(Gmajo) – Ai tempi del compianto Gian Franco  Bellè – cui è dedicata la sala stampa dello Stadio Ennio Tardini, con tanto di epigrafe “esattezza, esattezza, esattezza”, motto che, ahinoi, sovente suoi eredi per via diretta o indiretta non applicano con il suo stesso rigore – i tabellini delle partite, sui quotidiani, erano completati, tra l’altro, con la voce degli spettatori presenti (suddivisi tra paganti ed abbonati) e l’incasso (incluso rateo abbonamento): sulla scorta di questa tradizione, in parte superata dai modernisti a tutti i costi, anche gli uffici stampa dei club si sono sempre prodigati con i vari cassieri, affinché tali voci fossero tutte presenti nel foglio spettatori distribuito a mano (talora da avvenenti hostess, altre volte da volontari che si prestano alla bisogna) ai cronisti presenti, ed ora, pure, per le vie brevi attraverso la chat di WhatsApp.

Al di là della maniacalità dei boomer, però, il dato, soprattutto nelle occasioni importanti quali indubbiamente Parma-Milan, non interessa solo al medium che le diffonde, ma anche direttamente al tifoso che, in caso di sold out prova una certa goduria nel contare quanti consimili c’erano assieme a lui, in questo caso a gioire (di brutto) mentre in altri casi, meno piacevoli, a soffrire.

Ebbene: il numero dei paganti della partita Parma-Milan, non sappiamo bene se per una svista, o per scelta tecnica (propenderei per quest’ultima avendo contezza di determinate spremute di cervelli al riguardo), non è stato ufficialmente comunicato dal Parma Calcio 1913, che ha omesso la specifica voce nel documento diffuso ai cronisti (e né l’ha aggiunta dopo specifica richiesta, caduta nel vuoto).

Insomma: della gara andata agli annali (in tutti i sensi) sabato scorso, ci hanno fatto sapere il numero degli spettatori totali (21.808), il numero degli abbonati (12.839), il numero dei tifosi ospiti (3.500), il totale dell’incasso (374.515,54 euro), il rateo abbonati (134.933,54).
Orbene: il dato relativo a quanto i paganti hanno versato nelle casse sociali, possiamo anche ricostruirlo artigianalmente, sottraendo dal totale incasso (374.515,54 euro) il rateo abbonamenti (134.933,54), ottenendo la cifra di euro 239.582, che però non ci svela quanti siano gli spettatori paganti effettivi di Parma-Milan.
Qualcuno meno avvezzo a queste questioni (che magari sembrano di lana caprina, ma la forma è sostanza, specie quando la Serie A sta certificando la bontà del tuo lavoro dal punto di vista sportivo) potrebbe suggerire un analogo procedimento, sottraendo al numero degli spettatori totali (21.808) quello degli abbonati (12.839), ma la cifra ottenuta, 8.969 (di cui 3.500 ospiti) non corrisponde a quella dei paganti effettivi.

Lo dimostra il foglio formazioni distribuito sette giorni prima: per Parma-Fiorentina, la società lo aveva impaginato in un modo diverso rispetto a quello rivisitato per Parma-Milan: in quella occasione il numero degli spettatori paganti campeggiava addirittura nella prima riga (6.193), di cui sempre 3.500 del Settore Ospiti e veniva pure indicato l’incasso parziale dei soli paganti: 121.573 (in effetti corrispondente alla differenza tra il totale di 256.505,73 ed il rateo abbonamenti 134.932,73). Tuttavia, sottraendo al totale spettatori (21.384) il numero dei paganti dichiarato (6.193) e quello degli abbonati (12.836), vi è pure un resto (non indifferente) di 2.355, che, non sapendo come meglio qualificare, in occasione del Diario Crociato post gara coi Viola, avevamo definito portoghesi (ossia omaggi, servizio).

Sta a vedere che proprio quell’analisi è all’origine del nuovo foglio spettatori slim con alcune voci mancanti? Ma, da parte nostra, l’approfondimento, sempre in buona fede, checché se ne dica, non ve lo facciamo certo mancare. Ne approfittiamo, anzi, per notare come il numero di abbonati tra la prima (12.836) e la seconda giornata (12.839) è aumentato di 3 unità: segno che ulteriori 3 abbonamenti corporate (un beneficiato ci riferisce che il costo di ogni tessera di questo tipo sia di 100 euro) si sono aggiunte ai 2.281 emessi in precedenza. Dunque ora sono 2.284 che si aggiungono ai 10.555 puri di chiusura campagna (appunto totale 12.839).

Infine soppesiamo i due tutto esaurito delle prime due giornate di Serie A al Tardini (a parità di 3.500 ospiti presenti in entrambe le occasioni): con la Fiorentina il totale spettatori era di 21.384, mentre col Milan 21.808, dunque 424 in più. Già la scorsa settimana avevamo chiosato come, nel New Tardini, così come da ultimo progetto presentato, giacché la capienza è solo di 20.986 posti, sarebbero rimasti fuori 398 persone, mentre dei presenti alla gara col Milan ne sarebbero stati esclusi 822. Non sappiamo se, col prosieguo della stagione, si registrerà il medesimo entusiasmo delle prime due giornate (peraltro, se l’Ennio non fosse ridotto per ragioni di sicurezza/comfort, si sarebbero potute toccare cifre di presenza ancora più alte), però restiamo dell’idea che sia delittuoso solo pensare che tutto questo popolo debba esser costretto a migrare per 2/3 stagioni per poi, magari, al ritorno dopo l’esodo non trovare neppure posto per entrare… Gabriele Majo (foto in evidenza dalla gallery di Parma-Milan di ParmaCalcio1913.com)

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni . Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma FC quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" " (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth " del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".