Avevano acquistato capi di abbigliamento e accessori falsi durante un recente viaggio in Marocco. Smascherati da operatori della Polizia municipale -
Modena, 23 dicembre 2013 -
Una giovane coppia, italiano di origini sud americane lui, magrebina lei, avevano organizzato una vera e propria attività, con tanto di promozione pubblicità su Internet e con volantini, per la vendita di merce griffata: abbigliamento, borse e scarpe delle più note marche dell'alta moda italiana e francese. I prezzi di vendita erano contenuti ma la merce era contraffatta.
Il commercio illecito non è sfuggito agli agenti della Polizia municipale di Modena che, partendo da un volantino trovato in città, hanno iniziato accertamenti e ricostruito in che modo avveniva la vendita delle griffe false. I clienti interessati contattavano una delle due utenze telefoniche stampate sul volantino, una voce femminile rispondeva fornendo indicazioni su dove incontrarsi per vedere il campionario e trattare la vendita.
Così è avvenuto venerdì 20 dicembre, poco prima dell'ora di pranzo. A contattare i venditori è stato un Vigile di quartiere del centro storico che, fingendosi un cliente, ha chiesto un appuntamento per acquistare regali di Natale. Il finto cliente, assistito da operatori del centro storico e del Nucleo problematiche del territorio in borghese, ha raggiunto via Emilia Ovest, nei pressi del palazzo Europa, dove è stata avvicinato da R.C. 27anni e C.S. 21anni che avevano portato alcune borse e un trolley pieni di scarpe, vestiti e accessori di moda griffati contraffatti.
La merce, del valore di alcune migliaia di euro, è stata sequestrata. Per i giovani è scattata una denuncia per introduzione in Italia e commercio di prodotti contraffatti e ricettazione. Elevata inoltre una pesante sanzione per aver svolto attività di commercio senza le necessarie autorizzazioni.
Stando ai primi accertamenti la merce sarebbe stata acquistata dalla coppia in Marocco durante un recente viaggio.
L'operazione è il risultato di attività finalizzate alla repressione dell'abusivismo e della contraffazione messa in campo già da tempo dalla Polizia municipale di Modena. Recentemente numerosi agenti e ufficiali hanno partecipato ad un corso di specializzazione per il contrasto della vendita di prodotti falsificati svolto nell'ambito del progetto "Modena, insieme contro la Contraffazione".
(Fonte: Comune di Modena)
Durante il tradizionale incontro prenatalizio con i rappresentanti dell’informazione modenese il sindaco uscente fa un bilancio degli ultimi dieci anni alla guida della città. E sulla successione non si sbilancia.
Di Manuela Fiorini
Il suo secondo mandato da sindaco è ormai agli sgoccioli e per Giorgio Pighi (area Pd), da dieci anni Primo Cittadino di Modena, è tempo di bilanci. Lo ha fatto in occasione del tradizionale incontro prenatalizio con i rappresentanti della stampa, tenutosi nelle sale del Palazzo Comunale . Tra i fiori all’occhiello, il sistema del welfare, inteso come benessere sociale e servizi per l’infanzia, ai primi posti a livello nazionale, grazie all’istituzione dei Piani per la Salute, della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria e del sistema delle Strutture Protette. Voci positive del bilancio di questi dieci anni sono anche l’apertura del nuovo ospedale di Baggiovara, il potenziamento della tangenziale, il nuovo assetto della viabilità e l’apertura del grande parcheggio al Novi Park. Da “spuntare” tra le cose fatte anche il recupero dell’area dell’ex Manifattura Tabacchi e del Museo Casa Enzo Ferrari (MEF). Rimane in sospeso, invece, il recupero dell’ex area Amcm. Il sindaco uscente giudica positivo per l’economia della città e per la promozione del brand Modena l’entrata della Ferrari nella gestione diretta del MEF. Un binomio di eccellenza, quello che lega il nome della città ai motori, che sarà rimarcato dalle iniziative per festeggiare i 100 anni, nel 2014, di un altro marchio storico, la Maserati. Il secondo mandato di Pighi è coinciso con gli anni della crisi economica generale, aggravata, per la provincia di Modena, dal terremoto del maggio 2012 e dalla debolezza dell’apporto dello Stato. Una crisi che, afferma il sindaco, “abbiamo saputo cavalcare inserendo dei correttivi, indispensabili, ma non sufficienti”. L’ultima “missione” di Giorgio Pighi come Primo Cittadino, invece, sembra essere la pedonalizzazione di Piazza Roma, che sorge proprio di fronte al Palazzo Ducale e, attualmente ,è sede del parcheggio più prossimo al centro storico. Una questione, quella della pedonalizzazione, che ha incontrato le resistenze dei commercianti. Il sindaco, tuttavia, su Piazza Roma non molla e rassicura sul fatto che non vi sarà la diminuzione di posti auto, che verranno compensati dall’istituzione di parcheggi a rotazione tra Corso Cavour e Viale Vittorio Emanuele e dall’apertura di Piazza Basile. A chi gli chiede, invece, di sbilanciarsi sulla scelta del suo successore tra le due autocandidature di Francesca Maletti e Adriana Querzè, rispettivamente Assessore alle Politiche Sociali e Assessore all’Istruzione della sua Giunta, Giorgio Pighi si limita ad esprimere a entrambe affetto e soddisfazione per il loro operato, attendendo, tuttavia, il candidato del partito.
Sabato alle 21 la cattedrale ospita il concerto a ingresso libero del violinista Matteo Fedeli con l'Accademia concertante d'archi di Milano e il coro Città di Milano -
Modena, 19 dicembre 2013 -
Le note del prezioso violino "Antonio Stradivari 1715 ex Bazzini" risuoneranno nel Duomo di Modena sabato 21 dicembre alle 21 nel concerto a ingresso libero del violinista Matteo Fedeli intitolato "Uno Stradivari per il Duomo". Matteo Fedeli è detto "l'uomo degli Stradivari" per aver suonato in luoghi prestigiosi all'estero e in Italia i magnifici strumenti realizzati dal liutaio cremonese; a Modena renderà omaggio al compositore Astor Piazzolla, accompagnato da Orchestra e Coro da Camera dell'Accademia concertante d'archi di Milano, dal Coro Città di Milano e dal maestro Mauro Ivano Benaglia (Concertmaster e piano). In programma le "Cuatro estaciones porteñas" (Quattro stagioni "da Buenos Aires") per violino, archi e pianoforte; "Ave Maria", "Introduccion a l'angel" e "Adios nonino" per violino, coro, archi e pianoforte; "Angel" per piano e orchestra d'archi.
Il concerto in Duomo, promosso da Comune di Modena e Provincia di Modena, Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Capitolo Metropolitano modenese e Cappella musicale del Duomo, si realizza con il sostegno di Banca popolare dell'Emilia-Romagna e delle aziende Genzyme, Glemgas, Kelyan, Mapei, (sponsor tecnico Trc).
Il concerto in Duomo sarà l'occasione anche per raccogliere fondi (con offerte e attraverso la vendita di cd e libri del Maestro Fedeli) a favore del progetto "Microresidenze" dell'Asp (Azienda per i servizi alla persona) dei Comuni dell'Area Nord, che prevede la costruzione di unità abitative assistite per anziani e disabili parzialmente autosufficienti nei nove comuni della Bassa modenese colpiti dal terremoto del 2012. Un progetto che punta a creare nuovi modelli di risposta sociale: gruppi di alloggi con servizi in comune, realizzati in legno, antisismici ed ecosostenibili, contigui alle normali aree residenziali, affiancati a un alloggio per l'operatore che deve dare assistenza, in costante contatto con la rete dei servizi.
Il violino Antonio Stradivari "ex Bazzini" fa parte di una strettissima cerchia di violini costruiti dal celebre liutaio nel pieno del suo periodo d'oro ed è considerato tra i migliori al mondo insieme al Cremonese di proprietà della Città di Cremona.
È costruito sul modello "forma G" (grande) e l'accuratezza del lavoro viene esaltata dalla particolare qualità del legno impiegato dal Maestro cremonese e da una profonda vernice arancione dorato, tutta allo stato originale. L'ultima esibizione del violino fu nel novembre del 1961 a Basilea. Venne poi concesso solo per qualche rara occasione privata e per la mostra dedicata ad Antonio Stradivari a Palazzo Borromeo all'Isola Bella del 1963. Dalla fine degli anni '60 il violino è scomparso dalle scene ed è ora affidato in esclusiva per i meriti artistici a Matteo Fedeli.
(Fonte: Comune di Modena)
Modena, 19 agosto 2013 - -
Sono 800 in meno a giugno 2013, rispetto ai 29mila 518 del 31 dicembre dell'anno scorso. Nel 2012 raggiunto il massimo storico della popolazione con 186.040 iscritti in anagrafe.
Mentre Modena al 31 dicembre 2012 raggiunge, a quota 186.040, il massimo storico della popolazione iscritta in anagrafe (ma il dato definitivo si avrà a fine 2013 con le cancellazioni dei non più dimoranti risultanti dai dati del censimento) l'analisi dei flussi demografici da parte del servizio Statistica comunale, in preparazione della pubblicazione dell'Annuario 2012, fa registrare, in particolare riguardo all'immigrazione e agli stranieri, significative novità. L'arrivo di cittadini direttamente dall'estero diminuisce già nel 2012, anche se il numero degli stranieri complessivamente presenti sul territorio resta in aumentato. A giugno 2013 il numero complessivo cala con 800 presenze in meno rispetto ai 29 mila 518 del 31 dicembre 2012. Il fenomeno, con ogni probabilità in stretto rapporto con la crisi economica, non è ancora evidenziato nelle indagini sulla percezione dei modenesi realizzate dall'Ufficio ricerche del Comune, nelle quali si confermano in crescita, con il massimo dell'accordo, i consensi alle affermazioni: "Tra gli immigrati c'è molta gente onesta che ha voglia di lavorare" (78,4 %) e "Un figlio di immigrati nato in Italia ha diritto ad avere la cittadinanza italiana" (76 %).
"Dai dati e dalle ricerche – spiega l'assessore comunale allo Sviluppo economico Stefano Prampolini – si colgono evidenti segnali riguardo ai cambiamenti in atto nella popolazione e quindi nella società modenese. Compito dell'Amministrazione è ancora una volta quello di capire le tendenze al fine di orientare le scelte e i programmi per il futuro, adeguandoli alle mutate esigenze di una realtà in trasformazione".
Nei movimenti migratori del 2012, il saldo con le nazioni estere ha subito un calo di un quarto rispetto al 2011, più forte per gli ingressi dall'Africa Settentrionale e dai Paesi europei non comunitari. Nel 2012 ha cittadinanza straniera il 47,9 % degli immigrati, contro il 53,5 del 2011 e il 57,9 del 2010 (anno in cui gli arrivi diretti dall'estero erano il 70 % contro il 53,5 del 2012 e il 53 a giugno 2013).
I residenti di cittadinanza straniera al 31 dicembre 2012 erano 29 mila 518 (il 15,9 %), mentre a giugno 2013 erano circa 800 di meno e la tendenza fa prevedere una ulteriore diminuzione.
Le nazionalità presenti a Modena sono 130. Le cinque prevalenti sono, nell'ordine, la marocchina, la ghanese, la romena, la filippina e l'albanese. Oltre un quarto (28 %) degli stranieri è immigrato a Modena da meno di 3 anni; il 7,3 nell'ultimo anno, mentre il 12 % è qui da oltre 10 anni. Negli ultimi 20 anni a Modena oltre 2.500 stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana, 421 nel 2012 e 377 tra gennaio e giugno 2013. Sono 4.685 a Modena i residenti di cittadinanza straniera nati in Italia (il 16 %), e 4.350 di questi sono extracomunitari, quasi tutti minorenni e nell'86,5 % dei casi nati a Modena, dove oltre un quarto (il 28,2 %) dei nati residenti ha i genitori stranieri e oltre un terzo dei nati del 2012 ha almeno un genitore straniero.
Oltre tre quarti degli stranieri ha un'età compresa tra i 18 ed i 64 anni, il 22% è minorenne e solo un 2 % ha 65 anni e più (età media 32 anni). Per i residenti di cittadinanza italiana le proporzioni sono rispettivamente: 58 %, 15 e 27 % con più di 65 anni (età media 47).
Tutti i dati dell'Annuario statistico 2012 saranno consultabili dal pomeriggio di lunedì 19 agosto sul sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/serviziostatistica).
(fonte comune di Modena)
Modena, 19 agosto 2013 - -
MUNICIPALE, 90 PERSONE IDENTIFICATE E 70 VEICOLI CONTROLLATI.
Nei primi 15 giorni del servizio in bici comminate 69 sanzioni per violazioni. Le più riscontrate sono il bivacco e la sosta di mezzi su ciclabili o su spazi invalidi.
Novanta persone identificate, 70 veicoli controllati, 69 sanzioni comminate e decine di risposte a richieste di informazioni di cittadini che hanno 'approfittato' della presenza degli agenti sul territorio. E' questo il bilancio dei primi 15 giorni del "Servizio in bicicletta – visibilità e operatività capillare" della Polizia municipale di Modena.
Il progetto sperimentale, avviato il primo agosto su proposta di un gruppo di agenti del comando di via Galilei e attivo fino a fine settembre, prevede la vigilanza del territorio, specialmente di giardini e piste ciclabili con itinerari variabili, da parte di pattuglie in sella a biciclette. Venti operatori di Polizia municipale, prestatisi volontariamente alla nuova attività, hanno monitorato sulle due ruote i parchi Londrina, Ferrari, Giardini Ducali, Mura, Amendola Sud e Nord, Repubblica, Resistenza, Rimembranze, Vittime olocausto, Novi Sad, Pertini, Divisione Acqui e XXII Aprile, oltre al centro storico.
Tra le violazioni riscontrate, numerose quelle al Regolamento di Polizia urbana per bivacco, quelle al Codice della strada per sosta di mezzi su piste ciclabili o su spazi invalidi, per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e per uso di cellulare alla guida. Se ne registrano anche per mancata immatricolazione o revisione dei veicoli, mancato rispetto dei segnali stradali e utilizzo di sostanze stupefacenti, oltre che per abbandono di rifiuti, sosta di veicolo su manto erboso e mancato utilizzo di guinzaglio o museruola per cani, in violazione rispettivamente ai Regolamenti di Ato, dei parchi e per il benessere degli animali.
Il servizio vede operativa una pattuglia nelle ore del mattino e due nel pomeriggio. Gli operatori indossano capi tecnici come polo bianche, calzoni corti e berretto o baschetto con i simboli d'istituto, oltre alla normale dotazione per la difesa personale e la radio che li collega alla sala operativa. Il progetto sarà attivo anche nel 2014 e nel 2015 nel periodo dal primo giugno a fine settembre.
(comune di modena)
Modena, 06 agosto 2013 - -
Assessore Maletti: "200 persone non autosufficienti, che si vanno aggiungere a quelle già seguite a vario titolo"
L'istituto Inps gestione ex Inpdap, in accordo con il Comune, attiva un progetto che prevede contributi per dipendenti e pensionati pubblici in possesso dei requisiti.
E' dedicato a persone non autosufficienti residenti nel comune di Modena utenti della gestione ex Inpdap o loro parenti diretti il progetto di assistenza domiciliare "Home care premium", attivato dalla gestione assorbita dall'istituto Inps, in accordo con l'assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative dell'Amministrazione comunale.
Il progetto è rivolto agli utenti della gestione ex Inpdap (oltre 20 mila), cioè ai dipendenti (più di 10 mila) e pensionati pubblici (più di 11 mila), o ai loro coniugi conviventi e familiari di primo grado (figli e genitori) non autosufficienti e residenti nel territorio comunale. "Home care premium" prevede l'erogazione da parte dell'istituto direttamente alla famiglia che si prende cura della persona non autosufficiente o alla persona stessa di un contributo economico che va dai 200 ai 1.300 euro al mese per un anno, al fine di coprire la spesa per prestazioni socio assistenziali (economiche e di servizio) anche in ottica preventiva. Le attività socio assistenziali previste dal progetto "Home care premium" sono finanziate dal Fondo credito e attività sociali della gestione ex Inpdap, alimentato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del personale della pubblica amministrazione in servizio.
"La convenzione siglata con l'istituto – afferma l'assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti – permetterà di fornire sostegno domiciliare a circa 200 persone non autosufficienti, che si vanno aggiungere a quelle già seguite a vario titolo dai Servizi sociali attraverso l'assistenza domiciliare, le attività dei centri diurni, gli interventi di educativa territoriale, gli assegni di cura e altro ancora".
Oltre ad interventi di assistenza diretta il progetto prevede anche attività di informazione, consulenza e formazione (rivolte agli stessi non autosufficienti, ai familiari, ai care givers, ai volontari, agli assistenti familiari) allo scopo di fornire un supporto completo per ogni tipo di difficoltà.
La domanda per il sostegno può essere presentata dal cittadino non autosufficiente o da un familiare o dall'amministratore di sostegno del soggetto, tramite il sito dell'Inps (www.inps.gov.it) oppure rivolgendosi agli sportelli sociali dei Poli territoriali cittadini (Polo 1, Centro Storico-San Cataldo, piazzale Redecocca, tel. 059/2033620; Polo 2, San Lazzaro-Modena Est-Crocetta, via Moranti 55, tel. 059/2033999; Polo 3, Buon Pastore-Sant'Agnese, via Viterbo 74, tel. 059/2034300; Polo 4, San Faustino-Madonnina Quattro Ville, via Newton, 150 tel. 059/2034000; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). La valutazione di ammissibilità avviene sulla base del livello di non autosufficienza e del valore Isee. L'assistente sociale referente contatta il richiedente per fissare un appuntamento a domicilio in cui effettuare la valutazione di non autosufficienza (attraverso una scheda specifica che esamina i diversi aspetti della vita quotidiana) e individuare specifici programmi socio assistenziali. Qualora i beneficiari fossero minori, tale valutazione consiste esclusivamente nell'accertamento dell'handicap. Le istanze vengono in seguito esaminate dalla Direzione regionale Inps gestione ex Inpdap che, dopo la verifica, ne autorizza la presa in carico per un anno. Per la definizione del contributo, alla somma si sottrae il valore dell'indennità di accompagnamento o di frequenza eventualmente percepiti. Una volta rilevata la sostenibilità dell'intervento, tra il soggetto beneficiario, il Comune e l'Istituto viene sottoscritto il patto socio-assistenziale-familiare che identifica le competenze in capo a ciascun soggetto.
(fonte Comune di Modena)