I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente , in data 25 giugno, hanno dato esecuzione all'ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per Simmaco Zini, per i fatti di seguito riepilogati.
Il 4 giugno scorso, Intini Madio si trovava a camminare alle ore 03.00 del mattino in via San Leonardo, per recarsi sul proprio posto di lavoro, quando veniva avvicinato da un'autovettura a bordo della quale vi erano due soggetti. Il conducente gli chiedeva di poter effettuare una telefonata in quanto era rimasto senza benzina, ma al diniego dell'Intini lo stesso cambiava atteggiamento e si mostrava meno amichevole. Nello sporgersi all'interno dell'abitacolo notava che il conducente teneva in mano un coltello e, impaurito da ciò, aderendo in parte alla sua richiesta di consegnargli il portafogli e il cellulare, gli consegnava solo il cellulare (in quanto non aveva con sé il portafogli), un Iphone 5S.
Subito dopo il veicolo si allontanava, invano inseguito, per un breve tratto, dal denunciante.
Le indagini prontamente eseguite dai Carabinieri di Parma Oltretorrente, consistenti nell'acquisire le immagini di videosorveglianza estrapolate dal sistema di telecamere OCR del Comune di Parma, consentirono di verificare l'intera scena della rapina avvenuta in via San Leonardo, nonché il numero di targa dell'autovettura, una Opel Corsa grigia, intestata a una ditta di Parma che l'aveva noleggiata proprio allo Zini.
L'Intini, chiamato a visionare un album fotografico con diverse fotografie, riconosceva con assoluta certezza il soggetto che lo aveva rapinato, indicando l'immagine dello Zini.
Da un controllo alla banca dati delle forze di polizia l'indagato risultava gravato da precedenti di polizia specifici quali furto in abitazione (nel 2018) e rapina impropria in concorso (nel 2014).
All'esito delle attività investigative appena ricordate, la Procura della Repubblica di parma chiedeva ed otteneva la misura cautelare a carico del soggetto, gravemente indiziato del reato di concorso in rapina pluriaggravata.
Nel pomeriggio del 14/06/2019, i Carabinieri della Stazione di Sala Baganza hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto, gravemente indiziato del reato di atti persecutori.
L'ordinanza è stata emessa dal GIP in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica di Parma.
L'attività nasce da una denuncia/querela presentata dalla donna nei primi giorni del mese di giugno. La signora esponeva ai militari che, dal gennaio 2019, aveva subito numerose molestie dall'ormai ex compagno con il quale aveva intrapreso una relazione sentimentale dal 2014, poi terminata a dicembre 2018.
In particolare, proprio a seguito della rottura del rapporto di convivenza, l'ex compagno si rendeva protagonista di numerosi episodi: telefonate a tutte le ore, inoltro di messaggi, pedinamenti, appostamenti sotto casa, sul luogo di lavoro e in palestra, inseguimenti con l'autovettura e compimento di manovre appositamente pericolose, regalie indesiderate, minacce esplicite, tutte nel vano tentativo di indurre la donna a riallacciare la relazione sentimentale con lui.
Proprio per tutte queste condotte la donna si era recata una prima volta dai Carabinieri nel mese di maggio 2019, esponendo i fatti ma senza sporgere denuncia/querela, atto necessario per procedere nei confronti dell'uomo. I Carabinieri comunque avviavano gli accertamenti del caso richiedendo ed ottenendo anche il provvedimento di ammonimento del Questore di Parma, che veniva notificato al soggetto a metà del mese di maggio.
Nonostante il provvedimento, l'uomo non si rassegnava all'idea della fine della relazione, perseverando in condotte molestie tali da costringere la donna a cambiare le proprie abitudini di vita (ricerca di strade alternative per non essere pedinata; lontananza da luoghi conosciuti dall'ex compagno; scelta di non rispondere al telefono; adozione di cautele persino sul luogo di lavoro; limitazione delle frequentazioni per non aggravare l'ossessiva gelosia dell'uomo).
Alla fine, stanca dei continue condotte dell'ex compagno, la donna si decideva quindi di sporgere formale querela nei confronti del suo ex compagno. A seguito della denuncia i militari raccoglievano le dichiarazioni delle persone che avevano assistito ai fatti e informavano l'Autorità Giudiziaria.
La Procura della Repubblica, ritenuta raggiunta la soglia della gravità indiziaria, richiedeva ed otteneva così l'applicazione della misura cautelare in carcere. La richiesta veniva accolta dal GIP del Tribunale di Parma.
L'uomo, espletate le formalità di rito, è stato quindi tratto in arresto ed accompagnato presso la casa circondariale di Parma.
I carabinieri della compagnia di Parma unitamente alla polizia municipale hanno proceduto, sabato nel tardo pomeriggio fino a notte, ad un controllo nelle zone del centro in particolare Pilotta, Borgo del naviglio, via Navetta e zone limitrofe.
Oltre 10 unità impiegate sul territorio più di 40 persone controllate e 10 perquisizioni personali effettuate. Il servizio iniziato in Piazza Duomo al fine di contrastare la presenza di giovani bivaccanti, è proseguito poi in piazzale della Pace ove è stato possibile trarre in arresto un cittadino marocchino classe 95 sul quale gravava un'ordinanza di custodia cautelare per i reati di rapina aggravata e aggressione aggravata commessa in Parma l'8 novembre 2018. Sono state inoltre segnalate tre persone ai sensi dell'art 73 del dpr 309/90 in quanto trovati in possesso di 40 gr. in totale di marijuana
⁃ Parmigiano classe 99
⁃ Foggiano classe 97 residente a tortile
⁃ Sassarese classe 97 residente a Parma
Sono state segnalate alla locale prefettura, in qualità di assuntori:
⁃ tunisino classe 01 residente a Sorbolo
⁃ siracusano classe 91 res a Parma
⁃ parmigiano classe 94
⁃ foggiano classe 00
Nella mattinata di ieri i carabinieri della compagnia di Parma, unitamente ai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e ai carabinieri forestali hanno controllato alcuni autolavaggi della città di Parma.
Oltre 20 le unità impiegate nel servizio al fine di prevenire i reati e il controllo dell'attività commerciali.
In particolare sono state rilevate le seguenti irregolarità:
- nell'autolavaggio sito in via La Spezia ove erano presenti due lavoratori non regolarmente assunti ai sensi dell'art.3 d.l. 12/2002 mod.l.73/202 "lavoro irregolare" È stata contestata una sanzione amministrativa pari a 5.600 € dai carabinieri del NIL, nonché ai sensi dell'art. 14 c. 1 d.lgs. 81/2008 e successive modifiche veniva avviato un provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale
- nell'autolavaggio sito in via Pellico era presente un lavoratore non regolarmente assunto ai sensi dell'art.3 d.l. 12/2002 mod.l.73/202 "lavoro irregolare". È stata contestata una sanzione amministrativa pari a 1.800 € dai carabinieri del NIL, nonché ai sensi dell'art. 14 c.
La particolarità del servizio consiste inoltre nella presenza durante il controllo dei carabinieri forestali i quali hanno verificato la correttezza dello smaltimento dei rifiuti secondo le normative vigenti
Gli accertamenti a cura dei Carabinieri forestali sono ancora in corso.
L'incidente si è verificato a 300 m dall'uscita di via argini per Basilicanova. Coinvolti una "Vespa" è una vettura BMW.
Parma 8 giugno 2019 - Rimasti privi di benzina, i due fidanzati passeggeri dello scooter, mentre stavano spostando il veicolo in prossimità della imminente uscita, venivano travolti da una autovettura. Il forte impatto ha scagliato i due giovani a circa 150 metri di distanza dal luogo dell'impatto. Il conduttore della autovettura non si è fermato e nemmeno ha prestato i prmi soccorsi, arrivando a costituirsi solo in mattinata avanzata. I due feriti sono stati trasportati in codice rosso presso il pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Parma.
Sul posto, nel frattempo, veniva rinvenuto una plastica esterna di uno specchietto retrovisore di colore grigio raffigurante all'interno il logo della BMW che molto probabilmente avrebbe consentito di risalire al mezzo e quindi al suo conducente.
In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria di Parma e della Stazione di Traversetolo, con il supporto del locale Nucleo Investigativo, hanno tratto in arresto alcune persone, di origine romena e legate tra loro da vincoli di parentela ed affinità, ovvero CIRPACI Alex, CALDARAS Cazaica e CIRPACI Antoniu , con l'accusa di concorso in furto aggravato; tutti, inoltre, sono recidivi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, sono partite in data 21 marzo scorso allorquando, presso la Conad di Traversetolo (PR), è stato consumato il furto di generi alimentari per un valore di circa 450 euro.
Nel dettaglio, alle ore 18. 30 circa, gli indagati entravano nel supermercato e, mentre due complici provvedevano a distrarre il personale addetto alla cassa ed alla sistemazione dei prodotti, un altro si occupava di far uscire il carrello carico di merce attraverso il varco riservato all'ingresso, eludendo così il sistema antitaccheggio.
La presenza degli indagati di origine rom non era sfuggita ad un maresciallo dell'Arma che -libero dal servizio, sopraggiunto nel supermercato ed insospettito dalla presenza all'ingresso di una delle indagate e dall'aver notato delle bottiglie di vino abbandonate su scaffali riservati a bicchieri e piatti di plastica- usciva fuori appena in tempo per annotare il numero di targa di un'autovettura che aveva visto caricare rapidamente ed altrettanto velocemente dileguarsi.
Dagli accertamenti svolti nell'immediatezza, lo stesso Maresciallo apprendeva che poche ore prima, un residente in quello stesso comune era stato vittima di un tentativo di raggiro da parte di un gruppo di rumeni che volevano acquistare la sua auto posta in vendita on line. Nella circostanza indicava l'utenza telefonica del presunto acquirente del veicolo.
I successivi approfondimenti investigativi consentivano di risalire a CIRPACI Alex quale utilizzatore del telefono e ricostruire la sua rete di contatti e frequentazioni. Il fascicolo fotografico veniva quindi posto in visione ai dipendenti del supermercato che riconoscevano senza alcun dubbio gli indagati.
Il modus operandi del gruppo evidenzia tecniche collaudate di furto e l'adesione ad un protocollo operativo congegnato per individuare e poi derubare gli obiettivi selezionati: i componenti agiscono tra loro in piena sintonia, dimostrando coordinazione e perfetta sinergia che lasciano fondatamente ritenere la professionalità e la non occasionalità della condotta.
21 anni, con la richiesta di asilo scaduta, torna alla ribalta dei riflettori dopo pochi giorni. È sempre lui quello del morso micidiale, condannato ai domiciliari, arrestato lo scorso 5 giugno per evasione che ancora una volta controllato dai carabinieri è stato nuovamente trovato fuori dal proprio domicilio senza una giustificazione.
È sempre lui quello che si era reso protagonista di una minaccia nei confronti dell'autista di un autobus e aveva aggredito i carabinieri arrivati in soccorso. In quel caso era stato denunciato per resistenza a p.u. e interruzione di pubblico servizio.
Sembra che le violazioni siano il suo pane quotidiano, rispetto per le istituzioni zero.
Attendiamo esito della direttissima odierna, è stato nuovamente arrestato per evasione e speriamo che questa volta abbia un esito differente
Cittadino italiano classe 71 nato a Fidenza residente a Parma, la notte scorsa si era barricato all'interno della propria abitazione, dove era presente la moglie, minacciando di dare fuoco all'appartamento e a tutta la palazzina.
La moglie durante un alterco è riuscita a chiamare il 112. Seppure la linea fosse caduta appena dopo la chiamata, i carabinieri hanno comunque rintracciato la telefonata e sono riusciti a tenerli impegnati al telefono.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della stazione di Parma centro e del reparto operativo del comando provinciale di Parma unitamente al personale dei vigili del fuoco e del 118.
I Carabinieri della Stazione di Parma Centro hanno tratto in arresto un cittadino italiano Nurra Luca Mattia, classe 97 domiciliato in Parma, in relazione ad un traffico illecito di sostanza stupefacente.
In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno preso le mosse da un controllo degli assuntori di sostanza stupefacente gravitanti principalmente in centro nei pressi del Teatro Regio. Tramite le intercettazioni telefoniche, autorizzate dall'A.G., si è risaliti al telefono in uso al Nurra, nonostante non fosse a lui intestato, consentendo così di conoscere il suo esatto domicilio e di documentare i movimenti del predetto.
Il soggetto -già noto per i suoi numerosi precedenti in materia di spaccio- è stato fermato durante un controllo presso il Parco Ducale e trovato in possesso della somma di euro 190,00 in banconote di piccolo taglio. I Carabinieri della Stazione di Parma Centro hanno pertanto dato esecuzione al decreto di perquisizione domiciliare richiesto dai militari operati e disposto dalla Procura della Repubblica il Parma.
Nonostante il tentativo del cittadino sassarese di depistare i militari per sottrarsi alla perquisizione fornendo un indirizzo non corretto, i Carabinieri riuscivano ad individuare l'appartamento, all'interno del quale venivano rinvenuti, oltre alla somma di euro 3.000 in banconote di piccolo taglio (di cui l'indagato non era in grado di giustificare la provenienza non avendo un'occupazione fissa), alcuni barattoli di vetro contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un quantitativo pari a 90 grammi, anfetamina per un quantitativo pari a 4,5 grammi ed oppio per un quantitativo pari a 2 grammi, nonché materiale per il confezionamento e la suddivisione delle stesse in dosi.
Si è proceduto pertanto all'arresto del predetto ai sensi dell'art. 73 del DPR.309/90; il soggetto, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altra causa, dovrà scontare 1 anno 4 mesi di pena.
Si tratta dell'ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività di sequestro occasionale, ma che ha impegnato la Polizia giudiziaria nel tentativo di ricostruire in maniera più capillare e scientifica possibile l'attività di spaccio effettuata nel territorio di Parma.
I Carabinieri del Norm di Parma hanno dato invece esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma del 22.04.2019 di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del cittadino albanese Hasa Alket, classe 98, domiciliato a Parma, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per rapina e furto aggravati.
Il soggetto gravita nel territorio parmense dal 2014, ma solamente a partire dall'ottobre 2018, unitamente ad altri complici connazionali si rendeva responsabile di numerosi furti e rapine aggravati nei confronti di esercizi commerciali. In particolare nonostante si trovasse in regime di favore, in quanto aveva avuto il permesso di allontanarsi da casa per espletare l'attività lavorativa, in orari e giorni prestabiliti, poneva in essere delle condotte in violazione agli obblighi a lui impartiti, non riuscendo a giustificare la sua assenza da casa durante i controlli.
"L'accertata trasgressione costituisce una manifestazione dell'assoluta indifferenza dell'imputato, il quale anche interpellato successivamente non ha inteso fornire nessuna giustificazione" sottolinea il Giudice, condividendo in pieno l'impostazione della Procura di Parma.
I Carabinieri del della Stazione Sorbolo - Mezzani hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma del 23.04.2019 di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del cittadino della Costa D'avorio Guire Blas Dieng Louis Joseph, classe 97 (attualmente in regime di collocamento in comunità presso la Struttura Rems di Sorbolo – Mezzani) per i reati di rapina e furto aggravati.
Il soggetto gravita nel territorio parmense dal 2011; a partire dal 2013, allorquando era minorenne, si rendeva responsabile di atti di estorsione, bullismo e furto con strappo.
Successivamente, divenuto maggiorenne, veniva condannato per numerosi furti, rapine aggravati e reati contro pubblici ufficiali. Nonostante avesse già scontato un periodo in carcere presso la casa circondariale di Modena, il suo comportamento non ha dato sintomi di ravvedimento.
Egli dovrà scontare la pena, già in corso di espiazione di 1 anno e 2 mesi di reclusione in carcere oltre a pagare una multa pari a euro 400,00, come disposto della Procura di Parma.
I carabinieri della compagnia di Fidenza hanno fermato ieri intorno alle 16 circa in Fontanellato durante un normale controllo stradale un soggetto italiano classe 70 residente a Busseto.
Il soggetto censurato mentre era alla guida della propria autovettura trasportava un panetto di hashish del peso complessivo di 100 g.
Arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima.