Identikit dei nuovi borseggiatori a Parma. Come, dove agiscono e cosa rubano. Massivo intervento della Polizia ferroviaria per arginare il crescente fenomeno ad opera di cittadini stranieri minorenni. Quello che colpisce è che le vittime sono giovanissimi studenti. -
- Di Alexa Kuhne -
Parma, 19 novembre 2015 –
La stazione ferroviaria è il quartiere generale. I luoghi in cui agiscono sono i binari e le sale d'attesa, ma anche gli autobus che dalle scuole portano a piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nomadismo e destrezza è il modus operandi. Gli oggetti tecnologici sono quelli preferiti. I borseggiatori sono per lo più minorenni di nazionalità senegalese o marocchina, o comunque di un paese straniero. Ma quello che colpisce di più è che le vittime sono giovanissimi studenti.
E' la fotografia del borseggio che cambia nella stazione di Parma, che è ora, più che mai, sotto l'assedio di tagliaborse allenati e scaltri. Non sono più prese di mira signore o anziani, persone indifese, ma ragazzi che vanno a scuola con lo zaino in spalla, nelle cui tasche viene custodito uno smartphone e da cui, con destrezza, è un gioco da ragazzi sottrarre il prezioso contenuto.
In questi giorni, grazie a una rafforzata attività della polizia ferroviaria, è stato possibile individuare e bloccare i delinquenti.
Sono scattate tre indagini dopo le denunce fatte al posto Polfer della stazione ferroviaria di Parma. L'attività di vigilanza e controllo ha permesso di riconoscere un gruppo di borseggiatori che colpiscono sia nei pressi dei binari e nei vagoni, ma anche a bordo di autobus in servizio urbano con fermata sempre davanti l'entrata delle ferrovie.
Così, lo spavento di un diciassettenne che si è presentato alla Polizia ferroviaria, insieme ai genitori, per denunciare la sottrazione violenta dello smartphone, avvenuto all'interno del piano – 2, è presto passato e l'episodio si è concluso positivamente.
Il ladro, anche lui minorenne, é stato individuato in pochi giorni, anche grazie alla visualizzazione delle registrazioni del sistema di video sorveglianza.
Non è stato complesso per gli uomini della Polfer rintracciare il ragazzo extracomunitario, perché aveva fatto della stazione ferroviaria il suo quartiere generale. Il ladro è ora indagato in stato di libertà per furto con strappo ed è stato riaffidato ad una struttura di accoglienza per minori ove era stato già collocato in precedenza.
Anche muovendosi di stazione in stazione i borseggiatori fanno bottino. Sono anche dei nomadi dello scippo che fanno capolino alla stazione ferroviaria di Parma, dopo aver operato in vari punti dell'Emilia.
Anche in questo caso l'indagine è partita dalla denuncia di una giovane viaggiatrice alla quale è stato rubato l' I-Pod che la ragazzina teneva all'interno della tasca esterna dello zaino che portava alle spalle. Il furto deve essere avvenuto negli istanti immediatamente successivi al proprio arrivo a bordo di un regionale nella stazione di Parma. Gli agenti hanno acquisito le immagini relative al borseggio del quale si erano resi responsabili due giovani. Nei giorni successivi è stato preso prima uno dei responsabili del borseggio. Dopo di lui si è risaliti anche alle generalità del complice, perché, nel frattempo, la coppia di tagliaborse aveva continuato ad agire in varie località della regione.
I due sono ventenni, di nazionalità marocchina e rispettivamente residenti nella bassa reggiana e mantovana. Subito riconosciuti dalla vittima, sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per furto aggravato in concorso.
I luoghi di azione non sono solo i marciapiedi dei binari e le sale d'aspetto. I ladri agiscono anche negli autobus, quelli che portano al piazzale antistante la stazione ferroviaria. Come se fare un borseggio a persone in transito in città, che magari si accorgono del furto non subito, fosse un modo per garantirsi una difficile individuazione.
Tra le vittime prescelte, negli ultimi tempi, ci sono state anche altre ragazze che utilizzano i mezzi cittadini con capolinea. Nei giorni scorsi, ancora due giovani studentesse, delle quali una minorenne, hanno denunciato due furti avvenuti in due separate date, a bordo di linee urbane provenienti da vari istituti scolastici cittadini.
Il modus operandi adottato è sempre lo stesso: in entrambi i casi gli oggetti sottratti, rispettivamente un portafoglio ed uno smartphone iPhone, erano stati "sfilati" dalle tasche esterne delle borse che le ragazze di solito portano dietro le spalle. In questo caso sono stati fermati altri due stranieri che sono stati seguiti, nei giorni successivi, nei loro spostamenti dagli autobus dei borseggi all'interno della stazione ferroviaria. Perquisiti, sono stati trovati in possesso della refurtiva sottratta alle giovani vittime. I due ventenni, di nazionalità senegalese e residenti nel parmense, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i delitti di ricettazione in concorso continuata.
Parigi reagisce ed è caccia all'uomo. Stanotte intorno alle 4,20 durante un assalto della polizia una donna si è fatta esplodere. Lo riferiscono fonti autorevoli come Tv Europe 1 e The Guardian. Forse la mente dell'infame attentato di venerdi scorso 13 novembre è accerchiato e sta trattando con la Polizia.
di LGC Parma 18 novembre 2015 -
Blitz della polizia a Saint-Denis. Una donna si fa esplodere durante un'incursione della polizia alla ricerca della mente degli attentati di venerdi scorso e della struttura di supporto logistico ai terroristi.
Nella periferia a nord est della capitale, nel quartiere di Saint-Denis, questa notte intorno alle 4,30, come riferiscono autorevoli testate come Tv Europe 1 e The Guardian, è scattata una operazione della polizia francese definita "complessa" durante la quale, intorno alle 7,30, una donna si è fatta esplodere causando la morte di 3 persone (due terroristi e un passante) e il ferimento di altre 5 appartenenti alle forze dell'ordine.
Indiscrezioni di stampa indicano che nell'appartamento, obiettivo delle forze dell'ordine, sia rifugiato Abdeldhamid Abaaoud , la presunta mente degli attentati di venerdi scorso, ricercato in tutta europa e di cui si credeva fosse rifugiato in Italia o addirittura rientrato a Bruxelles. Invece pare, e il condizionale è d'obbligo, stia in queste ore trattando con la polizia.
(In copertina il disegno di un alunno di prima elementare in memoria del suo insegnante Romain, perito nell'attentato. Foto trasmessa dall'amica Parigina - Corinne - che ringraziamo)
Interventi della Polizia Municipale nel fine settimana in centro storico per contrastare i fenomeni dell'abusivismo commerciale e dell'accattonaggio molesto in particolare nella zona della stazione e del centro storico. Sanzionate quattordici persone per accattonaggio. -
Piacenza, 17 novembre 2015 -
Ancora controlli della Polizia Municipale per contrastare i fenomeni dell'abusivismo commerciale e dell'accattonaggio molesto. In particolare, nei giorni scorsi, le sezioni di Pronto intervento e di Polizia commerciale del Comando di via Rogerio hanno effettuato servizi mirati nelle zone adiacenti alla stazione ferroviaria e in centro storico. Nella mattinata di sabato, in occasione del mercato settimanale, gli agenti sulla base delle norme previste dal Nuovo Regolamento di polizia urbana hanno sanzionato quattordici persone per accattonaggio, mentre altre due sono state multate per aver soddisfatto le proprie esigenze fisiologiche all'interno dei giardini Margherita.
Ancora sabato in centro storico, gli agenti della Polizia Municipale sono intervenuti per svolgere una serie di servizi di prevenzione e contrasto dell'abusivismo commerciale. Quando il controllo è scattato in via XX Settembre, alla vista della pattuglia della Municipale, i venditori abusivi si sono dati alla fuga abbandonando la merce che è stata recuperata e sequestrata. Si tratta di materiale di diverso genere quale: pelletteria, borse, cinture e portafogli, cover per cellulari e altri accessori per abbigliamento (calze, foulard, collane, occhiali).
Infine, sempre nel fine settimana, nel corso dei posti di controllo effettuati in viale Sant'Ambrogio, via Alberoni e piazzale Marconi, dei quarantatré veicoli controllati, quattro sono stati sanzionati perché circolanti senza la prescritta revisione e uno per la mancata copertura assicurativa.
E' conservata presso gli uffici della Questura di Parma una borsa blu piena di medicinali e strumenti di primo soccorso, sequestrata stanotte a dei cittadini extracomunitari, oggetto di furto. Il legittimo proprietario potrà presentarsi presso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico munito della denuncia. -
Parma, 17 novembre 2015 -
Presso gli Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Parma è conservata una borsa medica sequestrata stanotte a dei cittadini extracomunitari, oggetto di furto.
Si tratta di una borsa blu piena di medicinali e strumenti di primo soccorso (medicinali per medicazioni sul posto, fiale e siringhe, bende ecc.) come da foto.
La Questura chiede di dare la massima divulgazione per poter risalire al legittimo proprietario, che per chiederne la restituzione potrà presentarsi presso questi uffici - o contattare telefonicamente il numero 0521/219546 - in orario mattutino munito della denuncia.
I parmigiani vicini alle vittime della strage di Parigi. Via Garibaldi, piazza Steccata e Piazza Garibaldi invase dalle mille fiaccole distribuite per iniziativa congiunta di Comune e Provincia. In Piazza, dopo le note della marsigliese e dell'Inno di Mameli, le parole del presidente della Provincia. -
Parma, 16 novembre 2015 - tutte le foto nella galeria immagini in fondo al testo - photo credits Francesca Bocchia -
"Libertà, uguaglianza, fraternità": così, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti ha pronunciato le parole della rivoluzione francese, per ricordare i valori comuni che da lì sono nati e che sono diventati parte della nostra civiltà. I parmigiani hanno dimostrato la vicinanza alle vittime della strage. Via Garibaldi, piazza Steccata e Piazza Garibaldi sono state invase dalle mille fiaccole distribuite per iniziativa congiunta di Comune e Provincia.
In Piazza, dopo le note della marsigliese e dell'Inno di Mameli, il presidente della Provincia Filippo Fritelli ha rivolto un breve messaggio, per dire che il terrore non vincerà e che in Italia, in Francia e in Europa la barbarie non sostituirà la democrazia. Parole fatte proprie anche dal sindaco Federico Pizzarotti: "Parma - ha detto il sindaco - sarà sempre in prima fila nella difesa della democrazia e nell'affermazione dei valori che stanno alla base della nostra civiltà".
Intanto resta altissimo l'allarme terrorismo e da ieri sera, il governo francese risponde con i bombardamenti nel centro di comando dell'Isis in Siria e annuncia lo scioglimento delle moschee radicali. Si fa luce anche sulla cellula terroristica responsabile del massacro e continuano le ricerche dell'ottavo terrorista, di cui la polizia ha diffuso l'identikit, il belga Abdeslam Salah.
Piazza Prampolini davvero gremita per la manifestazione di solidarietà al popolo francese e contro il terrorismo. Anche la comunità islamica alla manifestazione di Reggio Emilia. Manghi: "Rimanere comunità unita e vera e tenere al centro del nostro agire i valori di libertà, uguaglianza e fraternità. Importante la presenza della comunità islamica: una disgiunzione inequivocabile nei comportamenti è fondamentale, l'integrazione la dobbiamo fare insieme. -
Parma, 16 novembre 2015 -
Mentra la polizia francese sta dando la caccia all'ottavo terroriosta della strage di Parigi e la Francia risponde al terrorismo con i bombardamenti su Raqqa, considerata la "base" dell'Isis in Siria, la gente prega per le vittime.
A Reggio Emlia, una piazza "Piazza Prampolini davvero gremita, ieri pomeriggio, per la manifestazione di solidarietà al popolo francese e contro il terrorismo promossa da Provincia e Comune di Reggio Emilia. E proprio a "questa piazza che emoziona e che conferma ancora una volta l'impegno e la militanza civile dei reggiani e che dunque merita un caloroso applauso" è andato il primo pensiero del presidente della Provincia Giammaria Manghi, intervenuto insieme al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
"Ho appreso delle stragi uscendo da teatro e come voi sto vivendo questo ore con grande inquietudine e angoscia per qualcosa che, come ha magistralmente sintetizzato ancora una volta Papa Francesco, non è umano – ha aggiunto ieri, il presidente Manghi – Siamo di fronte a una nuova guerra forse, certo a un conflitto diverso, combattuto con altri stili e altri modi rispetto al passato, e il tema è come reagire: innanzitutto rimanendo uniti, come comunità provinciale, nazionale e internazionale; tenendo alto il livello di guardia e prestando grande attenzione alla sicurezza, come anche in questa provincia si sta facendo; soprattutto non chiudendoci, ma essendo comunità vera e facendo sì che i principi di libertà, uguaglianza e fraternità restino al centro del nostro agire".
Infine, riferendosi alla partecipazione della comunità islamica alla manifestazione di Reggio Emilia – "a quel bambino che ha sfilato insieme a noi con un cartello molto esplicito che diceva "Siamo mussulmani, non siamo né terroristi né bastardi" – il presidente Manghi ha parlato di "una testimonianza civile di vera condivisione importante: una disgiunzione inequivocabile nei comportamenti è fondamentale da parte di un popolo che deve camminare con noi perché l'integrazione si fa insieme".
La manifestazione si è chiusa con un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi.
Il Comune rende note le infrazioni compiute per i passaggi non autorizzati sotto i nuovi varchi delle corsie dei bus. Il 92% è passato una o due volte, quasi 13.000 ingressi senza titolo nel mese di ottobre. Le infrazioni seriali sopra i 10 passaggi sono solo lo 0,76% sul totale, il 7% ha fatto registrare fra le 3 e le 9 infrazioni. -
Parma, 13 novembre 2015 -
Mentre resta sempre attivo il dialogo con le associazioni di consumatori per trovare, compatibilmente con le norme di legge, soluzioni che attenuino l'impatto di alcuni casi in cui l'infrazione è stata compiuta in maniera continuativa, il Comune rende noto alcuni dati, su quello che è l'effettiva entità di infrazioni "seriali" dopo l'attivazione dei nuovi varchi in Stazione, via Zarotto e via Montebello.
Su 12.979 targhe che sono transitate in violazione al codice della strada nei 3 varchi nel mese di ottobre solo lo 0,76% ha registrato più di 10 passaggi. La stragrande maggioranza dei mezzi che hanno percorso le corsie preferenziali in questione senza averne titolo - il 92%, quasi 12.000 veicoli - sono transitati sotto i varchi 1 o 2 volte. La quota restante - il 7%, pari a poco più di 900 veicoli - ha fatto registrare tra le 3 e le 9 infrazioni.
Molti i cittadini che hanno già approfittato della possibilità di pagare in misura ridotta che grazie alla legge n. 98/2013 ha modificato l'art. 202 C.d.S. introducendo la possibilità di pagare le sanzioni, entro 5 giorni dalla data di contestazione o notificazione dei verbali, in misura ridotta del 30%. E' possibile, per i casi più importanti, prevedere rateizzazioni del pagamento concordando con Parma Gestione Entrate.
Un'operazione congiunta della Polizia Municipale e della Polizia di Stato, di contrasto del degrado urbano e della microcriminalità, in strada dei Mercati e via Savani, a seguito di alcune segnalazioni relative a disturbi e problematiche di decoro causate da aggregazioni di persone in strada dei Mercati, in corrispondenza del Servizio Sert – DropIn. Identificate 23 persone. -
Parma, 13 novembre 2015 -
Degrado e microcriminalità nelle zone sensibili di Parma. Grazie ad un'azione congiunta di Polizia municipale e Polizia di stato, si sono svolte, ieri, azioni di controllo nella zona di strada dei Mercati e di via Savani che hanno portato all'identificazione di 23 persone, fra italiani e stranieri. Per 4 extracomunitari, è scattata l'espulsione amministrativa.
Dei 23 soggetti, alcuni italiani utenti del Servizio Ausl ed altri extracomunitari, tutti di origine africana, 6 erano in assenza di documenti o con documenti non validi per il soggiorno sul territorio italiano per cui sono stati accompagnati dalle Forze dell'ordine nei locali della Questura in borgo della Posta, per dare seguito alle procedure identificative foto-dattiloscopiche. Le persone accompagnate erano tutte conosciute e alcune con numerosi precedenti penali.
L'operazione ha preso avvio a seguito di alcune segnalazioni scritte pervenute al Comando di Polizia Municipale, relative a disturbi e problematiche di decoro causate da aggregazioni di persone in strada dei Mercati, in corrispondenza del Servizio Sert – DropIn. Gli agenti della Municipale, unitamente alla pattuglia Volante Beta del Servizio Volanti della Locale Questura, hanno proceduto ad un controllo in zona per verificare eventuali violazioni amministrative e penali, provocate dalle persone che quotidianamente stazionano nel parcheggio antistante il servizio dell'Ausl.
Gli accertamenti sono stati effettuati da 4 ufficiali della Polizia Municipale di Parma, con l'ausilio di 8 agenti, e da 1 ufficiale e 2 agenti della Squadra Volanti della locale Questura.
Nelle vie di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, un artigiano 36enne di Sassuolo, ha seminato il panico, causando migliaia di euro di danni, ma fortunatamente senza provocare feriti. Fermato dai militari, in evidente stato di ubriachezza, non ha voluto sottoporsi al test dell'etilometro. -
Reggio Emilia, 12 novembre 2015 -
Contromano, ubriaco ha preso in pieno una autovettura, abbattuto la segnaletica stradale, la cartellonistica pubblicitaria, l'illuminazione pubblica e ha finito la sua folle corsa andando contro tre veicoli parcheggiati in una concessionaria.
Ieri sera, nelle vie di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, un artigiano 36enne di Sassuolo, ha seminato il panico, causando migliaia di euro di danni, ma fortunatamente senza provocare feriti.
L'uomo è stato denunciato dai carabinieri per guida in stato di ebbrezza. Per lui è scattato anche il ritiro della patente.
I fatti intorno alle 23.30 in via Radici Nord, dove il 36enne ha invaso la corsia di opposta percorrenza distruggendo tutto ciò che ha trovato lungo il suo percorso.
Fermato dai militari, il conducente sassolese, in evidente stato di ubriachezza, non ha voluto sottoporsi al test dell'etilometro per cui è stato denunciato anche per rifiuto dell'accertamento.
Numerose perquisizioni anche in Italia, nelle province di Bolzano, Parma e Brescia. Una complessa e prolungata attività investigativa del ROS, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, avviata nel 2010 a seguito dell'individuazione di un sito internet emerso per la chiara connotazione jihadista. -
Parma, 12 novembre 2015 - di Alexa Kuhne -
Le cellule dormienti sono radicate nelle città italiane e stanno arruolando combattenti per le organizzazioni jihadiste. Lo confermano i diciassette arresti per terrorismo e le perquisizioni avvenute in queste ore anche a Parma.
E' il risultato di Jweb, una complessa operazione dei ROS, in collaborazione con le Autorità giudiziarie e di polizia di Regno Unito, Norvegia, Finlandia, Germania e Svizzera, coordinate da Eurojust.
L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita questa mattina nei confronti di 16 cittadini curdi e un kosovaro, indagati per associazione con finalità di terrorismo internazionale, aggravata dalla transnazionalità del reato.
Nel corso dell'operazione sono state eseguite numerose perquisizioni sia in Italia, nelle province di Bolzano, Parma e Brescia, sia in Norvegia, nel Regno Unito, in Finlandia, in Germania e in Svizzera.
I provvedimenti odierni sono il frutto da una complessa e prolungata attività investigativa del ROS, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, avviata nel 2010 a seguito dell'individuazione di un sito internet emerso per la chiara connotazione jihadista del materiale documentale in esso contenuto, riconducibile ad Al Qaida ed alle organizzazioni terroristiche ad essa ideologicamente affiliate.
L'analisi delle connessioni al sito consentiva di identificare numerosi "navigatori" che dall'Italia avevano avuto accesso al materiale jihadista, e che manifestavano chiari segnali di radicalizzazione.
Le indagini hanno evidenziato la centralità degli strumenti informatici per lo sviluppo clandestino dell'organizzazione, e che nella rete aveva sede virtuale, tessuto connettivo, mezzo elettivo di comunicazione dei suoi membri, luogo di confronto e formazione e principale strumento di divulgazione.
L'utilizzo di internet ha consentito agli indagati di annullare le distanze tra gli associati, residenti in diversi Paesi europei, permettendo loro di mantenere una forte coesione di gruppo, rafforzata dalla periodica e frequente partecipazioni a chat virtuali, e di rimanere in contatto.
Le indagini hanno avuto un ruolo fondamentale nel disvelare i rapporti e le gerarchie tra gli indagati, permettendo di decrittare comunicazioni riservate, intrattenute con eccezionale cautela.
In conclusione, gli elementi raccolti durante le indagini hanno consentito di documentare la costituzione, in Italia e in Olanda, di cellule terroristiche dormienti, definite in codice "Comitati segreti", attivati con il sostegno logistico e finanziario dell'organizzazione e l'incessante opera di proselitismo e radicalizzazione di alcuni indagati per stimolare la partenza e l'arruolamento nelle fila di organizzazioni terroristiche.
In definitiva l'operazione, condotta simultaneamente in diversi Paesi Europei, ha dimostrato la proiezione internazionale dell'indagine "JWEB" che ha permesso di individuare un'organizzazione terroristica che incarna l'evoluzione del modello jihadista di tipo tradizionale dimostratasi ancora più insidiosa, rimanendo gerarchicamente strutturata, con il proprio vertice in Norvegia, ed articolata in cellule operative in numerosi paesi, tra cui un'importantissima articolazione in Italia, ma con una centralità della componente informatica.