La mostra "ACCADDE OGGI: happy birthday made in Italy!", organizzata da Modenamoremio, continua a stupire il pubblico.
ECMOlife è il dispositivo prodotto da Eurosets in grado di dare supporto al sistema cardio-respiratorio di pazienti con gravi affezioni cardiache e polmonari, in arresto cardiaco o con compromissione della funzione polmonare dovuta ad infezione da Covid-19
di Mario Vacca, Parma 18 giugno 2019 - Con l'approvazione di un emendamento da parte delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera al decreto Crescita (D.L. n. 34/2019), si introduce una modifica all'art. 31 "Marchi storici".
Le imprese del Made in Italy, titolari di marchi registrati da almeno 50 anni, dovranno notificare tempestivamente al Ministero dello Sviluppo Economico le informazioni relative al progetto di chiusura o delocalizzazione dello stabilimento, a pena dell'applicazione di una sanzione fino a 50 mila euro.
L'obbligo informativo "salva-posto di lavoro" non vale solo per le imprese titolari o licenziatarie di un marchio iscritto nel registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, introdotto dal decreto Crescita, ma anche per marchi d'impresa registrati da almeno 50 anni o per i quali sia possibile dimostrare l'uso continuativo da almeno cinquanta anni. L'obbligo scatta in caso di cessazione dell'attività svolta o delocalizzazione della stessa al di fuori del territorio nazionale e vale per i marchi utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un'impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale.
Altri due emendamenti approvati dalle Commissioni prevedono contrariamente alcuni benefici per i produttori italiani che vendono all'estero tra i quali un credito d'imposta, pari al 50%, delle spese sostenute per la tutela legale dei prodotti, inclusi quelli agroalimentari, vittime del famigerato "Italian Sounding"
Roma, 18 NOV – "Mi fa piacere che ciò che sto dicendo da mesi riguardo alla tutela del Made in Italy, che va estesa a tutte le nostre eccellenze, dal cibo al tessile, dalla moda al design, dalla meccanica ai motori e tanto altro, sia condiviso anche dal ministro Salvini. Forza Italia ha presentato in Parlamento, a mia prima firma, una proposta di legge per istituire il ministero del Made in Italy. Facciamone una battaglia comune di tutto il centrodestra, perché ora più che mai occorre un Ministero ad hoc per tutelare, promuovere e commercializzare ciò che sappiamo far meglio, che tutti ci invidiano e che rappresenta il nostro Paese, la nostra cultura e le nostre imprese nel mondo".
Lo afferma Benedetta Fiorini, deputata di Forza Italia e prima firmataria della proposta di legge per l'istituzione del Ministero per il Made in Italy.
Un giro in anteprima negli immensi spazi di FICO Eataly World – La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 40 fabbriche alimentari, laboratori, 40 tra ristoranti e bar, mercato e botteghe in un viaggio nella cultura ed eccellenza del made in Italy.
Testo e foto di Chiara Marando -
Oggi aprono le porte del tanto atteso FICO Eataly World - La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 200 animali e 2.000 coltivatori, per raccontare la varietà e la bellezza dell'agricoltura e allevamento nazionali; 8 ettari coperti con 40 fabbriche alimentari che hanno prodotto tutti gli ingredienti più celebri della tavola italiana; oltre 40 luoghi ristoro allestiti, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada ed ai ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato con il meglio dei prodotti e del design; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi "giostre" educative per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro; il centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema; corsi ed eventi che animeranno tutti gli spazi di FICO.
Insomma, un mondo legato all'eccellenza, alla storia e alla tradizione del Made in Italy, un mondo che nasce con la volontà di promuovere e valorizzare le nostre produzioni, inserendosi a pieno titolo tra i grandi protagonisti dell'innovazione europea.
E il 9 novembre FICO ha aperto per un'anteprima dedicata ai media, un tour alla scoperta di ogni angolo e spazio che a breve sarà animato da avventori, certamente entusiasti per quello che potranno scoprire ed assaporare. Ad accogliere i giornalisti, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri Vincenzo De Luca, e Gianni Bastianelli, direttore di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola, al fondatore di Eataly Oscar Farinetti, all'amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori, al presidente della Fondazione FICO Andrea Segrè, al direttore generale del CAAB Alessandro Bonfiglioli e al direttore generale di Prelios Sgr, Andrea Cornetti.
Una giornata che ha messo l'Italia al centro del mondo, promossa in collaborazione con ENIT, che proprio con FICO ha sottoscritto un accordo per fare della Fabbrica Italiana Contadina un volano di attrazione turistica a livello internazionale, favorendo il turismo e il rafforzamento dell'immagine del prodotto e del territorio italiano, soprattutto nell'ambito dell'enogastronomia.
Perché la cultura del buon mangiare e del buon bere rappresentano un patrimonio che dobbiamo imparare a valorizzare, una ricchezza frutto di esperienza, rispetto, impegno, tradizione tramandata nel tempo e capacità di evolversi rimanendo fedeli alle proprie radici.
E questa ricchezza si può respirare passeggiando per i vari spazi di FICO, si può scoprire, apprendere e degustare con le meraviglie della biodiversità italiana, si può capire la nostra agricoltura e la trasformazione alimentare che ha reso celebre la nostra terra. In un unico luogo si riesce ad assistere alla preparazione del pane e della pasta fatta a mano e a macchina, all'olio uscire dal frantoio, ma anche imparare a fare le caramelle; stupirsi e divertirsi con le esperienze nelle giostre multimediali; assaggiare i prodotti freschi e fragranti; vedere e toccare gli animali e i doni della terra; entrare in contatto con i protagonisti del Parco e le 150 aziende coinvolte nella sua realizzazione.
FICO Eataly World
www.eatalyworld.it
Via Paolo Canali, 8 – 40127
Bologna (BO) -Italia
Un giro in anteprima negli immensi spazi di FICO Eataly World – La Fabbrica Italiana Contadina, che aprirà al pubblico mercoledì 15 novembre 2017: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 40 fabbriche alimentari, laboratori, 40 tra ristoranti e bar, mercato e botteghe in un viaggio nella cultura ed eccellenza del made in Italy.
Testo e foto di Chiara Marando -
Ormai manca pochissimo, tra qualche giorno si apriranno le porte del tanto atteso FICO Eataly World - La Fabbrica Italiana Contadina: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta, 200 animali e 2.000 coltivatori, per raccontare la varietà e la bellezza dell'agricoltura e allevamento nazionali; 8 ettari coperti con 40 fabbriche alimentari che hanno prodotto tutti gli ingredienti più celebri della tavola italiana; oltre 40 luoghi ristoro allestiti, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada ed ai ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato con il meglio dei prodotti e del design; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi "giostre" educative per far sperimentare e conoscere i segreti del fuoco, della terra, del mare, degli animali, delle bevande e del futuro; il centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema; corsi ed eventi che animeranno tutti gli spazi di FICO.
Insomma, un mondo legato all'eccellenza, alla storia e alla tradizione del Made in Italy, un mondo che nasce con la volontà di promuovere e valorizzare le nostre produzioni, inserendosi a pieno titolo tra i grandi protagonisti dell'innovazione europea.
E il 9 novembre FICO ha aperto per un'anteprima dedicata ai media, un tour alla scoperta di ogni angolo e spazio che a breve sarà animato da avventori, certamente entusiasti per quello che potranno scoprire ed assaporare. Ad accogliere i giornalisti, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri Vincenzo De Luca, e Gianni Bastianelli, direttore di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, insieme al sindaco di Bologna Virginio Merola, al fondatore di Eataly Oscar Farinetti, all'amministratore delegato di FICO Eataly World, Tiziana Primori, al presidente della Fondazione FICO Andrea Segrè, al direttore generale del CAAB Alessandro Bonfiglioli e al direttore generale di Prelios Sgr, Andrea Cornetti.
Una giornata che ha messo l'Italia al centro del mondo, promossa in collaborazione con ENIT, che proprio con FICO ha sottoscritto un accordo per fare della Fabbrica Italiana Contadina un volano di attrazione turistica a livello internazionale, favorendo il turismo e il rafforzamento dell'immagine del prodotto e del territorio italiano, soprattutto nell'ambito dell'enogastronomia.
Perché la cultura del buon mangiare e del buon bere rappresentano un patrimonio che dobbiamo imparare a valorizzare, una ricchezza frutto di esperienza, rispetto, impegno, tradizione tramandata nel tempo e capacità di evolversi rimanendo fedeli alle proprie radici.
E questa ricchezza si può respirare passeggiando per i vari spazi di FICO, si può scoprire, apprendere e degustare con le meraviglie della biodiversità italiana, si può capire la nostra agricoltura e la trasformazione alimentare che ha reso celebre la nostra terra. In un unico luogo si riesce ad assistere alla preparazione del pane e della pasta fatta a mano e a macchina, all'olio uscire dal frantoio, ma anche imparare a fare le caramelle; stupirsi e divertirsi con le esperienze nelle giostre multimediali; assaggiare i prodotti freschi e fragranti; vedere e toccare gli animali e i doni della terra; entrare in contatto con i protagonisti del Parco e le 150 aziende coinvolte nella sua realizzazione.
Quindi, per quando prepararsi?
L'appuntamento con l'apertura ufficiale di FICO Eataly World Tour è per mercoledì 15 novembre 2017.
FICO Eataly World
www.eatalyworld.it
Via Paolo Canali, 8 – 40127
Bologna (BO) -Italia
Anuga - Federalimentare difende Made in Italy: ritirati prodotti Italian Sounding Ministro Martina: "Presidio essenziale per tutelare nostra filiera"
Colonia, 10 ottobre - Arriva da Anuga, la più grande fiera del mondo dedicata al food, una nuova importantissima conferma per il Made in Italy. L'alimentare italiano, infatti, ha dato grande prova di sé in Germania mettendo in mostra la sua eccellenza con ben 1200 imprese, aggiudicandosi così il titolo del Paese in assoluto più rappresentato, battendo anche i padroni di casa. Non solo numeri però, anche qualità e innovazione hanno distinto la produzione italiana su cui per la prima volta Federalimentare ha attuato un'attività di vigilanza e tutela.
Nei giorni della fiera, infatti, Federalimentare, in collaborazione con Fiere di Parma e con uno studio legale italo-tedesco, ha attivato per le sue aziende presso lo stand Cibus un desk gratuito di ascolto, consulenza legale e intervento contro l'Italian Sounding, una fra le più subdole forme di comunicazione ingannevole per il consumatore che si sostanzia attraverso l'attribuzione di origine italiana ad un prodotto che in realtà non lo è.
"È essenziale —ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Martina—un presidio costante che tuteli e protegga la vera italianità. Il lavoro fatto con Federalimentare ad Anuga è, in questo senso, un passo importante per contrastare concretamente il fenomeno dell'Italian sounding e per tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana".
Un servizio che ha dato subito i suoi frutti. Alcuni prodotti con nomi evocativi dell'italianità, da Pasta Ciao alla passata Tomatino, con tanto tricolore in bella mostra, pur senza aver nulla a che fare con il nostro Made in Italy, sono stati ritirati grazie al pronto intervento del desk negli stand della Serbia, dell'Ucraina, della Grecia, della Turchia, di Panama e della Romania, caso quest'ultimo ora al vaglio del tribunale di Colonia. In certi casi si è trattato di ritiro volontario dopo la segnalazione, in altri di una conseguenza a misure legali come la diffida. Scaricabili a questo link alcuni esempi di Italian Sounding riscontrati in fiera: https://we.tl/l0mM2N6NqC .
"Finalmente il real Italian viene riconosciuto e tutelato anche fuori confine e non solo contro denominazioni o trade mark, ma anche contro l'Italian Sounding - ha commentato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare - Un'azione necessaria se pensiamo che il giro d'affari maturato da prodotti contraffatti e Italian Sounding si attesta ben oltre i 60 miliardi di euro, un terzo dei quali solo sul mercato americano".
Anche secondo Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, "Il desk ad Anuga, oltre ad essere la continuazione ideale e legale del percorso di Cibus, da sempre l'evento fieristico di riferimento dell'Authentic Italian, è la testimonianza della validità di una alleanza strategica tra Fiere di Parma e Koeln Messe che garantisce, a livello mondiale, visibilità e promozione nonché tutela al nostro Made in Italy Alimentare".
FlashOn Mag, da sempre interessato a mettere in evidenza le eccellenze del nostro Bel Paese, quest'oggi propone una novità made in Italy nel campo del food and beverage: il Riviera, primo gin italiano nato da un'antica ricetta tutta da scoprire.
di Cecilia Novembri
Il Gin, già da tempo, si sta facendo largo nel mondo degli amanti dei distillati e sempre di più si sta allargando il sentiero italiano del Gin!
I sentori di ginepro, cardamomo, coriandolo, pepe nero, bacche di rosa canina, rosmarino, prugna, ciliegia, nocciola, bergamotto e note agrumate saranno sentori sempre più familiari al palato dei nuovi estimatori di Gin.
La ricoperta e rivalutazione di questa essenza di antica tradizione ha portato molti produttori a rispolverare antiche ricette o ad intraprendere nuove sperimentazioni: RIVIERA GIN è il risultato di questa nuova sensibilità del mondo enologico nei confronti del Gin.
Tutto è partito da un'antica ricetta ritrovata in un cassetto di un vecchio casolare di famiglia frutto di un incontro tra due persone durante la II Guerra Mondiale, un proprietario terriero romagnolo e un ufficiale inglese con una passione e un sogno in comune: creare un distillato che mantenesse inalterata la sua profumazione inconfondibile e il suo gusto classico, usando però l'uva e non i cereali.
Oltre settanta anni più tardi l'antico scritto rivive una nuova gioventù grazie a Riviera Gin, la prima ricetta la cui base è distillata dal vino, l'unico distillato che nasce da vino sangiovese. Coriandolo, cannella, fiori di sambuco, zenzero, ginepro, bergamotto e arance dolci, queste le fragranze botaniche che il Gin made in Italy regala ai propri degustatori e che grazie alla sua fragranza non invadente si accosta perfettamente alla cucina gourmet: già diversi ristoranti hanno scelto di inserirlo nella carta dei menu. Una nuova esperienza da provare.
With the Courtesy of: amazon.it – reportergourmet.com – rivieragin.com – dissapore.com – ladolcevita.tv – pixabar.com – chiamamicittà.it – viadeigourmet.it