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Domenica, 12 Ottobre 2014 10:12

Maremma, da godere in relax

Natura selvaggia e ospitalità calorosa. Difficile non rimanere affascinati dalla Maremma e dalle sue straordinarie ricchezze.

di Virgilio - Parma 9 ottobre 2014 --
L'estate sta finendo... cantavano i Righeira sul finire dei spensierati anni '80 e, seppure questo 2014 quasi non abbia registrata un'estate degna per il bel Paese, salvo per le bombe d'acqua sparse qua e là su tutta la penisola, con l'arrivo di settembre e i primi giorni di ottobre il meteo sta regalando straordinari colori associati a miti temperature che, sul litorale toscano tra Alberese e il Monte Argentario, si esaltano mettendo in mostra la spettacolarità delle colline impervie e selvagge che fanno da cornice e protezione a spiagge bianche e acque cristalline.

Argentario panoramica ITE

La Maremma, questo incredibile luogo che si estende dal sud della Toscana al Lazio, esprime una natura incontaminata e selvaggia difficilmente confrontabile con altre parti d'Italia.

L'incontro con la Maremma perciò è di quelli che difficilmente si dimenticano.
Caratterizzata da grandi spazi poco abitati, la Maremma abbraccia, oltre alla costa tirrenica e le colline interne da Massa Marittima fino a Capalbio, anche la zona del Monte Argentario e le isole dell'Arcipelago grossetano, fino a Saturnia e alla Zona dei Tufi di Sovana, Sorano e Pitigliano.
Borghi di incantevole bellezza e originalità ognuno dei quali in grado di raccontare una storia plurimillenaria a testimonianza delle civiltà etrusca, romana, medievale e rinascimentale che si sono l'una sull'altra sovrapposte e sedimentate .

E pensare che sino a meno di un secolo fa l'area era nota più per ospitare la malaria piuttosto che un turista desideroso di fare un bagno nella natura incontaminata nell'imbarazzo della scelta tra mare, monti e, perché no, nella mondanità aristocratica e riservata dell'Argentario.
Non è infrequente, infatti, incontrare i tipici cognomi veneti, diretti discendenti di quelli che, all'epoca del fascismo, si trasferirono da quella regione del nord per bonificare le paludi maremmane restituendole alla società e all'economia locale. Un progetto di Bonifica già avviato all'epoca di Giovanni Giolitti al quale va attribuito il grande merito di avere dato vita e organizzato il secondo più importante, dopo quello olandese, programma di bonifica europeo.

Argentario Porto Ercole ITE

Di quel periodo rimane solo la bassa densità di popolazione, sparsa come è in questo immenso territorio.
Il Parco della Maremma è un cofanetto di gioie naturalistiche, architettoniche e storiche di straordinaria ricchezza.

Impossibile non lasciarsi affascinare dalla spiaggia di Marina di Alberese che si spalanca dopo avere percorso circa 5 chilometri all'interno del bosco tra mandrie di cavalli e bovini maremmani al pascolo ove è normale incontrare le volpi che, come i centurioni del Colosseo, si lasciano fotografare a ricordo e testimonianza della perfetta armonia raggiunta, all'interno di quest'area protetta, tra l'uomo con le sue attività e la natura.

Volpe in Parco della Maremma

Distesi sulla spiaggia a contemplare quel tratto di mare con l'Argentario che svetta in mezzo al mare e di fronte l'isola del Giglio e più in là quella di Montecristo coccolati dal fruscio delle onde del mare cristallino e ricco di fauna, ci si riesce ad abbandonare ai pensieri più positivi ricoverando, almeno per qualche ora, le quotidiane preoccupazioni. Ma il fascino della spiaggia di marina di Alberese sta nella spiccata "antropizzazione" declinata dalle decine di capanne, di varia foggia e dimensione, assemblate con i legni residuali delle mareggiate invernali, che assolvono al compito di riparare dal sole gli indumenti o consentire il riposino pomeridiano del turista più ozioso.

"Antropizzazion" nel Parco della Maremma

E la sera, una vasta scelta di agriturismi, consente di apprezzare l'ospitalità maremmana e le specialità gastronomiche rigorosamente originali e prodotte nel territorio. A partire dall'aperitivo, consumato a bordo piscina insieme alla famiglia ospitante e a tutti gli altri ospiti con i quali immediatamente si instaura un rapporto semplice, gioviale, quasi familiare. Infine la cena, ancora tutti insieme, e con i quali si consumerà anche il dopo cena a conclusione di una giornata trascorsa senza mai avere, per una sola volta, guardato l'orologio.
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(Per approfondire le ricerche dei più bei siti italiani connettiti a Italiantourismexpo

Per info sugli itinerari e percorsi all'interno della "Parco della Maremma"

Se vuoi diventare un Blogger di Italian Tourism Expo guarda qui)

Saturnia "Terme Naturali" - Cascate del Mulino

Pubblicato in Comunicati Turismo 2.0

L'assessore al turismo dell'Unione dei Comuni del Frignano Leandro Bonucchi presenta le tante iniziative della seconda metà del mese in attesa della stagione "bianca"

Modena, 10 ottobre 2014 -

Ottobre è il mese che fa da ponte fra l'estate e l'inverno. Il periodo nel quale, in modo particolare, nel Frignano, si festeggia e si rende omaggio al frutto più caratteristico dell'Appennino, la castagna che tanta parte ebbe nella storia e nella tradizione della nostra montagna. Sono numerosi, così, nei Comuni dell'Unione del Frignano, gli appuntamenti dedicati alla castagna e agli altri prodotti tipici mentre, contemporaneamente, sono in programma altre iniziative, illustrate dal neo Assessore al turismo dell'Unione e Sindaco di Montecreto Leandro Bonucchi.

"Nella seconda metà del mese, sono davvero tantissime le feste, le sagre e le occasioni per scoprire il Frignano - spiega - in un periodo diverso da quelli tradizionalmente legati al turismo, ma ricco di colori e suggestioni. Si parte da questo fine settimana, quando sabato 11 e domenica 12 ottobre a Sestola prosegue la "Festa del Cioccolato"' mentre a Riolunato ci sarà la "Festa della Ricotta". Per entrambe si taglia il prestigioso traguardo della decima edizione. Un appuntamento anche a Polinago con la sesta edizione, al Castello di Brandola, della "Marronata". La settimana successiva, 18 e 19 ottobre, invece, a Pavullo va in scena la "Festa della Castagna" e a Fanano "Ste Sróden", che in dialetto significa "questo autunno" con ancora la castagna e gli altri prodotti tipici a essere protagonisti. L'ultimo week end, il 25 e 26 ottobre, ci sarà la "Festa della Castagna" di Montecreto, una delle più antiche e che festeggia il 29simo compleanno. Ma non ci saranno solo appuntamenti dedicati alla gastronomia e ai prodotti tipici - prosegue l'assessore -. A Lama Mocogno, infatti, il 31 ottobre ci sarà "La Notte Nera", una rivisitazione della festa di Halloween".

"Tante iniziative - conclude Bonucchi - che dimostrano la vitalità del Frignano e che intendono da un lato allungare la stagione dopo il periodo estivo e dall'altro far conoscere il territorio a un numero sempre maggiore di persone in attesa dell'avvio della stagione invernale".

(Fonte: Comune Pavullo nel Frignano)

Quattro regioni, tra cui l'Emilia Romagna, unite nel segno della vacanza d'arte: nascono le "Terre di Piero della Francesca" per la promozione congiunta del primo "museo a cielo aperto" dedicato al padre della prospettiva pittorica e alle sue opere. Tanti itinerari lungo i sei comuni che ospitano i capolavori del maestro quattrocentesco consultabili su un sito dedicato, una guida e un app per smartphone con i consigli di viaggio -

Parma, 10 ottobre 2014 -

L'offerta turistica italiana d'arte e cultura adotta un approccio sempre più interregionale con il nuovo prodotto turistico "Terre di Piero – Sulle tracce del maestro itinerante – Piero della Francesca", dedicato al maestro quattrocentesco della prospettiva pittorica, Piero della Francesca, e che vede coinvolte, per la prima volta, quattro regioni che l'artista toscano frequentò e che ospitano i suoi capolavori: Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria.
Sei i comuni (Rimini, Urbino, Sansepolcro, Monterchi, Arezzo, Perugia) coinvolti nel Progetto, che promuoverà itinerari alla scoperta dei capolavori di Piero, dal Polittico di San'Antonio alla Madonna del Parto, attraverso i suggestivi paesaggi e panorami che lo ispirarono.

L'iniziativa è stata presentata ieri alla Fiera di Rimini nella giornata inaugurale delle rassegne fieristiche TTG-TTI.
"E' un progetto molto bello - ha detto il ministro del Turismo Dario Franceschini nel suo saluto durante la presentazione - che dimostra come investire in cultura e turismo sia il contributo migliore che si possa offrire per la crescita del Paese. L'idea è altresì importante, perché permette di far conoscere ai turisti, che ogni anno visitano l'Italia, percorsi nuovi e bellezze straordinarie. Complimenti per questo vostro Progetto, dove sono coinvolte diverse regioni, che senz'altro copieremo per valorizzare altri talenti artistici italiani".

Strumenti dell'iniziativa "Terre di Piero", un sito internet dedicato www.terredipiero.it in italiano e inglese, video di presentazione dei singoli comuni che ne illustrano, oltre ai dipinti esposti, anche l'offerta turistica (con le proposte d'arte e cultura, l'enogastronomia tipica e il folklore), nonché una app per smartphone che proporrà itinerari anche in base alla geolocalizzazione dell'utente. Il Progetto prevede anche la stampa e distribuzione di una breve guida alla scoperta delle Terre di Piero in italiano e inglese (con logo e grafica coordinati per le 4 regioni) e una segnaletica urbana ed extraurbana ad hoc.

Piero della Francesca costituisce a tutti gli effetti uno degli assoluti vanti culturali dell'Italia nel Mondo. L'idea alla base del progetto "Terre di Piero" è offrire ai turisti stranieri ed italiani una full immersion nel mondo del pittore. Vedere dal vivo, attraversandoli, i paesaggi che sono diventati scenario dei suoi quadri, assaporare i cibi tipici di cui lui stesso si nutriva, ripercorrere le sue tappe tra le regioni e le signorie del suo tempo, dai Malatesta ai Medici passando per i Montefeltro: tutto per rendere la visione -e comprensione- dei suoi capolavori un'emozione unica ed irripetibile.
Dal punto di vista promozionale, l'iniziativa verrà presentata in occasione dei più importanti appuntamenti fieristici europei del 2014-2015 dedicati al mercato delle vacanze -dal WTM di Londra all'ITB di Berlino- nonché all'interno dell'Expo 2015 di Milano. Sono inoltre previsti educational tour per la stampa italiana ed estera e diverse forme di comunicazione, anche sul web.

Terre di Piero: viaggio da Rimini a Perugia sulle orme del maestro

Sei comuni, 11 dipinti, oltre 2.000 strutture ricettive. Un viaggio tra le più importanti signorie del '400 di Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Tanti itinerari diversi che, partendo da Rimini e dal Montefeltro, con le sue splendide rocche e castelli (come San Leo e Urbino), proseguono attraverso paesaggi e scenari di straordinaria bellezza in Valtiberina Toscana -toccando Sansepolcro, Monterchi e Anghiari- per spostarsi ad Arezzo e ritornare in Valtiberina, costeggiando il Tevere fino a Perugia. Se gli occhi del turista si riempiono dei colori e delle suggestive fughe prospettiche dei capolavori di Piero, il palato si abbandona piacevolmente ai sapori dei piatti tipici, dalla romagnolissima Piadina alla carne Chianina e le minestre di pane toscane come la panzanella, la ribollita e l'acquacotta, dalla Casciotta di Urbino alle tipiche zuppe di legumi umbre. Piatti e prodotti perfettamente abbinati con le produzioni vinicole DOC dei singoli territori, dal Chianti dei Colli Aretini al Bianchello del Metauro, dal Sangiovese ai rossi e bianchi dei Colli del Trasimeno. E poi ancora artigianato tipico, monumenti e luoghi storici, folklore e tanta natura.

Passando poi ai capolavori di Piero che si possono ammirare, ecco "Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo" (custodito nel Tempio Malatestiano di Rimini), "la Flagellazione di Cristo" e "la Madonna di Senigallia" (esposte alla Galleria Nazionale delle Marche), "la Resurrezione", "il Pollittico della Misericordia", "San Giuliano" e "San Ludovico" (tutti e quattro custoditi nel Museo Civico di Sansepolcro), "la Madonna del Parto" (ospitata nell'omonimo museo a Monterchi), "la Leggenda della Vera Croce" e "la Maddalena" (esposte rispettivamente nella Basilica di San Francesco e nella Cattedrale ad Arezzo), nonché "il Polittico di Sant'Antonio" (in mostra alla Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia).
Da non perdere infine la tappa alla casa natale di Piero della Francesca a Sansepolcro (sede della Fondazione dedicata al pittore, un centro studi, ricerche e documentazione che promuove mostre ed esposizioni sulla cultura del Rinascimento) e la Cappella di San Leonardo, dove ha chiesto di essere sepolto.

Nel Montefeltro i "balconi" di Piero

C'è un'opportunità in più per il turista sulle tracce di Piero della Francesca che visita il Montefeltro, splendido paesaggio che si estende nell'entroterra della Provincia di Rimini, ai confini fra la Provincia di Pesaro e la Toscana. La possibilità di ammirare, dal vivo, i paesaggi che fanno da sfondo ad alcuni suoi celebri dipinti, quali il "Dittico dei Duchi" o "Il Battesimo di Cristo". Grazie alle ricerche di due studiose di storia dell'arte, sono stati localizzati ed identificati, ad oggi, sette panorami che Piero ritrasse nelle sue opere, tutti attrezzati con una speciale postazione, veri e propri balconcini a cui ci si può affacciare avendo sott'occhio un'immagine del dipinto in questione per confrontare i punti di contatto fra l'opera dipinta e la realtà che si ha davanti a gli occhi. Se nel panorama verso la Toscana si ritrova il paesaggio del ritratto di Battista Sforza, sposa di Federico da Montefeltro, nel celeberrimo "Dittico dei Duchi", un secondo balcone vicino, rivolto verso il mare, rivela il paesaggio che fa da sfondo al dipinto "San Girolamo e il Devoto". Il terzo balcone si trova a Urbania (PU), in località Pieve del Colle: qui le pianure e le colline di San Lorenzo e Farneta, con le alture di Mondelce, rivelano il Paesaggio che Piero della Francesca ha voluto per lo sfondo de "I Trionfi", l'opera dipinta sul retro del "Dittico". A questi tre balconi se ne sono recentemente aggiunti altri quattro: il Balcone a Monteboaggine (nel Comune di Montecopiolo) per l'opera "la Natività di Cristo"; Balcone a Pugliano Vecchia (Comune di Montecopiolo) per l'opera: "Resurrezione di Cristo" e il Balcone di Petrella Guidi (Comune di Sant'Agata Feltria) per l'opera: "Il Battesimo di Cristo". Anche nelle Marche la scorsa estate è stato aperto un nuovo punto di osservazione attrezzato, il Balcone Cà Mocetto (nel Comune di Urbania) per l'opera "profilo di Federico da Montefeltro – Dittico dei Duchi di Urbino".
Tutte le informazioni sul sito ufficiale www.montefeltroveduterinascimentali.eu.

Nella Primavera 2015 a Reggio Emilia una grande mostra su Piero della Francesca

Il progetto "Terre di Piero della Francesca" risulta un'opportunità ancora più invitante in vista dell'appuntamento, tra Marzo e Giugno 2015, con la Mostra "Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza" ospitata a Reggio Emilia a Palazzo Magnani. L'esposizione si articola intorno al codice del "De Prospectiva Pingendi ", conservato alla Biblioteca "Panizzi" di Reggio Emilia, uno dei più importanti testimoni della fondamentale opera prospettica di Piero, ed esporrà un centinaio di opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri e da collezioni private, tra cui il San Ludovico di Piero della Francesca e il "Ritratto di Piero della Francesca" di Santi di Tito, prestati dal Museo Civico di Sansepolcro. In mostra anche manoscritti, libri, incisioni, disegni, dipinti, sculture, calchi, maioliche, medaglie, che accompagneranno il visitatore in un percorso che segue a grandi linee i capitoli del trattato.

La Madonna del Parto di Monterchi: Madre Donna e Madonna

Una donna come tutte le altre, incinta, giovanissima e immersa nell'attesa del figlio che cambierà la sua vita: la Madonna del Parto di Piero della Francesca è un elogio alla maternità, alta e bellissima nella sua gravidanza avanzata, resa evidente dalla posizione a tre quarti, posa la mano destra con gesto protettivo, sul ventre rigonfio che preannuncia l'arrivo del Salvatore e con la sinistra puntata sul fianco si aiuta a sostenere quel dolce peso che tutte le madri ben conoscono. E' uno dei pochi prodotti d'arte sacra capace di mantenere immutata la propria originaria sacralità; numerosi infatti i turisti che si recano a Monterchi proprio per questo aspetto legato all'opera d'arte. Tante visitatrici lasciano lettere e biglietti sotto l'immagine, perché la credenza della funzione protettiva della Madonna era molto sentita in passato e per molte donne ancora oggi è di profonda attualità. Le signore in stato interessante entrano gratuitamente al Museo della Madonna del Parto di Monterchi.

L'amore per Piero salva la città

La storia del capitano Anthony Clarke -che nel corso della seconda guerra mondiale, ricordandosi le parole dello scrittore Aldous Huxley (che aveva definito la Resurrezione di Piero della Francesca la più bella pittura del mondo), impedì che Sansepolcro venisse bombardata- è rimasta nel cuore di tutti gli abitanti della Città. Ogni volta che si nomina Piero della Francesca, che nacque a Sansepolcro e le cui spoglie sono nella cappella di San Leonardo, i borghesi ricordano l'ufficiale inglese, ricordano come il genio di Piero salvò la città grazie al soldato che sfidò la corte marziale pur di salvare dalla distruzione l'affresco più bello del mondo.
Nelle pagine del suo diario, l'ufficiale inglese annota come, arrivando a Sansepolcro, in lui, grande amante dell'arte, sia sopraggiunto il ricordo del saggio di Huxley che descriveva l'incredibile potenza della Risurrezione, l'affresco del maestro rinascimentale Piero della Francesca definita "la più grande pittura del mondo". Clarke allora non ricorda molti dettagli del saggio ma rammenta che l'affresco è a Sansepolcro. Nonostante avesse ricevuto dai superiori l'ordine di attaccare il Borgo prende tempo. "Non ci sono obbiettivi tedeschi" avrebbe detto scrutando la valle col binocolo e rassicurando il suo comandante che lo chiamava via radio. Il giorno dopo questi fatti Sansepolcro fu liberata e così messo in salvo il "masterpiece" tanto caro a Clarke e con lui tutta la città. Clarke negli anni '60 tornò a Sansepolcro, che volle ringraziarlo con gradi onori e celebrazioni, e in quell'occasione l'inglese volle rivedere la Resurrezione. Clarke morì negli anni 80 e in sua memoria fu intitolata una strada, appena fuori le antiche mura della città.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

Presentate le linee guida per la valorizzazione e la promozione turistico culturale dei territori di Cremona, Busseto, Castelvetro Piacentino e Piacenza per fare conoscere aspetti meno noti di Claudio Monteverdi e Giuseppe Verdi con proposte suggestive ed innovative -

Piacenza, 3 ottobre 2014

Cultura significa saper fare programmazione culturale e tradurla anche in proposte turistiche, significa aprire la mente e gli orizzonti, non solo ad una internazionalizzazione della città, ma anche ad una apertura ad altri territori e città. Coniugare cultura e turismo vuol dire elevare e potenziare il comparto turistico e tutte le sue risorse. E questo lo si può fare stringendo accordi con realtà vicine che hanno affinità e tradizioni tra di esse in vari campi: un legame magari rimasto sino ad ora sotto traccia, ma che va riscoperto per dare vita a nuove esperienze.

Ed è proprio partendo da questa precisa volontà che, nel corso dell'incontro tenutosi nel primo pomeriggio di ieri nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, tra il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, il Sindaco di Castelvetro Piacentino Luca Quintavalla e, in rappresentanza del Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, l'assessore all'Ambiente e alla Valorizzazione del Grande Fiume Luigi Rabuffi, a conclusione di una serie di riunioni preparatorie svoltesi nelle scorse settimane, sono state discusse ed individuate le linee guida per la valorizzazione e la promozione turistico culturale dei rispettivi territori.

Il pacchetto di iniziative, che verrà presentato ai tour operator all'inizio del mese di dicembre, si rivolge ad un pubblico vasto per fare conoscere aspetti meno noti, ma comunque di grande interesse, di questi due grandi maestri. Da un lato dunque Claudio Monteverdi con le sue meno conosciute e proposte, ma comunque affascinanti, canzonette morali e poi il Recitarcantando. Per quanto riguarda Giuseppe Verdi, la sua attività di agricoltore (su questo è peraltro in pubblicazione una tesi) ed il Verdi gastronomo.

A queste iniziative si aggiungeranno gli itinerari storico e culturali: i luoghi dove sono nati e vissuti i due Maestri, i luoghi legati ai loro i compleanni (interessante, a tale proposito sarà l'atto di nascita di Monteverdi custodito nella chiesa di S. Abbondio), i luoghi dell'ascolto. In questo caso non solo i teatri, ma anche i luoghi aperti, piazze, cortili, corti e giardini. Infine l'ultimo ma non meno importante terzo filone: il turismo musicale. Il fiume Po tra le due sponde, caratterizzato da percorsi musicali tra Cremona, Piacenza e Parma, con proposte suggestive ed innovative. Infine il turismo slow sul grande fiume con percorsi ciclabili e in battello. Insomma "una scommessa sul grande fiume".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Quattro giornalisti britannici in tour dal 2 al 4 ottobre tra arte gioielli d'arte ed eccellenze enogastronomiche. Da Usa, Norvegia e Argentina chef, scrittori e giornalisti cercano a Parma i segreti della cucina italiana. La buona tavola, l'arte e il mito di Verdi al centro di un eductour organizzato per due giornalisti e sette tour operator coreani -

Parma, 29 settembre 2014 -

Parma e la sua provincia sono al centro, nel mese di ottobre, di diverse iniziative promozionali organizzate da Apt Servizi.

Quattro giornalisti della Gran Bretagna tra colori e sapori dal 2 al 4 ottobre

L'arte e l'enogastronomia saranno al centro di un educational tour in Emilia, organizzato da Apt e Unione Città d'Arte, per quattro giornalisti provenienti dalla Gran Bretagna. Si tratta di Gary Rose, critico tv e giornalista di Radio Times (rivista settimanale che vanta 2.135.879 lettori ed un sito con oltre 3 milioni di visitatori unici al mese), Nicholas Harman di Foodepedia (sito che si occupa di ristorazione, cibo e viaggi con 50.000 visitatori unici al mese), Grace Parry, giornalista di Eat Live Travel (magazine on line che si occupa di enogastronomia, viaggi, turismo, lifestyle con particolare interesse per la cucina internazionale e i grandi chef), Elysha Krupp di Ask Men.Com (sito nato in Canada la cui sezione in Gran Bretagna che ha un anno di vita, ma vanta già 1.100.000 visitatori unici al mese).

Il programma dell'eductour, che toccherà diverse città dell'Emilia, farà anche tappe a Parma e provincia dal 2 al 4 ottobre. Giovedì 2 ottobre è prevista la visita guidata alle bellezze del centro storico mentre venerdì 3 – dopo il rientro da Piacenza – si svolgerà la cena in un locale tipico di Soragna. Sabato 4 ottobre l'itinerario prosegue con la visita dello splendido Palazzo Ducale di Colorno, circondato da un grande parco, tenuto a giardino, del 1700. A metà mattinata si svolgerà un corso di cucina in cui verranno illustrate, tra le altre, le preparazioni dei tortelli d'erbetta alla parmigiana, della punta di vitello ripiena al forno e della crema semifredda "Bacio di Parma" con salsa profumata al nocino. Al termine è previsto il pranzo in cui sarà possibile assaggiare i piatti preparati nel corso della lezione.

Tre giornaliste e un tour operator Usa a Parma il 7 e 8 ottobre con la chef Lo

La cultura del territorio attraverso la scoperta delle sue eccellenze enogastronomiche, la loro storia e gli affascinanti processi produttivi che li hanno resi noti in tutto il mondo: ecco il focus dell'eductour organizzato da Apt Servizi Emilia Romagna per la chef americana Anita Lo, un tour operator e tre giornaliste: Kathleen Squires (freelance che passa dalla carta stampata ai blog e ai libri. Tra le sue collaborazioni ci sono The Wall Street Journal, The New York Post e la rivista National Geographic Traveler), Melanie Dunea (scrittrice e fotografa enogastronomica, spesso giudice in gare tv di cucina e autrice di un libro "La mia ultima cena" che ha fatto molto discutere per la foto di copertina), Adeena Sussman (giornalista e scrittrice freelance per diversi magazine tra cui Men's Health, Cooking Light).

L'eductour permetterà alla chef Anita Lo di approfondire la cultura enogastronomica dell'Emilia Romagna, punto ideale di partenza e origine di molti ingredienti che hanno fatto grande la cucina italiana. La sua intenzione è quella di "costruire" una storia culinaria da condividere e diffondere grazie al lavoro delle tre giornaliste presenti e attraverso il suo ristorante. Tra le tappe di questo educational tour non poteva mancare Parma, cuore della Food Valley. Si parte martedì 7 ottobre con la presentazione del territorio e dei suoi prodotti tipici d'eccellenza. Mercoledì 8 sarà ricco di appuntamenti golosi: il primo è con un'azienda di produzione del Parmigiano Reggiano, poi il trasferimento all'Antica Corte Pallavicina per l'incontro con lo chef stellato Massimo Spigaroli e la sua famiglia che vanta una lunga tradizione nella produzione del Culatello. In quella occasione Anita Lo cucinerà piatti della tradizione assieme a Spigaroli. Dopo il pranzo gli ospiti torneranno a Parma dove avranno a disposizione il pomeriggio per visitare la città e fare shopping.

In arrivo anche uno scrittore norvegese: prepara un libro sul cibo italiano

Lo scrittore norvegese Jon Berg sta progettando un libro sull'Italia gastronomica che conterrà documentazioni, ricette e indicazioni utili per il turista gourmet. Nel suo viaggio lungo il nostro Paese, farà anche tappa nel Parmense, assieme a Gunhild Gursli-Berg, direttrice della Casa Editrice e al fotografo Paul Paiewonsky. Il 17 ottobre gli ospiti norvegesi faranno visita ad un Salumificio di Fontanellato che produce salumi tipici fin dal 1800: basti pensare che oggi la gestione dell'azienda di famiglia è giunta alla sesta generazione. Nel tardo pomeriggio Berg visiterà poi due locali tipici dove potrà assistere alla preparazione di piatti della tradizione, annotare ricette e fare servizi fotografici che arricchiranno gli appunti per la realizzazione del suo libro che uscirà nel 2015.

Una giornalista e chef argentina a Parma il 10 ottobre

La giornalista e chef argentina Juliana Lopez May visiterà la provincia di Parma il 10 ottobre per raccogliere materiale da inserire in un libro di cucina e turismo di prossima pubblicazione, dal titolo "Juliana in Italia". Scopo del libro è quello di promuovere le destinazioni turistiche e la cucina italiana in modo divertente e piacevole. L'itinerario in Emilia Romagna prevede per la May anche una sosta a Traversetolo, ai piedi delle colline parmensi, per la visita ad un'azienda di salumi (tra cui il Prosciutto di Parma Dop), impegnata a proteggere le produzioni artigianali e a sostenere la biodiversità agricola. A corredo della visita anche una degustazione. La May è una delle cuoche più innovatrici e versatili dell'Argentina, molto seguita in tv e per la sua rubrica mensile sulla rivista "Ohlala!.

Il 15 ottobre anche sette tour operator coreani alla scoperta di Parma

Cultura ed enogastronomia sono le eccellenze al centro dell'attenzione di sette tour operator e due giornalisti coreani che visiteranno la provincia di Parma mercoledì 15 ottobre nell'ambito di un educational in Emilia Romagna organizzato da Apt Servizi. Dopo la visita del centro storico della città, con soste nei negozi di enogastronomia che vendono i prodotti tipici del territorio (Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma su tutti), i coreani proseguiranno il tour con la visita del Tetro Regio, tempio della musica lirica. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, il gruppo dei coreani si trasferirà a Polesine Parmense per la visita a un'azienda produttrice del Culatello, con degustazione.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

Pubblicato in Comunicati Turismo Parma
Domenica, 21 Settembre 2014 08:45

Salone del camper, mobilità in libertà

Per tutti i gusti e tutte le passioni. Chiude oggi il "Salone del Camper". Un successo di espositori e presenze che, nel primo week end, aveva fatto registrare un +15% di vendite.

di LGC Parma 21 settembre 2014 --
Ce n'é veramente per tutti i gusti al Salone del Camper organizzato da Ente Fiere Di Parma. Dalla "tartaruga" all'iperVan American Dream per passare ai più convenzionali camper, roulotte e tende. Ma anche accessori e servizi con un angolo dedicato alla nostalgia con i "Veicoli Abitativi Ricreativi Storici".

Camper smart
Ma la sensazione che si avverte percorrendo in lungo e in largo tutti i padiglioni della Fiera è il clima di passione e entusiasmo del pubblico e degli operatori.
I trecento espositori hanno portato il meglio delle loro produzioni mettendo a disposizione oltre 600 camper per soddisfare tutte le esigenze sia in fatto di motricità, sia per destinazione d'utilizzo.

Camper adventure
Quindi si può trovare la "turtle" per le scampagnate o il mega van con garage e utilitaria appresso. Ma anche le tipiche tende dei pellerossa o i mezzi allroad equipaggiati per gli sterrati africani.

Camper Tartaruga
Dopo tanto peregrinare una sosta a degustare i sapori di Parma è ben meritata. Allo Stand dell'Unione Appennino Verde della Regione Emilia Romagna, la Strada dei Sapori del Prosciutto di Parma e dei Vini dei Colli, propone degustazioni e originali accoppiamenti come il "Parsutt e il Persut" in collaborazione con la Sagra dell'Anguilla di Comacchio. Un invito quindi, rivolto a questi appassionati pellegrini a quattro ruote, a continuare il loro tour per borghi, rocche, castelli, campagne e sapori dell'emilia romagna fino a raggiungere, il prossimo 26 settembre, la suggestiva Comacchio accolti dai profumi e sapori della sagra dell'anguilla (dal 26 settembre al 12 ottobre).

Camper Strada degustazioni Parma
(Allegata Galleria Immagini)

Un weekend in sella a una Ducati lungo la Via Emilia, incrocio di saperi regionali, eccellenze culturali e buoni sapori locali, per raccontare il territorio attraverso cibi e motori "Made in Emilia Romagna" -

Piacenza, 19 settembre 2014 -

APT e Ducati salgono insieme in sella per la promozione internazionale del prodotto turistico regionale con #Route9 Fast Motors & Slow Food, azione di co-marketing che intende valorizzare, attraverso il web, un patrimonio territoriale il cui appeal va ben oltre ai confini nazionali. In pratica due instagramers di MyER viaggeranno a bordo di una Ducati percorrendo la Via Emilia, asse viario antico che riunisce da Rimini a Piacenza espressioni identitarie regionali intense e uniche come la gastronomia e i motori. Tra osterie storiche e botteghe gastronomiche, musei motoristici d'eccellenza e grandi circuiti internazionali, l'intero viaggio sarà documentato con fotografie che verranno caricate in tempo reale sulle piattaforme social di Turismo Emilia Romagna (Twitter, Facebook, Instagram) e riprese video destinate anche al canale youtube.

Ed è il DNA del territorio il grande minimo comune denominatore di questo insolito viaggio tra motori veloci e cibo "lento", ovvero due tra i grandi simboli dell'Emilia Romagna, terra dove le grandi case automobilistiche hanno le radici nelle cultura contadina propria delle vecchie generazioni. E' lungo l'asse viario della SS9 che l'appeal dell'Emilia Romagna si esprime con carattere e si concentra: è qui che hanno infatti sede luoghi unici in tutto il mondo come l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari (RA), i musei di Ducati, Lamborghini (BO) ed Enzo Ferrari (MO). Oltre a motori da sogno, tra località e campagne, viaggiando lungo la SS9 si scoprono e si riscoprono anche tradizioni gastronomiche da favola, da quelle di mare tipiche della Riviera romagnola a quelle di terra che invece appartengono al cuore dell'Emilia, immerso nella Pianura Padana. La promozione turistica regionale oggi si rivolge viralmente anche ai viaggiatori 2.0, con l'obiettivo di promuovere strategicamente nel villaggio globale il prodotto Italia attraverso eccellenze e tipicità che appartengono da sempre all'Emilia Romagna. La Via Emilia, antica strada consolare romana (187 A.C.) nata per collegare Ariminum a Placentia per volere del Console Marco Emilio Lepido, oltre che essere una carrellata vivace di culture, tradizioni, linguaggi del territorio regionale, è tutt'ora il collegamento tra l'est e l'ovest dell'Emilia-Romagna, ma è anche la porta verso Milano dove tutto è già in fermento per l'imminente l'Expò.

#Route9 Fast Motors & Slow Food: il programma dettagliato della due giorni

Partenza domani, sabato 20, da Rimini, con una visita mattutina all'antico Mercato Coperto del Pesce in omaggio all'Adriatico e ai suoi sapori; si prosegue poi verso Santarcangelo e Cesena, ricche di osterie tipiche, in direzione Forlimpopoli, dove è prevista una sosta a Casa Artusi, il centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina casalinga italiana e regionale.
Si prosegue alla volta di Imola 
sede dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari e della nuova struttura espositiva intitolata a Checco Costa, dove è attualmente allestita una mostra-tributo ad Ayrton Senna. La giornata di sabato terminerà a Bologna tra le antiche botteghe alimentari del Quadrilatero, in pieno centro storico.
Domenica 21 si ripartirà proprio da Bologna in direzione del Museo Ducati (Borgo Panigale, BO) prima e del Museo Lamborghini a seguire (Sant'Agata Bolognese). Golosa invece la tappa successiva a Castelfranco Emilia dove è prevista una sosta nell'ambito di un corso pratico di cucina dedicato al Tortellino Tradizionale presso un'osteria storica del centro (per iscrizioni, gratuite, instater-tortellino.eventbrite.it). Il viaggio di domenica proseguirà 
alla volta del Museo Enzo Ferrari di Modena, sintesi perfetta tra passato e futuro della Casa del Cavallino Rampante e temporaneamente sede di una mostra dedicata al Centenario di Maserati. La giornata in sella alla Ducati proseguirà in direzione Reggio Emilia, animata dagli stand e spettacoli del Food Immersion Festival, per concludersi tra le salsamenterie e le bellezze naturali di Parma e Piacenza.

#Route9 Fast Motors & Slow Food è organizzato in collaborazione con Ducati e con il supporto delle community degli Instagramers Emilia Romagna e IG_EmiliaRomagna. Per seguire in tempo reale #Route 9 Fast Motors & Slow Food è sui social di Turismo Emilia Romagna su Facebook www.facebook.com/TurismoEmiliaRomagna Twitter: http://twitter.com/turismoER Instagram: http://instagram.com/turismoer

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

Mercoledì, 17 Settembre 2014 12:14

Parma - In aumento il turismo in città

Segnale positivo per il turismo a Parma, che nel periodo compreso fra Gennaio e Luglio 2014, ha registrato un aumento del 7% -

Parma, 17 settembre 2014 -

Aumentano i turisti che decidono di visitare la nostra città. A rilevarlo sono i dati sui flussi di turisti elaborati dalla Provincia di Parma, riferiti al periodo Gennaio–Luglio 2014 che segnalano un aumento di arrivi in città del 7% rispetto ai primi sette mesi del 2103 (totale arrivi da Gennaio a Luglio 2014 sono stati 168.800 contro i 157.117 di pari periodo 2013). Aumentano del 7% anche le presenze per un totale di 346.929 pernottamenti in alberghi e altre strutture ricettive, contro i 324.903 del 2013.

Questo continuo aumento di flussi turistici nella nostra città è in linea con l'incremento già registrato nel corso del 2013 quando, rispetto al 2012, vi fu un 3% in più di presenze ed un 6% in più di arrivi.

Soddisfatto l'assessore al turismo Cristiano Casa: "Questi dati sono di grande soddisfazione – fa notare Casa – e questo significa che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, grazie soprattutto alla grande sinergia che si è creata con gli operatori turistici del territorio. Mai come oggi è fondamentale approcciare un settore come quello del turismo, in costante cambiamento e rinnovamento, con grande competenza e professionalità. Per questo abbiamo dato vita ad un Piano strategico del turismo che ha come obiettivo proprio quello di trasformare Parma ed il suo territorio in una destinazione turistica finalmente riconosciuta nel mondo. Siamo molto soddisfatti di questi dati anche perché siamo di fronte a risultati record per quanto riguarda i flussi turistici. Spesso infatti si fa riferimento al 2008 come l'anno dei record. In quell'anno, in cui si tenne la mostra del Correggio, che ebbe oggettivamente un grande successo in termini di pubblico, gli arrivi nella nostra città furono 244.478, mentre le presenze furono 538.815. Se confrontiamo questi dati con quelli del 2013, lo scorso anno, rispetto al 2008, ha visto il 14% di arrivi in più ed il 7% in più di presenze. Se pensiamo che nel 2014 i dati sono ancora in crescita rispetto al 2013, possiamo dire di essere sulla buona strada".

(fonte: Comune di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma

Dal 25 al 29 settembre presenza modenese allo "Jata Tourism Expo Japan" di Tokio. Scambi commerciali e stage per studenti: due andranno alla Francescana di Bottura -

Modena, 15 settembre 2014 -

Ci sarà anche uno spazio dedicato a Modena, al suo patrimonio storico e artistico e alle sue eccellenze nel campo dei motori e dei prodotti tipici di qualità, allo Jata Tourism Expo Japan che si svolge a Tokio dal 25 al 29 settembre. L'annuncio è avvenuto in occasione dell'incontro che si è svolto, venerdì, nel municipio di Modena con la delegazione di Hiroshima composta da rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico. L'appuntamento, dopo un'analoga visita in Giappone di una delegazione modenese nel giugno scorso, ha consentito di approfondire alcuni temi legati ai settori dell'economia, dell'agroalimentare, dell'alta cucina, dello sport e, appunto, del turismo.

Tra gli obiettivi anche la formalizzazione, entro novembre, di un protocollo che impegna Modena e Hiroshima a lavorare insieme a progetti di scambi commerciali, culturali e di reciproca conoscenza a partire dalle eccellenze enogastronomiche del territorio, con la prospettiva di incrementare il turismo giapponese in città.
L'incontro ha permesso, inoltre, di avviare la definizione di un progetto di interscambio tra i due territori sulla filiera enogastronomica, anche attraverso la realizzazione, nell'arco di un paio di anni, di stage e scambi per studenti con l'istituto Spallanzani di Castelfranco Emilia.

Massimo Bottura, chef modenese di fama internazionale, all'incontro ha annunciato che ospiterà nelle sue cucine all'Osteria La Francescana i migliori due studenti giapponesi per uno stage (opportunità che vede tantissimi aspiranti in lista d'attesa).
"Ospitare una delegazione di Hiroshima – ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli - è un fatto culturale importante legato all'impegno per la pace. Vogliamo costruire un protocollo – ha aggiunto - per promuovere da un lato la scuola, la formazione, l'agroalimentare e i nostri straordinari prodotti della terra; dall'altro per promuovere il turismo, lo sport la cultura e l'economia, per dare opportunità nuove alla nostra città e aprirla al mondo".

I ragazzi che saranno selezionati per gli stage saranno una sorta di "ambasciatori" delle eccellenze di due tradizioni gastronomiche che – come ha spiegato lo chef Bottura – sono molto vicine "per l'attenzione che pongono alla materia prima, con sacrificio e rigore".
La rappresentanza istituzionale della delegazione giapponese era guidata da Yamada Masahiko, della Prefettura di Hiroshima, che ha sottolineato come tra le due città "ci sono più punti in comune, dalla pallavolo alla cura per il cibo e l'agricoltura, all'essere entrambe realtà di pace. Credo nella positività dello scambio commerciale – ha detto Mashaiko – con il quale porteremo in Giappone le vostre eccellenze e nelle vostre città turisti dal nostro Paese". Per l'economia era presente Okoda Hiroyuki, branch director della multinazionale JTB Shikoku Chugoku.

All'incontro a Palazzo comunale erano presenti, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani, il presidente di Palatipico Pierluigi Sciolette, rappresentanti dei Consorzi dei prodotti tipici modenesi, la presidente del Modena Volley Catia Pedrini, che aveva organizzato il viaggio in Giappone, il sindaco di Castelfranco Emilia Stefano Reggianini e il dirigente scolastico dello Spallanzani Luigi Solano. Per il Comune di Modena, oltre al sindaco, la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti e l'assessore Gabriele Giacobazzi che aveva rappresentato l'Amministrazione nella delegazione in Giappone.
Agli ospiti giapponesi è stata donata una bottiglia di Aceto balsamico tradizionale dell'acetaia comunale.

(Fonte: Comune di Modena)

 

Lunedì, 15 Settembre 2014 09:01

"Un matrimonio che s'ha da fare"

Prodotto, territorio, turismo. Una miscela esplosiva non ancora innescata. Le motivazioni e le possibili soluzioni sono state evidenziate nell'incontro promosso dalla "Strada dei sapori del prosciutto e dei vini dei colli" con il contributo dei professori Filippo Arfini (Università di Parma) e Giovanni Viganò (MET - Bocconi).

di Lgc - Langhirano (PR), 14 settembre 2014 -
"Un dibattito franco e privo di interessi personali credo sia sempre produttivo" è il cappello introduttivo al convegno del presidente della strada dei sapori Mario Schianchi. "Troppe, prosegue il presidente, sono le realtà sul territorio impegnate sulla stessa materia, scoordinate e spesso mal gestite. E' dimostrato che il turismo se ben progettato e gestito può diventare una vera risorsa per l'economia e contribuire al valore aggiunto del territorio." In sintesi l'intervento di Mario Schianchi tende la mano a una più stretta collaborazione tra istituzioni e soggetti privati per definire un progetto organico di sviluppo territoriale che metta al centro dell'analisi gli obiettivi collettivi e non i soli interessi privati.
Per Filippo Arfini deve essere il territorio a valorizzare il prodotto. Il territorio, secondo l'accezione francese Terroir, ovvero quell'insieme di caratteristiche distintive di un'area geografica, superando il concetto di distretto produttivo e di qualità rinchiusa nella DOP. Con il moltiplicarsi delle DOP, sottolinea il professore dell'Università di Parma, il consumatore si trova di fronte a una ampia scelta di prodotti a caratteristiche simili e, almeno in teoria, con analoghe caratteristiche qualitative. La DOP quindi è un fattore limitante alla valorizzazione del prodotto. Nonostante il significativo incremento dell'export e dell'innovazione tecnologica, connessa soprattutto all'introduzione degli affettati, il mercato del Prosciutto di Parma sta evidenziando comportamenti economici tipici delle commodities, ovvero quei prodotti indifferenziati (frumento, petrolio, metalli ndr) il cui prezzo non è legato all'aumento o diminuzione dell'offerta. Infatti, secondo quanto esposto dal professor Arfini, la disponibilità di prodotto "cosce" e conseguentemente di prosciutti è sensibilmente diminuito ma, al contrario, il prezzo invece di aumentare è anch'esso diminuito. La praticità di consumo la dolcezza, la DOP, non sono sufficienti a affermare delle caratteristiche di forte distintività del Prosciutto di Parma.
In conclusione, "il prosciutto di Parma, afferma Filippo Arfini, è un bene fiducia la cui bontà è legata alle aspettative del consumatore." Il territorio potrebbe quindi fare la differenza e attraverso di esso promuovere il prodotto e non il contrario come si è fatto sino ad ora.
"Il turista vuole fare un'esperienza di vita" chiosa Giovanni Viganò, docente del MET - Bocconi. L'esperienza, prosegue Viganò, è legata all'uomo e quindi agli artefici del prodotto.
Nonostante sia diffusa la convinzione che il mercato del turismo cambi rapidamente si continua a utilizzare i medesimi modelli di un tempo. E' questo uno dei tanti paradossi legati al turismo è il commento di Viganò. "Sappiamo - sottolinea l'accademico della Bocconi, che oggi la comunicazione è immediata, One to One, ma rimaniamo legati al cartaceo".
"Perché un turista deve venire a Parma" è la domanda alla quale occorre dare una risposta organica superando la convinzione che un territorio vada bene per chiunque. "Nel momento in cui troveremo la risposta - prosegue Viganò - riusciremo a segmentare il mercato turistico" Il primo prodotto che si pone sul mercato è quindi il territorio, la destinazione turistica che abbia una forte identità. "La crisi peggiore, conclude il professor Viganò, è quella dell'identità, quella che definisco la crisi del camaleonte". La risposta a tutto questa sta nel comunicare il Brand Turistico e progettare l'esperienza turistica del consumatore. Anche l'intervento del professor Viganò converge sulla necessità di realizzare un progetto condiviso che abbia nella cooperazione, come scelta strategica, il plus territoriale da esportare e che trovi nella competitività interna la forza rigenerativa. In sintesi, parafrasando il pensiero del docente, uniti verso l'esterno e competitivi verso l'interno.

L'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giordano Bricoli e dall'assessore alle attività produttive Mauro Lamoretti, in forza degli interessanti spunti evidenziati, si è impegnata a dare seguito con approfondimenti. "E' stato solo un antipasto, chiosa Lamoretti, ma non finisce qui, ci sarà un seguito".

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Parma
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