Lettera aperta del Manifesto San Leonardo alla amministrazione comunale di Parma, questa volta in relazione al nuovo insediamento commerciale di via Brodolini e alla viabilità.
Egregio Assessore Benassi
Egregio Assessore Alinovi
E p.c. CCV SAN LEONARDO
E p.c. CCV CORTILE SAN MARTINO
Spett.li ORGANI DI INFORMAZIONE
Con la presente facciamo seguito alle nostre precedenti comunicazioni, che peraltro non hanno ricevuto risposta, per esprimere il nostro sbigottimento in merito alla viabilità relativa al nuovo insediamento commerciale di Via Brodolini (che per chi non lo sapesse si trova tra Via Guerci e lo svincolo della tangenziale).
Per l’ennesima volta i cittadini vengono a conoscenza degli interventi decisi dal comune (tipologia dell’insediamento, viabilità) solo a cose fatte e non in precedenza, in barba alla tanto sbandierata partecipazione.
Infatti, stando a quanto per adesso è rilevabile dalla segnaletica già installata (di cui alleghiamo le foto), le direzioni che potranno utilizzare i fruitori della nuova struttura commerciale, saranno sicura fonte di problemi quali: traffico parassitario verso la zona residenziale, traffico caotico verso la rotatoria dell’uscita tangenziale N° 5, corsia Sud, in prossimità dell’ingresso del centro commerciale Euro Torri. Menzione particolare merita la direzione che porterà da Via Brodolini a Via Guerci, una piccola via a senso unico con sbocco su Via San Leonardo proprio di fronte a Via Silva, ossia l’accesso al centro commerciale suddetto da Via San Leonardo, zona già oggetto di nostre segnalazioni perché particolarmente densa di traffico e di problemi.
Con quale logica si prevede di aggiungere traffico a zone già problematiche prima del nuovo insediamento; con quale strategia?
Dopo la realizzazione di una mini-zona 30 (via Milano/Via Ravenna/Via Prampolini), attesa da tanti anni, a due passi da quell’area sorgerà una “Zona 30&Lode”!
Cordialmente
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
La nostra Amministrazione Comunale è molto attiva nel proporsi come nobile propugnatrice del rispetto dell'ambiente, della sostenibilità, del civismo, della lotta all'inquinamento: stipula protocolli con i gruppi ambientalisti, realizza convegni sulla sostenibilità e recentemente si candida a diventare European Green Capital nel 2022.
Da tutto questo fervore di iniziative, ci attendevamo ricadute positive per la città e per il nostro quartiere; invece in San Leonardo è stato programmato l'ennesimo abbattimento di alberi, effettuato con straordinaria tempestività, venerdì scorso 28 giugno, alla scuola materna Riguzzi. Così l'Amministrazione Comunale invece di intervenire presso Terna o chi per loro al fine di interrare i cavi dell'Elettrodotto, lascia che si continui lo scempio (ricordiamo che sono già stati tagliati quasi tutti gli alberi di Via Taddei ed è stato decapitato un cedro di 15 metri in via Milano). Ci dirà che non si poteva far nulla: anzi i lavori erano necessari per abbellire l'intero cortile dell'Asilo (ma intanto gli alberi abbattuti nel 2018 non sono stati sostituiti) e/o obbligati dalle esigenze di Terna ......
Dopo le nostre numerose lettere in cui chiedevamo di:
- sostituire tutti gli alberi morti per incuria o abbattuti perché ammalorati;
- ripristinare tutte le aiuole ove erano allocati alberi, comprese quelle asfaltate, approntando il terreno per accogliere nuove piante ad alto fusto;
- piantumare nuovi alberi lungo tutta la tangenziale e, come chiediamo da anni, lungo tutti gli assi di penetrazione in città, nelle tante vie del Quartiere che sembrano strade nel deserto, nei quartieri artigianali, nelle immediate vicinanze e nei parcheggi dei Centri Commerciali e Supermercati, magari privilegiando le specie che, più di altre, possano resistere ed assorbire gli inquinanti presenti ed in particolare le micropolveri.
- non abbiamo ottenuto nessuna rassicurazione in merito all'effettuazione di quanto sopra, anzi sono proseguiti abbattimenti e decessi per incuria degli alberi di S. Leonardo (vedi anche nostra rassegna facebook "un Albero salva la vita");
Eppure mai come in questo periodo di temperature torride, possiamo apprezzare la funzione ristoratrice degli alberi sull'uomo e la differenza che c'è tra le zone asfaltate, cementate e assolate e quelle alberate e ombreggiate.
Siamo forse diventati una zona extraterritoriale rispetto al Comune di Parma?
In Piazzale della Pace si innaffia alle 13e45 in una torrida giornata di Luglio (1° luglio) mentre le nuove mini-piante collocate qua e la per il Quartiere sono tutte (o quasi) seccate per incuria (o ci si aspettava che innaffiassimo noi in mezzo allo svincolo della tangenziale?)
L' abbattimento di alberi alla "Riguzzi" è tanto più grave perché è avvenuto ai danni di bimbi della scuola materna, che verranno privati di quella minima fonte di ossigeno e di quel piccolo filtro che mitiga lo sconsolante inquinamento, anche da elettromagnetismo, che grava su S Leonardo.
E' veramente necessario un cambio di rotta perché così non si può continuare.
Ci auguriamo che tutte le associazioni ambientaliste firmatarie e non dell'Accordo Parma città verde sostengano l'Amministrazione nel percorso di candidatura a Parma Capitale Verde 2022 solo dopo aver visto azioni concrete, stimolando l'attuale amministrazione ad attuare politiche immediate, serie e durature per il VERDE URBANO.
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
(Parma 2 luglio 2019)
RIGENERAZIONE E DIGNITA' PER IL QUARTIERE SAN LEONARDO - Dal Manifesto per San Leonardo la lettera indirizzata alla Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio del Comune di Parma.
IL TESTO DELLA LETTERA
Data: 28 ottobre 2018 alle 19.13
Oggetto: RIGENERAZIONE E DIGNITA' PER IL QUARTIERE SAN LEONARDO
Spett.le
COMUNE DI PARMA
Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio
e p.c. CCV SAN LEONARDO e CCV CORTILE SAN MARTINO
Egregi Membri della Commissione
il nostro Gruppo "Manifesto per San Leonardo" si fa promotore ormai da anni di evidenziare le situazioni critiche del nostro quartiere, di proporre soluzioni e di coinvolgere, ove possibile, altri cittadini, gruppi e associazione in questo impegno civico.
Il nostro Quartiere (San Leonardo e Cortile San Martino) ha subito negli anni passati e sta subendo ancora oggi una "riqualificazione" edilizia, o meglio sarebbe dire una ricementificazione aggressiva, che sta trasformando questo territorio in una grande distesa di asfalto e cemento, forse con un consumo di suolo "zero", ma con profonde ripercussioni sul piano ambientale e paesaggistico.
Quella che viene definita ancora oggi, anche nella prospettiva di " Parma Città della Cultura 2020", la porta della città non ha smesso di essere invece, come fu definita fin dal 1999, lo "zerbino" della città; potremmo dire visto il numero di supermercati aperti, in corso di apertura o progettati, la "dispensa" della città o il simbolo di un consumo e di uno spreco dissennato.
In molte parti del Quartiere compaiono, inoltre, moltissimi cartelli riguardanti la realizzazione di nuove aree commerciali e/o direzionali.
Il futuro della città è quindi destinato solo ad una progettazione quantitativa espressione del massimo sfruttamento delle "cubature" ammesse? O è possibile una "rigenerazione paesaggistica" che diventi opportunità per uno sviluppo "ambientalmente" sostenibile, che valorizzi il territorio, in un equo bilanciamento fra le giuste esigenze di progresso e di business degli imprenditori e le legittime aspettative dei cittadini?
Il grigio colore che attraversa da nord a sud, da est ed ovest il nostro Quartiere deve essere oggetto di una profonda rivisitazione.
Auspichiamo pertanto che tutti i progetti, sia pubblici che privati, sia quelli disciplinati dal Rue (zone tutelate e centro storico) ma anche, e prima di tutto, riguardanti i quartieri fuori dal centro storico siano valutati dalla Commissione in modo da tutelarli ed impedire peggioramenti continui.
Augurandoci che la Vostra Commissione possa contribuire al dibattito ed alla ricerca di nuove azioni per ridare dignità a questa parte della città, restiamo in attesa di vostro cortese riscontro e porgiamo cordiali saluti.
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
(seguono firme e recapiti telefonici)
Il Manifesto per San Leonardo chiede il rispristino, con taglio più operativo, del CENTRO STUDI PER LA LEGALITA'. Riceviamo e pubblichiamo dal Manifesto per san Leonardo:
"Nella continua ricerca di soluzioni e contributi per portare legalità e sicurezza nel nostro Quartiere S. Leonardo abbiamo scritto a diversi organi istituzionali ed in data 21/8/2018 anche al Centro Studi per la Legalità (si veda Email a seguire); purtroppo a tutt'oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro, forse perché questo Centro Studi ha cessato di esistere pur risultando ancora ben evidenziato sul Portale del Comune di Parma.
Sarebbe davvero auspicabile la presenza di un Centro Studi che possa analizzare le condizioni di un tessuto sociale infragilito e infiltrato da organizzazioni criminali italiane e straniere, per ricercare con metodo e competenza scientifica soluzioni sistemiche, e non semplicemente sintomatiche, alla presenza delle Mafie sul nostro territorio e soprattutto che possa elaborare con le Istituzioni competenti, un articolato e realistico piano di contrasto al proliferare dell'illegalità e dell'insicurezza.
Per questo motivo chiediamo il ripristino ed il rilancio del CENTRO STUDI PER LA LEGALITA' con un taglio maggiormente operativo rispetto al precedente, anche in sinergia con Legge Regionale 28/10/2016 n.18 e delle indicazioni ed opportunità dell'Associazione AVVISO PUBBLICO di cui il Comune di Parma è ente pubblico aderente."
La mail del 21 agosto
---------- Messaggio originale ----------
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A: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Data: 21 agosto 2018 alle 19.54
Oggetto: QUALI INIZIATIVE PER IL QUARTIERE SAN LEONARDO?
Al Centro Studi Legalità del Comune di Parma
Il nostro Comitato "Manifesto per San Leonardo" si fa promotore ormai da tempo di evidenziare le situazioni critiche del nostro quartiere, di proporre soluzioni e di coinvolgere, ove possibile, altri cittadini, gruppi e associazione in questo impegno civico.
In quest'ottica già nel 2015 vi avevamo scritto (si veda copia email allegata) con l'esplicito scopo di conoscere il vostro esperto contributo alla prevenzione, contenimento e contrasto dell'illegalità e del crimine organizzato nel nostro Quartiere S Leonardo.
È ormai palese, e da più parti riconosciuto, che a San Leonardo operano e prosperano organizzazioni mafiose ben strutturate e radicate, che proseguono indisturbate le proprie attività criminali; quella dello spaccio (la più manifesta e flagrante) ha prodotto una vera e propria "occupazione del territorio", sfrontata, capillare e finora impunita. La situazione si va sempre più cronicizzando con la conseguenza di un progressivo ritiro dei cittadini perbene dalla vita di quartiere ed una continua progressione del degrado urbano e sociale.
Durante quest'arco temporale abbiamo continuato a sperare che, anche attraverso il vostro apporto di indagine, studio e ricerca, la condizione socio-ambientale di S. Leonardo potesse migliorare, ne constatiamo invece ogni giorno il progressivo e rapido peggioramento.
In considerazione delle notizie apparse, anche recentemente, sugli organi di informazione che evidenziano la presenza nel nostro Comune di Organizzazioni Mafiose italiane e straniere, riteniamo che questi articolati sistemi criminali non possano non annoverarsi tra quelli oggetto di attenzione da parte di codesto Centro Studi Legalità: appalti, traffico di stupefacenti, prostituzione, racket dell'accattonaggio, ecc.
Pertanto, coerentemente con quanto indicato sul sito del Comune di Parma in merito alla vostra missione: "....un osservatorio finalizzato a mantenere l'attenzione sul problema della criminalità a tutti i livelli che implica la necessità di fare "rete" con particolare attenzione al ruolo dell'ente locale", vi chiediamo quali studi, analisi, monitoraggi, iniziative o azioni per il nostro Quartiere abbiate intrapreso o intendiate implementare, facendo rete con tutte le Istituzioni competenti, al fine di promuovere la legalità e contrastare i fenomeni della criminalità organizzata sul nostro territorio.
Vi ringraziamo anticipatamente per la risposta che vorrete fornirci e porgiamo cordiali saluti.
Riceviamo e pubblichiamo la "Lettera aperta ai CCV dei quartieri San Leonardo e Cortile San Martino prevenuta dal "Manifesto Per San Leonardo".
Spett.le
CCV SAN LEONARDO
CCV CORTILE SAN MARTINO
Parma
Gentili membri dei Consigli Cittadini Volontari in indirizzo,
abbiamo avuto modo di incontrarci durante le vostre prime riunioni dopo l' elezione dei nuovi CCV: con alcuni di voi abbiamo avuto modo di confrontarci e collaborare durante lo scorso mandato , con gli altri speriamo di conoscerci e ragionare insieme nel tempo.
Il nostro Gruppo è animato e si muove con l' unico obbiettivo di contribuire al bene comune del Nostro Quartiere (S. Leonardo e Cortile S Martino) ed è in quest'ottica che ci pare utile ed importante ritornare sinteticamente ad evidenziare i temi e le problematiche da noi presentate negli anni e racchiuse nel documento MANIFESTO SAN LEONARDO; situazioni e criticita' che necessitano di essere tenute in evidenza e che riteniamo dovrebbero essere oggetto primario delle vostre Riunioni ed Ordini del giorno perché ancora irrisolte ed addirittura peggiorate
La necessità che come CCV (S. Leonardo e Cortile S Martino) riprendiate in mano i temi esposti nel MANIFESTO e quelli che abbiamo evidenziato via, via sulla nostra pagina Facebook (ad esempio i vari "Dove eravamo rimasti") nasce dal fatto che ultimamente ascoltiamo, talvolta attoniti, affermazioni del tipo:
- il Nostro Quartiere non è peggio di altri quartieri (sui quotidiani in effetti anche altri quartieri si lamentano per lo stato di abbandono.....),
- la situazione non è così male perché ci sono tante positività (nel Nostro Quartiere le associazioni, i gruppi, le parrocchie si muovono, si incontrano........),
- l'illegalità è diffusa ovunque ........
Ci pare evidente il tentativo di "annacquare" , smorzando, attenuando o ignorando i problemi cronicizzati del Nostro Quartiere che, come noi diciamo da anni, richiedono un impegno straordinario non solo dal basso, ma anche e soprattutto dall'alto delle Amministrazioni e delle Istituzioni.
E' evidente che il "mal comune" non è "un mezzo gaudio"!
Se criminalita'/illegalità/degrado stanno infestando anche altri quartieri, se il NOSTRO QUARTIERE piange e gli altri (e la città) non ridono, non ci dà soddisfazione anzi ci inquieta e ci preoccupa ancor di piu'.
Sul tema Sicurezza è prima di tutto doveroso ringraziare tutti gli appartenenti alle Forze dell'Ordine ed alla Polizia Municipale per gli sforzi che devono sostenere in mancanza di risorse, ma non possiamo non evidenziare che quanto è stato attuato fino ad oggi è, come i fatti dimostrano, insufficiente, inefficace o, per dirla in altro modo: tutto troppo "ordinario".
Eliminare una "occupazione del territorio" come quella che negli anni si e' insediata in San Leonardo, richiede interventi specifici, dedicati e continuativi (conoscenza delle peculiarità territoriali di cui all'articolo 21 del Patto per una città più sicura del 2015!!!).
La cartina al "tornasole" di tale condizione critica è il perdurare, anzi il peggiorare, della situazione di illegalità e di pressoché totale impunità. Gli spacciatori aumentano mentre probabilmente si riducono le denunce, la sfiducia si accresce, ma soprattutto ci si sta "abituando" rassegnati, a subire la loro presenza indisturbata.
Occorre riconoscere la straordinaria gravità della situazione ed intervenire di conseguenza.
Anche la recente modifica al Regolamento della Polizia Municipale, per adeguarlo alle nuove disposizioni introdotte dal Decreto Minniti, sembra limitarsi ad un ambito ordinario tralasciando quelle opportunità che il decreto contempla e che aumenterebbero l'efficacia degli interventi attuabili. Infatti il decreto Minniti da maggiori poteri al Sindaco, sia in veste di Ufficiale del Governo per le ipotesi riconducibili alla sicurezza pubblica, sia quale Rappresentante della comunità locale per tematiche che vanno al di là della sola sicurezza pubblica (ad esempio tutela della tranquillità e del riposo dei residenti nonché dell'ambiente e del patrimonio culturale....).
Non possiamo accettare, lo ribadiamo, che le istituzioni si arrendano lasciando ai singoli cittadini l'onere della difesa e del contrasto all'illegalità e alla criminalità, come sembra avvenire guardando il recente articolo giornalistico sul pensionato che disturba gli spacciatori.
Si deve intervenire presto ed in modo "straordinario" sicuramente anche sul fronte del "consumo" attraverso il coinvolgimento di Scuole, Asl etc.... (ma qui occorre progettualità a medio/ lungo termine).
Ambiente: su tutti i temi da noi sollevati relativamente a questo ambito (smog, rumore, calore, elettromagnetismo....) tutto tace e noi continuiamo a respirare aria "strainquinata".
Silenziosamente emergono nuovi Supermercati (si parla di uno nuovo anche nell'area ex-Tarasconi), ma non si sente mai parlare di nuove alberature (ad esempio lungo gli assi di penetrazione) malgrado l'ampia disponibilità di spazi, né di sostituzione degli alberi morti, mentre le postazioni in cui sono stati abbattuti gli alberi vengono asfaltate; non vengono allestite le barriere antirumore, mentre si delineano, in un orizzonte molto prossimo, realizzazioni e costruzioni ad alto impatto ambientale, come l'Aeroporto Cargo, il Mall di Baganzola, un Nuovo impianto di trattamento rifiuti e, forse, l'aumento della quantità di rifiuti bruciati dall'inceneritore.
Pur apprezzando le zone 30, ci aspettavamo qualche intervento più incisivo sul traffico e pensiamo che per parlare di rivoluzione ambientale non sia sufficiente ampliare di pochi metri le zone trenta già esistenti o crearne altre di poche decine di metri quadri, peraltro non interconnesse tra loro.
Anche il nuovo complesso ex Cral Bormioli non può essere spacciato come la panacea di tutti i mali ambientali del San Leonardo .......
Partendo da queste premesse come possiamo pensare che il Protocollo d'intesa sul Verde del 23/5/2018 non rimanga solo sulla carta? se a quanto ci risulta non viene neppure applicata la Legge 29/1/1992 n.113 che prevede la piantumazione di un albero per ogni neonato residente?
Degrado: ahinoi!! anche qui non temiamo smentite........chiediamo uno sforzo di memoria a tutti: andate a vedere le situazioni di degrado urbanistico da noi e da altri segnalate e verifichiamo quanto è stato fatto. .... Stu Stazione, Ex Boschi ...........Ex Bormioli Rocco ..........
Non ci risultano investimenti a sostegno del commercio di vicinato ..........
Chiediamo un impegno "straordinario" anche a voi Consiglieri pur consapevoli del fatto che siete "volontari", che avete risorse scarse se non addirittura nulle.
Mettete all'ordine del giorno questi temi, chiedete documentazione a supporto per valutare la coerenza col bene pubblico delle scelte effettuate sul Nostro Quartiere (ad esempio sull'Ostello della Gioventù, sull'apertura dei nuovi Supermercati, sul piano di Videosorveglianza che tenga conto della cartina Pusher, .....), coinvolgete i Consiglieri Comunali eletti dal quartiere nelle file della maggioranza e facciamo fronte comune per migliorare le nostre condizioni di vita.
SICUREZZA AMBIENTE DEGRADO SOCIALITA' EDUCAZIONE CIVICA......
Quello che sarà il NOSTRO QUARTIERE domani lo si sta determinando oggi.
E' necessario perciò mettere in piedi azioni immediate ed una progettualità che consenta di realizzare un quartiere SOSTENIBILE FIN DA OGGI.
p.s.: bisognerebbe chiedere anche una modifica del Bilancio Partecipativo in maniera tale che almeno un progetto per quartiere venga finanziato
Per maggiori approfondimenti vi rimandiamo alla lettura delle nostre lettere inviate a diversi destinatari in questi anni e presenti sulla nostra pagina face book.
Cordiali saluti
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
Riceviamo e pubblichiamo la Lettera Aperta del "Manifesto per San Leonardo" con la quale si sollecita l'Amministrazione Comunale di Parma a procedere con azioni efficaci in materia di sicurezza.
Segue Lettera Aperta -
Sono ormai trascorsi diversi mesi da quel 18 ottobre 2017 in cui abbiamo incontrato il Sindaco, l'Assessore Casa, il Delegato alla Sicurezza ed altri esponenti dell'Amministrazione.
Un primo incontro a cui, a nostro giudizio, avrebbero dovuto seguirne altri con i cittadini di S. Leonardo per meglio capire le strategie e le azioni che l'Amministrazione intendeva attuare per iniziare a dare "segnali" di impegno efficace al ns Quartiere e, pensiamo, anche a tutta la città.
Azioni che avrebbero avuto il significato di ridare fiducia ai cittadini ed il segnale che le istituzioni non hanno alzato le mani di fronte alla situazione di illegalità e degrado: azioni che avrebbero dovuto avere come riscontro oggettivo l'eliminazione dello spaccio "palese e indisturbato" dalle strade.
Ma siamo ancora qui a scrivere le stesse cose: l'installazione delle telecamere entro il 31/12/2017 come indicatoci nella trasmissione televisiva del 26/09/2017 non è avvenuta (solo quella nella rotatoria del nuovo supermercato è stata installata!!);
Gli interventi da noi richiesti in merito al degrado urbano, al sostegno al commercio sono ancora nel nulla.......
Nel bilancio ancora si promettono soldi per la sicurezza e le telecamere......:
Ma quanti anni dovremo ancora aspettare perché si faccia qualcosa di veramente serio e risolutivo da parte dell'istituzioni?
Quante riunioni del Comitato per la Sicurezza dovremo ancora aspettare prima che si ottenga qualcosa di visibile?
Appare una città strana la nostra, una Parma un po' Dottor Jekyll e un po' Mister Hyde.
PARMA CITTÀ CREATIVA UNESCO PER LA GASTRONOMIA in cui i nostri Amministratori ed Istituzioni sembra non riescano ad inventarsi nulla sulla Sicurezza
ma dove non si ferma la cementificazione (vedi Mall, nuovi supermercati, Aeroporto cargo.....)
PARMA CITTA' CAPITALE DELLA CULTURA 2020 dove però la cultura dell'illegalità sembra avere la meglio...
Una città dove in pochi mesi ci si coordina, si fa squadra e si diventa Città capitale della Cultura ma dove da oltre sei anni lo spaccio, il degrado e l'illegalità la fanno da padrona
Ben venga il milione di turisti previsti nel programma dell'Amministrazione, ma possiamo presentarci in questo modo, con le strade di accesso alla città piene di spacciatori? Con un degrado urbano importante e sempre più diffuso?
Possiamo presentarci come città capitale della cultura con bei monumenti e belle iniziative e lasciare invivibili le vie del centro e non solo?
Possiamo presentarci come una città che ascolta e apprezza la musica e la bellezza, ma non ascolta i cittadini e non fa squadra nelle occasioni difficili (sul silenzio delle Istituzioni si veda anche dichiarazione dell'esercente oggetto del più recente atto "vandalico"), forse, per attenuare il grado di drammaticità dei fatti....
Si, lo sappiamo, adesso ci risponderanno che non si può far nulla, ...che le leggi sono quelle, ...che abbiamo già scritto al Ministro, ....che sono i cittadini che devono essere propositivi ......
Ormai siamo abituati a questo tipo di risposte da parte dell'Amministrazione e alle mancate risposte del Prefetto (stiamo ancora aspettando dal 14/12/2016), ma il quartiere non si arrende e, nel suo piccolo, qualche risposta continua a darla con il quotidiano impegno dei singoli, delle associazioni, dei gruppi, delle parrocchie che sono attivi ed operosi nel creare attività, occasioni di incontro e relazioni.
Certo, non scendiamo più in strada come nel 2016, ma non sta a noi garantire LEGALITA' e SICUREZZA
Per concludere, siamo molto contenti che Parma sia stata proclamata CAPITALE DELLA CULTURA 2020 ma ci auguriamo che Parma possa diventare CITTA' SICURA 2018!!!
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
Più alberi e meno asfalto. I cittadini di San Leonardo intervengono sul progetto di Via Treves. La lettera agli amministratori.
A seguire il Comunicato ricevuto dal Gruppo di Cittadini di San leonardo.
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Al Sindaco di Parma
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All'Assessore Lavori Pubblici ALINOVI
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All'Assessore Ambiente BENASSI
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Apprendiamo dalla stampa che il Consiglio Comunale ha approvato (con 18 voti a favore, 7 contrari ed un astenuto) una variante al POC (Piano Operativo Comunale) relativo all'intervento urbanistico di Via Treves, meglio identificabile nella zona fra via Guerci e lo svincolo della tangenziale; dalle notizie giornalistiche si desume che potrà prevedere, nella nuova declinazione, "esercizi per la ristorazione, terziario al servizio della persona, della famiglia e delle attività professionali, artigianato, ricettività e servizi sanitari svolti professionalmente" (Gazzetta di Parma 22/12/2017) e che secondo l'Assessore Alinovi "in questo modo si può togliere qualche elemento di periferizzazione e rendere più appetibile la zona dal punto di vista commerciale" (Gazzetta di Parma 22/12/2017).
Se queste parole significano però infierire ulteriormente su un'area già oppressa dal traffico veicolare (e da tanti altri problemi), dove i pochi alberi piantumati sono morti di incuria e trascuratezza (si vedano quelli che fiancheggiano via Silva/ Bormioli), diciamo che preferiremmo essere "periferici e non appetibili", soprattutto se appetibilità significa lucro e profitto per pochi e insalubrità per tutti gli altri .
Su questo argomento il nostro gruppo era già intervenuto con lettera del 31.01.2011 -Sindaco Vignali- (si cfr. allegato), del 15/12/2011 -Commissario Straordinario Ciclosi – (si cfr. allegato) e del 28/6/2012 -Sindaco Pizzarotti- (si cfr. allegato), aveva inoltre espresso le proprie considerazioni critiche negli incontri del 8/2/2013 (Ass.re Alinovi) e 18/4/2013 (Ass.re Folli).
Si riteneva infatti e si reputa tuttora, che tale realizzazione appesantirà ancor di più il traffico, già notevole e spesso caotico dell'area in argomento, anche in considerazione della "strozzatura" tra l'imbocco di Via Silva da/verso il Centro Commerciale Eurotorri e Via Guerci e dell' incremento del traffico (anche autocarri carico/scarico) determinato dal nuovo Supermercato.
Questa zona della città avrebbe avuto bisogno di tante nuove alberature per contrastare e compensare l'elevata presenza di fonti inquinanti e non certo di nuova cementificazione.
Affinché la realizzazione del suddetto insediamento, che avrà pesanti ripercussioni sulla viabilità della zona e conseguentemente sulla sua vivibilità, non diventi per questa parte del Quartiere l'ennesimo fattore di disagio e di danni per molti chiediamo agli Assessori in indirizzo ed al Sindaco, primo Cittadino e primo Responsabile della salute degli abitanti della nostra città, di:
salvaguardare la vivibilità locale facendo si che l'ingresso e l'uscita principali siano collocati su Via San Leonardo, evitando che si determini un flusso anche intenso di veicoli, diretti a questo comparto o in uscita da esso, per le piccole strade interne al quartiere (Via Brodolini, Guerci, Treves, Milano ecc.).
realizzare "Zone 30" che riportino anche il traffico di via Ravenna/via Prampolini ad una circolazione prettamente residenziale/locale e non, come sta avvenendo e come avevamo segnalato da tempo, di attraversamento fra via Europa e via San Leonardo
Infine evidenziamo nuovamente che questa soluzione si realizza in una zona già ampiamente servita dal punto di vista di Centri Commerciali mentre nulla a supporto del "commercio" di quartiere è stato fatto. Rinnoviamo il nostro invito a realizzare interventi di rivalorizzazione di via San Leonardo/Via Trento con il centro (Stazione/Via Garibaldi) assolutamente necessario a generare un mix funzionale che generi vitalità.
Ci auguriamo che l'Amministrazione trovi il "coraggio" di avere uno sguardo lungimirante sulla città non limitandosi a proclami (vedi PARMA FUTURO SMART, progettare città smart e resilienti per tutti).
Il nuovo Supermercato al Cornocchio, il Mall a Baganzola e l'Aeroporto Cargo non vanno sicuramente in questa direzione.
Chiediamo dunque ai nostri Amministratori destinatari della presente, un incontro in cui si possa chiarire quali tutele e salvaguardie l'Amministrazione vorrà porre in essere a difesa e protezione della salute dei suoi cittadini.
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
In allegato: N° 3 documenti in formato pdf dei precedenti interventi del Gruppo di Cittadini di San Leonardo
Un gruppo di cittadini, riuniti in "Manifesto per San Leonardo", chiede maggiore sicurezza e, in attesa che venga attivato quanto promesso dall'amministrazione comunale, sollecitano alcune azioni di maggiore urgenza. Nell'occasione trasmettono la mappa aggiornata dei punti caldi dello spaccio in quartiere.
A sguire pubblichiamo la lettera indirizzata al Delegato alla Sicurezza lo scorso 17 novembre.
_______________________________________
Assessorato a Citta' internazionale
all'attenzione del Delegato alla Sicurezza
Dr. SAURO FONTANESI
Facendo seguito all'incontro del 18 ottobre 2017, spinti dall'urgenza di vedere applicate delle misure di contrasto all'illegalità e al conseguente degrado che affligge il nostro quartiere, riteniamo necessario ritornare sull'argomento "SICUREZZA NEL QUARTIERE SAN LEONARDO", in quanto il livello di pericolosità negli ultimi anni si è alzato.
E' evidente a tutti infatti che l'escalation di eventi che esulano dall'ormai "normale" spaccio, sia l'ennesimo segnale di degrado e di proliferazione dell'illegalità sul territorio, che richiede interventi immediati e dedicati non più dilazionabili.
Quindi, pur apprezzando le recenti iniziative, ci permettiamo di sollecitare alcune azioni:
Telecamere – durante la trasmissione di Tele12 del 26/9/2017 l'Assessore Casa ha fornito, su nostra esplicita richiesta, i tempi per l'installazione, ponendo come termine il 31/12/2017.
Chiediamo pertanto conferma di tali tempi e proponiamo nuovamente la localizzazione delle telecamere da installare necessariamente:
- Incrocio Via San Leonardo - Via De Ambris
- Via Venezia - piazzale di fronte al Conad
- Incrocio Via Venezia – Via Cuneo
- Incrocio Via Trento – Via Brennero
- Incrocio Via San Leonardo - Via Prampolini (Interspar): in merito a quest'ultima ricordiamo che sono già trascorse le tre settimane (dal 18/10/2017) indicate dall'Assessore Casa come tempo massimo per l'installazione. Poiché, per quanto a nostra conoscenza, la società (che gestisce il supermercato) ha già interamente pagato al committente l'intero importo a copertura dell'installazione, chiediamo come mai la telecamera non sia ancora in posizione e funzionante.
Alleghiamo una nuova mappa dei punti caldi dello spaccio.
Evidenziamo altresì l'opportunità di incentivare l'installazione di telecamere private, che possono diventare parte integrante del sistema di videosorveglianza cittadino.
Polizia Municipale: l'apertura di un presidio distaccato allo Stu Pasubio è sicuramente positivo, soprattutto se la presenza lungo le strade del quartiere dalle 7 alle 19 non si limita alla elevazione di sanzioni per divieti di sosta.
E' necessario tuttavia addivenire ad un presidio 24/24 con permanenza nei luoghi più critici in Via Trento, Via San Leonardo, Via Venezia ed un utilizzo sistematico dei Narcotest.
Presidio Forze dell'Ordine: come già sottolineato, è fondamentale intervenire velocemente per liberare il territorio e dare il segno che le istituzioni stanno creando una breccia per far cessare l'assedio.
A tal fine è necessario richiedere maggiori interventi da parte delle Forze dell'Ordine anche con l'impiego di cani antidroga.
Riteniamo utile un utilizzo temporaneo dell'Esercito utilizzando strumenti ideati a livello nazionale, come Operazione Strade Sicure.
- Controllo delle situazioni abitative anomale: è necessario continuare ed aumentare i controlli. Non si può permettere che "proprietari" privi si scrupoli si arricchiscano con lo sfruttamento della povertà e la copertura dell'illegalità, oltre che con l'evasione fiscale,
- Azioni di dissuasione dei clienti degli spacciatori e Pubblicizzazione degli interventi: riteniamo importante effettuare interventi sui clienti, pubblicizzandoli a scopo di dissuasione, e pubblicizzando anche i risultati dei controlli
- Controlli mediante narcotest dei clienti nelle aree critiche dello spaccio
- Effettuazione di controlli sulle targhe dei clienti, rilevate dalle telecamere
- Pattugliamento con auto civetta, anche dotate di telecamere mobili (pubblicizzandone la presenza)
- Coinvolgimento dei Cittadini: Utilizzare i moderni strumenti di comunicazione istituendo un sito gestito dalla Polizia Municipale dove i cittadini potranno fare, in forma anonima, anche attraverso fotografie, segnalazioni in merito ad attività sospette legate alla sicurezza. Anche questa iniziativa deve essere pubblicizzata sugli organi di stampa cittadini. Nel sito dovranno anche essere indicate le informazioni di interesse delle forze dell'ordine
- Regolamento Polizia Municipale: è assolutamente necessaria l'attuazione del Regolamento come strumento di "disturbo" e di controllo delle persone che stazionano nel territorio, nonché l'applicazione del Codice della Strada, con particolare riguardo ai "cavallini".
- Centro Studi per Legalità: considerato che il fenomeno dello spaccio afferisce ad organizzazioni criminali, è necessario anche effettuare un'analisi più ampia del fenomeno e progettare azioni, per evitare che altre realtà, come il commercio, possano diventare oggetto di interessi criminosi.
- Ruolo del Sindaco: è necessario che il Sindaco adotti "con atto motivato" (in base alla legge 12/2008) "provvedimenti temporanei ed urgenti al fine di eliminare i gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana"; le motivazioni a nostro avviso sussistono e sono sicuramente robuste.
E' altresì utile che il Sindaco richieda al Prefetto la qualifica di agente di Pubblica Sicurezza per gli appartenenti ai corpo di Polizia Municipale.
Restiamo in attesa di suo riscontro sulle modalità degli interventi che intende effettuare nei prossimi mesi ed a disposizione per un incontro per chiarire le azioni che abbiamo proposto.
La ringraziamo anticipatamente e porgiamo cordiali saluti
firmato
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