Normalmente le passioni per le arti nascono, si sviluppano e si cementano nell'età adolescenziale. Noi adulti non dovremmo mai mancare occasione per stimolare la conoscenza dell'arte in generale ai nostri ragazzi. Non è importante che poi chi impara a suonare uno strumento, chi a ballare, chi a recitare o chi a cantare diventi un professionista di successo, l'importante è coltivare una passione artistica che aiuta e aiuterà sempre ad accrescere l'anima e la consapevolezza del sè. SUSANNA VOLIANI propone un romanzo per i ragazzi che tutti, ma proprio tutti dovrebbero leggere!
Di Susanna Voliani
Ragazzi e ragazze amanti del teatro, ecco il romanzo che fai per voi! Ragazzi e ragazze che non conoscete il teatro, ecco il romanzo che fa per voi!
Insomma, leggetelo tutti e, neanche a dirlo, ve ne innamorerete! Soprattutto vi innamorerete dei tre protagonisti, Chloé, Bastien e Neville, adolescenti francesi totalmente presi da un corso di teatro che sembra fare da cartina al tornasole a tutte le complessità, le incertezze, i conflitti e soprattutto le passioni tipiche dell'età.
Il loro insegnante, attento e carismatico, li accompagna con una particolare sensibilità verso nuove mete di consapevolezza di sé.
Chloé, timida e studiosa, Bastien, esuberante e pigro, Neville, ombroso e dannato, dovranno cimentarsi con Shakespeare, Molière, Racine, Brecht, Ronstand, in una continua analisi delle proprie emozioni, dei propri limiti, delle proprie peculiarità.
Tra le tragedie e le commedie da provare e riprovare, i tre diventano un trio molto affiatato, sempre insieme e in una perfetta alchimia di caratteri, pronti ad intraprendere un percorso di crescita che, tra domande e tensioni, attraverso la recitazione li porterà a maturare e a compiere scelte ben precise.
L'opportunità di entrare all'Accademia d'Arte Drammatica di Parigi potrebbe portare ad una occasione lavorativa vera: chi sarà ad uscirne vittorioso? Si tratta di una minaccia al loro affiatamento oppure di una prova che l'amicizia va sempre oltre a tutto? E l'amore che entrambi i ragazzi sembrano provare verso Chloe è semplicemente un'immedesimazione da palcoscenico o qualcosa di più reale?
In un linguaggio ironico e frizzante, tra continue citazioni proprie del teatro classico e dialoghi scanzonati e profondi al tempo stesso, Marie-Aude Murail (pluripremiata autrice francese, qui pubblicata da Giunti nella collana Extra) mette in scena un romanzo di formazione, ricco di sentimenti e di intrecci che altro non sono se non parti integranti della commedia della vita.
Dai 13 anni.
CREDITS : torinobimbi.it – ticketone.it – spettacoli-teatro.it – billyelliot.it – associazionelotus.com – qualcunoconcuicorrere.org – plus.google.com – urbanpost.it
Con la danza Parma OperArt offre due appuntamenti da non perdere. Il 28 giugno il "Verdi Gala Dance" con le coreografie e i migliori allievi delle scuole di danza del territorio nazionale con la regia di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale della Danza e la collaborazione della F.n.a.s.d. (Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza).
Le coreografie saranno realizzate sulle più belle musiche del Maestro Verdi interpretate dalla giovane danza, quindi anche con coreografie inconsuete e innovative, a volte anche divertenti. Non solo classico ma anzi, moderno, danza contemporanea e break-dance, perché Giuseppe Verdi non è solo nel cuore dei melomani ma è presente anche nella vita dei danzatori. La sua musica ha fornito un contributo essenziale al balletto.
Il Cigno di Busseto è riuscito a dimostrare il proprio estro e versatilità, amalgamando all'interno del contesto operistico anche la danza. I ballabili Verdiani risalgono al periodo parigino, poiché all'Opéra di Parigi venivano espressamente richieste opere che contenessero al suo interno almeno un balletto o comunque delle parti danzate. Capita così che Verdi debba metter mano allo spartito ed inserire appositamente la danza nelle primière parigine. Ciò ha fatto in modo che siano giunti a noi questi "capolavori della danza".
Il 28 giugno il balletto contiene musiche da "La forza del destino" con una coreografia assolutamente straordinaria e di grande intensità di Giulia Coliola di Forlimpopoli dal titolo "L'abbraccio", e poi "Rigoletto", "Attila", "Traviata", "Aida" e una coreografia con musica dei "Vespri siciliani" di Mauro Paccarié del Gruppo Tersicoreo di Anzio (Roma) che si avvale di pupazzi in scena e che ne dà un'interpretazione singolare e molto divertente e coinvolgente. Coreografi e allievi arrivano da ogni parte d'Italia: Modena, Roma, Latina, Terni, Budrio, Faenza, Umbria, Emilia Romagna e altre regioni coinvolte in questo primo appuntamento con la giovane danza da non perdere.
28 giugno "Verdi Gala Dance" :
euro 12,00 I° settore, II° settore euro 10.
"Over 65": 10 euro primo settore, 8 euro secondo settore.
Per informazioni e biglietteria:
Parma OperArt, Tel. 0521 1641083 – Cell. 393 0935075 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Reggia di Colorno, Tel. 0521 312545 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Possibile anche acquistare dal nostro sito:
www.parmaoperart.com/parmaoperart-verdi-gala-dance.html
La prima città italiana a fregiarsi del marchio Unesco quale "città creativa per la gastronomia" è Parma che nell'ultimo weekend ha celebrato questo prestigioso titolo con una vera e propria "kermesse dei golosi"! Tantissimi gli eventi e gli incontri che hanno coinvolto interamante la città raccogliendo grandissimo successo di pubblico. CECILIA NOVEMBRI ha degustato per noi alla cena di gala e d'inaugurazione del Gola Gola Food&People Festival i piatti proposti dai diversi chef stellati!
Di Cecilia Novembri
Parma, piccola capitale della Food Valley, dal 2015 prima città italiana ad ottenere il marchio UNESCO come CITTÀ CREATIVA PER LA GASTRONOMIA.
Dal 10 al 12 giugno si è svolta l'importante kermesse del Gola Gola Food&People Festival, che si propone di valorizzare, sotto un prisma di colori, le eccellenze enogastronomiche del territorio italiano.
Uno splendido tramonto rosa sovrastato da minacciose nuvole e l'Abbazia trecentesca di Valserena, che sembra abbia ispirato Stendhal per la sua "Certosa di Parma", hanno fatto da cornice all'evento inaugurale della manifestazione giovedì 9 giugno, aperta ufficialmente la rassegna organizzata da Arturo Balestrieri ed Emanuela Dallatana, con tantissimi ospiti tra cui Elisabetta Gregoraci e Tessa Gelisio.
La cena, a cura di pregevoli Chef stellati che hanno proposto un menù caratterizzato dalla ricercatezza e l'originalità.
L'aperitivo finger food, "Passeggiando tra il territorio e la cucina", preparato dagli Chef Aurora Mazzucchelli e Silvano Romani, ha dato l'avvio alla serata delle prelibatezze enogastronomiche.
Nel cortile, al centro della costruzione la cena placé firmata da grandi nomi del mondo degli chef italiani.
Alla "Sfoglia cromatica di pasta fresca con ragù di vitello" firmata dallo Chef Walter Bianconi ha fatto seguito il "Misto di pesce cotto nel vaso con cus cus alle verdure" autografata dallo Chef Marco Parizzi, per finire la "Delizia Tatin" creazione delle mani sapienti dello Chef Alessandro Aceto.
L'accompagnamento enologico della serata all'altezza delle preparazioni gastronomiche: Rosso e Bianco Calanica Corvo di Salaparuta, Callas Monte delle Vigne, Valdo Cuvée di Boj e Spumate Superiore Cartizze.
I 500 presenti hanno assaporato una serata all'insegna del made in Italy enogastronomico d'eccellenza, con un equilibrio ottimale tra menù, tempi di servizio e location incantevole!
CREDITS: -delmutolo.com – csacparma.it – marcoparizzi.it – altissimoceto.it – villarota.it – noidaparma.it – repubblica.it – apparma.it
Domenica mattina tutto esaurito per l'inaugurazione della personale della pittrice Raffaella Bellani, presso la Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto.
Parma, 15 giugno 2016
La Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto domenica mattina ha registrato il tutto esaurito per l'inaugurazione della personale della pittrice Raffaella Bellani, che sin da giovanissima aveva iniziato a dimostrare le sue doti artistiche. Diplomata all'Istituto d'Arte Toschi di Parma, si è distinta vincendo diversi concorsi. La presentazione al pubblico è stata tenuta da un'altra pittrice, la fidentina Ivana Bianchi, molto nota nel nostro territorio, dalla studiosa di cose verdiane Meri Rizzi e da Anna Sichel, la filantropa bussetana che mette a disposizione gratuitamente la storica dimora in cui visse il giovane Giuseppe Verdi. Attualmente tutti i lavori di Raffaella Bellani sono eseguiti ad olio e spatola. In questi anni la pittrice ha partecipato a diverse collettive e ha tenuto una personale in Provincia di Alessandria. Nella Casa del Giovane Verdi sta esponendo la serie dei papaveri, da cui deriva il nome della mostra "Sinfonia in rosso" in omaggio al Maestro Giuseppe Verdi che tanto amava le sue terre, spesso colorate dal rosso dei papaveri .
Manca ormai poco al fischio d'inizio per l'Italia agli Europei 2016. Nulla come le partite della Nazionale riescono ad unire gli italiani che siano appassionati o meno di calcio. E così anche noi di FlashOn Mag vogliamo essere a sostegno della nostra squadra azzurra, ma a nostro modo. Lo sapete quale stilista ha disegnato la divisa ufficiale dei nostri "azzurri"?
Di Maria Carla Magni
Ermanno Scervino celebra l'Arte italiana e gli Azzurri.
E' la maison Scervino a vestire ufficialmente la nostra amata Nazionale di Calcio, impegnata da stasera, agli Europei 2016.
La prima foto con le nuove divise ufficiali è stata scattata di fronte all'obbiettivo di Massimo Listri, fiorentino e fotografo d'arte di fama internazionale, lo scorso 21 marzo ai piedi del massimo capolavoro del Rinascimento: il David di Michelangelo, la scultura più celebre al mondo!
Ed è proprio sulle colline di Firenze che ha sede il quartier generale di Ermanno Scervino dove si producono le sue collezioni del segmento lusso e a pochi chilometri dalla casa della Nazionale a Coverciano.
La Squadra Azzurra, guidata dal commissario tecnico Antonio Conte e capitanata dalla leggenda del football Gigi Buffon, ha sfilato tra le strade di Firenze per essere immortalata davanti alla statua di Michelangelo. "Siamo onorati e orgogliosi - dicono Ermanno e Toni Scervino, luxury partner della Nazionale fino ai Mondiali di Russia 2018 - di questa inedita triangolazione fra eccellenze del made in Italy: il David rappresenta e rappresenterà per sempre la massima espressione della bellezza dell'Arte italiana e parla al mondo di quella "fiorentinità" che fa parte del Dna della nostra maison, da sempre impegnata a valorizzare l'alto artigianato. Vestire gli Azzurri con i nostri capi su misura è una preziosa opportunità per rivelare al mondo le competenze sartoriali della nostra maison".
La nuova divisa firmata dalla maison Scervino, unisce in uno scatto tanti differenti aspetti del grande talento italiano e conferma il ruolo degli Azzurri come 'Ambasciatori' del made in Italy nel mondo.
I giocatori, i tecnici e i dirigenti della Figc indosseranno creazioni su misura, in linea con i valori di stile e sartorialità Ermanno Scervino.
La divisa ufficiale è formata da un completo slim-fit blu profondo, in fresco di lana stretch: giacca tre bottoni e pantaloni senza pinces. La camicia è in popeline stretch, in tinta con l'abito, oppure in bianco; la cravatta in ottoman di seta blu è decorata con un piccolo tricolore al centro.
Un capo cult della maison, il parka, è proposto in materiale tecnico blu, con gilet interno azzurro, indossabile anche separatamente. L'interno del cappuccio è declinato in tricolore. Per la mezza stagione, il trench tre bottoni è realizzato nello stesso materiale e nella stessa nuance del parka, foderato e con il logo della Figc applicato sulla manica sinistra.
Completano il look una scarpa allacciata "derby" e una cintura, entrambe in pelle nera. Per le trasferte gli Azzurri avranno a disposizione un borsone blu con il logo Ermanno Scervino, rifinito nei toni dell'azzurro, e un astuccio portaoggetti. Già da fine maggio il parka e il borsone sono disponibili in esclusiva nelle boutique Ermanno Scervino in tutto il mondo.
Inoltre in occasione della partnership della Nazionale di Calcio Italiana, Ermanno Scervino presenta la nuova WALKING GLAM LIMITED EDITION, una capsule di sneakers da donna e da uomo.
Per lei la versione Glitter oro e argento e per lui in pelle bianca più sportiva.
La capsule Walking Glam nasce dal desiderio dello stilista di celebrare l'unione tra glamour e sport, tra eleganza e funzionalità, tra il giorno e la notte.
A partire da giugno 2016, le Walking Glam sneakers saranno disponibili in esclusiva nei punti vendita di Ermanno Scervino di Miami, Londra, Shanghai, Firenze, Roma, Milano, Parigi e Napoli e sul sito www.ermannoscervino.it. Ermanno Scervino commenta: "Il vero protagonista di questa limited edition è il connubio fra glamour e sport che si traduce in un prodotto altamente tecnico ed artigianale da una parte, elegante e raffinato dall'altra, ricalcando così le orme del puro stile Ermanno Scervino".
In occasione dei cinquecento anni del poema di Ludovico Ariosto, Natura Dèi Teatri si apre con la presentazione degli ultimi quattro episodi del progetto di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Al Tempio della Cremazione di Valera, a pochi chilometri da Parma.
Parma, 14 giugno 2016
«A cinquecento anni dall'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, il poema della modernità e della condizione umana continua a produrre invenzione e linguaggio. Come una rinnovata chanson contemporanea: un movimento incessante non di narrazione epica, ma di selvaggia rappresentazione di una fiaba che non ha fine» Maria Federica Maestri, responsabile di installazione e regia del progetto biennale Il Furioso, introduce la nuova, stratificata proposizione artistica di Lenz Fondazione «La nuova installazione trova luogo in un palazzo che comprende tutti e quattro i temi, con interni ed esterni per la follia più grandiosa, il passo più importante, un nuovo palazzo d'Atlante dell'illusione conclamata e poi svelata, cioè la vita vera, dove paladini e donne in fuga non si riconoscono l'un l'altro se non nel reciproco trapasso, nell'incessante "cercare senza mai trovare", con gli occhi sulla Luna a guardarsi sulla Terra a dimenarsi invano».
L'Illusione, La Follia, La Morte e La Luna, ultimi quattro episodi del progetto (dopo i primi quattro messi in scena nel 2015: La Fuga e L'Isola ambientati al Museo Guatelli e L'Uomo e Il Palazzo al Padiglione Rasori dell'Ospedale di Parma), debutteranno nell'imponente Tempio per la Cremazione di Valera, a pochi chilometri da Parma, luogo di valore storico-architettonico assoluto (la recente Storia dell'architettura italiana edita da Einaudi si conclude proprio con un'immagine del Tempio) tuttora in piena attività che, come suggerisce l'architetto Paolo Zermani, «ospita e sospende nel tempo il rito del passaggio, rendendolo un unico grande simbolo urbano, quasi altare, in cui la città celebra, in modo incessante, la memoria di sé attraverso la memoria dei suoi morti».
Precisa Francesco Pititto, autore di drammaturgia e imagoturgia de Il Furioso (2): «Accolto dal colonnato monumentale della facciata, il pubblico attraverserà insieme agli attori la solenne e austera sala del commiato, per giungere attraverso il passaggio "inevitabile" della sala macchine del crematorio al campo lunare del cinerario comune, dove si concluderà il viaggio di Orlando». Lo spettacolo, che si avvale della potente drammaturgia sonora di Andrea Azzali, è ancora una volta interpretato dall'ensemble degli attori sensibili di Lenz - Walter Bastiani, Frank Berzieri, Massimiliano Cavezzi, Carlo Destro, Paolo Maccini, Delfina Rivieri, Carlotta Spaggiari e Barbara Voghera, con la collaborazione di Marco Cavellini, pluriennale esperienza realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell'AUSL di Parma: «Gli attori armati del vivere di ogni giorno, corazzati e al contempo sensibili al passato e al presente, già impressi nel corpo e nella mente gli eroi cavallereschi, maghi e maghe loro stessi, fanciulle in fuga senza direzione e senza sosta, attivano trasmettitori dell'invenzione e del gesto essenziale, e la grande opera diventa affresco senza tempo».
Il Furioso (2) aprirà, giovedì 16 giugno alle ore 21, la ventunesima edizione del Festival Internazionale di Performing Arts Natura Dèi Teatri. Repliche il 17, 18, 23, 24 e 25 giugno, sempre alle ore 21.
Inoltre giovedì 16 giugno alle ore 23 a Lenz Teatro, debutta Il Furioso (2) – Mindful Madness Improvisation, esito della residenza internazionale che il performer e coreografo austriaco Simon Mayer ha realizzato per indagare, su indicazione della Direzione Artistica del festival, alcune suggestioni del poema di Ludovico Ariosto. L'artista, formatosi alla Vienna State Opera Ballet School e alla Performing Arts and Research Studios di Bruxelles, in passato collaboratore di Anne Teresa De Keersmaeker, Wim Vandekeybus e Zita Swoon, è stato presente all'edizione 2015 di Natura Dèi Teatri con SunBengSitting, spettacolo programmato anche a ImPulsTanz, lo storico Festival viennese dedicato alla migliore danza contemporanea internazionale, e tuttora in tour. Simon Mayer ha creato assoli, duetti e coreografie di gruppo presentati in tutto il mondo. Da questa edizione è in residenza a Lenz Teatro per il triennio 2016-2018.
Il Tempio della Cremazione di Valera si trova in Strada Valera di Sopra 115, Parma. Lenz Teatro in Via Pasubio 3e, Parma. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0521 270141, 335 6096220, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.lenzfondazione.it.
Natura Dèi Teatri è un progetto di Lenz Fondazione che si realizza grazie al sostegno di: MiBACT_Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale - Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Chiesi Farmaceutici, Università degli Studi di Parma, Musei Fondazione Monteparma, Ser.Cim, So-Crem, Aurora Domus e Forum Austriaco di Cultura di Milano.
(fonte: Ufficio stampa Lenz Fondazione)
La proposta alla lettura di CECILIA NOVEMBRI accontenterà un pubblico sicuramente vasto che unisce appassionati di libri a quelli di musica, anzi di musica rock con LUCIANO LIGABUE e il suo "Scusate il disordine".
Di Cecilia Novembri
A quattro anni dall'ultima avventura nel mondo letterario con "Il rumore dei baci a vuoto", la voce di Luciano Ligabue scrittore torna per raccontare la sfuggevolezza della vita nella nuova raccolta "Scusate il disordine" edito da Einaudi.
Nei 16 splendidi racconti che compongono il libro l'amore, il sesso e la musica sono il fil rouge in ogni storia nella cui cornice surreale i personaggi si incontrano, si scontrano e si rincorrono.
La quinta fatica letteraria del Liga, che si concretizza attorno a racconti definiti da lui stesso "così diversi fra loro e così inseparabili, quasi una classe scolastica eterogenea ma affiatata", sembra dunque destinata a sorprendere il lettore con l'incursione tra le pagine di due elementi innovativi rispetto alla consueta chiave narrativa di Ligabue: la cornice surreale e la musica in tutte le sue declinazioni.
Ma quella letteraria non è l'unica novità: a quasi un anno di distanza dall'evento di Campovolo, Ligabue tornerà alla sua vera grande passione: il palco.
Il 24 e il 25 settembre 2016 con "LIGA ROCK PARK", il suo unico evento live del 2016 che si svolgerà al Parco di Monza.
Anche lo studio di registrazione è a lavoro: in preparazione il suo ventesimo album, undicesimo di inediti, la cui uscita è prevista entro fine anno, anticipata dal primo singolo in radio a settembre.
Grande 2016 per Luciano Ligabue!
CREDITS: -makemefeed.com – tumblr.com – suono.it – repubblica.it – onstageweb.com – musiclike.it – melodicamente.com
Domenica alla Casa del Giovane Verdi di Busseto appuntamento con "Sinfonia in Rosso", la personale della pittrice Raffaella Bellani con la serie dei papaveri.
Parma, 10 giugno 2016
La Casa del Giovane Verdi in Via Piroli a Busseto, si conferma luogo di cultura grazie alla proprietaria Anna Sichel che mette a disposizione gratuitamente l'antica dimora all'arte ed al bello: domenica 12 giugno alle ore 11 è prevista una "Sinfonia in Rosso". Si tratta di una personale della pittrice Raffaella Bellani originaria di San Secondo Parmense, un'artista che sin da bambina ha iniziato a dimostrare le sue doti artistiche. Si è diplomata giovanissima all'Istituto d'Arte Toschi di Parma dove si è distinta vincendo diversi concorsi indetti dall'Istituto stesso. In questi anni la sua casa è diventata una mostra in itinere, decora artisticamente: pareti, mobili nuovi e vecchi. I primi dipinti furono marine e borghi liguri in omaggio alla terra natia della madre. Per passare poi alla figura, al ritratto, alla serie delle metropoli a quella dei paesaggi locali. In questi anni ha sperimentato varie tecniche pittoriche come l'acquerello, l'acrilico, la pittura ad olio e il materico. L'unico punto costante è stata la pittura figurativa. Attualmente quasi tutti i suoi lavori sono eseguiti ad olio e spatola. In questi anni ha partecipato a diverse collettive e ha tenuto una personale in Provincia di Alessandria. Nella Casa del Giovane Verdi esporrà la serie dei papaveri, da cui deriva il nome della mostra "Sinfonia in rosso" La poesia, la musica e la pittura entrano nei suoi quadri. In alcuni parte integrante sono versi poetici, in altri è il movimento delle spighe di grano mosse dal vento che evoca una musica scritta con note di papaveri rossi. Tutto questo in omaggio al Maestro Giuseppe Verdi che tanto amava le sue terre spesso inondate dal rosso dei papaveri.
Lunedì 6 giugno, dalle 21 in piazza XX Settembre, evento di parole e musica. Tra gli ospiti Bottura, Ermes, Marchini, De Maria. Saluto del sindaco Muzzarelli.
Modena, 6 giugno 2016
"Caro Sandro....", una lunga lettera scritta a più mani all'amico che non c'è più. È questo il senso della serata organizzata da un gruppo di amici ed ex colleghi di Sandro Bellei per ricordare il giornalista e scrittore scomparso nel dicembre scorso. Un dialogo, fatto di ricordi, aneddoti, fotografie, tra coloro che a vario titolo – per lavoro, per amicizia o per passioni comuni – l'hanno conosciuto e frequentato. Con loro, lunedì 6 giugno, sul palco allestito da Modenamoremio in piazza XX Settembre con il patrocinio e il sostegno del Comune di Modena, ci sarà anche la figlia Sandra che per l'occasione rientrerà dall'Austria, dove vive e lavora.
A condurre la serata sarà Stefano Ferrari, giornalista di Trc e per anni "compagno d'avventure" di Sandro nelle trasferte del Modena Football Club, che ha conosciuto da vicino l'uomo, il giornalista, il tifoso e il gourmet. Insomma, la persona giusta per parlare e far parlare di Sandro, attraverso i ricordi dei suoi ospiti.
I primi a salire sul palco saranno la figlia di Sandro Bellei e il sindaco Muzzarelli che già a dicembre, durante l'incontro con la stampa modenese, pronunciò parole di stima e di affetto per l'amico Sandro e consegnò ai presenti, come strenna natalizia, l'ultimo lavoro del giornalista gourmet: Expòl magnèr a Mòdna?
Di cucina – modenese e internazionale – parleranno lo chef "pluridecorato" Massimo Bottura, Stefano Reggianini, sindaco di Castefranco Emilia, ed Ermes, titolare dell'omonima, storica trattoria di via Ganaceto.
Tra i tanti argomenti, anche il progetto della scuola di alta cucina da realizzare a Villa Sorra.
Sarà poi la volta di Giorgio Pighi, già sindaco di Modena, e di Stefano Bonaccini, presidente della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna, che ha voluto essere presente a questo imperdibile appuntamento di modenesità. Sarà l'occasione, per i due ex amministratori del Comune (Bonaccini, in passato, è stato anche assessore), per ricordare Sandro Bellei anche nella veste di consigliere comunale e di componente della Commissione toponomastica del Comune.
Dopo la parentesi "politica" si tornerà a parlare di cucina con Tonino Cherchi e Luca Marchini. Cherchi è consigliere nazionale di "Slow Food" e autore del libro Savor. Ricordi, ricette e filmati per tramandare la cultura delle rezdore modenesi. Marchini, ex allievo di Bottura, è titolare del ristorante "Erba del Re" alla Pomposa e presidente del Consorzio "Modena a Tavola".
Alla modenesità e ai caratteri distintivi della cultura geminiana sarà dedicato l'ultimo "giro" di interviste condotte da Stefano Ferrari. Saliranno sul palco Guido De Maria, disegnatore, pubblicitario, autore televisivo e regista di spot pubblicitari (celebre il suo spot della "camicia coi baffi" con Maurizio Costanzo); Gianluca Borgatti, titolare delle "Edizioni CDL", la casa editrice che, a partire dal 1986, ha pubblicato oltre 50 opere di Sandro Bellei; Giancarlo Montanari, storico, cultore delle tradizioni dialettali modenesi, autore di commedie e regista teatrale.
A fare da contrappunto ai dialoghi sarà la fisarmonica di Claudio Mattioli.
A lato del palcoscenico sarà allestito un banchetto con le opere di Bellei edite da Borgatti. Il ricavato delle vendite servirà per sostenere la onlus "Aut Aut", presieduta da Erika Coppelli e dedicata al sostegno e alla valorizzazione dei ragazzi autistici.
Gnocco fritto e Lambrusco, naturalmente, coroneranno la bella serata.
Sabato 4 giugno, Sandro Bellei, il decano dei giornalisti modenesi, avrebbe compiuto 75 anni. Le sue grandi passioni, sin dagli anni Sessanta, quando ha iniziato a frequentare le redazioni dei quotidiani, sono sempre state la cucina e lo sport. Giornalista professionista dal 1969, ha iniziato a collaborare con la Gazzetta di Modena per poi passare al Resto del Carlino. Nel 1981 è tornato come capocronista alla Gazzetta di Modena sotto la direzione di Candido Bonvicini. Prima di dedicarsi alla cucina, ha seguito per anni le vicende del Modena Football Club. Ha insegnato il mestiere del cronista, secondo lo stile di una volta, a molti giornalisti.
Scrittore fecondissimo, ha pubblicato oltre ottanta volumi dedicati alla gastronomia, al dialetto e alle tradizioni modenesi. Tra le opere di cucina, Modena a Tavola, Sua Maestà l'Aceto Balsamico, La cucina contadina modenese, Dolce Modena, La Cucina Autarchica, diventati veri e propri cult per gli appassionati. Senza dimenticare le numerose opere dialettali come A m'arcòrd (Dizionario enciclopedico del dialetto modenese), Album di Modena e l'antologia Risate Modenesi.
Sua è stata la proposta di trasformare in museo la casa natale di Enzo Ferrari.
Dal 1985 al 1986 è stato presidente della "Società Panaro".
Dal 1962 è stato socio del Panathlon International e ha ricoperto gli incarichi di presidente, governatore e consigliere centrale.
Dal 1991, è stato socio anche del Lions club Wiligelmo di Modena, di cui è stato presidente nel 1996-97.
Negli ultimi anni, il suo amore per la città l'ha spinto ad impegnarsi in politica, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale.
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni "bussetane" della filantropa Anna Sichel - proprietaria della Casa del Giovane Verdi, in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni.
Parma, 3 giugno 2016
E' con grande orgoglio che mi permetto oggi di scrivere dalla Casa del Giovane Verdi. Casa dove visse il grande Genio dai 10 ai 18 anni per poter frequentare il ginnasio situato proprio nell'istituto di fronte e riaperto nel 1820 dalla Duchessa Maria Luigia. Il giovane Verdi studiava giorno e notte e già componeva con la sua amata spinetta. La domenica ritornava a piedi alle Roncole per suonare nelle Chiese. Realizzava qualche soldino necessario soprattutto a quei tempi. Aveva mantenuto il domicilio in Strada Maestra di Busseto come risulta dagli atti ufficiali anche quando si era traferito a Milano prima, a Villa Sant'Agata poi, per il suo grande amore per Busseto. Aveva lasciato con il testamento al Monte di Pietà di Busseto i tre fondi di Sant'Agata per i poveri di Roncole e per far studiare in tecniche agrarie due giovani di cui uno di Busseto ed uno di Villanova. Aveva fatto costruire anche l'ospedale di Villanova, alla fine aveva creato l'opera sua più bella: la Casa dei musicisti di Milano che tutt'ora ospita non solo anziani musicisti ma anche giovani studenti di musica. E' noto che Verdi non era e non è stato amato dai "Bussetani" ma con il governo di Maria Giovanna Gambazza attuale sindaco, le cose sono completamente cambiate. In questi anni lo ha dimostrato non solo attraverso la cultura, ma con i servizi sociali e soprattutto con la messa in sicurezza della città. E' riuscita con la sua tenacia e fermezza ad avere: i contributi di Stato per il recupero e risanamento della Casa Natale e delle ex scuderie dei Pallavicino(mai nessuno in precedenza). Per i servizi agli anziani: il taxi sociale, i centri diurni dal lunedì al sabato per le persone con handicap con la messa a disposizione di un pulmino per i trasporti. Gli aiuti per l'infanzia, per i giovani, per le attività sportive, per le attività produttive, ma soprattutto la messa in sicurezza della città mediante: le attivazioni delle telecamere, la presenza delle forze dell'ordine anche nelle frazioni, le verifiche mediante i vigili in luoghi occupati da persone irregolari. Amare la città di Busseto significa tutto questo, continuare il programma intrapreso perchè tanta è ancora la strada da percorrere.
Anna Sichel (dalla Casa del Giovane Verdi)