali per costruire e progettare nuove opportunità di business". Considerato l'interesse e l'entusiasmo dei partecipanti, è solo l'inizio di un percorso che vedrà protagoniste le imprese stesse. In autunno infatti, CNA Industria e CNA Produzione organizzeranno un seminario sulle reti d'impresa per illustrare le competenze necessarie per adottare questo tipo di strategia e dare seguito allo spirito di questa prima iniziativa.
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)
Al via il progetto pilota "Banda larga" di CNA, grazie alla sinergia tra l'Associazione, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio. Dopo la scelta dell'operatore tecnologico tutto è pronto per la connessione ultraveloce nella zona artigianale di Via Don Milani che è diventata un "quartiere tecnologico"-
Reggio Emilia, 3 luglio 2014 -
A circa un anno dall'avvio del primo progetto pilota in provincia per la dotazione della tecnologia a banda larga per una ventina di aziende dell'area artigianale di Quattro Castella (direzione Pontenovo), ci si avvia alla sua fase conclusiva. Il gioco di squadra tra CNA, che è stata il motore dell'idea, Lepida, la società della Regione Emilia Romagna che si occupa di informatica e telematica, Comune di Quattro Castella, Camera di Commercio e Provincia di Reggio Emilia, e le imprese aderenti al progetto, ha permesso di realizzare in breve tempo e con costi ridotti i lavori per installare la linea superveloce a fibre ottiche. Un progetto innovativo e unico nel suo genere ideato da CNA Reggio Emilia, che già nel 2011 aveva individuato nello sviluppo delle nuove tecnologie un asse strategico per il futuro delle pmi, e che servirà da apripista per dotare della tecnologia ad alta velocità le altre aree industriali della provincia, affinché le imprese possano avvalersi di questo importante elemento competitivo sul mercato globale.
Ieri sera presso la Sala Consigliare del Comune di Quattro Castella, in occasione dell'incontro per l'analisi delle proposte commerciali per la scelta dell'operatore tecnologico, alla presenza del Sindaco Andrea Tagliavini, della Presidente della Provincia Sonia Masini e degli imprenditori coinvolti, Giorgio Francia, Presidente CNA Area Val D'Enza, ha espresso la sua soddisfazione per l'obiettivo raggiunto: "CNA è particolarmente orgogliosa della messa in campo di questo progetto non solo per i notevoli vantaggi di cui godranno le imprese coinvolte, ma soprattutto perché si tratta di un esempio d'eccellenza che può e deve essere replicato su tutto il territorio provinciale. Lo sviluppo digitale è fondamentale per incrementare fatturato e occupazione. È una nuova arma per sfidare la crisi. Noi imprenditori dobbiamo avere il coraggio di cambiare e di innovarci pur mantenendo salde le nostre radici". Anche il Sindaco Tagliavini ha rimarcato che questo progetto è solo l'inizio dell'impegno del Comune per ridurre il digital divide nelle aree con minore copertura come Orologia e Salvarana, mentre la Presidente Masini ci ha tenuto a fare i complimenti ad una cabina di regia che ha funzionato in maniera ottimale, auspicando che sia possibile estendere la banda larga in tutta l'area emiliana per creare delle infrastrutture informatiche di qualità per rilanciare l'economia. Dall'utilizzo della tecnologia VOIP per diminuire i costi di telefonia alla possibilità di implementare i servizi di vendita e assistenza con il web, ai minori costi di gestione e manutenzione dei server aziendali. Le opportunità offerte dalla banda larga sono molteplici e rappresentano un elemento strategico di competitività per i sistemi produttivi locali.
Le tappe. CNA lo sa bene e ha iniziato a parlarne già nel novembre 2011 durante un importante convegno sul futuro dell'area nord. In quell'occasione l'Associazione chiese agli Amministratori Pubblici uno sforzo straordinario per la costruzione delle cosiddette "autostrade informatiche" per la diffusione della rete ultra veloce in tutta la provincia. Un progetto ambizioso basato su dati reali: grazie a ricerche di mercato e al confronto con gli esperti dei laboratori della Fondazione Marconi di Bologna, specializzati in progetti innovativi sulla rete, sono stati definiti i primi passaggi da compiere. Per ribadire il suo impegno, CNA dedicò all'argomento la propria Assemblea annuale del 2012 con una tavola rotonda che riunì gli interlocutori istituzionali del territorio regionale.
Il fare rete tra privati e istituzioni locali ha reso possibile passare dalle parole ai fatti. Individuata l'area artigianale che gode della vicinanza a una rete a fibre ottiche di LEPIDA, si è partiti per mettere a punto modi, tempi e costi dell'operazione che ha portato "in casa" delle imprese" la rete di comunicazione informatica e telematica di ultima generazione. Sono stati fatti dei lavori per deviare la banda larga dalla dorsale principale parallela a via Lenin, all'interno dell'area artigianale. La fibra ottica transita dentro alle polifere dell'illuminazione pubblica già presente nella zona. Ogni impresa si è fatta carico di portare la linea ad alta velocità al proprio interno (si parla di una velocità di rete che permette scambio di informazioni in entrata e in uscita di almeno dieci volte superiore rispetto alle normali connessioni ADSL) con costi assolutamente ridotti che si aggirano sui mille/millecinquecento euro. Un investimento che si recupera anche solo per l'aumento di valore "automatico" che hanno le aree dotate di questa nuova tecnologia.
"CNA ha dimostrato – ha concluso il Presidente Giorgio Francia - che il confronto e la sinergia tra le Associazioni e le istituzioni locali è un fattore vincente per lo sviluppo di azioni condivise per la crescita e il futuro delle imprese e del nostro territorio. Per questo motivo dopo la scelta dell'operatore tecnologico, proponiamo a tutti gli interlocutori del progetto di "inaugurare" insieme il nuovo quartiere tecnologico".
(Fonte: ufficio stampa CNA RE)