Eima 2020: in due giorni prenotato più di un terzo dell’intero spazio
By meccagri at Settembre 26, 2019 - È partita in modo entusiasmante la corsa per Eima International, la grande rassegna della meccanica agricola che si terrà a Bologna dall’11 al 15 novembre 2020. Aperte ufficialmente le iscrizioni sulla piattaforma on-line, alle 11 di mattina di lunedì 23 settembre, l’esposizione italiana organizzata da FederUnacoma ha registrato in poco più di due giorni 620 adesioni formalizzate delle quali 120 estere, con una richiesta di spazi espositivi pari a circa 60 mila metri quadrati.
La rassegna bolognese mantiene intatto il suo appeal, malgrado lo “sgambetto” francese.
Un segnale potente dell’interesse che questa rassegna suscita presso le industrie del settore, preoccupate di garantirsi uno spazio all’interno di un evento che registra in questi anni un numero di richieste superiore alla capienza dell’intero quartiere fieristico.
Nell’ultima edizione (novembre 2018) le industrie partecipanti sono state 1.950, per una superficie espositiva netta di 150 mila metri quadri (350 mila lordi), una quota che potrebbe essere raggiunta rapidamente, se in soli due giorni risulta prenotato già più di un terzo dell’intero spazio.
«La cortina fumogena alzata dal Sima, la rassegna parigina che ha cercato di entrare in concorrenza con l’Eima con un cambio di date e un progetto di rilancio molto vago e visionario – commentano i vertici di FederUnacoma – non ha confuso le industrie di settore, che realizzano innovazioni tecnologiche concrete e operano su mercati reali».
«FederUnacoma ed Eima sono oggi più che mai forti – aggiungono i responsabili della rassegna – e motivate ad offrire ai propri espositori un’esposizione altamente professionale, e importanti opportunità di business». «Partiamo da dati tecnici reali e certificati, in primo luogo i 318 mila visitatori dell’ultima edizione – concludono – per realizzare una prossima edizione davvero straordinaria».
Fonte: FederUnacoma
Alessandro Malavolti (FederUnacoma): "Mi interessa Bologna, non Parigi".
di Virgilio Parma 5 luglio 2019 - All'assemblea annuale di FederUnacoma (27 giugno 2019) , non poteva mancare l'argomento dei attualità ovvero la "Querelle EIMA - SIMA" .
Riconfermato all'unanimità alla presidenza anche per il prossimo biennio, Alessandro Malavolti ha invitato a pensare alla prossima edizione bolognese di EIMA, forte dei dati che la vedono primeggiare a livello continentale, in termini di qualità, confrontandosi con la sola Hannover.
Dall'alto di questa classifica, come riporta il sito Meccagri.it "È evidente, dunque, che la partita Bologna non la gioca con Parigi, ma semmai con Hannover. Riscontri molto incoraggianti sono venuti però anche su questo fronte, dove la rassegna italiana risulta sostanzialmente affiancata a quella tedesca su quasi tutti i parametri qualitativi."
E' giunta l'ora di concentrarsi su Bologna.
"Quanto alla posizione di FederUnacoma - prosegue l'articolo "Meccagri", nella querelle Parigi/Bologna è tutto chiaro: la Federazione non discute il merito, ma il metodo perché, come ha fatto notare Malavolti, Sima ha scelto la strada della non concertazione, svilendo così anche il ruolo del Comitato europeo dei costruttori di macchine agricole nel quale sono rappresentate tutte le associazioni nazionali di settore (vedi link).
In ogni caso, annunciando la partenza dei lavori per l'edizione di Eima International 2020, il presidente dei costruttori di macchine agricole di FederUnacoma ha chiuso la questione: «A questo punto dobbiamo guardare avanti e lavorare confrontandoci con Hannover, concentrandoci sulle novità tecniche, sugli spazi espositivi. Nell'ambito delle fiere b2b, Eima in Italia è seconda solo al Salone del Mobile: non mi interessa Parigi, mi interessa Bologna»".
A fare di Eima una manifestazione che piace, come ampiamente esposto in occasione dell'assemblea, c'è anche la percentuale di operatori fedeli pari al 94,3 per cento, una quota straordinariamente alta nel panorama fieristico, e all'interno di questo segmento ben l'86,2 per cento è costituito da "apostoli", vale a dire da operatori desiderosi di farsi promotori della manifestazione.
Si è tenuta il 5 giugno ad Alpen, in Germania, l'Assemblea del Cema, il Comitato europeo dei costruttori di macchine agricole nel quale sono rappresentate tutte le associazioni nazionali di settore.
By meccagri at Giugno 6, 2019 -- Tema chiave, fra quelli all'ordine del giorno, l'esposto presentato dall'organizzazione dei costruttori italiani FederUnacoma contro l'omologa associazione francese Axema, in riferimento agli eventi fieristici di Eima (Bologna) e Sima (Parigi) rispettivamente promossi della due organizzazioni.
AL PRESIDENTE DEL CEMA LA SENTENZA FINALE
Conclusa l'assemblea, la questione è ora affidata all'iniziativa del presidente del Cema, Antony Van Der Ley, che la Federazione dei costruttori italiani auspica vorrà censurare il comportamento di Axema sia per gli aspetti di metodo (il modo repentino e unilaterale con il quale la decisione è stata presa) sia per quelli di merito (il disagio e il danno economico procurato alle industrie espositrici).

La vicenda prende origine dalla decisione degli organizzatori francesi di cambiare radicalmente il proprio calendario spostando il Sima dalla tradizionale collocazione, nel febbraio degli anni dispari, all'autunno degli anni pari, e fissando la prossima edizione nel novembre 2020 in sovrapposizione con l'Eima.
NESSUN BENESTARE DA PARTE DI FEDERUNACOMA, CHE HA CONDOTTO INVECE UN DURO ATTACCO

(Alessandro Malavolti)
L'istanza presentata da FederUnacoma presso il Comitato europeo evidenzia le difficoltà organizzative derivanti da questa decisione e il danno per le industrie espositrici, costrette a raddoppiare gli investimenti per essere presenti alle due rassegne, oppure a scegliere una sola delle due rinunciando ad importanti opportunità di business.
FederUnacoma ritiene inoltre che, essendo le due fiere direttamente promosse dalle organizzazioni dei costruttori, la questione del calendario avrebbe dovuto essere, per gli aspetti relativi alla correttezza e alla concorrenza leale, discussa in ambito Cema, e che la condotta degli organizzatori francesi – i quali hanno proceduto in modo unilaterale senza informare le altre associazioni nella sede appropriata – vada contro i principi di collaborazione e di trasparenza che sono vincolanti per le associazioni che aderiscono al comitato.
INSOSTENIBILI LE ARGOMENTAZIONI DEI FRANCESI

In risposta all'istanza FederUnacoma (datata 19 aprile), l'Axema ha presentato una propria memoria (14 maggio) nella quale difende la propria scelta sostenendo che l'ipotesi di un cambio di data, prospettata a dicembre 2018 e gennaio 2019 agli organizzatori di Eima e della fiera tedesca Agritechnica, «non aveva incontrato alcuna opposizione».
Si tratta – ha ribattuto FederUnacoma nel corso dell'Assemblea – di affermazioni prive di ogni fondamento. «Abbiamo contestato questo spostamento in ogni sede, abbiamo aperto il contenzioso formale presso il Cema – ha spiegato il presidente Alessandro Malavolti (nella foto sopra) – e alle prime avvisaglie di un cambio di calendario, molto prima che i saloni francesi rendessero ufficiale la propria decisione, abbiamo persino convocato una conferenza stampa a Parigi all'interno del Sima, nella quale abbiamo avvisato gli organizzatori che qualsiasi ipotesi di sovrapposizione con l'Eima sarebbe stata sleale verso quest'ultima e dannosa per le aziende espositrici e per gli operatori».
A giudizio di FederUnacoma le argomentazioni francesi appaiono insostenibili in riferimento anche ad esternazioni fatte fuori dal contesto Cema.
IL POSIZIONAMENTO DEL SIMA NON È QUELLO CHE SI VUOLE FAR CREDERE

In una recente intervista rilasciata al giornale "Terre-net", ad esempio, la direttrice del Sima Isabelle Alfano (nella foto sotto) ha sostenuto che la decisione francese si giustifica con «la necessità di un'alternanza tra i due più grandi saloni europei, nelle due più potenti agricolture d'Europa, la Germania e la Francia».

Un'affermazione anch'essa infondata – rilevano in FederUnacoma – giacché è noto che l'Eima ha superato di gran lunga il Salone francese in termini di visitatori, di espositori e di contenuti tecnici, e che le due grandi fiere di riferimento sono oggi, senza alcun dubbio, l'Agritechnica di Hannover e l'Eima di Bologna.
Il divario tra la manifestazione di Bologna e quella parigina – precisano gli organizzatori italiani – appare ancora più evidente se si consultano le statistiche ufficiali UFI, l'organismo internazionale che classifica gli eventi fieristici sulla base dei dati certificati e non delle semplici dichiarazioni fornite dagli organizzatori.
(Isabelle Alfano)
LE STATISTICHE UFFICIALI CONFERMANO LA NETTA SUPERIORITÀ DELL'EIMA

Secondo le statistiche ufficiali UFI, nelle ultime edizioni il Sima non sarebbe mai andato oltre i 140 mila visitatori, avendone invece dichiarati nei propri comunicati stampa e nelle proprie pubblicazioni oltre 230 mila. Se si considera che nell'ultima edizione (novembre 2018) l'Eima ha superato i 317 mila visitatori ufficialmente certificati, la superiorità rispetto al salone francese risulta schiacciante.
Anche per quanto riguarda il numero delle aziende espositrici lo scarto tra le due manifestazioni è vistoso: nelle ultime edizioni le statistiche UFI riportano una cifra non superiore alle 900 per il salone francese (a fronte dei circa 1.800 dichiarati dagli organizzatori), un numero che è pari alla metà degli espositori presenti ad Eima.
Fonte: FederUnacoma
vedi anche:
Cema come Ponzio Pilato nello scontro tra Sima ed Eima
La sovrapposizione del Sima all'Eima: «un atto ostile e dannoso», a detta di FederUnacoma
Sima: dietro-front dei francesi che fissano la prossima edizione dall'8 al 12 novembre 2020
Caratterizzata da un buon clima d'affari e da un aumento dei visitatori internazionali, l'edizione 2019 del salone SIMA – mondiale dei fornitori dell'agricoltura e dell'allevamento – chiude i battenti con un bilancio positivo! 230.000 operatori provenienti da tutto il mondo (presenze stabili rispetto al 2017) si sono dati appuntamento a Paris Nord Villepinte per scoprire le ultime innovazioni, confrontarsi sulle sfide del mondo agricolo e trovare risposte concrete e adeguate per le loro attività quotidiane.
Didier Guillaume, Ministro Francese dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, è intervenuto all'inaugurazione del salone domenica 24 febbraio 2019 e ha approfittato della sua visita per ribadire il sostegno alla filiera e sottolineare l'importanza di nuove soluzioni dedicate allo sviluppo dell'agro-ecologia.
Un clima d'affari dinamico
Il mondo agricolo si è ritrovato a SIMA con, ancora una volta, numerosi progetti da concretizzare. «Siamo molto soddisfatti della presenza importante di visitatori all'ultima edizione di SIMA. La nostra presenza ci ha permesso di tessere nuovi contatti di qualità con costruttori e alcune start-up presenti nei Villaggi. Tutto ciò ci consente di dare vita a sinergie e di costruire legami forti per il futuro.», precisa Oscar Lauby, Direttore Sviluppo di HKTC Technologies. «Abbiamo avuto un buon afflusso sullo stand grazie alla Medaglia d'Argento che abbiamo vinto ai SIMA Innovation Awards 2019. Diverse delegazioni straniere sono passate sul nostro stand e abbiamo potuto presentare la nostra novità agli investitori.», aggiunge Stéphanie Deboude, Presidentessa di Sodijantes Industrie. Infine, Michel Weber, Direttore marketing e comunicazione di New Holland France, conclude «Abbiamo registrato un buon dinamismo sul nostro stand, soprattutto i primi 3 giorni, caratterizzato da uno spirito positivo. Era da tanto tempo che non riuscivamo a finalizzare appuntamenti d'affari direttamente in fiera. Questa tendenza aveva registrato una ripresa due anni fa e si è confermata quest'anno. Abbiamo già da ora finalizzato alcuni buoni affari con la firma di diversi ordinativi.»
Un salone decisamente internazionale
Grazie alla progressione del numero di espositori internazionali (+ 12,5 % e 42 paesi rappresentati), ad una buona presenza di visitatori internazionali (25 %, in provenienza da 140 paesi) e alla presenza di 400 delegazioni internazionali, il salone SIMA conferma ancora una volta il suo posizionamento internazionale.
Una realtà rafforzata dalla visita di Jean-Baptiste Lemoyne, Segretario di Stato Francese presso il Ministro d'Europa e degli Affari Esteri.
Un dato condiviso da numerosi espositori : «Abbiamo notato che l'alto livello dell'innovazione francese attirava a SIMA numerosi "agri-manager" dall'America e dall'Europa dell'Est » commenta Xavier Faure, Co-fondatore di Piloter sa Ferme.
«Il nostro obiettivo è stato focalizzato, quest'anno, sull'animazione conviviale del nostro network : un buon numero di concessionari si sono presentati all'appuntamento. Abbiamo ricevuto inoltre la visita di numerosi agricoltori. Abbiamo registrato un aumento di visitatori internazionali : circa una trentina di nazionalità si sono presentate sul nostro stand. D'altronde, la congiuntura del mercato, decisamente migliore di quella registrata nel 2016/2017, è stata rispecchiata ampiamente dall'ottimismo e dal clima d'affari che hanno regnato durante il salone. Abbiamo infatti ricevuto numerosi ordinativi.», sottolinea Benoit Carré, Presidente di Carré.
Contenuti accolti favorevolmente da espositori e visitatori
In sintonia con le preoccupazioni del mondo agricolo, SIMA ha fornito uno sguardo a 360° sulla diversità delle produzioni e delle soluzioni. Sono state infatti organizzate numerose conferenze ed eventi collaterali, che hanno richiamato più di 2000 persone:
Le tavole rotonde sulle grandi sfide del mondo agricolo, come l'agricoltura biologica, i sistemi di coltivazione di domani, l'agricoltura nell'era digitale, l'allevamento e l'AgTech;
Il SIMA African Summit, conferenza internazionale e strumento pratico per svilupparsi sul continente africano, ha riunito circa 200 persone e permesso numerosi scambi costruttivi;
Il SIMA Dealers' Day ha riunito distributori del mondo intero sul tema della formazione e dell'evoluzione della professione del concessionario;
Il Job dating ha permesso, dalla sua apertura di domenica 24 febbraio, a 190 candidati di scoprire una cinquantina di posizioni lavorative proposte da 16 aziende. Numerosi contatti sono già in corso di finalizzazione;
Altra novità dell'edizione 2019 del salone SIMA è stato un Hackathon, organizzato da La Ferme Digitale con il concorso della società Atos. Esso ha permesso a dei programmatori ed operatori del settore agricolo di lavorare 48 ore sull'utilizzo dei dati spaziali in agricoltura. Il primo premio è stato assegnato a Ohm sweet home per il progetto «Mes Parcelles» che permette di ottimizzare la definizione di potenzialità del suolo via Sentinel.
Accolto all'unanimità, questo contenuto è stato ampiamente ripreso e condiviso sui social network. Più di un milione di impression di #SIMA sono state registrate su Twitter durante il salone.
«SIMA è per noi un salone storico, un appuntamento imperdibile. E' un luogo di confronto, dove si può entrare in contatto con gli operatori del settore agricolo e beneficiare della loro esperienza. Quest'anno, abbiamo stabilito i primi contatti con alcuni influencer del mondo agricolo in quanto desideriamo sviluppare un approccio collaborativo con loro.», spiega Franck Lethorey, Incaricato delle relazioni stampa e comunicazione di Manitou Group.
Un record per il SIMAGENA!
In qualche anno, SIMAGENA è diventato un appuntamento imperdibile per la genetica bovina. La Giornata dell'allevamento, novità dell'edizione 2019, ha accolto numerosi momenti forti : open show, vendite all'asta internazionali, tavole rotonde. Questo evento ha stabilito un record storico a livello : la giovenca Gah Olga des Grilles, figlia di Boldi V Gymnast è stata venduta a 130.000 euro a due associazioni di allevatori canadesi e tedeschi in occasione della vendita all'asta Paris Dairy Sale organizzata da Gènes Diffusion.
«SIMAGENA è IL salone professionale che valorizza le aziende francesi e le loro competenze. Questa edizione 2019 è la più bella da quando KBS Genetic se ne occupa. Abbiamo avuto molti contatti nuovi di diversi paesi, appartenenti a moltissime tenute. Presenze di qualità grazie alle visite di agricoltori e allevatori direttamente interessati a SIMAGENA.», dichiara Giuseppe Pantaleoni d KBS Genetic, organizzatore di SIMAGENA.
Per scoprire il video a conclusione del salone e le testimonianze dei visitatori,
cliccate qui
Appuntamento in febbraio 2021!
A proposito del gruppo COMEXPOSIUM
Il grupppo COMEXPOSIUM , leader mondiale dell'organizzazioni di saloni, organizza più di 132 saloni BtoC e BtoB in tutto il mondo, coprendo numerosi settori d'attività, in particolar modo l'agroalimentare, l'agricoltura, il commercio e la distribuzione, l'e-commerce, la moda, la sicurezza, il digitale, la costruzione, l'high-tech, l'ottica, l'educazione, la salute ed i trasporti. Presente in più di 30 paesi, Comexposium accoglie ogni anno più di 3,5 milioni di visitatori e 48.000 espositori. Comexposium, la cui sede è in Francia, riunisce oggi circa 880 impiegati, suddivisi in 17 paesi: Australia, Canada, Cina, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Germania, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Messico, Regno Unito, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svezia. Comexposium si propone come un facilitatore di scambi ed incontri tra gli operator ed il business.
A proposito di AXEMA
AXEMA è l'associazione francese degli industriali della filiera delle attrezzature agricole e dell'ambiente agricolo. Essa riunisce i costruttori francesi e gli importatori di attrezzature agricole delle differenti filiere della produzione agricola, vegetale ed animale, così come i produttori e gli importatori francesi di attrezzature per la gestione degli spazi verdi. AXEMA riunisce 230 società francesi ripartite tra costruttori (69%) ed importatori (31%).
Chi si ferma è perduto. Piccole Fiere crescono. Il ricco mercato dell'esposizione europea potrebbe presto finire sotto attacco da eventi fuori continente che stanno crescendo. Anche per il SIMA è forse giunto il momento di una rinfrescata.
di Lamberto Colla Parma 6 marzo 2019 – Sino a pochi anni fa si pensava di investire nella globalizzazione. La chimera dei mercati esteri pronti a assorbire tutto ciò che il mondo occidentale avesse prodotto è finito perché insostenibile e illogico.
La crisi dei mutui subprime e il tracollo della Lehman Brothers, ancor più dell'attacco alle Torri Gemelle, sono stato il vero spartiacque tra l'era del consumismo e il nuovo ancora indefinito.
Dopo 10 anni ancora si parla di crisi, come di un momento di passaggio dopo il quale tutto tornerà come prima. Un sogno che non potrà mai più avverarsi e un sonno dal quale occorre svegliarsi al più presto, raccogliere le idee, pensare a quello che si è e immaginare ciò che si vuol diventare pensando al consumatore e alla sua propensione d'acquisto.
Il mondo è cambiato e la competizione si affronta sulla leva del prezzo, dell'innovazione capace di massimizzare i fattori di produzione e di attrattività per nuovi consumatori.
Una sfida difficile che obbliga a investimenti in ricerca, a investire sulle risorse umane e sul coraggio di imbarcarsi in nuove avventure dove il successo non è cosa scontata.
Il mondo dell'agricoltura è sempre stato in prima fila nel campo dell'innovazione, dalla prima rivoluzione industriale alla chimica e genetica passando in brevissimo tempo a dover fronteggiare la riduzione sconsiderata dei terreni a favore di altre attività umane e infine deve fare i conti con una esplosione demografica mondiale dalla progressione geometrica inaspettata.
Sfide quasi impossibili dalle quali l'agricoltura è sempre uscita vincente e la meccanizzazione è sempre stata la più forte alleata del settore.
Un comparto, quello della meccanizzazione che, quasi unico nel panorama mondiale, ha sempre risposto con rapidità alle sollecitazioni del mercato e messo a disposizione della categoria i migliori mezzi per affrontare il cambiamento.
(SIMA 2019)
Al SIMA di Parigi, come all'EIMA di Bologna, la altissima partecipazione delle case produttrici si è accompagnata con altrettanto tasso di innovazione e non vi era stand che non esponesse un campione della loro nuova proposta dall'interessante contributo tecnico.
Nonostante le difficoltà abbiano investito anche le aziende fieristiche, alcuni eventi sembra non siano ancora stati raggiunti dalla crisi anzi, a ben guardare dagli investimenti delle imprese e dall'alto numero di partecipanti, alcune fiere hanno ancora ragion d'essere e rimangano un punto di riferimento mondiale.
Ciononostante la paura fa '90 e a Parigi si è consumato il primo scontro tra quello che è l'asse Franco Tedesco e l'Italia con l'ipotesi di contrapporre il calendario SIMA in perfetta concorrenza con l'EIMA (Novembre) nel tentativo di ridonare splendore alla manifestazione parigina che, obiettivamente, nelle ultime edizioni è apparsa un po' più offuscata, anche perché al contrario c'è stata una forte ripresa della visibilità e appetibilità di EIMA.
(Goldoni e Malavolti - Foto Meccagri)
L'idea dei francesi di traslocare il Sima negli anni pari avrebbe nettamente sbilanciato su di un anno la concentrazione dell'offerta fieristica con ben quattro rassegne (Fieragricola, Fima, Sima ed Eima) impegnate a farsi concorrenza mentre negli anni dispari Agritechnica avrebbe avuto la strada completamente spianata trattandosi dell'unico evento di un certo calibro in calendario.
Alla fine la ragione ha avuto il sopravvento anche grazie al peso e alla forza che EIMA e FEDERUNACOMA hanno saputo conquistarsi in questi ultimi anni come il "frutto di scelte ben precise che abbiamo fatto a suo tempo, a cominciare dalla cadenza biennale, e anche dei forti investimenti nell'internazionalizzazione. D'altra parte non è certo cambiando le date che si porta al successo una manifestazione" ha commentato Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma
Piccole fiere crescono. Forse sarebbe meglio guardare oltre i confini del vecchio continente e attrezzarsi per affrontare le sfide che stanno giungendo da altri continenti e alcune manifestazioni fieristiche che stanno crescendo considerevolmente.
Per una volta il modello di riferimento potrebbe essere proprio quello italiano.
D'altronde la tecnologia tricolore è all'avanguardia mondiale ed è sempre ben rappresentata in ogni occasione fieristica, come ben nutrita e di qualità eccelsa le imprese che fondano le radici in terra emiliano romagnola.
Le 2 medaglie d'oro, le 5 medaglie d'argento, le 20 medaglie di bronzo di questa edizione 2019 sono ancora una volta indicative delle tendenze fondamentali del settore
da TracMag - novembre 2018 - Con il tema "L'innovazione al servizio di un'agricoltura competitiva", SIMA 2019 (Parigi, 24-28 febbraio 2019) è più che mai aperto alla diversità dell'agricoltura di oggi.
Grazie all'innovativa scenografia digitale, visitatori ed espositori potranno scoprire o riscoprire i prodotti vincitori dei SIMA Innovation Awards da una nuova prospettiva. Le 2 medaglie d'oro, le 5 medaglie d'argento, le 20 medaglie di bronzo di questa edizione 2019 sono ancora una volta indicative delle tendenze fondamentali del settore.
MEDAGLIE D'ORO
CLAAS – Trincia caricatrice a cingoli sospesi: JAGUAR 960 TERRA TRAC
LAFORGE – Interfaccia di guida dello strumento: DynaTrac
MEDAGLIE D'ARGENTO
Airbus Defence and Space & John Deere – Monitoraggio dinamico dell'azoto tramite immagini satellitari e sensori macchina: Live NBalance
Bosch France – Monitoraggio dinamico della vegetazione tramite sensori connessi ai campi per facilitare la gestione delle colture: Field Sensor (by Bosch)
John Deere – Supporto proattivo e collaborativo per le attrezzature agricole: John Deere Connected Support
KUHN – Assistente virtuale per la manutenzione ordinaria e la regolazione di base: REDVISTA
Sodijantes Industrie – Ruota con serbatoio dell'aria integrato: Tank Air Wheel
MEDAGLIE DI BRONZO
Amazone – Sistema per il monitoraggio e la compensazione dell'influenza del vento sulle fasce di distribuzione: WindControl
Arbos France – Irroratrice trainata con sistema di sospensione a ruote indipendenti, carreggiata regolabile e telaio articolato: Arbos Blaster
Beiser Environnement – Rastrelliera per il foraggio con mangiatoia zincata, protezione antipioggia montata su rimorchio con pesatura collegata: Fourrage lib
Berthoud – Offerta di noleggio a lungo termine: Berthoud Rent
Case IH – Sistema di controllo elettrico delle infestanti: XPower
CLAAS – Barra falciante flessibile: CLAAS CONVIO FLEX
CLAAS – Pala caricatrice gommata: TORION SINUS
Climate FieldView – Piattaforma agricola digitale che consente l'analisi dei dati agronomici per ottimizzare il rendimento: Climate FieldView
De Sangosse – Sensore autonomo connesso per il conteggio e il monitoraggio delle lumache: LIMACPT
HYDROKIT – Assistenza per l'aggancio del terzo punto idraulico e dell'albero di trasmissione al trattore: Kit 3ᵃ mano per il 3° punto
Isagri – Assistente vocale per gli agricoltori: Fernand l'assistant
Jourdain – Dispositivo automatico per il bloccaggio delle barriere in entrambe le direzioni di passaggio: Ampio passaggio con Surlock
Karnott – Il contatore connesso che semplifica il monitoraggio dei vostri interventi: Karnott
Kverneland Group – Distributore di microgranulato: Microgranulatore Kverneland
Manitou Group – Funzione di spegnimento del motore temporizzata e regolabile su carrelli telescopici: Eco Stop
Manitou Group: Valorizzazione dei carrelli elevatori telescopici MANITOU a fine vita
New Holland Agriculture – Sistema di inversione del senso di rotazione del Dynamic Feed Roll (DFR): DFR Reverter
RABAUD – Pulitrice radiocomandata per ricoveri avicoli: LAVICOLE
Trimble – Applicazione per il rilevamento automatico di strumenti e marcatori Bluetooth: A-100 Asset Tag and Auto Asset Selection App
Trimble – Sincronizzazione e condivisione automatica dei dati: AutoSync
La giuria dei SIMA Innovation Awards 2019
Ad assegnare i premi sono stati 26 membri provenienti da tutti i settori (attrezzature agricole, allevamento, AGTECH, agronomia, meccanica, automotive, aeronautica...), specialisti della ricerca e della didattica, che sono anche utenti abituali delle attrezzature. E per lo studio di ogni fascicolo, sono stati supportati da oltre 300 esperti europei.
PRESIDENTE DELLA GIURIA:
Jean-Marc Bournigal, Direttore Generale di AGPB (Associazione generale dei produttori di grano e altri cereali).
CONSULENTI TECNOLOGICI DI SIMA:
Gilbert Grenier, Bordeaux Science Agro, Docente di Automazione e Ingegneria delle Macchine Agricole.
Frédéric Vigier, Responsabile delle competenze – Consulente tecnologico per le attrezzature agricole e l'e-agricoltura.
René Autellet, Consulente indipendente.
MEMBRI DELLA GIURIA:
Sami Ait-Amar, ACTA
Thierry Bailliet, Thierry agriculteur d'aujourd'hui
Guillaume Bocquet, AXEMA
Christian Briand, Bpifrance
Eugenio Cavallo, IMAMOTER
Stéphane Chapuis, FNCUMA
Pierre Clavel, Ministero dell'Agricoltura e dell'Alimentazione
Jean-Paul Daouze, Camera dell'agricoltura della Marne
Etienne Diserens, Consulente indipendente
Laure Figeureu-Bidaud, NUFFIELD
Christelle Gee, AgroSup Dijon
Daniël Goense, Wageningen UR Livestock Research
Philippe Gouvaert, CETIM
Jean-Marc Heller, IRT St-Exupéry
Christian Huyghe, INRA
Arnaud Jary, MFR de la Pignerie
Florentino Juste, IVIA Istituto di Ricerca Agraria di Valencia
Olivier Miserque, Servizio pubblico della Vallonia
Anaïs Orban, FNEDT
Jean-Luc Pérès, PCMA
Emmanuel Piron, IRSTEA, Centre De Clermont-Ferrand
Ariane Voyatzakis, Bpifrance.
Partenza in grande stile per EIMA 2018. Con una grande affluenza di visitatori si è aperta, lo scorso 7 novembre, la 43ma edizione di EIMA, salone mondiale delle macchine agricole, nei padiglioni di BolognaFiere.
di Virgilio Bologna 9 novembre 2018 - EIMA accoglie quest'anno oltre 1.950 espositori, dei quali circa 600 provenienti da 49 Paesi. Nel corso della cinque giorni – il salone si chiuderà domenica 11 novembre – sono attese delegazioni ufficiali da 70 Paesi. L'anno scorso la manifestazione ha totalizzato 285mila presenze.
Quest'anno, stando all'affluenza registrata nei primi tre giorni, non è impossibile stimare quota 300.000 presenze e per di più ben qualificate.
E' infatti opinione degli operatori che le presenze, oltre a essere numerose, sono anche di elevata qualità professionale.
E non potrebbe essere diversamente osservando l'eccezionale tasso di innovazione presente in fiera.
Novità e New sono le parole presenti in quasi tutti gli stand. Chi presenta l'innovazione tecnica, chi di gamma e quasi tutti comunque con una particolare attenzione all'ambiente, al green per dirla all'anglosassone.
All'EIMA ha, ad esempio, debuttato sul mercato il primo trattore ibrido.
Alimentato a diesel ed elettricità ha un basso impatto ambientale e consuma meno di un trattore tradizionale. Tra le novità anche la macchina irroratrice anti inquinamento che riduce la dispersione in atmosfera dei fitofarmaci
Secondo gli esperti sarà il trattore del futuro, ecologico ed economico. Alimentato a diesel e a elettricità permette di contenere i consumi di carburante e ha un basso impatto ambientale. Inoltre richiede poca manutenzione e garantisce una maggiore produttività rispetto ai mezzi tradizionali.
In tema alle energie rinnovabili, l'Italia è leader in Europa. I dati sull'impiego di fonti rinnovabili, diffusi nell'ambito di EIMA Energy, il salone delle bioenergie che si tiene alla fiera di Bologna, evidenziano come l'Italia abbia raggiunto, con due anni d'anticipo la "quota target".
Con il 17% di energia da fonti rinnovabili, l'Italia ha già raggiunto, due anni in anticipo sulla scadenza, l'obiettivo fissato a livello europeo per il 2020. Il prossimo traguardo è fissato al 2030 quando la percentuale da fonti rinnovabili dovrà salire dal 20% al 32% del totale. In questo scenario le biomasse svolgono un ruolo di primo piano soprattutto per il nostro Paese, dove il 50% di tutta l'energia "green" è prodotto dai residui delle lavorazioni e dalle specifiche colture energetiche.
(a seguire la galleria immagini)
Prototipo Centenario FIAT
Arbos 260 CV
Nobili spa continua a sfornare innovazioni
La rassegna della meccanica agricola prevede visitatori da 150 Paesi e delegazioni ufficiali da 70 Paesi, organizzate da FederUnacoma e Agenzia ICE. Oltre 400 operatori appartenenti alle delegazioni daranno vita agli incontri "business-to-business" con le industrie espositrici, organizzati in base ai diversi interessi merceologici e con focus particolari su Africa Sub-sahariana, Asia e America.
L'edizione 2018 dell'EIMA, la grande rassegna della meccanica per l'agricoltura, la forestazione, la zootecnia, la cura del verde e la relativa componentistica, che si tiene a Bologna dal 7 all'11 novembre, conferma la sua forte impronta internazionale. Le industrie espositrici provengono da 49 Paesi, e visitatori sono attesi da ogni parte del mondo (nell'edizione 2016 sono stati presenti operatori da 150 Paesi).
Per accogliere la vasta platea dei visitatori (285 mila nell'edizione 2016) FederUnacoma - l'associazione italiana dei costruttori che è organizzatrice diretta dell'evento - ha predisposto servizi di interpretariato e di assistenza per gli incontri d'affari, nonché cataloghi, comunicati e note informative in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo, russo ed arabo.
In questo contesto, particolare importanza riveste il programma speciale riservato alle delegazioni estere che FederUnacoma organizza insieme con l'Agenza ICE e che prevede la presenza a Bologna di oltre 400 operatori economici selezionati dagli uffici ICE, in rappresentanza di 70 Paesi (il continente più rappresentato è l'Asia con 20 Paesi, dal Giappone all'Arabia Saudita, dall'Indonesia al Pakistan).
Il programma – spiega l'Ufficio Internazionalità di FederUnacoma – prevede un fitto calendario di incontri "business-to-business" degli operatori con le aziende espositrici, così da favorire il confronto fra la domanda e l'offerta di prodotti. Gli incontri d'affari si svolgono sulla base dell'interesse espresso dagli operatori a trattare macchinari appartenenti a precise merceologie ed è quindi concepito per ottimizzare il lavoro di acquirenti e venditori. Gli incontri "B2B" (nell'edizione 2016 sono stati 3000) si svolgono nella vasta hall appositamente allestita all'interno del quartiere fieristico nell'ammezzato del Padiglione 25-26, e prevedono anche giornate focalizzate su alcuni particolari mercati: martedì 6 sui Balcani, mercoledì 7 focalizzata sull' Asia e giovedì 8 centrata sull'Africa Sub-sahariana. La "full immersion" delle delegazioni estere comprende anche momenti di approfondimento e di accoglienza, fra i quali la cena appositamente organizzata nella prestigiosa cornice di Palazzo Re Enzo, nel centro Storico di Bologna.
A un'evento "globale", come è l'EIMA con ospiti provenienti da 150 Paesi, non poteva mancare la Nobili SpA di Molinella (BO), una delle realtà industriali più all'avanguardia nel panorama italiano, forte di una penetrazione nei mercato esteri attorno al 80% della produzione.
Di LGC Molinella 29 ottobre 2018 -
Dal 7 all'11 novembre le fiere di Bologna ospiteranno l'EIMA, il momento di riferimento nazionale per la meccanizzazione agricola. Visitatori provenienti da 150 Paesi e delegazioni ufficiali da 70 Paesi, con oltre 400 operatori appartenenti alle delegazioni che daranno vita agli incontri "business-to-business" con le industrie espositrici, organizzati in base ai diversi interessi merceologici e con focus particolari su Africa Sub-sahariana, Asia e America, sono i numeri essenziali della manifestazione bolognese.
Eima è quindi un appuntamento imperdibile per gli operatori e il successo della manifestazione si riconosce dalla crescita dei padiglioni che ogni anno "modificano e arricchiscono" lo skyline della manifestazione.
Cresce EIMA ma cresce anche Nobili SpA che proprio in occasione della fiera bolognese inaugurerà i nuovi 2.000 metri quadrati di superficie coperta e, come ormai è consuetudine, esporrà le macchine più innovative progettate dal team di Ricerca & Sviluppo e uscite dalle moderne e efficienti linee di produzione e assemblaggio di Molinella (BO).
A seguire una anticipazione delle novità che NOBILI spa esporrà a partire dal 7 novembre.
BC 6500 P perfetta in tutte le condizioni di lavoro
Le trince BC 6500 P si propongono sul mercato per risolvere le esigenze della gestione dei residui di colture a campo aperto, che sempre di più impongono una trinciatura fine per risolvere problemi agronomici (ad esempio la piralide nel mais), ma al tempo stesso richiedono produttività elevate e ridotti costi di manutenzione. Progettate con telaio a cassone alto in acciaio ad alta resistenza e con lamiera di consumo, sono dotate di doppio controcoltello e in lavoro possono poggiare sia su ruote che su rullo. Hanno particolari meccanici progettati per un utilizzo professionale in grado di consentire molte ore di lavoro in accoppiamento a trattori che vanno da 200 a 450 HP con attacchi di terza e quarta categoria. Le trince BC 6500 P consentono un ripiegamento delle due testate in trasporto all'interno della larghezza di 3 metri e montano di serie cartelli e luci per consentire la circolazione su strada. Al fine di preservare da danni meccanici le trasmissioni, le trince BC 6500 P possono montare in opzione il dispositivo elettronico "Folding Control", che consente il ripiegamento delle testate solo quando si arresta la velocità e l'inerzia dei due rotori.
BV BVR trince specializzate per arboricoltura
Nobili presenta la nuova generazione di trince BV BVR specializzate per vigneto e frutteto. Costruite con acciaio ad alta resistenza, le nuove trince montano mazze pesanti con un nuovo design, tre controcoltelli di serie, rullo a fondelli smontabili e hanno la possibilità di avere i denti di raccolta per agevolare la triturazione dei sarmenti. La gamma BV si divide nelle due linee serie 10 e serie 100. La serie 10 è specializzata nel vigneto e ha un timone con attacco centrale fisso, mentre la serie 100 è adatta sia per vigneto che per frutteto con un timone spostabile meccanico o idraulico. La versione frontale della serie 100 è la gamma BVR che si divide anch'essa in due linee, una con attacco centrale fisso, l'altra con un timone spostabile meccanico o idraulico. La nuova generazione di trince BV BVR è provvista di un profilo basso arrotondato e senza sporgenze per arrivare vicino alle piante senza problemi, con un apertura della bocca di ingresso maggiorata per consentire l'introduzione e la triturazione di un numero notevole di sarmenti. Il rullo di appoggio a fondelli smontabili è regolabile in due posizioni, una avanzata e una arretrata. La prima consente una maggiore velocità operativa, mentre la seconda consente una migliore triturazione dei sarmenti con o senza i denti di raccolta. Le trince BV BVR hanno una larghezza di lavoro compresa tra 1 m e 2,4 m e sono ideali per l'accoppiamento a trattori specializzati per vigneto e frutteto con potenze comprese tra 50 e 110 CV.
Nuova generazione di atomizzatori GEO ANTIS
Nobili presenta in anteprima all'Eima 2018 la nuova generazione di atomizzatori trainati GEO e ANTIS. Nate dalla sinergia tra ufficio tecnico e designer, le nuove cisterne con capacità di 1000, 1500 e 2000 litri presentano una linea accattivante e moderna, unica nel suo genere e al tempo stesso sintesi di ergonomia e praticità. Ordine e pulizia sono le parole chiave di un nuovo concetto di atomizzatore che riassume l'esperienza di più di settant'anni sul campo della ditta Nobili. C'è più spazio per la manutenzione della pompa che è il cuore pulsante dell'atomizzatore e le elettrovalvole dei comandi elettrici non sono più a vista, ma protette dalle contaminazioni dei fitofarmaci sotto un cruscotto ergonomico con uno sportello apribile per consentire le regolazioni di pressione. Ogni elemento del circuito idraulico trova il suo giusto posto nella razionalizzazione degli spazi, con un occhio di riguardo alla facilità di manutenzione e pulizia. Grande importanza viene data alla miscelazione dei prodotti, con l'inserimento di un nuovo vano cisterna con funzioni di premiscelatore oltre alle cisterne lavamani e lavaimpianto. I nuovi atomizzatori GEO e ANTIS contengono altresì tutte le caratteristiche circuitali necessarie per la gestione sostenibile dei fitofarmaci in ottemperanza alle vigenti direttive ambientali.
NMI Connection System
NMI è l'acronimo di Nobili Mulching Interface. E' un sistema di sensori con applicazione per cellulari Android/IOS in grado di tenere monitorati in tempo reale i parametri fondamentali di funzionamento di una trincia. Lo scopo è di fornire allarmi al superamento delle soglie di giri rotore, temperatura olio del moltiplicatore, vibrazioni del rotore e di suggerire interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria in base allo stato generale della macchina. I parametri visualizzati sono: giri rotore, tempo totale e parziale di lavoro, temperatura olio del gruppo moltiplicatore, grafico dell'andamento delle vibrazioni del rotore con intensità espressa in multipli dell'accelerazione gravitazionale. Vi è la possibilità di settare i parametri di soglia in base ai diversi modelli di trincia. La centralina ha un localizzatore GPS e memorizza tutti gli eventi di superamento delle soglie dall'inizio della vita della macchina con data, ora, durata di superamento della soglia e posizione geografica dell'evento, registrando in maniera completa (sopra e sotto soglia) solo le ultime 8 ore di lavoro.
L'applicazione funziona con tutti i cellulari Android/IOS tramite connessione wireless di tipo Bluetooth dalla centralina installate sulla trincia con un'interfaccia semplice e intuitiva. Nella versione con modulo GSM consente un invio dei dati ad un software gestionale nell'azienda agricola in conformità ai parametri di Agricoltura 4.0. La realizzazione è stata brevettata.
Arrivederci quindi all'EIMA, dal 7 all'11 di novembre, per incontrare le novità di NOBILI c
NOBILI SpA - Costr.Meccaniche per l'Agricoltura
Pad 25 Stand A/22
Pad 33ter Stand A/16
Molinella (BO) 23 ottobre 2018 - Il successo non viene, quasi mai, per caso. Un'equazione che calza alla perfezione alla NOBILI SpA di Molinella, che sin dalla sua fondazione ha avuto la "fortuna" di incappare in capitani d'azienda geniali e lungimiranti. Un'evoluzione continua senza soluzioni di continuità che hanno permesso di superare, senza scossoni anzi mantenendo un positivo trend di crescita, i diversi momenti di crisi intercettati dal 1945 a oggi.
Efrem Nobili, il fondatore, istrionico e geniale figlio di agricoltori locali, è stato capace di fondare ben due realtà industriali, fisicamente l'una a fianco all'altra, distanti nel core business ma affiancate nell'innovazione.
Da buon visionario e appassionato di meccanica e di aeromodellismo, Efrem dopo avere applicato motori a aria compressa agli aeromodellini, inventato una "Gelatiera Automatica", diede vita all'avventura industriale iniziando a produrre "Tacchi" da scarpa in legno, poi sughero, quindi metallo leggero e la sua ITE (Industria Tacchi Emilia), ricca delle attrezzature meccaniche d'avanguardia, da lui stesso pensate e realizzate, giunse a dare lavoro a oltre 150 dipendenti.
Come anticipato, Nobili non si è fermato ai tacchi e arrivò così a fondare la Officine Nobili Efrem e iniziò la produzione delle prime pompe a membrana e in seguito il primo atomizzatore a cisterna in legno, idee pensate e sviluppate con l'obiettivo di agevolare il lavoro dei propri genitori contadini.
Un anno prima del decesso di Efrem, avvenuto nel 1963, in azienda entrò un giovane e talentuoso tecnico, un certo Mario Rossi, che analogamente a Efrem era dotato di genialità e intraprendenza. Così, quando la famiglia Nobili decise, nel 1968, di cedere l'azienda ecco lo spirito imprenditoriale e pragmatico di Mario Rossi emergere. Riuscì a convincere un paio di fidati e storici fornitori a entrare in società per fondare la Nobili SpA nella cui compagine sociale, ancora oggi, sono le famiglie Rossi e Sabattini.
Dal 1969 quindi venne a cambiare il "manico" ma non la genialità e l'orientamento a stupire, in qualità e innovazione, mettendo nel proprio carnet ben oltre 20 Brevetti, frutto del pensiero e del lavoro di Mario, e la conquista dell'estero. "E' più semplice elencare dove non siamo" come ama dire Mario Rossi, modestamente ma orgoglioso della sua azienda, che ora conduce con i due figli, Giancarlo e Guido, e un nipote, Giacomo, giovane di laurea in ingegneria e quasi pronto a saltare sul carro.
"La nostra filosofia - commenta Mario Rossi - è di andare in loco a intercettare le problematiche di quella specifica area del mondo e pensare a come risolverle". Infatti, ha continuato a narrare il deus ex machina di "Nobili", durante le dimostrazioni in Jugoslavia della trinciatrice dei residui dalle potature (Brevetto del 1966), venne richiesto di verificare la possibilità di applicazione del loro brevetto agli stocchi di mais. E, visto che ogni problema ha una soluzione, a seguito di quella soluzione, il Paese di Tito divenne il primo di un lungo elenco di Stati conquistati dalle macchine di "Nobili spa". Dal Sud America, al Sud Africa, dalla Russia all'Australia per giungere infine a conquistare anche una larga fetta della Cina, la vendita è quasi sempre stata seguita dalla proposta di soluzione di un problema specifico.
L'attenzione alle esigenze della clientela si è dimostrato un fattore vincente e un modello eccezionale di propensione allo sviluppo. Ma tutto parte da Molinella. E' lì, nella campagna bolognese che nasce, progredisce e si consolida il modello industriale di Nobili SpA.
A passeggio all'interno dello stabilimento salta all'occhio un ordine e una pulizia che in una azienda metalmeccanica non ti aspetteresti. Le linee di produzione sono combinate a aree, all'interno delle quali il componente viene assemblato in perfetta applicazione dei dettami del progetto Lean Production (una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System, che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli) arricchita di specifici accordi sindacali attraverso i quali gli addetti alla produzione hanno la possibilità di interscambiarsi nelle diverse aree produttive e adattarsi a una flessibilità oraria che segue i cicli stagionali, tutto in favore dei diversi picchi produttivi.
Come è nella tradizione della Nobili, sin dal suo fondatore Efrem, le macchine operatrici, dalle più semplici alle più complesse sono state arricchite da personalizzazioni originali in grado di massimizzare l'efficienza e elevare la qualità a livelli eccelsi. Magazzini verticali automatizzati per la distribuzione dei manuali operativi (in tutte le lingue del mondo) fanno bella mostra al centro dei padiglioni così come altri, che apparentemente appaiono destinati alla medesima funzione, asserviscono all'assemblaggio proponendo all'operatore, in modo totalmente automatico e nella corretta sequenza, i diversi componenti destinati al montaggio delle macchine.
Intanto, l'ufficio tecnico, con vista sui reparti di produzione, continua a sfornare soluzioni sempre più avanzate, oggi anche con l'ausilio delle stampanti tridimensionali (3D Printing).
Insomma, tutto sembra funzionare in armonia con le nuove frontiere indicate da "Industria 4.0".
Che le cose procedono bene ci si accorge mentre incroci il personale e la cordialità con cui rispondono , in tono addirittura affettuoso, al signor Mario che ci accompagna in visita per l'azienda. Segnali che fanno riflettere sulla organizzazione d'impresa votata alla collaborazione condivisa che si è permeata in ogni settore aziendale. Tant'è che, se il cliente è il punto di riferimento della Nobili spa, i collaboratori sono il fulcro dello sviluppo costante e progressivo che ha portato a sfornare 5.000 attrezzature all'anno, tra trince, irroratori e elevatori, e un fatturato in costante salita che oggi ha superato la soglia dei 25 milioni di euro.
Non è un caso, infatti, che l'azienda di Molinella sia stata una delle prime imprese a introdurre, oltre vent'anni fa, i premi di produzione pari a una mensilità oltre a un "bonus" aggiuntivo di 100 euro per rimborso spese o benzina.
L'evoluzione e lo sviluppo di tutti i vari settori industriali, che si arricchirà di altri 2.000 mq di superficie coperta che verranno ufficialmente inaugurati durante il prossimo EIMA (7-11 novembre 2018), ha goduto dell'accordo di collaborazione, sottoscritta oltre trent'anni fa (1986), con la multinazionale francese KUHN.
"Dalla Kuhn ho appreso moltissimo - dichiara Mario Rossi - in fatto organizzativo e industriale. Ogni volta che tornavo dalla Francia mi sembrava di tornare da una lezione all'Università e cercavo di applicare gli insegnamenti acquisiti. Ho così tanto riversato nella Nobili Spa i modelli dei nostri partner che , in occasione dell'ultima vista a Molinella, l'Amministratore Delegato di Kuhn ha esclamato che gli sembrava di essere in una fabbrica del loro gruppo."
In conclusione la Nobili SpA somma i fattori positivi di un'azienda familiare con l'impostazione tipica delle multinazionali, attenta alla organizzazione, fortemente orientata alla ricerca (il 2% del fatturato è destinato alla Ricerca e Sviluppo) e il mondo come mercato di riferimento (il 80% del fatturato esce dai confini nazionali).
Arrivederci quindi all'EIMA, dal 7 all'11 di novembre, per incontrare le novità di "NOBILI" che anticiperemo nel prossimo articolo dedicato alla Nobili Spa.
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