Stamattina è stata trovata suicida in casa un'anestesista dell'Ospedale Maggiore di anni 38. Si tratta del secondo caso di decesso in pochi giorni.
I controlli dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro hanno applicato i provvedimenti ed elevato sanzioni amministrative ai titolari rispettivamente per 10 mila e 12 mila euro. Anche le telecamere di sorveglianza erano senza autorizzazione
Sospesa l'attività di un ristorante etnico per motivi igienico sanitari e carenze in merito al rispetto della normativa sul Green Pass.
Nella giornata di ieri, nel corso di un servizio del controllo del territorio mirato a prevenire e reprimere i reati ambientali e far emergere il lavoro in nero, i Carabinieri della Compagnia di Fidenza, del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e personale dell’ARPAE di Fidenza hanno effettuato un’attività ispettiva presso un’azienda commerciale di import/export il cui legale rappresentate è stato identificato in un 42enne della Costa d’Avorio residente a Fontevivo.
Carpi, contrasto al lavoro nero.
Carpi, 21 marzo 2015 -
I Carabinieri della Stazione di Carpi unitamente ai militari dell'Ispettorato del Lavoro di Modena hanno eseguito alcuni controlli a laboratori tessili della città dei Pio, sospendendone l'attività di uno, risultato irregolare.
Più precisamente, tre laboratori tessili sono stati sottoposti a verifiche, con il controllo complessivo di circa una trentina di lavoratori, tutti di nazionalità cino-popolare. Presso uno dei tre laboratori è stata riscontrata la presenza di 7 lavoratori di cui ben 4 in nero, privi pertanto di un regolare contratto di assunzione. Da una verifica più approfondita è emerso che uno dei 4 lavoratori irregolari era anche privo di documenti di identità e clandestino in Italia, pertanto il titolare dell'attività, un cinese di 35 anni, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per sfruttamento di manodopera clandestina. Inoltre l'attività imprenditoriale è stata sospesa fino al pagamento della multa prevista -che si aggira attorno a circa 10.000 euro- e la regolarizzazione dei lavoratori in nero. Il piano terra dello stabile risultava essere stato adibito a laboratorio, mentre i dipendenti dormivano in alcuni appartamenti situati al piano superiore, in condizioni igienico-sanitarie che non destavano a rilievi.
L'attenzione rivolta dai Carabinieri al regolare svolgimento delle attività commerciali ed imprenditoriali è di alto livello, sia per salvaguardare la tutela dei diritti dei lavoratori sia per assicurare una regolare concorrenza del mercato, la cui violazione determina una distorsione nella presenza delle attività imprenditoriali, producendo maggiori vantaggi per quelle che operano in maniera sleale e penalizzando quelle più virtuose e rispettose delle normative vigenti. L'illegalità nelle attività imprenditoriali e commerciali, oltre a distorcere le regole della concorrenza, sono elementi di attrazione per altre forme di illiceità che poi si diffondono nell'ambiente circostante, inquinandolo. È necessario preservare il territorio anche da queste forme di criminalità che contribuiscono a rendere meno sicuro e tutelato il paese
Qualcuno ha violato nottetempo gli uffici dell'Ispettorato del lavoro e ha rubato due notebook. Probabilmente i ladri sono entrati da una finestra dopo averla infranta. Oltre al furto, i malviventi hanno rotto un lavandino. L'acqua ha così invaso il bagno e parte di un corridoio.
Reggio Emilia, 21 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Questa mattina un dipendente dell'Ispettorato del lavoro di via Borsellino, a fianco del Tribunale, all'arrivo in ufficio ha avuto una brutta sorpresa. Infatti, quando è arrivato di fronte alla sede, si è reso conto che qualcuno aveva forzato la finestra di uno dei locali. L'uomo ha così avvertito subito le forze dell'ordine.
Gli agenti della Polizia giunti sul posto constatavano che gli intrusi, probabilmente in ore notturne, avevano forzato una finestra per entrare. Una volta dentro, i malviventi avrebbero iniziato a rovistare nei cassetti di alcuni mobili, alla ricerca di chi sa cosa. Un vaso da fiori era ancora lì per terra, dove qualcuno l'aveva scaraventato. Come se non bastasse, il lavandino era stato danneggiato e il rubinetto lasciato aperto aveva allagato il bagno e parte di un corridoio.
Ma lo scopo del raid negli uffici dell'Ispettorato del lavoro non era compiere un atto vandalico. Infatti, quando gli impiegati hanno iniziato a controllare che non mancasse nulla, si sono presto resi conto che da una delle stanze erano stati portati via due computer portatili. La Squadra Mobile sta conducendo le indagini sulla vicenda.