Le terme in estate fanno bene e ci si rilassa. In più sono una valida alternativa alla classica giornata di mare. Ecco cinque buoni motivi per andare alle terme di Riccione in vacanza.
Riccione non è solo spiaggia e mare, è anche benessere e cure termali. Le sue terme hanno origini antichissime e la sua acqua sulfurea poteri addirittura curativi. I Romani le conoscevano già nel 62 a.C. e ne hanno beneficiato anche l’Imperatore Diocleziano e la Regina Cristina di Svezia.
Per molto tempo abbiamo creduto che andare alle terme in estate fosse da pazzi. Sai che caldo? Falso, le acque sono raffreddate in vasche senza per questo perdere le loro proprietà terapeutiche. Oppure che fosse un luogo noioso. Chi lo ha detto, tra bagni massaggi e aperitivi le cose sono ben diverse. Oppure, che si fa alle terme in estate? Idromassaggi, fanghi, trattamenti di bellezza, giochi, nuotate, percorsi curativi, sole e tanto-tanto relax.
5 buoni motivi per andare alle terme di Riccione in estate
Sono vicinissime al mare e immerse nel verde della pineta
Le acque hanno proprietà deossidanti, antisettiche e remineralizzanti
Ci sono cure inalatorie anche per i più piccoli
Hanno un centro benessere con trattamenti termali
Fanno bene al corpo e all’anima, cosa non da poco
Per chi vuole coniugare salute e divertimento c’è Perle d’Acqua di Riccione, un parco acquatico con vasche idromassaggio, piscina termale di 800mq con getti d’acqua, cromoterapia e l’idropercorso più lungo d’Europa, ben 140mt.
È un’isola del benessere con tanto di sabbia e area giochi per i piccoli. Le più ammirate restano però le 7 cascate arcobaleno, sette vasche termali di sette colori differenti. Ognuna con la sua emozione da vivere.
5 buoni motivi per andare alle Perle d’acqua di Riccione in estate
È un posto curato, colorato e giovanile
Ha il percorso rivitalizzante più lungo d’Europa
C’è una bellissima area giochi con sabbia, castelli e scivoli
La zona solarium ha ombrelloni e lettini per prendere il sole
È un’ottima alternativa alla tradizionale giornata al mare
L’Hotel Monica si trova in pieno centro storico a 500mt dalle Terme di Riccione. Fa parte del circuito Club Hotels Riccione Terme con speciali riduzioni e ingresso gratuito giornaliero al parco Perle d’Acqua Park per i propri ospiti. È circondato da aree verdi e zona pedonale. Ha servizio ristorante, camere per famiglie ed è ad 80mt dal Bagno Gianni 64 Riccione. Vicinissimo a viale Ceccarini e alla via dello shopping.
Hotel Monica Riccione
Viale Damiano Chiesa, 8
Riccione
Offerte per Riccione Terme e Perle d'acqua Park:
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L’estate è tempo di vacanze e i bambini preferiscono il mare. Mini guida per vacanze economiche family friendly a Milano Marittima, città a misura di famiglia. Ecco cosa vedere e dove portare i più piccoli.
Quando lo scuole chiudono i genitori si domandano: dove portiamo in vacanza i bambini questa estate? Il mare è la scelta più giusta. Tanto sole, giochi, castelli di sabbia e amichetti. Eppure a pesare sulla decisione finale non sono solo le offerte low cost online, molto ricercate, ma anche i servizi offerti dalle strutture e la distanza da casa propria.
Milano Marittima è la città balneare che meglio soddisfa le esigenze delle famiglie. È a misura di bambino. Le spiagge sono sabbiose e non ciottolose. La pineta è un’area verde pulita dove passeggiare o fare pic-nic. Ci sono aree pedonali, piste ciclabili ed eventi a cui possono partecipare le famiglie, comodamente. In più è vicina, cosa non da poco per viaggi coi piccoli a seguito.
Le 5 cose da vedere con i bambini a Milano Marittima
Per vacanze low cost online a Milano Marittima
Il Garni Garten è un meublé nei pressi del Parco dell’Anello a Milano Marittima, con spiaggia privata a soli 80 metri. Propone vacanze low cost e sconti per famiglie con bambini. Si trova alle spalle della pineta e a pochi passi dal bagno Rosen Beach attrezzato con giostrine, spogliatoi, deposito giochi e ristorazione. Un bed and breakfast con mini appartamenti e servizio ristorante presso l’hotel Rosen Garden***S, a soli 10 metri e all’interno dello stesso giardino. Ha piscina privata riscaldata, zona solarium e vasca idromassaggio. Area giochi, giardino di 500mq e parcheggio. Ha camere comunicanti, bagni finestrati, servizio baby sitter, biciclette, passeggini, frigobar e reception 24 ore su 24. Wi-fi free in tutta la struttura.
Garni Garten
X-XI Traversa - Viale 2 Giugno, 160
48015 Milano Marittima
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Ieri pomeriggio la cerimonia di riapertura con Rossi, Donini, Azzali, Stocchi, Bongiovanni. Rossi:"Grande soddisfazione per un lavoro importante per il territorio, portato a termine nei tempi prefissati." Il ponte è ora percorribile in entrambi i sensi di marcia, a 50 km orari, per mezzi fino a 44 tonnellate, dopo i 5 mesi di lavori, diretti dalla Provincia di Parma ed eseguiti dalla Primo Micheli - Consorzio Coimpa.
Parma, 6 giugno 2019 – Il Ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore da ieri pomeriggio è di nuovo aperto al traffico dopo la conclusione dei lavori. Il ponte è transitabile nei due sensi di marcia, per vetture e mezzi con peso fino a 44 tonnellate, alla velocità massima di 50 km orari, con divieto di sorpasso e distanza minima tra i veicoli di 50 m.
Alla cerimonia ufficiale di riapertura hanno preso parte il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, l'Assessore Trasporti e Infrastrutture della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini, il Vice Presidente della Provincia di Cremona Rosolino Azzali, il Sindaco di Colorno Cristian Stocchi, il Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, un rappresentante della Regione Lombardia.
"Esprimo grande soddisfazione per la conclusione di questi lavori, così importanti per il nostro territorio, portati a termine nei tempi prefissati dal raggruppamento di imprese Primo Micheli - Consorzio Coimpa – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi- Il progetto di intervento è stato predisposto in tempi record, poi purtroppo, come abbiamo più volte segnalato pubblicamente, prima di arrivare ai 5 mesi di cantiere sono occorsi 7 mesi di procedure preventive, tempi non comprimibili a norma del nuovo Codice degli Appalti. Chi parla di ritardi e omissioni, non sta parlando di noi. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato a questo grande lavoro di squadra, a partire dagli amministratori che mi hanno preceduto, il Presidente Fritelli e il Delegato Serpagli, che si sono adoperati per ottenere il finanziamento e l'allora Ministro Delrio che ha reperito i 6 milioni di euro e li ha stanziati velocemente con un apposito decreto. E poi il progettista ing. Scaroni, gli uffici della Provincia di Parma che hanno predisposto una gara a regola d'arte che ha superato il vaglio di tre sentenze del Tar e di una del Consiglio di Stato, la Provincia di Cremona. Infine le imprese tutte che hanno operato in un cantiere tecnicamente complesso, a grandi altezze sia in golena che sull'acqua, nel rispetto dei tempi ma con la massima attenzione alla sicurezza dei lavoratori e le maestranze che hanno lavorato a turni serrati, anche nei giorni festivi."
"La riapertura del ponte al transito dei veicoli è un risultato molto importante per questo territorio - ha affermato l'assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Raffaele Donini -. Come Regione ci siamo impegnati fin dal primo giorno per definire immediatamente interventi di mitigazione rispetto ai disagi a cui cittadini, automobilisti e autotrasportatori sono andati incontro a seguito della chiusura del ponte. Grazie alla collaborazione proficua con la Provincia di Parma, la Società per la mobilità e il trasporto pubblico (Smtp),l'Azienda dei trasporti pubblici di Parma e provincia (Tep) e Trenord in questi mesi abbiamo potenziato il servizio ferroviario Parma-Casalmaggiore e stanziato 400mila euro per il prolungamento e l'aggiunta di nuovi servizi su gomma realizzati da Tep"
Nella foto: Autorità alla riapertura del ponte, tra cui: il Presidente della Provincia di Parma Rossi e il Delegato Bertocchi, il Vice presidente della Provincia di Cremona Azzali, l'Assessore regionale Donini, i sindaci di Colorno, Casalmaggiore, Sorbolo.
(Foto e gallery di Francesca Bocchia)
Maltempo, maggio 2019, le foto delle frane dei giorni scorsi sulle Sp 54 (chiusa a Canossa), 64 e 98 (entrambe in comune di Carpineti). Segue gallery fotografica a cura della Amministrazione provinciale di Reggio Emilia.
Continua il viaggio di Valentina Carpin, alla scoperta dei luoghi e dei monumenti storici del territorio parmense.
Di Nicola Comparato 22 maggio 2019 -
La Pieve di San Biagio o Pieve di Talignano, è un luogo di culto situato nell' omonima località frazione del comune di Sala Baganza in provincia di Parma. La struttura dalle forme romaniche risale al 1200/1230 e deve il suo attuale aspetto a vari lavori di restauro eseguiti negli anni '30 e '40 del 1.900.
L'edificio, che si trova poco distante dal "Parco dei Boschi di Carrega", fa parte del gruppo delle storiche "Pievi Parmensi".
Il termine "Pieve", comparso formalmente nell'877 ad indicare le parrocchie rurali, deriva dal latino "plebs", che indica sia il popolo riunito in comunità, sia il luogo ove si riunisce.
Prerogativa della pieve è di impartire il battesimo, benedire le puerpere, somministrare l'olio santo, imporre le penitenze, ricevere le sepolture nel proprio cimitero e promuovere processioni e pellegrinaggi rogatori.
Oltre alle funzioni religiose, le pievi spesso si dotano di rifugi per pellegrini o viaggiatori mentre le cappelle, edifici sottoposti alla pieve, hanno esclusivamente la funzione di luoghi di preghiera (Fonte "Le antiche Pievi del Parmense" Comune di Parma - http://turismo.comune.parma.it/it/canali-tematici/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/chiese-pievi-battisteri/le-antiche-pievi-del-parmense).
(Foto di Valentina Carpin)
Di Nicola Comparato - Langhirano, 19 maggio 2019 - Oggi parliamo della "Chiesa di Santo Stefano Primo Martire", meglio conosciuta come "Chiesa di Tordenaso", situata appunto nell'omonima località, frazione del comune di Langhirano, e datata anno 1230.
Il piccolo luogo di culto fu chiuso nel 2008 a causa del sisma che colpì molti edifici del territorio parmense, ma venne riaperto nel 2018 dopo gli adeguati lavori di ristrutturazione, tornando a svolgere appieno le sue funzioni.
Oggi possiamo ammirarla in tutto il suo splendore grazie alle fotografie di Valentina Carpin.
Di Nicola Comparato Torrechiara 17 maggio 2019 - Percorrendo la Strada Massese, in provincia di Parma, è impossibile non notare il Castello di Torrechiara, situato nell'omonima località frazione del comune di Langhirano.
Secondo le informazioni più attendibili, la costruzione del castello è fatta risalire all' anno 1446/1460 per volere di Pier Maria Rossi. Degna di nota è, senza ombra di dubbio, la storia d'amore tra Pier Maria Rossi e Bianca Pellegrini.
La loro favola romantica viene narrata attraverso le opere presenti in ogni angolo del castello, prima fra tutte la "Camera d'oro".
Il fascino della fortezza medievale non lascia certo indifferenti i visitatori che restano letteralmente incantati dalla magia del luogo. Il Castello di Torrechiara ha anche ispirato numerosi artisti, registi e cantanti.
Tra i film girati in loco, merita di essere citato il grande capolavoro cinematografico "LadyHawke", diretto da "Richard Donner" e interpretato da "Rutger Hauer", "Michelle Pfeiffer" e "Matthew Broderick"
Valentina Carpin, da sempre appassionata di storia del territorio parmense, si è recata sul posto per farci rivivere la magia del Castello di Torrechiara con i suoi emozionanti scatti fotografici.
(Foto e Gallery di Valentina Carpin)
Le ricadute economiche e turistiche sul territorio regionale del Giro d'Italia: nelle città tappa, con la sola "Carovana Rosa" un indotto da oltre 1,5 milioni di euro e 16.400 presenze turistiche negli alberghi – Grande visibilità mediatica grazie alle azioni messe in campo in collaborazione con Rcs, dalla presentazione della Regione e delle sue eccellenze sul sito ufficiale del Giro (65 milioni di pagine web visualizzate) alle dirette quotidiane Rai (media giornaliera di oltre 2 milioni di spettatori) in cui verranno anche raccontati i territori che la corsa toccherà in Emilia Romagna, passando per la "brandizzazione" delle tappe – Sul sito www.emiliaromagnawelcome.com proposte soggiorno dedicate al Giro
Una grande festa dello sport, un appuntamento che coinvolge ogni anno milioni di appassionati e sportivi, ma anche uno straordinario strumento di promozione del territorio, in Italia e all'estero. Questo è da sempre il Giro d'Italia. E l'edizione 2019, che vede l'Emilia-Romagna grande protagonista, con cinque città tappa - Bologna, sede della partenza, e poi Riccione, Ravenna, Modena e Carpi, oltre alla Repubblica di San Marino – non fa certo eccezione.
A partire dall'indotto totale, sui territori emiliano-romagnoli interessati dalla competizione, stimato in 1.580.000 euro, con 16.400 presenze turistiche complessive, considerando la sola Carovana del Giro nelle cinque città tappa: circa 2mila persone tra atleti, giornalisti, fornitori, organizzatori che dall'11 al 22 maggio pernotteranno e rimarranno in Emilia-Romagna. Dati elaborati da Trademark Italia per l'Osservatorio turistico regionale di Unioncamere Emilia-Romagna.
Un impatto economico destinato a crescere significativamente se si considerano le ricadute sul piano turistico, grazie alla visibilità assicurata a livello internazionale dalla Corsa Rosa. A partire da una copertura televisiva in 198 Paesi nei cinque continenti per un'audience potenziale superiore agli 800 milioni di persone.
Il punto sulle ricadute economiche della Corsa Rosa è stato fatto oggi a Fico Eataly World a Bologna, sede del Quartiere Generale del Giro d'Italia 2019, da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport, Davide Cassani, presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna, e Massimo Gaudina, capo della rappresentanza italiana della Commissione europea a Milano.
Una grande vetrina per il territorio emiliano-romagnolo
Sessantacinque milioni di pagine web visualizzate sul portale del Giro, dove l'Emilia-Romagna, le sue bellezze e le sue eccellenze sono in primo piano in una sezione dedicata alle regioni della Corsa Rosa (http://www.giroditalia.it/it/regioni/ ); 48 milioni di visualizzazioni video sui social; 2.054 tra giornalisti e fotografi nazionali ed esteri, una social community da 2,8 milioni di utenti. Questi in estrema sintesi i numeri della copertura mediatica del Giro d'Italia 2018. Una gande competizione sportiva, ma anche allo stesso tempo un viaggio suggestivo attraverso il paesaggio, la storia, le eccellenze di un territorio. Che ha coinvolto oltre 10 milioni di spettatori dal vivo lungo il percorso, nelle partenze e negli arrivi.
Imponente in particolare la copertura televisiva del Giro 2018, che ha dunque interessato 198 Paesi collegati in tutto il mondo per un'audience potenziale di 818 milioni di persone. Sulla Rai - che produce e distribuisce le immagini del Giro d'Italia - la media giornaliera è stata di 2.020.000 utenti, nell'ultima ora di ogni tappa: dirette quotidiane che vedranno nelle parole dei telecronisti e degli inviati il racconto dei territori, dei borghi e delle città, delle località attraversate dalla corsa in Emilia-Romagna.
Una visibilità che quest'anno permetterà di accendere i riflettori sui tanti punti di forza dell'Emilia-Romagna: dalla Food Valley con i 44 prodotti Dop e Igp, record europeo; la Motor Valley e i suoi marchi famosi nel mondo, Ferrari, Lamborghini, Ducati, Maserati, in testa; la Wellness Valley e il circuito di stazioni termali. E ancora: la Riviera Romagnola, le città d'arte lungo la via Emilia, l'Appennino e la rete di parchi.
Un'opportunità unica per una regione che nel 2018 ha segnato il record di quasi 60 milioni di presenze e che è stata incoronata destinazione Best in Europe 2018 dalla Guida Lonely Planet. Tra i settori in crescita anche quello del cicloturismo: l'Emilia-Romagna è infatti seconda in Italia dopo il Trentino Alto Adige in questa speciale classifica, con 300mila arrivi all'anno di tourist bike, in prevalenza stranieri (85%).
Tante azioni per dare visibilità a tutto un territorio
Proprio per cogliere al meglio queste opportunità, la Regione ha messo in campo diverse azioni di promozione in occasione del Giro 2019 in collaborazione con Rcs. A partire dalle tante informazioni sul territorio emiliano-romagnolo - dalle testimonianze artistiche e architettoniche, ai prodotti tipici - presenti sulla Guida Tecnica del Giro, il cosiddetto "Garibaldi", che giornalisti e appassionati possono scaricare da giroditalia.it.
Anche lo speciale di Bell'Italia "Sulle Strade del Giro" distribuito in 100.000 copie, dedica un ampio approfondimento alle eccellenze dell'Emilia-Romagna. Mentre proposte di soggiorno legate all'evento sono sul sito www.emiliaromagnawelcome.com
Nei villaggi partenza (aperti a tutto il pubblico) della tappa di Bologna, così come in quelle di Riccione e Ravenna, uno stand di Apt Servizi distribuirà materiale promozionale sulle vacanze attive e il cicloturismo in Emilia-Romagna.
Ma non solo: il logo della Regione Emilia-Romagna - più il logo #inEmiliaRomagna - sarà presente lungo il percorso, nei punti di partenza e di arrivo, sul podio delle premiazioni, nonché negli spazi dedicati alle interviste.
Proseguono i lavori per la delicata operazione di smontaggio di quel che rimane del Ponte Polcevera. Dopo la scoperta di amianto, che non ha consentito l'abbattimento del pilone 8 con le cariche esplosive, il progetto di demolizione è proseguito secondo procedure "convenzionali" seppure anch'esse particolarmente complesse.
E' dei giorni scorsi l'operazione di taglio e messa a terra della Pila 5 del troncone ovest del Ponte Morandi, ripresa con l'ausilio di drone (vedi Video).
La Sardegna è una delle mete più richieste per una vacanza estiva. Per chi ha già prenotato il proprio soggiorno, qui di seguito potrà trovare tutte le informazioni necessarie per raggiungere quest'isola immersa nella bellezza del Mare Mediterraneo.
Trascorrere una vacanza estiva in Sardegna è una delle cose che tutti sognano di fare almeno una volta nella propria vita. Visto che si tratta di una isola, i metodi per raggiungerla sono via aerea o per mare. In entrambi i casi ci sono dei punti positivi e negativi nella scelta. In questa giuda, vi illustreremo quali sono e perché entrambi possono essere un'ottima scelta per chi vuole raggiungere quest'isola.
Raggiungere la Sardegna in traghetto
Il traghetto Sardegna è da sempre il mezzo di collegamento più utilizzato per chi vuole raggiungere questa isola italiana. Muoversi in Sardegna senza auto può essere un problema, per chi ama partire alla scoperta di una località senza avere molti vincoli.
Sono molte le compagnie che forniscono il collegamento dai principali porti italiani. In base alla propria città di partenza e di arrivo, le opzioni a propria disposizione sono diverse.
Per chi non ha ancora preso informazioni su quali città può raggiungere dal proprio porto di partenza, ecco le scelte che si possono fare per raggiungere la Sardegna in nave.
- Olbia si può raggiungere partendo da Civitavecchia, Livorno, Genova, Piombino e Napoli.
- Porto Torres può essere raggiunta con un collegamento diretto da Genova.
- Golfo Aranci ha collegamenti diretti con Civitavecchia, Fiumicino, Piombino e Livorno.
- La città di Cagliari si può raggiungere con un collegamento diretto da Civitavecchia, Napoli, Palermo e Trapani.
Come è facile vedere, sono molteplici le possibilità che permettono di raggiungere la Sardegna con una traversata in nave. I pregi di questo mezzo di viaggio sono molto, ma ha anche un lato negativo. Quello di muoversi lentamente e quindi impiegare molto tempo per raggiungere le coste della Sardegna.
Per contro parte, arrivare con la propria macchina in Sardegna è ottimo. Poiché permette al turista di muoversi in maniera più libera e di non dipendere dai mezzi di comunicazione pubblici presenti sull'isola.
Raggiungere la Sardegna in aereo
Il secondo metodo per raggiungere la Sardegna è utilizzare l'aereo. Gli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia sono collegati con l'Italia e tutte le maggiori città in Europa. Questa forma di collegamento è la più scelta dai turisti internazionali.
Infatti, raggiungere uno dei porti di partenza da fuori Italia potrebbe essere un viaggio lungo e costoso per chi vive in Inghilterra ad esempio. Proprio per questo, sono sempre di più i turisti stranieri che scelgono di raggiungere la Sardegna con un volo aereo.
Raggiungere le coste della Sardegna in aereo è molto veloce, ma "purtroppo" mette il turista davanti alla necessità di noleggiare una vettura. Se si vogliono visitare i vari borghi presenti in Sardegna, senza avere l'obbligo di muoversi con i mezzi pubblici, noleggiare una macchina è l'unica soluzione che si ha a disposizione.
Come è facile comprendere, in entrambi i casi i punti a favore e sfavore di una scelta possono rendere difficile scegliere quale soluzione adottare. Raggiungere la Sardegna in traghetto semplifica di molto i successivi giorni di vacanza. Quindi ci sentiamo di consigliare a ogni persona che ha prenotato una vacanza in Sardegna di acquistare il proprio biglietto per raggiungere la Sardegna con un traghetto.
Vi è incredulità per come il governo sta gestendo la delicata questione della Tav, la tanto dibattuta Torino-Lione. E' un'opera strategica per lo sviluppo del Paese con ricadute occupazionali molto importanti, e inoltre è in gioco la credibilità internazionale del nostro paese, con gli inevitabili costi economici che comporterebbe lo stop. Si metterebbe in dubbio la capacità di attrarre investimenti produttivi utili all'occupazione e allo sviluppo. Si tralascia l'importanza di trasferire il trasporto merci dalla 'gomma al ferro' e le opportunità per lo sviluppo delle attività di logistica del porto di Genova e degli interporti della pianura Padana, oltre al rischio di pagare all'Unione Europea penali pesanti.
Mentre ci si prepara a richiedere fortemente la sua realizzazione, circolano voci sulla possibile bocciatura dell'opera da parte del Ministero delle Infrastrutture. Ci sono migliaia di lavoratori che aspettano l'inizio del cantiere per poter riprendere il lavoro, fermare quest'opera sarebbe un danno non solo per i lavoratori ma significherebbe isolare il nostro territorio e danneggiarne l'economia.
La Tav è un'infrastruttura che serve al territorio e al Paese e riguarda soprattutto il futuro delle nuove generazioni.
Rino Basili
Segretario Intesa San Martino
Verona-Londra Gatwick: atterraggio di emergenza per problema tecnico. Il "Mayday" era stata dichiarata per un problema tecnico sul velivolo British Airways, atterrato comunque regolarmente. Incolumi tutti i passeggeri
Paura a bordo di un volo partito da Verona alle ore 11:08. Un aereo della British Airways è stato costretto a un atterraggio di emergenza domenica 17 marzo all'aeroporto Londra Gatwick. L'Airbus è atterrato alle 12.24 a Londra ed è stato circondato dai mezzi dei vigili del fuoco sull'asfalto, costringendo la chiusura della pista. Il comandante del volo BA 2597, ha richiesto un'emergenza a mezz'aria dopo l'ingresso nello spazio aereo britannico. Incolumi, paura a parte, i passeggeri. Sull'incidente è stata aperta un'indagine da parte dell'autorità dei trasporti.
E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che troppi sono gli incidenti anche a causa delle omessa revisione degli aeromobili.
(17 marzo 2019)
La Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d'accesso da e per Castelnovo Monti – è da oggi finalmente una realtà. E in tantissimi, oggi pomeriggio, hanno festeggiato la sua inaugurazione da parte del presidente Giorgio Zanni, del sottosegretario Giammaria Manghi e del sindaco Enrico Bini in rappresentanza dei tre enti – Provincia, Regione e Comune – che hanno voluto pervicacemente portare a termine un'opera da 9 milioni che, dopo la conclusione del primo lotto a inizio 2015, ha dovuto superare gli scogli dei provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco.
"E' la prima volta in cui con la fascia azzurra inauguro un'opera così importante, per me è un piacere e un onore e ringrazio tutti per l'affetto che state dimostrando, che non è scontato, perché oggi festeggiamo la conclusione di un cantiere atteso da tempo, ritardato non a causa della volontà politica delle amministrazioni locali, ma dal contesto nazionale – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni - A me oggi tocca il compito di calciare un rigore con il portiere che si è già lanciato da una parte, e di questo ringrazio chi mi ha preceduto: Sonia Masini, che avviò l'opera, e Giammaria Manghi, che con la sua azione istituzionale dirompente consentì di rifinanziare un'opera strategica che era stata bloccata dai vincoli della spending review".
Da parte sua l'ex presidente Manghi, oggi sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato proprio l'impegno del governo regionale per Ponterosso, ma più in generale per il territorio reggiano, "un impegno che è proseguito nel tempo fino ai giorni nostri, con i 2,4 milioni di euro di fondi regionali stanziati nel 2018 e un altro milione già in questo primo scorcio del 2019". "Questa Variante dimostra che con una volontà coesa si può, nonostante tutto, arrivare fino in fondo ad un'opera utile alla collettività", ha aggiunto Manghi. Anche il sindaco Enrico Bini ha infine ringraziato il suo predecessore Marconi, i privati che hanno contribuito all'ultimo accordo e i tanti castelnovesi "che in tutti questi anni si sono impegnati per portare a termine questo percorso complicato e consegnarci oggi quest'opera, fortemente voluta da tutta la comunità".
Dopo la benedizione e il tradizionale taglio del nastro tricolore - con tanti cittadini che, oltre agli amministratori, hanno voluto portarsene a casa un pezzetto per ricordo – la cerimonia, allietata dalla Banda musicale di Felina, si è conclusa con un brindisi allo Sport Wellness Village Onda della Pietra.
I costi
Il costo complessivo del progetto integrato (I e II lotto) è di poco più di 9 milioni di euro, compresi gli interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.
Il primo lotto della Variante – da Croce al Centro sportivo - è stato completato a inizio 2015 per un importo di 5,4 milioni così suddivisi: 3,1 mln della Regione Emilia-Romagna nell'ambito del Documento Unico di Programmazione (Dup); 1,8 mln della Provincia di Reggio Emilia; 0,5 mln del Comune di Castelnovo Monti attraverso l'alienazione della ex sede Agac.
L'appalto del secondo lotto della Variante - per un importo di 3 milioni 650.000 euro – è stato finanziato dalla Provincia con 2 milioni 630.000 euro (1,3 dei quali provenienti dalla vendita dei magazzini ex-Car in via Lombroso), per 1 milione dalla Regione Emilia-Romagna e per i restanti 20.000 euro attraverso una specifica convenzione tra il Comune e un pool di aziende e associazioni di categoria (Emilbanca, Banca Popolare Emilia-Romagna, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Lapam, Confcooperative, Confederazione italiana agricoltori, Confesercenti, Credito emiliano, Far Srl di Ramiseto e Legacoop Emilia Ovest).
La scheda tecnica
La Variante di Ponterosso, lunga complessivamente 1.250 metri, corre prevalentemente a mezza costa con inizio, salendo da Reggio Emilia, dalla rotatoria sulla Statale 63 in località Croce: dopo un tratto di 750 metri (il primo lotto concluso nel 2015) si raccorda con il Centro sportivo e la zona Peep con uno svincolo a rotatoria per poi innestarsi nuovamente con una rotatoria sulla Statale 63 (via Micheli) dopo un tratto di ulteriori 500 metri (il secondo lotto inaugurato oggi), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l'adeguamento di via Fratelli Cervi.
Si tratta di una strada di categoria C1 con larghezza complessiva di 10,50 metri costituita da due corsie di 3,75 metri. Il progetto integrato coniuga l'obiettivo di effettuare la realizzazione dell'infrastruttura viaria con l'individuazione di soluzioni progettuali volte a incrementare la stabilità dei versanti.
Il progetto esecutivo elaborato da Binini Partners sulla base del progetto definitivo della Provincia prevede due rotatorie, entrambe a tre bracci: in località Croce e nei pressi del Centro sportivo, con diametro esterno rispettivamente di 34 metri e 37 metri..
Il ponte sul rio Salati, a unica campata di 31,40 metri di luce, ha un impalcato costituito da travi prefabbricate e completato superiormente in opera con soletta in cemento armato. Il progetto integrato realizzato dalla Provincia ha previsto anche opere di sostegno con paratie tirantate per mettere in sicurezza tutto il versante e garantire lunga vita all'opera, con la posa di circa 1,5 chilometri di strutture berlinesi (980 metri a monte, 445 a valle). Sull'intera Variante è stato posto in opera un conglomerato bituminoso modificato tipo Splittmastix. Sono state inoltre realizzati barriere fonoassorbenti, barriere di sicurezza stradale e impianti di illuminazione. Per l'allontanamento e gestione dell'acqua superficiale e profonda, a protezione del rilevato stradale e per la stabilità dei terreni attraversati, sono stati impiegati dreni sub-orizzontali, trincee drenanti in calcestruzzo alveolare e geocompositi drenanti, anche in abbinamento fra loro, mettendo in campo soluzioni altamente tecnologiche e innovative.
L'intervento è stato coordinato dal Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia. Progettazione e direzione lavori: Binini partners srldi Reggio Emilia. Imprese esecutrici: I lotto mandataria Società italiana pietrisco spa di Parma, mandanti: Iembo Michele srl di Noceto, Ve.i.co.pal srl di Parma , C.a.m.a.r. soc. coop. di Reggio. II lotto: Iembo Michele srl di Noceto.
Albareto, Bedonia, Borgotaro, Compiano e Valmozzola i Comuni interessati dagli interventi. Eseguiti drenaggi, sistemazioni idrogeologiche e pavimentazioni di strade
Appennino Parmense (PR) – Se in pianura l'inverno si attesta su livelli di precipitazioni bassi per quantità e intensità, nei comprensori della montagna la pioggia e la neve cadute nelle scorse settimane hanno fatto registrare diversi casi di criticità idrogeologiche. E le maestranze del Consorzio della Bonifica Parmense si sono prontamente attivate per attuare i necessari interventi di manutenzione contro le criticità geomorfologiche causate dal dissesto.
Diverse le strade di bonifica della montagna interessate dai lavori degli uomini dell'ente: la strada San Quirico – Case Beccarini, nel Comune di Albareto; la strada Molino di Romezzano – Spora, nel Comune di Bedonia; le strade Caffaraccia e Ostia – Tiedoli – Lavacchielli, nel Comune di Borgo Val di Taro: in tutte è stato effettuato il ripristino della pavimentazione in conglomerato bitumoso.
Rifacimento del manto stradale anche nel Comune di Compiano, sulla strada Ponte Ingegna – Strela. Sempre nel comprensorio di Compiano gli uomini della Bonifica Parmense hanno portato a termine l'intervento di sistemazione idrogeologica a protezione della viabilità comunale di Caboara, in località Arola, realizzando una scogliera in massi di controripa e alcune opere drenanti, oltre al ripristino della massicciata stradale e la pavimentazione della carreggiata.
Infine un importante intervento sulla strada di bonifica Pieve – Vetice – Costa d'Asino, nel Comune di Valmozzola: qui, oltre alla realizzazione di drenaggi, sono stati ricostruiti il corpo e la massicciata stradale e ripristinata la pavimentazione.
Un cassone di un camion ha preso fuoco nel primo pomeriggio di ieri obbligando la chiusura della tangenziale nord di Parma tra gli svincoli di via Venezia e Via Mantova. Il fuoco, che ha preso origine dal cassone del camion, ha impegnato le squadre dei Vigili del Fuoco per molte ore, tant'è che alle 18,30 il cassone era ancora fumante e una lunghissima coda di automezzi era bloccata per tutta la tratta precedente.
Il camionista, accortosi di quanto stava succedendo nel cassone, ha prontamente fermato il mezzo e staccato la motrice dal rimorchio limitando così le conseguenze dell'incidente.
I Vigili del Fuoco hanno lavorato fino a tarda notte per domare l'incendio dell'autoarticolato trasportante materiale cartaceo per macero.
Antitrust, multe milionarie per Ryanair e Wizz Air. Nel mirino dell'autorità italiana le nuove regole delle due compagnie sul bagaglio a mano. Il bagaglio a mano costituisce un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo
Multe per Ryanair e Wizzair dall'Antitrust rispettivamente, di 3 milioni e 1 milione di euro, dopo avere accertato che le modifiche apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano grande, il trolley, costituiscono «una pratica commerciale scorretta in quanto ingannano il consumatore sull'effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il bagaglio a mano grande». Come emerso dalle istruttorie svolte, le due imprese consentono ai passeggeri di trasportare una sola borsa piccola, da posizionare sotto il sedile, e non il trolley, - con una significativa riduzione dello spazio a disposizione (rispettivamente -65% e -52%) - ed utilizzano per il nuovo servizio a pagamento proprio lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande, le cappelliere. Dall'istruttoria è emerso che corrisponde alle abitudini di consumo della quasi totalità dei passeggeri viaggiare con un bagaglio a mano grande al seguito.
Inoltre, afferma l'antitrust, «il bagaglio a mano costituisce un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo. Infatti, anche sulla base della normativa europea in tema di trasporto aereo, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base presentato sin dal primo contatto e, quindi, non possono essere separati da questo con la richiesta di somme ulteriori».
Pertanto, con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande (a seconda delle diverse modalità di acquisto in fase di prenotazione, al check in ovvero al gate), «le due imprese - afferma l'Antitrust - hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente, scorporando dalla tariffa un servizio essenziale, prevedibile e inevitabile per la quasi totalità dei passeggeri».
Da ciò l'inganno per i consumatori, in quanto il prezzo da pagare alla fine del processo di prenotazione sarà quasi sempre superiore alla tariffa che viene presentata all'inizio del processo, quando avviene l'aggancio, nonché l'alterazione del processo di comparazione con i prezzi degli altri vettori che invece includono il bagaglio a mano. Le compagnie dovranno comunicare all'Autorità entro 60 giorni le misure adottate in ottemperanza a quanto deciso.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", poco più che un solletico per due aziende come Ryanair e Wizzair che hanno un fatturato di miliardi di euro. Per far valere pienamente i diritti dei consumatori e ottenere una funzione deterrente le sanzioni dell'Antitrust devono essere ben più pesanti e portate anche sotto il profilo della verifica di eventuali reati in capo alle stesse società. Infatti i numerosi provvedimenti adottati dimostrano come le pratiche scorrette siano sempre più numerose e non accennino a cessare. Ad ogni modo, noi dello "Sportello dei Diritti", continueremo a difendere i consumatori e le aziende che subiscono analoghe prassi e che sinora non sono state in grado di trovare adeguata protezione nelle aule giudiziarie.
(21 febbraio 2019)
Di Redazione Felino 20 febbraio 2019 - Una nuova segnalazioni dei nostri lettori è giunta in redazione dalla Val Baganza, più precisamente da San Michele Gatti, una frazione del comune di Felino in provincia di Parma.
I residenti lamentano la presenza di un dosso artificiale, uno dei tanti dissuasori di velocità che hanno invaso ogni frazione d'Italia, ubicato nel centro abitato, in Via Calestano all'altezza del civico 77 dinanzi alla pizzeria, e ritenuto da molti oltre che inutile anche pericoloso.
La strada in questione è un tratto ad elevato passaggio di mezzi, anche pesanti, che sfrecciano a elevata velocità.
Dopo molte insistenze dei residenti, i cittadini erano riusciti a sensibilizzare l'amministrazione comunale che a sua volta si era fatta parte diligente verso la Provincia per la creazione di sistemi di limitazione della velocità.
La provincia di Parma, titolare della gestione della strada, aveva quindi optato per l'installazione di un solo dosso, collocato, secondo il parere dei cittadini, in una posizione quantomeno inutile. Gli automobilisti, infatti, continuano a non rispettare i limiti di velocità (50 km/h nel centro urbano e 30 km/h in prossimità del dosso) sopraggiungendo sul dosso a gran velocità con il rischio concreto che il dissuasore diventi un trampolino di lancio e le vetture sbandino con conseguenze che si possono solo immaginare.
Altrettanto vale per i mezzi pesanti che saltando sul dosso generano rumori molesti che diventano insopportabili nelle ore notturne..
Il problema originale non si è risolto e paradossalmente se ne sono generati altri, sia in materia di sicurezza stradale, sia di inquinamento acustico soprattutto notturno.
La situazione, a detta dei segnalatori, è diventata insostenibile. Per i cittadini è un problema anche uscire di casa per fare una semplice passeggiata.
Il suggerimento che i residenti propongono sarebbe di aggiungere un nuovo dosso in prossimità del Convento delle Suore per indurre una prima limitazione di velocità e un secondo a metà del paese per costringere a proseguire con maggiore cautela.
In attesa di una soluzione in tempi brevi da parte di chi di dovere, invitiamo i nostri lettori a proseguire nelle segnalazioni scrivendo alla redazione della Gazzetta dell'Emilia all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (N.C.)
Genova - Sono state posizionate e sono entrate in attività le centraline di controllo dell'aria per la zona Ovest di Ponte Morandi.
Le centraline si trovano in punti precisi individuati a nord e sud del cantiere e lavorano per il costante monitoraggio della qualità dell'aria, con un'attenzione specifica su parametri particolarmente importanti per la salute dei cittadini.
Nel concreto si tratta di rilevare l'eventuale presenza di polveri sottili, PM10 e controllare il livello del rumore derivante dal cantiere. A nord è stata posizionata anche la stazione meteo.
Le stazioni di controllo sono già attive e monitorano su base settimanale. I primi dati verranno restituiti e resi noti a metà della prossima settimana sul sito del Commissario per la Ricostruzione (www.commissario.ricostruzione.genova.it ).
Per quanto riguarda il lato Est del cantiere del Ponte sul Polcevera (dove ancora non sono in corso demolizioni, ma solo opere propedeutiche) sono intanto stati definiti i punti di monitoraggio. L' Ati – Associazione temporanea di Imprese che si occupa della demolizione di Ponte Morandi – nella prossima settimana installerà anche da questo lato le stazioni di monitoraggio che potranno dare il via alla raccolta dei dati.
La bretella Campogalliano - Sassuolo, una infrastruttura indispensabile per l'agroindustria emiliano romagnola. Parmigiano, Lambrusco , Pera e industria hanno bisogno della bretella.
Piccinini (Confcooperative Modena): «Parmigiano, Lambrusco e pera hanno bisogno della bretella Campogalliano-Sassuolo»
«Come la Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo è un'arteria di cui il nostro territorio ha bisogno per restare competitivo sui mercati internazionali».
Lo dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini commentando l'analisi costi-benefici che il governo sta conducendo sul collegamento autostradale tra l'A22 e il distretto ceramico. «Anche la cooperazione trarrebbe vantaggi dal prolungamento dell'Autobrennero. Basti pensare – spiega Piccinini – a tre eccellenze agroalimentari cooperative come il Parmigiano Reggiano, il Lambrusco e la pera, che dipendono sempre più dall'export. Per non parlare delle ricadute sull'intera economia non solo locale di un'opera che prevede investimenti per 500 milioni di euro e centinaia di posti di lavoro. Non possiamo guardare all'Europa – conclude il presidente di Confcooperative Modena – e avere ancora strade che risalgono ai tempi dei duchi estensi».
Al coro dei preoccupati si unisce anche la deputata emiliana Benedetta Fiorini vicecommissario di Forza Italia in Emilia Romagna. "Lo stop alla 'Bretella' Campogalliano-Sassuolo, deciso dal Governo per impulso del M5S, sarebbe una sciagura per i distretti industriali dell'Emilia. Purtroppo il M5S è totalmente disinteressato all'Emilia e dimostra di non conoscere assolutamente il tessuto produttivo del nostro territorio. E ciò è assurdo perché il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e ai Trasporti, il grillino Michele Dell'Orco, che ha perso nel collegio uninominale di Sassuolo alle elezioni del 4 marzo, è proprio del modenese. Sembra davvero che l'obiettivo dei grillini sia di far fallire le imprese, far perdere posti di lavoro in modo da assicurarsi il voto di questi sfortunati disoccupati con la promessa del reddito di cittadinanza".
"I nostri distretti industriali – continua Fiorini – e specialmente quei settori di eccellenza come l'industria ceramica, e non solo, che esportano il Made in Italy in tutto il mondo, avrebbero bisogno di infrastrutture, invece il M5S le blocca. La Commissione Ue ha previsto che l'Italia crescerà di un misero 0,2 per cento quest'anno, ovvero siamo l'economia più debole di tutta l'Europa, avremmo quindi bisogno di aiutare le nostre imprese a poter competere ad armi pari con quelle degli altri Paesi, invece il Governo tenta di affossarle con la tassazione, la burocrazia e adesso anche fermando opere necessarie come la 'Bretella' Campogalliano-Sassuolo".
Il Commissario Ricostruzione Ponte Polcevera comunica che, nel cantiere lato est per la demolizione e ricostruzione di Ponte Morandi, nell'area occupata dalla massicciata ferroviaria, si sta intervenendo con una serie di attività preventive a salvaguardia della salute e dell'ambiente che vengono eseguite per bloccare l'emissione di qualsiasi sostanza che vi possa essere eventualmente contenuta.
Genova 27 gennaio 2019 - Nel cantiere lato est per la demolizione e ricostruzione di Ponte Morandi, nell'area occupata dalla massicciata ferroviaria, si sta intervenendo con una serie di attività preventive a salvaguardia della salute e dell'ambiente che vengono eseguite per bloccare l'emissione di qualsiasi sostanza che vi possa essere eventualmente contenuta.
Le aree in questione vengono cosparse di sostanze colorate – incapsulanti a base vinilica, assolutamente innocui – che hanno il solo scopo di preparare il fondo dell'area di cantiere e proteggere il substrato di proprietà RFI, Rete Ferroviaria Italiana.
Come da comunicazione preventivamente inviata alla Asl, l' area colorata con la sostanza blu è conseguenza di un lavoro già eseguito da RFI al di fuori dell'area presa in consegna dall'ATI (Associazione temporanea di imprese che oggi gestisce i cantieri per la demolizione del Morandi).
ATI, con le stesse modalità previste dal Protocollo e comunicate all'Asl, sta utilizzando sull'area di propria competenza l' incapsulante colorato di rosso.
Le sostanze sono colorate solo per consentire l'immediata individuazione delle parti trattate da quelle non trattate.
Al di sopra dello strato colorato sarà steso, inoltre, un telo in tessuto-non tessuto ed uno strato di tout venant (un sottofondo di pietrisco) per consentire il transito in sicurezza dei mezzi operativi che si muoveranno in questa area.
La Struttura Commissariale – in condivisione con RFI, proprietaria delle aree – specifica che tutte le lavorazioni che sono in corso sono basate su protocolli impostati e condivisi con la Asl di competenza.
Dal coordinamento di Fidenza di Fratelli d'Italia riceviamo e pubblichiamo le considerazioni in merito al protrarsi della sospensione dei lavori al Ponte di Parola e la peoccupazione per la pericolosità del tratto stradale.
Segue comunicato:
"Partono a novembre 2018 i lavori per la messa in sicurezza del cavalcavia di Parola", questo era l'avviso dell'amministrazione comunale di Fidenza ... I lavori secondo le previsioni dovevano avere una durata di 60 giorni (30 per ogni lato della carreggiata).
Fin da subito venne contestata la scelta del periodo; infatti, iniziare un'opera del genere proprio a ridosso delle festività natalizie avrebbe creato, quasi certamente, il caos assoluto. Così è stato!
In quel periodo, oltre ad incidenti sull'arteria interessata gli stessi si sono estesi anche sui percorsi alternativi "consigliati" proprio dall'amministrazione.
Si aggiunga che le attività commerciali presenti sulla tratta hanno subito i noti contraccolpi che si creano sempre in questi casi, tanto da indurre i negozianti ad avviare una raccolta firme.
Il 6 dicembre scorso, il comune, rilevando la grave situazione creatasi, ormai sotto gli occhi di tutti ed ampiamente divulgata dai media, comunicava la sospensione dei lavori. Un gesto che poteva essere interpretato come un doveroso atto di rinsavimento, volto a far fronte e risolvere la complessa situazione in essere (anche in vista delle festività natalizie). I lavori avrebbero dovuto riprendere dopo il 7 di gennaio ... ma, ad oggi, è ancora tutto fermo.
Le ragioni di questa protratta pausa non sono note e nemmeno sono stati forniti dei chiarimenti. Sarà che l'impresa assegnataria dell'appalto versi in difficoltà? Oppure, il problema è riconducibile a qualche sub-appalto problematico? O ancora, è una semplice questione di errata pianificazione del calendario lavori? Di sicuro questo fermo crea grandi perplessità a fronte del fatto che, già in passato, altre società incaricate dall'amministrazione comunale hanno avuto sorti rovinose.
Sicuramente, si tratta di una malaugurata casualità, ma certamente molto preoccupante. In linea di principio, lo si deve ribadire con forza: i Comuni o gli enti che assegnano incarichi (anche attraverso i bandi) dovrebbero adottate controlli rafforzati per captare i segnali di sofferenza delle imprese assegnatarie; considerando che si tratta di segnali che non nascono mai improvvisamente ma sono sempre ampiamente prevedibili attraverso la corretta lettura di puntuali indicatori/verifiche e considerando, inoltre, che è ampiamente provato che l'istituto dell'avvalimento ha maglie troppo grandi, tanto da essere vanificato.
Il rischio (o forse, la certezza) è che anche questa opera possa rimanere incompiuta non per poche settimane o mesi, bensì per tanto e troppo tempo...
Non resta che chiedere all'amministrazione comunale la ripresa immediata delle attività del cantiere e ove non fosse possibile (da capirne il motivo) l'urgente messa in sicurezza di questo importante tratto del cavalcavia, sotto il quale passa non solo la ferrovia ma anche la rete in fibra e Snam.
Ricordiamo, che negli anni si sono visti su questo ponte incidenti di notevole impatto che ne hanno pure compromesso la struttura e che ora, proprio la presenza di una "pezza sommaria ed improvvisata" (chissà per quanto tempo rimarrà tale), realizzata con blocchi di cemento armato, non solo non garantisce nessuna sicurezza ma certamente contribuirà a creare dei danni, se non addirittura altre vittime sulla strada.
Domenico Muollo
Coordinatore Comunale Fidenza
Nel tratto che unisce Pilastro a Langhirano, molte sono state le segnalazioni di pericolo e in effetti diversi gli incidenti, anche mortali,che sono accaduti sulla "massese. Come è stato il caso del giovane Filippo Ricotti travolto e ucciso due anni fa sotto gli occhi della sorellina mentre andava a scuola, oppure casi meno gravi, ma solo per un fortuito caso, come il capovolgimento di un'automobile lo scorso 19 gennaio in località Corcagnano.
Insomma, vuoi per l'alta velocità, vuoi per la scarsa illuminazione, chi percorre la strada e chi è alle fermate dell'autobus, è in costante rischio di vita.
L'ultima segnalazione di un "Cittadino preoccupato" è giunta proprio ieri alla nostra redazione e perciò la esponiamo a titolo di esempio e soprattutto di sollecito verso le istituzioni:
"Gentile direttore, i rischi nella vita sono tanti e anche se sembra esagerato, io rischio la vita ogni giorno percorrendo la Strada Massese per recarmi al lavoro a Langhirano in provincia di Parma. Forse lei o qualche altro lettore, leggendo le mie parole potreste darmi del pazzo, ma le assicuro che non è così. Non si contano più gli incidenti e i sorpassi azzardati e le situazioni di pericolo che vengono a crearsi ogni giorno per colpa di automobilisti che se ne fregano delle regole e delle persone che transitano in quel tratto di strada. Senza contare i giovani che aspettano il bus in costante tensione e pericolo. Oltretutto l'illuminazione é praticamente inesistente. Cosa bisogna fare per far capire a chi è alla guida, che la Massese non è una pista automobilistica?! Forse per le istituzioni sono ancora troppo poche le tragedie per poter intervenire? Una sola non basta!? Non ho parole. Ora mi godo il fine settimana, sapendo che fino a lunedì non dovrò più percorrere quella strada. Ma poi l'incubo ricomincerà. La Massese è pericolosa. La Massese fa paura.
Un cittadino preoccupato"
Siamo ormai alle battute finali e presto si procederà alla delicata fase di demolizione. Nelle immagini e nel video le riprese delle operazioni che si sono svolte nella giornata di ieri nel cantiere allestito per la demolizione di Ponte Morandi, troncone Ovest. Il cronoprogramma dei prossimi giorni.
"E' necessario in questa fase procedere, dicharano dal Commissario alla Ricostruzione, al collaudo della pila 8: è stato montato quindi, a questo scopo, un contrappeso di 400 tonnellate sotto la parte a sbalzo della pila 8. Insieme al cosìddetto cravattamento della pila (una sorta di "fasciatura") il contrapeso servirà per la sua messa in sicurezza.
Nella giornata di sabato, secondo quanto previsto, il contrappeso sarà messo in trazione tramite i due strand jack montati a bordo pila.
Tra domenica e lunedì si procederà alle prove di carico tra la pila 5 e la pila 8 con i carrelli radiocomandati, gli stessi già utilizzati nelle scorse settimane.
Una volta superata la prova di carico, si potrà procedere con la scarifica anche in questo tratto, l'ultimo che deve essere alleggerito.
L'impalcato del troncone Ovest di Ponte Morandi potrà poi essere gradualmente portato a terra, una volta liberato anche da tutte le parti metalliche che saranno tagliate e fatte scendere nei prossimi due-tre giorni.
Il cantiere prosegue anche a levante. È iniziato infatti il trasporto delle strutture di sostegno delle pile in prossimità delle stesse nella zona di via Fillak."
Nel frattempo sono iniziati i pagamenti all'interno della ZONA ROSSA.
Genova – Sono stati effettuati nel pomeriggio di oggi i primi 130 mandati di pagamento per l'acquisto degli immobili della zona rossa, dopo l'arrivo effettivo dei 115 milioni di euro versati da Autostrade Spa nella contabilità speciale del Commissario.
Gli uffici si sono immediatamente attivati per procedere con i primi pagamenti per un importo di circa 25 milioni di euro.
Il lavoro degli uffici proseguirà a ritmo serrato da lunedì – primo giorno utile per la contabilità – per garantire ai cittadini e alle aziende coinvolte che il saldo avvenga nei tempi più rapidi possibili.
Contestualmente, la Struttura Commissariale informa che per chi dovesse procedere con la consegna di chiavi o documenti relativi agli immobili, gli uffici al terzo piano del Matitone (via di Francia, 3) sono a disposizione dal lunedì al giovedì con orario 9 – 13 e 14.30 – 17.30 e il venerdì dalle 9 alle 11.
E' possibile anche prendere un appuntamento, concordando l'orario con la Segreteria (tel. 010 557 71 07).
(a seguire Gallery immagini e video)
Tra San Secondo e Sissa – Trecasali. Da lunedì 28 GENNAIO fino a fine lavori. Sarà regolato da un semaforo. Il provvedimento è necessario per consentire l'esecuzione di lavori di somma urgenza.
Parma, 25 gennaio 2019 – La Provincia di Parma _ Servizio Viabilità comunica che verrà istituito il senso unico alternato regolato da semaforo sul Ponte Faraboli che sovrappassa il fiume Taro lungo la strada provinciale n. 10 "di Cremona", in Comune di San Secondo, al confine con Sissa - Trecasali.
La misura si è resa necessaria per consentire l'esecuzione di lavori di somma urgenza consistenti nella sistemazione dei giunti di dilatazione sul manufatto stradale, per il ripristino delle condizioni di sicurezza della viabilità.
La tipologia di cantierizzazione scelta ha evitato la chiusura totale del ponte.
Il senso unico alternato decorre da lunedì 28 GENNAIO 2019, fino a fino lavori e sarà segnalato come da norme del Codice della Strada.
Malta, scontro tra due aerei all'aeroporto di Malta tra Ryanair e Turkish Airlines. L'aeromobile Ryanair era proveniente da Bari. Un incidente che ha coinvolto un velivolo Ryanair in arrivo e un velivolo della Turkish Airlines in partenza ha avuto luogo giovedì 17 gennaio alle 21 all'aeroporto di Malta.
Tragedia sfiorata all'aeroporto internazionale di Malta, dove due aerei si sono scontrati in pista. I due velivoli sono entrati in collisione mentre il Boeing 737 della Ryanair, che era atterrato da Bari, stava rullando verso Apron 9 via Taxiway Charlie, e il Turkish Airlines Boeing 737, diretto a Istanbul, era in attesa su Taxiway Delta.
L'impatto tra la punta dell'ala del velivolo Ryanair e lo stabilizzatore di coda del velivolo della Turkish Airlines ha provocato lievi danni. I team di emergenza sono stati inviati nell'area dell'incidente, e hanno segnalato l'assenza di feriti. L'aeroporto internazionale di Malta sta ora supportando le autorità competenti nelle loro indagini su ciò che ha condotto a questo incidente. L'aeroporto internazionale di Malta si scusa per gli eventuali disagi causati ai passeggeri a bordo dell'aeromobile, tuttavia, le circostanze erano al di fuori del controllo dell'aeroporto. E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che solo pochi metri di distanza hanno impedito che questo potesse diventare il peggior incidente aereo della storia. Centinaia di persone erano a rischio di rimanere gravemente ferite, o di essere uccise.
Lecce, 18 gennaio 2019
Procedono senza sosta le azioni preliminari alla demolizione dei due tronconi dell'ex Ponte Morandi di Genova. In queste ore sono in corso le prove di carico sul troncone ovest del Ponte (lato Ponente) con l'ausilio di appositi carrelli radiocomandati.
(Video e foto da Commissario per la Ricostruzione)
Per programmati lavori di realizzazione del raccordo autostradale A15/A22, esterno ad Aspi, nelle due notti consecutive a partire dalla sera del 14 gennaio
Roma, 12 gennaio 2019 - Autostrade per l'Italia comunica che sulla A1 Milano-Napoli, per consentire programmati lavori esterni dovuti alla realizzazione del raccordo autostradale A15 Autocamionale della Cisa/A22 Modena-Brennero, previsti in orario notturno, a ridotta circolazione di veicoli, saranno di conseguenza adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:
-per due notti consecutive con orario 21:00-01:00, dalle ore 21:00 di lunedì 14 alle ore 01:00 di mercoledì 16 gennaio, sarà chiuso l'allacciamento con la A15 Parma-La Spezia, per chi proviene da Bologna ed è diretto verso La Spezia.
In alternativa, dopo l'uscita obbligatoria alla stazione di Parma, al km 110+400, si dovrà percorrere la SP343 e la SS9 Via Emilia con rientro, sulla A15 Parma-La Spezia, alla stazione autostradale di Parma ovest;
-per due notti consecutive con orario 21:00-06:00, dalle ore 21:00 di lunedì 14 alle ore 06:00 di mercoledì 16 gennaio, sarà chiusa l'entrata della stazione di Parma, sia verso Milano sia in direzione di Bologna.
In alternativa si consiglia di entrare alle seguenti stazioni:
-verso Bologna, Terre di Canossa Campegine, sulla stessa A1 Milano-Napoli o Parma ovest, sulla A15 Parma-La Spezia;
-verso Milano, Parma ovest, sulla A15 Parma-La Spezia.
Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24; sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD (canali 100 e 500 di Sky), su Sky TG24, disponibile al canale 50 del digitale terrestre e su La7 e La7d. Sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero 840.04.21.21, attivo 24 ore su 24.
Nella giornata di ieri, personale della Sezione Polizia Stradale di Modena – Distaccamento di Mirandola ha proceduto al controllo di un autobus impiegato per il servizio di gita scolastica per un istituto di istruzione di Carpi.
Tali controlli rientrano nella normale attività di istituto della Polizia Stradale, impegnata giornalmente in molteplici servizi atti a garantire la sicurezza della circolazione stradale; in particolare, per quanto attiene alle gite scolastiche, un accordo risalente oramai ad alcuni anni fa tra il Servizio della Polizia Stradale ed il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) dispone la segnalazione da parte dell'istituto di istruzione alla Sezione Polizia Stradale della provincia interessata di tutte le gite o visite di istruzione da effettuarsi con mezzi di trasporto su strada al fine di consentire una opportuna attività di controllo sulle condizioni del veicolo e del conducente.
In dettaglio, il controllo si incentra, per quanto riguarda il veicolo, sugli obblighi di omologazione, immatricolazione, manutenzione e revisione del mezzo, verifica dei pneumatici, dei cristalli, delle dotazioni di sicurezza (cinture di sicurezza funzionanti, estintori, martelletti di emergenza, ecc.), mentre, per quanto attiene al conducente, sulle abilitazioni alla conduzione dei veicoli ed eventuali abilitazioni professionali, sul rispetto, mediante esame dei dati memorizzati sul cronotachigrafo, delle velocità e dei tempi di guida e di riposo.
Un ulteriore controllo viene effettuato anche su eventuali stati di alterazione del conducente mediante test alcolimetrico con etilometro omologato; si ricorda che il limite per la ordinaria conduzione dei veicoli è di gr. 0,5 per litro ma, per i conducenti professionali (mezzi pesanti, autobus, taxi) o per i neopatentati il limite è uguale a zero, non essendo consentita in alcun caso la guida successiva all'assunzione, ancorché modica, di bevande alcoliche.
L'esame alcolimetrico effettuato nella giornata di ieri all'autista dell'autobus ha evidenziato la positività al test con esiti pari a gr. 0,30 grammi per litro, risultato che, per quanto rientrante nei limiti ordinari per la conduzione di veicoli, è assolutamente incompatibile con la guida di mezzi di trasporto pubblico.
Per tale motivo nei confronti del conducente è stata effettuata la segnalazione per la violazione dell'art. 186 bis del codice della strada.
La società proprietaria dell'autobus ha provveduto ad inviare immediatamente un altro autista per consentire di effettuare la programmata visita di istruzione, riducendo al minimo i disagi per la scolaresca.
Viaggiare sicuri. Egitto: bomba nei pressi delle piramidi di Giza, colpito un bus turistico. Due turisti hanno perso la vita, numerosi i feriti
In Egitto questo pomeriggio un pullman turistico è stato coinvolto in un'esplosione a Giza, nei pressi delle Piramidi. Due cittadini vietnamiti hanno perso la vita. Stando alle prime informazioni, sarebbe stata una bomba posizionata sul ciglio della strada a causare l'esplosione.
Secondo i media locali ci sarebbero anche numerosi feriti. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" raccomanda ai nostri connazionali già presenti sul territorio egiziano di evitare in tutto il paese "manifestazioni e assembramenti di qualsiasi tipo e di seguire le istruzioni delle autorità e dalle guide turistiche locali. Il rischio di attentati, scontri violenti e sequestri è elevato.
(28 dicembre 2018)
"Grave incidente" durante un volo da Kinshasa a Bruxelles. Si spengono all'improvviso i motori. Un aereo della Brussels Airlines, che ha volato l'11 dicembre da Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo a Zaventem, ha subito successive rotture dei suoi due motori, prima di arrivare finalmente sani e salvi. Vari media fiamminghi fanno eco questo martedì, dopo che il sito olandese specializzato Luchtvaartnieuws ha trasmesso l'informazione lunedì.
Sono stati attimi terrificanti quelli vissuti dai passeggeri a bordo dell'Airbus della Brussels Airlines che ha rischiato la tragedia durante il volo verso Zaventem. L'incidente è stato descritto come " grave" da parte dell'Ufficio delle indagini e analisi (BEA) per la sicurezza dell'aviazione civile, l'autorità francese che trasmette sul suo sito web l'annuncio di indagini condotte dall'Air Accident Investigation Unit (AAIU), la cellula belga d'inchiesta indipendente degli incidenti aerei che dipende dal FPS Mobilità e trasporti.
L'aereo è un Airbus A330 del volo SN358, di quel giorno. Secondo le informazioni del BEA, circa 1 ora e 50 (ora del Belgio) mentre l'aereo era in volo, il motore 1 (quello a sinistra, secondo Luchtvaartnieuws) si fermò inaspettatamente. L'equipaggio ha inviato un segnale di soccorso e considerato un atterraggio preventivo a Djerba, in Tunisia, ma il motore è stato riavviato e il viaggio è continuato. Mentre l'aereo si avvicina all'aeroporto di Bruxelles, intorno alle 5:37 del mattino, questa volta il secondo motore si è fermato più volte, ma si è poi acceso automaticamente.
Il volo è poi proseguito normalmente e l'atterraggio è avvenuto in sicurezza fino a Zaventem, con entrambi i motori operativi in quel momento dove, tuttavia, la compagnia aerea è stata posta sotto indagine alla ricerca delle motivazioni che hanno portato al guasto. Poiché i due motori non hanno subito un guasto simultaneo, la sicurezza dei passeggeri non è stata messa a rischio, ma è comunque piuttosto insolito che entrambi i motori abbiano problemi sullo stesso volo. Da allora, l'aereo è stato tenuto a terra e dovrebbe essere oggetto di un volo di prova mercoledì, secondo il sito web olandese.
E' evidente, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" che ci sono troppi incidenti sfiorati.
(25 dicembre 2018)
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05-11-2024 Comunicati Ambiente Emilia
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24-06-2024 Salute e Benessere
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