La Gilda degli Insegnanti di Parma continua stringersi intorno alla maestra di Traversetolo indagata per maltrattamenti: Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni" -
Parma, 27 ottobre 2015 -
La comunità professionale della Gilda degli Insegnanti di Parma, continua stringersi intorno alla benemerita professionista di Traversetolo, vittima del livore di un ristrettissimo gruppo di persone, spietato, evidentemente finalizzato a convincere l'opinione pubblica della veridicità di situazioni basate molto sulla base di certi "sentito dire di paese" partorito probabilmente da "rancori personali".
Dagli atti di indagini si capisce chiaramente che non esistono intercettazioni in cui si possa udire il proferire di parole violente e razziste, agli atti c'è un certo chiacchiericcio paesano fatto di parole mal riportate all'Autorità giudiziaria, che hanno prodotto l'apertura di un'indagine così pesante, infangando una donna che forse in quel contado, per alcuni, sembra essere stata colpevole di avere titoli più alti di altri e di aver fatto presente che il Galateo doveva essere un testo meglio assimilato da certuni.
La Gilda degli Insegnanti di Parma non solo la difende ma prende le distanze da qualche operatore scolastico, che forse con la sua condotta sta contribuendo ad infangare un'istituzione scolastica, una donna e la sua famiglia e soprattutto turbando la serenità di incolpevoli bambini messi in mezzo ad una storia di invidia e livore tra adulti.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma, a tal fine dichiara: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni".
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Da lunedì 19 a sabato 24 ottobre sono stati emessi 564 avvisi di scaduto pagamento e nel 21% dei casi la persona interessata si è avvalsa della possibilità di "ravvedimento", che gli ha consentito di evitare la sanzione per sosta con ticket scaduto. -
Modena, 27 ottobre 2015 -
Prima settimana di "ravvedimenti operosi" a Modena. Il nuovo Regolamento della sosta a pagamento nelle righe blu, che permette il pagamento posticipato è attivo da lunedì 19. A sabato 24 ottobre, ovvero nella prima settimana, sono stati emessi 564 avvisi di scaduto pagamento dai controllori di Modena Parcheggi e sono stati 117 i "ravvedimenti operosi". Nel 21 per cento dei casi la persona interessata si è avvalsa della possibilità di "ravvedimento", che gli ha consentito di evitare la sanzione per sosta con ticket scaduto.
Il Regolamento consente a chi sfora l'orario di pagamento della sosta, appunto, di evitare la sanzione versando un importo pari a tre volte l'equivalente della sosta non coperta dal ticket, con arrotondamento in eccesso all'euro. Questo se si effettua entro le ore 20 del giorno stesso. Si può anche pagare entro le ore 12 del giorno successivo, ma in questo caso si calcola che la sosta si sia protratta fino al termine di obbligo di pagamento della giornata (le ore 20). Dopo le ore 12 del giorno successivo, il ravvedimento operoso non è più possibile e scatta la normale sanzione prevista dal Codice della strada per divieto di sosta, che può essere pagata con la riduzione del 30 per cento entro cinque giorni dalla notifica.
Il "ravvedimento operoso" è possibile anche nelle zone a limite di tempo, che attualmente sono via Tre Febbraio e largo Sant'Agostino, ma solo se effettuato entro le tre ore massime di sosta previste.
La validità del titolo abilitativo, qualora sia effettuata per un minimo di un'ora, è da considerarsi estesa di ulteriori 15 minuti senza la necessità di integrarne il relativo pagamento, eccetto che in caso di utilizzo del sistema "Sostafacile".
Per informazioni: www.comune.modena.it/piano-sosta; www.modenaparcheggi.it ; tel 059 241803 (negli orari di apertura dell'Ufficio sosta).
La denuncia di chi vive in un quartiere abbandonato a sé stesso e in imminente pericolo. Niente è stato ancora fatto. Il 13 ottobre di un anno fa la gente del quartiere Montanara ha visto spazzare via dall'acqua pezzi di vita. - di Alexa Kuhne -
Parma, 31 ottobre 2015 - tutte le foto nella galleria in fondo al testo -
Vivono nel terrore. Nella paura, quotidiana, che le loro abitazioni, i parchi in cui giocano i loro figli, le strade in cui ci sono attività commerciali vengano invasi dalla furia del torrente Baganza.
Un corso d'acqua che oggi, ad un anno di distanza dalla sciagura, sembra un placido fiume che scivola lentamente dentro gli argini della città.
E invece il Baganza può infuriarsi e portare terrore, distruzione. E la comunità di Strada Montanara lo sa e teme, ogni giorno, che possa succedere l'imponderabile. Come è stato lo scorso 13 ottobre.
Gli abitanti del quartiere ce l'hanno messa tutta. Ma le loro forze non sono sufficienti. Servono progetti e aiuti. E poi serve la velocità. Prima che la stagione delle piogge, sempre più devastanti, arrivi.
"Abbiamo dimostrato di essere uniti e solidali fra noi. E tanti aiuti li abbiamo ricevuti dai volontari". Un esercito di 5.000 persone in mobilitazione per ripulire dal fango strade, scantinati, edifici pubblici e case. Questo ricorda di quei giorni successivi al 13 ottobre dell'anno scorso Paolo Greci, il responsabile dell'Associazione Montanara, che mette insieme 45 esercizi commerciali della zona.
"Ricordo una moltitudine di 'angeli del fango', che in una settimana ci hanno soccorsi e hanno ripulito il nostro quartiere da blocchi di cemento, bancali, tronchi, portati dalla corrente del fiume in piena. Noi abbiamo cercato di sostenerli anche organizzando dei presidi per dare pasti caldi".
Una bellissima storia di solidarietà. La dimostrazione di quanto si possa fare per aiutare chi è in difficoltà. Un ricordo che si scontra con il presente.
I lavori in corso sul lato quartiere Molinetto
Non c'è ancora un piano preciso di manutenzione e pulizia dell'alveo. Tutto è rimasto al punto in cui è stato lasciato dal fiume, un anno fa. Perlomeno in Strada Montanara.
"E' stato abbassato l'alveo di 60 centimetri per rendere più sostenibile il passaggio della massa d'acqua – spiega Greci -. Ma con la forte pioggia di agosto il letto del Baganza è tornato ad essere, pericolosamente, quello di prima, perché l'alveo si è ricompattato. Si sono persi due mesi e mezzo di tempo prezioso: i lavori di manutenzione sarebbero dovuti partire il primo giugno e invece sono cominciati il 27 luglio".
Il perché di tali ritardi risiederebbe nel fatto che Parma sia stata una città bombardata: "Abbiamo dovuto aspettare l'arrivo di un uomo con un metal-detector – racconta il responsabile dell'associazione di Montanara - che rilevasse l'eventuale presenza di residuati bellici. Lavoro per il quale basta qualche ora e per il quale sono stati invece lasciati passare giorni!".
La casa di un privato che è in pericolo
La psicosi la si legge ancora negli occhi di chi rievoca quei giorni fatti di fango e paura. Perché, dal lato destro del Baganza, quello di strada Montanara, non è previsto alcun argine, ma è previsto solo un rinforzo su quello esistente, che fu eretto ai tempi di Maria Luigia. Un muretto di un metro che attraversa proprietà, strade, orti e aziende. Il che significa che nel caso di una esondazione del torrente, molti edifici rimarrebbero senza protezione, ingoiati nell'ondata di acqua, detriti e fango. In golena! Senza considerare che quella esile e bassa barriera non riuscirebbe a contenere l'impeto della piena che, l'ultima volta, ha attraversato strade, giardini, parchi, raggiungendo case fino a due metri di altezza.
L'altezza a cui era arrivata l'acqua
Dopo la catastrofe ci sono due quartieri, uno di fronte all'altro, divisi dal torrente, a confronto: Molinetto e Montanara. Il primo messo in sicurezza, pronto per resistere; il secondo lasciato a se stesso, spoglio, fiancheggiato da un argine inconsistente e da un alveo colmo di detriti (che determinerebbero il violento straripamento del fiume).
Lato Montanara dove sarà costruito un argine basso. Questa strada fu completamente invasa dal Baganza.
Gli abitanti dicono di non ricevere risposte e di non capire il motivo di una discriminazione così evidente.
Loro, privatamente, stanno correndo ai ripari. Una lotta contro il tempo per costruire ostacoli fatti di sacchi di sabbia e per ripulire gli argini con i semplici mezzi a disposizione. Fanno quello che possono, con la dignità e la paura di chi teme per la propria vita. Ma non basta. C'è bisogno di uomini, di strumenti e di consapevolezza che il pericolo è davvero imminente.
La gente si augura che, almeno questa volta, non accada l'imponderabile e che non si aspetti di fare qualcosa a disastro avvenuto...
Montanara - In mezzo a questa strada passerà l'argine
Il Comunicato stampa della Gilda Insegnanti di Parma in rappresentanza della docente indagata per maltrattamenti nella scuola di Traversetolo: "La maestra vittima delle pesanti accuse non ha fornito ammissioni di reati agli inquirenti. Basta fango!" -
Parma, 26 ottobre 2015 -
La docente vittima delle pesanti accuse di maltrattamenti, bersagliata dalle gravi offese che tendono ad addebitarle addirittura l'odio razziale, per il tramite della Gilda degli Insegnanti di Parma, smentisce di aver fornito agli inquirenti ammissioni di reato, anche parziali, anzi respinge con forza tutti gli addebiti e si difenderà in tutti i modi e le sedi che l'ordinamento mette a disposizione. La tesi della "parziale ammissione", che in queste ore alcune persone stanno cercando di accreditare, per non meglio precisate finalità, è completamente destituita di fondamento. La Gilda degli Insegnanti di Parma, tramite il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, riservandosi ulteriori azioni, in questo difficile momento rimane al fianco della collega e della comunità scolastica di Traversetolo, vittima di tanto clamore e smentisce chi continua a sostenere che esistono prove di epiteti razzisti a carico di questa donna, che è stata sempre "portatrice sana di galateo" in tutte le scuole parmensi in cui da lustri insegna.
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Si tratta di un 31 enne tunisino che sabato scorso ha aggredito con un coltello un connazionale per questioni legati allo spaccio di droga. Appena 20 minuti prima dell'aggressione, autore e vittima dell'accoltellamento erano stati entrambi identificati. La vittima è ricoverata alla Clinica Hesperia in prognosi riservata. -
Modena, 26 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini -
Gli agenti della Polizia di Stato lo hanno arrestato a pochi metri dal luogo del tentato omicidio, mentre tentava di disfarsi del coltello da cucina insanguinato con il quale aveva appena aggredito un connazionale, riducendolo quasi in fin di vita.
Si tratta di M.J, 31 anni, tunisino, pregiudicato e clandestino, che sabato alle 12.30, in Largo Garibaldi, nei pressi del Teatro Storchi, ha aggredito il 25 enne M.H, anche lui tunisino e pregiudicato, presumibilmente per divergenze relative al traffico di droga.
La vittima, soccorsa quando era ormai esanime sulla panchina vicino alla fermata dell'autobus, è ora ricoverata in prognosi riservata presso la Clinica Hesperia, specializzata in cardiochirurgia. La punta del coltello dell'aggressore, infatti, si è fermata a pochi millimetri dal cuore, dopo aver perforato il pericardio. Si può proprio dire che il giovane nordafricano sia vivo per miracolo.
L'aggressore, invece, è stato identificato e fermato mentre stava rientrando a casa grazie ai filmati della telecamera di sorveglianza e al fatto che, appena 20 minuti prima dell'aggressione, autore e vittima dell'accoltellamento erano stati entrambi identificati durante un controllo di routine in una zona nota per essere frequentata da spacciatori e clienti.
E' stata invece denunciata a piede libero una ragazza italiana, originaria di Reggio Emilia, che è solita frequentare gli ambienti dello spaccio, che, dopo aver assistito alla scena dell'aggressione, ha informato il pusher dell'arrivo delle Forze dell'Ordine.
Nuova stagione lirica del Teatro Regio di Parma: si inizia la sera del 12 gennaio con "Le Nozze di Figaro", nel quale la regia di Mortone sarà completata dall'Orchestra Filarmonica Italiana. Il grande prologo avrà luogo l'ultima sera dell'anno: il 31 dicembre alle ore 19, quando il Regio ospiterà il Concerto di Capodanno. -
Parma 26 ottobre 2015 -
Saranno le "Nozze di Figaro", la sera del 12 gennaio, ad aprire la nuova stagione lirica del Teatro Regio di Parma. L'opera, con la regia di Martone, l'Orchestra Filarmonica Italiana ed alcuni interpreti illustri come Roberto Di Candia, Eva Mei e Serena Gamberoni, darà il via al calendario che animerà lo splendido Teatro cittadino proprio alla vigilia di Sant'Ilario.
Le altre opere in cartellone sono "L'occasione fa l'uomo ladro" di Rossini, interpretato dagli allievi del Conservatorio "Boito", e "Lucia di Lammermoor", co-prodotto con i teatri di Bologna, Piacenza, Reggio Emilia e Savona. Fra gli interpreti Mario Cassi, che si alternerà con Fabian Veloz e Ekaterina Bakanova e Gilda Fiume, nei due cast nel ruolo di Lucia.
Sarà una stagione lirica che vedrà susseguirsi molte manifestazioni collaterali come ben hanno illustrato durante la conferenza stampa di presentazione dal sindaco Federico Pizzarotti, insieme all'assessore Laura Maria Ferraris ed alla direttrice Anna Maria Meo con Barbara Minghetti.
Il grande prologo avrà luogo l'ultima sera dell'anno: il 31 dicembre alle ore 19, il Regio ospiterà il Concerto di Capodanno durante il quale gli artisti impegnati nelle prove della "prima" presteranno gratuitamente la loro opera per sostenere il Teatro. Il costo di biglietti per la serata varia dai 10 ai 100 euro.
"Questo programma - ha affermato il sindaco Federico Pizzarotti - segna quella che mi piace definire rinascita del Teatro Regio. Partiamo dalle nostre radici per far crescere al pianta più rigogliosa, con un occhio alla tradizione e l'altro all'innovazione, all'adeguamento dei progetti alla situazione di oggi".
Anche Laura Maria Ferraris ha esternato il suo entusiasmo ed apprezzamento per il lavoro svolto e per il programma realizzato: "Il Teatro non si ferma e presenta una produzione artistico-culturale variegata, che valorizza le espressioni artistiche presenti a Parma, pur in una situazione di incertezza per l'erogazione dei fondi statali. Questo calendario - ha concluso poi la Ferraris -incarna appieno il mandato che abbiamo assegnato alla nuova dirigenza del Teatro, nasce da un'idea di innovazione, dalla volontà di fare del Regio un patrimonio di tutti, senza mai perdere di vista l'obiettivo di dare stabilità e certezza al futuro del nostro Teatro".
Sergio Marchionne suona la campanella che apre la seduta della Borsa di New York. Il sogno chiamato Ferrari diventa una realtà ancora più grande. Nel 2016 dovrà puntare al mondiale ed agli investitori servirà per capire quanto i risultati in pista influiranno sull'andamento delle azioni Ferrari. -
Parma, 23 ottobre 2015 - di Matteo Landi -
La borsa di New York addobbata di rosso. Bolidi in mostra sulle strade della Downtown attirano gli occhi dei passanti e le televisioni di tutto il mondo. Sergio Marchionne suona la campanella che apre la seduta della Borsa di New York. Il 21 ottobre 2015 quel sogno chiamato Ferrari diventa una realtà ancora più grande.
Nel 1947 Enzo Ferrari fondò la casa automobilistica, terminando quel percorso iniziato nel 1929 sotto le insegne della Scuderia Ferrari, la piccola squadra che portava in pista le auto di "mamma" Alfa Romeo. Costruendo quel prodigio tutto italiano oggi chiamato Ferrari S.p.A. Mercoledì si è compiuto il disegno di Marchionne, iniziato il 7 settembre 2014, quando la Ferrari concludeva in maniera disastrosa il Gp di casa e serviva l'assist all'odierno Presidente Ferrari per mettere alla gogna mediatica Luca Cordero di Montezemolo, Presidente e creatore della Ferrari dei tempi d'oro di Schumacher e di successo nelle vendite di vetture da strada. Ne ha fatta di strada la casa di Maranello dal 1947 ad oggi.
Il titolo Ferrari, prezzato alla vigilia delle contrattazioni ufficiali a 52 dollari, ha subito sgommato a 60 all'apertura per poi assestarsi sui 55-56$ e chiudere la seconda giornata a 57. Una Ferrari che ha fatto il botto. L'ennesimo successo di Marchionne e di una Ferrari tornata vincente anche in pista. Gli ultimi appuntamenti del mondiale di Formula 1 serviranno alla Ferrari per confermare i passi avanti compiuti quest'anno, affilando le armi in vista del prossimo anno. Nel 2016, dovrà, per forza di cose, puntare al mondiale ed agli investitori servirà per capire quanto i risultati in pista influiranno sull'andamento delle azioni Ferrari.
Intanto questa domenica, proprio negli Stati Uniti, la Ferrari sa già che correrà con l'handicap di 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza per la sostituzione delle power unit di Vettel e Raikkonen. I due piloti Ferrari utilizzeranno la quinta unità stagionale a fronte delle quattro concesse dal regolamento. In Ferrari però nessuno ha paura, dal 1947.
Grazie all'intuito di un Carabiniere del Nucleo Radiomobile di Parma, fuori servizio, è stata intercettata un'auto rubata su cui viaggiava la banda di malviventi dedita ai furti. L' inseguimento si è concluso con un arresto. Ulteriori accertamenti sono ancora in corso per risalire all'identità dei complici scappati all'arresto. -
Parma, 22 ottobre 2015 -
Ieri sera, alle ore 19:00 circa, un Carabiniere del Nucleo Radiomobile di Parma, fuori servizio, ha notato a Fidenza un'autovettura, Skoda Octavia, con alcune persone sospette a bordo. L'intuito e l'esperienza del militare lo hanno portato a seguire l'auto richiedendo alla Centrale Operativa un controllo sul proprietario. In brevissimo si è accertato che la macchina era stata rubata a Parma il 5 ottobre e che vi erano forti sospetti che venisse utilizzata per la commissione di furti in abitazione.
Mentre venivano sviluppate tutte le informazioni necessarie, il militare ha continuato a seguire il veicolo sospetto, che nel mentre era giunto nei pressi di Salsomaggiore Terme, dando la possibilità alla Centrale Operativa di far arrivare una pattuglia in zona.
Giunta in prossimità del centro termale, la Skoda è stata quindi intercettata dalla locale Compagnia ed ha forzato un posto di controllo per poi terminare la sua corsa a breve distanza, quando tutti gli occupanti hanno abbandonato il mezzo cercando di fuggire nelle campagne circostanti.
L'immediata reazione dei militari ha permesso, dopo il successivo inseguimento, di bloccare un 28enne albanese mentre i suoi complici sono riusciti a dileguarsi grazie al buio della sera ed alla notevole resistenza all'arresto fatta dal 28enne albanese.
Durante le concitate fasi dell'arresto il militare che ha pedinato malviventi, riuscendo poi a bloccarne uno, ha riportato alcune lesioni.
La successiva perquisizione a bordo dell'auto ha permesso ai militari di rinvenire e sequestrare, unitamente all'auto stessa, numerosi arnesi da scasso quali flessibili, martelli di notevoli dimensioni, un piede di porco, prolunghe elettriche, guanti e berretti, confermando così i sospetti sulla commissione di furti da parte della banda di malviventi. Ulteriori accertamenti sono ancora in corso per risalire all'identità dei complici scappati all'arresto.
E' stato inaugurato in via Gottardi grazie a un progetto del Comune di Modena e Acer. E' composto da 19 appartamenti, di cui 7 duplex. Gli inquilini sono quattro famiglie con figli e dodici persone in situazione di fragilità. Gli affitti partono da 50 euro al mese per gli anziani con un reddito fino a 600 euro, mentre le famiglie avranno sconti che partono dal 30% in virtù degli impegni presi. -
Modena, 22 ottobre 2015 - di Manuela Fiorini -
C'era un tempo, nemmeno tanto lontano, in cui le regole di buon vicinato, ma, ancora di più, la solidarietà e l'empatia tra le persone facevano sì che fosse "normale" aiutare le persone anziane con piccole commissioni, oppure badare ai bambini dei vicini o occuparsi del "nonno" della porta accanto in caso di bisogno. Oggi, in una società dove tutto corre veloce, dove prevale sempre di più il concetto di "uomo isola", dove l'egoismo prevale, insieme alla filosofia del "farsi gli affari propri", la solitudine si trasforma in fragilità, soprattutto tra gli anziani che vivono soli o in coppia, ma senza parenti o amici vicino.
Proprio per recuperare le relazioni e lo spirito che animava le convivenze di un tempo, ma anche, soprattutto, per rompere il muro di solitudine che spesso circonda le categorie di cittadini più fragili, a Modena, ieri, è stato inaugurato il Condominio Solidale, un progetto voluto dal Comune di Modena, in collaborazione con Acer Emilia Romagna, che coinvolge anziani soli o parzialmente autosufficienti e alcuni nuclei familiari, selezionati in base a colloqui preliminari, tra quelli in lista di attesa per un alloggio popolare.
"Molti anziani soli, condomini che rischiano di essere la somma di più solitudini e famiglie che fanno fatica a pagare l'affitto, ma con grande spirito di solidarietà, sono le premesse da cui l'Amministrazione è partita per ripensare gli alloggi di via Gottardi attraverso una soluzione che privilegia le relazioni e un modello abitativo in cui ciascuno può aiutare gli altri", ha commentato il sindaco di Modena Gianfranco Muzzarelli, intervenuto all'inaugurazione.
"Questo condominio – ha sottolineato invece il vescovo Monsignor Erio Castellucci prima di benedire l'edificio e i suoi abitanti – è un segno della solidarietà verso chi ha bisogno".
I nuovi inquilini dello stabile Acer, situato ai civici 58/60 di via Gottardi, si sono trasferiti a partire dalla fine dell'estate. Si tratta di quattro famiglie, tre italiane e una marocchina, con due o più figli, e dodici persone in condizione di fragilità, di cui due coppie di anziani, otto anziani soli e una ragazza maggiorenne.
Per poter accedere agli affitti concordati, che partono da 50 euro al mese per gli anziani con un reddito fino a 600 euro e per le famiglie sono calcolati in base all'Accordo territoriale del Comune di Modena, ma con "sconti" del 30% per i nuclei con due figli e del 40% per quelli con più di due, gli inquilini solidali dovranno rispettare l'impegno che prevede non solo instaurare buoni rapporti di vicinato, ma anche rendersi disponibili, per esempio, a effettuare la pulizia dei luoghi comuni, riordinare i locali a piano terra, fare piccole commissioni per i nonni dello stesso pianerottolo e organizzarsi per garantire una presenza costante in casa, al fine di intervenire tempestivamente in situazioni di bisogno o emergenza, chiamando il 118 o il medico curante. Inoltre, tra le voci del "patto solidale" c'è anche l'organizzazione e la promozione di iniziative che favoriscono la socialità tra gli inquilini del condominio e dei palazzi vicini.
All'inaugurazione erano presenti anche la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti, il presidente di Acer Andrea Casagrande e l'assessora al Welfare Giuliana Urbelli che ha sottolineato come "nel condominio, un'esperienza particolarmente innovativa, vengono condivise le risorse personali in un'ottica di reciprocità e le fragilità, dovute a isolamento e senso di solitudine, possono divenire una risorsa grazie al tempo disponibile da dedicare agli altri".
"Sappiamo che intervenire sulle relazioni non è mai facile, ha continuato l'assessora , "ma le famiglie che abitano qui sono molto motivate e intenzionate a far funzionare al meglio questo modello di condominio in cui le persone si conoscono e si aiutano. Speriamo, soprattutto, che quest'esperienza funzioni da apripista per un tipo di welfare in grado di favorire la coesione e l'integrazione sociale".
Dei 19 appartamenti disponibili nello stabile, di cui sette duplex, cioè alloggi unici sdoppiati in due mini appartamenti con utenze in comune, sette sono ancora vuoti e saranno assegnati attraverso un bando dell'assessorato al Welfare del Comune di Modena.
Disposto il sequestro conservativo di beni di proprietà dell' ex-presidente del Parma Fc. A renderlo noto è Teleducato: "il Tribunale di Brescia ha disposto il sequestro conservativo di 4,6 milioni di beni di Tommaso Ghirardi a favore dell'ex socio Energy TI Group". -
Parma, 22 ottobre 2015 -
Il Tribunale di Brescia ha disposto il sequestro conservativo di beni di proprietà di Tommaso Ghirardi per l'ammontare di 4 milioni e 560mila Euro. A renderlo noto è Michele Angella, da teleducato.it. Una misura preventiva assunta nei confronti dell' ex-presidente del Parma Fc.
Il provvedimento è stato assunto a seguito del ricorso presentato al Tribunale stesso da parte della società Energy TI Group, che nella primavera del 2014 era entrata nel capitale azionario del Parma FC.