CNA Modena

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Ai candidati a sindaco del territorio: le proposte delle imprese per il rilancio dell’economia modenese  -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

 

“La priorità è ridare slancio e nuova competitività al territorio modenese, oggi in affanno. Dal canto nostro come imprenditori ce la stiamo mettendo tutta. Ma occorre anche il fondamentale sostegno della politica”. È questo il messaggio che le Associazioni modenesi aderenti a Rete Imprese ItaliaConfesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA, e Lapam-Confartigianato - rivolgono ai candidati a sindaco in occasione delle Elezioni Amministrative 2014. Un messaggio focalizzato sì sui problemi e le criticità vissute da tutti i settori produttivi del territorio, capoluogo in testa, ma che vuol essere un contributo costruttivo, in termini di valutazioni e proposte ai futuri amministratori. 

 

“Valutazioni e proposte quelle delle imprese – esordisce Massimo Silingardi, Presidente di Confesercenti e attuale portavoce di Rete Imprese Italia per Modena - che, non possono prescindere dallo scenario economico nazionale le cui pesanti ripercussioni, continuano a manifestarsi e ad aggravarsi anche nella nostra provincia, in tutti i settori, con la disoccupazione, intorno all’8% e la domanda interna ferma.. Senza contare inoltre, il combinarsi degli effetti negativi di sisma e alluvione: che determinano ancora oggi e per chissà quanto tempo, strascichi pesanti sulla vita di imprese e famiglie rendendo il futuro oltremodo incerto. Sono molte le imprese che hanno compiuto sforzi enormi, malgrado le difficoltà pur di andare avanti. Nonostante le difficoltà finanziarie e di accesso al credito, dovendo fare i conti con procedure complicate, la burocrazia…ma la ripresa stenta a decollare Se la recessione risulta ‘tecnicamente’ finita, restano enormi problemi in ambito locale: il ripristino del PIL perduto richiederà anni così come la ricostruzione dell'indotto produttivo e occupazionale. In alcuni settori del commercio tradizionale la perdita di attività e quindi di occupati saranno da considerarsi definitive. Situazione che nel complesso lascia intravedere il rischio di ripercussioni anche, sulla tenuta sociale del territorio. per questo c’è la necessità di agire, di ridisegnare il welfare locale, intervenire su burocrazia, semplificazione e riduzione della tassazione locale. Ma occorre anzitutto Incentivare e sostenere le imprese e riportare il confronto sul ruolo economico e sociale svolto dalla MPMI (Micro, Piccola e Media Impresa) modenese”.

 

“E' risaputo che imposizione fiscale e burocrazia sono per le MPMI ormai a livelli insostenibili – spiega Umberto Venturi, Presidente di CNA Modenaper questo  le scelte, da parte delle Amministrazioni locali vanno riviste. In primo luogo riteniamo che occorra con determinazione progettare e programmare, forme di esternalizzazione, di sussidiarietà, di integrazione con partner privati nelle modalità di erogazione dei servizi pubblici. Come dimostrano esperienze condotte in alcuni territori, si possono realizzare importanti economie e processi di modernizzazione. La semplificazione amministrativa inoltre deve diventare una priorità per la Pubblica Amministrazione. Così come è necessario ripensare alla funzionalità degli sportelli unici, che non hanno ancora dato i risultati sperati. Da considerare anche le opportunità che potrebbero derivare dalla fusione tra i comuni a partire da minori spese e maggiori risorse per comunità locali e imprese”. Ma è sull'imposizione fiscale che si concentra Venturi: “Gli immobili di proprietà delle imprese ove si svolge attività lavorativa debbano essere esclusi dall'IMU o da altre imposizioni patrimoniali, perché già sottoposti a tassazione sul reddito d'impresa. Discorso analogo per la TASI, che graverà sia sul possessore che sull'utilizzatore dell'immobile. Il suo effetto combinato con l'IMU darà luogo all'ennesimo incremento della tassazione. Chiediamo ai Comuni la non applicazione della TASI sui beni strumentali d'impresa come ha fatto il Comune di Modena. Quanto alla 

 

TARI riteniamo non più rimandabile un confronto con le Amministrazioni. C'è l'esigenza di rivedere i meccanismi che determinano la tariffa per alcune categorie ingiustamente gravate. Siamo quindi disponibili ad affiancare i comuni in un percorso di risistemazione e riordino dell'intera materia con proposte, ed assunzioni di responsabilità”.

 

“La MPMI commerciale, ha risentito pesantemente della crisi: calo degli occupati, mancanza di liquidità, difficoltà di accesso al credito, forte flessione delle vendite, con la recessione che sta influenzando profondamente i consumi. Non è più possibile pensare al commercio in una ottica di ulteriore espansione – spiega Giorgio Vecchi vice presidente provinciale di Ascom-Confcommercio Fam - occorre imboccare la strada della qualificazione dell’esistente. Guardando allo sviluppo e alla valorizzazione dei centri storici non si potrà più prescindere dall’efficacia dell'integrazione tra funzioni commerciali e intrattenimento; dall’importanza di azioni volte alla riqualificazione urbana; dalla necessità di forme di gestione unitaria pubblico/privata degli interventi di valorizzazione. Sarà poi indispensabile focalizzare l’attenzione sugli aspetti di natura promozionale, distinguendo promozione commerciale da quella tout-court del centro. C'è poi il tema dell'accessibilità ai centri storici, per le imprese come pure per i consumatori: il trasporto pubblico è da migliorare, ma occorrono anche parcheggi auto in numero adeguato. Occorre, poi destinare risorse finalizzate al sostengo del commercio nelle zone periferiche per migliorarne l’offerta e prevenire forme di degrado urbano”. Altro aspetto su cui interviene Vecchi, il turismo, “Un settore, che potrebbe avere buoni margini di crescita economica per il territorio. Sarà opportuno ripensare città e territorio in chiave turistica, sviluppando piani di promozione e comunicazione adeguati. Questo comporterà anche la messa in campo di politiche di marketing, tese a delineare in modo chiaro e riconoscibile l’identità del prodotto modenese. Occorre poi investire in percorsi formativi e sostenere la crescita competitiva delle imprese.. Ma prima di tutto sarà fondamentale l'impegno da parte dei Comuni ad abolire la tassa di soggiorno”. 

 

Il manifatturiero è il tema su cui focalizza l’attenzione Erio Luigi Munari, Presidente provinciale di Lapam-Confartigianato: “La crisi dei mercati globali ha messo in ginocchio l’industria manifatturiera locale. Terremoto e alluvione hanno poi ulteriormente aggravato la situazione. Un territorio come quello Modenese non può però stare alla finestra e guardare cosa succede sperando che le cose migliorino. Il patrimonio di conoscenza, la specializzazione, i distretti, le reti, l’export, la formazione, la ricerca, sono elementi ancora fortemente, territoriali. Ed è qui, sul territorio, insieme alle imprese manifatturiere che si riesce a creare quel terreno fertile su cui si basa la competitività modenese. I sindaci non possono ignorare l’importanza di questi fattori. La situazione attuale non ci concede più ritardi o rinvii. Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza del manifatturiero quale fattore di crescita, sviluppo, ricchezza”. Elementi questi cruciali  anche in tema di sicurezza e legalità, “Da affrontare in una visione integrata: dal presidio del territorio, al recupero delle aree urbane degradate, all'affermazione delle condizioni di vivibilità. Rispetto al presidio del territorio e all'attività di investigazione e contrasto alla criminalità riteniamo debba essere lo Stato a garantire la sicurezza dei cittadini. Necessario quindi un rafforzamento degli organici di polizia e magistratura soprattutto nel contrasto della criminalità organizzata. Occorre inoltre procedere all'adeguamento agli standard regionali degli organici delle polizie municipali in tutti i comuni, proseguendo al contempo sulla strada della formazione di corpi intercomunali nei territori. Quanto all'abusivismo riteniamo che le Amministrazioni debbono porsi a difesa della legalità e della trasparenza, attivando attraverso la Polizia Municipale tutti i controlli necessari per legittimare il regolare esercizio delle attività, segnalando alla Guardia di finanza i casi in cui si produce illegittimamente reddito.

 

“Come abbiamo già saputo fare in passato, occorre unire le forze per ridare competitività al nostro territorio – conclude Silingardi – e in questo il ruolo della politica è fondamentale. Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per la collettività modenese sia nel processo di rinnovamento degli organi elettivi, che nella programmazione delle scelte politiche future. Chi andrà a rappresentare i cittadini e le imprese, dovrà assumersi la responsabilità di dare il proprio contributo affinché si ripristinino le condizioni per ricostruire quel benessere basato su rispetto delle regole, attenzione al sociale e grande capacità imprenditoriale che hanno contribuito alla crescita del nostro territorio. La buona politica, e non le sterili contrapposizioni, risulta indispensabile per qualsiasi progetto di crescita sano, stabile e rispettoso delle persona. Rete Imprese Italia vuole continuare ad essere interlocutore attivo e propositivo con le Istituzioni comunali e con chi sarà chiamato a rappresentarle, portando all'attenzione del dibattito pubblico tutto il valore della propria rappresentanza e delle proprie idee.

 

(fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

 

“Possibili ricadute importanti in chiave turistica e non solo. Ma pensare anche ad una presenza permanente del Palatipico in centro storico” -

 

Modena, 9 aprile 2014 -

 

“Una proposta accattivante ed al tempo stesso dal potenziale grande impatto. Non solo in proiezione EXPO 2015, ma anche in relazione alla valorizzazione di Piazza Roma e di riflesso dell'intero centro storico. Senza trascurare le ricadute che potrebbe avere in termini di promozione turistica della città e del territorio modenese”. E’ questa la posizione di Rete Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcomemrcio Fam, Lapam-Confartigianato e Cna – nei confronti della proposta avanzata dal presidente della Camera di Commercio di Maurizio Torreggiani.

Le Associazioni ritengono che la proposta rappresenti uno stimolo fondamentale per definire una strategia di sviluppo per il centro. Finalizzata a tenere assieme le sue diverse funzioni, a promuoverle e a favorire un’immagine differente: di città proiettata nel futuro, moderna e dai tratti europei.

 

“Lo  stesso dibattito su piazza Roma e su come valorizzarla subisce in questo modo un’accelerazione: il Palatipico, coniugato, come sosteniamo da tempo, ad un pieno recupero del Palazzo Ducale ad una vocazione più turistica - che preveda aggiunge Rete Modena oltre agli interventi necessari al restauro delle sue parti interne più pregiate, anche la possibilità di aprire il tratto di collegamento tra la piazza e corso Vittorio Emanuele - rappresentano nel loro insieme la ‘proposta forte’ in grado di controbilanciare la perdita di posti auto che "oggettivamente" ha indebolito l’accessibilità al centro”.

 

“Positiva dunque l’intuizione del Palatipico nel cuore storico di Modena. Qualora poi questa scelta diventasse effettiva e quindi concreta, riteniamo che il Palatipico dovrebbe strategicamente trovare posto anche dopo l’Expo in centro. Scegliendo dunque per la sua collocazione un altro contesto nel centro cittadino, data la presenza di contenitori pregiati e sufficientemente capienti per ospitare una struttura del genere”. 

 

“Si tratta di temi importanti – conclude Rete Imprese – che ci auguriamo possano trovare spazio nella fase elettorale perché il conseguente dibattito chiarisca ai modenesi quale città e in particolare quali strategie di rilancio del centro storico hanno in mente i tanti candidati a Sindaco”.

 

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia)

 

 

Giovedì 10 aprile (ore 20.30) se ne parla presso la sede provinciale CNA -

 

Modena, 8 aprile 2014 -

Il passaggio d’impresa è un processo complicato, soprattutto nelle piccole imprese e in particolare in quelle familiari: i motivi di conflitto possono essere numerosi e ostacolare il processo, al punto da metterne in pericolo la sopravvivenza.

Confrontarsi sulle esperienze altrui, esaminare le difficoltà dei colleghi può essere un modo positivo per affrontare e superare gli ostacoli al passaggio generazionale che si sta affrontando. Per questo motivo CNA Giovani Imprenditori e Industria Italia CNA hanno deciso di organizzare un momento di confronto aperto al pubblico.

L’appuntamento è fissato per giovedì 10 aprile, a partire dalle 20.30, presso la sala Arcelli della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena).

L’obiettivo della serata è dare vita a un dibattito sincero e stimolante grazie alla presenza di imprenditori protagonisti di passaggi generazionali, coi quali sarà possibile esaminare in modo propositivo i diversi aspetti legati alla trasmissione di impresa.

Saranno presenti Roberta Pirronello dell’impresa alimentare “Il Mallo” di Maranello, Loris Ballotta per Zaba Impianti di Spilamberto, Fermo Ferrari per Milkyway di Spilamberto, Valdis Borghi per Modelleria Arcadia di Modena, e Giorgio Carretti per Bellwood di Carpi, a confronto in un dibattito moderato dal giornalista Ermes Ferrari

La serata si terminerà con una degustazione offerta da Il Mallo e dal Forno di Levizzano.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA Modena)

 

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