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Prima asta deserta per l'acquisizione del Parma FC. Si attende il 12 maggio per l'esito della seconda asta, con una base ridotta del 25% rispetto a quello iniziale. Intanto Belfodil rescinde il proprio contratto. -

Parma, 7 maggio 2015 - di Luca Gabrielli -

Se lo aspettavano tutti e puntualmente la prima asta per l'acquisizione del Parma FC, con base fissata a 20 milioni di euro e i cui termini scadevano ieri a mezzogiorno, è andata deserta. Ora i tifosi crociati attendono l'esito della seconda asta, prevista per martedì 12 maggio con una base ridotta del 25% rispetto a quello iniziale e quindi pari a 15 milioni. È probabile che anche la prossima andrà deserta in quanto i possibili compratori cercheranno di abbassare il più possibile il prezzo d'acquisto.

Le voci su presunti compratori

Nomi ufficiali ancora non se ne fanno ma nei classici chiacchiericci da bar saltano fuori interessamenti da parte di gruppi canadesi; americani che hanno come mediatore l'Avv. Fabio Giordano (il presidente pro tempore del Parma, ai tempi mediatore dell'affare con il petroliere Rezart Taci) e Giuseppe Corrado, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo The Space Cinema. E' ancora troppo presto comunque per dare adito a queste voci.

Belfodil rescinde il contratto

In aiuto ai curatori è arrivata anche la scelta di Ishak Belfodil di rescindere il proprio contratto dalla società, rinunciando alle mensilità passate e a quelle future, rompendo il contratto che lo legava ai crociati fino al 2018. Il giocatore algerino aveva un contratto di 2 milioni lordi annui e con questa rinuncia il Parma risparmierà oltre 8 milioni, alcuni dei quali serviranno a diminuire il debito sportivo e a rendere più appetibile l'acquisto di un club retrocesso già in Serie B e pieno di debiti.

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Partita chiusa in 40 minuti. Per i crociati assenti Mirante e Belfodil. Premio Prisco in memoria dello storico dirigente dell'Inter per la sezione allenatori al tecnico ducale. -

Parma, 5 maggio 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Altra partita da dimenticare per il Parma, l'ennesima di questa stagione, dopo quella contro la Lazio che è valsa ai ducali la matematica retrocessione nella serie cadetta. La sfida del monday night della 34^ giornata di campionato è tra ultime della classe: da una parte il Cagliari, protagonista di un'annata disastrosa con ben 3 allenatori diversi sulla panchina, dall'altra il Parma, già in B ed affondato definitivamente nell'ultima gara contro i biancocelesti del parmigiano Stefano Pioli (delle quattro reti, inoltre, due sono state firmate dagli ex crociati Parolo e Candreva).


L'ultimo precedente tra sardi ed emiliani, disputato al Tardini e finito a reti bianche, aveva permesso ai ducali di portare a casa metà bottino, a differenza di quanto avvenuto nella disfatta di ieri conclusa per 4 a 0. Per i gialloblù tandem d'attacco formato da Coda e Ghezzal, mentre Festa si affida a Farias, Cop e M'Poku, quest'ultimo tra i più dinamici dei rossoblù e abilissimo nel creare scompiglio tra le retroguardie avversarie. E infatti il congolese non delude, serve l'assist per la seconda firma dei padroni di casa, sigla il tris e gioca una gara di valore e sacrificio. Il suo Cagliari riesce, dunque, a chiudere ampiamente la pratica nei primi 45 minuti, contro un Parma sostanzialmente non pervenuto e che nella ripresa incassa persino il poker. Pesanti le assenze degli indisponibili Mirante, sostituito dal baby Iacobucci, e Belfodil che nelle ultime giornate aveva recuperato forma e tranquillità. Anche Festa deve fare a meno di 6 nomi importanti (Cossu, Murru, Conti, Pisano, Capuano e Gonzalez) ma con quelli disponibili riesce comunque a bruciare velocemente il Parma, piazzandosi ora a 6 distanza dall'Atalanta e dalla zona salvezza a quattro giornate dal termine del campionato.

Sempre ieri è stato conferito il Premio Prisco in memoria dello storico dirigente dell'Inter, premio che per la sezione allenatori è andato al tecnico ducale. Durante la premiazione a Chieti Donadoni ha detto «Spero che quello che ci è accaduto quest'anno serva come insegnamento per imparare qualcosa affinché non accada in futuro. Solo chi è stato dentro può capire quello che si è verificato. Noi siamo una nave alla deriva, ma dobbiamo arrivare in porto a fine stagione e ci arriveremo». Lapidario sul suo futuro: «La mia educazione m'impone di pensare al presente. Guardo a chiudere bene questa stagione».

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Lunedì, 27 Aprile 2015 09:36

Parma-Palermo 1-0, la rete è di Nocerino

L'ex Rispoli regala il rigore ai ducali che in casa non perdono da tre giornate. Nelle ultime undici partite il Parma sta viaggiando con una media di 1,40 punti. -

Parma, 27 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Probabilmente Zamparini aveva sperato di sfatare il tabù Tardini, considerando la stagione negativa e la posizione in classifica del Parma. Dall'inizio della sua presidenza, infatti, il Palermo non è mai riuscito ad espugnare la roccaforte ducale e chi pensava che sarebbe accaduto nell'annata disperata dei gialloblù si è dovuto ricredere: obiettivo dunque da rimandare per i rosanero e terza vittoria casalinga consecutiva per il Parma che nelle ultime undici partite sta viaggiando con una media di 1,40 punti. Un ritmo che, se tenuto da inizio campionato, avrebbe portato i crociati ad un posizione ben diversa da quella attuale: come spesso accade, però, si è dovuto toccare il fondo per cominciare la risalita, fondo che è coinciso con il dichiarato fallimento della società e che ha fatto rialzare la testa a una squadra che sta lottando fino alla fine, senza regalare niente a nessuno. Come nelle ultime sfide l'avversario non era dei più semplici, complice il tandem d'attacco Dybala-Vazquez, vera rivelazione della stagione in corso e i cui nomi compaiono nella lista della spesa delle big.

IL FILM DELLA PARTITA

Donadoni punta su Mendes, Jorquera e Nocerino, mentre Iachini, alla ricerca della terza vittoria consecutiva, offre una possibilità tra i pali a Ujkani. Il Parma non concede spazi e prova da subito a trovare la via del vantaggio con Ghezzal, la cui conclusione finisce tra braccia del portiere rosanero, e con Coda che prende la traversa. La gara si sblocca al 22' quando l'ex gialloblù Rispoli stende Gobbi in area: Di Bello non ha dubbi sul penalty, trasformato in rete da Nocerino, anche lui ex di turno ed autore di due goal in maglia crociata. Per gli ospiti l'occasione migliore capita sui piedi di Dybala che, servito da un ispirato Vazquez, viene fermato da Feddal quando sembrava ormai fatta. Nella ripresa Ujkani dice no a Jorquera e Mirante si oppone a Belotti, entrato a dare supporto all'attacco del Palermo. L'ultimo guizzo è di Belfodil che al 44' manca di poco il 2-0. Ottima prestazione per l'algerino ed in generale per tutta la squadra che, senza i sette punti di penalizzazione, sarebbe ora a 23 punti come il Cesena, penultimo in classifica, e ad una sola distanza dal Cagliari, uscito vincente dalla partita contro la Fiorentina.

LE PAGELLE

Mirante 6,5 – Mendes 6 (dal 71' Lila 6) – Costa 6 – Feddal 6,5 – Varela 5,5 (dal 62' Cassani 6) – Mauri 6 – Jorquera 6,5 – Nocerino 6,5 – Gobbi 6 – Coda 6,5 (dal 55' Belfodil 6,5) – Ghezzal 6.

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I curatori fallimentari procedono con la messa all'asta. Le offerte saranno raccolte sino al 6 maggio. Anche Manenti si è detto interessato...-

Parma, 22 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

La società sportiva Parma FC è ufficialmente in vendita: ieri, infatti, il Giudice Delegato Pietro Rogato, con il parere favorevole del comitato dei creditori, ha autorizzato i curatori fallimentari a procedere con la messa all'asta. Base per le offerte: 20 milioni di euro. La vendita avverrà con procedure competitive e le offerte dovranno pervenire entro il 6 maggio: qualora entro tale data non ce ne fossero di valide, saranno effettuate altre quattro procedure di gara in successione nei giorni 12/18/22 e 28 maggio 2015.

Come si legge nel comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Parma, «per ciascuna gara successiva alla prima, il prezzo base sarà inferiore del 25% rispetto al precedente». 
Le offerte potranno essere fatte da società di capitali sia italiane sia estere: ai soggetti interessati sarà consegnato un Disciplinare di Gara in cui sono descritte le modalità e le procedure di vendita. Agli stessi, inoltre, saranno fornite le informazioni e i documenti necessari attraverso una virtual data room con accesso regolamentato.

L'INTERESSE DI MANENTI -

Come ha fatto sapere nei giorni scorsi dalla sua abitazione a Limbiate, dove si trova agli arresti domiciliari, Manenti stesso sarebbe interessato a riacquistare il Parma. Lo ha comunicato il suo avvocato, Antonio Palmieri, affermando che l'obiettivo è una ristrutturazione del debito. 
Sempre ieri, inoltre, si è tenuta l'udienza prefallimentare relativa a Eventi Sportivi, la società controllante del club ducale che detiene il centro sportivo di Collecchio nonché il 90% delle azioni, e di cui è ancora titolare proprio l'ex patron gialloblù. Durante l'udienza Palmieri ha chiesto che venga fissata una data entro la quale presentare un concordato e di spostare la competenza del caso presso il Tribunale di Brescia (dove risulta iscritta la controllante). La Procura di Parma ha risposto che tutte le operazioni sono però state effettuate nella città emiliana: anche stavolta la decisione è in mano al Giudice Rogato.

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Venerdì, 17 Aprile 2015 09:28

Parma Fc, inflitti 4 punti di penalizzazione.


Comminati anche sei mesi di inibizione a Manenti e Leonardi per inadempienze Co.Vi.So.C. - Il Giudice Delegato Rogato ha stabilito come termine ultimo il 30 aprile. -

Parma, 17 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Aveva ragione Giovanni Pascoli quando diceva che «piove sempre sul bagnato». E lo sanno bene in quel di Collecchio, presso il cantiere gialloblù, dove di acqua negli ultimi mesi ne è caduta parecchia. L'ultima bastonata è arrivata ieri, in quella che doveva essere una giornata all'insegna della gioia con la presentazione de "La Parma", la birra ufficiale della squadra emiliana, prodotta dal marchio Birra Brand di Nicole Cappa e di cui parte del ricavato delle vendite andrà a sostegno delle attività del club ducale: si tratta di un'ulteriore penalizzazione dal già magro bottino gialloblù.

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Dopo i tre punti sottratti nei mesi scorsi per inadempienze fiscali, stavolta ne sono stati tolti quattro per insolvenze Co.Vi.So.C (Commissione di Vigilanza sulle Società), decisione che rende vani gli sforzi fatti dai ragazzi di Donadoni nelle ultime partite. Per lo stesso motivo, inoltre, la FIGC ha inflitto anche sei mesi d'inibizione a Giampietro Manenti e Pietro Leonardi. Capitan Lucarelli ha così commentato la sanzione: «Non è una sorpresa. Era una decisione attesa, dopo il mancato rispetto delle scadenze dello scorso mese di febbraio. La nostra classifica ora peggiora ulteriormente, ma il nostro impegno in campo non verrà meno, com'è sempre stato, per cercare di chiudere questo campionato con prove all'altezza e nel rispetto di tutti».

A rischio il finale di stagione

Altra nota negativa: in serata sul sito ufficiale del Parma, ora a soli 12 punti in classifica, è apparso un comunicato nel quale si legge che il finale di stagione potrebbe essere a rischio qualora non si dovesse ridurre il debito sportivo. Il Giudice Delegato Rogato, dopo aver accolto la richiesta dei curatori fallimentari in merito ad un'eventuale proroga, ha stabilito come termine ultimo il 30 aprile: entro tale data, quindi, Anedda e Guiotto, dovranno riferire sulla possibilità di ridurre l'entità del debito.


Di seguito il comunicato ufficiale integrale: 
«Angelo Anedda, curatore fallimentare del Parma FC Spa e Demetrio Albertini, coadiutore dei curatori, hanno incontrato questa mattina a Roma il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio e il suo staff, per illustrare ai massimi vertici della Federazione lo stato attuale dell'esercizio provvisorio ed il percorso da compiere per la sua eventuale prosecuzione. 
L'incontro, che si è svolto in un clima cordiale e collaborativo, ha avuto quale argomento principale la situazione debitoria del Parma Calcio e l'auspicabile conclusione del campionato da parte della società crociata, anche in vista del termine del 30 aprile concesso ai curatori dal Giudice Delegato dott. Pietro Rogato. 
Entro quel termine, infatti, i curatori dovranno riferire anche sulla possibilità di un abbattimento del debito sportivo pregresso a un livello compatibile con una ragionevole possibilità di vendita dell'azienda sportiva, in assenza del quale l'esercizio provvisorio non potrà proseguire».

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Anedda e Guiotto hanno dato parere favorevole ma con riserva: hanno infatti chiesto una proroga per poter dare un giudizio definitivo. -

Parma, 15 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Il Parma FC vale 20-25 milioni di euro: lo hanno stabilito i periti nominati dal giudice delegato Pietro Rogato, Fabio Buttignon e Roberto Marrani, che nella giornata di ieri hanno consegnato ai curatori fallimentari la perizia di stima del club ducale, poi depositata in Tribunale.

Come emerge dal comunicato ufficiale le attuali cifre non sono comprensive né del debito sportivo accumulato dalla società, che ammonta a circa 70 milioni, né del "parachute payment", il paracadute retrocessione, che consiste in una sorta di incentivo-cuscinetto per limitare i danni derivanti dal passaggio ad una serie minore e che viene ripartito alle retrocesse meritocraticamente, ovvero in base agli anni di permanenza nel campionato maggiore.

Di seguito il comunicato diramato dall'Ufficio Stampa della società emiliana:

«Il prof. Fabio Buttignon e il dott. Roberto Marrani hanno consegnato nel tardo pomeriggio la relazione di stima dell'azienda sportiva "Parma Football Club S.p.A.". Nel presupposto della continuazione dell'attività con l'iscrizione al campionato di serie B, il valore complessivo attribuito all'azienda è stato collocato in un range tra 20 e 25 milioni di euro. 
Tra le componenti più rilevanti, i diritti pluriennali relativi ai calciatori professionisti, valutati tra 13,6 e 15,5 milioni di euro e il settore giovanile tra 4,7 e 6,2 milioni di euro. Al marchio "Parma F.C." è stato attribuito un valore tra 1,5 e 2,5 milioni di euro. 
Tale valutazione non considera il debito sportivo, così come identificato dall'art. 52 NOIF (Norme Organizzative Interne della F.I.G.C.), né eventuali incentivi quale il "paracadute retrocesse". 
L'effettivo prezzo base per la successiva cessione sarà determinato dal Giudice Delegato nella sua ordinanza di vendita, unitamente alle tempistiche e alle modalità di svolgimento della procedura competitiva, su istanza dei curatori e previo parere favorevole del comitato dei creditori».

In data odierna, inoltre, la società ha fatto sapere che i curatori fallimentari, Angelo Anedda ed Alberto Guiotto, hanno informato creditori e giudice delegato circa l'andamento della gestione nonché sulla possibilità di proseguire l'esercizio provvisorio. Questo sulla base della disponibilità dei tesserati a fare in modo che le uscite non superino le entrate, riducendo di fatto le proprie competenze entro i limiti del ricavato della gestione provvisoria. Nel comunicato si legge però che «tale volontà non è ancora stata perfezionata in accordi formali a causa dell'elevato numero di interlocutori».

I curatori stessi, infine, hanno chiesto a Rogato una proroga per verificare se si possa realmente ridurre il debito sportivo «ad un livello compatibile con una ragionevole possibilità di vendita dell'azienda sportiva e quindi di un adeguato impegno finanziario da parte dell'eventuale compratore». Allo stato attuale si è, dunque, in attesa della decisione del giudice.

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A Parma risolve la pratica l'argentino classe 1996. Donadoni: «Grande soddisfazione in un'annata maledetta» -

Parma, 13 aprile 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Davide contro Golia, ultima contro prima, 13 punti contro 70. Un club fallito contro la squadra che ha da parecchio messo l'ipoteca sullo scudetto ed è pronta per i quarti di finale di Champions contro il Monaco, gara in vista della quale Allegri ha messo in campo la "Juventus 2" che, sulla carta rimane comunque superiore all'attuale Parma: in difesa spazio ad Ogbonna e Lichtsteiner, in attacco a Coman e Llorente. Nomi che già a sentirli potrebbero incutere timore nell'ultima nella classe. E la differenza infatti si sente, inizialmente sono gli ospiti a spingere maggiormente, ma i crociati sono molto abili a chiudersi e ad impedire agli avversari di trovare spazio.

Donadoni, che deve ancora fare a meno dello squalificato Lucarelli, opta per il 3-5-2 con Ghezzal e Belfodil come punte. E' proprio dall'algerino che nasce la prima azione pericolosa davanti ad un impreparato Chiellini. Per la Juve suonano la carica Vidal e Coman al 32' ed al 43': Mirante, dimenticato l'incubo dell'andata terminata con un passivo di 7 reti a 0, si prende la rivincita e mette un muro davanti la sua porta. A sbloccare la situazione a favore dei ducali è Josè Mauri, classe 1996, che su assist di Belfodil arriva in corsa e insacca la palla all'incrocio dei pali. Da far vedere alle future leve nei manuali di calcio... Dopo la rete dei gialloblù i bianconeri si perdono, gli unici tentativi di reazione vengono da Morata ma il Parma, che nelle difficoltà ha trovato il vero spirito di squadra, chiude in maniera solida e compatta le maglie della sua rete.

Vittoria meritata ma che, nonostante l'enorme soddisfazione, non fa perdere il senso della realtà a Donadoni: «Nel finale di stagione ci giochiamo tutto, ma siamo ancora ultimi e lontani...». Nulla è impossibile, però, soprattutto se si pensa che degli attuali 16 punti ben 7 sono stati realizzati nelle ultime tre gare, giocate peraltro tutte a distanza ravvicinata nel giro di una settimana. 
Mercoledì alle 18.30 al Marassi ci sarà l'impegno contro il Genoa, ultima partita da recuperare e per la quale i crociati avevano chiesto il rinvio in febbraio come forma di protesta contro la FIGC.

Ko per i cugini del Sassuolo

C'è chi vince e c'è chi perde. Stavolta il ko è per i cugini del Sassuolo, piegati a Bergamo da un Denis in formissima e che non fa rimpiangere ai suoi l'assenza dello squalificato Pinilla. L'ex Napoli realizza, infatti, una personale doppietta che ferma la corsa dei neroverdi, prima con rovesciata, poi dal dischetto. Al 62' Berardi, schierato nel tridente con Floccari e Sansone, accorcia invano le distanze. Entrambe le squadre chiudono la gara in dieci: espulsi, per doppia ammonizione, Missiroli e Biava. E' la prima vittoria per Edy Reja sulla panchina orobica, a Bergamo ora si sente odore di salvezza.

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Recupero della 24^ giornata di campionato contro l'Udinese. Prima rete italiana per il portoghese. E sabato arriva la Juve... -

Parma, 9 marzo 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Finalmente un sospiro di sollievo, uno spiraglio di luce negli spogliatoi del Parma. La squadra di Donadoni, nel recupero della 24^ giornata di campionato contro l'Udinese (partita non giocata a febbraio per i noti problemi societari), si è aggiudicata i tre punti utili a restituire fiducia e sicurezza all'ambiente. 
Ai friulani non è servito il ritorno in campo di Totò Di Natale, schierato in opposizione a Coda, Ghezzal e Varela, quest'ultimo autore della rete che è valsa la vittoria.

Sotto gli occhi del Tardini, il Parma è tornato dunque a vincere, cosa che non accadeva dal 6 gennaio, data della gara contro la Fiorentina terminata 1-0 per i gialloblù. Poco concreti i ragazzi di Stramaccioni, la cui partita si può riassumere nel palo preso da Bubnjic al 29'; il merito di aver evitato un passivo più pesante è di Karnezis, beffato solo al 70' da Varela, alla sua prima firma in Serie A. 
Ironia della sorte vuole che sia proprio l'ultima in classifica a far rimandare all'Udinese la salvezza matematica; i crociati, invece, tornano a vedere la luce a quota 13, considerando la partita in meno da recuperare contro il Genoa e che potrebbe virtualmente portare i ducali a 16, quindi a sole 5 e 6 distanze da Cagliari e Cesena, rispettivamente penultima e terzultima.


Intanto sabato, sempre al Tardini, alle 18:00 il Parma ospiterà la capolista Juventus. I biglietti sono in vendita presso il circuito Listicket e presso le biglietterie dello stadio nelle giornate di giovedì (16:30-19:30), venerdì (10:00-13:00 e 16:30-19:30) e sabato (dalle 14:00 in poi). Per il settore ospiti è necessaria la tessera del tifoso.

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Lunedì, 30 Marzo 2015 09:55

Parma Fc, i Boys a Carpenedolo contro Ghirardi


Una delegazione di circa 150 tifosi si è recata a Brescia per una simpatica protesta -

Parma, 30 marzo 2015 – di Maria Caterina Viscomi -

Quella di ieri è stata una domenica di stop per la Serie A a causa della partita della Nazionale in vista della qualificazione agli Europei. I tifosi del Parma hanno così deciso di approfittare della bella giornata per fare una trasferta, peraltro piuttosto originale, sotto casa dell'ex patron gialloblù, Tommaso Ghirardi. 


I boys hanno dunque organizzato una simpatica protesta a Carpenedolo, dove risiede l'imprenditore bresciano e dove hanno esposto ironici striscioni e sollevato cori contro la sua gestione e l'attuale comportamento. Da Parma sono partiti due pullman carichi di un centinaio di tifosi, ai quali si sono aggiunti altri sostenitori che hanno raggiunto la cittadina lombarda in auto portando dietro panini al salame e birra. A presidiare piazzale Martiri della Libertà, luogo del ritrovo, c'erano delle pattuglie dei carabinieri ma non si è reso necessario alcun tipo di intervento.

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La riflessione dell'Associazione Millecolori sull'operato degli amministratori sulla questione Parma Calcio e Scuola Europea: "Pizzavecchio o Tavezzotti?" -

Parma, 23 marzo 2015 -

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa integrale -

Tavecchio sarebbe intervenuto con colpevole ritardo sulla vicenda Parma Calcio poichè gli organismi di vigilanza da tempo avevano segnalato la gravissima situazione economico-finanziaria della società.
Riteniamo questo ritardo di Tavecchio gravemente colpevole poiché, nel frattempo, i debiti sono lievitati in danno dei fornitori, con l'auspicio che anche a causa di tale ritardo non siano state depredate le casse sociali.
Peraltro un qualche interrogativo anche il nostro Sindaco avrebbe dovuto formularselo quasi un anno fa essendo a conoscenza:
a) della non ammissione della squadra all'Uefa per problemi economici;
b) dei rilevanti debiti del Parma Calcio nei confronti di società comunali o partecipate del Comune (Parmainfrastrutture, Parma Gestione Entrate, Tep spa).
Egli ha invece preferito urlare (per ingraziarsi i tifosi) contro la perfida Uefa, tacendo colpevolmente la situazione a lui nota, ringraziando Ghirardi che era tornato sui suoi passi dopo il primo annuncio dell'abbandono.
Questo modo di fare per noi è tipico dei vecchi politicanti e, d'altronde, il ritardare gli atti dovuti è avvenuto anche per quanto riguarda la Scuola Europea.
Dalla stampa di questi giorni si è infatti appreso che, dopo due anni di cantiere fermo, si è deciso di risolvere il contratto con l'ATI appaltatrice.
Bene noi questo passo lo avevamo chiesto oltre un anno fa, prima con una diffida dell'aprile 2014 e poi con un esposto alla Corte dei Conti del maggio 2014. Avevamo infatti chiesto rapidità nelle decisioni perché quanto fino a quel momento realizzato continuava a deperire.
C'è voluto un anno per una decisione dovuta, scontata ed obbligata.
Questa scontata e dovuta decisione non poteva assumersi prima visto che tutti i fatti erano noti e che, nel frattempo, la struttura deperiva sempre più?
I danni conseguenti questo ritardo chi li pagherà?
Caro Sindaco Pizzavecchio o Tavezzotti siamo felici che si sia svegliato. Speriamo che adesso non ricada nel solito torpore relativamente ai tantissimi problemi della nostra Città (problemi che temiamo Lei neppure conosca fino in fondo perché "conoscere" comporta "fatica" e "rinuncia" alle gite in Russia, Kagawa, ecc.).

(Fonte: ufficio stampa Associazione Millecolori)

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