Agricoltura. Aumentato di 4.760 tonnellate il quantitativo di pesche e nettarine che sarà possibile ritirare per far fronte alla crisi di mercato. La decisione d'urgenza della Commissione europea avrà valore retroattivo al 3 agosto 2017. Caselli: "Un risultato fondamentale per i nostri produttori, che conferma l'importanza del lavoro congiunto svolto degli organismi e dei territori interessati".
Bologna – Arriva a 8.640 tonnellate il quantitativo di pesche e nettarine che potranno essere ritirate dal mercato per sostenere i produttori e fronteggiare la crisi del settore.
Il provvedimento è frutto del regolamento d'urgenza approvato dalla Commissione europea per un aumento dei plafond di Italia, Spagna e Grecia per pesche e nettarine pari a 3 volte i quantitativi attualmente previsti dal regolamento vigente e legato all'embargo russo.
La decisione europea si traduce per l'Italia in un incremento di 4.760 tonnellate di prodotto. Il plafond di ritiro previsto inizialmente dal regolamento Ue era infatti di 2.350 tonnellate. A questo quantitativo il ministero ha aggiunto, nelle settimane scorse, una riserva di 1.500 tonnellate. Con il nuovo regolamento europeo vengono triplicati i plafond del precedente, che per l'Italia significa passare dalle 2.380 tonnellate (già utilizzate) a 7.140, quindi con una possibilità di ritiro aggiuntiva di 4.760. Se si aggiunge anche la riserva concessa dal ministero di 1.500, in tutto potranno essere ritirate fino a 8.640 tonnellate. Il regolamento verrà pubblicato il prossimo 9 settembre, ma prevede già un effetto retroattivo al 3 agosto.
"Accogliamo con grande soddisfazione la decisione europea – dice Simona Caselli, assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna – che ha recepito in pieno la sollecitazione che avevano avanzato nell'agosto scorso il ministero e la rete Areflh (l'associazione delle regioni e dei produttori ortofrutticoli europei, presieduta dalla stessa Caselli, cui aderiscono le principali realtà produttrici di frutta ed ortaggi di sei paesi). Si tratta di un provvedimento fondamentale per i produttori, che conferma come un'azione congiunta e rapida di tutte le istituzioni possa portare a risultati tempestivi e importanti. Il provvedimento rappresenta una boccata d'ossigeno per un settore già duramente provato dalle difficili condizioni climatiche e ambientali di questa torrida estate".
I quantitativi di prodotto ritirati dal mercato, per i quali la Commissione europea riconosce agli agricoltori un prezzo stabilito dal regolamento che copre i costi di produzione, vengono destinati in larga parte alla beneficienza (enti caritativi e associazioni) e alla realizzazione di prodotti di distilleria.
La decisione di Bruxelles arriva dopo l'incontro di Areflh, lo scorso 8 agosto a Bruxelles, con la Direzione generale agricoltura della Commissione europea a seguito di una richiesta urgente da parte dall'assessore Caselli. Contemporaneamente il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali aveva aumentato di 1.500 tonnellate la quantità di prodotto che era possibile ritirare dal mercato. In quella sede era stato assunto l'impegno di chiedere alla Commissione di rivedere la distribuzione tra i Paesi europei e, all'interno degli stessi, delle quote di ritiro per le diverse tipologie di frutta.
La crisi del mercato di pesche e nettarine risente in modo particolare dell'"embargo russo" imposto dal 2014. La riduzione delle esportazioni e un andamento produttivo fortemente influenzato da caldo e siccità, con produzione di frutti di piccole dimensioni e una maturazione anticipata e diffusa, ha determinato una crisi dei prezzi e l'esaurimento, già al 31 luglio, delle quote di ritiro previste dal regolamento europeo. /SA
Dal 1° al 30 settembre l'Emilia Romagna in gara per la sesta edizione nazionale di Wiki Loves Monuments - 794 i monumenti e siti d'arte locali fotografabili - Parallelamente in avvio un contest speciale nato dalla collaborazione tra Apt, Polo Museale dell'Emilia Romagna d'Arte e Mibact regionale, che mette al centro dell'obiettivo eccellenze artistiche regionali tra Bologna, Ravenna e Ferrara
Da un lato il territorio, con le sue bellezze artistiche uniche, dall'altro, sempre più folta, la community, di fotografi professionisti, fotoamatori e Instagramers: così la rete e le piattaforme social cambiano e rinnovano la promozione turistica veicolata sempre più attraverso le immagini.
E' proprio in questo contesto che l'Emilia Romagna diffonde parte del suo patrimonio artistico attraverso Wiki Loves Monuments il più grande concorso fotografico digitale al mondo. Promosso da Wikipedia, tra i dieci siti attualmente più visitato al mondo, e coordinato da Wikimedia Italia, il contest coinvolge cittadini e turisti nella preziosa attività di documentazione in rete delle ricchezze culturali, storiche per renderle patrimonio condivisibile, comune e universale. Per partecipare, ai fotoreporter basterà caricare le immagini tra il 1° e il 30 settembre sul sito del concorso (http://wikilovesmonuments.wikimedia.it).
È possibile competere solo con immagini di monumenti "liberati" cioè resi fotografabili per il contest, sono ritenute valide ai fini del concorso anche immagini scattati in precedenza. Tutte le fotografie caricate verranno rilasciate con licenza libera e saranno pubblicate su Wikimedia Commons, il grande database multimediale di Wikipedia.
Sono in tutto 794 quest'anno (la lista completa su http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wlm2017-liste-monumenti-ed-elenco-enti/emilia-romagna/ ) grazie all'adesione di 102 enti al progetto di promozione digitale tra comuni (72), province (3), consorzi (2), Fondazioni (5), parrocchie e Diocesi (4), ed altre istituzioni private come musei e castelli, comunità e gallerie, hotel, ville e stabilimenti termali. Inoltre va segnalata anche la partecipazione del Polo Museale regionale che con Apt Servizi e Mibact regionale, parallelamente al concorso nazionale darà vita ad un contest nel contest di respiro regionale "Occhio digitale sul Polo Museale dell'Emilia Romagna". Con l'obiettivo di coinvolgere i partecipanti nell'attività di reportage fotografico e di promozione in rete dei gioielli artistici e culturali selezionati (Palazzo Pepoli Campogrande, Palazzo di Teodorico e Museo Nazionale di Archeologia) l'Emilia Romagna mette in calendario nel mese di settembre anche tre passeggiate fotografiche rispettivamente domenica 3 settembre a Bologna, sabato 9 settembre a Ravenna e infine domenica 17 settembre a Ferrara.
(Per maggiori info http://www.travelemiliaromagna.it/wiki-loves-monuments-occhio-digitale-inemiliaromagna/ )
Nelle precedenti edizioni nazionali di Wiki Loves Monuments l'Emilia Romagna ha contribuito a documentare le ricchezza del patrimonio artistico del Paese con 14.591 fotografie e si è distinta con 17 piazzamenti nazionali e 2 internazionali. A stabilire i vincitori del concorso la giuria di qualità istituita da Wikipedia Italia e la lista completa delle immagini regionali sarà poi consultabili su http://photo.aptservizi.com/ .
Ecco l'elenco completo delle istituzioni pubbliche e private partecipanti a Wiki Loves Monuments 2017:
Comuni: Anzola dell'Emilia, Bagno di Romagna, Bentivoglio, Bertinoro, Bologna, Borghi, Brisighella, Budrio, Calderara di Reno, Campagnola nell'Emilia, Casalgrande, Casola Valsenio, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Castello d'Argile, Castelvetro di Modena, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cavriago, Cento, Cesena, Cesenatico, Colorno, Comacchio, Cotignola, Crevalcore, Dozza, Faenza, Ferrara, Fiorano Modenese, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Gatteo, Imola, Longiano, Lugo, Massa Lombarda, Meldola, Modena, Modigliana, Molinella, Mondaino, Nonantola, Parma, Pavullo nel Frignano, Pennabilli, Piacenza, Pianello Val Tidone, Pieve di Cento, Premilcuore, Ravenna, Reggio Emilia, Reggiolo, Rimini, Riolo Terme, Sala Bolognese, San Felice sul Panaro, San Leo, San Mauro Pascoli, San Pietro in Casale, San Secondo Parmense, Santa Sofia, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Scandiano, Sestola, Travo, Verghereto, Vernasca, Vezzano sul Crostolo, Voghiera e Zola Predosa
Diocesi: Fidenza, Ravenna-Cervia e Piacenza-Bobbio
Fondazioni: Casa di Enzo Ferrari, Cassa di Risparmio di Modena, Vignola, RavennAntica, Tito Balestra
Province: Ferrara, Parma e Reggio Emilia
Castelli: Agazzano, Felino e Sarmato
E ancora:
Complesso Monumentale della Pilotta
Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia
Consorzio Bonifica di Piacenza
Consorzio Chiusa Casalecchio
Famiglia Isolani
Fattoria Paradiso
Galleria Ricci Oddi
Grand Hotel Terme della Fratta
MAR
Museo di Saludecio e Beato Amato
Museo Orsi Coppini
Parrocchia di Badia Cavana
Polo Museale dell'Emilia Romagna
Terme di Riolo
Villa Caula
Villa Rovere
(a seguire galleria immagine)
Lungo le Antiche Vie dei Pellegrini in Emilia Romagna. Un Circuito regionale di 14 "Cammini"
Sono 14 le Vie dei Pellegrini - dalla Via Francigena, attualmente candidata al riconoscimento Unesco, alla Via Romea Germanica fino alla Via di San Francesco - che percorrono l'Emilia Romagna, collegandola a tutta Europa e a Roma, toccando antiche pievi, santuari, piccoli borghi e paradisi naturali per oltre 2000 chilometri di itinerari.
Nel 2015 l'Emilia Romagna ha avviato il progetto "Turismo Esperienziale dei Cammini e delle Vie di Pellegrinaggio", promosso da Apt Servizi in collaborazione con l'Assessorato al Turismo Regionale dando così vita a un Circuito regionale di 14 Cammini che coinvolge 24 operatori turistici altamente specializzati.
Nel 2016 è stata siglata una Convenzione per la creazione di un tavolo di lavoro congiunto tra l'Assessorato Regionale al Turismo e la Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna, Ufficio Pastorale del Turismo e si è avviata una proficua collaborazione con l'Assessorato Regionale all'Agricoltura per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari lungo i Cammini.
Oggi, presso lo stand dell'Emilia Romagna al Meeting di Rimini - ore 17.30-Paglione A1 della Fiera - il Convegno "Turismo Esperienziale dei Cammini e Vie di Pellegrinaggio in Emilia Romagna" presenta l'iniziativa con gli interventi dell'Assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Simona Caselli, del presidente di Apt Servizi Emilia Romagna Liviana Zanetti e di Paolo Piacentini, esperto "Cammini" del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Al convegno porterà il suo saluto il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Le Vie dei Pellegrini che attraversano l'Emilia Romagna da ovest a est sono: la via degli Abati (129 km in regione), la via Francigena (143 km), il Sentiero di Matilde (140,8 km), la via Romea Nonantolana (208 km), la via Romea Strata-tratto Romea Longobarda (200 km), la via degli Dei (66,5 km), il Cammino di Sant'Antonio (258 km), il Cammino di Assisi (72 km), la via Romea Germanica (260 km), il Cammino di San Vicinio (320 km) e, di recente inserimento, la Piccola Cassia che attraversa l'Appennino tra Bologna e Modena, il Cammino di Dante che collega Ravenna a Firenze, la via dei Linari che attraversa l'Appennino parmense e la via di San Francesco che passa dal Montefeltro.
A disposizione del turista è stata realizzata la Cartoguida "Lungo le Antiche Vie dei Pellegrini in Emilia Romagna", distribuita nei punti informativi lungo le Vie e tra gli operatori turistici aderenti al Circuito e nelle fiere di settore. Al suo interno sono indicati i percorsi, il loro livello di difficoltà, le tappe percorribili in un giorno di cammino, i luoghi dove ottenere le credenziali del pellegrino, la possibilità di accoglienza e altre informazioni utili. E' possibile scaricare, in formato PDF, la Cartoguida dal sito: https://goo.gl/E3vHrj.
Dal 2017 il Circuito regionale propone anche tour ( https://goo.gl/FzJNCL ) che riguardano tutte le 14 Vie dei Pellegrini con escursioni giornaliere a piedi o in bici e soggiorni da 1 a 7 notti con o senza guida, tra natura incontaminata, luoghi di culto e borghi storici, antiche pievi. Previsti anche momenti di relax, benessere termale e invitanti soste enogastronomiche.
Nel maggio 2017 è stato siglato un protocollo d'intesa tra Apt Servizi Emilia Romagna e l'Associazione Europea delle Vie Francigene, organismo che dal 2007 è incaricato dal Consiglio d'Europa della tutela e valorizzazione dell'itinerario che attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. L'impegno dei firmatari dell'accordo è di sviluppare un progetto triennale di promozione dell'itinerario interregionale della Via Francigena.
(allegato in pdf la mappa dei 14 percorsi)
Agricoltura. Allarme frutteti, Bignami (Fi): sostenere produttori e imprese. Crisi prezzi, scarsa remunerazione, concorrenza estera, siccità, costi produzione: sono le "criticità" segnalate dal consigliere che chiede alla Regione di intervenire.
Allarme frutteti in Emilia-Romagna. Galeazzo Bignami (Fi), in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, vuole sapere quali azioni siano state attivate per sostenere il settore frutticolo e per dare un aiuto concreto ai produttori e alle imprese che non riescono a ottenere un'equa remunerazione. Il consigliere, a questo proposito, riferisce che una nota organizzazione agricola ha segnalato di recente "la perdita, in 20 anni, del 43% dei frutteti dell'Emilia-Romagna che sarebbero passati da 99.438 a 57.559 ettari di superficie coltivata". Le criticità - secondo quanto riportato dal consigliere - riguarderebbero, in particolare, "il calo delle quotazioni di alcuni prodotti e le somme poco remunerative corrisposte ai produttori", oltre al "problema della siccità".
"La crisi dei prezzi - rileva - sta mettendo in seria difficoltà il settore frutticolo" e "tra le maggiori problematiche evidenziate c'è quella di non riuscire a competere con la frutta estera", ma ci sono anche "la maturazione in contemporanea di diverse varietà a causa del caldo intenso e la lievitazione dei costi di produzione per il ricorso all'irrigazione di soccorso". "Nell'incontro svoltosi ad agosto presso il tavolo di coordinamento ortofrutta convocato al Mipaaf (ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali) - si legge ancora nel testo - si sarebbe stabilito l'avvio, a partire dal prossimo autunno, di 'una sistematica attività di pianificazione tra istituzioni, organizzazioni agricole e dell'intera filiera volta ad affrontare gli aspetti critici che rendono il settore debole, in particolare nell'export' (come si legge nel comunicato ufficiale)" e "nel corso della riunione sarebbe stata resa nota anche l'intenzione da parte del ministero di costituire, nel mese di settembre, il Tavolo ortofrutticolo nazionale".
Bignami chiede quindi se la Regione intenda seguire con attenzione gli incontri che si svolgeranno a questo Tavolo e quali proposte ritiene eventualmente di poter avanzare. (Regione Emilia Romagna - Antonella Celletti)
Attentati a Barcellona e Cambrils. Bandiera della Spagna a mezz'asta in Regione, il presidente Bonaccini: "Gli assassini non vinceranno, il loro farneticante progetto si infrangerà contro i principi di democrazia e libertà che abbiamo conquistato a caro prezzo"
"Un forte augurio di pronta guarigione ai feriti e un commosso cordoglio alle famiglie delle vittime"
Bologna – "Ancora una volta la mano vigliacca di assassini ha colpito ciecamente, con il solo obiettivo di uccidere più persone possibile. Non vinceranno, il loro farneticante progetto si infrangerà contro quei principi di democrazia e libertà che l'Europa e tutte le grandi democrazie hanno conquistato a caro prezzo".
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dopo il nuovo attacco terroristico che ha colpito ieri pomeriggio Barcellona e stanotte Cambrils, in Spagna.
"Un forte augurio di pronta guarigione ai feriti-chiude Bonaccini- e un commosso cordoglio alle famiglie delle vittime".
In segno di lutto, la Regione questa mattina ha esposto la bandiera spagnola a mezz'asta all'ingresso dell'Assemblea legislativa.
Regione in "vetrina", dal 20 al 26 agosto alla Fiera di Rimini, con un ricco calendario di appuntamenti dedicati alle eccellenze enogastronomiche della Food Valley e ai Cammini e vie dei Pellegrini che attraversano l'Emilia Romagna - Secondo l'Osservatorio sul Turismo Regionale sono circa 10 mila le camere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra e si stima che questo movimento possa produrre oltre 200mila presenze alberghiere per un giro d'affari di circa 4 milioni di euro.
Il turismo dell'esperienza sarà al centro, dal 20 al 26 agosto, della presenza dell'Emilia Romagna al Meeting di Rimini.
Nello stand regionale di 100 metri quadrati (coordinato da Apt Servizi e dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura nel padiglione B1) ogni giorno i visitatori del Meeting potranno "incontrare" e assaporare l'eccellenza di prodotti enogastronomici DOP e IGP e conoscere, nelle giornate del 21 e 22 agosto, 9 delle 14 antiche vie dei Pellegrini verso Roma che attraversano l'Emilia Romagna (tutto il programma degli eventi è scaricabile a questo link: https://goo.gl/zsh6Ye) .
"Anche quest'anno - afferma l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli - la Regione sarà presente, in collaborazione con Apt Servizi, al Meeting con uno spazio riservato alle presentazioni di progetti e iniziative collegate alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità certificata, di cui deteniamo il record con 44 prodotti Dop e Igp, per informare le diverse centinaia di migliaia di visitatori presenti a Rimini. Nelle sei giornate della manifestazione saranno ben 41 gli appuntamenti con il pubblico in cui saranno presentati i principali prodotti Dop e Igp regionali, ma anche momenti d'incontro dedicati ai diversi temi della corretta alimentazione e al 'turismo esperienziale', nuovo settore di grande interesse economico e culturale per valorizzare territori e prodotti dell'Emilia-Romagna".
Il Meeting di Rimini è, ogni anno, un importante appuntamento per il sistema turistico dell'Emilia Romagna e in particolare per la Riviera. Secondo una stima dell'Osservatorio sul Turismo Regionale "al momento sono circa 10.000 le camere alberghiere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra e questo movimento potrà produrre oltre 200.000 presenze alberghiere per un giro d'affari di circa 4 milioni di euro. A questa cifra, relativa al fatturato alberghiero, si deve poi aggiungere la spesa dei visitatori e dei partecipanti ai convegni, stimata attorno ai 16 milioni di euro. Complessivamente quindi, se si confermerà il livello raggiunto lo scorso anno, le circa 800.000 presenze agli eventi del Meeting attese nella settimana dal 20 al 26 agosto (visitatori, escursionisti, turisti alloggiati, giornalisti, relatori e volontari) produrranno ricavi per hotel, appartamenti, bar, ristoranti, trasporti e shopping accessorio per circa 20 milioni di euro".
"In occasione di un evento con positive ricadute turistiche come il Meeting - commenta l'assessore regionale al Turismo Andrea Corsini - l'Emilia Romagna presenta due importanti realtà della sua offerta turistica legate al turismo dell'esperienza. Da un lato le eccellenze della nostra Food Valley, conosciute ed apprezzate a livello internazionale, sono diventate negli anni veri e propri prodotti turistici essendo sempre più al centro di 'tour del gusto' proposti dai nostri operatori. Allo stesso tempo i 14 antichi Cammini e vie dei Pellegrini che attraversano l'Emilia Romagna offrono, per il turista-viandante, straordinarie opportunità di conoscere arte, paesaggi e sapori di questa terra all'insegna del sempre più richiesto slow tourism".
Incontri e degustazioni per scoprire le eccellenze enogastronomiche
La presenza dell'Emilia Romagna al Meeting sarà l'occasione di presentare, ai visitatori della rassegna, attraverso gli incontri in programma presso lo stand, le eccellenze enogastronomiche della Food Valley regionale. Una "terra del gusto" unica con 44 prodotti tra DOP e IGP. Da segnalare, in particolare, gli appuntamenti (con degustazioni riservate ai partecipanti) dedicati: ai Prodotti del territorio del Gal Valli Marecchia e Conca (domenica 20 agosto ore 15); all'Anguria Reggiana IGP (ore 16 e 17,30 del 20 agosto); ai Salumi Piacentini (23 agosto, ore 12,30 e 15); all'Aglio di Voghiera DOP (24 agosto, ore 12,30); all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena IGP (24 agosto, 15); al Parmigiano Reggiano DOP (25 agosto, ore 18); alla Piadina Romagna IGP (26 agosto, ore 14).
Il Meeting sarà anche l'occasione per rilanciare l'applicazione Via Emilia Wine&Food scaricabile gratuitamente in italiano e in inglese da Google Play e Apple Store.
Il turismo esperienziale dei Cammini e vie dei Pellegrini
Tra lunedì 21 e martedì 22 agosto al Meeting saranno presentate 9 vie dei Pellegrini che fanno parte del Circuito regionale di 24 percorsi (per oltre 2000 chilometri di itinerari) avviato nel 2015 con il coinvolgimento della Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna. Il progetto vede la presenza di 24 operatori specializzati che hanno messo a punto 34 pacchetti turistici. E' a disposizione del turista religioso anche la Cartoguida "Lungo le Antiche Vie dei Pellegrini in Emilia Romagna" scaricabile in formato pdf dal sito (http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/vie-di-pellegrinaggio).
Al Meeting lunedì 21 agosto saranno presentati i Cammini di Assisi (ore 14), di Dante (ore 15), della Via Romea Germanica (ore 16), di Sant'Antonio (ore 17). Martedì 22 agosto sarà la volta dei Cammini di San Vicinio (ore 11), della Via Matildica del Volto Santo (ore 12,30), di San Francesco da Rimini a La Verna (ore 14), della Romea Strata Longobardo-Nonantolana (ore 15), della Via degli Dei e della Piccola Cassia (ore 16).
La giornata terminerà con il convegno dal titolo "Turismo esperienziale: cammini e vie di pellegrinaggio in Emilia Romagna" a cui prenderanno parte l'Assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Simona Caselli, la Presidente di Apt Servizi Liviana Zanetti e Paolo Piacentini del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
L'iniziativa promozionale al Meeting di Rimini è realizzata nell'ambito dei Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna – Por Fesr.
Agricoltura. Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate di prodotto per far fronte alla crisi di mercato. Caselli: "Una decisione che condividiamo totalmente. Ci stiamo muovendo anche a livello europeo con la rete Areflh". La decisione presa dal Tavolo di coordinamento sull'ortofrutta. La richiesta di Ministero delle politiche agricole e Areflh alla Commissione europea di modifica del regolamento sull'"embargo russo" per ottenere maggiori quote di ritiro
Bologna 9 agosto 2017 – Altre 1500 tonnellate di pesche e nettarine saranno ritirate dal mercato, per sostenere i produttori e fronteggiare la crisi del settore. E' questa la prima immediata risposta del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che arriva dopo l'incontro di ieri del Tavolo di coordinamento ortofrutta. La decisione sarà formalizzata nei prossimi giorni, nel quadro delle azioni previste dal regolamento sull'embargo di prodotti verso la Russia.
La crisi del mercato di pesche e nettarine risente infatti in modo particolare dell'"embargo russo" imposto dal 2014. La riduzione delle esportazioni e un andamento produttivo fortemente influenzato da caldo e siccità, con produzione di frutti di piccole dimensioni e una maturazione anticipata e diffusa, ha determinato una crisi dei prezzi e l'esaurimento, già al 31 luglio, delle quote di ritiro previste dal regolamento europeo. Per l'Italia tale quota ammontava a 2380 tonnellate che si aggiungono ai ritiri ordinari previsti dai programmi operativi dell'Ocm ortofrutta.
Sempre nell'ambito delle decisioni assunte ieri dal Tavolo ministeriale per l'ortofrutta, si aggiunge l'impegno a chiedere alla Commissione Europea di rivedere la distribuzione tra i Paesi europei, e all'interno degli stessi, delle quote di ritiro per le diverse tipologie di frutta, modificando il regolamento comunitario attualmente in vigore.
La decisione del Ministero si salda con quanto richiesto contemporaneamente da Areflh, l'associazione delle regioni e dei produttori ortofrutticoli europei cui aderiscono le principali realtà produttrici di frutta ed ortaggi di sei paesi, nel corso di un incontro con la Direzione generale agricoltura della Commissione europea, tenutosi sempre ieri a Bruxelles, a seguito di una richiesta urgente da parte dall'assessore regionale all'agricoltura e presidente di Areflh, Simona Caselli.
"Condividiamo totalmente la scelta del Ministero di mettere a disposizione la riserva aggiuntiva per il ritiro dal mercato di pesche e nettarine per dare risposte ai produttori che soffrono di una importante crisi dei prezzi in un anno caratterizzato in modo eccezionale da caldo e siccità- ha sottolineato l'assessore Caselli esprimendo il suo apprezzamento-. Per quanto riguarda la richiesta di modifica delle quote di ritiro ex embargo russo, ci stiamo muovendo anche a livello europeo attraverso la rete Areflh. Su questo punto ci siamo infatti attivati da subito per portare all'attenzione della Commissione la situazione nostra e di altre regioni europee come quelle spagnole e greche che vivono una forte crisi. Siamo convinti- ha aggiunto- che la rete Areflh contribuirà a sensibilizzare la Commissione e a dare più forza alle richieste dei singoli stati membri. Lo abbiamo già visto in altre occasioni, come nel caso delle regole di applicazione della produzione integrata nell'Ocm ortofrutta. E' questo il valore aggiunto della rete che ho l'onore di guidare"./Eli.Col.
Bologna 9 agosto 2017 - Regione Emilia Romagna
Ibc. La Regione sui 19 procedimenti disciplinari: un licenziamento, due sospensioni dal servizio e dallo stipendio, tre archiviazioni. Sospeso il procedimento negli altri 13 casi, in attesa di eventuali elementi dall'inchiesta giudiziaria. Altri 12 casi al vaglio della Procura sono già sul tavolo dell'Ufficio procedimenti disciplinari della Regione
La Regione subito dopo il servizio di 'Striscia', oltre ad attivare i propri organi disciplinari, aveva presentato immediatamente un esposto alla Guardia di Finanza
Bologna – E' arrivata la decisione degli organi disciplinari della Regione per quanto riguarda i 19 procedimenti disciplinari aperti sui presunti casi di assenteismo - alcuni dei quali già accertati - presso l'Istituto per i Beni culturali (Ibc), al centro di due servizi del Tg satirico 'Striscia la notizia' andati in onda la scorsa primavera. Intanto si allarga il numero di dipendenti Ibc sui quali indaga la magistratura, le cui posizioni, comunicate dagli organi inquirenti, saranno passate al vaglio -da un punto di vista disciplinare- anche da parte della Regione.
Rispetto al primo filone, l'Ufficio per i procedimenti disciplinari (Upd) della Regione - l'organismo incaricato di svolgere gli accertamenti -, arrivati a scadenza i termini previsti dalle norme per i procedimenti disciplinari, avviati in date diverse, ha decretato, oltre al licenziamento di un dipendente (già reso noto nei mesi scorsi), la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per altri due dipendenti. Altri tre procedimenti a carico di altrettanti collaboratori sono stati archiviati, sostanzialmente per mancanza di prove acclarate. In questo caso, l'Upd si è riservato comunque la facoltà di riaprire il caso se dovessero emergere ulteriori elementi, e vi sia quindi la possibilità di acquisire nuove informazioni rilevanti anche da un punto di vista disciplinare, a seguito delle indagini condotte dagli organi inquirenti.
Infine, proprio perché sono in corso indagini da parte della Procura della Repubblica di Bologna, è stato sospeso da parte dell'Upd l'esame relativo ad altri 13 procedimenti, aperti nei confronti di altrettanti dipendenti. Ciò consentirà all'Ufficio di acquisire e valutare eventuali nuovi elementi - se dovessero emergere nel corso delle indagini svolte in sede penale - utili per concludere anche il procedimento disciplinare relativo a questi 13 collaboratori.
Intanto, si allarga lo scenario sul quale stanno indagando gli inquirenti e, di conseguenza, non finisce il lavoro dell'Upd sul piano disciplinare. La Guardia di Finanza ha informato la Regione dell'esistenza di altri 12 casi, di cui 2 probabilmente irrilevanti sotto il profilo disciplinare, rispetto ai quali si potrebbero profilare situazioni da approfondire. Su questi nuovi casi l'Upd è già al lavoro.
La Regione dopo il servizio di 'Striscia'
Sulla vicenda Ibc, la Regione si è attivata fin da venerdì 7 aprile, quando l'inviato di 'Striscia la notizia' mostrò al presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, parte delle immagini del servizio andato poi in onda la sera del lunedì successivo.
Il presidente dispose immediatamente l'inoltro di un esposto alla Guardia di Finanza (Polizia tributaria di Bologna, Gruppo tutela della spesa pubblica), mentre all'Ufficio per i procedimenti disciplinari vennero affidate le verifiche sui casi denunciati da 'Striscia' e sulle presunte irregolarità sulla presenza in servizio dei dipendenti.
L'Ibc ha poi avuto un ricambio al vertice, con la nomina di Roberto Balzani, ordinario di Storia contemporanea al Dipartimento di Beni culturali dell'Università di Bologna, a nuovo presidente, nomina varata dall'Assemblea legislativa dopo le dimissioni di Angelo Varni, sempre a seguito della vicenda sui casi di presunto assenteismo.
Lo scorso 7 luglio si è dimesso dalla carica anche il direttore dell'Istituto, Alessandro Zucchini.
Maltempo. La Regione Emilia-Romagna nelle zone colpite dai temporali di ieri, sopralluoghi degli assessori Corsini e Bianchi in Romagna e nel Ferrarese per una prima ricognizione dei danni. Bonaccini: "Siamo al fianco delle popolazioni. Estenderemo anche a questi eventi la richiesta di stato d'emergenza nazionale e siamo pronti a stanziare apposite risorse"
Raffiche di vento fino a 100 chilometri orari e piogge con picchi tra i 30 e i 50 millimetri si sono abbattute sulle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini
Bologna - Sopralluoghi stamani da parte degli assessori Bianchi e Corsini nelle aree più colpite dal maltempo di ieri, per verificare direttamente sul posto le criticità ed effettuare una prima ricognizione dei danni. Richiesta di estendere anche a questi ultimi eventi la dichiarazione di stato d'emergenza nazionale. Disponibilità della Regione a stanziare specifiche risorse.
Questo il quadro della situazione il giorno dopo la nuova, intensa ondata di temporali che ha interessato, con raffiche di vento fino a 100 chilometri orari e piogge con picchi tra i 30 e i 50 millimetri in un'ora, le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
"La Regione è e sarà al fianco dei territori e delle popolazioni colpite- afferma il presidente, Stefano Bonaccini-. In accordo con le amministrazioni comunali abbiamo da subito avviato la ricognizione dei danni subiti sia dal patrimonio pubblico che da quello privato e siamo pronti a stanziare apposite risorse. Estenderemo inoltre a questi ultimi eventi la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale già avanzata al Dipartimento di Protezione civile dopo i fenomeni meteo di fine giugno e dell'11 luglio: quello di ieri è il sesto fortunale ad interessare la nostra regione nell'arco di un mese e mezzo".
E già questa mattina si sono recati sul posto, in Romagna e nel Ferrarese, gli assessori al Turismo, Andrea Corsini, e all'Università e Lavoro, Patrizio Bianchi.
"Il maltempo ha colpito aree di fondamentale importanza per l'equilibrio e la sicurezza dell'intero sistema padano- sottolineano gli assessori-. Ci siamo mossi immediatamente per renderci conto di persona e valutare la situazione, faremo tutto ciò che è necessario per garantire il più rapido ritorno alla normalità. L'Agenzia regionale di Protezione civile è intervenuta con la massima rapidità e il lavoro di tutte le forze impegnate sul campo prosegue anche in queste ore. Ringraziamo tutti gli operatori e i volontari, che come sempre hanno offerto grande disponibilità e impegno".
Ricognizione dei danni
Le zone più colpite sono: nel forlivese-cesenate i comuni di Forlì, Dovadola, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana e Roncofreddo; nel ferrarese Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Ostellato e Mesola; nel ravennate Alfonsine, Lugo, Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno; nel riminese Sant'Agata Feltria, Pennabilli, Novafeltria e Talamello.
Il maltempo ha provocato la rottura di rami e la caduta di alberi, che in alcuni casi hanno determinato l'interruzione della viabilità principale - in particolare della superstrada Ferrara-Mare e della Romea, nel ferrarese e nel ravennate - e secondaria, oltre a danni ad abitazioni private, attività produttive ed edifici pubblici. A causa del forte vento si sono verificate interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica: stamattina circa 700 utenze alimentate dalla media tensione risultavano ancora scollegate dalla rete, 500 delle quali solo nel comune di Mesola (Fe). I tecnici sono al lavoro e si prevede che la situazione sarà risolta entro sera. /EC
Regione. Via libera alla valutazione per il 2016 dei direttori generali e delle Aziende sanitarie e dei dirigenti: -426mila euro per i premi di risultato. L'assessore Petitti: "Gestione efficace, centrati obiettivi importanti"
L'anno della riorganizzazione, che ha portato a un dimezzamento delle direzioni generali. Rafforzato il ruolo dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura
Bologna - Un risparmio complessivo di 426mila euro -126mila euro relativi ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali e delle Aziende sanitarie (Ausl e ospedaliere) e 300mila euro sui dirigenti della Regione - in un quadro di dimezzamento delle direzioni generali, passate da 10 a 5 per effetto della riorganizzazione della "macchina" regionale. E' quanto emerge dalla valutazione dei direttori generali e dei dirigenti regionali per l'anno 2016 e dalla conseguente quantificazione della retribuzione di risultato.
Per quanto riguarda i primi, la Giunta in un unico atto ha accolto le proposte dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV) relative ai direttori generali della Giunta, delle Agenzie regionali (Intercent-er, Agrea, Agenzia di Protezione Civile, Agenzia Sanitaria e Sociale, Agenzia per la ricostruzione-sisma 2012) e dell'Istituto per i beni artistici culturali e naturali (Ibacn), ai direttori generali di Arpae, Er.Go e dell'Agenzia regionale per il lavoro (Arl) e ai direttori generali delle Aziende del Servizio sanitario regionale (Ausl e Ospedaliere).
Il 2016 è stato un anno di transizione, l'ultimo di applicazione dei vecchi criteri di valutazione, da quest'anno più differenziati e basati su alcuni progetti strategici da realizzare affidati alle singole direzioni. In numerosi casi sono però entrati in vigore i nuovi contratti, che si affiancano a quelli ancora in vigore (che prevedono premialità su una base percentuale che va dal 20 al 25%) dei direttori generali della Giunta e delle Agenzie/Istituti – che saranno estesi a tutti man mano che scadranno quelli in essere - che prevedono la riduzione del premio massimo di risultato, che non può andare oltre il 5% della retribuzione fissa. Contemporaneamente, rispetto al 2015 c'è stato un rafforzamento del ruolo dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV), terzo rispetto alla struttura, chiamato a proporre alla Giunta le valutazioni dei direttori generali e dei direttori di Agenzia/Istituto.
"Il dimezzamento delle direzioni generali, la riduzione del premio massimo di risultato e il rafforzamento del ruolo di un organismo terzo come l'Oiv ci hanno consentito di centrare risultati importanti- ha commentato afferma l'assessore al Bilancio e organizzazione, Emma Petitti-, sapendo poi che da quest'anno le valutazioni si baseranno su parametri diversi. In un contesto, è bene sottolinearlo, in cui come Regione continuiamo a registrare una gestione estremamente efficace".
Nel 2016, sui premi di risultato si è registrato un risparmio di 126mila euro: i 310mila euro del 2015 sono infatti stati portati a 183mila e 800 euro. Calcolate in centesimi, le valutazioni proposte dall'Oiv vanno dalla più bassa, 71, alla più alta, 94.
Per quanto riguarda i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali e dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, il compenso variabile, previsto nei rispettivi contratti nella misura massima del 10%, va da un minimo del 7,85% (Azienda Usl di Imola e Istituto ortopedico Rizzoli) a un massimo del 9,2% (Azienda Usl di Bologna e Azienda Usl di Reggio Emilia).
Per quanto riguarda i dirigenti regionali, la cui valutazione dipende dai direttori generali, quella massima, A, si è registra nel 70% dei casi, B nel 30% rimanente, con i singoli premi di risultato che sono stati ridotti di oltre il 20%, ottenendo un risparmio complessivo di 300mila euro rispetto al 2015.
/CV