Noceto, 17 novembre 2024 - Disabile in carrozzina elettrica e cieca assoluta, Alessandra ha dimostrato che i limiti sono spesso negli occhi e nella mente di chi li osserva, non in chi li vive. La sua tenacia, il suo coraggio e la sua capacità di sognare hanno trasformato quello che molti avrebbero definito impossibile in una realtà capace di ispirare.

Grazie al sostegno delle sue compagne di squadra e della sua allenatrice, Alessandra ha raggiunto il palco superando le barriere architettoniche con l’aiuto delle braccia di chi crede in lei. E una volta lì, con la musica che riempiva l’aria, ha raccontato una storia ispirata alla tradizione nordica, celebrando con le sue “consorelle” l’energia, la luce e la vita stessa.

Una vittoria che va oltre la competizione

Alessandra era l’unica atleta in gara nella sua categoria, ma in questo caso non conta il numero degli sfidanti: il valore della sua vittoria va ben oltre i confini della competizione. Vince il sogno di abbattere le barriere, la determinazione di chi lotta ogni giorno per superare ostacoli che sembrano insormontabili, e il coraggio di chi decide di vivere appieno, nonostante tutto.

L’esibizione ha trasformato il palco in un’esplosione di bianco e oro, colori simbolici di luce e speranza, facendo vibrare il pubblico. Alla fine, una standing ovation carica di emozione: giudici e spettatori con le lacrime agli occhi hanno intonato il classico “Tanti auguri a te” per celebrare il compleanno speciale di Alessandra, reso indimenticabile dalla danza.

Un esempio di inclusione e integrazione

Per Alessandra, quel momento sul palco non è solo una performance, ma un simbolo della libertà: sentire l’aria nei capelli, dimenticare la disabilità almeno per un istante, e vivere pienamente.

Auguriamo ad Alessandra un futuro ricco di traguardi e sogni realizzati. La sua storia è un messaggio potente per tutti noi: l’inclusione non è solo un ideale, ma una realtà possibile che si costruisce giorno dopo giorno, abbattendo pregiudizi e ostacoli, un passo alla volta, o – come in questo caso – un movimento alla volta.